Scusate, non so se è questo il posto giusto (e a dire il vero se lo posso scrivere), ma mi risulta che, a causa della chiusura di molte scrofaie, agli stagionatori del Prosciutto di Parma (certificato) manchino diverse milioni di cosce (c'è chi ha detto 2 milioni, chi ha detto 5) nelle loro cantine. Ovvero, cerco di spiegarmi, durante il 2009 la produzione è stata insufficiente, per cui ora si cerca di correre ai ripari, con vantaggio degli allevatori (finalmente!).
Scusate l'approssimazione della terminologia, spero mi correggerete.
Ma io volevo sapere: dove posso trovare un dato ufficiale della notizia?
Grazie per l'aiuto.

Aggiungo una considerazione: proprio stamani nel mio supermercato ( una grossa catena) ho visto dei prosciutti interi in offerta a 4,9 € al kg.
Andando a vedere da vicino, sull'etichetta c'era scritto prodotto made in Italy, con tanto di immagini di colline toscane, ma guardando i marchi a fuoco si vedeva che era un maiale proveniente dalla Germania. Ho dedotto che hanno importato le cosce dall'estero e le hanno lavorate in Italia, ottenendo un vero made in Italy!
Consumatori occhio ai marchi a fuoco!

Ottimo consiglio. Comunque diverse IGP (non DOP) italiane di insaccati sono ottenute con carne provieniente dall'estero.
Marco

Riprendiamo il nostro, salviamo l'agricoltura italiana leggendo l'etichetta, basta perdere 10 minuti in più nel fare la spesa e pilotare il mercato, sarà tutto a nostro favore....
No a prodotti tarocchi e con finte sigle. Aiutiamoci ad aiutarci.

Come ho scritto in un altro topic, acquistare prodotti esteri si deve fare, rispettando regole basilari, e le ripeto alcune:
Acquistare un formaggio estero ha senso e logica, acquistare un litro dilatte no;
Acquistare un salume ha un senso acquistare una braciola di maiale no....
Acquistare champagne o vini solo per ricorrenze si deve fare, ma non deve essere la regola...
L'etichetta è la nostra arma di lotta. Sia chiaro chi vuole acquistare prodotti esteri è libero di farlo, ma ricordiamoci che l'economia vive di indotti non visibili e che non consideriamo spesso, ma questi indotti sono essenziali per la crescita economica di ogni famiglia Italiana.

scusa milli, ma devi aver sbagliato qualche numero, il 4,9 che dici tu a cosa è riferito perchè se fosse del prosciutto crudo a 4,9 euro kilo equivarrebbe a 0,49 cent etto e avresti dovuto comprarne un quintale, anche se erano cosce che provenivano dalla germania

cosce stagionate e marcate a fuoco che provengono dalla germania mi sembra molto strano normalmente le cosce si marchiano dopo un certo periodo di stagionatura, e si marchiano con il marchio del luogo dove sono stagionate. tieni presente che da sempre il consorzio di parma e quello di san daniele stagionano cosce che arrivano dall'olanda, dal belgio, dalla germania ecc. ecc. e proprio per il fatto che quotidianamente vi siano offerte di prosciutti crudi a prezzi ridicoli ( mai visti a 4,9 euro kilo) mi fa pensare che non sia vero che manchino milioni di cosce da stagionare. a me hanno sempre insegnato una cosa : fatti raro che diverrai prezioso, e se corrisponde al vero che non vi sono cosce perchè svenderle

ciao

X Mantovano
I prosciutti DOP italiani (tutti) vengono fatti SOLO con cosce provenienti da maiali allevati in 10 regioni del centro-nord Italia, e non dall'estero, come avviene invece per lo Speck Alto Adige IGP.
Ciao,
Marco

caro marco arrivano vagoni di cosce dall'olanda ecc.ecc. che passano per cooperative del nord diciamo nel triangolo, o quadrilatereo, suinicolo padano e che per incanto diventano frutto di allevamenti italiani.................. credi a me

Se ci sono cose irregolari bisognerebbe denunciarle. Io mi riferisco al Disciplinare di produzione.
Ciao,
Marco

hai perfettamente ragione marco ma senti un pochino questo proverbio,<<chi osserva il cartello non mangia il vitello>>

ciao

Non è detto che non siano regolari. In zona non si producono solo prosciuti DOP ma anche semplici prosciutti crudi.
Ciao,
Marco