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UNCAI- Unione Naz. Contoterzisti Agromeccanici e Industriali
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Marco
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Contoterzisti sul piatto della bilancia
Per l’ambiente, il clima, la biodiversità, la salute e il benessere, nel 2020 aumenterà il sostegno europeo alla ricerca e all’innovazione. Tassinari: “Agromeccanici indispensabili per l’applicabilità pratica dei risultati dello sviluppo tecnologico in agricoltura”.
ROMA, 10 settembre 2019 — Pur accogliendo con favore l'incremento del sostegno europeo alla ricerca e all'innovazione ai fini della fornitura di alimenti sicuri e di elevata qualità inserito nel progetto di bilancio generale dell'Ue per l'esercizio finanziario 2020, l’Unione Nazionale Contoterzisti – UNCAI sottolinea l'importanza dei servizi agromeccanici per l’applicabilità pratica dei risultati dello sviluppo tecnologico a livello di azienda agricola.
Domani la Commissione agricoltura del Parlamento europeo voterà il progetto di parere sul Bilancio generale dell'Ue per l'esercizio finanziario 2020 (messo a punto dal relatore Paolo De Castro di S&D). “Occorre coerenza con gli obiettivi comunitari e strategici in materia di ambiente, clima, biodiversità, salute e benessere – evidenzia il presidente di UNCAI Aproniano Tassinari –; inoltre è necessario incentivare e sostenere iniziative adeguate alle esigenze delle piccole aziende agricole senza economie di scala, onde possano beneficiare delle nuove tecnologie e guardare con fiducia al futuro. Per questi motivi occorre un coinvolgimento esplicito dei contoterzisti nella politica agricola europea”.
In Italia l’iper ammortamento ha avuto il merito di creare, in particolare tra i contoterzisti, una domanda di agricoltura digitale in precedenza quasi del tutto assente. “Ora invitiamo le istituzioni, e per prima la Commissione agricoltura dell’Unione, a individuare un sostegno finanziario intelligente, che faccia compiere un ulteriore passo nella direzione dell’adozione di soluzioni dell’agricoltura di precisione e 4.0, dati i loro comprovati benefici ambientali e la necessità di una maggiore efficienza agricola”, prosegue il presidente di UNCAI: “In una realtà come quella italiana caratterizzata da un eccesso di frammentazione, l’esternalizzazione dei processi produttivi rappresenta l’unica risposta possibile per la sostenibilità socioeconomica e ambientale e per un utilizzo efficiente del bilancio comunitario”. Si tratta di una esternalità positiva perché permette un impiego più efficiente delle attrezzature, dei mezzi tecnici e del lavoro. “L'integrazione della dimensione agromeccanica sia all’interno della PAC sia tra le politiche agricole e commerciali dell'Unione è quanto di più coerente possa oggi fare l’Unione se intende concretamente sostenere i metodi di produzione che giovano al clima, all'ambiente e alla biodiversità. Per questo, è essenziale una riflessione sul futuro della politica agricola comune, da avviare attraverso progetti pilota che riguardano i contoterzisti oppure il finanziamento di programmi operativi a più ampio respiro tesi a promuovere smart land e comprensori agricoli intelligenti insieme ai contoterzisti”, conclude Tassinari.
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03/09/2019, 15:52 |
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Marco
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Una nuova visione per l’agricoltura Tassinari: “Con l’On Bellanova al primo posto il bene di chi lavora e fatica in agricoltura, anche dei contoterzisti”
ROMA — "Dalla neo ministro Teresa Bellanova attendiamo una netta accelerata nella direzione del pieno riconoscimento dei diritti di chiunque lavori in agricoltura, anche delle aziende agromeccaniche. Non diversamente da quelle agricole, anche le imprese conto terzi hanno una responsabilità sociale e hanno il dovere e diritto di essere protagoniste in positivo nel contesto socioeconomico dove operano". L'Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali - Uncai plaude con queste parole alla scelta di un tecnico del lavoro quale ministro dell'agricoltura in grado di portare una nuova visione negli uffici di XX Settembre a Roma.
"Chiediamo all'On. Bellanova di non rinunciare mai a far sentire la propria voce sui grandi temi del lavoro. Abbiamo apprezzato la risolutezza del suo intervento sul caporalato. E condividiamo l’approccio all’annoso problema della xylella con l’invito alla ricerca di mettersi al servizio di chi lavora nei campi e nei frantoi per un piano di rigenerazione del paesaggio. Vorremmo che il ministro proseguisse in questa direzione, premiando il lavoro e non la rendita. Incontrando chi fatica nei campi e non chi in città attende i pagamenti diretti dell’Europa. Per questo ci auguriamo che l’On. Bellanova accetti l’invito a partecipare il prossimo 4 dicembre al grande Forum Contoterzisti che UNCAI sta organizzando presso lo stabilimento Same Deutz-Fahr di Treviglio", prosegue il presidente di UNCAI Aproniano Tassinari. “Il contoterzismo è pietra d’angolo per regolare un settore dove non mancano i rischi e le ingiustizie nei confronti di chi lavora, delle loro famiglie e dell’ambiente, e UNCAI è una risorsa per raggiungere obiettivi come il miglioramento delle condizioni di vita delle operatrici e degli operatori agromeccanici e l’accrescimento della loro professionalità, sicurezza e salute. Vorremmo costruite un rapporto di fiducia e collaborazione con il ministero partendo proprio da questa attenzione al sociale, dalla volontà di puntare al bene comune”, conclude Tassinari.
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11/09/2019, 15:40 |
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Marco
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logo-per-mail.jpg UNA FILIERA DOP PER IL MAIS ITALIANO
Quotazioni del cereale distanti dalla copertura dei costi. Da Lodi arriva l’appello alla ministra Bellanova affinché sostenga la filiera maidicola a rischio di sopravvivenza e il lavoro del tavolo tecnico sul mais
LODI, 20 settembre – Alle aziende maidicole mancano 500 euro/ettaro affinché la coltivazione del mais sia sostenibile economicamente. Il prezzo minimo dovrebbe essere di 200 euro alla tonnellata. Mercoledì sera a Marudo (Lodi) si è svolto un incontro dedicato al granoturco con UNCAI, il CREA e diversi partecipanti del tavolo tecnico sul mais istituito due anni fa dal ministero delle Politiche agricole. Dalla serata, ripresa dalle telecamere di Agrilinea Tv e sponsorizzata da AGCO - Fendt, arriva l’appello alla ministra Teresa Bellanova di proseguire con ancora più determinazione i lavori avviati dal tavolo tecnico per migliorare la situazione assai critica della maiscoltura nazionale.
Aziende e sistemi di stoccaggio sono a rischio di sopravvivenza a causa delle quotazioni distanti dalla copertura dei costi. “Mentre nel resto del mondo aumentano gli ettari investiti a mais, in Italia le superfici si sono ridotte del 40% negli ultimi 10 anni: nel nostro paese ci sono 100.000 aziende maidicole per 600.000 ettari di mais. L’Italia produce ormai meno del 60% del granoturco necessario alle filiere alimentari zootecniche e umane”, ha sottolineato il presidente di UNCAI Aproniano Tassinari. “Anche le nostre produzioni italiane dop sono a rischio perché i disciplinari prevedono che la materia prima provenga da allevamenti che hanno alimentato i bovini con almeno il 50% di mais di origine nazionale”.
Gli esperti sono concordi nella strada da percorre. Il mais da indistinta “commodity” deve diventare una “speciality”, vale a dire un prodotto mirato alle esigenze di impiego. Occorre promuovere i contratti di filiera facendo massa critica tra aziende sementiere, produttori, terzisti, essiccatori e mangimisti perché “senza massa critica il mercato è lasciato ad altri soggetti”. Occorre migliorare l’immagine del mais tra i consumatori che forse lo associano solo alla polenta e ai corn flakes e non all’alimentazione zootecnica di qualità, necessaria per avere salumi, latte e formaggi che accontentino i palati esigenti.
Ma per aumentare la competitività del settore, aumentare le rese (ferme dal 1996, mentre aumentano nel resto del mondo) e ridurre i rischi ai quali si espone un’impresa maidicola è necessario individuare ambiti di recupero dell’efficienza aziendale attraverso una riduzione dei costi e un approccio agronomico più attento alle precessioni colturali, ai tipi di lavorazione, alla specificità degli ibridi, agli ogm sani (le New Breeding Technique non risolvono il problema della piralide del mais) e agli stress ai quali è soggetto il cereale. “E qui entrano in gioco i contoterzisti abituati a spingere su innovazione e tecnologia quando gli altri arretrano, visti i tempi che non favoriscono gli investimenti. Tra i terzisti è costante la domanda di innovazione. Governo e ministero dovrebbero tenerne conto e promuovere azioni volte a sostenere e incoraggiare l’imprenditorialità degli agromeccanici”, ha detto Tassinari.
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20/09/2019, 19:02 |
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Marco
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Gasolio agricolo, gli sgravi fiscali un bene per tutti
Scozzoli (Contoterzisti Uncai Emilia-Romagna): “Per l’evoluzione sostenibile delle pratiche agricole il gasolio agricolo agevolato è ancora necessario”
BOLOGNA - “L'Italia sconta l'insostenibile costo dell'energia e le arretratezze infrastrutturali. Il carburante nazionale è appesantito più dalle tasse che dallo zolfo. Assurdo pensare di ridurre gli incentivi sul gasolio agricolo, come è stato scritto con buona dose di demagogia nella bozza di decreto legge sul clima”. Il direttore di Apimai Ravenna e dei Contoterzisti UNCAI dell’Emilia-Romagna Roberto Scozzoli boccia su tutta la linea la proposta allo studio del governo di eliminare gradualmente gli sgravi fiscali concessi al mondo agricolo per l'acquisto del gasolio.
“Già al netto del fisco il carburante nazionale è tra i più cari d'Europa (0,64 euro/litro contro la media europea di 0.61, fonte Mise), con le accise e contributi vari, il gasolio italiano costa quasi 1,492 euro/litri, più che in Francia (1,464), Spagna (1,209) e Germania (1,273) i Paesi con i quali dobbiamo misuraci economicamente. Solo in Islanda, Norvegia e Svezia fare il pieno costa di più, ma qui l'agricoltura ha un peso diverso”.
Nel settore agricolo, il costo dell'energia incide, a seconda del tipo di azienda, tra il 12 e il 18% sul valore aggiunto, senza contare una logistica caratterizzata da frammentazione, piccoli appezzamenti, stradine di campagna e dal peso della burocrazia. “È evidente il forte impatto negativo di un aumento, anche graduale, del costo del gasolio agricolo. Il divario di prezzo dell'energia rispetto agli altri Paesi aumenterebbe ulteriormente con conseguenza perdita di competitività dell’Italia e minore capacità di remunerare i fattori produttivi”.
Nessun audit energetico giustificherebbe la proposta di ridurre gli sgravi fiscali al carburante: “Il settore agricolo necessita, piuttosto, l’attivazione di un ampio programma di efficientamento energetico. Siamo consapevoli che sia necessario ridurre i costi energetici e migliorare le performance economiche e ambientali a lungo termine. Ma toccare il gasolio agricolo agevolato senza alternative reali è una inutile forzatura che danneggerebbe tutti”.
In assenza di soluzioni tecnologiche alternative al gasolio e alle attuali motorizzazioni, aumenterebbe tutto, dalle tariffe di lavorazione dei terreni (+30%) al cibo. “Forse si ridurrebbero solo gli affitti e il costo della terra, ma si scoraggerebbero comunque gli investimenti in macchinari più rispettosi dell’ambiente e si danneggerebbe lo sviluppo della nascente filiera del biometano, che necessita ancora di diversi anni di sviluppo”.
Inoltre, diversamente dall’industria, l'agricoltura italiana non può delocalizzare la produzione come risposta a costi energetici insostenibili. “Oltre una certa soglia i prezzi al consumatore non si possono spingere. E allora si smetterà di produrre. Per prime saranno lasciate a loro stesse le zone marginali, quindi la cerealicoltura subirà il colpo di grazia, vista la marginalità già ridottissima. Temiamo che una stretta sui carburanti agricoli agevolati andrà solo ad aumentare gli effetti negativi (e speculativi) generati dai regimi incentivanti particolarmente vantaggiosi verso alcune tecnologie ancora immature (biocombustibili, agricoltura urbana, idroponica) o non adatte a ottimizzare le risorse aziendali (fotovoltaico, eolico) che, quindi, non possono costituire la base sulla quale incentrare l’evoluzione sostenibile della pratica agricola”.
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26/09/2019, 18:18 |
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Marco
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Contoterzisti alleati del clima Tassinari: “UNCAI è pronta a collaborare con il Ministero dell’ambiente al perfezionamento del dl clima”
ROMA – “Il decreto clima non prevede e non vuole creare nessuna penalizzazione al settore dell’agricoltura”. Con una nota il ministro dell’ambiente Sergio Costa stoppa l’ipotesi di azzerare gradualmente gli sconti fiscali sui carburanti agricoli. “Riducendo parzialmente le accise sui carburanti, l’agevolazione sostiene il reddito di agricoltori e contoterzisti che possono così mantenere produttivo e in salute ogni angolo di territorio; inoltre il carburante agricolo agevolato contribuisce a contenere il prezzo finale di vendita dei prodotti agricoli. Ringraziamo quindi l’attenzione dimostrata dal ministro Costa”, con queste parole il presidente dei Contoterzisti UNCAI Aproniano Tassinari interviene sul dibattito in corso sul gasolio agricolo. “Appena resa nota la bozza del decreto clima, abbiamo contattato il ministero dell’Ambiente perché la posizione espressa sul gasolio agricolo con l’intenzione di eliminarlo non era consistente con l’obiettivo della tutela del territorio e della responsabilità sociale di chi opera nel settore agricolo. Il chiarimento del ministro è importante e l’Unione Nazionale Contoterzisti - UNCAI è pronta a collaborare con il Ministero dell’ambiente affinché il decreto legge clima venga perfezionato. I contoterzisti agromeccanici UNCAI vogliono essere i migliori alleati del clima e dell’ambiente”.
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27/09/2019, 14:09 |
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Marco
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Dazi States contro gli agromeccanici Tassinari: “Anche i contoterzisti, principali attori dell’innovazione tecnologica in agricoltura, verrebbero danneggiati dai dazi degli States”
ROMA – "Ciò che da italiani facciamo fatica ad accettare è di finire vittima di una ritorsione la cui origine, datata 2004, la vede totalmente estranea, visto che non era fra i partecipanti al consorzio Airbus finito nel mirino, del quale invece facevano parte Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna". Con queste parole il presidente dell'Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici - UNCAI Aproniano Tassinari commenta il verdetto Wto che autorizza gli Stati Uniti ad applicare dazi per circa 7,5 miliardi di dollari sull’import Ue, 482 milioni dei quali provenienti dall'agrifood italiano (il 9% dell'import agroalimentare negli Usa di origine italiana, fonte Nomisma).
"Difficilmente gli Stati Uniti applicheranno a un suo storico alleato una 'sanzione medievale' che colpisce chi vende e chi acquista, riducendo la quantità scambiata. Inoltre i dazi generano sempre rappresaglie e fra pochi mesi sempre il Wto si pronuncerà sui dazi per 4 miliardi di dollari che anche l’Ue potrebbe imporre agli Usa, che a sua volta era stata sanzionata per Boeing. E allora si vedrà. La trattativa Usa-Ue è ancora all’inizio".
Il presidente UNCAI invita quindi le istituzioni a sostenere le filiere minacciate dai dazi, prima fra tutte quella lattiero-casearia: "Bene prevedere subito dei fondi compensativi e azzeradazi e offrire alle aziende agricole sbocchi commerciali esteri alternativi agli States, perché il settore primario non può reagire da solo a un cambiamento repentino di paradigma che metterebbe in crisi la stessa espressione “Made in Italy”. Anche gli agromeccanici verrebbero danneggiati dai dazi perché le aziende agricole protagoniste delle eccellenze agroalimentari italiane nel mondo sono caratterizzate da una forte predisposizione per l'innovazione tecnologica resa possibile proprio dagli investimenti dei contoterzisti”, conclude Tassinari.
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04/10/2019, 14:20 |
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Marco
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Il Consiglio dell’Unione Nazionale Contoterzisti nomina Fabrizio Canesi Coordinatore e Roberto Scozzoli Responsabile tecnico
ROMA, 11 ottobre 2019 - Il Consiglio di Amministrazione di UNCAI, sotto la presidenza di Aproniano Tassinari, ha nominato Fabrizio Canesi Coordinatore nazionale dei Contoterzisti e Roberto Scozzoli Responsabile tecnico dell'Unione.
Fabrizio Canesi, manager di grande esperienza e direttore della Flima (la Federazione Lombarda Imprese di Meccanizzazione Agricola), avrà il compito di assicurare e mantenere il coordinamento tra gli associati, curando l'attuazione delle direttive di UNCAI; inoltre assume un ruolo strategico nello sviluppo associativo dell'organizzazione sindacale.
Roberto Scozzoli, laureato in scienze agrarie e direttore di Apimai Ravenna, diventa punto di riferimento per le associazioni aderenti e per le Istituzioni fornendo consigli e assistenza tecnico-economica su tematiche relative alla gestione e allo sviluppo delle attività agromeccaniche.
Aproniano Tassinari: "Su invito delle Istituzioni UNCAI ha deciso di formalizzare alcune posizioni già da tempo consolidate al suo interno. Il passaggio è conseguenza del radicarsi dell’Unione Contoterzisti sul territorio nazionale e della necessità di persone in grado di rappresentare le istanze dei contoterzisti, che ricordo essere artigiani e non agricoltori, nella loro completezza e complessità. Fabrizio Canesi e Roberto Scozzoli, forti dei risultati raggiunti in favore degli agromeccanici della Lombardia e dell’Emilia-Romagna, contribuiranno a dare nuovo impulso alla strategia sindacale di UNCAI che punta ad essere il principale aggregatore di contoterzisti italiani e a stringere accordi di collaborazione con tutta la filiera al fine di rendere più competitiva e sostenibile l'agricoltura del nostro Paese".
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11/10/2019, 12:27 |
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Contoterzisti e Mercato Italia dei mezzi agricoli Politiche efficaci per lo svecchiamento del parco macchine nazionale passano dal riconoscimento del processo di terziarizzazione dell’agricoltura
ROMA - Rilanciare politiche specifiche per lo svecchiamento del parco macchine in agricoltura, prima fra tutte il migliore utilizzo dei fondi PSR. Il presidente di UNCAI Aproniano Tassinari concorda con l'analisi di FederUnacoma, la Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l'Agricoltura, sulla necessità che le istituzioni operino scelte strategiche in favore del settore della meccanizzazione agricola, fiore all'occhiello della produzione italiana non di meno di agroalimentare e abbigliamento.
“Le istituzioni ancora rincorrono una discutibile politica di meccanizzazione che privilegia la collocazione della macchina in ogni azienda agricola, indipendentemente dalla sua capacità di inserirsi in termini validi nel processo produttivo. Una politica che ignora la funzione svolta dei Contoterzisti e ha impedito al settore di restare competitivo, immettendo nella dotazione tecnica di molte aziende agricole macchine difficilmente ammortizzabili e rendendo il parco trattoristico italiano tra i più obsoleti e insicuri in Europa”, spiega il Presidente di UNCAI.
Negli ultimi 30 anni il processo di “terziarizzazione” dell’agricoltura non ha riguardato solo l'Italia, ma tutto l'Occidente che ha recepito il fatto che l’impresa agricola, di qualunque dimensione, poteva avvantaggiarsi acquistando da organizzazioni esterne quei servizi meccanici che altrimenti avrebbero richiesto forti immobilizzi di capitali e di risorse lavorative e imprenditoriali. Inoltre il ricorso a servizi conto terzi ha aumentato la flessibilità degli agricoltori nelle loro scelte colturali.
“Una politica di meccanizzazione non può, dunque, fare a meno dei Contoterzisti e di strumenti che valorizzino la loro abilità artigiana nella conduzione dei campi. Occorrono Albi professionali in tutte le regioni, che, in ogni finanziamento o bando, permettano di mettere al primo posto competenza, formazione e crescita tecnologica degli imprenditori agromeccanici e non tollerino improvvisazioni. Questo se sta a cuore l'ambiente, la sostenibilità economica del comparto e la sicurezza di chi opera in campo”, conclude Tassinari.
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18/10/2019, 11:18 |
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Marco
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Nasce UNCAI Campania L’imprenditore di Avellino Marco Todisco guiderà l'associazione di Contoterzisti campani, nata con il supporto di Confagricoltura. Obiettivo sviluppare il contoterzismo professionale richiesto dal comparto AVELLINO - Prende forma e forza UNCAI sul territorio nazionale. Il 22 ottobre ad Avellino si è costituita l’associazione dei contoterzisti agromeccanici campani. Assume la carica di Presidente l’imprenditore avellinese Marco Todisco. L’organigramma si completa con il Vice Angelo Frattolillo (che è anche il Presidente di Confagricoltura Avellino) e i consiglieri Marco Trani e Vincenzo Ciccarella. “Su spinta di imprenditori locali abbiamo costituito UNCAI Campania. Il prossimo passo sarà presentarci sul territorio. In dicembre chiameremo a raccolta i contoterzisti di Avellino, mentre nei mesi successivi organizzeremo degli incontri nelle altre province campane”, dichiara soddisfatto il Presidente nazionale di UNCAI Aproniano Tassinari, presente all’atto costitutivo con Donato Rossi della Giunta di Confagricoltura e Angelo Frattolillo, presidente di Confagricoltura Avellino e Vice Presidente di Confagricoltura Campania. “L’associazione offrirà servizi di consulenza sul contratto agromeccanico e sulla sicurezza. Sgraverà le imprese dagli obblighi burocratici relativi ai permessi di circolazione dei mezzi agricoli e alla gestione del gasolio agricolo agevolato”, prosegue Marco Todisco. “Inoltre UNCAI Campania svolgerà una funzione di monitoraggio dei prezzi praticati dai Contoterzisti campani al fine di pubblicare un tariffario regionale delle lavorazioni agromeccaniche che da noi manca per la carenza di coordinamento tra le imprese conto terzi. La nostra regione per la propria conformazione morfologica del territorio e i microclimi delle diverse aree, è caratterizzata da diverse varietà colturali ed è in questi contesti che i 649 contoterzisti agromeccanici campani si trovano ad operare, con gli insilati e la produzione di biomasse del casertano, la produzione ortofrutticola nel napoletano, le produzioni in serra della Piana del Sele nel salernitano, la viticoltura del sannio e la media irpinia per finire alle produzione cerealicole dell'alta irpinia. Senza per questo escludere, la zootecnia, l’olivicoltura, le foraggere, frutticoltura e la lavorazione del legno, presenti in tutta la regione. Per questo la sinergia con Confagricoltura è essenziale per diffondere le attività dell’Associazione nei diversi territori. In funzione di questo, gli operatori di Confagricoltura Campania saranno formati affinché siano in grado di fornire risposte puntuali anche ai contoterzisti”, sottolinea Todisco”. Le numerose sfaccettature e vocazioni dell'agricoltura campana sono però anche un impedimento alla chiarezza e alla sinergia tra la domanda e l'offerta per i servizi agromeccanici. Da qui la necessità di UNCAI Campania: “Soprattutto le aziende agricole campane più strutturate chiedono da tempo che il contoterzismo si organizzi professionalmente e autonomamente. UNCAI Campania vuole appunto rispondere alla necessità di un corpo intermedio tra agricoltori e agromeccanici che aiuti la crescita imprenditoriale di questi ultimi. Occorrono servizi conto terzi specializzati, ma l'offerta è carente perché le aziende preferiscono interpretare le lavorazioni agromeccaniche come attività connesse all'azienda agricola, negandosi in questo modo uno sviluppo imprenditoriale come attività di servizi di cui gioverebbe il comparto”. UNCAI Campania nasce così per fare dei contoterzisti campani dei player a tutti gli effetti in grado di rispondere stabilmente alle richieste sempre più specifiche sia delle piccole aziende agricole sia di quelle dalle governance articolate e vocate ai mercati internazionali: “Operatori agromeccanici che con coraggio sappiano mettere a fattor comune l'esperienza maturata in campo su macchine tecnologicamente avanzate e che meritano l'istituzione di un loro Albo professionale regionale”, conclude Todisco. Le imprese agromeccaniche e gli interessati possono mettersi in contatto con UNCAI Campania telefonando allo 0825/35447, scrivendo a campania@contoterzisti.it oppure direttamente presso la sede regionale in Avellino alla via Circumvallazione n°46.
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25/10/2019, 15:34 |
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Contoterzisti e manovra agricola Tassinari: “UNCAI chiede un Ministero del lavoro agricolo di qualità che includa le rappresentanze dei contoterzisti nei tavoli strategici per il Paese”
ROMA - Nella manovra agricola i Contoterzisti non sono citati. "Le imprese e i sindacati agromeccanici possono solo augurarsi di essere presi in considerazione al momento di definire i componenti della Consulta agricola, annunciata in un disegno di legge collegato alla manovra. Ci attendiamo che, come dichiarato, almeno questa sia veramente il frutto dell'apporto di tutte le rappresentanze", l'appunto di Aproniano Tassinari, Presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti - UNCAI. "Esattamente come sono al servizio degli agricoltori e dell'agricoltura, i Contoterzisti si mettono a disposizione delle Istituzioni e dei Ministeri delle politiche agricole e dell'ambiente, se sceglieranno di ascoltare anche le nostre proposte per ridare slancio al settore".
Dopo aver colto con piacere la conferma del gasolio agevolato, più volte messo in discussione, “nel decreto legge fiscale collegato alla manovra abbiamo però constatato regole sempre più rigide in materia di deposito carburante che obbligherebbero la tenuta del registro di carico e scarico per gli agromeccanici in possesso di depositi superiori ai 10 metri cubi, dimenticando che la movimentazione del gasolio agricolo depositato è già tracciata dagli uffici ex-Uma. Ci auguriamo pertanto che si voglia esentare da tale obbligo i depositi di carburante agricolo”, prosegue il Presidente di UNCAI.
Gli agromeccanici sono gli artigiani che "fanno andare" l'agricoltura grazie alle loro mietitrebbie, alle loro cavabietole, alle loro vendemmiatrici meccaniche, ai loro big baller, ai loro mezzi a guida satellitare. “Ebbene, si era parlato del precedente ministero come quello dell'agriturismo; vista l'importante storia personale della ministra Teresa Bellanova ci attendiamo un ministero del lavoro agricolo di qualità che, oltre ad affrontare seriamente la piaga del caporalato, riconosca gli sforzi di chi lavora e investe in agricoltura nel rispetto delle regole, delle persone e dell'ambiente, assegnando anche e soprattutto ai contoterzisti un posto nei tavoli strategici per il Paese", conclude Tassinari, invitando l’on. Bellanova a partecipare al Forum dei Contoterzisti del prossimo 4 dicembre, presso la sede SDF a Treviglio (BG).
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08/11/2019, 19:31 |
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