Messaggi senza risposta | Argomenti attivi Oggi è 03/01/2025, 23:18




Rispondi all’argomento  [ 292 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 26, 27, 28, 29, 30
Uncem Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani 
Autore Messaggio
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 68813
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
Per affidamenti fino a 5.000 euro, proroga di utilizzo dell'interfaccia Anac fino al 30 giugno 2025



Per gli affidamenti fino a 5.000 euro, in caso di impossibilità o difficoltà di ricorso alle piattaforme di approvvigionamento digitale, il Consiglio di Anac ha deliberato un'ulteriore proroga fino al 30 giugno 2025 per l'utilizzo dell'interfaccia web messa a disposizione dalla Piattaforma per i contratti pubblici dell'Autorità.

Lo comunica Anac sul proprio sito.
A questo link:
https://www.anticorruzione.it/-/news.31.12.24

Tale proroga vale anche per l'adesione ad accordi quadro e convenzioni i cui bandi siano stati pubblicati entro il 31 dicembre 2023, con o senza successivo confronto competitivo, e per gli accordi quadro e convenzioni pubblicati dal 1 gennaio 2024. Inoltre, la proroga è valida anche per la ripetizione di lavori o servizi analoghi per procedure pubblicate prima del 31 dicembre 2023, e per gli affidamenti in house.

La decisione è stata presa con Comunicato a firma del Presidente deliberato nel Consiglio del 18 dicembre 2024.
Resta confermata in via definitiva la facoltà per le stazioni appaltanti e gli enti concedenti di utilizzare l'interfaccia web messa a disposizione mediante la Piattaforma dei Contratti Pubblici per l'acquisizione del codice identificativo di gara (cig) per tutte le fattispecie per cui è previsto l'utilizzo della scheda P5, ivi comprese le ipotesi di acquisizione del CIG ai soli fini della tracciabilità dei flussi finanziari.

A partire dal 1° luglio 2025 non sarà più ammesso il ricorso all'interfaccia web per le fattispecie per cui è prevista la digitalizzazione.

Uncem apprende della proroga con positività e ringrazia il Presidente Anac Busia per l'impegno condiviso con tutti gli Enti e con Uncem.

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)


31/12/2024, 20:55
Profilo WWW
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 68813
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
CON GLI IMPEGNI PER I TERRITORI E PER I COMUNI INSIEME
NEL 2025. DIECI PUNTI PER IL LAVORO



Buon inizio d'anno! Si riparte - o meglio, si prosegue - da dieci punti che vedono Uncem lavorare e pensare. Strategia e concretezza vanno insieme. Da oggi e da domani. Dieci punti per tutte le Istituzioni della Repubblica. Eccoli.


1- LA MONTAGNA NEI PROGRAMMI EUROPEI E NAZIONALI
È il principale impegno. Montagna, aree interne e zone rurali sono un perno della nuova strategia di crescita dell'Italia, secondo le direttrici richieste dall'Uncem: Green economy con le Green Community, innovazione, sostenibilità, Smart economy. Devono stare nei programmi europei e nazionali di investimento. Correggiamo gli errori del PNRR. Lavoriamo per un PON Montagna [come vi è il PON Metro, perché non dovremmo avere un Programma Operativo nazionale specifico?] dal 2028. Togliendo di mezzo ogni assistenzialismo con fondi UE o nazionali, cambiando la PAC e ripensando le "indennità compensative". Serve Managerialità, unita a programmazione e visione.

2- NUOVO WELFARE PUBBLICO
Dietro lo slogan "una ambulanza e un medico [e un pediatra] di base in ogni comune" c'è la volontà di ricostruire un nuovo welfare pubblico - a partire dalla sanità territoriale, come imparato dal covid19 - che colmi i divari strutturali storici del vivere in montagna, agendo su scuola, sanità, trasporti, socio-assistenziale, servizi. Asili nido per tutti, scuole di valle e didattica moderna, in strutture innovative, sicure. Comunità al centro con le "cooperative di comunità", con le "comunità energetiche", con le "Associazioni fondiarie". Affinchè le tante "buone pratiche" possano tradursi in Politiche, da fiori a bouquet. Facciamolo NOI!

3- CAMBIAMENTI CLIMATICI E SPOPOLAMENTO, ASSI CENTRALI
I due terreni di azione sono il cuore della nuova politica montana che dobbiamo mettere in campo. C'è ancora troppa sottovalutazone del rischio, dei disastri climatici che arrivano prima in montagna. I territori sono e devono diventare resilienti, per tornare a ripopolarsi, neopopolarsi. Agricoltura e Turismo non sono scindibili per questo obiettivo. La crisi climatica e la crisi demografica plasmino politiche, le pervadano. Sottovalutarle o ignorarle è peccato politico grave. Le Città sono in dialogo e in sinergia con i territori rurali, montani e interni. Interveniamo per eliminare ogni sperequazione, ogni distanza: creiamo "patti", "città delle alpi insieme con le valli", Appennino Parco d'Europa in stretto legame con le zone urbanizzate. Protezione è sviluppo, conservazione è rigenerazione. Futuro.

4- LEGGI CORNICI GIURIDICHE
Legge forestale, Legge sulla Green Economy, Legge sui piccoli Comuni agiscono efficacemente, completando il quadro normativo con una legge sulla montagna che non rimanga inattuata come la precedente 97/94. Dalle Regioni serve più impegno: troppe non hanno investimenti e un articolato per le montagne [e per i Comuni che lavorano insieme]. Si attuino strategie integrate [aree interne, green community, foreste, sviluppo sostenibile] per le montagne con chiare leggi-cornici che delineino strumenti e opportunità per superare sperequazioni.

5- DEFINIZIONE DEI LEP CON SPECIFICITA' MONTANA
In Italia di discute da 20 anni di come attuare il Titolo V della Costituzione, che prevede i "livelli essenziali delle prestazioni". Troppo tempo si è perso. Nel definire una Autonomia per le Regioni - insieme - e dicendo come in questa stanno le Autonomie locali, deve essere scritto nero su bianco che questi livelli essenziali devono tener conto della peculiarità montagna come area di sovracosti strutturali permanenti che devono essere garantiti per il diritto di cittadinanza di tutti.

6- LE AZIENDE PUBBLICHE DEVONO INVESTIRE
Le aziende pubbliche (Enel, Eni, Anas, Ferrovie dello Stato, Rfi, Terna, ecc.) non devono più considerare il territorio come logica coloniale, ma devono cominciare a investire in montagna creando valore sociale e non solo finanziario, impegnando risorse e competenze per la transizione energetica ed ecologica. Questo vale guardando alla positiva esperienza fatta negli ultimi due anni con Poste Italiane, chiudendo storici conflitti e aprendo una nuova stagione. Quello è il modello. Che deve essere concreto e carico di investimenti, con una strategia chiara e stabile.

7- CONCESSIONI IDROELETTRICHE CON COMUNITA' LOCALI AL CENTRO
Sulle concessioni idroelettriche parte una fase nuova, sono da rivisitare attraverso il ristoro ai territori e gli investimenti da realizzare, come Uncem ha sempre chiesto a partire dal "diga day" del 2010. Non solo le Regioni ai tavoli di concertazione, ma anche gli Enti locali: che esprimono le esigenze delle comunità. Non si creino nuove polarizzazioni. Acqua e forza dei gravità hanno un valore da riconoscere pienamente. Così le foreste con i "crediti di sostenibilità" da portare sul mercato.

8- RUOLO DEI COMUNI
Nella logica della legge vigente sui piccoli Comuni, va programmato insieme lo sviluppo locale, attribuendo ai Comuni [grandi e piccoli] associati la funzione operativa per crescita e investimenti, evitando colli di imbuto statali o regionali. Comunità montane ovvero Unioni montane di Comuni siano per tutti: 500 aggregazioni di Comuni che rigenerano la PA, i servizi, la crescita, lo sviluppo locale, l'economia dei luoghi.

9- I GIGANTI DEL WEB
Occorre prevedere un pagamento dell'uso delle reti immateriali da parte dei giganti del web, trovando in questo modo risorse per investimenti nelle aree montane. Qui si innesta il lavoro su fiscalità differenziata, centri multiservizio, difesa del commercio di vicinato, contrasto alla desertificazione. L'Europa sia attenta alla montagna partendo da questa logica europea di remunerazione.

10- DIGITALIZZAZIONE
L'innervamento digitale della montagna è obiettivo prioritario. I Comuni ne sono il perno fondamentale. Vale già, in questa direzione, il prezioso lavoro che Uncem sta facendo sulle reti e sul contrasto al divario digitale, con Operatori Telco e Ministeri e Regioni. Serve uno scatto, con investimenti e sincronizzando Piano banda ultralarga, Piano Italia 5G, Piano Italia 1Giga, che da soli sono perduti.

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)


01/01/2025, 18:11
Profilo WWW
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Rispondi all’argomento   [ 292 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 26, 27, 28, 29, 30

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
POWERED_BY
Designed by ST Software.

Traduzione Italiana phpBB.it
phpBB SEO

Informativa Privacy