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Uncem Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani
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Marco
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UNCEM invita i Comuni a promuovere la Giornata Mondiale dei Bambini
a ROMA il 25 e il 26 maggio 2024
D'intesa con il Comitato promotore, guidato da Luigi Mansi e da padre Enzo Fortunato Uncem invita nuovamente le famiglie ad aderire all'importante iniziativa internazionale
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21/05/2024, 17:32 |
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Marco
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ANTICIPAZIONI E FLUSSI DI CASSA DEL PNRR, BUSSONE (UNCEM): NON FUNZIONANO E I COMUNI RISCHIANO CRISI
"È come una crisi sullo Stelvio o sul Colle delle Finestre. Rimani senza ossigeno. Così i Comuni, che salgono le difficili vette dei progetti del PNRR tra risposte a difficili avvisi di 60 pagine, difficoltà a trovare professionisti e consulenti, uffici comunali senza personale, complessità degli appalti. E poi, quando parti con i lavori previsti, vai in crisi. Finanziaria. Sta succedendo troppo spesso, in troppe situazioni. Che mettono in crisi i Comuni. Devono pagare le imprese, le vogliono pagare. Ma se poi non hanno in fretta indietro dallo Stato le risorse economiche spese, con un buon flusso di cassa, veloce e certo, non si va avanti. Tutto si blocca. Succede in moltissimi Enti locali. E lo abbiamo detto agli ultimi due Governi, ai Parlamentari. Abbiamo visto qualche settimana fa il MEF attivare il 30% di anticipazione di cassa a inizio progetto. Ma anche questo è complicatissimo. Una circolare MEF parla addirittura della necessità, da parte dei Comuni, di 'attestare l’effettiva esigenza di liquidità necessaria per assicurare il tempestivo raggiungimento degli obiettivi progettuali'. Un aggravio della procedura. Motivare la richiesta. Non è automatica, quando invece lo dovrebbe essere. C'è poco da motivare. Come dovrebbe essere automatico che presentata su Regis - ed è tutto un programma, vista la fragilità di Regis - la rendicontazione venga liquidata dal Ministero titolare della Componente del PNRR in una settimana. Invece si aspettano, negli Enti locali, mesi e mesi. Troppo. Mesi di ansia, imprese che premono sui municipi, giustamente, per essere pagate. E un Sindaco non lascia mai soli i lavoratori che hanno operato sui territori. Attesa lunghissima, tanto da mettere in crisi i Comuni, non solo i più piccoli. Cassa Depositi e Prestiti potrebbe essere azionata con un fondo rotativo. Oppure con un prestito a tasso zero agli Enti, almeno del 50 o 60% dell'opera realizzata con il PNRR. Che poi gestisce lo Stato, nelle relazioni e nella restituzione. I soldi ai Comuni, che hanno già pagato le imprese, devono tornare subito. Senza spasmodica e dannosa attesa. La crisi sullo Stelvio, con o senza neve, è drammatica. Governo e Parlamento, Dipartimenti dei Ministeri e alti dirigenti dello Stato, intervengano per dare ossigeno e gambe alle Autonomie locali".
Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.
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22/05/2024, 15:41 |
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Marco
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Uncem ha elaborato il documento allegato, destinato ai Sindaci e Sindache, a tutti i Consiglieri e ai Candidati e Candidate alle elezioni amministrative di giugno.
Contiene una serie di proposte, una serie di impegni, punti e opportunità che possono essere inseriti nei programmi in fase di elaborazione e poi utilizzati negli incontri con Cittadini e comunità dei territori. Uno strumento confidiamo utile per la Campagna elettorale, bella e vivace, di dialogo e scambio, anche di rilancio delle scelte del "NOI" che ci appartengono e ci fanno crescere. Guardiamo al futuro. Cambiamo paradigmi per essere vivi. Comunità vive. Non sono slogan. A questo lavoriamo.
Lo proponiamo ai Sindaci e lo faremo - con un doc analogo - con i Candidati alle elezioni europee come abbiamo sempre fatto in vista delle elezioni nelle Regioni. Strumenti per essere Politica vera, oltre ideologie, divisioni, tifoserie da stadio, confronti esasperati senza temi. Siamo Politica vera e semplice, impegnata e aperta a tutti e tutte. Siamo dialogo e siamo "NOI". Anche come Comuni.
Il documento ha un titolo che richiama a un film che molti di noi hanno visto in questi giorni. "La Montagna lo fa". E Noi dobbiamo farlo insieme. Non siamo fuori dal mondo. Non siamo "mondo a parte". E la Montagna non fa da sola. Fanno insieme i Sindaci, fanno insieme i Comuni, fa insieme la Montagna in relazione con le aree urbane e non solo. Aperta all'Europa e al mondo.
La Segreteria Uncem
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28/05/2024, 17:18 |
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Marco
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Lettera aperta ai futuri Parlamentari europei. La presentazione il 4 giugno Serve una piattaforma politica e amministrativa per le foreste europee
Le elezioni europee si avvicinano, ma non si sente parlare del 39% della superficie dell'UE coperta di foreste e neppure del 37,6% dell'Italia dotato di foreste. È vero che le foreste non rientravano nel trattato di Roma del 1957, primo atto di costituzione della CEE. Tuttavia è ormai ingiustificabile a oltre 67 anni di distanza che l'Europa non abbia mai istituito una struttura amministrativa dedicata alle foreste. Per questo non solo la gestione reale, ma in Europa anche la strategia che riguarda le foreste è stata frutto di altre politiche, come quella agricola, sviluppata dalla DG AGRI e quella ambientale, della DG ENV. In entrambi i casi i milioni di proprietari di foreste, pubblici e privati, così come di imprese che si occupano di gestione dei boschi e di valorizzazione dei beni e dei servizi forestali, sono solo portatori d'interesse da consultare a cose quasi fatte. Si tratta di una situazione che può essere considerata a tutti gli effetti paradossale: tanti dicono la loro e propongono o impongono regole che coinvolgono la g4estione delle foreste tranne coloro che le foreste le gestiscono e che possono avere contezza dell'applicabilità di certi regolamento o della necessità di risorse per garantire la multifunzionalità a tutte le categorie interessate, non solo a quelle rappresentate nella Commissione Europea. Per questo, con una lettera aperta, che sarà presentata il 4 Giugno (ore 15), Uncem e Compagnia delle Foreste, insieme ad altri 14 importanti attori del mondo forestale italiano, sollecitano i candidati alle prossime elezioni europee a impegnarsi per dotare la Commissione di un'organizzazione amministrativa in grado di impostare le scelte tecniche e politiche a partire non dai fruitori, ma dai gestori del patrimonio forestale europeo.
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31/05/2024, 12:22 |
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Marco
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LA FESTA DELLA REPUBBLICA È LA FESTA DEI PICCOLI COMUNI. UNCEM CON LEGAMBIENTE PER ATTUARE LE LEGGI VIGENTI
"Da vent'anni la Festa della Repubblica è anche la Festa dei piccoli Comuni. Uncem condivide da due decenni le iniziative del 2 Giugno con Legambiente per mettere al centro del Paese la 'piccola grande Italia', i Comuni con minor popolazione. Su questi abbiamo una legge evoluta e tra le migliori in Europa, la 158 del 2017, del tutto inattuata, se non in alcune parti come quella sui servizi postali. Legge che ha visto muoversi qualche mese fa un bando di finanziamenti per assegnare 160 milioni di euro allocati, in una dannosa logica campanilista e profondamente lontana da quanto scrive la legge stessa all'articolo 13. Ovvero che i Comuni devono pianificare sviluppo e organizzazione dei servizi insieme, strutturando unioni e aggregazioni territoriali. Senza nuove agenzie o altre strutture. Auspico che la Politica agisca su questo fronte. Agisca con l'obiettivo del NOI e non dell'IO, non dei campanili bensì della collaborazione tra Comuni. Che non si salvano da soli. Progrediscono insieme, nelle zone montane, rurali, come nelle zone di pianura. Piccoli e grandi Comuni insieme, come ribadiremo domani, insieme con il Presidente della Repubblica, nella Festa dell'Italia unita, democratica, europea, inclusiva. Viva la Repubblica".
Lo afferma Marco Bussone, Presidente Uncem.
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02/06/2024, 12:35 |
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Marco
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Lettera aperta ai futuri parlamentari europei
Serve una piattaforma politica e amministrativa per le foreste!
Martedì 4 Giugno 2024, attraverso una conferenza web, UNCEM e Compagnia delle Foreste hanno presentato una "Lettera aperta ai candidati al Parlamento Europeo" per sensibilizzarli sul fatto che nonostante il 39% dell’Europa sia coperto da Foreste, l’Unione Europea NON ha né una Direzione Generale, né un Servizio, né un’Agenzia dedicata esclusivamente alla gestione multifunzionale del patrimonio boschivo.
Le elezioni europee si avvicinano, ma dai candidati del nostro Paese non si sente parlare di quel 39% della superficie dell’UE coperta di foreste. Una grande infrastruttura verde a cui si attribuiscono innumerevoli benefici, per le persone e per le imprese, che pare non interessi all’Unione Europea. Tante sono le categorie di parsone coscienti di beneficiare di una buona gestione di alberi e foreste, ma per soddisfare con equilibrio le esigenze di tutti serve una visione d’insieme che porti a una gestione multifunzionale. La Commissione Europea, invece, si occupa di foreste attraverso esperti di altri settori che non rappresentano proprietari e i gestori, bensì i beneficiari. È vero che le foreste non rientravano nel trattato di Roma del 1957, primo atto di costituzione della CEE. Tuttavia è ormai ingiustificabile a oltre 67 anni di distanza che l’Europa non abbia mai istituito una struttura amministrativa dedicata alle foreste. Basti pensare che nel frattempo, con le revisioni del trattato del 1992, del 1997 del 2002 e anche successivamente, sono state istituite ben 39 Direzioni Generali (DG), 11 Servizi e 6 Agenzie, ma nessuna che si occupi espressamente di gestione multifunzionale delle foreste.
Anche per questo le direttive, i regolamenti e i documenti di indirizzo non considerano l’insieme dei beneficiari e quindi la multifunzionalità, ma gli interessi di singole categorie che vengono estesi come se fossero l’interesse prioritario di tutti. Così di produrre direttive, regolamenti e documenti i gestori e i cittadini dell’Europa coperta di foreste si occupano prevalentemente la DG Ambiente (con priorità conservazione) e la DG Agricoltura (con priorità produzione). In entrambi i casi i milioni di proprietari di foreste, pubblici e privati, così come di imprese che si occupano di gestione dei boschi e di valorizzazione dei beni e dei servizi forestali, sono solo portatori d’interesse da consultare a cose quasi fatte.
Ci sono tuttavia altri interessi, come quelli connessi alla protezione fisica di strade e abitati da frane e valanghe, alle attività ricreative, al paesaggio, alla gestione della fauna, alla salute, al rallentamento delle piogge intense, alla protezione del suolo, alla mitigazione del microclima locale, allo sviluppo turistico, all’educazione ambientale e a molti altri aspetti che o non vengono affrontati per niente o in contesti in cui sono marginali.
Serve quindi un’azione di coordinamento delle attività dell’Unione Europa per le foreste che può essere garantita solo dalla costituzione di una Direzione Generale, di un Servizio o almeno di un’Agenzia in seno alla Commissione Europea. A ciò si aggiunge che non esistono Programmi di Finanziamento europeo destinati esclusivamente alla gestione multifunzionale di quel 39% di superficie coperto da foreste. Perciò le attività di ricerca e di innovazione sostenute direttamente dall’UE, da circa 30 anni, sono per lo più concentrate o solo su attività di conservazione o solo su attività produttive. Non va molto meglio con i fondi a gestione indiretta dove le foreste sono una sottocategoria del settore agricolo che ha una produzione lorda 10,5 volte maggiore rispetto al settore forestale, ma riceve risorse 35,1 volte superiori.
La lettera aperta sollecita quindi i candidati alle prossime elezioni europee a impegnarsi nel dotare la Commissione di un’organizzazione amministrativa in grado di impostare le scelte tecniche e politiche non solo con i fruitori, ma anche con i gestori del patrimonio forestale europeo.
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04/06/2024, 16:25 |
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Marco
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GIORNATA AMBIENTE: MONTAGNA È GIA' NELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA CON LE GREEN COMMUNITIES
La Montagna italiana celebra oggi la Giornata mondiale dell'Ambiente con Comuni e comunità locali che fanno la loro parte per proteggere risorse naturali, suolo, beni collettivi, affrontando la crisi climatica. Siamo nella transizione ecologica attraverso l'impegno nell'attuare, a livello di territori, la Strategia delle Green Communities che lo Stato italiano ha introdotto nella legislazione attraverso il "Collegato ambientale" alla legge di bilancio 2016. Oggi sono 40 le aree italiane finanziate dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, con 135 milioni di euro, che ripartono da ambiente, energia, risorse, agricoltura, rinnovabili, nuovo turismo, secondo una logica sovracomunale e di dialogo democratico per definire interventi strategici e con lo sguardo al futuro. È necessario, come Uncem sempre ha ribadito, che vengano finanziati anche tutti gli altri 160 progetti presentati da aree italiane delle Alpi e degli Appennini a valere sul PNRR. Con fondi della coesione e fondi strutturali europei, o risorse di bilancio, Uncem chiede al Governo di poter dare corpo a tutte le Strategie territoriali. Le Green Communities sono risposta vera e concreta, non divisiva o ideologica, alle sfide dei cambiamenti climatici.
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05/06/2024, 12:10 |
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Marco
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SERVE UNA PIATTAFORMA POLITICA E AMMINISTRATIVA PER LE FORESTE: LETTERA APERTA AI FUTURI PARLAMENTARI EUROPEI 4 giugno 2024
Martedì 4 Giugno 2024, attraverso una conferenza web, UNCEM[1] e Compagnia delle Foreste[2], hanno presentato una “Lettera aperta ai candidati al Parlamento Europeo” per sensibilizzarli sul fatto che nonostante il 39% dell’Europa sia coperto da Foreste, l’Unione Europea NON ha né una Direzione Generale, né un Servizio, né un’Agenzia dedicata esclusivamente alla gestione multifunzionale del patrimonio boschivo.
Le elezioni europee si avvicinano, ma dai candidati del nostro Paese non si sente parlare di quel 39% della superficie dell’UE coperta di foreste. Una grande infrastruttura verde a cui si attribuiscono innumerevoli benefici, per le persone e per le imprese, che pare non interessi all’Unione Europea. Tante sono le categorie di parsone coscienti di beneficiare di una buona gestione di alberi e foreste, ma per soddisfare con equilibrio le esigenze di tutti serve una visione d’insieme che porti a una gestione multifunzionale. La Commissione Europea, invece, si occupa di foreste attraverso esperti di altri settori che non rappresentano proprietari e i gestori, bensì i beneficiari. È vero che le foreste non rientravano nel trattato di Roma del 1957, primo atto di costituzione della CEE. Tuttavia è ormai ingiustificabile a oltre 67 anni di distanza che l’Europa non abbia mai istituito una struttura amministrativa dedicata alle foreste. Basti pensare che nel frattempo, con le revisioni del trattato del 1992, del 1997 del 2002 e anche successivamente, sono state istituite ben 39 Direzioni Generali (DG), 11 Servizi e 6 Agenzie, ma nessuna che si occupi espressamente di gestione multifunzionale delle foreste.
Anche per questo le direttive, i regolamenti e i documenti di indirizzo non considerano l’insieme dei beneficiari e quindi la multifunzionalità, ma gli interessi di singole categorie che vengono estesi come se fossero l’interesse prioritario di tutti. Così di produrre direttive, regolamenti e documenti i gestori e i cittadini dell’Europa coperta di foreste si occupano prevalentemente la DG Ambiente (con priorità conservazione) e la DG Agricoltura (con priorità produzione). In entrambi i casi i milioni di proprietari di foreste, pubblici e privati, così come di imprese che si occupano di gestione dei boschi e di valorizzazione dei beni e dei servizi forestali, sono solo portatori d’interesse da consultare a cose quasi fatte.
Ci sono tuttavia altri interessi, come quelli connessi alla protezione fisica di strade e abitati da frane e valanghe, alle attività ricreative, al paesaggio, alla gestione della fauna, alla salute, al rallentamento delle piogge intense, alla protezione del suolo, alla mitigazione del microclima locale, allo sviluppo turistico, all’educazione ambientale e a molti altri aspetti che o non vengono affrontati per niente o in contesti in cui sono marginali.
Serve quindi un’azione di coordinamento delle attività dell’Unione Europa per le foreste che può essere garantita solo dalla costituzione di una Direzione Generale, di un Servizio o almeno di un’Agenzia in seno alla Commissione Europea. A ciò si aggiunge che non esistono Programmi di Finanziamento europeo destinati esclusivamente alla gestione multifunzionale di quel 39% di superficie coperto da foreste. Perciò le attività di ricerca e di innovazione sostenute direttamente dall’UE, da circa 30 anni, sono per lo più concentrate o solo su attività di conservazione o solo su attività produttive. Non va molto meglio con i fondi a gestione indiretta dove le foreste sono una sottocategoria del settore agricolo che ha una produzione lorda 10,5 volte maggiore rispetto al settore forestale, ma riceve risorse 35,1 volte superiori.
La lettera aperta sollecita quindi i candidati alle prossime elezioni europee a impegnarsi nel dotare la Commissione di un’organizzazione amministrativa in grado di impostare le scelte tecniche e politiche non solo con i fruitori, ma anche con i gestori del patrimonio forestale europeo.
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08/06/2024, 17:47 |
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CONGRATULAZIONI DA UNCEM A TUTTI I SINDACI ELETTI. GRAZIE A CHI TERMINA ESPERIENZA. ELEZIONI AMMINISTRATIVE TRAINANO LE EUROPEE
Uncem, con il Presidente Marco Bussone e tutti gli Organi, si congratula con Sindaci e Sindache eletti in queste ore in grandi e piccoli Comuni d'Italia. "Buon lavoro a chi inizia il percorso - afferma il Presidente Uncem Bussone - e grazie a chi lo conclude, dopo tanti anni di impegno che restano. Grazie ai Consiglieri eletti, a chi va in maggioranza e a chi va all'opposizione e che di certo lavorerà, insieme, per il bene e il progresso della propria comunità, in sinergia con i Comuni vicini, della valle, in una logica di azione territoriale che è decisiva. Uncem è al vostro fianco".
Un dato istituzionale va ricordato oggi. "Dove si vota per il Sindaco - evidenzia Bussone - le elezioni amministrative trainano il voto per l'Europa. In alcuni Comuni, dove comunali ed europee sono abbinate, la percentuale di votanti è anche di 30 punti superiore a dove vi sono 'solo' le europee. Di certo i Sindaci, le Amministrazioni comunali, le Autonomie locali fanno la differenza. Anche per la nuova Europa. Dei Sindaci e delle Autonomie federate".
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10/06/2024, 19:59 |
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Marco
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SISTEMA ELETTORALE DA DIGITALIZZARE. UNCEM: TROPPA BUROCRAZIA E CARTA AI SEGGI
"In tempi di digitalizzazione, l'organizzazione del servizio elettorale è rimasta ferma alle prime elezioni del dopoguerra. Tanta tanta carta, verbali, tabelle e decine di moduli ripetitivi da compilare manualmente ai seggi, dagli scrutatori. Burocrazia e regole vecchie nell'era della digitalizzazione che invece di semplificare complicano talmente le procedure da creare presupposti per errori e omissioni, come è successo in alcuni Comuni. Aggiungiamo a tutto ciò i tempi anacronistici per la consegna delle decine di buste e bustine timbrate e firmate ai tribunali, molto distanti dai piccoli Comuni montani, e alle Prefetture da portare "immediatamente" e quindi a notte fonda o all'alba, gettare alla rinfusa in enormi magazzini. Quando con calma le cose si potrebbero fare i giorni seguenti o meglio eliminare, digitalizzando le procedure. Lo scriverò oggi stesso al Ministro dell'Interno, auspicando anche il voto elettronico".
Lo afferma Marco Bussone, Presidente Uncem
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11/06/2024, 16:30 |
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