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denominazione protetta dei cacciatorini

01/10/2012, 14:59

Salve. Qualcuno di voi produce salamini di maiale e ha il problema di non poterli chiamare "cacciatorini"?
Io sono d'accordo con le certificazioni quando queste giovano alla qualità di un prodotto, ma in questo caso sono stupito davanti alle informazione raccolte da internet. Cerco di sintetizzare le mie perplessità:
- da disciplinare, per produrre "Salamini italiani alla cacciatora dop" devi avere animali certificati per la produzione del prosciutto crudo di parma o s.daniele. Questo taglia le gambe a tutti gli artigiani lombardi e piemontesi che producono cacciatorini con ricette antiche di generazioni, non essendo interessati alla produzione di prosciutti.
- le regioni ammesse alla produzione sono circa dieci compresi abruzzi e molise anche se la ricetta mi sembra sia tipicamente padana.
- gli ingredienti ammessi sono praticamente tutti, compresi zuccheri e nitriti. Il budello può essere artificiale.
- di fatto il termine CACCIATORINO non esiste più su nessuna etichetta, continua ad essere utilizzato oralmente, ma secondo me rischia di scomparire
- "alla cacciatora" confonde anche i polli!!!
In definitiva non capisco se l'attribuzione dop giova di più alla salvaguardia dei prodotti d'eccellenza, o alle grandi aziende i cui nomi si ritrovano nelle più alte cariche del consorzio.
ps. provo ad allegare una foto tratta da salamecacciatore.com che mostra la formazione di muffe nobili sugli insaccati :)
foto_prodotto (1).jpg
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Re: denominazione protetta dei cacciatorini

01/10/2012, 15:04

Il disciplinare di produzione dei salamini italiani alla cacciatora (http://www.agraria.org/prodottitipici/s ... iatora.htm) indica che i suini debbano provenire dalle seguenti Regioni: Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Umbria, Toscana, Marche, Abruzzo, Lazio e Molise.

Re: denominazione protetta dei cacciatorini

05/10/2012, 13:02

ho continuato la ricerca e adesso più che stupito sono un pochino indignato.
Intanto il disciplinare del consorzio non consente di usare più di 195ppm di nitrato di sodio e/o potassio, ma mi sembra che il limite della legge italiana sia 150.

Riporto poi lo stralcio di un'intervista al presidente del consorzio cacciatore dop:

“I salamini italiani alla cacciatora Dop sono i più diffusi tra i salami tutelati, con un’incidenza del 60%. Ogni anno se ne producono circa 3.400 tonnellate. Oltre a garantire un elevato e costante standard di qualità, l’impegno del Consorzio si esprime nella tutela della Dop e del marchio, prevenendo e contrastando eventuali tentativi di uso improprio della denominazione o di pratiche lesive dell’immagine del prodotto. Un altro obiettivo per il futuro è l’analisi più dettagliata delle possibilità di crescita del salame cacciatore nel mercato italiano e estero, per poter sviluppare a pieno le potenzialità di questo straordinario salume”

Negli Stati Uniti producono salamini che riportano in etichetta la dicitura esatta Cacciatorino.
Vorrei postare la foto del prodotto ma è in un pdf e non so come estrapolarla. Cmq basta andare su google e ricercare "cacciatorino beretta", cliccare su uno dei primi risultati e guardare "product sheet", dalla foto si vede bene che c'è scritto "Cacciatorino Sausage MADE IN USA"

Questi i dati, ora le mie considerazioni personali. Delle due l'una:
- o al consorzio sono molto distratti e non si sono accorti della svista (io NON CI CREDO)
- oppure al consorzio sono molto furbi, hanno protetto la denominazione "salamini alla cacciatora", impediscono a chiunque in italia di usare la parola "cacciatorino", producono salimini in USA e li chiamano "cacciatorino"

Morale:
se voglio fare cacciatorini devo andare all'estero?
se voglio vendere cacciatorini li devo importare?

Concludo proponendo di organizzare una degustazione orizzontale di cacciatorini, potrebbe chiamarsi "CACCIA AL CACCIATORE". Invito esteso a tutti i produttori, soprattutto quelli artigianali.

Re: denominazione protetta dei cacciatorini

06/10/2012, 0:42

Gli USA non riconoscono i DOC, DOP, DOCG ... blabla europei, i quali sono peraltro un sacco di menate protezionistiche e null' altro. Come il recente casino per il tale che allevava maiali con gli scarti dei ristoranti invece che con la nutella ed i caprini provenienti dal nord Italia ma non piu' su di Verona e non piu' giu' di Faenza ...
Da che mondo e' mondo i maiali sono sempre stati nutriti con gli avanzi. Inoltre il cacciatorino era un salume tipicamente prodotto con le carni di selvatici o di equino ma oggi tutti aumentano il nitrato per scurire le carni chiare del maiale.
Occorrerebbe che la gente si abituasse ad usare di piu' il palato e meno le regolamentazioni ossessive. Il mio primo pranzo al mio rientro in Italia era sempre a base di mozzarella di bufala e/o burrata ma gia' da 4-5 anni non la comperavo piu' perche' mi ero accorto che era adulterata dappertutto. Se uno e' cosi' asino da aver bisogno dei NAS per accorgersi che la mozzarella di bufala che compera e' un bidone ... beh allora forse si merita di mangiarsela!
Maddmax1

Re: denominazione protetta dei cacciatorini

06/10/2012, 7:17

Innanzitutto non è vero che negli Stati Uniti non vengono riconosciute le denominazioni di origine dell'Unione Europea.
Per quanto riguarda le frodi alimentari, sono sempre in agguato e su questo vigilano la guardia di finanza, i carabinieri, il corpo della forestale e i consorzi di tutela.
I prodotti con denominazione di origine sono la forza dell'agricoltura europea ed italiana in particolare, senza i quali saremmo costretti a perdere la sfida mondiale con le altre agricolture e con le multinazionali dell'agroalimentare.
Marco

Re: denominazione protetta dei cacciatorini

06/10/2012, 15:19

Hai ragione, ma bisogna saper distinguere tra la misura protezionistica e la possibilita' di poter fare un cacciatorino buonissimo a Tiblisi o a Catanzaro .
Maddmax

Re: denominazione protetta dei cacciatorini

07/10/2012, 1:38

Non si tratta di protezionismo ma di tutela dei ropri prodotti dalla contraffazione. Come del resto fanno tutte le aziende private.

Re: denominazione protetta dei cacciatorini

07/10/2012, 6:25

Marco,
scusami se polemizzo ma si tratta proprio di protezionismo e, per rendersene conto, basta guardare i confini burocratici delle DOP/DOC. Sono persino ridicoli: al di qua di un rigo sulla cartina si puo' fare il "Prosciutto di Tarello". Al di la' del rigo e' vietato dalla legge.
Dall' anno scorso fare il Tokai in Friuli e' illegale, un reato punibile dalla legge. I "contraffattori" friulani hanno fregato i consumatori per decenni con il loro tokai taroccato finche' Bruxelles non ha messo fine a codesto sconcio ... Se questo non e' protezionismo ...
Maddmax

Re: denominazione protetta dei cacciatorini

07/10/2012, 10:18

Maddmax scusa ma polemizzo anch'io. Provo a farti un esempio. Se fosse successo con un altro prodotto? Un grande produttore inventa un "consorzio mozzarello" per tutelare le "palle di formaggio allla mozzarì". Risultato:in italia nessuno può scrivere "mozzarella" in etichetta, mentre in usa puoi produrre formaggio e scrivere in etichetta "mozzarella".
Col cacciatorino è successo così! Io che lo faccio da sempre, non posso più usarne il nome. Tu che sei il presidente del consorzio e vai in giro a parlare di "prevenire e contrastare l'uso improprio della denominazione", produci salami in Usa e li chiami cacciatorino. Capisci maddmax, io non voglio criticare la qualità del made in usa, ma mi sembra assurdo che tu in usa puoi fare cacciatorino e io in italia non posso perchè c'è un consorzio che ha il compito di tutelare il cacciatorino.
Mi dispiace tantissimo che il mio attacco sia fondamentalmente rivolto a una persona che neanche conosco, ma deve essere chiaro che il presidente del consorzio Lorenzo Beretta è consigliere d'amministrazione della fratelliberetta spa, è la stessa famiglia e stesso marchio della fratelliberettaUsa!
Guardati questo:
http://www.italiaatavola.net/articoli.asp?cod=25561

Re: denominazione protetta dei cacciatorini

08/10/2012, 4:47

C'hai ragione anche tu ma come ha detto Marco, se non ci fosse la DOP, in Italia arriverebbero i cacciatorini pakistani o cinesi fatti con i topi morti e tu -e tutti gli altri- saresti comunque fuori dal mercato. E' gia' un miracolo che FratelliBerettaUSA non contrabbandi in Italia i cacciatorini americani fatti in Brasile con la carne di capibara.
Maddmax

PS Si chiama economia globalizzata, mi dicono.
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