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UNCAI- Unione Naz. Contoterzisti Agromeccanici e Industriali
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Marco
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Ruote agromeccaniche per l’agricoltura
Tassinari: “Imperativo togliere il limite ai terreni incolti e aumentare le rese, ma per incorporare l’innovazione nei sistemi produttivi occorre prima di tutto investire nella crescita professionale e culturale degli agromeccanici“
L’Italia importa il 44% di grano duro. Ma con la sola quota nazionale, 4 milioni di tonnellate, produciamo quasi il doppio della pasta che consumiamo. Questo significa che l’Italia ha già la sovranità alimentare per il grano duro. Anzi, il grado di auto approvvigionamento per la pasta raggiunge il 221%. Ciò significa che ne esportiamo il 121% e ci collochjiamo nello scacchiere dei mercati agroalimentari internazionali non come produttore di commodities, ma come Paese trasformatore di materie prime agricole, prima potenza manifatturiera europea nell’alimentare.
“Lo stesso discorso può essere riproposto per altri prodotti agricoli che ci vedono, a una prima lettura, deficitari. Tuttavia, come invita a fare il ministro della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida si può e quindi si deve fare di più, vista l’inflazione e la crisi alimentare innescata dalla guerra russo/ucraina”, afferma il presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici - UNCAI Aproniano Tassinari.
Togliere il limite ai terreni incolti è la giusta strada, abbiamo un milione di ettari coltivabili, così come è imperativo aumentare le rese incorporando l’innovazione nei sistemi produttivi. “Gli obiettivi del Ministro sono concreti e vanno nella direzione di un rafforzamento della nostra agricoltura. Per sottrarsi dalla genericità dei comunicati e dell’onda del pensiero corrente, occorre però aggiungere ruote agromeccaniche a questi obiettivi”.
Nel gioco degli scacchi per saltare gli altri pezzi e creare scenari nuovi occorre la flessibilità del cavallo. In agricoltura i cavalli sono gli agromeccanici, perché superano ostacoli e confini aziendali con i loro mezzi meccanici, agiscono sulla logistica della produzione agroalimentare e possono fornire strategiche strutture di stoccaggio di prodotti chiave per l’alimentazione. “Eppure gli agromeccanici vengono spesso lasciati ai margini della scacchiera, anziché posti al centro, ad aprire varchi a torri, alfieri e regina”, aggiunge ancora il presidente di Uncai che conclude sottolineando come produrre di più sia un imperativo non solo per l’Italia, anche per il mondo: “Come Paese avanzato abbiamo una responsabilità nei confronti degli altri. Le nostre produzioni aiutano anche i Paesi alla fame a disporre di maggiori quantità di cibo. Per incrementare la produzione occorre però investire anche nella crescita professionale e culturale di agromeccanici dell’innovazione, altrimenti alla prossima emergenza mondiale il Paese collasserà”.
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23/11/2022, 20:00 |
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Marco
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Legge di bilancio e agromeccanici
Tassinari: “Puntare sull’innovazione del settore significa un ministero aperto al comparto agromeccanico quale motore non immobile del cambiamento”
“Credito di imposta carburante agricolo esteso al primo trimestre 2023 con la conferma degli agromeccanici tra i beneficiari, fondo per l’innovazione e la digitalizzazione con la diffusione delle migliori tecnologie disponibili per la gestione digitale dell’impresa, per l’utilizzo di macchine, soluzioni robotiche, sensoristica, piattaforme e infrastrutture 4.0, per il risparmio dell’acqua e la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche, nonché l’utilizzo di sottoprodotti”, sono le misure inserite nella legge di bilancio 2023 che, secondo Uncai, coinvolgeranno maggiormente il settore agromeccanico.
“In particolare la conferma degli agromeccanici tra i beneficiari del credito d’imposta del 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del carburante per la trazione dei mezzi utilizzati è il risultato di una lunga battaglia combattuta in solidaria da Uncai, e rappresenta per noi l’inizio di un confronto, ci auguriamo positivo, con il ministero dal quale ci attendiamo ulteriori iniziative che riconoscano i meriti degli agromeccanici”, prosegue il presidente Uncai Aproniano Tassinari che apprezza anche le linee programmatiche del dicastero guidato dall’on. Francesco Lollobrigida.
Se la sovranità alimentare è il punto qualificante del suo programma, lo strumento individuato per raggiungerla è, infatti, l’innovazione tecnologica e di processo. E puntare sull’innovazione del settore significa aprirsi decisamente al comparto agromeccanico quale motore non immobile del cambiamento. “La meccanizzazione agricola deve moltissimo ai contoterzisti e deve proseguire anche con il rifinanziamento della nuova Sabatini e gli aiuti 4.0 che ci auguriamo saranno confermati. Oggi, però, passa dagli agromeccanici anche la valorizzazione energetica dei sottoprodotti, l’ottimizzazione degli agrosistemi irrigui, lo sviluppo della logistica e lo stoccaggio di big data e, in generale, l’attuazione di politiche agricole sostenibili e resilienti. Tutto questo necessita di service agromeccanici quali soggetti proponenti accordi di distretto finalizzati ad armonizzare investimenti, territorio e ambiente”, conclude il presidente Tassinari.
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30/11/2022, 20:53 |
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Marco
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Agromeccanici e PSN
Tassinari: “Contoterzisti pronti ad affiancare le aziende agricole nei nuovi impegni ambientali, sociali ed economici”
La Commissione Europea ha approvato il Piano strategico italiano per la PAC con i contoterzisti pronti a sostenere le aziende agricole nei nuovi impegni ambientali, sociali ed economici. “È stato un percorso lungo e complesso che ha coinvolto anche Uncai”, afferma il presidente Uncai Aproniano Tassinari. “L’approvazione è il successo di tutti i partecipanti al Tavolo di partenariato voluto dal Ministero; quindi, in piccola parte, anche di Uncai. Desidero così ringraziare l’ex ministro Stefano Patuanelli che, guidando il dicastero con il piglio del tecnico, ha deciso di consultarsi con numerosi portatori di interessi circa i contenuti da dare a un Piano del valore di circa 37 miliardi”.
Le aziende agricole dovranno pianificare in maniera strategica la prossima programmazione tenendo conto di nuove regole. “I contoterzisti, come sempre, saranno i facilitatori che permetteranno agli agricoltori di concretizzare l’architettura verde ideata da Bruxelles, portandola a una dimensione sovra aziendale, con benefici economici e ambientali per tutti”, aggiunge il presidente Tassinari che sottolinea però come ora occorra chiudere la partita dei decreti attuativi necessari all’applicazione del piano stesso: “Ci attendiamo dal ministro Francesco Lollobrigida pari coraggio del suo predecessore, vigilando affinché le norme di applicazione siano chiare e di facile utilizzo. Non solo. Ci attendiamo decreti attuativi che delineino una strategia per lo sviluppo delle aree rurali e per il sostegno del reddito degli agricoltori che inneschi la leva agromeccanica per ridurre il drammatico impatto dell’incremento dei costi di produzione e delle avversità climatiche. Tra coloro che investono maggiormente in agricoltura, accanto alle imprese agricole più strutturate, ci sono, infatti, gli agromeccanici, vettori di innovazione e di occupazione qualificata in tutto il sistema. Ora è importante che la versione definitiva del piano ne tenga conto, lasciandosi alle spalle tante rappresentazioni fantastiche dell’agricoltura”, conclude il presidente Uncai.
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07/12/2022, 21:52 |
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Marco
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Agromeccanica in rinnovamento
In 160 all’assemblea Apimai Ravenna per abbracciare le sfide della professionalità e della multifunzionalità. Tassinari: “Oggi Uncai è l’organizzazione di riferimento per chi lavora per conto terzi”
RAVENNA – Nel segno del rinnovamento agromeccanico. Sabato 10 dicembre, a Fossa Ghiaia (Ravenna), 160 agromeccanici romagnoli hanno partecipato all’annuale assemblea di Apimai Ravenna, l’Associazione Provinciale Imprese Meccanico – Agricole – Industriali. “Le sfide oggi sono favorire in tutto e per tutto la professionalità dei contoterzisti e valorizzare la loro multifunzionalità, anche ambientale. Inoltre i contoterzisti si stanno aprendo ai diversi mercati, compreso quello agro energetico. Oggi un’associazione che vuole rappresentarli deve saper riconoscere e tener conto dei cambiamenti in atto nella categoria”, ha detto in apertura il direttore di Apimai Roberto Scozzoli, sottolineando come il rinnovamento non si ferma al parco macchine perché “sempre più imprese agromeccaniche iniziano a concepire il proprio lavoro in un’ottica industriale. Le associazioni devono dimostrarsi in grado di seguire le imprese in questo processo di riorganizzazione aziendale”. Il dibattito ha quindi coinvolto il presidente Apimai Roberto Tamburini, il presidente del Consorzio Apimai Roberto Fantoni, il presidente dell’Unione nazionale dei contoterzisti - Uncai Aproniano Tassinari, l’assessore all’agricoltura di Ravenna Giacomo Costantini e il parlamentare della Lega Jacopo Morrone.
Gli agromeccanici si confermano a Ravenna protagonisti di un’evoluzione costante nel comparto agricolo con incrementi di produttività prima sconosciuti. Il parlamentare della Lega Jacopo Morrone ha, quindi, riconosciuto i meriti di Uncai: “Nella legge di Bilancio – ha detto – il Governo, contrariamente a quanto disposto dal precedente esecutivo Draghi, ha accolto la richiesta della vostra Unione nazionale di estendere al primo trimestre 2023 il credito d’imposta del 20% per l’acquisto di carburanti per l’esercizio dell’attività agricola anche a chi esercita l’attività agromeccanica”. Senza questa apertura ai contoterzisti, l’obiettivo di contenere i costi del carburante usato in agricoltura non avrebbe ricadute positive sulla filiera.
Ha chiuso l’incontro il presidente dell’Unione Contoterzisti Aproniano Tassinari: “A livello nazionale rappresentiamo ormai il 50% delle imprese agromeccaniche sindacalizzate e siamo l’organizzazione di riferimento per chi lavora per conto terzi. A questo punto è doveroso anche informarvi che attraverso il Consorzio Apimai Ravenna stiamo avviando una collaborazione con l’associazione Apimaie Bologna. Siamo vicini di casa e ritengo una grande opportunità avviare una stretta sinergia”. Ha poi aggiunto il direttore Scozzoli: “È indispensabile oggigiorno essere coesi e recepire l’importanza della nostra Associazione. Senza di essa saremmo come foglie trasportate dal vento".
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12/12/2022, 18:47 |
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Marco
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Agromeccanici per progetti di comunità
Si è svolta l’assemblea di Contoterzisti Umbria. Tassinari: “Lì dove l’aggregazione tra agricoltori e agromeccanici è iniziata e ritrova sempre nuovo slancio”
TERNI – Occorrono progettualità di agricoltori e agromeccanici insieme per far crescere e stabilizzare le famiglie che operano nel settore agricolo e far tornare i giovani a interessarsi delle loro terre. Così sabato 17 dicembre ad Amelia, in provincia di Terni, in occasione dell’assemblea dell’associazione Contoterzisti Umbria, sponsorizzata da Antonioli Srl - CMA Costruzioni Macchine Agricole, Maar Attrezzature agricole e pneumatici Michelin, e che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del presidente Sergio Bambagiotti, del sindaco di Amelia Laura Pernazza, del presidente Uncai Aproniano Tassinari, del presidente di Confagricoltura Umbria Fabio Rossi, del delegato di Giunta nazionale Confagricoltura Donato Rossi, di Daniele Marcaccioli di Uila Uil e di Simone Dezi di Fai Cisl. È inoltre intervenuto in video l’assessore umbro all’agricoltura Roberto Morroni, impossibilitato a partecipare per un infortunio a un braccio.
“Solo se ci sono i lavoratori può esserci prodotto, e solo attraverso formazione, innovazione e progetti di comunità si creano i presupposti per uno sviluppo duraturo”, questo il filo conduttore dell’incontro che ha offerto diversi spunti di riflessione a partire dalla “connessione tra contoterzisti e agricoltori per incrementare le performance in agricoltura e l’albo degli agromeccanici come sostegno e base di tale crescita”, ha sottolineato Donato Rossi in apertura. Laura Pernazza si è quindi soffermata sul tema della formazione professionale dei ragazzi, anche in agricoltura. “Occorre che la sicurezza diventi una materia scolastica se si vuole creare una cultura del lavoro e dei luoghi di lavoro”, ha poi detto Simone Dezi mentre Daniele Marcaccioli ha ricordato l’importanza della rete del lavoro agricolo di qualità e del rispetto dei contratti di lavoro. Nel suo intervento Fabio Rossi ha invitato il mondo agricolo ad aggregarsi ma soprattutto a produrre sempre di più, perché il 2023 sarà un anno ancora più difficile del 2022. Quindi l’invito giunto in video dell’assessore Morroni: “Abbiamo davanti le sfide dell’innovazione tecnologia, della qualità, della sostenibilità ambientale. Per essere protagonisti occorre restare ancorati al nostro saper fare, alle nostre eccellenze e alla voglia di futuro. In questo percorso il ruolo dei contoterzisti è fondamentale”. Un intervento molto apprezzato dal presidente dei Contoterzisti Umbria Sergio Bambagiotti perché “mette in evidenza l’amicizia e la considerazione dell’assessore per il settore agromeccanico. Oggi nel parlare di agricoltura le parole più utilizzate sono ‘cambiamento’ e ‘innovazione’, temi che stanno avvicinando sempre di più le istituzioni al nostro mondo”. L’incontro è stato chiuso dal presidente nazionale dei Contoterzisti Aproniano Tassinari che ha ricordato come non esista agricoltura senza agromeccanici e agromeccanici senza agricoltori: “In Italia il primo sforzo di aggregazione tra contoterzisti e agricoltori è stato fatto proprio qui, in Umbria, tra Uncai e Confagricoltura. Lo sforzo è ancora in corso, e nuove collaborazioni stanno nascendo in tutta Italia. L’obiettivo comune è dare un futuro all’agricoltura italiana, rendendola attrattiva per i giovani. Per farlo occorre che l’agricoltura si presenti attraverso un modello organizzativo nuovo, moderno, funzionale e tecnologico, quindi attraverso il saper fare dei contoterzisti così come quello degli agricoltori”.
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19/12/2022, 22:19 |
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Marco
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Apimaie Bologna entra in Uncai L’Associazione bolognese di agromeccanici prosegue la sua storia in sinergia con Uncai e la vicina Apimai Ravenna. Il presidente Benedetti: “Con il progetto si realizza una nostra vecchia idea: unirci per avere più forza nella rappresentanza" BOLOGNA, 21 dicembre 2022 – La Apimaie Bologna ( www.apimaie.it) entra a far parte dell’Unione Nazionale Contoterzisti - Uncai. L’associazione bolognese presieduta da Erik Benedetti si affianca così alle altre rappresentanze Uncai emiliano romagnole di Ravenna e Forlì. “Arrivare a Bologna per Uncai è una tappa molto importante per almeno due motivi, perché ci permetterà di intensificare il dialogo con la Regione e con l’assessore all’agricoltura Alessio Mammi e perché Uncai si sente di casa a Bologna, per le numerose volte che è stata ospitata dall’Accademia Nazionale di Agricoltura”, illustra il direttore tecnico Uncai e direttore dell’associazione Apimai Ravenna Roberto Scozzoli. “I nostri uffici richiedevano una ristrutturazione – spiega il direttore dell’Associazione Provinciale Imprese di Meccanizzazione Agricola, Industriale ed Edile di Bologna Claudio Trombetti – per dare continuità al servizio abbiamo ritenuto opportuno collegarci a un’altra associazione e la scelta è caduta su Apimai Ravenna, grazie alla disponibilità del direttore Scozzoli. Il nostro ufficio di Bologna rimarrà aperto ai circa sessanta soci Apimaie, in modo graduale subentreranno nuovi dipendenti in sostituzione di chi è prossimo alla pensione”. Un progetto su cui i vertici di Apimaie e Uncai hanno lavorato e investito, giungendo a un importante traguardo, come sottolinea il Presidente di Bologna Erik Benedetti: “Siamo soddisfatti per quanto fatto ma soprattutto per quanto abbiamo in programma di fare. Oltre alla necessità di dare continuità all’associazione, nella base associativa c’era la consapevolezza della fatica di proseguire da soli e in Apimai Ravenna abbiamo incontrato persone in linea con il nostro lavoro e i nostri servizi. Si tratta quindi di un progetto ambizioso ma necessario, che da subito ha riscontrato interesse ed entusiasmo tra i nostri soci e che rappresenta la realizzazione di una nostra vecchia idea: unirci per avere più forza nella rappresentanza e incidere sugli sviluppi professionali del nostro lavoro”. “La rappresentanza sindacale si rafforza solo nell’aggregazione”, aggiunge il presidente di Uncai Aproniano Tassinari. “Uncai lo sta facendo attraverso un modello per fortuna non piramidale e verticistico ma dialogante, nella convinzione che la crescita del comparto agromeccanico e il superamento degli ostacoli arrivino attraverso il confronto e la condivisione di esperienze e competenze, cercando e aprendo insieme nuove vie”.
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21/12/2022, 17:04 |
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Marco
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Contoterzisti e Annuario dell’agricoltura italiana
DALLA RICERCA DEL CREA EMERGE UN CONTOTERZISMO PROFESSIONALE IN CRESCITA PER VALORE E SUPERFICI
ROMA – Presentato nei giorni scorsi, l’Annuario dell'agricoltura italiana 2021 del Crea, giunto alla 75a edizione, evidenzia un contoterzismo passivo, ossia quello svolto da operatori professionali, vitale e in ascesa. “Lo studio – sottolinea il presidente di Uncai Aproniano Tassinari – dimostra come il contoterzismo svolto da imprese terze sia oggi la forma di contoterzismo più diffusa a livello nazionale. Un dato emerso anche dall’ultimo Censimento dell’agricoltura per il quale quasi il 28% delle aziende agricole si avvale di servizi in conto terzi, mentre le aziende agricole che esercitano il contoterzismo attivo come attività connessa non superano l’1% del totale”.
In termini di superfici, si legge nello studio del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, ammontano a circa 1,2 milioni gli ettari dati in affidamento completo a ditte contoterziste, rappresentando quasi il 10% della SAU nazionale; mentre, per quanto riguarda la superficie in affidamento parziale sono in particolare le operazioni di raccolta meccanica e prima lavorazione ad essere affidate all’esterno dell’azienda (17%), seguite dalla semina (6%), l’aratura (5%), altre lavorazioni (5%) e la fertilizzazione (3%). In sostanza, lo strumento del contoterzismo svolge un ruolo chiave di supporto nel caso delle aziende agricole più strutturate e quasi di sopravvivenza per le microaziende che non possiedono mezzi a sufficienza. In entrambi i casi contribuisce a innovare i sistemi di gestione agricola modernizzandoli e rendendoli più sostenibili in termini di performance economiche, ambientali e sociali.
L’ente presieduto dal prof. Carlo Gaudio conferma, quindi, come l’accresciuta attenzione delle istituzioni alle richieste dei contoterzisti sia ben riposta: “Nella Finanziaria sono presenti alcune misure strategiche per il sostegno delle attività imprenditoriali agromeccaniche, come il credito d’imposta pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del carburante per la trazione dei mezzi utilizzati nelle attività agricole, esteso al primo trimestre 2023 con la conferma degli agromeccanici tra i beneficiari, il fondo di 225 milioni a disposizione di progetti di innovazione agromeccanica e digitalizzazione e la riduzione del 70% degli oneri per l’usura strade a carico dei convogli che superano le 44 tonnellate”, spiega il presidente Tassinari che sottolinea come l’attenzione delle istituzioni per i contoterzisti non si limiti però alla sola riduzione dei costi: “Oggi l’’idea di Uncai di un albo professionale degli agromeccanici unisce un po’ tutti, associazioni e politica. Dopo la Lombardia e l’Emilia-Romagna, anche il Veneto è sul punto di dotarsi di un albo regionale, e contiamo con il ministro Francesco Lollobrigida di riprendere l’iter della legge nazionale presentata da Uncai nel corso della passata legislatura”.
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28/12/2022, 21:05 |
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Marco
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L’agromeccanico conta
In Italia il 10% della Sau (1,2 milioni di ettari) è affidato interamente agli agromeccanici professionali. Tra le singole lavorazioni, gli agricoltori appaltano esternamente soprattutto la raccolta meccanica dei prodotti (2,2 milioni di ettari). Tassinari: “Avanti con il riconoscimento della professionalità dei contoterzisti, riparta l’iter legislativo del disegno di legge di Albo nazionale”
ROMA – In Italia 1,2 milioni di ettari sono affidati interamente a imprese agromeccaniche, quasi il 10% della Sau, la superficie agricola utilizzata. In tutto sono oltre 312.000 le aziende agricole (il 28% su un totale di 1.130.528) che ricorrono a servizi esterni per le operazioni meccaniche. Se si vanno a vedere le superfici in affidamento parziale e le singole lavorazioni, al primo posto c’è la raccolta meccanica con 2,2 milioni di ettari lavorati dai contoterzisti, al secondo la semina con 725.509 ettari, al terzo l’aratura (620.697 ha), al quarto la fertilizzazione (373,286 ha). Le altre operazioni assommano 596.712 ettari. Diminuiscono, invece, le attività connesse, ossia i servizi conto terzi eseguiti dalle aziende agricole stesse per diversificare la propria attività economica: il cosiddetto contoterzismo attivo ormai riguarda solo l’0,8% delle aziende agricole (9400 aziende).
“La fonte è il settimo Censimento dell’agricoltura (2020), i dati sono quindi stati ulteriormente analizzati dal Crea nell’Annuario dell’agricoltura italiana 2021”, illustra il presidente Uncai Aproniano Tassinari che aggiunge come l’attenzione per il fenomeno agromeccanico sia il risultato delle precise richieste avanzate da Uncai all’Istituto di statistica. “Quello che, ponendosi dal lato delle aziende agricole che lo impiegano, viene definito contoterzismo passivo rappresenta invece l’attività agromeccanica più pura e autentica perché fattivamente orientata al cliente agricoltore”. Secondo il presidente nazionale dei Contoterzisti occorrerebbe capovolgere il punto di vista e l’approccio metodologico perché definendolo passivo il servizio di un agromeccanico professionale sembra sia subito dalle aziende agricole e assume una connotazione negativa che non ha: “Al contrario il contoterzismo puro è lo strumento principe per la sostenibilità economia e ambientale e per il rinnovamento tecnologico nelle medie e piccole aziende agricole”. Anche per questo motivo non è sempre facile far comprendere alle istituzioni il ruolo di motori dell’agricoltura dei contoterzisti professionali. “Nella Finanziaria, così come nell’ultimo decreto aiuti, sono state accolte alcune nostre richieste, l’augurio è che non si tratti di spot, ma di un progetto strutturale che riguardi tutto il settore che culmini con il riconoscimento del contoterzismo passivo attraverso un albo professionale, quindi con la ripresa dell’iter legislativo del disegno di legge presentato nella passata legislatura”, conclude il presidente Tassinari.
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11/01/2023, 16:59 |
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Marco
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Bando meccanizzazione e agromeccanici
L’appello di Tassinari: “Mettere gli agromeccanici in cima ai soggetti beneficiari della misura del Pnrr più indissolubilmente legata alla categoria“
ROMA – “Come ha detto il ministro Lollobrigida occorre tener conto della realtà, senza condizionamenti ideologici, quindi sbarazzarsi dell’idea che in agricoltura si possa fare a meno degli agromeccanici”, con queste parole il presidente di Uncai Aproniano Tassinari esorta il Ministro dell’agricoltura e il Governo a vigilare affinché gli agromeccanici siano posti al centro del prossimo bando del Pnrr “Innovazione e meccanizzazione” finalizzato a sostenere l’ammodernamento dei macchinari agricoli con 500 milioni di euro (100 per i frantoi), attraverso contributi in conto capitale dal 40 al 50%. “Stando nei confini del Pnrr agricolo, gli agromeccanici sono tra i destinatari del bando Parco agrisolare, invece non abbiamo trovato il loro codice Ateco (01.61) nel bando “logistica”, nonostante il decreto ministeriale non precludesse la misura alle imprese conto terzi. Questo non deve più accadere”, rimarca il presidente di Uncai Aproniano Tassinari.
L’obiettivo della specifica misura del Pnrr è favorire l’introduzione di tecniche di agricoltura di precisione (es. riduzione di utilizzo pesticidi del 25-40 per cento a seconda dei casi applicativi) e l’utilizzo di tecnologie di agricoltura 4.0, nonché l’ammodernamento del parco automezzi al fine di ridurre le emissioni: “Con i loro mezzi agricoli gli agromeccanici gestiscono interamente, dall’aratura alla raccolta, il 10% della superficie agricola utilizzata (1,2 milioni di ettari). Scorporando le diverse lavorazioni, si può affermare che solo pochissime aziende agricole estremamente grandi e strutturate non hanno la necessità di contattare un contoterzista per eseguire almeno un’operazione”, prosegue il presidente di Uncai che aggiunge. “Si chiedono meno emissioni in agricoltura? Si intendono sviluppare economie più vantaggiose nella gestione dei terreni? Si vuole permettere alle aziende agricole di stare nei vincoli della condizionalità rafforzata della nuova Pac, impostando rotazioni colturali corrette senza generare contraccolpi economici? L’obiettivo è permettere al sistema agricolo di attrezzarsi con ciò che serve all’avvicendamento di colture leguminose, foraggere e da rinnovo, impegnandosi nel contempo nella gestione dei residui con un’ottica di carbon sink? Si vogliono nei campi macchinari e tecnologie in grado di incrementare la sicurezza sul lavoro, portare benefici all’ambiente, alla mitigazione dei cambiamenti climatici e alla riduzione e ottimizzazione dell’uso dei fattori produttivi, ad esempio riutilizzando i ‘rifiuti’ a fini energetici.? Se la risposta a tutte queste domande è affermativa, inutile girarci intorno, gli agromeccanici sono la leva che permette di raggiungere tutti questi obiettivi con meno dispendio di risorse e su ampia scala, con benefici anche per migliaia di aziende agricole”.
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18/01/2023, 18:08 |
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Marco
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In 200 per la XXIII Giornata del Contoterzista
Dopo due anni di stop ritorna il tradizionale appuntamento organizzato dalla Apiumai di Padova. Al centro il nuovo Albo regionale degli agromeccanici e il posto dei contoterzisti nella PAC
PADOVA – Duecento contoterzisti si sono dati appuntamento sabato 28 gennaio a Ospedaletto Euganeo, in provincia di Padova, in occasione della XXIII Giornata del Contoterzista. Per loro l’annuncio di una grande novità, l’approvazione dell’Albo regionale degli agromeccanici.
Organizzata dalla locale associazione di categoria, la Apiumai, con il contributo del Gruppo Dalla Vecchia (concessionario ufficiale New Holland, Steyr, Case e JBC) e pneumatici Michelin, sarebbe dovuta essere la XXV edizione: “A causa della pandemia da covid 19 siamo stati fermi due anni, oggi riprendiamo in piena sicurezza riempiendo la sala come da tradizione”, ha esordito il direttore di Apiumai, Francesco La Gamba.
Presa la parola, il presidente Damiano Merlin ha quindi ringraziato il Consiglio regionale veneto e, in particolare, il consigliere Filippo Rigo, per la decisione riprendere in mano la vecchia legge che, nel 2014, aveva istituito in Veneto un Albo degli agromeccanici, legge che però era rimasta monca di regolamento attuativo. Non solo, altra novità presentata al pubblico è stata la misura dello Sviluppo rurale regionale per favorire gli “investimenti produttivi non agricoli in aree rurali” che vede come beneficiari gli agromeccanici: “L’intervento prevede contributi per l’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature utilizzati nell’ambito dell’agricoltura conservativa, di precisione e a ridotto impatto ambientale”, ha spiegato il presidente di Apiumai che ha però aggiunto che “prima di cantare vittoria bisogna capire il budget messo a disposizione dei contoterzisti sia per la misura dello sviluppo rurale sia per i contoterzisti che si iscriveranno all’Albo. Il lavoro è ancora lungo ma siamo fiduciosi di arrivare ad avere il giusto riconoscimento in Regione dopo quasi 9 anni di attesa!”.
Sono invece 9 i miliardi che il Pnrr ha messo a disposizione degli agromeccanici e della bieticoltura 4.0 e 5.0, ha detto il presidente di Coprob, la cooperativa bieticoltori, Claudio Gallerani, intervenuto in video. Nel suo intervento ha sottolineato l’importanza dei contoterzisti per il settore saccarifero, dalla raccolta, oggi eseguita con il supporto di sensori, al carico e gestione delle bietole ripulite il più possibile dalla terra. “Oggi i contoterzisti sono fondamentali anche per raggiungere l’obiettivo di Coprob del 100% di superfici certificate SQNPI (Sistema Qualità Nazionale Produzione Integrata); per produrre, oltre allo zucchero, biometano e fertilizzante dalle calci delle bietole; per testare sempre più ettari di bietola a semina estiva-autunnale, dando così la possibilità di una seconda semina di soia”.
Presente alla Giornata del Contoterzista, il presidente di UNCAI Aproniano Tassinari ha, infine, posto l’attenzione sulla Politica agricola comune per il 2023-2027 e i contoterzisti: “La nuova Pac costringe gli agricoltori a diventare cacciatori di contributi, perché le opportunità ci sono, ma possono risultare difficili da riconoscere per le tante variabili in gioco. Diventa quindi fondamentale affidarsi alle associazioni come l’Apiumai per non perdere fondi essenziali alla nostra agricoltura. Ma rende sempre più centrali gli agromeccanici per consentire agli agricoltori di rispettare i nuovi obblighi ambientali della condizionalità rafforzata senza avventurarsi in investimenti non giustificati dai ridotti premi della nuova Pac”. La riconosciuta necessità in campo di agromeccanici professionali e delle nuove tecnologie 4.0 e 5.0 si scontra però con un dato preoccupante, ha aggiunto il presidente Tassinari: “La presenza dei giovani in agricoltura è scesa del 25%. Questo è anche il risultato di un modo scorretto di insegnarla negli istituti tecnici agrari. L’Europa chiede un cambio di passo green e alla base di questo cambiamento ha collocato le nuove tecnologie 4.0 e 5.0, i trattori a biometano, elettrici e a idrogeno. Il paradosso è che, nonostante le nostre pressioni, non sia ancora stato reintrodotto l’insegnamento della meccanica agraria nelle scuole di agraria. Come possiamo quindi pensare che le nuove generazione escano più preparate di quelle di una volta, sia tecnicamente sia alla vita di sacrifici che sempre richiedono i campi?”
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30/01/2023, 18:39 |
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