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Uncem Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani 
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FOTOVOLTAICO SEMPRE POSSIBILE NEI BORGHI STORICI, UNCEM: IMPORTANTE E POSITIVA LA SENTENZA TAR

Finalmente, c'è una svolta storica per i pannelli fotovoltaici. Il tribunale amministrativo dell'Aquila ha sancito un nuovo principio che cambierà le regole in vigore. I borghi storici non si possono trattare come "pezzi da museo", come Uncem ha sempre ripetuto. Anche gli abitanti dei piccoli borghi storici hanno il diritto di installare i pannelli fotovoltaici sul tetto. Vale anche per i paesi montani. I giudici si sono espressi sul delicato caso sollevato da una famiglia di un piccolo borgo, Pacentro, alla quale la Soprintendenza aveva negato la possibilità di installare il fotovoltaico beneficiando del Superbonus 110. Uncem condivide totalmente e finalmente la disposizione del TAR. Da tempo con Legambiente in primis, Uncem chiedeva alle Soprintendenze di limitare ogni vincolo e parere negativo sulle rinnovabili da installare in villaggi, paesi, borghi storici. Le rinnovabili devono essere per tutti. Così viene sancito. Finalmente si tolgono le estrizioni in vigore per i borghi con vincoli paesaggistici e artistici in merito all'installazione dei pannelli fotovoltaici. La sentenza del Tar - come scrive InfoBuiltEnergia - ha stabilito in quali casi sia valido il diniego della Soprintendenza. Questo deve essere "motivato nel merito" mentre non basta il divieto generalizzato. Il tribunale ha sancito anche che la tutela paesaggistica non possa sempre e comunque prevalere sulla necessità di ridurre le emissioni di CO2 e, quindi, salvaguardare l’ambiente. Ora tutti dovranno rispettare queste nuove indicazioni, maglie più larghe in favore delle rinnovabili, del risparmio energetico, anche in chiave di Green Communities e Comunità energetiche.

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10/06/2023, 14:39
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ABROGAZIONE REATO DI ABUSO D'UFFICIO, BUSSONE (UNCEM): INTERVENTO POSITIVO, CHE SOSTENIAMO

"L'abrogazione del reato di abuso di ufficio per i Sindaci è per Uncem positivo. Sosteniamo questo provvedimento, come ho già avuto modo di dire al Ministro Nordio nei giorni scorsi. Alcune organizzazioni e partiti sono perplessi in merito, mentre Uncem ha sempre sostenuto che togliere il reato sarebbe stato necessario per evitare procedimenti sui Sindaci che, in passato, nella maggior parte dei casi hanno comportato una grave gogna mediatica traducendosi poi in archiviazioni. I Sindaci hanno bisogno di tutele, le indennità sono state in parte aumentate ma di più e meglio va fatto per proteggere ruolo e funzione, per dargli forza. Abrogare il reato di abuso di ufficio è un primo positivo passo. Governo e Parlamento ci auguriamo possano lavorare intensamente e in tempi rapidi su questo e su altri provvedimenti a vantaggio dei Sindaci, anche favorendo il lavoro insieme tra Comuni, tra Amministratori, oltre la logica campanilista e municipalista che per troppo tempo ha imperato, anche nel PNRR e in bandi statali".

Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

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14/06/2023, 18:48
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"I VINCOLI DI TAGLIO SUI BOSCHI DANNEGGIANO LE INTERE FILIERE FORESTALI". UNCEM CHIEDE MODIFICA DEI BLOCCHI IMPOSTI DAL CODICE DEL PAESAGGIO, NELLA CONVERSIONE DEL DL MADE IN ITALY



"Dire che su ambiente, paesaggio, territori ci sono troppa burocrazia e troppi vincoli è fin troppo semplice. Ma di una cosa siamo certi. Per il taglio dei boschi vi sono dei vincoli sbagliati. Molti pezzi dei 12 milioni di ettari di foresta del Paese forestale Italia, sono vincolati a fini di tutela ambientale, spesso a scopi idrogeologici nonché a fini paesaggistici ai sensi Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, ai sensi del decreto legislativo 42 del 2004, articolo 142 lettera G. In sostanza in un contesto storicamente abitato come l'Italia, la selvicoltura è ciò che da sempre gestisce la parte boscata, contribuendo alla bellezza del paesaggio italiano. I boschi si sviluppano, crescono, vengono utilizzati, poi ricrescono, da tempo immemore, e il paesaggio muta con essi. Lo dice l'Uncem e lo dice il Consiglio nazionale degli Agronomi e Forestali, con la Rete delle Professioni. Moltissimi boschi, circa il 35% del totale, oltre al vincolo ex art.142 lettera G, hanno quello della dichiarazione di notevole interesse, in quanto ricadenti nelle aree ex articolo 136 del codice. Il vincolo, che piace molto a Soprintendenze dunque al Ministero della Cultura, tende a mantenere inalterata la situazione esistente, ma non tiene ovviamente conto del grano che cresce e matura e durante l'anno cambia di colore, come non può tenere conto del fatto che molti di questi territori siano stati abbandonati e su prati tutelati siano serenamente cresciuti boschi. In alcuni posti tutela pianta meravigliose, che però sono morte da decine di anni. In altri luoghi, sono tutelati rimboschimenti di specie che ora sono considerate esotiche. Le aree con questo tipo di vincolo, sono meritorie, ma non tengono conto del fattore tempo cronologico; infatti i boschi nascono, crescono e invecchiano a prescindere dall'uomo che, attraverso le normali tecniche della selvicoltura, li gestisce. L'articolo 142 va modificato. E vi è l'occasione urgente nella conversione del decreto del Made in Italy. Se quei doppi vincoli restano, blocchiamo tutta la selvicoltura. E migliaia di imprese forestali che lavorano nei paesi montani con superfici vincolate".

Lo ha detto oggi Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, intervenendo al Seminario estivo della Fondazione Symbola a Mantova, nel quadro di un evento sui boschi a prova di futuro.

Uncem ha già ribadito al Ministro Urso e al Ministro Lollobrigida che il Codice forestale nazionale (con la relativa Strategia) è il punto di riferimento per tutti. E l'articolo al quale fare riferimento, modificando il Codice dei Beni culturali e del Paesaggio, afferma che "per il taglio colturale, la forestazione, la riforestazione, le opere di bonifica, antincendio e di conservazione da eseguirsi nei boschi e nelle foreste come definiti dagli articoli 3 e 4 del decreto legislativo n. 34 del 2018, purché previsti ed autorizzati in base alla normativa in materia". I vincoli stanno schiacciando anche le migliori filiere. I Sindaci sono in crisi perché le imprese hanno bisogno di assurde autorizzazioni per entrare in bosco, che Commissioni del Paesaggio e Soprintendenze devono rilasciare, quando comunque in queste Commissioni non vi è un solo Dottore forestale che sappia esaminare la richiesta e fare una valutazione di merito. Nel DL Made in Italy c'è un articolo sulle filiere legno per l'arredamento (che andrebbero però completate con tutte le altre filiere, a Federlegno Arredo piacendo). Non si perda l'occasione per rendere vero, fattivo, concreto ed efficace quell'articolo. Che altrimenti sarà parziale, a vantaggio "solo" di un pezzetto di filiera forestale. Bloccando chi entra in bosco, con saggezza storica, a fronte di una pianificazione decisiva.

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23/06/2023, 9:21
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CHIESA E PASTORALE PER LE AREE MONTANE, CONVEGNO A LUCCA DEL CENTRO DI ORIENTAMENTO PASTORALE. LETTERA UNCEM AI VESCOVI ITALIANI

Il "Centro di Orientamento pastorale" organizza a Lucca, da oggi a mercoledi 28 giugno, la 72esima Settimana di Aggiornamento pastorale dal titolo "«Andò in fretta verso la montagna». Esisterà ancora nei piccoli paesi la comunità cristiana che segue e annuncia Cristo?". Una iniziativa che Uncem - Unione nazionale dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani italiani - ritiene particolarmente importante e alla quale guardiamo con fiducia e grande attenzione. La diretta si può seguire qui: http://www.centroorientamentopastorale.it/organismo/

Il Presidente Uncem Marco Bussone, in merito all'evento, ha trasmesso oggi una lettera ai Vescovi italiani e al Presidente della CEI card. Matteo Zuppi nella quale si ribadisce l'impegno comune, istituzioni civili ed ecclesiali, per dare nuova vivacità alle comunità dei territori. Negli ultimi anni - scrive il Presidente Bussone - si è intrecciato uno stretto e profondo dialogo con la Chiesa italiana, a partire dalla Conferenza Episcopale Italiana, ma anche con molti Vescovi di diverse Diocesi. Il lavoro che la CEI - attraverso le Settimane sociali dei Cattolici in particolare e anche con il Sinodo - sta facendo ha per noi un valore decisivo. Il senso di come essere comunità vive sui territori, come essere lievito per nuova vitalità e rapporti, interazione e generatività che include e che non lascia indietro alcuno. È anche per noi fondamento del lavoro la Lettera Enciclica Laudato Si, da leggere (e vivere) insieme alla Fratelli Tutti. 'Nessuno si salva da solo' e nella giustizia ritroviamo la chiave nuova per la valorizzazione dell’ambiente, della 'Casa comune', del patrimonio ambientale e umano sui territori. Sono questi per noi motivi di azione nel sostenere Sindaci, Amministratori locali, aiutandoli a lavorare insieme tra Comuni, a non chiudersi all’ombra dei campanili, con questo o quel finanziamento, opera, certezza. Insieme nella stessa valle, appenninica o alpina, insieme nel creare opportunità e nuove politiche di territorio".

"Ho ben presente - prosegue Bussone - quanto sia difficile costruire comunità, 'Camminare insieme', non solo dove non vi è più il parroco, ove occorre dare nuovo slancio alle comunità puntando su laici impegnati e formati, che condividono con diaconi, sacerdoti, tra loro la bellezza della vita del Vangelo che rinvigorisce la liturgia, la preghiera, la vita sul lavoro o a scuola, gli incontri, le call su Zoom. Nei paesi è quasi più semplice, ma abbandonare vecchie incrostazioni o giudizi non è facile. Eppure, vale la pena di ricordare che sulla montagna avvengono i principali eventi del Vangelo e dalla montagna, dai luoghi, dalle geografie, da chi conta apparentemente meno, oggi ripartiamo. È bello sapere che non siamo soli, come Sindaci e Amministratori e che la Chiesa si interroga, dà qualche risposta, ha delle occasioni di crescita che sono utilissime anche a noi". "Leggo nelle nostre vicende, ecclesiali e civili, per le aree montane e interne - aggiunge il Presidente Uncem molti punti di contatto e impegno. Abbiamo tante problematiche ma anche molte opportunità. Vorremmo lavorarci insieme con Voi. Con i Dicasteri della Santa Sede che hanno questi temi al centro dell’azione, con le Settimane Sociali, con il Sinodo, con il COP, con altre Associazioni e Organizzazioni, con i Vescovi tutti. Siamo pronti a fare la nostra parte e a credere che solo insieme è possibile un cammino. E così una nuova economia più a misura d’uomo, un nuovo impegno nell’affrontare la crisi climatica, un percorso per dare servizi che nascono dai veri bisogni, un’azione per una nuova socialità attorno a chiese, municipi, oratori, ma anche bar e botteghe che in questi paesi sono luoghi sociali di aggregazione e sperimentazione".

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26/06/2023, 13:04
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ITALERT, BENISSIMO L'AVVIO DELLA SPERIMENTAZIONE. UN SISTEMA DI INFORMAZIONI CHIARO E SEMPLICE, A VANTAGGIO DEI SINDACI. UNCEM CI HA SEMPRE CREDUTO

È molto importante sia partita in queste ore la sperimentazione in Toscana, Sardegna, Sicilia, Calabria, Emilia Romagna e poi in altre Regioni, del sistema di informazioni ITAlert. Non un app, non un servizio a pagamento, per dare a tutti i cittadini, tutti i turisti, tutte le persone occasionalmente di passaggio in un luogo delle informazioni relative ad emergenze, calamità, situazioni difficoltose o di pericolo. "Uncem ci ha sempre creduto in questo sistema - afferma Marco Bussone, Presidente nazionale - Abbiamo incoraggiato fortemente il Dipartimento Protezione Civile nazionale a costruirlo, con Angelo Borrelli in primis, nel 2018 e nel 2019. Eravamo stufi di app a pagamento, messaggistica automatica che i Comuni pagano a società che continuano a fare proposte economicamente impegnative ai Comuni. Moltissimi si sono fatti prendere. Ora però si deve cambiare. E passare a ITAlert deve togliere di mezzo altri sistemi meno efficaci. Essendo legato alle celle, ITAlert è veramente per tutti. E aiuta i Sindaci, anzi, li protegge. Perché garantisce informazioni a tutti, senza fare nulla ricevendo dei messaggi se in quel luogo, in quella 'cella' vi sono delle problematiche delle quali tutti devono essere informati, non solo i cittadini residenti. Tutti sono aggiornati e i Sindaci più sicuri. Lo avevamo detto dopo la tragedia del Raganello, quell'app avrebbe aiutato. E così in tante altre calamità, in particolare dissesto, alluvioni, nubifragi. Ora si parte e ringrazio con tutta Uncem il Ministro Musumeci, il Sottosegretario Butti, il Capo Dipartimento Borrelli e naturalmente il Capo Dipartimento Fabrizio Curcio, con il quale stiamo lavorando intensamente. Dopo la sperimentazione nelle prime Regioni, siamo pronti a estendere in tutte le Regioni ITAlert. Ci abbiamo creduto da sempre e oggi il percorso si realizza efficacemente".

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29/06/2023, 19:05
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FIRMATO A MAIERA' IN CALABRIA IL PROTOCOLLO TRA ENTE PRO LOCO ITALIANE E UNCEM

Ente Pro Loco Italiane e Uncem hanno siglato ieri sera un importante protocollo d'intesa. Il Presidente Nazionale EPLI Pasquale Ciurleo ha incontrato il Presidente Uncem Marco Bussone venerdì 30 Giugno a Maierà in occasione del convegno sulle Green Communities e sul futuro dei piccoli Comuni. Presente il Sindaco Ivano Russo, il Dirigente di Legambiente Antonio Nicoletti e la Sindaca del Comune di Paterno Calabro Lucia Papaianni. In rappresentanza delle Pro Loco montane il Presidente della Pro Loco Aiello Calabro, Marco Cino. Un accordo che avvicina, per i prossimi quattro anni, le due organizzazioni nell’attivazione di percorsi della sostenibilità ambientale e turistica da incentivare nelle aree interne e nei paesi italiani facendo emergere, peculiarità e possibilità di interventi per lo sviluppo e la riorganizzazione dei servizi, in una logica comunitaria. Il Presidente Nazionale EPLI nel suo intervento ha sottolineato che "attraverso Uncem ogni Ente avrà la possibilità di trasferire nei piccoli centri interni tutta la propria proposta di #prolocosistenibile2030 che guarda a un ripensamento di tutto il sistema Pro Loco già in atto e che trova terreno fertile con nuove proposte che parlano di turismo sostenibile, sociale, religioso ed esperenziale". Il Presidente Bussone ha sottolineato "la crescita della comunità che passa attraverso la sinergia tra territori insieme nel costruire le basi per le sfide future. Solo attraverso la costruzione di reti sostenibili le aree montane possono vincere la sfida di invertire la rotta dello spopolamento e il protocollo con EPLI crea nuove opportunità di promozione dei beni materiali ed immateriali.

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01/07/2023, 13:50
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NUOVO CODICE CONTRATTI AL VIA DA OGGI. BUSSONE (UNCEM): AGEVOLARE UNA FASE TRANSITORIA SENZA BLOCCARE AFFIDAMENTI E PROGETTI. CONSOLIDIAMO AZIONE DELLE UNIONI DI COMUNI E UNIONI MONTANE DI COMUNI

"Il Codice dei Contratti da oggi è realta. E come Uncem stiamo lavorando per fare formazione e accompagnare la transizione. Per le Unioni, quanto afferma la nuova legge. è importantissima. Di certo, i cambiamenti, scaglionati e non improvvisi certo, non devono minare l'azione degli Enti locali negli affidamenti e nelle progettualità. Del PNRR, dei fondi della coesione e non solo. Abbiamo moltissimo lavoro da fare con Parlamento, ANAC, tutti i soggetti istituzionali per consolidare nuovi percorsi. Lavoriamo con le Unioni di Comuni, le Unioni montane, equiparate per le gare ai Comuni capoluogo, alle Città metropolitane, alle Province, ai grandi Enti. È importantissimo per noi. Decisivo. Aumentano le opportunità per le Unioni e questo va nella direzione che Uncem auspica. Le Unioni possono operare nella prima fase applicativa del Codice come stazioni appaltanti qualificate con riserva. Come ricorda ANAC, per tutti i Comuni appartenenti a Unioni che prevedono la funzione associata di Stazione appaltante, sarà possibile avvalersi dell’Unione per tutti gli appalti di forniture e servizi superiori a 140mila euro e per i lavori superiori a 500mila euro, senza ulteriori passaggi fino al 30 giugno 2024. I Comuni che non fanno parte di Unioni potranno avvalersi dell’attività di Stazione appaltante in forma associata con una Convenzione con lo stesso Ente o entrando a far parte dell’Unione stessa. Un passo importante, un percorso da agevolare e che come Uncem accompagneremo".

Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

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01/07/2023, 20:57
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TUTTI CONTRO TUTTI. LA LOGICA DEL BANDO PER I PICCOLI COMUNI DELLA LEGGE 158 DEL 2017 METTE TUTTI CONTRO TUTTI. UNCEM: PEGGIO DEL PIANO BORGHI. COME IL BANDO PER COMUNI TURISTICI, LOGICA MUNICIPALISTA DANNOSA



"Disattesa nel PNRR, totalmente inapplicata nel suo complesso, mistificata nel bando pubblicato oggi dal Dipartimento della Presidenza del Consiglio, Casa Italia. La legge sui piccoli Comuni, la 158/2017, tra i migliori provvedimenti del genere in Europa, soffre ancora per una grave miopia istituzionale. Che disattende la norma e monta un Piano nazionale, con un bando appena aperto, che interviene in modo negativo, relativo e minimalista, mettendo oltre 5500 Comuni tutti contro tutti. In scontro. Non perché si premieranno pochi progetti, ma perché la logica alla base del bando è divisiva e non di cucitura. Quando invece, la logica della norma, contenuta nell'articolo 13, era totalmente diversa. Per tutti i processi di sviluppo locale, infatti i Comuni lavorano insieme, devono farlo, a vantaggio del Paese, in una logica comunitaria. Invece, come già per il Piano borghi del PNRR, per le scuole del PNRR, come per il bando per i Comuni a vocazione turistica recentemente lanciato, questo nuovo bando che si apre non risponde alle vere logiche che stanno dentro la 158, che Uncem ha sempre sostenuto quali valori veri del Paese e dei paesi. Piccoli e grandi Comuni devono lavorare insieme, devono darsi una strategia comune, uniti, più forti. Non bastano i soldi, che sembrano tanto comodi e facili. Contro le sperequazioni sociali, territoriali, tra aree montane e rurali, si lavora insieme. I Comuni piccoli generano comunità insieme. E la comunità è più forte di ogni opera, più forte di ogni stanziamento di 160 milioni che verranno divisi in pochi progetti da 700 mila euro. Le premialità messe per Unioni e convenzioni che faranno progetti insieme sono banali, futili, relative, occasionali. Dovevano essere imposti, progetti territoriali di più Comuni, che superano fragilità, frammentazioni, solitudini. È mancato il coraggio istituzionale, ancora una volta. Di ripensare come si sta insieme, cosa si fa e genera insieme. Il modello. Manca una visione. 160 milioni di euro, pochissimi, tendono a essere spot, per pochi progetti. Di campanile. Dunque poco efficaci. Peccato. Lo diciamo con una lacrima. Abbassando la testa. Tantopiù perché si sceglie di premiare, con 160 milioni, progetti di messa in sicurezza territoriale. Per carità, importante. Il Paese è fatto di paesi fragili. Lo sappiamo! Ma quando vi sono 8,5 miliardi di euro per la tutela del territorio, ancora da spendere, quelle risorse della 158 potevano andare veramente nella logica della legge del 2017 approvata all'unanimità dal Parlamento, dei suoi articoli, della ratio di quei paesi insieme, articolo 13, di Unioni che fanno la differenza, come in altri Paesi d'Europa, perché solo insieme si vince. Invece qui si continua a dividere, a promettere tutto a tutti, quando invece tutti vengono messi contro tutti. Il bando borghi è stato drammatico in questa direzione, creando pure lotte, scontri, facendo lavorare avvocati. Il bando per i Comuni turistici invece parte da un elenco Istat totalmente surreale. Genera figli e figliastri. E da ultimo questo bando della 158 che tanto aspettavamo, sceglie di essere piccolo, per piccoli, da soli, per un Piano che non rischia di non portare a rigerenare davvero le comunità, i luoghi di comunità, la comunità che insieme a quella vicina spera, condivide, dialoga, si impegna per salvare quel negozio, quella scuola, quell'ospedale, che invece con altri provvedimenti di legge di questi tempi vengono chiusi, indotti a implodere. Un bar è la salvezza, del paese che fanno il Paese. Si poteva fare molto molto di più, per dare sostanza, forma, coraggio alla amata legge 158. Con amarezza, lo diciamo. Con impegno e forza, fiducia e speranza continuiamo a lavorare non per nuove opere, non per altri soldi, non per complessi flussi finanziari. Ma per un capitale umano che renda vivi i paesi più uniti".

Lo afferma Marco Bussone, Presidente Uncem.

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14/07/2023, 21:56
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COMUNITA' MARINE E COMUNITA' MONTANE PER IL PAESE: UNCEM PRONTA A LAVORARE CON I LEGISLATORI PER NUOVO SISTEMA ISTITUZIONALE COME PROPOSTO DA SINDACHE COMUNI COSTIERI




"Le Sindache di Cavallino-Treporti e di Castiglione della Pescaia hanno aperto nelle scorse ore un dibattito che ci convince e che non certo ci sorprende. Bello, moderno, intenso. Pongono con altri Sindaci di Comuni sul mare, turistici, il tema istituzionale, di cosa sono i loro Comuni pieni di turisti d'estate, che non sono affatto borghi, che hanno necessità di garantire servizi e opportunità per una popolazione che tra giugno e settembre decuplica, che hanno urgenze organizzative. Non ci leggo affatto rivendicazioni. Ci leggo un appello vero, che raccogliamo subito. Ma la questione è ben più ampia. E riguarda il futuro del Paese. Come siamo organizzati, cosa siamo e per chi. Da venticinque Uncem pone forte e chiaro il tema centrale per l’Italia. Lo abbiamo fatto anche a Caraglio ricordando Lido Riba, sabato, e in tante occasioni nelle ultime settimane [domani a Fabriano]. Ovvero come ripensiamo i paesi insieme, la fiscalità sugli ambiti territoriali con vero riequilibrio oltre i confini amministrativi, come siamo comunità e come la comunità diventa istituzione. Togliendo legami effimeri e mossi da interessi parziali e temporanei. Il Tema dei temi è la forza delle Istituzioni e i Comuni insieme. Ora i Sindaci, Sindache, dei Comuni costieri ci portano il tema delle 'comunità marine'. Freschissimo questo nome e questo tema. Per noi le Comunità montane sono pezzo di Storia e ancora di futuro, non sono finite, sono moderne, copiate da altri Paesi europei, distrutte in alcuni contesti regionali da ideologie politiche già fallite, capaci di stare nella trasformazione climatica ed energetica diventando vere Green Communityies. Abbiamo nel Paese 491 aggregazioni comunali, e in particolare le Unioni di Comuni e le Unioni montane devono essere rafforzate dal legislatore. Sono antidoto alla solitudine, ai Comuni soli con i loro soldini e le loro opere, solo apparentemente salvezza nelle sfide dure del presente e del futuro. Ci piacevano di più le 'Comunità montane' rispetto alle Unioni, e alla loro forza, unità, occorre tornare dando senso ai segni dei tempi. Ma guarda un po’, per mare e per montagna, per i Comuni sui versanti e sulle Alpi e sugli Appennini, serve una Visione. Che c’è - ricordiamolo! - nella disattesa e mistificata legge sui piccoli Comuni 158/2017. Articolo 13. Comuni insieme. Visione che c'è negli articoli 70, 71, 72 della legge sulla Green economy del 2015. Che c’era nella legge 1101/1971 o nell'articolo 28 del TUEL, sulle Comunità montane, e visione che dobbiamo avere oggi. Altro che bandi continui e PNRR montato sui municipi e con i 'bravi Comuni capaci di spendere'… Queste Sindache marine ci trovano preparati e pronti al patto, a chiedere a Governo, Parlamento, Regioni, insieme, sinergie, patti tra territori, interventi per personale e fiscalità, di incentivare il lavoro insieme tra Comuni, legami tra urbano, marino, montano rurale. E servono nuove forti Comunità-Unioni e dunque coesione, fiscalità non derivata, autonomie degne del nome, sinergie e perequazione tra Comuni più uniti. Insieme. Brave Roberta Nesto ed Elena Nappi tra tutti. Comunità Marine e Comunità montane. Comunità. Insieme. Dunque, ci serve Politica".

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PIANO DEI BORGHI DEL PNRR, BUSSONE (UNCEM): MINISTRO SANGIULIANO RIVEDA CON NOI IL PIANO RENDENDO "DI VALLE" E DIFFUSI GLI INTERVENTI DA 20 MILIONI DI EURO A BORGO, ASSURDITA' CHE UNCEM COMBATTE DA DUE ANNI

"Il Ministro Sangiuliano ha l'occasione decisiva di modicare il Piano dei Borghi del PNRR rendendolo efficace e utile. Un Piano vero e non effimero. Non buttiamo via soldi. E nella revisione del Piano, il Ministro e il Ministero permettano di estendere gli interventi da 20 milioni di euro a borgo per 21 Comuni italiani, alle valli che li contengono. Cioé di rendere queli interventi diffusi, come alcune Regioni selezionando il borgo vincente hanno scelto di fare. Un chiaro indirizzo politico, moderno, lontano dalle scelte dannose del passato, per evitare sperequazioni e disuguaglianze. Per non spendere male e inutilmente 420 milioni di euro non esaltando la forza comunitaria dei paesi che lavorano insieme, come previsto dalla vigente legge sui piccoli Comuni 158/2017. Sangiuliano ci ascolti e faccia in fretta a modificare il piano".

Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, intervenendo oggi sul Fatto Quotidiano.

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