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Uncem Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani 
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GREEN COMMUNITIES: UNA STRATEGIA PER LA TRANSIZIONE. A TREIA I TERRITORI CON IL PROGETTO ITALIAE CHE TRASFORMA ENTI E TERRITORI DEL PAESE


Appuntamento a Treia il 16 novembre nell'ambito del Festival della Soft Economy dove per la prima volta si riuniranno tutte Green Communities d'Italia. Previste nella legge sulla green economy 221 del 2015 e ora finanziate dal PNRR con 135 milioni di euro, rappresentano un nuovo percorso nelle quali la montagna intende porsi al centro delle politiche per l'ambiente, l'uso sostenibile delle risorse naturali, il pagamento dei servizi ecosistemici, le nuove agricolture, le start-up e il turismo. Un nuovo strumento per la transizione ecologica che individua il valore dei territori rurali e di montagna che intendono utilizzare in modo equilibrato le risorse principali di cui dispongono, tra cui in primo luogo acqua, i boschi e il paesaggio, e aprire un nuovo rapporto sussidiario e di scambio con le comunità urbane e metropolitane, in modo da poter impostare, nella fase della green economy, un piano di sviluppo sostenibile.

Sul PNRR sono 192 i territori (raggruppamenti di Comuni, per complessivi 850 Enti locali insieme) che si sono candidati con altrettante Strategie territoriali per comporre Green Communities. 37 finora quelle finanziate, ma molte Regioni stanno aggiungendo risorse a quelle inserite nel Piano di Ripresa e Resilienza. Uncem ha chiesto ai Ministri Fitto e Calderoli di stanziare nuove risorse del PNRR per far scorrere la graduatoria nazionale.

"Le Green Communities - afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem e Responsabile Atelier di Sperimentazione sulle Green Communities del Progetto Italiae - sono moderne e intelligenti. Abbiamo 35 aree omogenee del Paese che sono state finanziate dal PNRR e altre 160 che hanno una strategia territoriale pronta, in attesa di finanziamenti statali e regionali. A Treia l'incontro sarà molto importate per condividere necessità, opportunità, soluzioni. Le Green Communities affrontano le sfide della crisi climatica, energetica, sociale, ambientale, economiche dei territori montani. Che sono sempre in relazione, in particolare con le aree urbane. Sono in movimento e guidano processi innovativi. Collegarli, unire obiettivi e soluzioni delle Green Communities è urgente e necessario".

A Treia si discuterà dell'urgenza di elaborare una visione del territorio nazionale che parta dalla consapevolezza degli impatti sempre più evidenti e dei rischi sempre più gravi conseguenti alle crisi climatica e demografica. È necessaria una strategia che individui priorità e azioni capaci di assicurare la tenuta degli assetti territoriali e condizioni di abitabilità in sicurezza, in particolare delle aree del Paese più esposte come le montagne che, secondo la classificazione Eurostat, è montano per il 66% della superficie nazionale, il doppio della media Ue (32,6%), molto più della Francia (20,6%) e della Germania (11,8%). Rischi aggravati dal fatto che non solo le montagne ma anche l'intero bacino del Mediterraneo è considerato un hotspot climatico a causa dell'innalzamento delle temperature del mare che alimenta l'energia e la portata dei fenomeni atmosferici. Considerando inoltre che larghissima parte dei sistemi insediativi più densamente abitati e più intensamente urbanizzati sono limitrofi, prossimi, relazionati e spesso interstiziali alle catene alpina, appenninica e insulari, si comprende meglio i rischi ai quali il nostro Paese è esposto. Deve maturare la consapevolezza della "centralità geografica" della montagna e conseguentemente della sua "centralità politica", dando così vita ad un grande e ambizioso programma centrato sull'economia circolare in grado di realizzare quelle azioni di adattamento-mitigazione necessarie a contrastare la crisi climatica, puntando in particolare sulle produzioni legate alle filiere della bioeconomia fondamentali nell'assicurare e fornire servizi ecosistemici e ambientali. Così come è urgente promuovere un progetto nazionale di neo-popolamento della montagna quale condizione fondamentale per rendere concreta questa prospettiva di sviluppo, che deve coinvolgere tutte le Regioni, non solo con investimenti, bensì con specifiche soluzioni strategiche. Le Green Communities sono un riferimento importante per raggiungere questi ambiziosi ma urgenti obiettivi. L'incontro di Treia si inserisce tra le attività che Uncem realizza con il Dipartimento Affari regionali e autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri nell'ambito del Progetto Italiae che punta sulla modernizzazione del Paese a partire dai paesi, dal lavoro dei Comuni insieme, da una strategia di crescita c'entrata sul NOI degli Enti locali, che insieme generano fiducia, coesione, istituzioni vere per la modernizzazione del Paese.

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16/11/2023, 16:40
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IL SINODO DEI TERRITORI PARTE DA TREIA. LE 197 GREEN COMMUNITIES ITALIANE PIATTAFORMA DELLE TRASFORMAZIONI



I territori hanno un loro Sinodo. La strada dove Camminare insieme è tracciata. ll nostro Sinodo da Treia con il Festival della Soft Economy promosso da Symbola e Uncem, prosegue a Santa Sofia con Oltre Terra la prossima settimana e si muove verso le Alpi e gli Appennini per tre anni di lavoro, sino al 2026. La piattaforma di lavoro, l'instrumentum laboris è già stato scritto da Fabio Renzi, alla guida con Ermete Realacci di Symbola, da Marco Bussone, Presidente Uncem, e da altre sigle che stanno lavorando in questo percorso sinodale. Verrà perfezionato nelle prossime settimane in tanti incontri. Tutti possono esserci. Molti sono già in cammino: da Legambiente a PEFC Italia, con Fondazione Montagne Italia e gli Economisti di CAIRE. Un Sinodo per ripensare cosa sono i territori, le aree rurali e montane, il 66% dell'Italia, insieme con le 100 grandi città e i 7900 Comuni italiani. Terra e territorio.

"Non è strano per noi parlare di Sinodo dei territori - afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem - Pensiamo al percorso che sta facendo la Chiesa Cattolica. Un totale ripensamento. Vale anche per noi. Non basta cambiare qualche legge, il testo unico degli enti locali, avere norme su montagna e comuni più efficaci, tantomeno soldi in più. Servono certo, più dei 200 milioni in campo per le montagne italiane. E serve una visione per stare nelle grandi transizioni. Ecologica ed energetica prima di tutto. La Laudato Si e la Laudate Deum sono due Encicliche che guidano anche il nostro Sinodo dei territori. Non solo approcci giuridici, economici, materiali, ma visioni e strategie sono necessarie".

Ripensarsi è la parola d'ordine del Sinodo dei territori. Nasce da una serie di necessità che emergono rispetto al "come si sta insieme", domanda che tocca i Comuni, le imprese, le gestioni delle terre, le metodologie e le visioni politiche. Comunità al centro, percorsi e processi da attivare. I Sindaci fanno la loro parte, ma non basta. Le scelte e le opportunità da comporre. "Per unire abbiamo una piattaforma nazionale che è un naturale strumento facile e agevole di lavoro per i territori - prosegue Bussone - È la Strategia delle Green Communities, che vede attivi già 197 aree omogenee italiane, oltre 800 Comuni in totale, 140 milioni di euro da investire, 1 milione di italiani coinvolti. Territori che si sono dati una strategia che dovrà essere attuata nei prossimi anni. 37 aree sono finanziate dal PNRR, altre avranno strumenti di sviluppo messi dalle Regioni con fondi e progettualità. Le Green Communities sono piattaforma di attuazione delle transizioni dei territori, dell'unità tra Comuni, delle sinergie istituzionali e degli Enti locali con imprese e terzo settore. Le Green Communities sono il 'Camminare insieme' che il Sinodo dei territori sancisce, piattaforma. Partiamo da Treia e proseguiamo con tre anni di lavoro alla quale tutti sono chiamati a partecipare, a partire da Oltre Terra a Santa Sofia e dall'Assemblea Uncem del 4 dicembre a Roma".

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18/11/2023, 17:44
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LE GREEN COMMUNITIES NEL FRANCOBOLLO DEI 70 ANNI UNCEM PRESENTATO OGGI A ROMA. DENTRO CI SONO I NOSTRI VALORI, LE TRANSIZIONI DI TERRA E TERRITORIO, IL CAMMINARE INSIEME, I BENI COLLETTIVI DELLA MONTAGNA

"Nel francobollo presentato stamani al Ministero delle Imprese del Made in Italy, in occasione dei 70 anni di Uncem, c'è il senso del nostro impegno, ci sono i nostri valori, le transizioni sociali, climatiche, energetiche, economiche. Nella grafica realizzata con Elena Zoccarato, ci sono le Green Communities, la comunità che cammina insieme, in salita, le energie rinnovabili con gli impianti che sono comunitari, i beni collettivi, l'acqua e la forza di gravità, la foreste e il vento, il sole, la terra e il territorio. Cordata sì, 'camminare insieme' che è l'unica via possibile per le persone e per gli Enti locali, per i Comuni che superano i municipalismi. Una montagna che innova, che produce idee e risorse, economie e nuove relazioni. Una sfida di futuro che si fa storia di sette decenni, piccola nella grande Storia, e oggi anche francobollo. Ringrazio per averci creduto, con Uncem, la Sottosegretaria Fausta Bergamotto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, i Vertici l'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, il Codirettore Giuseppe Lasco e gli Amici di Poste Italiane con i quali attuiamo la legge 158/2017 sui piccoli Comuni e anche - come dice questo prodotto filatelico - la 221/2015 sulla Green Economy. Territori aperti all'Europa delle comunità e dei territori".

Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

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20/11/2023, 19:03
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LE GREEN COMMUNITIES NEL FRANCOBOLLO DEI 70 ANNI UNCEM PRESENTATO OGGI A ROMA. DENTRO CI SONO I NOSTRI VALORI, LE TRANSIZIONI DI TERRA E TERRITORIO, IL CAMMINARE INSIEME, I BENI COLLETTIVI DELLA MONTAGNA

"Nel francobollo presentato stamani al Ministero delle Imprese del Made in Italy, in occasione dei 70 anni di Uncem, c'è il senso del nostro impegno, ci sono i nostri valori, le transizioni sociali, climatiche, energetiche, economiche. Nella grafica realizzata con Elena Zoccarato, ci sono le Green Communities, la comunità che cammina insieme, in salita, le energie rinnovabili con gli impianti che sono comunitari, i beni collettivi, l'acqua e la forza di gravità, la foreste e il vento, il sole, la terra e il territorio. Cordata sì, 'camminare insieme' che è l'unica via possibile per le persone e per gli Enti locali, per i Comuni che superano i municipalismi. Una montagna che innova, che produce idee e risorse, economie e nuove relazioni. Una sfida di futuro che si fa storia di sette decenni, piccola nella grande Storia, e oggi anche francobollo. Ringrazio per averci creduto, con Uncem, la Sottosegretaria Fausta Bergamotto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, i Vertici l'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, il Codirettore Giuseppe Lasco e gli Amici di Poste Italiane con i quali attuiamo la legge 158/2017 sui piccoli Comuni e anche - come dice questo prodotto filatelico - la 221/2015 sulla Green Economy. Territori aperti all'Europa delle comunità e dei territori".

Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

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20/11/2023, 22:20
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UNCEM PRONTA PER OLTRETERRA A SANTA SOFIA, CON LEGAMBIENTE E SLOW FOOD. PROSEGUE IL SINODO DEI TERRITORI

"Dopo aver aperto il Sinodo dei Territori a Treia, la scorsa settimana, nelle Marche, il percorso prosegue a Oltreterra, a Santa Sofia. Da oggi, 22 novembre, a venerdì 24. È un processo sinodale e inclusivo, per tutti i Sindaci, per chi opera sui territori, per le imprese, il volontariato organizzato, il terzo settore, le datoriali, i sindacati. Oltreterra è da sempre questo. L'incontro promosso da Legambiente e Slow Food sull'Appennino produttivo, nelle relazioni con le aree urbane, insieme con chi Amministra i territori, il Parco delle Foreste Casentinesi e Romagna Acque che conoscono bene i meccanismi delle Green Communities e le sfide della crisi climatica. Sono gli elementi centrali del nostro Sinodo, del ripensamento di come si sta insieme, a partire dagli Enti locali. Otreterra è comunità, che come a Treia si riuniscono da tutt'Italia, che generano nuove opportunità in particolare nell'economia circolare delle filiere forestali. Come quando, due anni fa, vennero teorizzati qui, a Santa Sofia, gli 'Accordi di foresta', poi sostenuti e finanziati dal PNRR. Ora mettiamo nuove risorse in campo, nuove energie e nuove idee per ripensare i territori del Paese, affrontare spopolamento, abbandono, desertificazione. Da Oltreterra si esce sempre trasformati e rigenerati, vale la pena di esserci".


Così Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

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22/11/2023, 21:39
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COMUNITA' ENERGETICHE RINNOVABILI, UNCEM: BENE L'OK DI BRUXELLES AL DECRETO. ORA IMPEGNO DEI COMUNI E DELLE COMUNITA' PER PROGETTI VERI DI TERRITORIO




"L'ok di Bruxelles al Decreto italiano di incentivazione alla diffusione dell’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili apre nuovi scenari importanti. Ringrazio a nome di Uncem e dei Comuni montani i tecnici e i dirigenti del Ministero, con il Ministro Gilberto Pichetto Frattin per il lavoro fatto con la Commissione Europea. Molte comunità stanno già lavorando sulle CER. Molti Enti montani in Italia e molti raggruppamenti di cittadini sono pronti, altri si uniranno. Le tariffe incentivanti sono positive così come daremo il nostro supporto al Ministero per la costruzione del bando per incentivare gli impianti, con le risorse previste dal PNRR che stanzia 2,2 miliardi di euro per le comunità realizzate nei Comuni con meno di 5mila abitanti con un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili in relazione all’investimento effettuato per realizzare un nuovo impianto o per potenziarne uno esistente. Non solo fotovoltaico. Abbiamo più volte affermato che sono importantissimi, nelle Alpi e negli Appennini, eolico, biomasse e idroelettrico. Avremo molto da lavorare. Per evitare che si inseriscano millantatori e soggetti spuria. E per il massimo impegno dei Comuni, delle Comunità montane e delle Unioni montane di Comuni, di tutte le comunità e dei raggruppamenti di cittadini che realizzano CER. Nell'ultimo anno abbiamo visto circolare troppe proposte fragili e anche qualche imbonitore. Abbiamo chiesto ai Comuni di lavorare con efficacia con chi le CER le può realmente supportare e coordinare, mettendo alla porta i venditori di fumo. Con il GSE c'è un percorso avviato per dare vita a Comunità energetiche rinnovabili solide, che sappiano realmente affrontare le crisi climatica ed energetica, rispondere alla povertà energetica come più volte sollecitato anche dalla CEI, nelle Settimane sociali dei Cattolici, dai Vescovi, dai Parroci, ovviamente dai Sindaci e dagli Amministratori locali. Lavoriamo con il Ministro e con il MASE in breve tempo sul bando, che moltissimi territori attendono. Evitando nuove colonizzazioni delle risorse dei territori, come purtroppo avvenuto in passato in particolare su acqua unita alla forza di gravità. Le CER sono una positiva attuazione di quanto afferma la legge sui piccoli Comuni 158/2017 e anche la 221/2015, legge italiana sulla green economy. Le Comunità energetiche sono parte di moltissime Green Communities, Strategie più ampie e inclusive, 200 in Italia, che vedono in moltissimi casi l'energia, con progetti comunitari, asse portante".

Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

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22/11/2023, 22:27
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LOBBIES DEL GAS E DELLE FOSSLI CONTRO LEGNO E RINNOVABILI. UNCEM: AZIONE PUBBLICITARIA INGANNEVOLE. INTERVENGA MINISTERO



"Sono sorpreso, Uncem è a bocca aperta ma non troppo di fronte alla pubblicità ingannevole di una nota azienda del gas naturale liquefatto che afferma di avere nei suoi prodotti la soluzione giusta per la transizione energetica. Perché, a lor giudizio, legna e pellet emetterebbero quantità di polveri sottili migliaia di volte superiore a GNL e GPL, inquinando l'aria che respiriamo. E due polmoni sotto. Uno con un bosco che brucia e l'altro con una foresta verde. La loro. Non fa affatto ridere e l'inganno, mosso per volontà di forti lobbies italiane ed europee del gas e del petrolio - ognuno fa il suo gioco, lo sappiamo, prendendo un sacco di contributi pubblici! -, deve vedere un chiarimento del Ministero dell'Ambiente. Che blocchi queste fakenews. Le lobbies del fossile conoscono bene come funziona la filiera del legno e sanno che con i nuovi impianti a 4 e 5 stelle di qualità e modernità, la combustione non emette particolato, come ben scrive Luigi Torregiani di Compagnia delle Foreste. Le emissioni di CO2 sono molto più forti per il gas e il legno è climaticamente meno impattante. Il dato però è politico. Nel giorno della festa dell'albero, nel giorno dell'ok di Bruxelles al decreto sulle Comunità energetiche rinnovabili partono gli attacchi alle rinnovabili. Non sorprendono. Non ci trovano impreparati. Chi vuole e costruisce green communities, come Uncem, sa anche che non basta una pernacchia a queste lobbies. Servono azioni istituzionali forti e compatte che dicano dove e come stiamo nelle transizioni, climatica ed energetica. Con le rinnovabili, con le filiere forestali efficaci, con i territori capaci e vivi, con una seria Politica sull'ambiente che tutti siamo chiamati a fare".

Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

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23/11/2023, 15:39
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PNRR E PICCOLI COMUNI, PATTO IMPOSSIBILE. UNCEM: SENZA RIFORME E CON IL MUNICIPALISMO CHE PERVADE IL PIANO, RISULTATI DRAMMATICI E ATTESI. CAMBIARE PASSO



"Le modifiche del PNRR approvate da Bruxelles non risolvono i problemi dei piccoli Comuni, questioni sollevate da Uncem sin dal luglio 2020 quando è iniziato in Conferenza Interministeriale Affari Europei il lavoro sul PNRR. La logica municipalista che gli ultimi Governi hanno accettato, fortemente voluta da alcune lobbies e associazioni, per dare tutto a tutti, millantare efficienza, promettere il bello della partecipazione, impedisce accelerazione ed efficacia degli investimenti. I Comuni rinunciano ai fondi. O non sanno come spenderli, come avviene per gli eccessivi voucher per la digitalizzazione della PA, capaci di sballare il mercato e portare il costo di un sito comunale da 5mila a 35mila euro. Come scrive il mio predecessore in Uncem, Enrico Borghi, 'aver lasciato i piccoli Comuni a se stessi, rinunciando a una vera riforma degli Enti locali in grado di assicurare efficienza e rappresentanza - si può fare, in Francia i Comuni sono 36.000 contro i neanche 8.000 dell'Italia, ma sono organizzati in 'comunità di aggregazione' territoriali, 'Communauté de communes', in modo obbligatorio - determina la perdita di investimenti per territori deboli. In assenza della Politica, pagano sempre i più fragili. E senza le riforme per modernizzare il sistema-Paese, il PNRR rischia di essere una straordinaria occasione perduta'. Uncem ripete da un po' che dobbiamo finalmente affrontare la domanda: 'come si sta insieme', come riorganizziamo dall'alto, in modo duraturo, i Comuni, piccoli e grandi insieme, che lavorano insieme, città e paesi, montagna e zone di pianure. Insieme. E vale per le Regioni, come per per i Comuni. Alla domanda su come ci si aggrega, come si fa insieme, come si agisce in comunità, gli ultimi Governi non hanno risposto. E così la frammentazione, il municipalismo che ha mosso tutti i bandi PNRR - tranne quello della Strategia delle Green Communities, con 135 milioni di euro, che abbiamo voluto e orientato - il municipalismo logica perversa del tutti contro tutti, non aiutano. Poi è arrivato il Ministro Fitto che ha spostato senza motivo risorse PNRR delle quali non sappiamo ancora modalità di sostituzione e dunque logiche di intervento, in particolare su dissesto idrogeologico e piccole opere comunali. Regnano dubbi e incertezza anche su appalti e interventi avviati dagli Enti locali. Se i Comuni lavorano da soli, sul PNRR in particolare, si va poco lontano. Insieme, nella logica sinodale che stiamo affrontando, si è vivi e si spendono bene risorse alle quali oggi i Comuni rinunciano, o non sanno come fare a spendere. E andranno in crisi. Perché è impensabile spendere 200 o 300 mila euro, o più, nei Comuni con meno di 5mila abitanti, e aspettare un anno prima che Roma rimborsi la cifra spesa. La Politica abbia la forza di fare riforme. Dall'alto. Dallo Stato, chiedendole alle Regioni anche con un potere sostitutivo. Registriamo mancanza di sussidiarietà e di riforme. Un modello istituzionale più moderno, dalle Regioni ai Comuni, va costruito nella logica comunitaria, nell'insieme, nel favorire dialogo, lavoro congiunto, fiducia e stima reciproca. Anche questo deve fare la Politica, frenando ogni logica municipalista, che serve a nulla, vanifica gli investimenti, frena ogni sviluppo".

Lo afferma Marco Bussone, Presidente Uncem.

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26/11/2023, 16:31
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COMUNITA', ISTITUZIONI, TERRITORI: PAESI PER IL PAESE. ASSEMBLEA UNCEM A ROMA LUNEDI 4 DICEMBRE. "LA DIMENSIONE COMUNITARIA È LA SOLA CHE CI SALVA"


Assemblea Uncem 2023
ROMA 4 dicembre 2023 | Ore 9
Palazzo della Cooperazione
Via Torino 146



"Comunità, Istituzioni, Territori. Paesi per il Paese, Autonomie in dialogo nella dimensione comunitaria" è il titolo dell'Assemblea nazionale Uncem che si terrà il 4 dicembre dalle ore 9, presso il Palazzo della Cooperazione". Il programma vedrà l'intervento di Sindaci, economisti, Presidenti di Comunità montane e Unioni montane, Rappresentanti del Governo e Parlamentari. Al centro vi sono le necessità di una "comunità" che non è solo quella degli Enti locali della montagna italiana, bensì quella delle persone che vivono, lavorano, vorrebbero abitare nei territori. Che non sono isole, chiusi all'ombra dei loro campanili, bensì aperti e in relazione con le zone urbane, con le grandi Città e anche con l'Europa. Attraverso la Strategia nazionale per le Green Communities, la Strategia per le aree interne, la Strategia macroregionale Alpina e la Strategia macroregionale adriatico-ionica, le Montagne italiane - Alpi e Appennini - sono aperte e inclusive.
"La pandemia, la crisi climatica, le guerre alle porte dell'Europa, la fragilità del sistema economico impongono al Paese una nuova riflessione sul proprio futuro. I grandi cambiamenti dovranno sempre più essere affrontati con una logica del NOI, che supera quella dell'IO - evidenzia Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem - È un impegno nuovo, per la Politica, per le Istituzioni. Hanno necessità di nuova linfa, di visioni strategiche, di impegno maggiore da parte di chi ha responsabilità negli Enti locali, nel Terzo Settore, nella Pubblica Amministrazione, nella Scuola, nelle Associazioni, nei Sindacati. Uncem ha voluto essere negli ultimi due decenni un soggetto attivo e propositivo in questo cambiamento. Abbiamo da poco compiuto 70 anni e sappiamo bene che per "camminare insieme" occorre un esercizio democratico che tocchi i territori, senza lasciare indietro chi è più fragile. L'Assemblea 2023 vuole essere nuova occasione di dialogo e relazione. Che aiuta tutti a sentirsi meno soli. Le grandi sfide del presente e del futuro si affrontano insieme".

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27/11/2023, 22:37
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POLIS CON POSTE ITALIANE: UNCEM SODDISFATTA DI COME PROCEDE IL PERCORSO NEI PICCOLI COMUNI. NUOVI SERVIZI E STRUMENTI IN PIU'
"Siamo come Uncem soddisfatti del progetto Polis voluto da Poste Italiane nei piccoli Comuni. La trasformazione degli uffici e l'inserimento di nuovi servizi agli sportelli sta procedendo. Penso a Balme, nelle Valli di Lanzo, proposto come modello nazionale nell'incontro di gennaio 2023 a Roma e poi nell'incontro con i Sindaci Francesi e La Poste. Il rinnovamento continua. I Sindaci sono soddisfatti e la possibilità di ottenere anche il Passaporto, tra qualche settimana, accorcia le distanze e risolve problemi sentiti da molti cittadini in particolare nelle zone montane. L'impegno di Poste, alla luce della legge 158/2017, va nella direzione giusta e Uncem sta agevolando questo impegno, anche coordinando iniziative congiunte per avere nuovi servizi. Come la tesoreria comunale gestita da Poste, che sta ottenendo positivi risultati dopo il forte e grave abbandono delle banche che lasciano i piccoli Comuni".

Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

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28/11/2023, 19:08
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