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Unimpresa Agricoltura 
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Comunicato Stampa del 13-07-2012

Indennità ritiro ortofrutticoli. Ferrara (Unimpresa), regolamento inutile e farsesco

“L’approvazione del regolamento (che verrà pubblicato tra la fine di luglio ed i primi di agosto) che modifica le procedure relative ai ritiri dal mercato dei prodotti ortofrutticoli sembra una farsa”.
E’ il giudizio di Emilio Ferrara, segretario generale di Unimpresa Agricoltura.
“Mesi di lavoro, incontri e consultazioni della Commissione Europea hanno prodotto un regolamento che, oltre a non avere alcun effetto rilevante per la prevenzione e gestione delle crisi, lascia dubbi sulle motivazioni dei ritocchi dei prezzi di ritiro di alcuni prodotti e non di altri per i quali tutti i soggetti interessati, dalle rappresentanze delle imprese al ministro delle Politiche agricole, erano d’accordo – spiega Ferrara - . Non parliamo poi del fatto che per il pomodoro c’è addirittura una divisione differenziata per periodo di ritiro tanto che, tanto per fare un esempio un kg di pomodoro ritirato il 31 maggio avrà un’indennità di 0,275 euro mentre un kg dello stesso pomodoro, dello stesso appezzamento, ritirato il 1 giugno, il giorno dopo, avrà un’indennità di soli 0,075 euro”.
Ferrara chiede che ci siano differenziazioni solo tra le produzioni in coltura protetta e quelle in pieno campo “e non solo per il pomodoro, e continuiamo a chiedere che la determinazione dei prezzi di ritiro venga fatta attraverso la definizione dei reali costi di produzione e non senza criteri certi come è avvenuto anche stavolta”.
“Vorremmo onestamente che ci dicessero apertamente questa metodologia chi vuole avvantaggiare, di certo non le produzioni di qualità italiane – conclude il segretario generale di Unimpresa Agricoltura - Purtroppo il mandato del commissario Ciolos continua ad avere questa impronta di apparente approssimazione nel tentativo, ormai nemmeno più tanto velato, di avvantaggiare alcune regioni europee a danno delle aree di eccellenza dell’Europa mediterranea”.

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13/07/2012, 22:40
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Unimpresa Agricoltura
La Federazione Nazionale Agricoltura si prefigge il compito di tutelare, affermare, consolidare e valorizzare il ruolo dei coltivatori, dei produttori, dei piccoli e medi imprenditori nell’attività agricola, forestale, zootecnica, ortofrutticola, floreale e vivaistica, dei lavoratori e dei pensionati dell’agricoltura nello sviluppo civile, democratico ed economico sia nazionale che internazionale.
Scopo della Federazione è quello di sostenere gli interessi delle categorie rappresentate nell’ambito di politiche economiche che valorizzino le risorse dell’agricoltura sotto l’aspetto produttivo, economico, commerciale, sociale ed ambientale in relazione all’evoluzione di mercato del comparto agroalimentare ed agroindustriale.
La Federazione Nazionale Agricoltura persegue inoltre la finalità di sostenere lo sviluppo dell’impresa e dell’attività agricola in tutte le sue espressioni ed articolazioni, con particolare riguardo all’incentivazione dell’imprenditoria giovanile e femminile, al contenimento dei costi di produzione, all’accrescimento della competitività ed all’innovazione tecnologica, coniugando imprenditorialità e professionalità.

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13/07/2012, 22:58
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Agroalimentare. Ferrara (Unimpresa), IV gamma, schema di decreto interministeriale con luci ed ombre

“Lo schema di decreto relativo alle disposizioni di attuazione dell’art. 4 della legge 13 maggio 2011 n. 77, concernenti la preparazione, il confezionamento e la distribuzione dei prodotti ortofrutticoli di quarta gamma presenta luci ma anche ombre”.
E’ il commento del segretario generale di Unimpresa Agricoltura, Emilio Ferrara.
I prodotti ortofrutticoli di quarta gamma sono quelli destinati all'alimentazione umana freschi che, dopo la raccolta, sono sottoposti a processi tecnologici di minima entità nelle fasi di selezione, cernita, eventuale monda e taglio, lavaggio, asciugatura e confezionamento in buste o in vaschette sigillate e pronti per il consumo.
“Bene la definizione dei requisiti igienici e sanitari soprattutto con riferimento a batteri patogeni come Salmonella, Listeria ed Escherichia coli – prosegue Ferrara - Non ci sembra, invece, si sia fatto abbastanza per migliorare le informazioni specifiche da riportare sulla confezione in particolare per l’indicazione del paese di origine o luoghi di provenienza laddove i prodotti ortofrutticoli di quarta gamma presenti in una confezione provengono da uno o più Stati membri dell’Unione Europea o paesi terzi, il nome completo del paese di origine può essere sostituito da una delle seguenti diciture: miscuglio di prodotti ortofrutticoli dell’Ue; miscuglio di prodotti ortofrutticoli dei paesi terzi; miscuglio di prodotti ortofrutticoli dell’Ue e dei paesi terzi. Onestamente ci sembra un salto indietro di molti anni quello di non prevedere l’obbligo di indicare il Paese di origine quando questo è situato fuori dell’Unione europea”.
“Dai rapporti dell’EFSA – continua il segretario generale di Unimpresa Agricoltura - sappiamo che la maggior parte di alimenti con residui oltre i limiti consentiti sono prodotti importati da Paesi fuori dall'Unione europea, vorremmo pertanto che i consumatori siano in grado di sapere se stanno comprando, ad esempio, insalate della Svizzera piuttosto che dell’Algeria o della Tunisia. Ci sono grandissime differenze tra paese e paese e tutti devono poter scegliere in maniera consapevole ciò che mangiano. Gli ortofrutticoli italiani destinati alla IV gamma sono, naturalmente, il meglio che si può trovare sul mercato, ma trovandosi nella necessità di comprarli di altri paesi, meglio scegliere quelli di origine comunitaria, non in miscuglio con quelli di paesi terzi all’UE e, comunque, eventualmente anche tra questi preferire quelli che danno maggiori garanzie di salubrità ed igiene.
Uno sforzo maggiore da parte dei tre ministeri era sicuramente possibile, speriamo che prima del perfezionamento ci possano essere dei miglioramenti a tutela delle eccellenze italiane compresi gli ortofrutticoli di IV gamma”.

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31/07/2012, 17:18
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