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UNCAI- Unione Naz. Contoterzisti Agromeccanici e Industriali
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Marco
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In 250 alla XX Giornata del Contoterzista Grande successo ieri a Villalta di Gazzo Padovano per il tradizionale appuntamento di Apiumai Padova PADOVA, 26 GEN 18 - Il suggestivo salone di Villa Tacchi ha fatto da cornice ieri alla XX edizione della Giornata del Contoterzista organizzata da Apiumai di Padova. Quest’anno l’appuntamento è stato dedicato alla meccanizzazione agricola nell’agricoltura biologica e ha richiamato circa 250 contoterzisti della provincia. Sono intervenuti il presidente di Apiumai Damiano Merlin, il direttore dell’associazione Francesco La Gamba, il presidente dell’Unione Nazionale Agromeccanici – UNCAI Aproniano Tassinari e l’assessore all’agricoltura del Veneto Giuseppe Pan.
“Senza contoterzisti molte attività e realtà agricole non sarebbero possibili”, ha affermato l’assessore Giuseppe Pan. “Gli agromeccanici sono necessari per il diffondersi nel settore agricolo di mezzi tecnici moderni e di precisione, per la raccolta dei dati e il risparmio idrico. Per questo occorre una revisione degli organi ministeriali e una legge quadro aperta al mondo del contoterzismo. Senza innovazione l’agricoltura si impoverisce”. L’orizzonte tracciato dall’assessore è dunque quello del prossimo governo con un nuovo ministro per le politiche agricole.
L’importanza del ruolo dei contoterzisti può essere confermata solo da una politica di rilancio del settore. “Basti pensare che quasi l’80% di lavori quali la raccolta dei prodotti agricoli, i diserbi e le semine viene affidato ai contoterzisti”, ha evidenziato il presidente di Apiumai Damiano Merin: “Per questo sono certo che il nostro costante impegno nel farci sentire dalle istituzioni possa finalmente farci acquisire quel ruolo e quella considerazione che la nostra categoria merita”.
Anche il presidente di UNCAI Aproniano Tassinari ha sottolineato la centralità dei contoterzisti come consulenti e operatori per le aziende agricole piccole e grandi: “Portano competitività alle aziende agricole e qualità ai consumatori. Agricoltori, contoterzisti, costruttori, produttori di mezzi tecnici sono i pilastri su cui poggia il settore. L’agricoltura ha raggiunto un livello di complessità e specializzazione tale da non permettere più alla politica di lasciare in un cono d’ombra anche solo uno di questi pilastri”.
La Giornata del Contoterzista è quindi entrata nel vivo con il tema l’agricoltura biologica e le imprese agromeccaniche: principi e potenzialità. Sandro Cappelli della cooperativa di bieticoltori Co.Pro.B ha presentato i dati dell’ultima, positiva, stagione bieticola, rinnovando lo spirito di collaborazione che unisce lo zuccherificio di Pontelongo con i contoterzisti padovani che sta portando a uno zucchero biologico 100% italiano; la consulente Tiziana Schiavo ha illustrato le recentissime regole per i depositi di carburante. Ester Giolo di AVEPA ha illustrato cosa significa fare biologico e quali siano i diritti e i doveri di una azienda agricola bio. Cristiano Baldoin dell’Università di Padova ha presentato alcune attrezzature e macchinari per fare agricoltura biologica preservando la fertilità dei terreni. Infine sono intervenuti Fabrizio e Luca Dalla Vecchia (vendita, noleggio e assistenza nel settore delle macchine agricole ed industriali con sei punti vendita Case e New Holland tra le province del Veneto e Mantova).
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26/01/2018, 14:31 |
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Marco
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UNCAI sbarca a Fieragricola
Informazione e formazione per i contoterzisti allo stand dell’associazione (padiglione 2, stand A6)
VERONA - UNCAI - Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali torna a Verona, a Fieragricola (31 gennaio-3 febbraio), con uno stand di 24 mq all’interno del padiglione 2, per fare informazione e formazione per i contoterzisti. Le quattro giornate dell'appuntamento espositivo rappresentano una importante momento di incontro e confronto per l’associazione, finalizzato in modo particolare a sottolineare l'impegno di UNCAI per un uso mirato dell'innovazione nella meccanizzazione agricola e il rispetto del lavoro e della professionalità delle imprese agromeccaniche, parte essenziale per un agricoltura competitiva e di qualità.
“UNCAI non poteva mancare”, sottolinea il presidente dell’associazione di contoterzisti Aproniano Tassinari. "Il livello di complessità del settore è cresciuto in modo esponenziale, richiede competenze fiscali, commerciali, agronomiche, tecnologiche oltre a una progettualità nuova che UNCAI riesce ad offrire. Per questo ci fa piacere constatare che anno dopo anno sempre più agromeccanici scelgono a livello nazionale di appoggiarsi all’Unione Contoterzisti. Per continuare a essere un efficace sostegno all'agricoltura che cambia, il contoterzismo necessita di specifiche risorse per agevolare l’offerta di servizi agromeccanici innovatiti alle aziende agricole. UNCAI non chiede quindi l’inserimento dei contoterzisti tra i beneficiari dei psr. Lo sviluppo rurale è responsabilità degli agricoltori. Chiediamo una misura che riconosca l’essenzialità del contoterzismo per una agricoltura fatta bene, sostenibile e remunerativa".
Allo stand UNCAI i contoterzisti potranno chiedere approfondimenti e chiarimenti sugli aspetti tecnici e normativi più sentiti dal settore come l’iper ammortamento per gli investimenti in agricoltura 4.0, la Mother Regulation e i nuovi rimorchi con omologazione europea, i permessi di circolazione, le tariffe minime delle lavorazioni agricole regione per regione, l’albo dei contoterzisti, uno strumento necessario per accedere a bandi e finanziamenti regionali alle piccole e medie imprese artigiane, la nuova disciplina per il deposito del carburante, l’assegnazione del gasolio agricolo e le pratiche Uma.
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31/01/2018, 17:41 |
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Marco
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Caos permessi di circolazione in Lombardia
Niente autorizzazioni per i mezzi agricoli a causa del nuovo sistema informatico adottato dalla Regione
MILANO – La digitalizzazione dei processi è spesso fonte di risparmio di tempo e di soldi per le imprese. È a questa logica che le imprese e la Pubblica Amministrazione dovrebbero ispirarsi. Ad esempio, tenendo distinti i mezzi agricoli e i trasporti eccezionali. Così UNCAI e CAI Lombardia invitano Regione Lombardia ad adeguare il nuovo programma informatico per il rilascio dei permessi di circolazione delle macchine agricole eccezionali alla realtà delle strade di campagna. “Il programma informatico è già usato in Emilia-Romagna senza problemi – fanno sapere i due sindacati di agromeccanici –; Regione Lombardia l’ha però modificato con assurde implementazioni, che in alcune province stanno causando diversi disagi”. Le due associazioni contestano alla Regione l’obbligo di inserire nel programma il percorso del mezzo agricolo, quando esso è invece a discrezione del conducente. Il Codice della strada riconosce, infatti, all’operatore la facoltà di “accertare direttamente, sotto la propria responsabilità, la permanenza delle condizioni di percorribilità di tutto l’itinerario prescelto, nonché l’esistenza di eventuali limitazioni, anche temporanee, presenti lungo lo stesso”. Questo perché le autorizzazioni vengono richieste e rilasciate tempo prima dell’effettivo viaggio e possono avere una durata fino a 24 mesi.
APPROFONDIMENTO
Spesso si tratta di strade di campagna, che collegano un appezzamento all’altro, neppure mappate dal programma, implementato per l’autotrasporto e non per i trasferimenti dei trattori pesanti. Inoltre il più delle volte gli spostamenti sono di pochi chilometri. Descriverli con precisione potrebbe richiedere più tempo del tragitto stesso. Inoltre, un’associazione di categoria, incaricata dal contoterzista di ottenere il permesso, come può avere la certezza del percorso che avverrà giorni se non settimane dopo l’autorizzazione? E l’operatore come può ricordarselo? E se le condizioni meteo imponessero una variazione del percorso? Intanto è caos permessi di circolazione in Lombardia con alcune province di buon senso che hanno preferito procedere seguendo le vecchie procedure cartacee e altre che, scegliendo di adottare i nuovi criteri, non sono in grado di rilasciare i permessi in tempo per l’imminente avvio della campagna agricola.
ALTRI "BACHI"
Oltre a richiedere il percorso, il sistema informatico ha altri bachi: richiede di allegare documentazione non prevista, non rispetta il termine massimo di 24 mesi consentito per alcune tipologie di mezzi e, soprattutto, prevede una marca da bollo per ogni mezzo. “La normativa sull’imposta di bollo consente di indicare su un unico atto più istanze, redatte in un unico contesto, procedura già utilizzata da Anas e dalle Prefetture. Chiediamo alla Regione di uniformarsi”.
APPELLO A GIANNI FAVA
Cai Lombardia e Uncai si appellano all’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, che già in passato ha mostrato attenzione verso le imprese agromeccaniche, riconoscendone il ruolo indispensabile nel sistema produttivo agricolo regionale.
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06/02/2018, 18:40 |
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Marco
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L’assemblea dei contoterzisti di Cremona
Tassinari: “Occorre per i contoterzisti un riconoscimento importante come sono importanti per il settore”
CREMONA, 9 FEB - Oggi l’aula magna dell’Istituto Stanga di Cremona si è gremita di contoterzisti e di studenti di agraria per l’assemblea generale dell’Associazione Provinciale Imprese di Meccanizzazione Agricola – APIMA. L’appuntamento ha richiamato circa 150 imprenditori agricoli e agromeccanici del territorio. Molti I temi affrontati: agricoltura biologia e iper ammortamento, permessi di circolazione per i mezzi agricoli, assegnazioni di gasolio agricolo, nuove normative sulle cisterne di carburanti, i bandi regionali aperti alle imprese agromeccaniche, tutti temi toccati dal presidente di Apima Cremona Clevio Demicheli nel suo discorso d’apertura. “Abbiamo bisogno di certezze – ha detto - Tutti parlano di innovazione, di semina di precisione, di sistemi digitali, di tracciabilità, di tutela dell’ambiente. Per fare tutto ciò occorre però dare dignità al contoterzismo”. Si è quindi chiesto: “Se veramente si voleva consentire al mondo del contoterzismo di sfruttare l’opportunità degli iper ammortamenti al 150% per l’acquisto di macchinari 4.0, cosa ci voleva a scrivere una circolare che chiarisse meglio i requisiti che le macchine devono possedere?”
Nel passare la parola al presidente nazionale Aproniano Tassinari, Demicheli ha quindi ricordato come “attorno al tavolo di presidenza di UNCAI siedono solo contoterzisti, vale a dire i presidenti delle associazioni aderenti. Per questo motivo è nata UNCAI, differenziandosi da altre associazioni nazionali di agromeccanici.”
In chiusura il presidente di UNCAI Aproniano Tassinari ha voluto spronare gli studenti in sala: “per fare agricoltura occorra studiare sodo, conoscere, approfondire, praticare. Negli ultimi anni gli iscritti alle scuole di agraria sono aumentati, i governi sembrano però non aver ancora capito che l’agricoltura è la base dell’economia del paese. Se perdiamo l’agricoltura, il paese fallisce. I contoterzisti sono trasversali a tutto il mondo agricolo e devono essere riconosciuti come collaboratori di tutta la filiera, dai costruttori di macchinari, ai produttori mezzi tecnici, dai concessionari agli agricoltori. Il contoterzismo deve essere identificato come una componente della filiera indispensabile per portare reddito alle aziende agricole. Deve avere un suo riconoscimento che non vada a togliere nulla all’agricoltura. Un riconoscimento importante per come è importante il contoterzismo in agricoltura”.
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09/02/2018, 21:48 |
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Marco
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Contoterzisti e sostenibilità 4.0
Tassinari: “La digitalizzazione permette più facili e forti sinergie tra agricoltori, agromeccanici, costruttori e istituzioni”
MONTICHIARI, BS – Non c’è sostenibilità ambientale se prima non sono garantite la sostenibilità economica alle aziende agricole e la sostenibilità sociale. “Il rispetto per un territorio non può essere imposto da politiche calate dall’alto. La sensibilità ambientale è la naturale conseguenza di un processo economico e culturale che coinvolge tutta la comunità”, ha detto il presidente di UNCAI Aproniano Tassinari a margine del convegno La vera sostenibilità non è solo ambientale promosso da Confagricoltura nell’ambito della Fiera Agricola Zootecnica Italiana - Fazi 2018 di Montichiari.
L’attenzione dei contoterzisti si concentra sulle fasi produttive in campo, consapevoli che su quelle sarà valutato dall'agricoltore. Grazie alle soluzioni tecnico-meccaniche disponibili e classificate come agricoltura 4.0, oggi è possibile una sintesi fra esigenze ambientali ed economiche: “L’apporto degli agromeccanici è irrinunciabile. Piuttosto che tendere all’aumento degli indici di meccanizzazione aziendali, una strategia migliore sarebbe incrementare le sinergie esistenti. L'impatto tecnologico deve essere promosso e misurato all'interno di un mondo agricolo che si fa sistema. Solo così il potenziale economico e ambientale dell’agricoltura 4.0 diventa evidente a tutti”, prosegue Tassinari.
Alle porte c’è un nuovo modello di business incentrato su un mix di pacchetti di servizi e informazioni digitali su terreni, lavorazioni offerti dai contoterzisti alle aziende agricole e alla collettività. “Le azioni virtuose in agricoltura sono cambiate, insieme all’organizzazione aziendale e alle abilità richieste. Agricoltori, contoterzisti, costruttori e soprattutto istituzioni devono tenerne conto. Con la digital transformation e la service transformation, il modello di business per un’agricoltura più bio, verde, remunerativa e competitiva passa attraverso le imprese conto terzi”.
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16/02/2018, 20:35 |
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Marco
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Una svolta agromeccanica per una politica agricola sostenibile
Per colmare il gap tecnologico, occorre una Riforma del lavoro in agricoltura che riconosca i meriti e la centralità dei contoterzisti quali vettori di conoscenza, innovazione e reddito nel comparto ROMA – “Se si vuole veramente diffondere su larga scala l’agricoltura di precisione, l’agricoltura 4.0, la tutela del made in Italy agroalimentare per mezzo della tracciabilità di filiera e i metodi di coltivazione rispettosi del suolo, si deve passare dai contoterzisti. Non c’è altra via. Perché rimanere statici non è nel dna dei contoterzisti”.
È l’appello del presidente di UNCAI Aproniano Tassinari ai parlamentari della prossima legislatura, invitati a riscoprire il valore del contoterzismo per un’agricoltura moderna ed efficace, dal momento della preparazione del terreno di semina alla raccolta con macchinari moderni e rispettosi dell’ambiente. “A tutte le forze politiche chiediamo di riconoscere la priorità e l’urgenza di riformare il lavoro agricolo e di riconoscere nelle imprese conto terzi dei Centri di Servizi Esterni necessari per colmare il gap tecnologico e produttivo dell’Italia e negli agromeccanici degli amministratori e dei knowledge workers fondamentali per rendere l’innovazione accessibile in modo modulare e progressivo a tutte le aziende agricole”, aggiunge il presidente dell’Unione Contoterzisti, raccogliendo alcuni spunti della Lectio sulla meccanizzazione in agricoltura fatta da Fabrizio Mazzetto, accademico dei Georgofili e docente alla Libera Università di Bolzano, durante la Giornata del Contoterzismo 2018.
Valorizzare il ruolo dei contoterzisti è prendere atto di una trasversalità di funzione che permette di connettere l’intera filiera, dalle aziende agricole, ai costruttori, dai fornitori di mezzi tecnici e di attrezzature agli agronomi. “Il contoterzismo è una componente che porta reddito, efficacia, sicurezza ed efficienza al comparto. Una componente silenziosa e laboriosa che ora chiede alle istituzioni delle misure di sostegno, distinte dagli strumenti messi a disposizione degli agricoltori. Un sostegno motivato da un progetto italiano per una agricoltura innovativa, vicina alla gente e responsabile verso le generazioni future”.
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21/02/2018, 18:26 |
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Marco
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All’assemblea di Apima Milano-Lodi dibattito sull’agricoltura 4.0
Uncai, Confagricoltura, Coldiretti, Osservatorio Smart AgriFood e Università Cattolica all’Assemblea dei contoterzisti Apima di Milano, Lodi, Como e Varese
LODI – L’agricoltura 4.0 spiegata ai contoterzisti. Venerdì 23 febbraio l’assemblea dell’Associazione provinciale delle imprese di meccanizzazione agricola (Apima) di Milano, Lodi, Como e Varese è stata anche questo: una tavola rotonda (in collaborazione con Topcon, Landini e Bayer) sullo smart farming con interventi di Giuliano Oldani (presidente dell’associazione), Alessandro Rota (presidente Coldiretti Milano, Lodi, Monza e Brianza), Antonio Boselli (presidente Confagricoltura Lombardia e Confagricoltura Milano, Lodi, Monza e Brianza), Aproniano Tassinari (presidente di UNCAI – Unione Nazionale Contoterzisti), Rossano Remagni Buoli (vice presidente Apima Cremona), Tito Caffi (Università Cattolica di Piacenza), Damiano Frosi e Maria Pavesi (Politecnico di Milano / Osservatorio Smart Agri Food).
Missione dell’agricoltura è fornire prodotti agricoli e la sua bellezza è mettere a sintesi i fattori cardine alla base del risultato produttivo. L’innovazione e la tecnica fini a se stessi non sono quindi un bene. Così il presidente di Uncai Aproniano Tassinari richiama la politica ai suo doveri di fronte alla spinta 4.0: “Fino a poco tempo fa l'agricoltura suggeriva all'industria cosa gli serviva. Ora la situazione è capovolta ed è il mondo agricolo a dover capire e cogliere le opportunità del 4.0. Se il futuro è un cambiamento così radicale e distante dalla tradizione, la politica deve intervenire. Mancano però dei fuoriclasse come Marcora e De Castro. Dagli OGM, al biologico, fino al digitale: per un uso consapevole delle opportunità offerte dalla tecnologia, occorrono informazioni corrette e trasparenti che la politica non fornisce più, lasciando il settore facile preda dei populismi. Uncai un cambiamento di rotta l'ha fatto, mettendo le basi di una filiera più forte, retta dalla collaborazione tra contoterzisti e agricoltori. Una collaborazione che porterebbe maggiori frutti se la politica prendesse sul serio l'agricoltura”.
APPROFONDIMENTO
Nel corso della tavola rotonda ciascuno ha portato un oggetto per rappresentare l’agricoltura 4.0, le sue prerogative e le sue potenzialità. Così Tito Caffi ha mostrato un cellulare “perché i dati raccolti da molteplici sensori piantati in campo o installati sulle attrezzature diventano utili e quindi un valore se sono connessi tra loro”, come quando il cellulare ‘sincronizza’ tutto quello che gli facciamo sapere su di noi per suggerirci una pagina web.
Damiano Frosi e Maria Pavesi hanno invece mostrato “una dashboard, vale a dire un cruscotto di un software in grado di rielaborare i dati provenienti dal campo, dai macchinari, dal satellite o da centraline meteo. Con il 4.0 si esce dall’approccio ai dati come fossero silos di informazioni da analizzare separatamente, sono integrati fra loro e si gestisce l’azienda agricola o conto terzi su basi più scientifiche e matematiche.”
Particolari gli oggetti portati dai rappresentanti delle associazioni di agricoltori. Antonio Boselli ha mostrato una mela: “C’è tanta tecnologia anche in una mela, anche se non si vede. Come la genetica e una chimica diversa, con meno fitofarmaci, il 4.0 è parte dell’agricoltura sostenibile nella misura in cui permette di garantire un prodotto sano e senza residui chimici, certificandone la qualità”. Alessandro Rota ha scelto un martello “per ricordare che la tecnologia non è un obiettivo o un mantra, ma uno strumento. Va bene nella misura in cui aiuta l’agricoltura a produrre meglio e di più” e un’occasione per costruire e valorizzare nuove filiere che promuovono il made in Italy attraverso la tracciabilità”. Quindi sposta l’attenzione sulla proprietà dei dati digitali (big data): “una volta nel cloud, in realtà ne perdiamo la proprietà perché qualcuno potrà un giorno impedirci di conoscerli nella loro interezza. Ed è per questo che occorre restare sempre agricoltori e contoterzisti, anche nel mondo del digitale”.
Il titolo della tavola rotonda era, infatti, “Agricoltura 4.0: la svolta industriale del contoterzista”. Rossano Remagni Buoli ha voluto rappresentare il tema attraverso un drone perché “nella mia attività da imprenditore agromeccanico, il 4.0 mi stimola a pensare a nuovi servizi per gli agricoltori, in grado di migliorare la redditività delle loro aziende, ridurre l’impatto sull’ambiente e aumentare la conoscenza su terreni e produzioni”.
“Dobbiamo capire l’importanza di questo cambiamento”, è intervenuto Giuliano Oldani, mostrando un Nir portatile per la misurazione in campo dei nutrienti del foraggio: “Con l’agricoltura 4.0 si introducono dei dispositivi che possono raddoppiare l’efficienza aziendale. Chi non inizia ad avviare un processo di trasformazione all’interno della propria attività, fra pochi anni, sarà emarginato dal mercato. L'iper ammortamento è un'opportunità per avviare questo cambiamento mentre i psr dovrebbero cambiare, premiando i meriti di chi abbraccia l’agricoltura 4.0 e non incentivando l’acquisto di nuove tecnologie”.
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26/02/2018, 16:55 |
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Marco
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Far west gasolio agevolato in Piemonte
Silvestro, Unione Trebbiatori Cuneo: “La Regione incentiva la concorrenza sleale e crea un danno erariale assegnando gasolio agricolo per le attività connesse”
CUNEO, 9 MARZO – Regione Piemonte continua a concedere indebitamente gasolio agricolo per le attività connesse delle aziende agricole. L'Unione Trebbiatori di Cuneo sceglie l'assemblea associativa del 9 marzo a Fossano per lanciare l'allarme. "Abbiamo segnalato il problema e proposto soluzioni ai funzionari della regione e all'assessore Giorgio Ferrero in più di una occasione - spiega il presidente dell'Unione Trebbiatori Massimo Silvestro - eppure non si è mosso nessuno. La situazione è grave perché completamente fuori controllo”. Il carburante agricolo è una delle principali agevolazioni per il comparto agromeccanico, prevedendo una significativa riduzione del costo del gasolio, alleggerito dalla quasi totalità delle accise. “Senza gasolio agricolo le tariffe delle lavorazioni sarebbero meno accessibili per il comparto agricolo e, di conseguenza il prezzo di produzione diventerebbe insostenibile".
Le regole sono chiare. Il D.M. n. 454 del 14 dicembre 2001 stabilisce che l’agevolazione fiscale per l’attività di c/terzi spetta alle imprese agromeccaniche. Mentre alle aziende agricole è concessa solo per i terreni condotti in conto proprio e registrati nel fascicolo aziendale (esattamente come i finanziamenti dei piani di sviluppo rurale, non spendibili fuori dall’azienda agricola).
"Abbiamo invitato la Regione a confrontarsi con la Lombardia e il Veneto, eppure l'assessorato sembra indifferente alla concorrenza sleale, da far west, a discapito delle imprese agromeccaniche e al danno erariale che si auto infligge. Non solo, quando sarà costretta a riconoscere l'errore e chiederà indietro le accise indebitamente scontate, le aziende agricole si ritroveranno dall'oggi al domani debitrici verso lo Stato di ingenti somme che potrebbero far fatica a restituire”.
Eppure il problema è di facile soluzione: "Come accade altrove da molti anni, per l’assegnazione del gasolio agevolato, basterebbe che gli agricoltori si iscrivessero alla Camera di commercio, attivando a fianco dell’attività agricola anche quella per lo svolgimento dell’attività contoterzista da svolgersi in forma non connessa. Una scelta di trasparenza che permetterebbe di far emergere in modo netto l’importanza del contoterzismo per un'agricoltura sostenibile economicamente e fatta bene".
RINNOVO DELLE CARICHE SOCIALI
Eletto il nuovo consiglio dell’Unione Trebbiatori di Cuneo. Nel corso dell’assemblea (Agriparts e Daziano Lubrificanti gli sponsor), sono stati nominati Massimo Silvestro (riconfermato presidente dell'associazione), Fabrizio Gastinelli (vice presidente), Alessandro Galvagno, Franco Piola, Denis Biamonte, Enzo Bonfante, Gianmario Bianco, Roberto Favole, Ezio Battistino, Bruno Chiera, Francesco Boglione, Giuseppe Giletta, Roberto Calandri ed Enzo Corrado.
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12/03/2018, 14:58 |
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Marco
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Contoterzisti e filiere forestali
Lo sviluppo della bioeconomia della foresta inizia dagli agromeccanici, artigiani in servizio attivo anche delle aree agro-silvo-pastorali
ROMA – Con il Testo Unico su foreste e filiere forestali da poco approvato dal Consiglio dei ministri sono state poste le basi di una cabina di regia per il patrimonio boschivo nazionale. In linea con lo spirito della giornata internazionale delle foreste, giunta ieri alla settima edizione, il testo rappresenta uno strumento che si propone di valorizzare la risorsa bosco, fondamentale per la conservazione della biodiversità, la protezione del suolo, la qualità dell'aria e delle acque. “Ora servono decreti attuativi che mettano i contoterzisti al centro del piano di sviluppo della filiera agro forestale”, evidenzia il presidente di Uncai Aproniano Tassinari. “Ogni strategia e programma concreto non potrà prescindere dagli agromeccanici, in prima linea nello sviluppo socio-economico anche delle aree marginali”.
In Italia il bosco è passato dai 5,5 milioni di ettari del 1950 a oltre 10,4 milioni dei giorni nostri. “La più grande infrastruttura del Paese è verde. Boschi e foreste ricoprono il 34,7% del territorio nazionale, eppure si taglia solo il 24% degli accrescimenti annuali, mentre la media europea è del 56%. Questo purtroppo fa dell'Italia uno dei maggiori importatori mondiali di legna”.
Oggi le cose stanno cambiando e con l'entrata in vigore del decreto legislativo in attuazione del collegato agricolo si prospetta una coerente strategia per la bioeconomia e le agroenergie. Dopo l'entrata in vigore dei decreti attuativi ci saranno le condizioni per affermare di avere politiche industriali, agricole e forestali funzionali: “Indipendentemente dal colore politico, il nuovo governo dovrà confermare la multi dimensionalità di un progetto che coinvolge diversi dicasteri, le regioni e soprattutto gli agromeccanici, aziende per eccellenza multifunzionali. Ricordiamo che ogni metro quadrato di bosco distrutto costa 20.000 euro alla collettività e solo nel 2017 gli ettari andati in fumo sono stati 141.000; ma soprattutto ricordiamo che il settore agroforestale vale già 540 milioni di euro, occorre solo attrarre investimenti sostenibili facendo leva sugli agromeccanici, gli unici in grado di garantire adeguate economie di scala”, conclude il presidente Tassinari.
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22/03/2018, 17:55 |
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Si alza l’asticella dell’agricoltura 4.0
Anche nel 2018 Uncai parteciperà ai sempre più ambiziosi incontri dell’Osservatorio Smart AgriFood dedicati all’agricoltura digitale
MILANO – Per il secondo anno Uncai collaborerà ai progetti digitali dell’Osservatorio Smart AgriFood, coordinato dal Laboratorio Rise (Research & Innovation for Smart Enterprises) del dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale dell’Università degli studi di Brescia e dagli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano. Il 27 marzo, presso la sede del Politecnico, c’è stato il kick-off, il calcio d’inizio dell’edizione 2018. Oltre ai contoterzisti, rappresentati per l’occasione dal consigliere di Uncai Giuliano Oldani, erano presenti le associazioni agricole con Donato Rotundo di Confagricoltura e Pietro Torresan della Cia. La multidisciplinarità e trasversalità dell’argomento, vale a dire la trasformazione digitale dell’agricoltura, ha fatto sì che attorno all’Osservatorio si creasse un hub composto da attori vecchi e nuovi della filiera, costruttori di macchine, trasformatori, grande distribuzione, istituti di credito, startup.
Le similitudini con il mondo dell’industria sono tangibili: l’informatizzazione dei processi aziendali e le attrezzature che si parlano tra loro sono una realtà in molte aziende agro-meccaniche. Si tratta però di indirizzare tali soluzioni digitali in una direzione utile per l’agricoltura, hanno spiegato i ricercatori dell’Osservatorio, guidati da Andrea Bacchetti e Filippo Renga.
Al secondo anno di attività, l’Osservatorio alza l’asticella. Oltre a scattare una foto del processo di digitalizzazione del settore e a stimare il volume e il fatturato di chi propone soluzioni digitali in agricoltura (nel 2017 valutato in 100 milioni, il 2,5% del mercato globale), cercherà di anticipare i trend digitali, tenendo conto delle possibilità di investimento di aziende diverse per dimensioni, settori e, più in ampio, approccio verso l’innovazione. Gli argomenti sotto la lente d’ingrandimento saranno, come lo scorso anno, l’agricoltura 4.0, la qualità alimentare e la tracciabilità, le startup e i tavoli di lavoro di filiera. I terzisti, ha evidenziato Damiano Frosi (direttore dell’Osservatorio Contract Logistics) hanno due compiti: sono la categoria che più di tutte dispone dei mezzi e delle motivazioni per rinnovarsi in ottica 4.0, e in secondo luogo hanno il dovere di spiegare la necessità della trasformazione 4.0 all’agricoltore, parlando la sua stessa lingua.
Infine, l’Osservatorio, forte dell’autorevolezza che si è guadagnato con il primo anno di attività, cercherà di approcciare ancora di più le istituzioni. La sfida è dimostrare, con la concretezza di un team composto da ingegneri ed economisti, gli effettivi benefici dell’agricoltura “smart” e di indicare gli strumenti più idonei per portare l’innovazione nel maggior numero possibile di aziende.
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30/03/2018, 13:23 |
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