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UNCAI- Unione Naz. Contoterzisti Agromeccanici e Industriali 
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L’Innovazione nel Settore Agromeccanico

Iniziato l’esame in Commissione agricoltura alla Camera del DdL n. 1794 a prima firma Davide Bergamini (Lega), sull'istituzione dell'albo nazionale delle imprese agromeccaniche e sulla disciplina dell'esercizio dell'attività professionale di agromeccanico

Con grande soddisfazione, il settore agromeccanico italiano accoglie l’avvio dell’esame in Commissione agricoltura alla Camera del Disegno di Legge n. 1794, a firma dell’On. Davide Bergamini. “Questa proposta legislativa rappresenta un passo significativo verso il riconoscimento e la valorizzazione delle imprese agromeccaniche professionali, un settore che ha dimostrato di essere il motore innovativo dell’agricoltura moderna”, commenta il presidente di Uncai Aproniano Tassinari. “Il disegno di legge è il frutto di un dialogo costruttivo con le associazioni agricole, cooperative e di contoterzisti risponde alle esigenze e alle aspettative del settore, emerse durante l’audizione in commissione agricoltura del 21 marzo. A un solo mese da allora, inizia ora ufficialmente il suo iter con un primo esame in Commissione”, prosegue Tassinari.

Il disegno di legge si distacca dal vecchio concetto di attività agromeccaniche, superando una visione che ha impedito di riconoscere l’evoluzione e la crescente specializzazione del settore. Con l’introduzione dell’Albo Nazionale delle Imprese Agromeccaniche, si apre la strada a una nuova era di professionalità e competenza, riconoscendo ufficialmente il ruolo cruciale che queste imprese svolgono nell’ambito dell’agricoltura e oltre.

L’articolo 5 del disegno di legge merita una menzione speciale, poiché introduce la certificazione delle prestazioni, conferendo un valore legale alle operazioni svolte, garantendo trasparenza e affidabilità. “Questo aspetto pone i contoterzisti in un ruolo di servizio delicato e fondamentale, non solo verso il settore agricolo ma anche nei confronti dell’ambiente e della società, riconoscendo lo stretto legame tra impresa agromeccanica, tracciabilità di filiera, capacità professionale, formazione e rispetto dei codici di buone pratiche”, prosegue il presidente di Uncai che conclude “Il Disegno di Legge n. 1794 non è solo una proposta normativa, ma un vero e proprio manifesto di progresso per il settore agromeccanico. Esso riflette un impegno condiviso tra legislatori e professionisti del campo, mirato a elevare gli standard di qualità, efficienza e sostenibilità. Con questa legge, l’Italia si posiziona all’avanguardia nell’innovazione agricola, promuovendo un futuro più verde e produttivo per tutti”.

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23/04/2024, 20:43
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Contoterzisti: laboratorio della riconciliazione tra competitività, ecologia e sovranità

Tassinari: “Affrettarsi a pubblicare in Gazzetta il provvedimento che autorizza la diversificazione delle colture per soddisfare la BCAA 7”

Roma, 24 aprile 2024 - “L’agricoltura è stata in buona parte abbandonata dopo l’inizio del XXI secolo”, afferma il presidente di Uncai, Aproniano Tassinari, sottolineando tuttavia che gli eventi degli ultimi anni, dalla pandemia alla guerra in Ucraina, dal blocco delle principali vie commerciali mondiali fino ai conflitti in Medio Oriente, hanno rivelato la sua importanza strategica. “L’Italia ha tutte le carte in regola per affermarsi come potenza agricola, se solo riuscirà a superare gli ostacoli che l’hanno portata all’attuale crisi”, prosegue Tassinari. Questi ostacoli includono aziende troppo piccole e indebitate, un aumento esorbitante del costo del lavoro e della fiscalità, un’inflazione normativa e un eccesso di zelo nella trasposizione delle direttive europee, un’ostilità all’innovazione e un cronico ritardo rispetto alle biotecnologie. A ciò si aggiunge la difficoltà culturale dell’Europa di promuovere strategie di sviluppo che facciano leva sulla forza e la capacità di generare reddito delle imprese che trovano conferma nella mancata ritrattazione, nonostante le proteste, della norma sulle Buone condizioni agronomiche e ambientali - BCAA 7 sull’obbligo di rotazione colturale, una regola eccessivamente invasiva sulle scelte agronomiche per gli anni a venire.

“L’Unione Europea non ha eliminato l’obbligo di rotazione, ma ha permesso agli Stati membri di adottare la diversificazione delle colture per soddisfare la BCAA 7”, continua Tassinari. “Ieri, le Commissioni agricoltura di Camera e Senato hanno finalmente dato parere favorevole alla diversificazione delle colture per preservare il potenziale del suolo, in pratica il cosiddetto ‘greening’. Ma è necessario che il provvedimento venga pubblicato in Gazzetta Ufficiale prima della presentazione della prossima domanda PAC, il 15 maggio (salvo auspicata proroga in giugno), per non compromettere irrimediabilmente le campagne del 2025, 2026, 2027.”

Il rischio è il collasso dell’agricoltura italiana, proprio mentre nazioni come gli Stati Uniti, la Cina, la Russia, l’India e il Brasile stanno investendo massicciamente con politiche agricole mirate a reindirizzare gli investimenti verso le loro economie, a discapito delle nostre, o, nel peggiore dei casi, sono progettate per renderci permanentemente dipendenti da loro.

Oggi l’agricoltura è obbligata a trovare un punto di equilibrio tra le necessità di incrementare la produzione delle materie prime e di salvaguardare l’ambiente, le risorse idriche, la biodiversità e l’agro-biodiversità: “L’agricoltura non appartiene al passato, ma al futuro: ha la vocazione di diventare il laboratorio della riconciliazione tra competitività, ecologia e sovranità”, afferma Tassinari. Questo laboratorio di riconciliazione o punto di equilibrio ha un nome, ‘intensificazione sostenibile’, che si può tradurre come l’utilizzazione della recta ractio agromeccanica per consentire alti livelli produttivi, senza impoverire le fondamentali risorse ambientali. “Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale che l’Italia riveda la sua strategia agricola, promuovendo l’innovazione e l’adozione di tecnologie avanzate, come le biotecnologie, che possono aumentare la produttività e la sostenibilità. Inoltre, è essenziale che il governo sostenga i contoterzisti, facilitando il ricorso ai loro servizi e riconoscendoli, attraverso un Albo professionale, quali soggetti certificatori di lavorazioni svolte con recta racio, tenendo conto di ambiente, società e qualità, rendendo strutturali le misure che favoriscono il rinnovo delle tecnologie, per permettere loro di crescere e competere su un mercato globale sempre più esigente”, conclude il presidente di Uncai.

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24/04/2024, 16:46
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La Responsabilità di Coltivare un Futuro sano

Tassinari: “Sovranità alimentare e agrobiodiversità e modifica dell’articolo 32 della Costituzione: passi avanti verso un’economia di prossimità che valorizza i luoghi in cui vivere e lavorare”

“Tu diventi responsabile di ciò che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa,” così scriveva Antoine de Saint-Exupéry ne Il Piccolo Principe, sottolineando l’importanza della cura e della responsabilità per ciò che si è scelto di coltivare. “Questo principio si applica perfettamente all’agricoltura, dove l’uomo ha un ruolo cruciale nella preservazione dell’agro-biodiversità, e alla proposta di di modifica all’articolo 32 della Costituzione recentemente accolta dal Ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida”, afferma il presidente di Uncai Aproniano Tassinari.

La proposta aggiunge un passaggio vitale all'articolo sul diritto alla salute: “La Repubblica garantisce la sana alimentazione del cittadino. A tal fine persegue il principio della sovranità alimentare e tutela i prodotti simbolo dell’identità nazionale.” “Questa moddietifica rappresenta un impegno etico verso la tutela dei prodotti che definiscono la nostra identità culturale e la promozione di un uso responsabile del suolo”, sottolinea Tassinari.

La sovranità alimentare non è solo un concetto; è un imperativo etico che richiede un approccio partecipativo, sfruttando la diversità locale per sviluppare sistemi agricoli robusti e biologicamente ricchi. Questo significa dare agli agricoltori e ai contoterzisti gli strumenti per aumentare la produzione in modo sostenibile, con un’enfasi su più conoscenza per ettaro. L’agrobiodiversità diventa così un pilastro di sostenibilità e resilienza, contribuendo all’adattamento delle colture ai cambiamenti climatici, alla stabilità delle produzioni e al mantenimento della fertilità dei suoli. “Diete variegate e basate su diverse colture non solo sono più nutrienti, ma sostengono anche la sicurezza alimentare delle comunità locali, preservando sapori e saperi tradizionali. L’agricoltura sostenibile e biodiversa offre opportunità economiche, permettendo di differenziare i prodotti e di mitigare i rischi associati al mercato di massa”, ricorda il presidente di Uncai che aggiunge: “La formazione, la ricerca e il trasferimento tecnologico sono essenziali per realizzare questa visione di intensificazione delle conoscenze. Proteggere e valorizzare l’agrobiodiversità del nostro Paese è quindi una strategia fondamentale per il futuro dell’agricoltura italiana e la modifica dell’articolo 32 della Costituzione può essere un passo decisivo verso l’indipendenza da un patrimonio genetico limitato che potrebbe portare a insicurezza alimentare”. Con questa modifica, l’Italia potrebbe garantire non solo la sicurezza alimentare ma anche la conservazione della ricchezza biologica che caratterizza l’Italia: “La proposta di modifica dell’articolo 32 è più che una semplice aggiunta legislativa; è un impegno verso un futuro in cui l’agricoltura non è solo sostenibile, ma anche un pilastro della nostra identità e cultura. È un passo avanti verso un’economia di prossimità che valorizza i ‘luoghi’ in cui vivere e lavorare, e un riconoscimento del valore intrinseco dell’agrobiodiversità italiana”, conclude Tassinari.

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30/04/2024, 20:19
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"Raccolto Digitale", il Podcast di UNCAI

Una finestra sul mondo dei contoterzisti e sulla loro professionalità nel settore agricolo

L’Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali (UNCAI) è orgogliosa di presentare il suo ultimo progetto mediatico: il podcast “Raccolto Digitale”. Questa iniziativa nasce con l’intento di raccontare le storie di chi lavora quotidianamente per garantire un’agricoltura sempre più innovativa e sostenibile. Il podcast è un’opportunità unica per ascoltare direttamente dalle voci dei contoterzisti le loro esperienze, aspettative e le sfide che affrontano ogni giorno. “Per comprendere a fondo il settore agromeccanico e per dare risalto al lavoro prezioso che i contoterzisti svolgono ogni giorno non mancheranno approfondimenti sulle ultime tecnologie e macchinari che stanno rivoluzionando il lavoro nei campi; discussioni su come i contoterzisti possono contribuire alla salvaguardia dell’ambiente e adottare pratiche agricole sostenibili. Proveremo, inoltre, a esplorare il ruolo crescente della digitalizzazione e dell’automazione nell’agricoltura moderna. E naturalmente porteremmo all’attenzione degli ascoltatori storie di successo, con interviste a contoterzisti che stanno facendo la differenza”, illustra il presidente di Uncai Aproniano Tassinari.

E proprio al presidente di Uncai sono dedicati i primi due episodi del podcast, ciascuno di circa 7 minuti. Aproniano Tassinari ripercorre alcuni momenti salienti della sua carriera. Un viaggio che ebbe uno snodo cruciale nel 1991, quando, in seguito al crollo della Federconsorzi, gli fu affidata la sfida di creare ex novo la rete vendita di New Holland in soli sei mesi, e fu un successo.

Il podcast ha una cadenza mensile ed è disponibile per l’ascolto sulla piattaforma Spotify e sul sito blog.contoterzisti.it, dove gli ascoltatori potranno immergersi nelle narrazioni di chi fa dell’agricoltura non solo un lavoro, ma una vera e propria missione. “Ogni episodio sarà un tassello che compone il mosaico di un settore, quello agromeccanico, in continua evoluzione, evidenziando come la tecnologia, la digitalizzazione e il loro uso professionale stiano trasformando l’agricoltura”, conclude il presidente Tassinari: “Invitiamo tutti a sintonizzarsi e a scoprire le voci autentiche dei protagonisti dell’agricoltura moderna”.

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18/05/2024, 8:08
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Agromeccanici per l’Europa

Verso un’agricoltura europea innovativa e sostenibile: il ruolo dei contoterzisti e la partnership con gli agricoltori

“A poche settimane dalle elezioni europee, i partiti hanno delineato solo parzialmente i loro programmi per l’agricoltura. Tuttavia, i progressi compiuti dal disegno di legge che prevede l’istituzione dell’albo degli agromeccanici in commissione agricoltura alla Camera e la convergenza bipartisan sul riconoscimento della professionalità dei contoterzisti dimostrano che la politica italiana ha recepito il messaggio del sistema delle imprese agromeccaniche. “L’augurio è che tutte le forze politiche portino questo messaggio anche in Europa in vista della nuova legislatura”, afferma il presidente di Uncai, Aproniano Tassinari, sottolineando come, attraverso la valorizzazione delle imprese agromeccaniche, la politica agricola comune possa perseguire l’obiettivo della neutralità climatica senza penalizzare imprese e cittadini.

È necessario sviluppare un nuovo strumento strategico per il coordinamento delle politiche agricole ed economiche, che tenga conto delle realtà geopolitiche in rapido cambiamento. La politica agricola attuale, concepita prima di eventi globali come la guerra in Ucraina, la pandemia di Covid-19 e la crisi del Medio Oriente, deve essere aggiornata per riflettere il nuovo contesto globale. Per realizzare una trasformazione dell’economia europea indipendente dalla volontà di potenza di altri paesi, la produzione domestica nei settori agroalimentare e agro energetico deve diventare una priorità. Il presidente di Uncai, Aproniano Tassinari, sottolinea l’importanza di questa trasformazione: “È evidente che l’agricoltura e le imprese agromeccaniche giochino un ruolo chiave in questa transizione, portando innovazione e sostenibilità in un settore cruciale per il benessere dei cittadini europei”. La migliore cura per l’ambiente passa dalla diffusione delle innovazioni tecnologiche dell’agricoltura di precisione e digitale. “Sono necessari investimenti mirati e una maggiore conoscenza per ettaro. E in agricoltura, l’economia di scala è realizzata dai contoterzisti. Incentivare le aziende agricole a ricorrere ai contoterzisti significa alleggerirle da investimenti spesso insostenibili, raggiungendo comunque importanti traguardi di sostenibilità ambientale”, prosegue Tassinari. “Pensare al futuro dell’agricoltura significa quindi considerare un modello produttivo più robusto, basato su una solida partnership tra agricoltori e contoterzisti. Da questa collaborazione dipende il rilancio della competitività del sistema produttivo europeo e sarà possibile riaprire capitoli rimasti incompiuti, dal ripristino della natura alla razionalizzazione dell’uso dei fitofarmaci”.

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21/05/2024, 17:31
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Giansanti riconfermato alla guida di Confagricoltura

Gli auguri di UNCAI e del Presidente Tassinari: “Obiettivi chiari e condivisi: costruire fiducia, sostenibilità e professionalità nel mondo agricolo”

Prima ancora di comunicazioni ufficiali, giunge con un tweet la notizia della riconferma all’unanimità di Massimiliano Giansanti a presidente di Confagricoltura. “È una di quelle notizie che invitano a un commento spontaneo e caloroso, proprio come un tweet,” riflette Aproniano Tassinari, Presidente di Uncai. “Con Massimiliano Giansanti e il suo team abbiamo instaurato una collaborazione fruttuosa e intensa. La sua leadership e la chiarezza dei progetti e degli obiettivi sono stati segni distintivi della sua gestione, ispirando anche il lavoro congiunto tra agricoltori e contoterzisti”.

Tra gli obiettivi enunciati dal Presidente Giansanti, vi è la volontà di riportare l’agricoltura al centro dell’agenda europea: “Integrare la sostenibilità ambientale con quella economica è fondamentale. Questo passa anche attraverso la costruzione o ricostruzione di un rapporto di fiducia tra mondo agricolo e società che ha nella promozione della professionalità dei contoterzisti uno snodo cruciale”, aggiunge il Presidente Tassinari.

Uncai condivide con Confagricoltura, la più antica confederazione di aziende agricole in Italia, numerose sfide: dalla digitalizzazione, promuovendo l’adozione di soluzioni in grado di migliorare la gestione delle risorse e l’efficienza operativa, all’innovazione fondamentale per rimanere competitivi; dal ringiovanimento dell’agricoltura italiana alla semplificazione delle procedure burocratiche, fino alla promozione del Made in Italy e alla difesa del lavoro agricolo e agromeccanico. “Questo partenariato ha permesso a Uncai di diffondersi in diverse regioni e province, portando rappresentanza sindacale dove prima non era presente o consolidatata”.

“La riconferma di Giansanti è un premio ai risultati ottenuti e conferma il suo ruolo di punto di riferimento nel mondo agricolo,” conclude Tassinari. “Confagricoltura rimane un alleato forte per Uncai e gli agromeccanici, e insieme continueremo a lavorare per il progresso dell’agricoltura.”

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28/05/2024, 17:18
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Contoterzisti 4.0 e flotte autonome

Aproniano Tassinari: “Agromeccanici professionisti alla conquista del futuro agricolo, superando le barriere normative”

Ciascuno di noi potrebbe dare una diversa interpretazione di quello che è il presente e, meno che mai, di quello che sarà il futuro. Tuttavia, una visione del futuro dell’agromeccanica emerge con chiarezza dalla direzione presa dall’industria e dagli utilizzatori principali dei mezzi agricoli: i contoterzisti. “La mia visione è sicuramente soggettiva, quindi non è detto che sia esaustiva o corretta, ma è quantomeno un punto di partenza per attivare un dibattito,” afferma Aproniano Tassinari, presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti UNCAI. “La sfida del futuro è enorme. Le macchine autonome sono al centro di ogni visione dell’agricoltura. Sebbene fossero già immaginate decenni fa, ora le tecnologie sono mature. Tuttavia, mancano ancora norme che consentano di sfruttarle appieno”.

Il contesto attuale è complesso. L’incremento demografico richiede un’agricoltura in grado di sfamare una popolazione in crescita. Le abitudini alimentari cambiano, con un aumento del consumo di proteine e prodotti più onerosi da produrre. La perdita di suolo è costante, e l’aspetto ambientale, dai cambiamenti climatici all’aumento dei gas serra, richiede attenzione. Progettare macchine agricole significa considerare tutto questo: sia gli aspetti produttivi sia quelli ambientali.

“L’agricoltura di precisione ha dimostrato che possiamo ottenere produzioni migliori nonostante la perdita di suolo, riducendo l’uso di carburante, acqua e fertilizzanti,” spiega Tassinari. Ma dobbiamo affrontare anche la riduzione del personale. Qui entra in gioco l’automazione, che permette di svolgere operazioni senza il costante intervento umano.

Inoltre, per ridurre la compattazione del suolo, servono veicoli più leggeri e piccoli. Ma se riduciamo le dimensioni delle macchine, dobbiamo gestire una flotta anziché un singolo trattore. L’automazione diventa cruciale: macchine autonome che possono lavorare in parallelo, riducendo il peso sul terreno.

“Le aziende stanno sviluppando trattori, rover e droni autonomi, scalabili e flessibili. Queste macchine, svincolate dagli schemi tradizionali, riducono la compattazione del terreno e migliorano l’efficienza. Tuttavia, le normative europee richiedono ancora un operatore a distanza di vista, pronto a riprendere il controllo del mezzo in ogni momento. Questo limita l’uso delle flotte di macchine autonome”, prosegue Tassinari. “La sfida è proprio questa”, aggiunge. “Dobbiamo trovare il giusto equilibrio tra l’automazione e la sicurezza. Le macchine autonome permettono di svolgere una serie di operazioni in automatico, senza il costante e continuo intervento dell'uomo; permettono di ridurre i consumi, le emissioni e ogni altro fattore ostile all’ambiente; di lavorare su grandi estensioni ma con un dettaglio e una precisione spaziale accuratissime. Lo scenario cambia, ma dobbiamo superare le restrizioni normative e permettere ai robot di agire in modo indipendente.”

La visione del futuro richiede quindi un cambio di mentalità. Dobbiamo ripartire dal foglio bianco, immaginando soluzioni innovative. “Le persone coinvolte dovranno avere profili professionali diversi, e i servizi esterni, come i contoterzisti 4.0, avranno un ruolo cruciale. La strada verso un’agricoltura più sostenibile ed efficiente passa attraverso l’adozione intelligente e professionale della tecnologia”, afferma il presidente di Uncai, riferendosi alla proposta legislativa dell’Albo degli agromeccanici. “Il futuro dell’agromeccanica e del contoterzista è ancora da scrivere, ma una traccia ben visibile di quello che sarà c’è già. Quando riusciremo a trasferire la tecnologia di punta in campo, avremo un’agricoltura più resiliente e all’avanguardia. È il momento di pensare diversamente e di ripartire dal foglio bianco”.

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06/06/2024, 21:58
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L’Unione Trebbiatori di Cuneo augura buon lavoro al presidente Cirio

Gastinelli: "Sostenibilità e innovazione: sotto la guida di Alberto Cirio, il Piemonte rinnova il suo impegno verso un’agricoltura sostenibile e di qualità"

“L’agricoltura rappresenta un patrimonio ambientale e economico inestimabile per il Piemonte. Con Alberto Cirio, la Regione rinnova il suo impegno verso un’agricoltura sostenibile e di qualità”: Fabrizio Gastinelli, presidente dell’Unione Trebbiatori UNCAI di Cuneo, esprime il suo plauso per la riconferma di Cirio alla guida del Piemonte. “Cirio ha difeso con fermezza il nostro settore, contrariamente a chi vede l’agricoltura come un danno per l’ambiente. In realtà, nessuno si prende cura delle risorse naturali e della terra meglio di chi la lavora quotidianamente, contoterzisti e agricoltori.”

Il Piemonte vanta un patrimonio agroalimentare di eccellenza, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. “In particolare la provincia di Cuneo si distingue per le sue produzioni vitivinicole, la filiera della carne e il tartufo. Questi prodotti sostenibili e di alta qualità sono il risultato del lavoro e della professionalità dei contoterzisti, che contribuiscono così a diffondere le eccellenze piemontesi sulle tavole di tutta Italia”, prosegue il presidente dell’Unione Trebbiatori di Cuneo.

L’ambiente è la casa comune in cui tutti noi viviamo, e ogni casa ha una cucina dove contoterzisti e agricoltori operano come veri chef. “Con la rielezione di Cirio, la Regione continuerà il percorso intrapreso per aumentare la conoscenza e l’efficienza per ettaro, affinché i nostri ‘chef’ possano diventare sempre più esperti e ‘light’. L’obiettivo è rendere le tecnologie più innovative e le tecniche agronomiche sostenibili accessibili a tutti. Senza il contributo dei contoterzisti e degli agricoltori, saremmo alla mercé delle multinazionali del cibo a domicilio, un servizio oggi in crisi perché le famiglie hanno compreso che non giova al portafoglio, alla salute e alla comunicazione familiare.”

Gli agricoltori e i contoterzisti difendono non solo l’ambiente ma anche le comunità, sia rurali che urbane, mantenendo viva la consapevolezza e il rispetto per la propria terra e le proprie origini. “A nome dell’Unione Trebbiatori Cuneo e dei contoterzisti piemontesi, esprimo quindi le mie congratulazioni al presidente Alberto Cirio per la sua riconferma alla guida della Regione”, conclude Gastinelli, sottolineando l’importanza di un’agricoltura che sia al tempo stesso protettiva dell’ambiente, innovativa e promotrice di comunità sostenibili e resilienti.

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11/06/2024, 16:27
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Nuovo capitolo per la bieticoltura italiana

Il sostengo di Apiumai Padova e Uncai: ”Sotto la guida di Luigi Maccaferri, COPROB si prepara a rafforzare la sua posizione nel settore dello zucchero”

L’Associazione Apiumai di Padova, rappresentata dal Presidente Damiano Merlin e dal Direttore Francesco La Gamba, insieme al Presidente di Uncai, Aproniano Tassinari, esprimono le loro più sincere congratulazioni a Luigi Maccaferri per la sua recente elezione a Presidente di COPROB. Questo evento segna l’inizio di un’era promettente per la cooperativa leader nella produzione di zucchero 100% italiano, alle prese con i cambiamenti climatici e l’aumento dei costi di produzione.

“La collaborazione tra COPROB, i contoterzisti e i bieticoltori ha portato a risultati straordinari, creando una filiera che oggi si distingue per l’adozione di tecnologie avanzate necessarie per una bieticoltura digitale, come l’uso di sistemi di supporto alle decisioni, droni, sensori per migliorare l’efficienza, la sostenibilità e la tracciabilità della produzione. Grazie a questa sinergia, si è potuto assistere a un’evoluzione significativa nel settore, come dimostrato dall’ambizioso progetto di crescita e innovazione che punta a una filiera sostenibile a residuo zero, tracciata digitalmente dal campo alla tavola”, sottolinea il presidente dei Contoterzisti Apiumai UNCAI di Padova, Damiano Merlin.

Il neoeletto Presidente Maccaferri, con il suo impegno diretto nella coltivazione delle barbabietole da zucchero, insieme al nuovo consiglio di amministrazione, si appresta a portare avanti la visione di una bieticoltura italiana all’avanguardia. L’ingresso di figure chiave come Domenico Calderoni e Daniele Ravaglia nel consiglio e la conferma di Piero Cavrini e Giovanni Tamburini alla vicepresidenza rafforza ulteriormente questa direzione, con un focus particolare sui progetti strategici e sulla sostenibilità finanziaria”, aggiunge il presidente di Uncai Aproniano Tassinari che aggiunge: “In questo momento di transizione, non possiamo dimenticare il contributo significativo del Presidente uscente, Claudio Gallerani, che ha guidato COPROB per 24 anni con lungimiranza e dedizione, lasciando un’eredità di eccellenza e innovazione”.

Con un fatturato di circa 200 milioni di euro e una produzione annuale di oltre 200mila tonnellate di zucchero, COPROB si conferma come un pilastro fondamentale per l’economia e l’agricoltura italiane. “Il futuro si prospetta ricco di sfide, ma anche di opportunità”, conclude il direttore di Apiumai Padova Francesco La Gamba: “Anche sotto la guida di Maccaferri, i contoterzisti sono pronti a fare la loro parte, contribuendo al raggiungimento dell’obiettivo di 29 mila ettari coltivati a bietola e investendo in una bieticoltura che rispetti l’ambiente e le comunità locali”.

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Nessuna nuova Europa senza un pensiero diverso

Tassinari: “Rammarico per il voto a favore delle regole sul ripristino della natura da parte del Consiglio UE. Think same continua a guidare le decisioni di Bruxelles”

L’Unione Nazionale Contoterzisti - UNCAI esprime rammarico per il recente voto a favore delle regole sul ripristino della natura da parte del Consiglio dell’Unione Europea. “L’esito delle elezioni europee aveva rappresentato un chiaro e democratico invito alle istituzioni europee di ‘pensare diversamente’, ripartire dal foglio bianco e aprire un nuovo capitolo senza trascinare vecchi e contestati dossier. Tuttavia, sembra che le strategie del Green deal stiano già tornando in auge, proseguendo la costruzione di una muraglia invalicabile tra Bruxelles e volontà popolare. Anziché Think Different, Think Same continua a guidare le decisioni”, commenta il presidente di UNCAI Aproniano Tassinari.

La proposta di regolamento europeo approvata dal Consiglio Ambiente dell’UE sul nature restoration law potrebbe compromettere il potenziale produttivo del settore primario, imponendo ulteriori oneri ad agricoltori, e a cascata ai contoterzisti, minando la produttività, la sicurezza degli approvvigionamenti e i prezzi equi per i consumatori. “Nonostante alcuni miglioramenti rispetto alla prima stesura, il testo rimane insoddisfacente. Non tutela adeguatamente la superficie agricola e non prevede fondi sufficienti per raggiungere gli obiettivi fissati”, prosegue Tassinari.

Il voto dell’Austria è stato determinante, con il Ministro dell’Ambiente austriaco, Leonore Gewessler, che ha cambiato posizione. “Il governo austriaco ha annunciato l’intenzione di ricorrere alla Corte di Giustizia Europea per chiedere l’annullamento del voto, in contrasto con le indicazioni originali, vedremo cosa accadrà”, aggiunge il presidente Uncai.

La legge UE ora prevede requisiti specifici riguardanti lo stoccaggio di carbonio organico nei terreni minerali delle terre coltivate, la definizione di quote di terreni agricoli con caratteristiche paesaggistiche ad elevata diversità e il contributo alla piantumazione di almeno 3 miliardi di alberi aggiuntivi entro 6 anni. “Queste questioni avrebbero dovuto coinvolgere agricoltori e contoterzisti per evitare impatti economici e amministrativi negativi. È ora necessario un piano nazionale basato sul buon senso per definire misure attuative”, prosegue Tassinari unendosi all’appello espresso dalle associazioni agricole.

Ripristinare almeno il 20% delle aree terrestri e marine dell’UE entro il 2030 e tutti gli ecosistemi degradati entro il 2050 richiede un approccio oculato. Agricoltori e Contoterzisti affrontano già le sfide del cambiamento climatico ed erosione del suolo per preservare la biodiversità e il paesaggio, garantendo cibo sano e di qualità. “Think different è un invito a esplorare nuove idee, a sfidare le convenzioni e a cercare significato attraverso la riflessione e la conoscenza; dovrebbe significare proteggere il terreno agricolo, non sottrarlo per ‘restituirlo alla natura’ perché l'agricoltura è già di per sé natura e sostenibilità. Think different potrebbe significare più progetti e risorse finalizzati a facilitare e modernizzare le conoscenze, le tecniche e le tecnologie adottate in campo, partendo dai contoterzisti, quali leve di sviluppo di economie di scala anche ambientali. Le nostre campagne sono deturpate non dal lavoro dei nostri trattori, ma da insediamenti troppo spesso senza senso”.

La palla ora passa agli Stati Membri, che avranno due anni per presentare un “Piano nazionale di restaurazione” alla Commissione UE, considerando le diverse realtà nazionali e il livello di deterioramento degli ecosistemi. "È tempo di agire con saggezza e responsabilità per un futuro sostenibile".

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