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UNCAI- Unione Naz. Contoterzisti Agromeccanici e Industriali 
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UNCAI AUGURA BUON LAVORO AL NUOVO PRESIDENTE FEDERUNACOMA MARIA TERESA MASCHIO

L'Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali (UNCAI) esprime le sue più vive congratulazioni al nuovo presidente di FederUnacoma, Maria Teresa Maschio, eletta ieri alla guida della federazione dei costruttori di macchine agricole



“Maria Teresa Maschio è una figura di grande esperienza e competenza nel settore agromeccanico, che ha saputo guidare con successo l’azienda di famiglia e rappresentare con autorevolezza gli interessi dei produttori di mezzi agricoli a livello nazionale e internazionale. Siamo certi che saprà affrontare con determinazione e visione le sfide che attendono il comparto, in un contesto di trasformazione digitale, innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale. Le auguriamo buon lavoro e le assicuriamo la nostra piena collaborazione”, dichiara il presidente UNCAI, Aproniano Tassinari.

Piena collaborazione di Uncai anche con tutte le associazioni che compongono FederUnacoma e i rispettivi presidenti: “A tutti i nostri migliori auguri di buon lavoro. A Carlo Linetti della Cobo Spa, presidente di Agridigital, ad Alex Donzelli, di Ocmis Irrigazione Spa, presidente di Assoidrotech, a. Paolo Zama dell’azienda Falc Srl, nuovo presidente di Assomao, a Giampaolo Barbieri della Barbieri Srl, presidente di Assomase, ad Andrea Merlo, presidente di Assotrattori, a Fausto Mazzali, nuovo presidente di Comacomp e, infine, a Lorenzo Peruzzo della Peruzzo Srl, presidente di Comagarden. Si tratta di realtà importanti e dinamiche, che rappresentano le diverse specializzazioni del settore agromeccanico e contribuiscono al suo sviluppo e alla sua qualità. Ci auguriamo di poter collaborare con loro in modo costruttivo e proficuo, per affrontare insieme le sfide e le opportunità che il mercato globale ci offre. L’innovazione nei servizi agromeccanici rappresenta un fattore chiave per la competitività e la sostenibilità dell’agricoltura italiana”, ha aggiunto Tassinari.

Il presidente UNCAI ringrazia inoltre il presidente uscente FederUnacoma, Alessandro Malavolti, per il lavoro svolto negli ultimi anni alla guida dell'organizzazione. “Alessandro Malavolti ha dimostrato grande capacità di leadership e di dialogo con le istituzioni e le altre componenti del mondo agricolo, contribuendo a rafforzare il ruolo e la competitività del settore agromeccanico italiano. Gli siamo grati per il sostegno che ha sempre dato ai contoterzisti, riconoscendo il loro ruolo cruciale nella diffusione dell’innovazione e nella valorizzazione dei servizi agromeccanici”, conclude Tassinari.

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04/07/2023, 17:18
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SABATINI ALLUVIONATA

Uncai chiede ai parlamentari di prorogare la sospensione delle rate per le imprese alluvionate

Le imprese conto terzi agromeccaniche e agricole dei comuni colpiti dall’alluvione di maggio 2023 sono ancora in grave difficoltà e rischiano di perdere i benefici della Nuova Sabatini se non viene prorogata la sospensione delle rate dei finanziamenti e dei leasing dei mezzi agricoli. Lo afferma Uncai, l’organizzazione dei contoterzisti italiani che rappresenta e tutela le istanze e gli interessi dei professionisti che lavorano per conto terzi nel settore agricolo e agroindustriale.

“A nome di Uncai e dei contoterzisti chiedo al ministro dell’agricoltura e ai componenti delle Commissioni agricoltura alla Camera al Senato di estendere di sei mesi il periodo di sospensione da rate e mutui per le imprese colpite dall’alluvione e terminato lo scorso 30 giugno”, l’appello è del presidente di Uncai Aproniano Tassinari che aggiunge: “Non si è trebbiato il grano, la raccolta meccanica di frutta e uva è in gran parte compromessa, i contoterzisti agromeccanici nel 2023 fattureranno poco, ma le rate dei leasing continuano ad arrivare. Gli istituti di credito sono disponibili a una moratoria volontaria ma senza copertura di un provvedimento legislativo, può comportare la revoca del contributo derivante dall’agevolazione Nuova Sabatini”.

La Nuova Sabatini è una misura di sostegno alle micro, piccole e medie imprese che prevede un contributo in conto interessi dal 2,75% al 3,575% annuo per l’acquisto o il leasing di macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali. Il contributo è erogato per un periodo massimo di cinque anni dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

“Se le imprese alluvionate non riescono a pagare le rate entro i cinque anni previsti, perdono il diritto al contributo e devono restituire le somme già percepite. Questo comporterebbe un ulteriore aggravio economico per le imprese già in crisi. Per questo motivo, Uncai chiede ai parlamentari di intervenire con urgenza per prorogare di sei mesi il periodo di sospensione delle rate per le imprese alluvionate, in modo da consentire loro di riprendersi dalla calamità e di mantenere i benefici della Nuova Sabatini. Una moratoria privata delle banche non sarebbe sufficiente, perché senza una norma dello Stato che prolunga la sospensione, le imprese perderebbero comunque il diritto al contributo”.

Uncai si rende disponibile a collaborare con le istituzioni e le altre organizzazioni del settore per trovare soluzioni efficaci e tempestive a sostegno delle imprese conto terzi alluvionate, che rappresentano una risorsa insostituibile per l’agricoltura italiana.

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11/07/2023, 7:50
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Dondi, per scavare canali di solidarietà

Il costruttore di attrezzi agricoli con sede a Bastia Umbra ma origini emiliane aiuta i contoterzisti a salvare la Romagna prestando a UNCAI due scavafossi per ripristinare il reticolo idrico distrutto dall’alluvione di maggio


INTERVISTA AL PRESIDENTE E DELLA DONDI SPA LAMBERTO PETTIROSSI
(segue comunicato stampa con i ringraziamenti di UNCAI)


L’alluvione che ha sommerso la Romagna è stata una tragedia senza precedenti. Quattordici morti, quindicimila sfollati, danni incalcolabili. Ma anche una prova di solidarietà e di coraggio. Tra i tanti che hanno dato una mano, ci sono i contoterzisti, quegli imprenditori che offrono agli agricoltori e alla collettività servizi agromeccanici qualificati e su misura. Per riparare i fossi e i canali che regolano le acque, hanno ora un alleato prezioso: la Dondi Spa, una fabbrica di scavafossi che ha prestato loro gratuitamente le sue macchine più moderne e potenti. Abbiamo incontrato Lamberto Pettirossi, il presidente della Dondi, per farci raccontare questa storia di generosità e di responsabilità.


Come mai avete deciso di mettere a disposizione i vostri scavafossi ai contoterzisti UNCAI della Romagna?

Per due motivi: uno umano e uno professionale. Il primo è che la Dondi Spa ha radici emiliane, anche se la sede oggi è a Bastia Umbra, e ci siamo sentiti in dovere di aiutare questa terra dove la nostra azienda ha avuto origine e che oggi appare sfregiata. Abbiamo pensato di offrire un contributo concreto, mettendo a disposizione ciò che sappiamo fare meglio: le nostre macchine, che sono il frutto di anni di ricerca e sviluppo nel settore agromeccanico. Il secondo è che i contoterzisti sono una categoria fondamentale per la ricostruzione dei territori alluvionati. Sono i nostri clienti più fedeli e più esigenti. Sono loro che ci spingono a innovare e a rendere le attrezzature sempre più performanti e affidabili. Sono loro che ci fanno conoscere nel mondo. Devo però aggiungere anche un terzo motivo: conosco e stimo da molti anni il presidente Uncai Aproniano Tassinari e ho pensato subito a lui per realizzare il progetto che avevamo in mente.


Quali sono i modelli di scavafossi che avete prestato e cosa sanno fare?

Abbiamo messo a disposizione due modelli biruota: il DBR 95 e il DBR 75. Sono macchine versatili e robuste, capaci di scavare fossi di grandi dimensioni e profondità. Con il DBR95 si possono raggiungere una larghezza di 190 centimetri e una profondità di 130 centimetri. Fra una quindicina di giorni, quando le perizie dei danni saranno ultimate, entreranno in azione e contribuiranno a ripristinare una corretta regimazione delle acque. I chilometri da scavare sono tantissimi e lo scavafossi è, allo stato dell’arte, la macchina più efficiente per lo scavo di canali di drenaggio e irrigazione su terreni agricoli.


Per la consegna dei due scavafossi vi siete appoggiati a Reni Macchine di Altedo (Bologna) e al direttore tecnico Uncai Roberto Scozzoli. Che riscontro avete avuto?

Un riscontro molto positivo. Ci hanno ringraziato per la qualità e l'affidabilità delle nostre macchine. I contoterzisti le conoscono quasi meglio di noi e sanno di poter fare il lavoro in modo rapido ed efficace. Hanno apprezzato la disponibilità e sensibilità in questo momento particolarmente difficile.


Che bilancio fate di questa esperienza e quali prospettive future vi aspettate?

“Insieme per la terra” è il nuovo payoff aziendale che recentemente è stato adottato ad indicare l’intenzione di essere non semplici fornitori ma partner degli agricoltori. Quale migliore occasione per dare prova della mission aziendale? Abbiamo dimostrato che la Dondi Spa è un'azienda attenta alle esigenze dei clienti e della comunità, capace di reagire con prontezza e generosità alle situazioni critiche. Abbiamo anche rafforzato il legame con i contoterzisti, che sono i principali interlocutori sul territorio e i migliori testimonial.

Per il futuro ci aspettiamo di consolidare questa collaborazione, perché le attrezzature più innovative e performanti nascono mettendo la nostra esperienza e competenza al servizio delle sfide che gli agricoltori sono chiamati a vincere ogni giorno.



COMUNICATO STAMPA

IL GRAZIE DI UNCAI ALLA DONDI SPA


Un gesto di solidarietà e di responsabilità. Così si può definire l’iniziativa della Dondi Spa, fabbrica di scavafossi che ha prestato gratuitamente le sue macchine più moderne e potenti ai contoterzisti Uncai della Romagna, colpita il primo maggio da una tragica alluvione che ha causato 14 morti, 15mila sfollati e danni incalcolabili.

“Non ci sono parole per esprimere la nostra gratitudine alla Dondi Spa e al suo presidente Lamberto Pettirossi, che hanno dimostrato una sensibilità e una generosità eccezionali. Hanno messo a disposizione dei contoterzisti Uncai della Romagna le loro macchine più moderne e potenti, che contribuiranno a riparare i danni causati dall’alluvione e a restituire alla nostra terra la sua bellezza e la sua fertilità. È un gesto che non dimenticheremo mai e che testimonia il valore della collaborazione tra le diverse realtà del settore agromeccanico, che sono chiamate a lavorare insieme per il bene comune”, ha detto il presidente UNCAI Aproniano Tassinari.

Lamberto Pettirossi, il presidente della Dondi, con queste parole spiega com'è nata questa collaborazione e quali sono i benefici che ne derivano: “La verità è che non ci abbiamo pensato due volte. Abbiamo visto le immagini della devastazione e ci siamo sentiti in dovere di fare qualcosa. Non potevamo restare a guardare. Abbiamo pensato di offrire quello che sappiamo fare meglio: le nostre macchine, che sono il frutto di anni di ricerca e sviluppo nel settore agromeccanico. Sono macchine versatili e robuste, capaci di scavare fossi di grandi dimensioni e profondità. Con queste attrezzature si potranno ripristinare una corretta regimazione delle acque e prevenire ulteriori rischi idrogeologici. Poi abbiamo contattato il presidente Uncai Aproniano Tassinari, che conosciamo e stimiamo da molti anni. Lui è stato entusiasta dell’idea e ci ha messo in contatto con i contoterzisti della Romagna, che sono i nostri clienti più fedeli e più esigenti”.

Le macchine in questione sono due modelli: il DBR 95 e il DBR 75, capaci di scavare fossi di grandi dimensioni e profondità. “Insomma, è stata una cosa naturale, spontanea, quasi scontata. Non l’abbiamo fatto per interesse. L’abbiamo fatto perché ci sentiamo parte del mondo agricolo, che oggi ha bisogno di aiuto e di sostegno. E perché crediamo nella collaborazione tra le diverse realtà del settore, che è l’unico modo per affrontare le sfide del futuro”, conclude il presidente Pettirossi.

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12/07/2023, 20:26
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Anche Uncai è per un nuovo Piano strategico per l'agricoltura italiana

Tassinari: "Gli agromeccanici per superare i limiti strutturali che penalizzano l'agricoltura italiana rispetto agli altri paesi europei. Solo così si possono affrontare le grandi sfide globali e garantire la sicurezza alimentare, la qualità dei prodotti e il benessere delle comunità rurali"


“Il contoterzismo e i contoterzisti sono uno strumento fondamentale per rilanciare la competitività e la sostenibilità dell’agricoltura italiana, in un contesto di grandi sfide globali, come l’emergenza climatica, la pandemia, la guerra in Ucraina, la sicurezza alimentare, la volatilità dei mercati e l’insicurezza delle rotte mondiali”, afferma il presidente di Uncai, Aproniano Tassinari, sottolineando la necessità di un nuovo Piano strategico per l’agricoltura italiana.

Per sfruttare appieno le potenzialità del contoterzismo occorre una visione strategica di medio-lungo periodo che coinvolga tutti i livelli istituzionali e gli attori della filiera agroalimentare. “Sosteniamo la proposta di Confagricoltura di una nuova Legge Quadrifoglio, come quella emanata nel 1977 dall’allora ministro dell’agricoltura Giovanni Marcora. Come allora l’agricoltura sta attraversando una fase di profonde trasformazioni che vedono al centro la meccanizzazione agricola e quindi gli agromeccanici. Servono investimenti, economie di scala, professionalità che permettano di superare i limiti strutturali del settore, la frammentazione e le ridotte dimensioni aziendali, per collocarla su un piano europeo. Tutto ciò è garantito dai contoterzisti e da un albo nazionale che li raccolga e ne certifichi le competenze”, aggiunge il presidente di Uncai

“Dobbiamo essere rivoluzionari per non essere superati dai tempi, dalle tecnologie, dalle nuove esigenze del mercato, da guerre e pandemie. Occorre una nuova legge che valorizzi il ruolo degli agromeccanici e del contoterzismo come fattori chiave per lo sviluppo dell’agricoltura italiana e continentale, come leva strategica per aumentare la produttività e la qualità delle produzioni agricole. Sarebbe un errore grave ignorare il contributo fondamentale dei contoterzisti alla modernizzazione, alla competitività, alla coesione territoriale e alla sostenibilità della nostra agricoltura”, conclude il presidente Tassinari.

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18/07/2023, 14:18
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Agromeccanici per clima, competitività ed energia

Occorre destinare uno stanziamento aggiuntivo per supportare direttamente le imprese agromeccaniche nella fase cruciale di transizione energetica e digitale. Tassinari: “L’Italia non può permettersi di perdere il treno della modernizzazione agricola. Deve investire sulle sue eccellenze, tra cui i contoterzisti"


“L’agricoltura è in prima linea nella battaglia per il clima. Ma non può farcela da sola. Ha bisogno di una politica forte, di risorse adeguate e di una spinta innovativa. Ha bisogno di digitalizzazione, di transizione ecologica ed energetica, di meccanizzazione agricola. E ha bisogno dei contoterzisti, i veri protagonisti della modernizzazione del settore”, afferma il presidente di UNCAI, Aproniano Tassinari, nel sottolineare come la necessità di rafforzare l’indipendenza strategica energetica dell’Unione europea non possa prescindere dai contoterzisti.

I contoterzisti sono gli agromeccanici che offrono ai coltivatori i servizi e le tecnologie più avanzate per rendere l’agricoltura più efficiente, sostenibile e competitiva, “soprattutto dal punto di vista energetico ed ecologico”, ricalca il presidente Tassinari. “Sono loro che possono validare e certificare il processo di digitalizzazione, che è indispensabile, per esempio, per misurare e migliorare il bilancio di carbonio dei terreni. Sono loro che possono garantire la qualità e la sicurezza delle pratiche di agricoltura rigenerativa, fondamentali per sequestrare più carbonio nel suolo e ridurre le emissioni. Sono loro che possono sfruttare le opportunità offerte dall’agrisolare, dal biometano, dalla bioeconomia circolare, dal carbon farming. Per questo i contoterzisti devono essere coinvolti e sostenuti in tutte le iniziative di rinnovamento dell’agricoltura, a partire dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), che sono attualmente all’esame della Commissione Europea”.

Questi piani prevedono importanti misure per favorire la transizione verde ed energetica del paese, come il bando agrisolare per la realizzazione di impianti fotovoltaici nelle aziende agricole, zootecniche e agroindustriali: “Ma occorre più chiarezza circa i contoterzisti e i tetti dei loro capannoni: nel primo bando erano espressamente citati, nel secondo c’è stata una dimenticanza?”.

UNCAI, da sempre attenta alle esigenze dei contoterzisti, chiede al governo di aumentare le risorse per il bando agrisolare, vista la grande partecipazione prevista, e di destinare uno stanziamento aggiuntivo per supportare direttamente le imprese agromeccaniche nella fase cruciale di transizione energetica e digitale. Inoltre, chiede che i contoterzisti siano tra i beneficiari delle misure previste dal PNRR sul versante nazionale, in particolare quelle relative alla strategia del RepowerEU, che mira a potenziare l’indipendenza strategica energetica dell’Unione. “L’Italia non può permettersi di perdere il treno della modernizzazione agricola. Deve investire sulle sue eccellenze, tra cui i contoterzisti, che sono in grado di offrire soluzioni innovative e competitive per affrontare le sfide del clima e del mercato. I contoterzisti sono pronti a fare la loro parte, ma hanno bisogno di una politica resa forte da una spinta innovativa e non di retroguardia. Solo così l’agricoltura potrà dare un contributo determinante alla battaglia per il clima”.

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27/07/2023, 14:59
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L'agricoltura del post alluvione

Mercoledì 23 agosto, a Castiglione di Cervia, convegno organizzato da Uncai e Apimai Ravenna, con il patrocinio dell’Accademia Nazionale di Agricoltura e il contributo di Dondi Macchine Agricole e Reni Macchine


RAVENNA - Il 23 agosto alle ore 19.00 a Castiglione di Cervia (Ravenna) si terrà un convegno intitolato “L’agricoltura del post alluvione”, organizzato dall’associazione Apimai Ravenna e da Uncai con la collaborazione del costruttore Dondi Macchine Agricole, del rivenditore Reni Macchine e il patrocinio dell’Accademia Nazionale di Agricoltura. L’incontro, che si svolgerà al Cab-Comprensorio Cervese, in via Ragazzena 194, ha lo scopo di illustrare le soluzioni agronomiche per i terreni alluvionati lo scorso maggio in Romagna, gli aspetti finanziari e i ristori alle aziende agricole e agromeccaniche colpite dall’evento catastrofale. L’alluvione è stata una delle più gravi calamità naturali che hanno colpito parte della Romagna, delle Marche e della Toscana negli ultimi anni, provocando 17 vittime, oltre 20 mila sfollati e danni stimati in circa 9 miliardi di euro. Il settore agricolo è stato uno dei più danneggiati, con 44 comuni romagnoli interessati da esondazioni, allagamenti e frane che hanno compromesso le produzioni e le infrastrutture.

“Per affrontare l’emergenza e favorire la ripresa delle attività agricole, sono state messe in campo diverse misure di sostegno da parte delle istituzioni e degli operatori del settore. Tra queste, spicca l’accordo di collaborazione tra Uncai e Dondi Macchine Agricole, azienda che si è dimostrata estremamente sensibile alla situazione, mettendo a disposizione degli agromeccanici della Romagna due scavafossi necessari alla ricostruzione della rete irrigua in gran parte andata distrutta”, ricorda il presidente Uncai Aproniano Tassinari.

Con i professori dell’Università Alma Mater di Bologna Gilmo Vianello e Claudio Ciavatta e con il presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Bologna, il dott. Paolo Manfredi, saranno messe in luce le problematiche dei terreni alluvionati, i trattamenti necessari e i consigli di lavorazione, dalla rimozione dei detriti e dei sedimenti, alla bonifica chimica e biologica fino alla scelta delle colture più adatte alle condizioni ambientali, la prevenzione delle malattie e dei parassiti. Il presidente di Aife (l’Associazione Italiana Foraggi Essiccati) Gianluca Bagnara interverrà in ambito zootecnico, mentre il direttore di Apimai Ravenna, Roberto Scozzoli, illustrerà, alla luce dei sopralluoghi svolti e dei danni periziati da lui documentati, l’efficacia di contributi, aiuti e finanziamenti, pubblici e privati, ad oggi attivati per il settore agricolo ed agroalimentare. Al termine dell’incontro, al quale interverranno anche Michele de Pascale, sindaco di Ravenna, presidente della provincia di Ravenna e dell’Unione delle province d’Italia, il presidente di Uncai Aproniano Tassinari, il Presidente dell’Accademia Nazionale di Agricoltura Giorgio Cantelli Forti, il presidente di Dondi Macchine Agricole Lamberto Pettirossi, ed Enrico Reni, amministratore delegato di Reni Macchine, sarà offerto un buffet.

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17/08/2023, 15:57
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Ripartire dall’agricoltura

Il convegno di Castiglione di Cervia tra scienza, meccanica e politica

Castiglione di Cervia, 24 agosto 2023 - Come ricostruire l’agricoltura della Romagna dopo l’alluvione che ha devastato il territorio a maggio? Quali sono le soluzioni tecniche, economiche e istituzionali per ripristinare la fertilità dei suoli, la produttività delle colture e la redditività delle imprese? Queste sono alcune delle domande che hanno animato il convegno “L’agricoltura del post alluvione, organizzato ieri a Castiglione di Cervia dall’Uncai (Unione Nazionale Contoterzisti Agricoli Italiani), in collaborazione con la Dondi Spa, leader nella produzione di macchine agricole, e con il patrocinio dell’Accademia Nazionale di Agricoltura”. L’indicazione è di ripartire dall’agricoltura, dal ruolo della meccanica e della scienza per gestire correttamente il post-alluvione.

L’evento, che ha visto la partecipazione di oltre 200 persone tra agricoltori, contoterzisti, tecnici, ricercatori e rappresentanti delle istituzioni, si è svolto presso la Cooperativa Agricola Braccianti comprensorio Cervese con il direttore Paolo Rosetti, e il presidente Andrea Caroti, una delle tante realtà colpite dall’esondazione del fiume Savio. Il convegno ha avuto il merito di mettere in evidenza la complessità e la diversità dei problemi causati dall’alluvione, che richiedono interventi mirati e personalizzati a seconda delle caratteristiche dei terreni, delle colture e delle aziende. Il presidente dell’Uncai, Aproniano Tassinari, ha aperto i lavori sottolineando il messaggio di come “insieme si possano risolvere i problemi, o meglio si affrontano con cognizione”. Ha poi illustrato il rapporto di collaborazione tra i contoterzisti, che hanno i mezzi tecnici per affiancare gli agricoltori nelle difficoltà, e la Dondi Spa, che ha messo a disposizione gratuitamente alcuni suoi scavafossi per ripristinare le canalizzazioni, uno dei quali protagonista, appena prima del convegno, di una dimostrazione in un campo vicino. Ha infine annunciato che le relazioni tecniche e le perizie eseguite durante il convegno sono state inviate al commissario straordinario per l’emergenza alluvione, il generale Figliuolo, insieme a una sintesi con i sette punti da cui ripartire nella ricostruzione dell’agricoltura romagnola.

Tra gli interventi più significativi, quello di Donato Rossi, delegato della Giunta Nazionale Confagricoltura, che ha confermato il partenariato e l’accordo tra le due organizzazioni per trovare le giuste strategie di difesa dell’impresa agricola e contoterzi. Ha inoltre evidenziato come la meccanica agraria sia essenziale e determinante sempre e ancora di più nelle emergenze, quando è la meccanica e la tecnica a fare la differenza.

La parte agronomica del convegno ha visto l’analisi dei fatti in diversi suoli sommersi da limo nella zona di Bagnacavallo, di Brisighella e di Castiglione di Cervia, interessate dall’esondazione del Savio e del Lamone. A seconda della quantità di sabbia rimasta, dello spessore del limo e della presenza di carbonato di calcio gli interventi necessari sono diversi, con costi diversi. La scienza del suolo è fondamentale per stime veritiere dei danni. L’errore sarebbe rimescolare il suolo alluvionato con quello sottostante. È stato fatto in passato, e il risultato è stato l’abbandono dei terreni, diventati improduttivi. Gli interventi che richiedono gli agromeccanici e mezzi agricoli importanti sono stati illustrati da Gilmo Vianello, vicepresidente dell’Accademia Nazionale di Agricoltura, e da Paolo Manfredi (amministratore unico della M.C.M. Ecosistemi di Piacenza), che ha presentato la tecnica della ricostruzione del suolo attraverso l’incorporazione di sostanza organica nella frazione minerale del suolo o di una matrice minerale fine sedimentaria. Il direttore di Apimai Ravenna, Roberto Scozzoli, ha affrontato il tema dell’aspetto estimativo e delle possibilità di ristoro. Ha stimato una media di 6.000 euro di danno a ettaro, per mancata produzione solo per quest’anno, senza contare i futuri cali produttivi e i danni fondiari. Ha poi sollevato alcune criticità riguardanti le perizie, le deroghe alla prossima Pac, i canoni di affitto, i lavori di miglioramento fondiario e il fondo per l’innovazione in agricoltura. L’onorevole Jacopo Morrone, forse il parlamentare più attivo e presente sul territorio durante l’alluvione, ha parlato della gestione dei 4 miliardi e mezzo stanziati dal governo per l’emergenza. Ha sottolineato la necessità di dare i soldi pubblici con attenzione, evitando gli approfittatori e le richieste assurde. Ha poi invitato gli amministratori locali a collaborare con le istituzioni e a chiedere aiuto se non sono in grado di gestire la situazione straordinaria.

Infine, Lamberto Pettirossi, titolare della Dondi Spa, ha spiegato le ragioni della sua generosità verso la Romagna, che considera la sua terra d’origine. Ha poi raccontato come i contoterzisti siano i suoi progettisti nel campo, perché ascolta i loro suggerimenti per migliorare i suoi prodotti. Ha infine annunciato un bonus per gli associati Uncai che acquistano le sue macchine. Il convegno si è concluso con un dibattito tra i relatori e il pubblico, che ha dimostrato interesse e partecipazione. Un segnale di speranza per una ripresa dell’agricoltura romagnola che possa essere anche migliore se fatta a partire da una analisi puntiforme dei danni, studiando caso per caso soluzioni migliori e costi reali.

Tra gli altri relatori che hanno portato la loro testimonianza e il loro contributo al convegno, ricordiamo Gian Luca Bagnara, presidente di Aife (l’Associazione Italiana Foraggi Essiccati) e degli avicoltori europei, che ha denunciato le richieste assurde delle istituzioni anche nelle settimane più critiche dell’alluvione, come quella di chiedere alle aziende zootecniche travolte dal fango di fare la raccolta differenziata. Ha poi sottolineato la necessità di riappropriarsi del suolo prima che lo faccia la finanza e di intervenire velocemente in caso di piccoli problemi. Claudio Ciavatta dell’Università Alma Mater di Bologna, ha spiegato come l’alluvione abbia portato materiali esterni che hanno compromesso la routine agronomica che andava avanti da centinaia di anni. Ha quindi indicato le diverse soluzioni a breve e a lungo termine a seconda dello spessore del limo e del tipo di coltura per poi ribadire che la meccanica in queste situazioni sia uno strumento indispensabile. Patrizia Canetto, consulente Apimai Ravenna, ha informato sul fondo per l’innovazione in agricoltura che riserva quote importanti a chi ha subito danni a causa dell’alluvione. Ha però evidenziato il paradosso che questi soldi non sono per sistemare le cose, ma per acquistare nuovi macchinari, con il rischio che avvantaggino chi in Romagna ha subito pochi danni.



I SETTE INTERVENTI RICHIESTI DA UNCAI AL GEN. FIGLIUOLO

Anzitutto, l’aspetto territoriale, a partire dal ridimensionamento delle infrastrutture della gestione dell’acqua sia in raccolta, per gestire le siccità, sia di deflusso, per dare il giusto spazio ai fiumi e canali. Questo richiede però uno sforzo enorme di coerenza fra i diversi livelli istituzionali ed amministrazioni che insistono sul territorio. Tali infrastrutture vanno poi tenute in manutenzione e per questo l’Italia conta su un diritto agrario fra i più avanzati in Europa: l’art.15 del Dlgs 228 del 2001 prevede proprio il ruolo dell’imprenditore agricolo come manutentore del territorio. Dopo oltre 20 anni è necessario solo adeguare i massimali di incarico all’attualità.

Nelle imprese agricole occorre recuperare una profonda cultura di gestione del rischio. Questo non può essere solo basato sulla compensazione del danno da parte dell’Amministrazione pubblica o della compagnia assicurativa, ma è necessario agire sia in termini di adattamento sia di mitigazione del rischio climatico (recupero di una gestione della regimazione delle acque poderali e miglioramento della qualità dei suoli). L’incremento del carbonio organico nel suolo non è solo un obiettivo di ripristino post-alluvione ma un indicatore di gestione. L’adozione poi di varie forme di polizze su tutto il territorio agricolo dovrebbe essere al centro della nuova politica agricola.

Una promozione dell’innovazione tecnologica e della formazione professionale degli agromeccanici, attraverso incentivi economici, normativi e formativi per l’adozione di soluzioni di agricoltura 4.0.

Promozione e sostegno della ricerca e sperimentazione nell’ambito miglioramento genetico.

Una semplificazione burocratica e una riduzione fiscale per gli agromeccanici che operano nelle zone alluvionate, al fine di agevolare la ripresa delle attività e la continuità occupazionale.

Un ristoro adeguato e tempestivo per gli agromeccanici che hanno subito danni diretti o indiretti dall’alluvione, sia alle attrezzature sia alla clientela. Non si è mai contemplato la figura dell’agromeccanico nel risarcimento dei danni causati dall’alluvione. I contoterzisti hanno subito sia danni diretti (rotture frequenti nelle svariate operazioni di ripristino e raccolta prodotti, alto consumo delle attrezzature) sia indiretti (mancate lavorazioni di raccolta o mancate operazioni agromeccaniche che si riflettono in un mancato fatturato a fronte di mutui e finanziamenti in atto).

Una partecipazione attiva degli agromeccanici alla definizione delle strategie per lo sviluppo sostenibile dell’agricoltura romagnola, attraverso un dialogo costante con le istituzioni, le imprese agricole, le associazioni di categoria, gli enti di ricerca. L’agromeccanico è infatti colui che in questo particolare contesto può aiutare l’agricoltore a risolvere i problemi in maniera professionale e più veloce per poter ripristinare le capacità produttive del fondo come in origine ed addirittura migliorandole.

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24/08/2023, 22:29
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Accordo tra UNCAI e Dondi SpA

Uncai e Dondi macchine agricole firmano un accordo di collaborazione con promozioni e scontistiche dedicate ai contoterzisti per l’acquisto di attrezzature


Uncai, l'Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali, e Dondi macchine agricole, leader nella produzione di attrezzature per la lavorazione del terreno con sede a Bastia Umbra, hanno annunciato oggi la firma di un accordo che prevede uno sconto sui dispositivi Dondi SpA riservato ai contoterzisti soci Uncai. L'accordo nasce a seguito dell'iniziativa di Lamberto Pettirossi, presidente della Dondi SpA, che ha messo a disposizione degli scavafossi in comodato d'uso gratuito ai contoterzisti della Romagna, collaborando così alla ricostruzione di parte degli oltre 3000 km di canali e fossi distrutti dall'ondata di fango e dalle frane dello scorso maggio.

L'accordo prevede la fornitura di tutte le macchine e attrezzature Dondi ai contoterzisti associati ad Uncai, con condizioni vantaggiose, e la promozione di iniziative congiunte di formazione, assistenza tecnica e divulgazione sul territorio. Tra le macchine e le attrezzature Dondi oggetto dell'accordo, oltre a un'ampia gamma di scavafossi, ci sono dissodatori portati o trainati da campo aperto, decompattatori da vigneto e frutteto, decompattatori combinati speedplow, coltivatori combinati per minima lavorazione, coltivatori a denti o a dischi per lavorazioni e sovesci dell'interfila di vigneti e frutteti, attrezzature professionali per la cura del verde e la gestione dei fossi lungo il bordo stradale, porta attrezzi per interceppo singolo o doppio per la gestione del sottofila nel vigneto e nel frutteto (lavorazione del terreno, spollonatura e sfalcio dell'erba). Per ciascuno di questi attrezzi la Dondi riconoscerà un bonus pari all'8% del prezzo d'acquisto.

L'obiettivo è quello di sostenere la competitività e la sostenibilità delle imprese agromeccaniche italiane, offrendo loro soluzioni innovative e adatte alle diverse esigenze produttive. “Questo accordo rappresenta una grande occasione per il nostro settore, che ha un ruolo fondamentale nella salvaguardia e nella valorizzazione dei territori agricoli”, ha dichiarato Aproniano Tassinari, presidente di Uncai. “Siamo grati alla Dondi e al presidente Pettirossi per averci offerto la sua collaborazione e la sua qualità, che ci consentiranno di offrire ai nostri clienti agricoltori servizi efficienti, sicuri e rispettosi dell'ambiente”.

“Per noi è un piacere collaborare con Uncai, una realtà dinamica e rappresentativa nel panorama agromeccanico italiano”, ha affermato Lamberto Pettirossi, presidente di Dondi macchine agricole. “Con questo accordo vogliamo mettere a disposizione dei contoterzisti associati ad Uncai la nostra esperienza e il nostro know-how, offrendo loro macchine versatili, robuste e performanti”.

L'accordo tra Uncai e Dondi si inserisce nel quadro delle attività promosse da Uncai per favorire lo sviluppo del settore agromeccanico in Italia, in linea con la necessità di prendersi cura del terreno, perché un suolo sano è la prima linea di difesa contro i rischi idrogeologici. Per maggiori informazioni si può visitare il sito web di Uncai o quello di Dondi macchine agricole.

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31/08/2023, 17:04
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Agrisolare anche per agromeccanici

I contoterzisti (codice ateco 01.61) sono tra i soggetti beneficiari del secondo bando agrisolare. Il grazie di Uncai al ministero


Non solo le imprese agricole, non solo le cooperative agricole, anche gli agromeccanici sono tra i soggetti beneficiari del secondo bando agrisolare. Il loro codice ateco, lo 01.61, è infatti nell’elenco di chi potrà fare domanda a partire dal 12 settembre. La presenza dei contoterzisti è tutt’altro che scontata ed è frutto, come per il primo bando agrisolare dello scorso anno, delle esplicite richieste di Uncai.

Il bando prevede l’assegnazione di almeno il 50% delle risorse previste, che verranno concesse mediante una procedura a sportello gestita dal GSE in qualità di Soggetto Attuatore. Gli interventi finanziati consistono nell’acquisto e posa in opera di pannelli fotovoltaici sui tetti di fabbricati strumentali all’attività delle imprese beneficiarie, con una potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 1000 kWp.

Inoltre, unitamente alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico, sarà possibile richiedere un contributo per l’installazione di sistemi di accumulo di energia elettrica e/o di dispositivi di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole, la rimozione e smaltimento dell’amianto dai tetti, la realizzazione dell’isolamento termico dei tetti, la realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria).

“Il nostro grazie va al ministero dell'agricoltura per aver confermato gli agromeccanici tra i beneficiari del bando”, dichiara il presidente di Uncai Aproniano Tassinari. “Il bando agrisolare 2023 rappresenta un’opportunità importante per tutto il settore agricolo e agroindustriale italiano. Invitiamo gli interessati a presentare la loro domanda entro il termine previsto”.

Le risorse disponibili ammontano a circa 1 miliardo di euro. L’incentivo, erogato sotto forma di contributo a fondo perduto, può arrivare fino all’80% delle spese. Oltre all'incremento dell'intensità di aiuto massima concedibile, tra le principali novità del bando ci sono anche l'introduzione dell'autoconsumo condiviso, la possibilità di partecipazione di imprese in forma aggregata; l'innalzamento della soglia di potenza massima a 1.000 kwp per impianto; il raddoppio della spesa massima ammissibile per sistemi di accumulo fino a 100.000 euro; il raddoppio della spesa massima ammissibile per dispositivi di ricarica fino a 30.000 euro; la spesa massima per beneficiario pari a 2,33 milioni di euro; il calcolo del fabbisogno di energia termica senza limiti.

Le domande possono essere presentate dal 12 settembre al 12 ottobre. Per ulteriori informazioni sul bando agrisolare 2023 e su come presentare la domanda, si prega di visitare il sito web del Ministero dell’Agricoltura o di contattare l’UNCAI..

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07/09/2023, 13:56
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Biocarburanti: agromeccanici pronti a investire
Tassinari: “Accogliamo con favore l'iniziativa dell'Italia di aderire all'alleanza mondiale sui biocarburanti, che riconosce il valore aggiunto della nostra filiera agroenergetica"


L'Italia non si arrende alle scelte discutibili dell'Europa e si fa promotrice di una nuova alleanza mondiale sui biocarburanti, insieme a Stati Uniti, India, Brasile, Emirati Arabi, Argentina, Bangladesh. Lo ha annunciato il premier Giorgia Meloni, che ha evidenziato il ruolo strategico di questa fonte energetica rinnovabile e a bassa emissione di carbonio, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo e del piano Repowereu. L'alleanza punta a promuovere il progresso e l'adozione diffusa dei biocarburanti, facilitando i progressi tecnologici e definendo solidi standard e procedure di certificazione. L'Italia è leader nella sperimentazione e produzione di sementi e tecnologie che rendono la produzione di materia prima agricola per biocarburanti perfettamente sinergica, complementare e migliorativa della stessa produzione agricola, realizzando un perfetto modello di economia circolare.

A guidare questa rivoluzione verde ci sono anche gli agromeccanici italiani, che rappresentano il 40% del mercato dei mezzi agricoli. Essi sono i soggetti deputati ad acquistare i mezzi più innovativi, avendo la possibilità di cambiare parco macchine regolarmente, prima che queste diventino obsolete. Spesso partecipano a comunità energetiche e sono soci degli agricoltori nella costruzione e gestione degli impianti di biogas e ora di biometano. Il biometano ricavato dagli scarti agricoli potrà sostituire una quota importante dei consumi interni di metano fossile e far girare i mezzi più avanzati e puliti.

“Accogliamo con favore l'iniziativa dell'Italia di aderire all'alleanza mondiale sui biocarburanti, che riconosce il valore aggiunto della nostra filiera agroenergetica. Gli agromeccanici italiani sono pronti a investire in innovazione e sostenibilità, contribuendo alla riduzione della dipendenza dai combustibili fossili e alla valorizzazione delle biomasse agricole”, dichiara Aproniano Tassinari, presidente di Uncai, l'Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali.

L'Italia sfida così l'Europa, che lo scorso aprile ha escluso i biocarburanti dalle deroghe accordate in vista della fine, nel 2035, delle vendite di auto con motori alimentati con carburanti di origine fossile. Una scelta contestata dal governo italiano, perché la deroga è stata concessa ai carburanti di origine sintetica (e-fuels) che non sono disponibili e ancora allo studio sotto il profilo dell'impatto ambientale. L'Unione europea ha quindi messo da parte il principio essenziale della neutralità tecnologica, considerato che i biocarburanti costituiscono una realtà consolidata. “L'auspicio è che le novità definite in ambito del G20 inducano le istituzioni di Bruxelles a rivedere le scelte fatte”, afferma Tassinari, secondo cui “la valorizzazione delle biomasse agricole per la produzione di biocarburanti avviene anche attraverso il recupero di terreni degradati e inquinati reso economicamente sostenibile dall'intervento professionale degli agromeccanici. Partendo dall'utilizzo degli scarti delle coltivazioni e degli allevamenti è possibile arrivare in Italia all'obiettivo di immettere nella rete 8 miliardi di metri cubi di gas 'verde' da qui al 2030, particolarmente importante per il fabbisogno energetico nazionale”

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14/09/2023, 19:04
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