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UNCAI- Unione Naz. Contoterzisti Agromeccanici e Industriali 
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Acquisto fitofarmaci con delega
Appello dei Contoterzisti UNCAI al Ministero delle Politiche agricole e forestali per una procedura d’acquisto e utilizzo dei prodotti fitosanitari semplificata e sostenibile economicamente da tutti

C’è preoccupazione tra i contoterzisti chiamati ad acquistare grossi quantitativi di prodotti fitosanitari per
conto delle aziende agricole sprovviste dell’autorizzazione necessaria per il loro acquisto e utilizzo (il
cosiddetto patentino). Sono infatti poche le aziende agricole dove il titolare, un dipendete o un famigliare
possiede il patentino. Solo in questo caso, la responsabilità del prodotto fitosanitario, dall’acquisto allo
smaltimento, è dell’agricoltore, che può eventualmente avvalersi del contoterzista per la distribuzione dei
prodotto.
Quando l’azienda agricola è sprovvista di patentino, il distributore fattura al contoterzista che a sua volta
fattura all’azienda agricola in modo distinto il costo del prodotto e la prestazione. Si tratta di una procedura
macchinosa e difficilmente sostenibile per molti contoterzisti “perché gli agricoltori sono soliti saldare alla
fine dell'annata agraria i contoterzisti che hanno svolto il servizio di distribuzione – illustra Fabrizio Canesi,
direttore degli agromeccanici Apima Uncai di Cremona e di Milano, Lodi, Como e Varese –. Per soddisfare
ciascun cliente, a inizio anno gli agromeccanici dovrebbero anticipare la spesa di importanti quantitativi di
prodotti fitosanitari, e non tutti sono in grado di farlo. Sempre più contoterzisti contattano preoccupati gli
uffici Apima di Cremona e Lodi e lo stesso accade in altre province della Lombardia”.
Se è vero che alcune aziende agromeccaniche vedono in questo giro di fatturazioni un’opportunità per
fornire un servizio in più alle aziende agricole, strutturandosi anche come distributori di fitofarmaci, “la
maggior parte dei contoterzisti è in difficoltà anche in Veneto”, aggiunge Francesco La Gamba, direttore dei
contoterzisti Apiumai, associazione padovana che unisce quasi 300 contoterzisti.
“Per andare incontro alle necessità della categoria – l’appello del presidente UNCAI Aproniano Tassinari –
sarebbe necessario che tutte le Regioni adottassero la procedura prevista dall’Emilia Romagna, dove i
distributori di fitofarmaci possono fatturare anche alle aziende agricole sprovviste di patentino, purché il
ritiro e la gestione dei prodotti sia a carico del contoterzista incaricato dei trattamenti. Perché le Regioni
seguano senza riserve il modello Emilia Romagna, occorre però un’esplicita apertura da parte del Ministero
delle politiche agricole alla possibilità di delegare il contoterzista al semplice ritiro dei prodotti”. Tramite
contratto di appalto (delega), il titolare dell’azienda agricola potrebbe conferire al contoterzista il titolo che
lo legittima a ritirare e utilizzare i prodotti fitosanitari che vengono fatturati all’azienda. La conservazione
dei prodotti verrebbe quindi effettuata presso l’azienda agricola, mettendo a disposizion

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15/02/2016, 17:06
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Apima Cremona compie 70 anni

Demicheli, Apima: “Per il futuro dei contoterzisti serve il sostegno di tutta la filiera”.
Tassinari, Uncai: “Con l’Albo, un maggiore controllo dei costi anche per le grandi aziende agricole”. Giovanni Fava, Lombardia: “Con la revisione della PAC, provare ad allargare le maglie ai contoterzisti”

Settant’anni a fianco degli agricoltori e al servizio dell’agricoltura. Quest’anno l’assemblea di Apima
Cremona è stata l’occasione per celebrare i 70 anni dell’associazione provinciale di agromeccanici. “Un
risultato importante, un pezzo di storia vissuto con e per le imprese agricole”, ha sottolineato il presidente
di Apima Clevio Demicheli, premiando le venti imprese agromeccaniche cremonesi che sin dall’inizio hanno
condiviso il cammino “complesso ma anche ricco di sfide e soddisfazioni dell’associazione”. Dedicata a loro,
ma con il pensiero rivolto ai giovani che provano oggi a fare impresa in un settore difficile come
l’agricoltura, la giornata ha visto la partecipazione anche di Aproniano Tassinari, numero uno di Uncai
(l’Unione Nazionale dei Contoterzisti), dell’assessore all’agricoltura di Regione Lombardia Giovanni Fava,
del consigliere provinciale Alberto Sisti, di Sebastiano Bongiovanni per Confagricoltura e Paolo Voltini per
Coldiretti, tutti d’accordo su un punto: mettere i contoterzisti nelle condizioni di crescere e investire in
tecnologia e innovazione va a vantaggio di tutta l’agricoltura, “perché solo i contoterzisti possono
acquistare le macchine innovative di una certa dimensione. Ma per continuare a investire occorrono grandi
investimenti e il sostegno di tutta la filiera agricola”, ha aggiunto il presidente Demicheli.
L’incontro, moderato da Ivano Valmori, direttore di Agronotizie, ha visto gli ospiti confrontarsi sulle
tematiche di maggiore attualità e interesse per la categorie, dagli agrofarmaci, ai finanziamenti europei, dai
danni ai terreni ad opera di chi si improvvisa contoterzista, all’albo professionale dei contoterzisti, definito
dall’assessore Giovanni Fava “equilibrato e lungimirante”, istituito da Regione Lombardia per creare le
condizioni per l’accesso degli agromeccanici ai finanziamenti europei del PSR. Riconoscimento che però non
è avvenuto perché “il ministero non ha mantenuto gli impegni – ha proseguito l’assessore Giovanni Fava –.
L’Albo rimane comunque uno strumento importante per contrastare l’abusivismo e garantire la qualità dei
servizi offerti”. Inoltre, può favorire la creazione di reti di qualità tra pubblico e privato, così come tra
contoterzisti e agricoltori. “Sotto questa luce – ha aggiunto il presidente di Uncai Aproniano Tassinatri – un
contoterzista iscritto all’albo è un contoterzista certificato, in grado di garantire la qualità dei servizi resi agli
agricoltori e di essere corresponsabile dei risultati ottenuti. In questo modo il lavoro degli agromeccanici
diventa indispensabile non solo ai piccoli e medi agricoltori che non possono permettersi macchinari
costosi senza affossare l’azienda. Anche aziende agricole di 200 ettari avranno interesse a rivolgersi ai
contoterzisti per assicurarsi un totale controllo dei costi aziendali”.
La battaglia per l’accesso degli agromeccanici al sostegno della Pac non è però ancora finita: “È in vista la
revisione della Politica agricola comunitaria – ha concluso l’assessore Fava – e penso che si possa riprovare
ad allargare le maglie, a patto che gli eventuali vantaggi derivanti dall’accesso ai Psr vengano riversati a
beneficio di tutta la filiera”.

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23/02/2016, 15:51
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Agricoltori e contoterzisti, insieme per fare impresa
Ieri l’assemblea di Apima Milano, Lodi Como e Varese. Tassinari: “Contoterzismo risposta chiara alla gestione a costi variabili in agricoltura”. Rota: “Servizi esterni per aziende agricole più efficienti”. Oldani: “Creare gruppi di lavoro tra agricoltori, contoterzisti, alimentaristi e agronomi per abbattere i costi”
...

Oggi in agricoltura il controllo di gestione passa attraverso il contoterzismo. È quanto è emerso ieri nel confronto tra agricoltori e agromeccanici durante l’assemblea annuale di Apima Milano, Lodi, Como e Varese. Tra i partecipanti all’incontro Giuliano Oldani, presidente di Apima, Aproniano Tassinari, presidente di Uncai e della Partecipanza agraria di Cento e Alessandro Rota, presidente di Coldiretti Milano, Lodi e Monza.

Cambiare la gestione delle aziende agromeccaniche, scordarsi di governare l’attività a vista come in passato, fare un salto di qualità e dotarsi degli strumenti più efficaci per aumentare l’efficienza dei servizi conto terzi ed essere una parte virtuosa della filiera: “Con i prezzi stracciati imposti dalla globalizzazione finanziaria, il contoterzista deve essere capace di proporre innovazione e attivarsi per cercare di portare un maggior valore aggiunto nelle aziende agricole – ha affermato Giuliano Oldani nella sua relazione. La proposta è quindi di fare squadra con aziende agricole, associazioni di categoria, agronomi e alimentaristi per creare insieme dei progetti concreti: “Dobbiamo creare dei gruppi di lavoro con imprenditori agricoli e contoterzisti per studiare la maniera di abbattere i costi, superando il tipico individualismo italiano”.

“Ci stiamo giocando l’agricoltura che verrà. È in atto una vera e propria selezione naturale in agricoltura, ogni anno scompaiono sempre più aziende agricole e il 60% degli addetti in agricoltura ha più di 65 anni. Il contoterzismo è una risposta chiara alla gestione a costi variabili dell’agricoltura”, così il presidente Uncai Aproniano Tassinati che ha aggiunto, a proposito dell’albo dei contoterzisti varato un anno fa da Regione Lombardia e ora al vaglio in altre regioni: “L’esigenza di un servizio conto terzi certificato da un albo deve essere sentita prima di tutto dagli agricoltori e dalle associazioni di categoria che li rappresentano. L’albo nasce per tutelare l’agricoltore, per favorire la collaborazione tra aziende agricole e contoterzisti che si mettono in gioco fino a rendersi corresponsabili dei risultati raggiunti”.

La richiesta di una maggiore sinergia tra agricoltori e contoterzisti è stata ribadita anche da Alessandro Rota, presidente di Coldiretti Milano, Lodi e Monza: “I problemi economici sono sotto gli occhi di tutti e la prima cosa da fare è rendere le aziende più efficienti. Negli incontri territoriali di Coldiretti spieghiamo a ogni azienda cosa è meglio fare internamente e quali lavori conviene invece affidare esternamente. In alcuni casi, infatti, affidare le lavorazioni a un contoterzista permette di ridurre i costi e aumentare la qualità di alcuni processi produttivi, in funzione di una maggiore valorizzazione delle produzioni agricole e di una presenza più incisiva degli agricoltori nella filiera e sul mercato”.

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01/03/2016, 17:54
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Nuove tabelle ettaro coltura, provvisorie per quanto?

Il taglio lineare del 23% del carburante agevolato entra nelle tabelle. Aproniano Tassinari: “Ora buona parte del carburante agricolo dovrà essere acquistato presso la rete di distribuzione stradale”

Lo scorso 29 febbraio sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale le nuove tabelle ettaro coltura. “Tabelle molto dure da digerire per contoterzisti e agricoltori, con consumi di carburante troppo bassi e insostenibili per diverse lavorazioni”, così il presidente di Uncai Aproniano Tassinari. In buona parte le tabelle mettono nero su bianco il taglio lineare del 23% dei consumi medi standardizzati di gasolio stabilito nelle ultime finanziarie e che non era stato recepito immediatamente da tutte le Regioni, creando caos sul territorio.

“In alcuni casi però si va ben oltre il 23%, con riduzioni che vanno dal 35 al 45% per lavorazioni importanti che riguardano la preparazione del terreno come l’aratura, l’erpicatura e il livellamento. Inoltre alcune lavorazioni scompaiono, come la trinciatura degli erbai”, sottolinea Fabrizio Canesi, direttore di Apima Cremona.

Le tabelle appena pubblicate servirebbero solo a fare chiarezza legislativa e sarebbero provvisorie. Sono infatti già state inviate alla Gazzetta Ufficiale nuove tabelle senza la riduzione del 23%, e corrispondenti ai reali consumi di carburante nelle diverse lavorazioni agricole. Ma in Italia nulla è più definitivo del provvisorio e le fonti interpellate confermano che avranno un percorso molto più lento e difficilmente entreranno in vigore entro il 2016. “La giustificazione del carburante agricolo di fine anno rischia di essere fatta con le tabelle appena pubblicate e buona parte del carburante dovrà essere acquistata ad accisa piena presso la rete di distribuzione stradale, con maggiori costi per contoterzisti e agricoltori”, conclude ancora Tassinari.

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04/03/2016, 1:09
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Pubblicate le tabelle ettaro coltura corrette

Le assegnazioni del carburante rispecchiano i consumi reali. Bene per i contoterzisti il riconoscimento dei trasferimenti extra aziendali. Solo qualche perplessità sul livellamento in risicoltura. Tassinari: “Ringraziamo il Mipaaf per aver prontamente interpretato le esigenze di contoterzisti e agricoltori”.

Uncai ringrazia il Ministero delle politiche agricole per aver provveduto tempestivamente alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale delle tabelle ettaro coltura con i quantitativi di gasolio che le Regioni devono assegnare alle imprese già nel 2016. Le nuove tabelle, che hanno validità dal 1° gennaio 2016, oltre ad ampliare la tipologia delle colture e delle operazioni colturali, fotografano i consumi reali di carburante nei diversi comparti, andando di fatto ad annullare i tagli disposti nelle scorse leggi di stabilità.


A distanza di pochi giorni, le nuove tabelle vanno così a sostituire quelle emanate a fine febbraio, nelle quali il Ministero si limitava a formalizzare il taglio lineare del 23% del carburante agevolato stabilito alla fine del 2014. “Gli addetti ai lavori erano certi che le tabelle corrette non sarebbero entrate in vigore prima del 2017 – il commento del presidente di Uncai Aproniano Tassinari –. Questo avrebbe obbligato molti agricoltori e contoterzisti ad acquistare parte del gasolio ad accisa piena presso la rete di distribuzione stradale. Siamo felici che il Ministero abbia invece prontamente interpretato e accolto le esigenze dei contoterzisti, ascoltando l’allarme lanciato da Uncai”.

Le nuove tabelle prevedono, per fare alcuni esempi, 70 litri per ettaro per i lavori di aratura dei cereali autunno vernini, contro i 46 del 2015, l’erpicatura passa invece da 15 a 25 l/ha, i trattamenti da 8 a 15, mentre la trebbiatura passa da 28 a 45 l/ha. Anche in risicoltura cresce il quantitativo di carburante per l’aratura che passa da 46 a 70 l/ha, resta tuttavia ancora troppo bassa l’assegnazione di carburante agricolo per le operazioni di livellamento che salgono da 9 a 12, quando i consumi reali sono di 25 l/ha. In viticoltura i trattamenti fanno invece un balzo da 77 a 150 litri per ettaro. Inoltre, per tenere conto dei trasferimenti extra aziendali, è prevista una maggiorazione di 6 l/ha per tutte le operazione svolte dalle imprese agromeccaniche. Le maggiorazioni fuori campo, in precedenza solo possibili e al massimo di 3,5 l/ha, diventano così obbligatorie.

Le Regioni avranno sempre la possibilità di assegnare ulteriori quantitativi di carburante agricolo, adattando le tabelle appena emanante alle caratteristiche territoriali e colturali e qualora si presentassero emergenze di varia natura.

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11/03/2016, 19:32
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Ritiro fitofarmaci: c’è la delega per i contoterzisti

Il Mipaaf, chiarendo la normativa sull’acquisto dei prodotti fitosanitari, accoglie le necessità degli agromeccanici sottolineate da Uncai

Su richiesta di diverse Regioni e di Uncai, il Ministero delle politiche agricole e forestali ha chiarito che anche le aziende agricole sprovviste del certificato di abilitazione all'acquisto e all'utilizzo dei prodotti fitosanitari (il cosiddetto patentino) possono acquistare i prodotti fitosanitari qualora abbiano provveduto a delegare al loro ritiro e impiego un contoterzista regolarmente provvisto di patentino.

Il ministero specifica che l’agricoltore può delegare al c/terzista solo alcune fasi del processo di gestione dei prodotti fitosanitari o l’intero processo.

Nel primo caso (la delega solo di alcune fasi), in azienda deve essere assicurata la presenza almeno di una persona in possesso del patentino che sarà responsabile di tutte le fasi di gestione del prodotto non espressamente delegate al contoterzista. Nel secondo caso (la delega dell'intero processo), tutte le fasi sono di esclusiva responsabilità del contoterzista, compreso lo smaltimento dei contenitori vuoti e delle rimanenze e lo stoccaggio in magazzino, e presso l’azienda agricola non occorre che qualcuno sia in possesso del patentino.

Riguardo alla fatturazione essa può rimanere in capo all’azienda agricola, anche se priva di patentino, purché sottoscriva un contratto di servizio con il c/terzista in cui vengano assegnate tutte le fasi del processo, ritiro, trasporto, stoccaggio, distribuzione e smaltimento dei contenitori vuoti e delle rimanenze.

I contoterzisti non saranno quindi costretti ad anticipare la spesa necessaria per acquistare i fitofarmaci per conto degli agricoltori e neppure a strutturarsi eventualmente come rivenditori degli stessi, soluzioni non praticabili da tutti gli agromeccanici, come Uncai aveva fatto presente al Mipaaf.

Presso gli sportelli delle associazioni locali aderenti ad Uncai, è a disposizione degli agromeccanici il modello di contratto necessario. L'azienda agricola che ricorre alla delega dovrà invece assicurarsi che il contoterzista che decide di delegare sia in possesso del certificato di abilitazione e che svolga l'attività nel rispetto delle norme in materia (s.lgs 150/2012 art 16 e Pan). Il contoterzista avrà invece l'obbligo di fornire al titolare dell'azienda agricola le informazioni relative al trattamento effettuato sia a tutela degli addetti alle lavorazioni successive al trattamento fitosanitario (tempi di rientro nell'area, uso dei dispositivi di protezione personale), sia per la salute del consumatore (intervallo di sicurezza).

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19/03/2016, 12:18
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UNCAI arriva a Cuneo

L’Unione Trebbiatori Cuneo entra a far parte di UNCAI. Tassinari: “Semplificazione e assistenza a tutti i livelli, il valore aggiunto dell’Unione Nazionale Contoterzisti”

Sabato è stato ufficializzato l’ingresso in UNCAI dell’Unione Trebbiatori Cuneo, associazione nata nel 1945 e che oggi riunisce una quarantina di agromeccanici piemontesi impegnati a fornire servizi specialistici soprattutto di trebbiatura, trinciatura, semina, pressatura e livellatura agli agricoltori della zona. “L’ingresso dell’Unione Trebbiatori Cuneo – afferma Aproniano Tassinari – segna un passo avanti nello sviluppo dell’Unione Nazionale dei Contoterzisti Agromeccanici e Industriali e garantisce alla sede di Cuneo l’accesso alle consulenze e ai servizi UNCAI che rappresentano un valore aggiunto e una risorsa per i contoterzisti, spesso in difficoltà di fronte alle complessità amministrative. L’assistenza di UNCAI è finalizzata prima di tutto alla semplificazione e alla razionalizzazione dei processi gestionali, fiscali e burocratici e a far riconoscere a ogni livello il comparto agromeccanico come un vero e proprio pilastro dell’economia agricola fondamentale per la modernizzazione e lo sviluppo dell’agricoltura”.

“Abbiamo deciso di uscire da un’altra associazione nazionale di agromeccanici e di appoggiarci a UNCAI per il suo approccio pratico alle problematiche che riguardano la nostra categoria. Dalle assegnazioni del gasolio al patentino per i diserbi, alla revisione, ai permessi di circolazione, UNCAI sta portando avanti un dialogo costruttivo presso tutte le sedi, dalle regioni al Mipaaf, che sta dando risultati importanti. Inoltre abbiamo avuto modo di apprezzare la preparazione su tematiche fiscali e normative messa a disposizione dall’Unione Nazionale a tutte le associazioni locali”, dichiara il presidente dell'Unione Trebbiatori Cuneo Massimo Silvestro.

Si parla, dunque, di assistenza a tutti i livelli, da quella amministrativa a quella fiscale, oltre che sindacale e tecnica. “Alla base della nostra attività è fondamentale l’attenzione alla sostenibilità dell’agricoltura e alla redditività degli imprenditori”, dichiara ancora il presidente Massimo Silvestro. “Per questo abbiamo sentito la necessità di avviare un cammino comune con un sindacato nazionale come UNCAI che dà molta importanza alle esigenze che giungono dalla base e al concreto miglioramento di ciascun contoterzista”.

“Per l’Unione Trebbiatori Cuneo l’accordo rappresenta anche un messaggio di discontinuità con altri sindacati nazionali di agromeccanici che sostengono che i contoterzisti possano accedere alle agevolazioni destinate agli agricoltori, qualificandosi anch’essi come agricoltori diretti”, aggiunge il vice presidente Fabrizio Gastinelli. “Un’ipotesi alla quale in passato avevamo creduto, ma che, alla conta dei fatti, si è rivelata illusoria, se non addirittura d’ostacolo al miglioramento dell’agricoltura italiana, disgregando, anziché unendo, i principali attori del comparto”.

“Unire i principali attori del mondo agricolo significa garantire una rappresentanza più forte”, conclude Tassinari. “Occorre però che i contoterzisti siano adeguatamente rappresentati su tutto il territorio nazionale da una struttura agile ma concreta e attenta alle esigenze delle imprese e dei territori. Un orizzonte quello della concretezza che aprirà tante porte”.

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24/03/2016, 23:34
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Agriumbria, workshop con i Contoterzisti Umbria

Il 2 aprile, a partire dalle 15.30, nella sala A del Centro Fieristico di Bastia Umbra (PG), incontro tecnico su revisione, patentini, Pan e nuove tecnologie

Sabato 2 aprile, nell'ambito della 48ma edizione di Agriumbria, si terrà un Workshop tecnico organizzato dall'associazione Contoterzisti Umbria. Durante l'incontro, esperti del settore approfondiranno diversi aspetti di attualità per gli agromeccanici quali la revisione delle macchine agricole, i "patentini" per i trattori, il PAN, nuove tecnologie da mettere in campo come i droni e gli ultimi sviluppi della guida satellitare.
Interverranno Sergio Bambagiotti, presidente Contoterzisti Umbria, e Aproniano Tassinari, presidente dell'Unione Nazionale Contoterzisti - Uncai, per illustrare le sinergie sviluppate tra Regione Umbria e Contoterzisti Umbria, dopo un anno e mezzo di attività dell’associazione umbra. “Appena costituita – illustra Sergio Bambagiotti – l’associazione si è subito data diversi obiettivi, tra i quali quello di disporre, come in Lombardia, di un albo regionale di categoria, inteso come uno strumento qualificante per l’intera filiera, certificando le imprese conto terzi in grado di garantire alle aziende agricole costi certi e lavorazioni di qualità e rispettose per l’ambiente. In quest’ultimo anno di lavoro, devo dire con soddisfazione, la Regione Umbria si è rivelata un partner per i contoterzisti, disponibile ad ascoltare le nostre richieste e a cercare insieme soluzioni eque.”
Tra gli esperti che si a alterneranno sul palco, l'esperto in sicurezza sul lavoro Massimiliano Paparelli (Revisione Macchine agricole e “patentini” trattori), il tecnico agronomo Andrea Aglieco (PAN: Piano azione nazionale Normativa ed adempimenti), Guido Fastellini di TopCon Italia (Le nuove tecnologie per le lavorazioni agricole e loro applicazioni), Angela Canale di Assoprol Umbria (Nuove tecnologie meccaniche applicate all’agricoltura).
L'incontro si svolgerà sabato 2 aprile, a partire dalle 15.30 nella sala A del Centro Fieristico Lodovico Maschiella di Bastia Umbra (PG). Per l’ingresso al convegno presentarsi presso la Segreteria Generale – Ingresso sud.

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01/04/2016, 12:57
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Quando la tecnica diventa incontro

Ad Agriumbria, workshop tecnico organizzato dai Contoterzisti Umbria e Confagricoltura. Tassinari, Uncai: “Se la burocrazia ingessa l'agricoltura, i tecnici danno una mano"

Dedicato ad agromeccanici e agricoltori, l’incontro tecnico organizzato nell’ambito di Agriumbria dai Contoterzisti Umbria e Confagricoltura ha permesso di fare il punto sulla revisione dei mezzi agricoli, sul certificato di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo dei prodotti fitosanitari (“patentino”) e su alcune nuove tecnologie per la concimazione di precisione e la potatura meccanica degli ulivi. In particolare è stata confermata la possibilità per le aziende agricole sprovviste di patentino di acquistare ugualmente i prodotti fitosanitari, a condizione che la loro gestione sia delegata con un contratto di servizio a un contoterzista. Tale possibilità di delega, a lungo sollecitata al Mipaaf da Uncai, solo di recente ha ricevuto conferma, e la stessa UNCAI sta provvedendo a distribuire in diverse regioni un modello valido di contratto di delega.
Sabato sono intervenuti il presidente di UNCAI Aproniano Tassinari, l’esperto in sicurezza sul lavoro Francesco Brighi (Revisione Macchine agricole e “patentini” trattori), l'agronomo Andrea Aglieco (PAN: Piano azione nazionale Normativa ed adempimenti), Guido Fastellini di TopCon Italia (Le nuove tecnologie per le lavorazioni agricole), Angela Canale di Assoprol Umbria (Nuove tecnologie meccaniche), Mauro Bacinelli di Regione Umbria e il direttore di Confagricoltura Umbria Cristiano Casagrande. A moderare il dibattito Sergio Bambagiotti, presidente di Contoterzisti Umbria, associazione nata circa un anno e mezzo fa per avviare un percorso di collaborazione tra agromeccanici, istituzioni e agricoltori della regione. “In un anno di collaborazione con la Regione – ha illustrato Sergio Bambagiotti aprendo i lavori – stiamo apprezzando la volontà delle istituzioni di ascoltare e valutare positivamente le necessità dei contoterzisti. In questo momento, per esempio, stiamo contribuendo a integrare con resoconti dettagliati l’elenco nazionale delle lavorazioni agricole che hanno diritto al gasolio agevolato con le operazioni in campo che rendono speciale l’agricoltura umbra ma che sono assenti nelle tabelle nazionale”.
Tra gli aspetti approfonditi durante l’incontro tecnico c’è stata la revisione dei mezzi agricoli. La scelta fatta dal Ministero delle politiche agricole in concerto con quello dei trasporti di fissare prima la periodicità, le sanzioni e la tempistica delle revisioni, ma di lasciare a un secondo momento gli aspetti tecnici, rappresenta ragione di perplessità tra gli addetti ai lavori. “L’indecisione in cui la revisione ancora naviga e la solerzia con cui sono già state previste delle sanzioni accreditano l’idea di una burocrazia abile nell’ingessare l’agricoltura – ha sottolineato Aproniano Tassinari –. Per fortuna, con gli strumenti della precision farming, i tecnici danno una mano a questa agricoltura sempre più avversata da regole, decreti e costi”. L’impatto positivo delle nuove tecnologie in agricoltura procede ad ampie falcate. Sia che si tratti di irrigazioni, semine e concimazioni controllate (TopCon) o del prototipo di una macchina potatrice radiocomandata per gli uliveti (Assoprol), il risultato è un vantaggio economico per le aziende che si traduce ora nell’incremento delle produzioni e in un controllo dei costi più attento, ora in una maggiore sicurezza degli operatori e nella valorizzazione della biodiversità del patrimonio olivicolo nelle aree marginali. “Un impegno, quello di tecnici e agronomi, in grado di dare ampio respiro alle attività agricole”, conclude ancora Aproniano Tassinari.

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04/04/2016, 18:34
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A Cuneo contoterzisti uniti per fare impresa

Su Mondo agricolo di aprile il presidente dell’Unione Trebbiatori di Cuneo Massimo Silvestro spiega le ragioni che hanno portato l’associazione ad aderire a UNCAI



Il numero di aprile di Mondo agricolo, il periodico di tecnica, economia e politica agraria di Confagricoltura, ospita un ampio servizio a cura di UNCAI dedicato all'Unione Trebbiatori di Cuneo. Negli ultimi tempi l'associazione nata nel 1945 si era messa in discussione, finché “un anno fa abbiamo realizzato per la prima volta un tariffario delle lavorazioni”, spiega Franco Piola, ex vice presidente ora membro del Consiglio. Subito dopo i contoterzisti di Cuneo decidono di abbandonare l’utopia di “diventare agricoltori” per i vantaggi fiscali che questo comporterebbe e aderiscono, a livello nazionale, a UNCAI. “Queste decisioni sono il risultato della volontà di prendere consapevolezza della nostra forza di imprenditori e di riconoscerci come professionisti uniti di fronte ai problemi. Siamo convinti che condividere gli obiettivi e accettare la fatica e il lavoro da fare insieme per raggiungerli sia meglio della lotta titanica di uno solo”, aggiunge il presidente dei Trebbiatori di Cuneo Massimo Silvestro.


L’Unione rinasce così su nuove basi. Per dare spazio ai giovani, lo storico presidente Sandro Galvagno passa il testimone a Massimo Silvestro e vice diventa Fabrizio Gastinelli. Si stampa il tariffario. Quindi avanti con le tematiche forti: assegnazioni di carburante agevolato, permessi stradali, sicurezza, adempimenti del Pan, tabelle ettaro coltura. Il confronto su tali temi è costante, anche grazie alle nuove tecnologie di messaggistica mobile. Un modo pop che ha permesso all’Unione di essere tale non solo sulla carta. Questo non significa tuttavia che non ci sia concorrenza tra agromeccanici: “Il rapporto con le aziende agricole di Cuneo è molto buono, difficilmente un agricoltore cambia terzista. Se accade è solo per l’offerta di servizi innovativi in grado di fare la differenza”, spiega Massimo Silvestro.


La frammentazione di numerose aziende agricole di Cuneo ha favorito una forte condivisione di obiettivi tra agricoltori e contoterzisti. “Dalle nostre parti si dice fare l’angolo per il livello di attenzione anche per le particelle più piccole di terreno, aree marginali e fossi compresi. Ci sono tante aziende agricole molto frazionate, tuttavia gli incolti sono praticamente assenti, con un decoro difficile da riscontrare in altre zone d’Italia. E noi contoterzisti, in caso di chiamata, diventiamo più veloci di un’ambulanza”, sottolinea ancora Franco Piola nell’articolo.

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22/04/2016, 19:49
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