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UNCAI- Unione Naz. Contoterzisti Agromeccanici e Industriali 
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Accordo tra UniCredit e Contoterzisti UNCAI Umbria
Si apre in Umbria un canale di consulenza e di accesso facilitato al credito per le aziende agromeccaniche

PERUGIA – In occasione dell'ultimo Consiglio, l’associazione Contoterzisti Umbria ha concordato con UniCredit una collaborazione che consente di aprire un canale di consulenza per le aziende associate che intendono rivolgersi al mondo del credito.

Insieme con la struttura di UniCredit che si occupa del settore agroindustriale verranno concordati incontri con le imprese associate su problemi specifici delle stesse e per indirizzare l’accesso al credito nei modi più utili e razionali.

UniCredit mette a disposizione il proprio catalogo prodotti per l’agricoltura, ampio ed articolato, per rispondere alle esigenze degli imprenditori.

Conoscere le caratteristiche dell'attività agromeccanica e del contesto in cui opera il contoterzista è fondamentale per comprenderne i bisogni. "L'attività dell'impresa agromeccanica, esattamente come quella agricola, ha delle fasi che cambiano in base al ciclo produttivo. La discontinuità tra tempi di produzione e di incasso e tra investimenti e ritorni economici rendono difficile l'accesso al credito per le nostre aziende. Con l'accordo raggiunto in Umbria con UniCredit i nostri associati beneficeranno di una riduzione dei costi finanziari e potranno così programmare una crescita aziendale armoniosa e proporsi ai propri clienti agricoltori come imprese flessibili, attrezzati con i macchinari più innovativi, in grado di eseguire lavorazioni specialistiche con le tecniche produttive più efficienti", ha commentato il presidente dei Contoterzisti Uncai dell'Umbria Sergio Bambagiotti che ha aggiunto come "l'accordo favorirà lo sviluppo di nuovi contratti di rete in Umbria integrando fasi diverse della filiera agroalimentare”.

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21/05/2019, 17:39
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Il buon lavoro di UNCAI ai nuovi eletti e all’Europa

Tassinari: “Le risorse destinate all’agricoltura caleranno. Occorre puntare sul lavoro fatto bene, con efficienza ed efficacia dai Contoterzisti”


ROMA - “Non sia un tutti contro tutti, l’Europa merita il rispetto di ciascun nuovo eletto, anche del più critico che può confondere il progetto di una Casa comune con il suo astruso castello burocratico”. Nell’augurare buon lavoro ai neodeputati del parlamento europeo, il presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici - UNCAI Aproniano Tassinari sottolinea come la ricerca dei nuovi equilibri che avranno il compito di guidare la formazione degli Organismi comunitari dovrebbe evitare i temi alla base delle crescente frammentazione delle famiglie politiche europee perché “non si supera la complessità aggiungendo altra complessità”.

“Occorre riappropriarsi del significato di Unione Europea e porre in essere azioni adeguate a tal fine. Per questo l’augurio di buon lavoro va soprattutto all’Europa: che affronti ogni tema cruciale, dall’ambiente all’agricoltura, dall’energia ai flussi migratori alle infrastrutture, valorizzando sempre e in ogni ambito prima di tutto il lavoro fatto bene, con efficienza ed efficacia”.

Un approccio, rimarca Tassinari, reso ancora più necessario e vincolante a causa dell'incertezza del prossimo Quadro Finanziario Pluriennale, con o senza Gran Bretagna: “Le risorse destinate all’agricoltura caleranno, anche per far spazio all’ambiente; inoltre, per il nuovo equilibrio interno fra paesi ricchi e poveri, la quota percentuale di recupero del nostro paese sarà minore che in passato e quindi inciderà sul nostro bilancio agricolo. Si annunciano tempi non facili. In agricoltura occorre una nuova consapevolezza dell’opinione pubblica; occorrono nuovi equilibri e nuove alleanze che facciano leva anche sui Contoterzisti Agromeccanici, in quanto professionisti in grado di rendere più efficiente il settore e quindi di svolgere un buon lavoro e un buon servizio all’agricoltura e alla società. Con il loro lavoro arginano il depauperamento di sostanza organica del suolo; agevolano la riduzione degli sprechi, soprattutto energetici; permettono di reimpostare in economia rotazioni efficaci. Inoltre garantiscono più sicurezza sul lavoro disponendo di macchinari mediamene più recenti rispetto alle aziende agricole. Non vanno lasciati ancora soli”, conclude il presidente dei Contoterzisti.

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29/05/2019, 15:59
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Maltempo: bilancio delle imprese agromeccaniche a rischio
Ovunque macchine ferme nei capannoni, rischio terreni lasciati incolti perché ripristinarli è un costo non previsto. Serve il sostegno immediato delle Istituzioni. Molto seria la situazione nell’Alta Valle del Tevere


ROMA, 30 maggio 2019 – Il maltempo e le basse temperature di maggio hanno ormai compromesso i bilanci di numerose aziende agromeccaniche. “Nelle ultime settimane i Contoterzisti sono rimasti fermi e le loro macchine nei capannoni, anziché nei campi per semine, trattamenti, sfalci o trapianti. La situazione è grave, con terzisti che subiranno forti perdite economiche dovute ai tanti investimenti effettuati in attrezzature e parco macchine e al mancato reddito di queste settimane di continue piogge”, lancia l’allarme il presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti Aproniano Tassinari. “La situazione è al limite. Non si contano le aziende in difficoltà in tutta Italia. In ordine di tempo l’ultimo SOS ci è giunto dall’Umbria e dall’Alta Valle del Tevere dove il tabacco Bright e Kentucky sono in abbondante ritardo con le lavorazioni e le trapiantature. La situazione non cambia con gli ortaggi, l’olivicoltura, la frutticoltura, i cereali e il settore vinicolo data l’impossibilità di entrare con le macchine nei campi per proteggere le colture da patogeni fungini, insetti e agenti crittogamici”, prosegue il presidente dei Contoterzisti dell’Umbria Sergio Bambagiotti.

Occorre che le Istituzioni affrontino immediatamente la situazione e si trovino insieme le soluzioni. “In particolare Uncai è vicina ad agricoltori, allevatori e contoterzisti dell’Alta Valle del Tevere Umbro-Toscana che hanno chiesto alle Istituzioni di dichiarare lo Stato di Calamità Naturale prima che qualcuno di loro si trovi costretto a prendere decisioni drastiche e irrevocabili. Occorre recuperare il recuperabile, agire presto e bene, con sgravi fiscali ma anche congelando le rate dei mutui per i macchinari. Occorre che le Istituzioni coprano i costi per il ripristino immediato dei terreni allagati e compromessi dalle piogge. Anche se ci saranno cali produttivi, non devono essere lasciati incolti per tutta l’annata. Non si può abbandonare un settore già di per se in grande difficoltà”, conclude Tassinari.

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30/05/2019, 14:49
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I Contoterzisti al Tavolo Verde dell’Umbria
Il presidente di UNCAI-Umbria Bambagiotti propone sgravi fiscali per i contoterzisti costretti dal maltempo al fermo macchina

PERUGIA, 4 giugno 2019 – Ieri, per la prima volta, l’associazione Contoterzisti Umbria ha partecipato a un incontro del Tavolo Verde, l’organismo di concertazione che raccorda la Regione con le diverse realtà produttive del mondo rurale, convocato per far fronte ai problemi causati dal maltempo delle ultime settimane. “Si tratta di un risultato molto importante – spiega il presidente dei Contoterzisti UNCAI Umbria Sergio Bambagiotti – frutto del lavoro svolto in questi anni dagli agromeccanici a supporto delle aziende agricole. Inoltre Regione Umbria ha riconosciuto, forse unica in Italia, la professionalità e la competenza degli agromeccanici quale tassello utile per comporre il mosaico dell’agricoltura e quindi per la definizione degli atti regionali in materia. Un ringraziamento particolare va a Confagricoltura, partner di UNCAI in Umbria, e all’assessore all’agricoltura Fernanda Cecchini per l’attenzione che ha sempre dimostrato nei confronti della categoria dei contoterzisti, permettendoci così di apportare il nostro contributo nell'interesse della categoria e dell’agricoltura".

In Umbria ci sono 297 imprese agromeccaniche, mentre in Italia sono 9816 (dati Istat 2017). Tra i contoterzisti è buona norma implementare il proprio set di macchinari e attrezzature solo dopo aver raccolto le necessità dei propri clienti. “La nostra categoria è fondamentale all’agricoltura perché garantisce un parco macchine completo, aggiornato, sicuro ed efficiente, oltre a interventi tempestivi, oggi più che mai fondamentali vista la tropicalizzazione del nostro clima. Inoltre il diffondersi del contoterzismo è un deterrente al fenomeno dell’esubero e, quindi, del sotto utilizzo di mezzi meccanici. Il core business degli agromeccanici è, infatti, tenere sempre in movimento i macchinari, che non possono essere lasciati a riposo come i terreni. Mantenere un alto livello di meccanizzazione agraria li porta, però, a fare sempre i conti con delle rate, da pagare indipendentemente dalle condizioni climatiche o dal presentarsi di calamità naturali”.

Da qui la proposta al Tavolo Verde Umbria di “studiare delle forme di sgravi contributivi o il congelamento di una rata semestrale dei mezzi meccanici nei casi in cui, per calamità di varia natura, diventasse impossibile o poco conveniente coltivare un terreno e l’agricoltore decidesse di tenerlo a risposo; ma anche un contributo per il ripristino immediato dei terreni allagati”, conclude Bambagiotti. Una proposta che UNCAI nazionale, con il presidente Aproniano Tassinari, valuta positiva, con l’invito a tutte le associazioni provinciali e regionali ad attivarsi in tal senso con le istituzioni locali.

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04/06/2019, 19:43
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UNCAI in campo a Enovitis

Il 20 e 21 giugno a Montepulciano (SI) i Contoterzisti UNCAI diventano cronisti per Agrilinea TV


MONTEPULCANO (si) - Due giornate di prove e dimostrazioni direttamente nel vigneto con i primi esperti in meccanizzazione agricola, i contoterzisti. In occasione di Enovitis in campo (Montepulciano, 20-21 giugno) l’Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali - UNCAI collaborerà allo speciale televisivo di Agrilinea Tv dedicato alla viticoltura. "Abbiamo coinvolto i nostri contoterzisti, gli amici di Confagricoltura e dell'Accademia Nazionale di Agricoltura. Con il direttore di Agrilinea tv Sauro Angelini documenteremo l'evento, verificando in campo l'efficacia delle tecnologie e delle attrezzature proposte dagli espositori. In base a ciò che vedremo, proveremo insieme a tracciare un quadro della viticoltura del futuro", illustra il presidente di UNCAI Aproniano Tassinari.

"Enovitis in campo consente agli operatori del settore di vedere all'opera i più moderni trattori specialistici e di valutare numerose soluzioni tecniche per abbattere i costi di impianto e di gestione dei vigneti e del suolo. L'evento rappresenta però anche un'occasione per sensibilizzare agricoltori e contoterzisti ad adottare operazioni di meccanizzazione finalizzate a un'agricoltura sostenibile e di precisione, aspetto che UNCAI non manca mai di sottolineare in tutte le sedi. Attraverso la realizzazione di un prodotto televisivo che racconti le due giornate di Enovitis, puntiamo alla diffusione a un ampio pubblico delle conoscenze in agricoltura e a favorire una comprensione e promozione ‘in presa diretta’ del mondo che ruota attorno al vigneto, fatto di passione e innovazione, attenzione all'ambiente e al territorio, di professionalità e di qualità."

La trasmissione sarà pubblicata sul circuito televisivo interregionale e satellitare di Agrilinea Tv, sul sito agrilinea.tv e sui portali di riferimento (tra i quali quelli Uncai – contoterzisti.it e blog.contoterzisti.it).

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13/06/2019, 21:57
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Tassinari: “Con le tecnologie digitali siamo sulla soglia di una nuova conoscenza in agricoltura. L’Osservatorio Smart AgriFood favorisce il difficile mix di competenze e l’approccio collaborativo necessari”

Algoritmi, sensori, interconnessione di macchine e attrezzature (Internet of Things): le tecnologie digitali sono una parte sempre più rilevante della filiera agro-alimentare. Per sfruttarle al meglio è però richiesto un difficile mix di competenze e un approccio collaborativo e trasversale inedito in agricoltura. Da questa riflessione nasce il Patrocinio di UNCAI all'Osservatorio Smart AgriFood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE (Research & Innovation for Smart Enterprises) dell’Università degli Studi di Brescia.

"Per l’Osservatorio Smart AgriFood, il coinvolgimento di tutti gli attori della filiera agroalimentare è essenziale, al fine di poter garantire una pluralità di voci e competenze. I contoterzisti hanno certamente un ruolo chiave, in qualità di attori che possono trainare le imprese agricole verso la trasformazione digitale. Siamo dunque particolarmente soddisfatti dell’accordo di patrocinio raggiunto con UNCAI, uno degli attori che ci ha dato fiducia sin dal primissimo anno di attività dell’Osservatorio”, afferma Andrea Bacchetti, Direttore dell’Osservatorio Smart AgriFood.

“Siamo sulla soglia di una nuova conoscenza in agricoltura che porterà un maggiore controllo sulle attività, sui processi, sui prodotti e sugli attori della filiera”, aggiunge il Presidente di UNCAI Aproniano Tassinari. “Attraverso le tecnologie 4.0 è possibile raccogliere una mole di dati prima inimmaginabili e trasformarli in informazioni utili per aumentare il valore della filiera e avviarci sulla strada di una intensificazione sostenibile delle produzioni. Occorre però ridisegnare i processi, i macchinari, le metodologie di lavoro e le attività. Un percorso complesso e lungo che si deve avvalere di nuove professionalità e competenze. UNCAI ha subito creduto nell'attività e negli obiettivi dell'Osservatorio Smart AgriFood, riconoscendo in esso un solido punto di riferimento in Italia per comprendere in profondità le innovazioni digitali che stanno trasformando la filiera agro-alimentare. Per questo motivo partecipiamo volentieri ai lavori e alle ricerche dell'Osservatorio sin dalla sua costituzione. Con il Patrocinio viene riconosciuto il lavoro bello e intenso che abbiamo condiviso e ci sentiamo ancora di più incaricati della responsabilità che l'agricoltura 4.0 e il pensiero digitale faccia breccia tra i Contoterzisti agromeccanici del nostro Paese".

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25/06/2019, 20:20
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Efficienza ed economia in campo con i contoterzisti
Intervento del presidente di UNCAI Tassinari all’incontro a Bertinoro dell’Associazione Italiana Foraggi Essiccati- AIFE


FORLÌ-CESENA - “Per la competitività e la sostenibilità ambientale servono più trattori e più attrezzature digitali e di precisione. Il parco macchine al servizio dell’agricoltura italiana è obsoleto, ma il suo ringiovanimento non può essere lasciato alle aziende agricole che, per dimensioni medie e obiettivi imprenditoriali, dubito possano avere un ritorno economico investendo centinaia di migliaia di euro in macchinari. Occorre, invece, un approccio collaborativo e di filiera, demandando l’aggiornamento tecnologico in campo ai contoterzisti”, ha detto il Presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali – UNCAI Aproniano Tassinari, in occasione dell’incontro organizzato a Bertinoro dall’Associazione Italiana Foraggi Essiccati - Aife e da Agrilinea Tv “La filiera del foraggio orientata al benessere animale e alla nostra alimentazione”.
“L’agricoltura italiana è storicamente legata al contoterzismo. Un aspetto che la potrebbe avvantaggiare rispetto ai competitor internazionali. Grazie agli agromeccanici, infatti, il settore primario italiano avrebbe la forza di rinnovare le proprie tecnologie velocemente. Occorre però porre fine agli individualismi, fare squadra; e che la politica se ne accorga”, ha aggiunto.

La necessità di fare squadra è stata il filo conduttore anche della riflessione del parlamentare europeo Paolo De Castro, presente all’incontro: “Oggi, gran parte del lavoro dell'imprenditore agricolo è fuori dall'azienda. Occorrono capacità organizzative, logistiche e conoscenza del mercato. Non basta più fare un buon prodotto. Trasformarlo in reddito è un altro mestiere e per arrivare sul mercato occorre organizzarsi commercialmente, dimostrandosi capaci di stare insieme”, ha detto.

Riccardo Severi, vice presidente e direttore Aife, ha, infine, esposto il caso dell’erba medica italiana esportata con successo in Cina: “Si arriva in Cina grazie a imprenditori e stabilimenti che investono per rendere gli impianti sempre più efficienti. Si arriva grazie agli accordi bilaterali stretti dall’Unione europea con altri Paesi; grazie alla capacità di portare a Bruxelles le problematiche del proprio settore; grazie all’accreditamento del ministero. Ma alla base deve essere una filiera inclusiva, con contoterzisti, produttori e trasformatori”.

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03/07/2019, 17:32
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Protocollo d’intesa tra Accademia Nazionale di Agricoltura e UNCAI
Le due Istituzioni insieme per la tutela e valorizzazione del comparto agricolo e agroalimentare

BOLOGNA, 11 luglio 2019 – Il presidente dell’Accademia Nazionale di Agricoltura Giorgio Cantelli Forti e il presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali – UNCAI Aproniano Tassinari hanno siglato in mattinata a Bologna un protocollo di intesa per la promozione, attraverso iniziative comuni, della cultura agraria, agroindustriale, alimentare e ambientale in Italia. Accademia Nazionale di Agricoltura e UNCAI uniranno competenze, idee e professionalità al fine di valorizzare le eccellenze agricole, agroalimentari, ambientali e favorire una gestione sostenibile dei suoli, delle colture e delle risorse paesaggistiche e forestali, nonché contribuire allo sviluppo economico e tecnologico dell’agricoltura stessa nel contesto del tessuto sociale secondo criteri di sostenibilità.

Con il protocollo d’intesa, le due realtà si impegnano ad attivare di comune accordo incontri periodici di confronto e approfondimento, convegni, seminari, giornate di studio e iniziative culturali rivolte alla diffusione al pubblico delle conoscenze riguardanti la filiera agroalimentare che ha nel contoterzismo un modello di efficienza ed efficacia. Inoltre saranno organizzate visite guidate a filiere produttive e imprenditoriali e saranno realizzate pubblicazioni che possano contribuire alla diffusione delle conoscenze nel campo dell’agricoltura, dell’alimentazione e dell’ambiente.

“L’Accademia Nazionale di Agricoltura con i suoi 212 anni di storia ha sempre seguito lo sviluppo del mondo agricolo cercando il trasferimento di conoscenze dai centri di sapere al campo, con uno scopo etico, culturale, ambientale ed economico. Da qui la necessità di un collegamento e di una collaborazione con la realtà del contoterzismo, fondamentale per una agricoltura che guarda al futuro, attenta al processo produttivo dalla semina, al raccolto fino al consumatore finale”, ha dichiarato il Presidente Giorgio Cantelli Forti.

“Cultura e coltura, l’una completa l’altra. Con l’accordo i Contoterzisti puntano a trasferire le esperienze dal campo ai centri del sapere e soprattutto ricevere dal mondo accademico indicazioni per fare sempre meglio il proprio lavoro, in un settore sempre più complesso e raffinato che richiede una formazione specifica che sappia unire indicazioni teoriche e pratiche”, ha aggiunto il Presidente UNCAI Aproniano Tassinari.

Presenti alla firma dell’accodo anche il Prof. Gualtiero Baraldi, vice presidente dell’Accademia Nazionale di Agricoltura, e il direttore di UNCAI Emilia-Romagna Roberto Scozzoli.

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11/07/2019, 21:34
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Libera circolazione dei mezzi agricoli eccezionali in Lombardia: il Sì di UNCAI
Pubblicata la Legge Regionale che dal 2020 cancella i permessi di circolazione per le macchine agricole eccezionali. Per le aziende agromeccaniche un risparmio netto di circa 100 euro all’anno per ogni mezzo


MILANO — Dal 1 gennaio 2020 in Lombardia non sarà più soggetta ad autorizzazione la circolazione su strade delle macchine agricole eccezionali, vale a dire larghe più di 2,55 m e fino a 14 tonnellate (art. 47 della legge regionale 6 giugno 2019 – n.9). “Ci auguriamo che la nuova norma, ispirata dalla volontà di semplificare la vita alle imprese, venga recepita dal Governo e sia estesa a livello nazionale. Le imprese agromeccaniche ne trarrebbero indubbi vantaggi. Se poi il Codice della Strada sposterà il limite di peso a 18 tonnellate per i mezzi agricoli con nuova omologazione europea, potrebbero non essere più soggette ad autorizzazione neppure le mietitrebbie”, fa sapere il direttore di UNCAI Lombardia Fabrizio Canesi.

La stesura della legge regionale che cancella i permessi di circolazione è frutto della stretta collaborazione tra UNCAI e gli uffici tecnici di Regione Lombardia e permette alle imprese agromeccaniche di risparmiare ogni anno circa 100 euro dovuti per ogni mezzo agricolo eccezionale per dimensioni o per peso in loro possesso: “A inizio agosto il Governo dovrà decidere sulla validità della legge, nel frattempo UNCAI non può che stare accanto alle imprese e spingere per una sua piena attuazione. Le associazioni di contoterzisti offriranno un servizio in meno che peserà sul bilancio di fine anno, ma le associazioni di categoria non devono lucrare sulla burocrazia. Dovremo piuttosto essere bravi a offrire altri servizi ugualmente preziosi alle aziende nostre socie”, aggiunge il presidente dell’associazione Apima UNCAI di Milano, Lodi, Como e Varese Giuliano Oldani.

Senza più pratiche per il rilascio dei permessi di circolazione le associazioni di categoria rischiano di dover ridurre il personale interno. “UNCAI ha il vantaggio di essere composta da strutture territoriali leggere che sanno lavorare in rete l’una con l’altra. Per questo ogni semplificazione non ci spaventa, purché si traduca in vantaggi e risparmi concreti per gli associati”, conclude Canesi.

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19/07/2019, 15:54
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Una nuova strada per la ricerca in cerealicoltura
Tamburini: “Oggi le rese del grano duro sono minori rispetto a 20 anni fa, occorre puntare su varietà più produttive e sane”


RAVENNA — Lo scorso 30 luglio Roberto Tamburini, presidente di Apimai Ravenna (Associazione Provinciale Imprese Meccanico Agricole Industriali) e Consigliere Uncai, era ospite della trasmissione che Agrilinea Tv ha dedicato alla campagna cerealicola appena conclusa. Ne è uscito un quadro desolante per il grano duro (in media solo 55 q/ha). Invece la produzione di grano tenero è stata discreta (65 q/ha), contraddistinta anche da un buon contenuto proteico. L'orzo ha chiuso con ottime performance.

Le incessanti piogge di maggio hanno determinato una campagna in chiaroscuro. A parere del presidente di Apimai Ravenna, esistono però motivi più profondi e strutturali che trascendono l’andamento climatico. “Se la ricerca varietale non cambia strada, l’agricoltura italiana sarà sempre meno competitiva e l’acclamato made in Italy sarà realizzato con materie prime provenienti da altri Paesi”.

Oggi un ettaro di grano duro produce meno di 20 anni fa. “Nel caso del grano tenero i nostri centri di ricerca lavorano su varietà estere, soprattutto francesi, forse poco adatte alle nostre realtà. La ricerca dovrebbe lavorare su varietà che, oltre a essere resistenti alle malattie, raggiungano alti livelli di produzione da noi e non altrove. Occorrono dei grani che, con un andamento stagionale normale, producano almeno 80 quintali/ha”. La ricerca dovrebbe porsi questo obiettivo anziché concentrarsi sull’eccellenza o su nicchie come i cosiddetti grani antichi, pagati bene (anche 60 euro/q), ma dalle rese scarse (circa 20 q/ha): “Per salvarsi non bisogna andare a caccia di chimere, ma guardare realisticamente ai livelli di produzione, il mercato non si spingerà mai oltre un certo prezzo”.

Inoltre in Italia manca tra i produttori la voglia e la capacità di fare massa critica per rapportarsi, almeno alla pari, con la grandi industrie molitorie. “Invece continuiamo a muoverci in ordine sparso, senza considerare che siamo portatori di un unico interesse. Così si fa solo il gioco degli altri anelli della filiera; si parte dal prezzo finale al consumatore, ognuno toglie la sua fetta e quello che rimane... lo si dà all'agricoltore e al contoterzista”, ha concluso Tamburini.

Il talk show “Grano italiano. Dare valore alle filiere italiane dalle scelte varietali al rapporto con il mercato” che si è svolto il 30 luglio a Casa Spadoni di Faenza sarà disponibile su www.agrilinea.tv da lunedì 5 agosto.

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