Rispondo a Mantovano: il prosciutto costava così poco perchè è da comprare intero ( scusate, per la fretta non l'ho scritto). Ho guardato sulla cotenna e il marchio a fuoco ovale dove in alto c'è la sigla della nazione non era IT ma D. Poi non so in che fase della produzione viene fatto questo marchio, se viene apposto dopo la stagionatura, penso che il fatto sia ancora più grave.
Il disciplinare del Prosciutto di Parma prevede solo prosciutti italiani provenienti da una filiera certificata. Ma credo che questo valga solo per il crudo Avete mai notato nei prosciutti cotti al banco che che c'è stampato NL quasi in tutti i pezzi?

Poi le irregolarità ci possono essere, comunque l'Istituto Parma Qualità ha messo regole molto severe per evitarle il più possibile.

In un supermercato un giorno ho controllato quasi tutte le buste degli affettati ( quelle in atmosfera protettiva) in cerca di un salume che non avesse nitriti. Ebbene, gli unici che dichiarano di contenere solo sale sono il prosciutto di Parma e quello di S.Daniele ( con marchio ufficiale).Tutti gli altri, salumi, prosciutti, cotti o crudi contengono nitriti e/o nitrati, anche lo speck IGP.
Con questo non dico che sia una verità assoluta ( è solo un mio esperimento isolato), però controllate sempre, e soprattutto leggete cosa c'è scritto in questo forum in maniera di sicurezza alimentare ( grazie moderatori che ci rendere consapevoli di cosa mangiamo).


Ma...riguardo la mia prima domanda, nessuno sa niente
grazie e saluti a tutti

Della mancanza di cosce per la produzione di Prosciutto di Parma non riesco a trovare nulla.
Speriamo in qualcun'altro più informato
Ciao,
Marco

P.S.
Ovviamente io mi riferivo al Prosciutto crudo di Parma, l'unico che si può chiamare così.

scusa milli ma i prosciutti che dici di avere visto in offerta a 4,9 euro al kg. erano cotti o crudi il marchio che marchio era il peso del prosciutto, quanti kg. potevano essere

ciao

I prosciutti erano crudi, i kg non li ho guardati ma erano di media pezzatura ( più piccoli del Parma, 6-8? se ci ripasso guardo meglio)
la marca non la ricordo, ricordo solo che era nominata Siena, e un bel made in Italy con tanto di bandiera ( domani vado a guardare, omai non resisto).

Queste info ve le ho chieste perchè se fino all'anno scorso i compratori dei nostri magroni storcevano il naso anche per un orecchio storto ora non fanno che chiederceli e a momenti si portano via pure il cane ( battutaccia ) e questa storia ce l' hanno riferita loro ( o meglio, per essere più precisi, i mediatori). Io vorrei saperne di più, tanto per non fare la solita figura dell'allocca ..
saluti

Il rapporto anas uscito il 25/01/10 dice:
12.930.000 di suini (-0,8 rispetto al 2008 )

8.600.000 di suini certificati x prosc. di PR e SD (-5,7 risp. al 2008)
Valore franco azienda 2.359.407 milioni di euro (-6,9 risp. 2008) iva esclusa
12.930.000 capi macellati nati in italia (-0,8 risp. 2008)
647.398 capi suini macellati nati all' estero (+ 10,4 risp. al 2008).
Tutto questo ammanco non lo vedo,chiudono scrofaie ma altre raddoppiano. saluti

ecco, appunto. Volevo dati certi. Comunque la richiesta c'è ( e meno male).

mah allora perhè nn facciamo lavorare i nostri allevatori italiani e poi il resto che nn serve per sfamarci va all'estero piuttosto che fare entrare la carne estera in italia?

Semplice, la carne estera costa meno. La qualità si paga...

però nn sappiamo che mangiamo io sn uno di quelli che preferisco mangiare bene e roba locale infatti i polli me li allevo io poi l'agnello il maiale i formaggi vado a comprali da un amico che una azienda agricola zootencinca biologica

nel mangiare si deve guardare la qualità non il costo può costare qualche qualche euro in piu rispetto a quella industriale