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UNCAI- Unione Naz. Contoterzisti Agromeccanici e Industriali 
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agricoltura futura

Bargigia, Uncai Pavia, denuncia l’attacco al campo sperimentale di riso TEA: “Proteggiamo la ricerca scientifica fatta in nome dell’agricoltura sostenibile”

L’Unione Nazionale Contoterzisti Italiani (UNCAI) esprime la sua più ferma condanna per l’atto vandalico perpetrato contro il campo sperimentale di riso TEA (Tecniche di Evoluzione Assistita) situato nell’azienda Cascina Erbatici a Mezzana Bigli, in provincia di Pavia. La distruzione del campo, che ha comportato la manomissione della telecamera di sorveglianza, la rimozione della rete metallica e la distruzione delle piantine, rappresenta un grave danno non solo per l’imprenditore agricolo Federico Radice Fossati, ma anche per l’intera comunità scientifica e agricola italiana.

Giovanni Bargigia, presidente dei contoterzisti UNCAI di Pavia e attivo nella produzione di riso, ha espresso il suo sostegno alla ricerca scientifica e ha invitato a individuare i responsabili dell’attacco. “Non è questo il modo per contestare”, ha affermato. “Distruggere un campo sperimentale è un errore difficile da comprendere. Dietro a questo campo sperimentale non c’è un apprendista stregone, ma decenni di studi genetici e un premio Nobel del 2020. Il seme è vita e proprio perché vivo non può restare ingessato nel passato, ma deve seguire i cambiamenti climatici e l’attenzione per l’ambiente che chiede di produrre con meno chimica.” Il presidente dei contoterzisti pavesi ha evidenziato come le tecniche TEA possano rappresentare una soluzione sostenibile alle sfide poste dal brusone e da altre fitopatie, permettendo di produrre varietà di riso di alta qualità senza ricorrere all’uso eccessivo di agrofarmaci. “Lo scorso anno ho seminato 5 ettari di carnaroli biologico e non ho prodotto nulla perché la pianta è stata attaccata dal brusone”, ha spiegato Bargigia. “Con le tecniche TEA, possiamo migliorare le varietà super fini di riso, rendendole resistenti in modo sostenibile, evitando la perdita delle nostre colture più pregiate a vantaggio di varietà di riso di minor qualità.” Attraverso piccole modifiche nella struttura del DNA che sarebbe potute avvenire anche in natura e senza cambiare la qualità della granella, le tecniche TEA consentono di ottenere piante di riso capaci di resistere al brusone, malattia causata dal fungo Pyricularia oryzae e in grado di ridurre la produzione del 50%.

L’UNCAI esprime solidarietà ai ricercatori Vittoria Brambilla e Fabio Fornara dell’Università degli Studi di Milano, responsabili della ricerca sul riso TEA. L’attacco al campo sperimentale ha rallentato ma non bloccato gli studi che proseguiranno con determinazione. L’UNCAI invita a rafforzare i processi autorizzativi per la ricerca in ambito TEA e a promuovere un dialogo costruttivo tra scienza e società, al fine di superare le divisioni e lavorare insieme verso una futura agricoltura più sostenibile ed efficiente.

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26/06/2024, 21:46
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Paolo Bongioanni: un percorso di crescita per l’agricoltura del Piemonte

L’agricoltura piemontese pronta a innovarsi con Bongioanni: congratulazioni e aspettative del settore agromeccanico

Uncai Piemonte, con l’Unione Trebbiatori di Cuneo e ai Contoterzisti Vercellesi, esprime le più sincere congratulazioni a Paolo Bongioanni per la sua recente nomina ad Assessore al Commercio, Agricoltura e cibo, Parchi, caccia e pesca, peste suina. “La sua vasta esperienza e la profonda conoscenza del territorio sono garanzia di un impegno qualificato e di una visione innovativa per il futuro dell’agricoltura piemontese”, afferma il presidente dell’Unione Trebbiatori di Cuneo Fabrizio Gastinelli che prosegue: “Paolo Bongioanni è la persona giusta per tagliare insieme nuovi traguardi. La sua carriera è un esempio di dedizione e passione per il territorio e per le sue comunità. Mi auguro di poterlo incontrare quanto prima per discutere non solo delle bellezze del nostro territorio, che egli conosce bene, ma soprattutto dell’importante lavoro svolto dagli agromeccanici in questa area e in tutto il Piemonte. La creazione di un albo regionale di categoria veritiero, come avviato in altre regioni, riconoscerebbe il valore e il peso specifico della nostra professione, svolta ‘in modo prevalente’.” Spesso, la percezione pubblica non riflette l’importanza e la responsabilità degli agromeccanici verso l’azienda agricola e l’ambiente, né il rischio d’impresa per chi investe in mezzi agricoli all’avanguardia, efficienti e costosi.

“La figura del contoterzista è cruciale per superare la frammentazione dell’agricoltura italiana, permettendo economie di scala e l’adozione di nuovi paradigmi, sfide e traguardi ambiziosi”, prosegue Beppe Delsignore, presidente dei Contoterzisti Vercellesi e consigliere nazionale di Uncai, che pone anche l’accento sulle sfide che l’agricoltura piemontese sta affrontando: “la peste suina e i cambiamenti climatici richiedono un continuo rinnovamento dei servizi e dei mezzi agromeccanici, nella viticoltura, nella cerealicoltura e nella zootecnia. Un’attenzione particolare merita la nostra risicoltura, mai valorizzata abbastanza oltre che per la sua qualità anche per la sua salubrità ed eticità rispetto a quello importato dall’Asia”. Queste sfide possono essere affrontate in modo efficace attraverso l’istituzione di un autentico albo professionale dei contoterzisti, che riconosca e tuteli chi svolge questa attività in modo professionale e prevalente”.

Gastinelli è convinto che l’agricoltura della regione saprà rinnovarsi e incrementare la “conoscenza per ettaro” necessaria per una gestione sapiente delle risorse ambientali, umane ed economiche: “È essenziale che il nuovo assessore Paolo Bongioanni, con la sua comprovata capacità di raggiungere traguardi significativi, guidi questo processo di trasformazione. Il suo impegno sarà determinante per implementare strategie che promuovano l’efficienza e la sostenibilità, assicurando così un futuro prospero per l’agricoltura piemontese e per tutti coloro che ne sono parte integrante.”

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02/07/2024, 15:00
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TERZO EPISODIO DI “RACCOLTO DIGITALE”
Droni e servizi agromeccanici: innovazione per una sostenibilità ambientale

Rossano Remagni Buoli, pioniere italiano nell’uso dei droni in agricoltura, ospite del podcast UNCAI

L’Unione Nazionale Contoterzisti - UNCAI è lieta di annunciare il terzo episodio del podcast “Raccolto Digitale”. In questa puntata, il contoterzista e vice presidente dell’associazione Apima Uncai di Cremona Rossano Remagni Buoli ci guida nel mondo dei droni e dei servizi agromeccanici innovativi, con un focus sulla sostenibilità ambientale.

Sempre più presenti nei campi agricoli, la diffusione dei droni in Europa è tuttavia ancora limitata a causa dei costi e dei vincoli normativi. Tuttavia, il settore primario sta vivendo una rivoluzione verso la sostenibilità, e i droni possono accelerare questo cambiamento.

Il contoterzista cremonese Rossano Remagni Buoli è uno dei primi a introdurre i droni in Italia per servizi come la lotta integrata a insetti nocivi del mais e del pomodoro, la distribuzione di fertilizzanti e nutrienti e, in futuro, il trattamento fitosanitario mirato. Sa come programmare un piano di volo tra limitazioni e riserve dello spazio aereo, e collabora con università e centri di ricerca per migliorare l’utilizzo dei droni, dalla sensoristica alla mappatura dei terreni.

“I droni possono trattare le colture al momento giusto, anche dopo una pioggia abbondante. Possono raggiungere luoghi difficilmente accessibili e ridurre la deriva. Nonostante i vantaggi, la legislazione italiana vieta ancora l’applicazione di agrofarmaci con mezzi aerei”, spiega Remagni Buoli. Oltre al biocontrollo e all’irrorazione, i droni sono ideali per il monitoraggio e la mappatura delle colture. Possono identificare precocemente malattie, stress idrici e infestanti. “La sostenibilità ambientale è elevata, e la loro adozione è destinata a crescere con i contoterzisti”. Per ascoltare l’episodio completo e scoprire altre storie di innovazione, visita il sito di UNCAI blog.contoterzisti.it/raccolto-digitale o trova “Raccolto Digitale” su Spotify.

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05/07/2024, 17:02
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INCONTRO TRA UNCAI E CONFAGRICOLTURA
Collaborazione e innovazione al centro del dialogo

Tassinari: “Grazie a Uncai e Confagricoltura già undici anni di sinergia tra Agricoltori e Contoterzisti. Ora avanti insieme con l’Albo nazionale degli agromeccanici!”

Si è tenuto a Roma, presso Palazzo Della Valle, l’incontro tra il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, e il presidente di Uncai, Aproniano Tassinari. Quindi quest’ultimo ha avuto un colloquio con il direttore generale della Confederazione Annamaria Barrile.

Negli incontri Tassinari ha sottolineato come la nascita di Uncai sia stata ispirata dalla volontà di superare un’impostazione sindacale che vedeva contrapposti agricoltori e contoterzisti. “La parola che li unisce è collaborazione. Una collaborazione che da ormai undici anni vede Uncai e Confagricoltura procedere di pari passo su numerosi temi, a partire dalla valorizzazione della professionalità dei contoterzisti, che entrambe le associazioni hanno subito inteso raggiungere attraverso la proposta di un albo nazionale di categoria sul modello di quello che Uncai aveva già realizzato in Lombardia, incardinato nei pilastri della formazione, della professionalità, della prevalenza economica e della sicurezza”, ha dichiarato Tassinari.

La professionalità agromeccanica, sempre riconosciuta in campo, a parere di Uncai richiede un ulteriore riconoscimento normativo che porti alla certificazione delle lavorazioni e dei processi a opera dei contoterzisti. “Questa certificazione è essenziale a tutti i livelli, dalle banche dati al mondo della ricerca, dalle istituzioni che definiscono le politiche agricole agli enti pagatori, fino all’industria agroalimentare e al consumatore finale che desidera garanzie sulla salubrità e qualità del cibo e sulla sostenibilità ambientale di quanto eseguito in campo”.

La collaborazione tra Uncai e Confagricoltura si è dimostrata fondamentale anche in altri ambiti, come la promozione dell’innovazione tecnologica e del rilancio dell’agricoltura 4.0 e la riorganizzazione del sistema agromeccanico. “Richiederebbe tempo elencare dove e come l’affiancamento e la partnership tra Uncai e Confagricoltura hanno portato frutti. Per brevità, ricordo solo la battaglia comune per il credito d'imposta per il carburante agricolo, alcuni aggiustamenti al codice della strada e a normative nazionali o regionali che necessitavano di essere attualizzate nel segno delle nuove tecnologie e delle nuove competenze oggi necessarie tra gli operatori, quindi alla definizione di percorsi formativi in agricoltura 4.0. Il nostro stare insieme è nato anche e soprattutto dalla necessità di essere coautori di un nuovo patto tra agricoltura e società”, ha aggiunto Tassinari.

Confagricoltura e Uncai continueranno a lavorare insieme per promuovere la crescita del sistema agricolo e agromeccanico, la riduzione della burocrazia, l’innovazione tecnologica, con l’obiettivo di garantire un futuro sostenibile e prospero per l’agricoltura italiana.

“Con il presidente Giansanti c’è stata totale condivisione su tutto. Il contoterzista è una figura centrale e radicata all’interno dei territori dove lavora, con ricadute positive sia sulla qualità delle lavorazioni, sia sull’ambiente, sia sulla società. È un professionista orientato al cliente, che garantisce sempre la massima sicurezza nei cantieri di lavoro, rapidità di intervento, cura per le risorse ambientali affidategli, aggiornamento dell’offerta di servizi con il costante rinnovo di macchinari e tecnologie. Ora avanti insieme con l’albo!”, ha concluso Tassinari.

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15/07/2024, 16:20
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BioContoterzisti in campo

Grazie ai servizi agromeccanici professionali neppure una PAC complessa e ostile agli agricoltori frena l’avanzata del Biologico

“L’Italia si conferma leader in Europa per l’agricoltura biologica, con un ettaro su cinque di superficie agricola utilizzata (SAU) dedicato a coltivazioni bio e merito di questo risultato va dato anche ai contoterzisti professionali, i soli che meriterebbero di essere riconosciuti e valorizzati attraverso un albo nazionale”. Con queste parole il presidente di UNCAI Aproniano Tassinari commenta i dati diffusi da Ismea nel rapporto Bio in cifre che mostrano un incremento del 4,5% della SAU biologica rispetto al 2022, raggiungendo i 2,5 milioni di ettari, pari a quasi il 20% della SAU nazionale. “Questo risultato avvicina ulteriormente l’Italia all’obiettivo del 25% fissato dalla Strategia Farm to Fork entro il 2030”, aggiunge Tassinari.

Il 2023, primo anno di applicazione della nuova Politica Agricola Comune (PAC), ha visto crescere non solo le superfici investite a biologico, ma anche il numero di operatori coinvolti, sebbene a un ritmo più lento rispetto all’anno precedente. “Questo quadro positivo è il frutto di

di un modello organizzativo di successo, risultato di un impegno collettivo che coinvolge tutti gli attori della filiera. In campo i contoterzisti, con il loro contributo prezioso, hanno dimostrato di essere un pilastro fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità e innovazione”, prosegue il presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti.

I contoterzisti, con la loro perizia artigiana e l’uso di tecnologie avanzate, hanno giocato un ruolo cruciale nel sostenere e promuovere l’agricoltura biologica. “Questi imprenditori, investendo regolarmente in macchine e attrezzature per l’agricoltura di precisione, rendono le operazioni agricole più efficienti e sostenibili. Il loro contributo è stato fondamentale per affrontare le sfide dei cambiamenti climatici e per competere sui mercati internazionali”.

Le misure messe in campo dal governo, come il Piano d’azione nazionale per la produzione biologica e i provvedimenti a sostegno dei biodistretti e delle filiere bio, hanno ulteriormente rafforzato il ruolo dei contoterzisti nel settore. “Questi interventi hanno, infatti, permesso ai contoterzisti di proporsi prontamente agli agricoltori intenzionati a investire nuovi ettari in agricoltura organica, rendendo tutto l’iter di conversione delle produzioni meno irto e con maggiori garanzie di successo”, commenta ancora Tassinari, facendo riferimento alla necessità di ricorrere a servizi agromeccanici professionali, “contribuendo a ridurre i costi di produzione e a migliorare la gestione agronomica, soprattutto in un contesto reso difficile dagli eventi climatici avversi”.

Il bilancio del 2023 restituisce un quadro positivo per l’agricoltura biologica italiana, nonostante le criticità emerse con il passaggio alla nuova programmazione della PAC e l’inasprimento dei costi di produzione. “L’Italia del biologico continua a crescere, e il trend positivo potrà ulteriormente migliorare grazie alle numerose misure messe in campo in questi mesi, che mirano a sostenere le forme di produzione agricola a ridotto impatto ambientale e a promuovere lo sviluppo di un contoterzismo professionale, sinergia virtuosa tra tecnologia, competenza e passione per la terra”, conclude Tassinari.

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30/07/2024, 17:06
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L’Albo degli agromeccanici anche in Senato

Uncai ringrazia il Senatore Bergesio per il disegno di legge di Albo delle Imprese Agromeccaniche, ora in Commissione industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare al Senato

Roma, 1 agosto 2024 – L’Unione Nazionale Contoterzisti (UNCAI) esprime il suo più sentito ringraziamento al Senatore Giorgio Maria Bergesio (Lega) per l’assegnazione alla 9a Commissione, in sede redigente, del disegno di legge n. 1073, intitolato “Istituzione dell’albo delle imprese agromeccaniche e disposizioni per l’esercizio dell’attività professionale di agromeccanico”.

Il Presidente di UNCAI, Aproniano Tassinari, ha voluto sottolineare l’importanza del percorso intrapreso insieme al Senatore Bergesio dallo scorso marzo, che ha visto una pronta presa in carico istituzionale del progetto di albo. “Ringraziamo il Senatore Bergesio per aver portato avanti con determinazione l’istanza degli agromeccanici. La sua iniziativa legislativa, composta da 8 articoli, è in perfetta continuità con il lavoro svolto da UNCAI nella precedente legislatura e in armonia con l’analogo disegno di legge presentato in Commissione Agricoltura alla Camera in primavera”, ha dichiarato Tassinari.

Il testo del disegno di legge conferma la volontà di portare a compimento un percorso avviato nel 2004 con il decreto legislativo n. 99 del 29 marzo, che definì solo sommariamente l’attività agromeccanica (articolo 5), senza riconoscere specificatamente la figura dell’imprenditore agromeccanico e la professionalità che egli apporta al sistema agricolo.

“Si tratta di una vera e propria professionalità che si misura attraverso l’attenzione al cliente, si manifesta nella garanzia di una maggiore sicurezza nei cantieri di lavoro, in una particolare rapidità di intervento e di cura per le risorse ambientali affidategli e, infine, in un puntuale aggiornamento nell’offerta di servizi con il costante rinnovo di macchinari e tecnologie”, ha affermato il Presidente Tassinari. “A tali aspetti si aggiunge un elemento cruciale: superando i confini della singola azienda agricola e agendo su una scala maggiore, il contoterzista può intervenire in modo strutturale sulle potenzialità e sulle fragilità del territorio nel quale presta servizio, disponendo dei mezzi e delle conoscenze per ettaro più idonei per la lavorazione dei terreni ma anche per tutelare e sanare i territori dalle calamità naturali. Ben venga quindi un albo che, a fronte del pieno riconoscimento della categoria e della valorizzazione del loro apporto al sistema agricolo, impegni anche i contoterzisti a svolgere le lavorazioni agromeccaniche secondo standard professionali che garantiscano anche la conservazione, la protezione e la manutenzione dei territori e la prevenzione dei danni causati dalle calamità naturali”, ha concluso Tassinari.

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01/08/2024, 15:42
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Siccità e futuro sostenibile

Donato Rossi: “Occorrono soluzioni concrete per un futuro sostenibile dell’agricoltura mediterranea”

Roma, 8 agosto 2024 – Agricoltori e contoterzisti di Sicilia, Puglia, Sardegna, Calabria e Basilicata stanno affrontando una delle peggiori siccità degli ultimi decenni. I bacini idrici sono esauriti, l’acqua è razionata e le campagne non possono essere irrigate. Uva, pomodori, ortaggi e ulivi sono a rischio, con terreni così secchi da non assorbire più acqua. “È Africa”, titolano i media. “Frasi d’effetto a parte, la situazione è drammatica”, afferma il Presidente di Uncai Aproniano Tassinari: “Le coltivazioni di grano hanno subito una drastica riduzione. Le previsioni per l’uva da vino e da tavola sono altrettanto preoccupanti, con vendemmie anticipate e quantità limitate. La terra secca aumenta il rischio idrogeologico, poiché l’acqua piovana scorre sulla superficie senza penetrare nel terreno. In alcune aree, si assiste a una vera e propria guerra dell’acqua, con cabine di erogazione delle dighe divelte per deviare l’oro blu”.

Donato Rossi, delegato di giunta nazionale di Confagricoltura per le politiche agromeccaniche e olivicoltore pugliese, sottolinea l’importanza di guardare al futuro. “L’emergenza va arginata, ma dobbiamo già pensare al domani”, afferma. La parola chiave per il futuro è “riuso” dell’acqua, inclusi i reflui in agricoltura, con un forte impulso agli impianti pronti. “Nel Sud Italia, le reti colabrodo perdono un litro di acqua su due, uno spreco che non possiamo permetterci”, continua Rossi. “Non si tratta di mettere pezze qua e là, ma di efficientare le reti di adduzione e scolo, spesso ricoperti di erba, completare impianti incompiuti e mantenere gli impianti irrigui collettivi, pozzi compresi, e le reti di distribuzione di acqua potabile nelle aree rurali. Questo richiede ingegneri e agronomi, esperti e non politici, per rinnovare gli accordi tra le regioni e risolvere l’annosa questione dei consorzi di bonifica.”

Investire nell’ammodernamento delle reti idriche regionali, nel riuso dell’acqua e nella riduzione degli sprechi è fondamentale. Solo con interventi strutturali e una gestione sostenibile delle risorse idriche sarà possibile garantire un futuro sostenibile per l’agricoltura del Mezzogiorno. “Bene l’avvio di cantieri per nuove opere idriche e interventi su opere esistenti”, aggiunge il Presidente Tassinari.

Affermare che il clima è incontrovertibilmente mutato è una resa che non possiamo permetterci: “Occorre invece riproporre il microclima che ha favorito lo sviluppo dell’arboricoltura nel Sud Italia. Riduciamo le temperature nelle isole di calore urbane, creiamo anelli verdi e non insediamenti industriali intorno ad esse. Diamo nuovo impulso e slancio a boschi e foreste. Un nuovo modello di gestione dell’acqua deve partire da qui. L'innovazione agricola è necessaria per affrontare queste sfide, ma è un processo lento e complesso. L’adattamento e l’innovazione futura richiedono un insieme di interventi su larga scala”, avverte ancora Donato Rossi.

In diverse aree sono state trovate soluzioni positive per gestire l’emergenza, frutto di un lavoro sinergico tra istituzioni e associazioni di categoria. Tuttavia, i problemi avanzano più velocemente delle soluzioni proposte. “Le soluzioni devono essere più veloci dell’avanzata della siccità e della desertificazione”, aggiunge Donato Rossi. “Gli interventi strutturali non possono essere rimandati e devono essere realizzati con le persone giuste, agronomi e ingegneri. Agricoltori e agromeccanici possono fare la loro parte e mettere in campo i loro mezzi meccanici e investimenti in innovazione.” Rossi fa quindi appello a Nicola Dell’Acqua, Commissario Straordinario nazionale, affinché rivolga la sua attenzione ai consorzi di bonifica, affidandoli a veri esperti del settore. “La siccità non è un problema legato al mercato men che meno politico, ma tecnico, meteorologico e climatico, che riguarda un’area molto vasta del nostro Paese e come tale deve essere affrontato. Non perdiamo tempo rincorrendo soluzioni remote come dissalatori o estemporanee tecniche di cloud seeding”, ammonisce Rossi. “Sveglia, Italia!”.

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Valeria Moratello: nuovi orizzonti per i contoterzisti

La presidente di ConfaVerona ospite del quarto episodio di Raccolto Digitale, il podcast di Uncai

Verona, 28 agosto 2024 – C’è una soluzione alla carenza di giovani e al ricambio generazionale nel settore agromeccanico? Lo abbiamo chiesto a Valeria Moratello, presidente dell’associazione di contoterzisti ConfaVerona e protagonista del quarto episodio di “Raccolto Digitale”, il podcast di UNCAI, l’Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali.

Non solo di ricambio generazionale, tra i temi toccati con Valeria Moratello anche il futuro della campagna veronese, vista attraverso le lenti di un’associazione giovane, ConfaVerona, impegnata a costruire un rapporto nuovo con un comparto che sta attraversando numerose sfide e necessita di servizi sempre più aggiornati. Tra gli obiettivi che l’associazione, diretta da Gianluca Accordini, la formazione necessaria per usare al meglio e in sicurezza le nuove macchine agricole. “Ma siamo anche preoccupati per il diffondersi nel veronese di pannelli fotovoltaici a terra”, dice la presidente di ConfaVerona nel podcast. L’aspetto che non dovrebbe mai essere dimenticato o trascurato è che basterebbero i tetti per raggiungere l’obiettivo nazionale di incrementare di 80 GW l’energia da fonti rinnovabili entro il 2030, ossia 90mila ettari, un ventesimo dei tetti e delle infrastrutture presenti in Italia.

La specializzazione e la settorialità, da valore aggiunto dell’agricoltura, stanno diventando un limite culturale che rischia di far perdere di vista le sfide che ci vengono poste davanti: da una transizione energetica sostenibile e compatibile con la produzione agricola, ai cambiamenti climatici che richiedono sempre più spesso un cambio di paradigma culturale, alle tecnologie digitali che invitano a porre attenzione a nuove connessioni tra agricoltori e contoterzisti. Perché non ci si può prendere cura di una parte del sistema agricolo senza considerare tutto ciò che lo circonda e interagisce con esso.

Per ascoltare l’episodio completo e scoprire altre storie di innovazione, visita il sito di UNCAI blog.contoterzisti.it/raccolto-digitale oppure cerca “Raccolto Digitale” su Spotify.

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