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UNCAI- Unione Naz. Contoterzisti Agromeccanici e Industriali 
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Ricordo del Presidente Gulinelli
Il cordoglio di Uncai e di Aproniano Tassinari per la scomparsa dell'imprenditore agromeccanico di Ferrara, al vertice di Unima dal 2002 al 2004

ROMA, 11 agosto 2020 – Nell’albo dei presidenti di Unima (l'Unione Nazionale Imprese di Meccanizzazione Agricola, 1946-2017) il cav. Luigi Gulinelli segue il senatore Giuseppe Torchio e precede Aproniano Tassinari, oggi alla guida di Uncai. Arrivato al timone dell'Unione nel 2002, Gulinelli la guidò fino a dicembre 2004 verso due traguardi: l'albo nazionale degli agromeccanici e la correzione della Legge di orientamento agricolo. Mentre per l’albo non ci fu nulla da fare (Uncai ancora adesso lo chiede), nel 2004, grazie a lui, le attività agromeccaniche ebbero una prima definizione giuridica (D.Lgs. 99-2004).

“Fu un passaggio fondamentale per il riconoscimento del contoterzismo quale servizio professionale reso in ambito agricolo, agro forestale e della manutenzione del verde. La chiusura del cerchio ci sarà solo con il pieno rispetto della peculiarità della categoria, garantendo situazioni di equilibrio nel trattamento fiscale, previdenziale e assicurativo”, afferma il presidente Uncai Aproniano Tassinari, ricordando il cav. Luigi Gulinelli, venuto a mancare a inizio agosto. Prosegue: “Nel gennaio del 2005 accettai di prendere il suo posto alla guida di Unima a condizione che assumesse la carica di Presidente onorario, e così fu. In seguito le nostre strade si divisero, così come gli agromeccanici, ma a ogni incontro, a Ferrara, era sempre l’amico Gigino”.

Gulinelli era titolare di una delle imprese agromeccaniche più grandi d'Italia, fondata nel 1963, e fu uno dei primi imprenditori italiani a immaginare e a realizzare la multifunzionalità in agricoltura, integrando la gestione dei fondi agricoli, i servizi conto terzi, lo stoccaggio e la commercializzazione dei prodotti: “Con il suo esempio ha pilotato tutta una generazione di agromeccanici verso una più matura consapevolezza del rivoluzionario apporto del contoterzismo in agricoltura quando si apre al mondo dell’agroindustria e guarda al consumatore finale”, conclude Tassinari.

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11/08/2020, 13:16
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Il MIT mette a rischio i rimorchi a 4 assi

Con una circolare, per fortuna subito differita, il Ministero dei trasporti potrebbe aver intonato il de profundis ai rimorchi agricoli a 4 assi


ROMA, 2 settembre 2020 – È stata differita all’1 ottobre l'entrata in vigore di una controversa circolare del Ministero dei trasporti su “Prescrizioni relative alle masse dei veicoli isolati e dei treni agricoli” (Circolare Prot. n. 22192 del 13-8-2020). La circolare forniva un chiarimento in merito alla massa limite dei treni agricoli, fissando, ad esempio, il limite dei 44 tonnellate per i treni a 5 o più assi (in pratica rimorchio a 3 o 4 assi abbinato a trattore). Superato tale limite di massa, l'utilizzatore dovrebbe ricorrere alla procedura di autorizzazione dell'ente proprietario della strada.

La circolare, così come è stata pubblicata in agosto, lascia irrisolte alcune questioni di non poco conto in caso di sforamento dei limiti di massa, per esempio “se un vecchio trattore aggancia un rimorchio Mother Regulation e carica oltre le 20 tonnellate, il limite per i mezzi di vecchia omologazione, subisce solo una sanzione economica o anche il fermo del mezzo?”, chiede il coordinatore dell’Unione Nazionale Contoterzisti - Uncai Fabrizio Canesi.

“Senza i dovuti chiarimenti – prosegue Canesi – la Circolare del Mit rischia di generare confusione”. Ma più del regime sanzionatorio in caso di sforamento dei limiti di massa, la problematica più rilevante per un imprenditore agromeccanico è un’altra. “Circolare con un treno agricolo con massa superiore alle 44 tonnellate comporta il pagamento di un onere, comprensivo di permesso di circolazione e di usura strada per macchine atte al carico, pari a 2576 euro all'anno, in base alle tabelle in uso. A tali condizioni nessun contoterzista acquisterebbe più un rimorchio nuovo a 4 assi, dal momento che non sarebbe più economicamente vantaggioso”, conclude Canesi, che invita il Mit a ripensare la normativa per non danneggiare i contoterzisti già in possesso di un rimorchio con tali caratteristiche e i costruttori degli stessi, un'eccellenza dell'industria agromeccanica italiana.

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02/09/2020, 17:06
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Per i contoterzisti il sabotaggio scatta nei campi

Il vice presidente dei Contoterzisti UNCAI di Cremona Remagni Buoli: “La start up CT Smart 24 è al lavoro per neutralizzare con l'agricoltura 4.0 gli atti vandalici ai danni di trebbie e trince”


ROMA, 9 settembre 2020 - La criminalità non dà scampo agli agromeccanici della pianura padana. Anno dopo anno nelle campagne si ripetono atti di una gravità inaccettabile finalizzati a mettere fuori gioco mezzi agricoli e contoterzisti durante la trebbiatura e la trinciatura. Si occulta nel mais, coltura principale della Bassa, l'insidia per chi, da contoterzista, affida ai mesi di agosto-settembre e ottobre, alle mietitrebbie e alle trince semoventi il grosso del lavoro e dei profitti. Nei mesi del raccolto nella pianura padana capitano decine e decine di atti vandalici volti a sabotare le macchine, legando materiali vari alle piante di mais: si tratta di bulloni o di materiali non ferrosi come acciaio inox che sfuggono ai metal detector delle trince, collocate nei rulli introduttori per impedire l'entrata di corpi estranei. “Quale vigliacco può pensare di avere un tornaconto personale, occultando una sbarra di acciaio inox tra le piante di mais?”, lo sfogo di un contoterzista lodigiano.

L'esito dei sabotaggi è spesso pesante: interi meccanismi finiscono in pezzi, i mezzi d'opera si bloccano e la sistemazione dei danni richiede anche intere giornate. Trebbiatori e trinciatori vittima dei vandali confermano, ma chiedono anonimato per non essere presi di mira: “Quando la sbarra entra in contatto con la trincia, questa si rompe causando un danno da 12.000 a 30.000 euro, senza contare il fermo macchina e i danni per i committenti che subiscono ritardi nella raccolta del cereale spesso problematici per l'arrivo di precipitazioni che aumentano l'umidità del prodotto”, quantifica uno di loro.

Un triste business per le officine meccaniche quando il contoterzista non riesce a riparare in proprio il danno, opera di un diretto concorrente o più semplicemente di un idiota? Soprattutto, c'è modo di stanare questa gente? Le denunce ci sono sempre state, ma i risultati non si sono mai visti.

Il gruppo di contoterzisti che fa capo alla start up CTSmart24 ritiene di poter contrastare il fenomeno. “L'agricoltura 4.0, la geolocalizzazione dei mezzi agricoli e il codice deontologico che ci siamo dati possono fornire gli strumenti necessari per un controllo preventivo sul campo. Il nostro obiettivo è evitare il fermo macchina e mettere fuori gioco gli interessi dei sabotatori, quali essi siano, attraverso l’etica della sharing economy", ci spiega il vice presidente di CTSmart24 e vice presidente dei Contoterzisti UNCAI di Cremona Rossano Remagni Buoli. In pratica, quando un contoterzista subisce un sabotaggio di questo tipo, un suo collega si prodigherà affinché le difficoltà siano superate prontamente, attraverso la fornitura diretta del ricambio necessario o, addirittura, mettendo a disposizione una macchina analoga. Ma CTSmart24, continua Rossano Buoli, non si ferma qui e ha già contattato alcuni tecnici che stanno trovando la soluzione (nell’industria esiste già) anche per l’individuazione di materiale antimagnetico, che altrimenti passerebbe dal metal detector.


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09/09/2020, 16:11
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Mother Regulation , in 3 anni poca chiarezza

Uncai, Cai, FederUnacoma, Unacma e Confagricoltura hanno sottoscritto un documento inviato al MIT dove evidenziano alcuni punti critici sulle recenti prescrizioni sulle masse dei mezzi agricoli con omologazione europea

ROMA, 18 settembre 2020 – Azione condivisa di Uncai (Unione Nazionale Contoterzisti), Cai (Confederazione Agromeccanici e Agricoltori Italiani), Confagricoltura, FederUnacoma (Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l'Agricoltura) e Unacma (Unione Nazionale Commercianti Macchine Agricole) per ottenere dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti alcuni chiarimenti sulle masse ammissibili dei veicoli isolati e dei treni agricoli omologati con regolamento europeo 167/2013 (Mother Regulation), in vigore dal 1 gennaio 2018.

“Alla luce di una recente circolare del MIT, carente in alcuni punti, le Associazioni si sono confrontate. In gioco ci sono gli investimenti in mezzi agricoli nuovi, un tema sensibile e strategico per contoterzisti, agricoltori, costruttori e rivenditori. C’è stata subito intesa, e insieme abbiamo individuato alcuni punti critici sui quali è indispensabile un intervento del ministero al fine di eliminare errate interpretazioni, uniformare i comportamenti e mettere a disposizione di tutti gli addetti del settore (omologatori, venditori, utilizzatori, enti proprietari delle strade, autorità preposte ai controlli su strada) un provvedimento esaustivo su diversi ambiti”, spiega il presidente di Uncai Aproniano Tassinari che aggiunge come, in assenza di una circolare chiarificatrice, alcune tipologie di mezzi agricoli con omologazione europea Mother Regulation sarebbero penalizzate.

Uno dei punti maggiormente controversi è il limite oltre il quale un mezzo agricolo Mother Regulation diviene eccezionale e necessita del permesso di circolazione dell'ente proprietario della strada: “I limiti di 14 e 20 tonnellate non esistono più per i trattori e per i rimorchi a tre assi Mother Regulation, e fino a 18 tonnellate (per i trattori) e 27/30 (per i rimorchi a 3 assi) non occorre più chiedere il permesso di circolazione. Dovrebbe essere così in tutta Italia, invece sappiamo che in alcune zone d'Italia si chiede il rispetto dei vecchi limiti”, spiega il coordinatore di Uncai Fabrizio Canesi.

Nonostante da quasi tre anni circolino sulle strade italiane trattori e rimorchi “Mother Regulation”, in grado di garantire maggior sicurezza sulla strada, l'incertezza normativa perdura: “Il tema è complesso, tocca aspetti giuridici, tecnici e amministrativi. Ci sono una massa omologabile, una massa di circolazione e una massa massima tecnicamente ammissibile che possono confondere l’utilizzatore. Ci sono un libretto di circolazione che non riporta tutti i dati necessari per spazzare via ogni ambiguità e una targhetta stampigliata sul rimorchio da compilare non si sa come. Poi c'è un indennizzo usura strade da rimodulare, dal momento che i mezzi agricoli operano principalmente in campo, e c'è un piano sanzionatorio completamente da ridefinire in base alle tipologie di trattore, di rimorchio e di accoppiata trattore più rimorchio. Punti critici sui quali siamo certi si farà la dovuta chiarezza”, conclude Canesi.

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19/09/2020, 9:07
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Trattori efficienti per la resilienza
Tassinari: “La lezione del lockdown: la resilienza è il frutto di trattori efficienti e della capacità di usarli. Per questo è urgente programmare il futuro della meccanizzazione agricola italiana”

ROMA, 25 settembre 2020 - “In agricoltura, ‘resilienza’ è diventata la parola salvifica per guardare con fiducia al domani. Ma di cosa è composta la resilienza se non di trattori efficienti e dalla capacità di usarli?”. Il presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti Aproniano Tassinari coglie l’occasione della presentazione dell’Eima Digital Preview, per invitare il governo a riflettere sulla necessità di programmare il futuro della meccanizzazione agricola attraverso il pensionamento dei mezzi agricoli più obsoleti e pericolosi e soprattutto riconoscendo la centralità dei servizi agromeccanici conto terzi in un'agricoltura che intenda essere competitiva, verde e un presidio del territorio.

“Durante il lockdown forzato, con le officine e i magazzini ricambi chiusi, sono andati avanti i mezzi agricoli in buono stato, e sono andati avanti i contoterzisti strutturati come centri di servizi, che dispongono di un’officina, di un parco macchine recente e affidabile e di una rete di collaboratori”, afferma Tassinari che aggiunge come nel settore agromeccanico la politica degli aiuti a pioggia e dei bonus non offra garanzie per il futuro: “Tutti noi vorremmo vedere nei campi solo le trebbie, le vendemmiatrici, i trattori e gli attrezzi più moderni. Un giorno ci arriveremo. Ma gli incentivi, spesso al traino di contingenze economiche e politiche, diventano doping se non sono agganciati all’offerta di meccanizzazione già presente su un territorio, facilmente quantificabile, a una solida formazione agromeccanica e a una cultura imprenditoriale in gran parte ancora da costruire”. “Solo a queste condizioni l’agricoltura italiana non sarà più trattata da cenerentola”, conclude Tassinari, “acquisirà libertà e autorevolezza, contribuirà alla definizione delle politiche agricole europee e chi la dovrà rappresentare sarà scelto dal suo interno”.

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26/09/2020, 10:38
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Uncai sui cent’anni di Confagricoltura

Tassinari: “L’agricoltura ha alcune montagne da scalare, ma grazie alla capacità di Confagricoltura di restare sempre giovane e alla collaborazione tra agricoltori e contoterzisti siamo sulla buona strada”

ROMA, 28 settembre 2020 - “Pesano di più i mesi di pandemia dei 100 anni di Confagricoltura”. Con queste parole, in occasione delle celebrazioni per l'importante traguardo raggiunto dell'associazione di agricoltori fondata a Roma nel 1920, il presidente dell’Unione Contoterzisti - Uncai Aproniano Tassinari sottolinea come il segreto dell’eterna giovinezza di Confagricoltura sia scritto tra le righe del suo Statuto: “Riconoscere tra i valori fondanti dell'associazione la promozione della ricerca scientifica, la formazione e l'innovazione tecnica e tecnologica significa invitare gli agricoltori a non restare fermi, a rinnovarsi senza tradire la propria identità, e a guardare al futuro con fiducia nella ragione”. Da qui, prosegue il presidente Tassinari “l’invito, sempre assiduo in Confagricoltura, a gestire in maniera razionale e ragionata le problematiche dell’agricoltura e delle nostre imprese, senza cedere a ideologie, reazioni di pancia o paure”.

Per conservare il peso economico e sociale che gli spetta, il settore agricolo deve mantenere un approccio dialogante e positivo e riconosce in ogni nuova montagna da scalare, una sfida importante con cui misurarsi. Oggi le montagne si chiamano divario digitale, ammodernamento delle attività e dei mezzi meccanici, efficienza energetica, fonti rinnovabili, consumo del suolo, dissesto idrogeologico, gestione idrica. E sappiamo di essere sulla buona strada e prossimi alla vetta, perché stiamo raccogliendo significativi risultati in ciascuno di questi ambiti, anche grazie alla sempre più stretta collaborazione tra agricoltori e contoterzisti agromeccanici. “Cento anni sono un traguardo ragguardevole, e sono orgoglioso che Uncai e Confagricoltura procedano nella stessa direzione, accomunati dalla volontà di costruire, con il mezzo della ragione che si fa buonsenso, qualcosa di bello e duraturo in campo”, conclude Tassinari.

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28/09/2020, 16:34
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I primi finanziamenti ai contoterzisti

In Lombardia due agromeccanici, uno di Lodi e uno di Cremona, beneficeranno dei fondi regionali del bando Faber, destinati per la prima volta anche alla loro categoria


MILANO, 5 ottobre 2020 – Per la prima volta degli agromeccanici beneficiano di fondi pubblici. Un contoterzista cremonese e uno lodigiano riceveranno dei finanziamenti erogati da Regione Lombardia attraverso la misura Faber, finalizzata all'ottimizzazione e all'innovazione dei processi produttivi (della dotazione iniziale di 10 milioni – 5 in overbooking, per ora ne sono stati decretati 1,25) .

“Due associati Uncai risultano tra le 57 imprese artigiane che riceveranno i primi fondi Faber”, illustra il coordinatore di Uncai – l’Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici Fabrizio Canesi che aggiunge che “per accedere al bando e vedersi finanziato fino al 30% dell’investimento, i contoterzisti dovevano semplicemente dimostrare che il mezzo agromeccanico acquistato fosse in grado di raggiungere le condizioni ottimali di produzione”.

In particolare, l’opportunità è stata colta in pieno da uno dei due contoterzisti che riceverà 30mila euro a fondo perduto (il massimo concesso dalla misura) per aver acquistato un mezzo agricolo importante, green e rispettoso del suolo. Il secondo contoterzista ha, invece, acquistato attrezzi agricoli per qualche decina di migliaia di euro. Anche in questo caso, il 30% della spesa sarà coperto dalla Regione.

I due finanziamenti possono essere definiti “storici” perché gli agromeccanici/contoterzisti sono esclusi “per principio” da tutti i finanziamenti pubblici (europei, nazionali e regionali) all'agricoltura perché artigiani (svolgono servizi conto terzi, a casa degli agricoltori) e non agricoltori. “Grazie al lungo lavoro svolto dalla Federazione Lombarda aderente ad Uncai, l’assessorato allo Sviluppo Economico ha recepito la posizione delle imprese agromeccaniche e le ha inserite tra i soggetti beneficiari dei vari bandi che verranno emanati. Condizione è l’iscrizione all’Albo degli agromeccanici lombardi”, prosegue Canesi che conclude con l'augurio che altre Regioni seguano l'esempio della Lombardia, riconoscendo con un Albo di categoria la centralità del contoterzismo per una agricoltura sempre più professionale e responsabile verso la collettività”.

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05/10/2020, 16:15
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Apre Contoterzisti Roma

Tassinari: “Non si ferma l'interazione e l’integrazione tra contoterzisti e agricoltori, fondamentale per la sostenibilità economica del settore”


ROMA, 14 ottobre 2020 – Ieri, 13 ottobre, è stata costituita l’associazione Contoterzisti Roma con sede in via Giulia 4, negli uffici capitolini di Confagricoltura. Presidente l'imprenditore agromeccanico Fausto Betti di Cerveteri. “Un apertura mentre il mondo torna di nuovo a chiudersi è un segnale importante per gli imprenditori agricoli e agromeccanici”, il commento del presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti - Uncai Aproniano Tassinari. “Non vogliamo che si fermi l'interazione e l'integrazione tra contoterzisti e agricoltori, fondamentale per la sostenibilità economica del comparto e per la programmazione degli investimenti”.

Primo obiettivo di Contoterzisti Roma è favorire la crescita imprenditoriale della categoria: “Occorre che il contoterzismo si organizzi professionalmente e autonomamente sul territorio con imprenditori in grado di rispondere stabilmente alle richieste sempre più specifiche delle aziende agricole, sia di quelle che guardano ai mercati locali sia di quelle orientate verso i mercati internazionali”, prosegue Tassinari che aggiunge come a ciò si aggiunga l’offerta di servizi specifici per gli agromeccanici romani, in particolare in ambito fiscale e contrattuale, al fine di sgravarli dai numerosi obblighi burocratici verso la pubblica amministrazione.

Uncai non conquista Roma, ma si mette al servizio del coordinamento tra le imprese locali: “Contoterzisti e agricoltori condividono lo stesso dovere di impiegare responsabilmente il suolo e le risorse naturali. Tuttavia il loro futuro dipende, prima di tutto, dalla loro capacità di essere competitivi. Un equilibrio difficile da mantenere che richiede conoscenze sempre più specifiche e una solida collaborazione”, conclude Tassinari.

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Inizia l'intreccio tra Cotesi e Uncai

Delegazione UNCAI con il presidente Tassinari in Portogallo per visitare l'azienda leader nella progettazione e produzione di spago e reti per la fienagione “ad altissima densità”


OPORTO (Portogallo) – Il Presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti – UNCAI, Aproniano Tassinari, continua il ciclo di incontri con le grandi realtà industriali strategiche per gli agromeccanici. Dopo la visita ad alcune aziende costruttrici di macchinari agricoli, ha incontrato a Oporto, in Portogallo, Pedro Violas, presidente di Cotesi, leader mondiale nel settore del cordame agricolo e navale, con siti produttivi in tutto il mondo.

Il presidente Tassinari era accompagnato dal direttore tecnico UNCAI Roberto Scozzoli e dal consigliere Giuliano Oldani. All'incontro con i vertici societari di Cotesi erano presenti anche il direttore commerciale Filipe Serra, il Responsabile Sviluppo Mercato Italia Pedro Barbosa, il Responsabile delle produzione, l'ing. Alberto Ganicho, e il Responsabile Mercato Italia Antonello Collu.

A Oporto l'azienda ha due stabilimenti che rappresentano l’eccellenza internazionale nella progettazione e nella produzione di spago per presse quadre, di reti per rotoballe, oltre che di corde nautiche (anche da regata) e reti da pesca. Tassinari e il presidente Violas hanno parlato della necessità di collaborare alla diffusione dei prodotti Cotesi nel mercato italiano, attraverso un progetto di sviluppo e di crescita che impegni i contoterzisti.

“Ci siamo avvicinati a Cotesi quando alcuni nostri contoterzisti e il direttore tecnico Scozzoli hanno verificato come le loro reti reggano, senza strapparsi, balle ad alta densità di fieno di 800 kg”, ha detto il presidente Tassinari. “Pochi contoterzisti italiani conoscono, però, Cotesi, perché l'azienda portoghese è solita lavorare per conto terzi e solo da un paio di anni si è affacciata sul mercato italiano direttamente con il proprio marchio. Con molto piacere opereremo per diffondere il più possibile la qualità dei loro prodotti tra gli agromeccanici”, ha aggiunto il presidente di UNCAI, auspicando un punto di confluenza e di intreccio al servizio dell’agricoltura italiana di Uncai e Cotesi.

Nell'esprimere apprezzamento per la visita, il presidente Violas ha confermato il grande impegno di Cotesi in Italia per offrire prodotti innovativi, specificatamente dedicati alle imprese agricole e agromeccaniche: “In Europa collaboriamo già con i contoterzisti tedeschi, inglesi e francesi. Siamo soddisfatti di poter aggiungere un interlocutore autorevole e forte anche in Italia”, ha detto il presidente. “La collaborazione con UNCAI consentirà a Cotesi di costruire un dialogo diretto con gli imprenditori agromeccanici e avere nuovi sbocchi commerciali in Italia”.

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21/10/2020, 14:26
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Collaborazione tra Cotesi e Uncai

Delegazione UNCAI con il presidente Tassinari in Portogallo per visitare l'azienda leader nella progettazione e produzione di spago e reti per la fienagione “ad altissima densità”


OPORTO (Portogallo) – Il Presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti – UNCAI, Aproniano Tassinari, continua il ciclo di incontri con le grandi realtà industriali strategiche per gli agromeccanici. Dopo la visita ad alcune aziende costruttrici di macchinari agricoli, ha incontrato a Oporto, in Portogallo, Pedro Violas, presidente di Cotesi, leader mondiale nel settore del cordame agricolo e navale, con siti produttivi in tutto il mondo.

Il presidente Tassinari era accompagnato dal direttore tecnico UNCAI Roberto Scozzoli e dal consigliere Giuliano Oldani. All'incontro con i vertici societari di Cotesi erano presenti anche il direttore commerciale Filipe Serra, il Responsabile Sviluppo Mercato Italia Pedro Barbosa, il Responsabile delle produzione, l'ing. Alberto Ganicho, e il Responsabile Mercato Italia Antonello Collu.

A Oporto l'azienda ha due stabilimenti che rappresentano l’eccellenza internazionale nella progettazione e nella produzione di spago per presse quadre, di reti per rotoballe, oltre che di corde nautiche (anche da regata) e reti da pesca. Tassinari e il presidente Violas hanno parlato della necessità di collaborare alla diffusione dei prodotti Cotesi nel mercato italiano, attraverso un progetto di sviluppo e di crescita che impegni i contoterzisti.

“Ci siamo avvicinati a Cotesi quando alcuni nostri contoterzisti e il direttore tecnico Scozzoli hanno verificato come le loro reti reggano, senza strapparsi, balle ad alta densità di fieno di 800 kg”, ha detto il presidente Tassinari. “Pochi contoterzisti italiani conoscono, però, Cotesi, perché l'azienda portoghese è solita lavorare per conto terzi e solo da un paio di anni si è affacciata sul mercato italiano direttamente con il proprio marchio. Con molto piacere opereremo per diffondere il più possibile la qualità dei loro prodotti tra gli agromeccanici”, ha aggiunto il presidente di UNCAI, auspicando un punto di confluenza e di intreccio al servizio dell’agricoltura italiana di Uncai e Cotesi.

Nell'esprimere apprezzamento per la visita, il presidente Violas ha confermato il grande impegno di Cotesi in Italia per offrire prodotti innovativi, specificatamente dedicati alle imprese agricole e agromeccaniche: “In Europa collaboriamo già con i contoterzisti tedeschi, inglesi e francesi. Siamo soddisfatti di poter aggiungere un interlocutore autorevole e forte anche in Italia”, ha detto il presidente. “La collaborazione con UNCAI consentirà a Cotesi di costruire un dialogo diretto con gli imprenditori agromeccanici e avere nuovi sbocchi commerciali in Italia”.

“Come presidente di Uncai mi auguro che lo sviluppo e la crescita del mercato italiano di Cotesi possa presto portare un impatto positivo sulla qualità dell'offerta di servizi agromeccanici per la fienagione. È tempo che il grande potenziale di Cotesi si esprima anche nel nostro Paese”, ha concluso Tassinari.

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