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UNCAI- Unione Naz. Contoterzisti Agromeccanici e Industriali
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Marco
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Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68793 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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L'Eima Show di UNCAI
Il bilancio dei Contoterzisti e di alcuni espositori: scelta dell’Umbria e tecnologie ottime, rapidità nel risolvere alcuni inceppi organizzativi
PERUGIA – Decompattatori, erpici rotanti, sarchiatrici, semoventi per i trattamenti, trapiantatrici, volanti high tech, sensori, guida Rtk, seminatrici a rateo variabile, sia per semina diretta sia per lavorazione composita. All’Eima Show Umbria sono state proposte macchine attrezzate con ancore o dischi, adattabili ai più diversi tipi di suolo, ma soprattutto tecnologia e innovazione 4.0 invisibile, ma in grado di fare la differenza. Uncai è stata tra i protagonisti della manifestazione, portando dieci trattori attrezzati. Si è trattato di un saggio di come la meccanica agricola abbia preso con decisione la direzione verso l’automazione delle operazioni e il controllo scientifico dei fattori produttivi e ambientali.
Sergio Bambagiotti, presidente dei Contoterzisti Uncai Umbria: “Nei tre cantieri a nostra disposizione, uno dedicato alla coltivazione del tabacco, uno alla semina diretta e uno alla minima lavorazione, circa duemila persone, tra agricoltori, contoterzisti e operatori economici hanno potuto conoscere e testare da vicino le più avanzate soluzioni meccaniche per lavorazione di precisione del terreno. Siamo sicuri di aver trasmesso ai visitatori idee e soluzioni per migliorare la produttività agricola, elevare gli standard qualitativi dei prodotti, ottimizzare i costi di produzione e ridurre l’impatto ambientale”.
Per il buon esito delle prove in campo condotte dai contoterzisti, è stata fondamentale la collaborazione tra Topcon, Fiaccadori Soluzioni, Ferrari, Concept Perugini, Mainardi, Grim e Uncai.
“La collaborazione reciproca è indispensabile per organizzare un evento come questo e per far comprendere il ruolo dei contoterzisti nella filiera. Il contoterzista è il primo portatore di innovazione, formazione e informazione in agricoltura. Siamo accanto agli agricoltori e con loro ci battiamo per il riconoscimento all’origine del giusto prezzo dei prodotti agricoli. Non bisogna mai dimenticare che se l’agricoltore soffre, soffre anche il contoterzista e tutti i fornitori, compresi i costruttori. Per questo occorre stringere la forbice tra costi in campo e costi alla distribuzione”, ha aggiunto Bambagiotti.
Con indosso la maglia dei Contoterzisti Uncai Umbra, Cristiano Casagrande, direttore di Confagricoltura Umbria, promuove la manifestazione: “L’auspicio è che venga confermata la location, l’Umbra è un baricentro a livello nazionale. Un futuro si potrebbe collegare la parte convegnistica alle prove in campo in modo da offrire ai visitatori la possibilità di approfondire i vantaggi dell’agricoltura di precisione e digitale che si potevano vedere all’opera in campo. L’evento ha evidenziato il ruolo trasversale all’agricoltura dai contoterzisti, potendo offrire servizi avanzati alle aziende agricole”.
Le aziende presenti ad Eima Show con i loro prodotti e i loro marchi confermano l’opinione positiva sull’evento, apprezzando in modo particolare la scelta dell’Umbria. Marco Trebbi, consulente marketing di Fiaccadori Soluzioni, guarda avanti: “Ci auguriamo che l’Umbra venga confermata come sede dell’evento che andrebbe però valorizzato maggiormente, comunicandolo agli addetti ai lavori con più largo anticipo. FederUnacoma ha gestito con grande professionalità la manifestazione, risolvendo prontamente ogni problematica sul campo”. Fiaccadori Soluzioni ha portato diverse attrezzature per la lavorazione del terreno: “Possiamo affermare ad altissima voce che Fiaccadori Soluzioni si distingue per la decompattazione, disponendo ad oggi dell’unico decompattatore brevettato (Agrisem). Abbiamo inoltre portato una seminatrice per la lavorazione combinata (Aguirre) e per la semina diretta (Sky agricolture), un prodotto unico, ideato e progettato per lavorare sui terreni come quello italiano”.
Anche Marco Miserocchi, direttore Italia Topcon, ha sottolineato come “Il pregio maggiore di Eima Show 2017 sia stata la location presso un’importate azienda agricola dedicata alla ricerca come quella della Fondazione per l’istruzione agraria. In futuro dovranno solo essere rivisti alcuni aspetti organizzativi come le tempistiche e la modalità di presentazione dei cantieri ai visitatori”. Le principali novità presentate da Topcon sono state il volante elettrico AES35 e i monitor X35 isobus completi, una tecnologia che consente di georeferenziare le lavorazioni e di connettersi al network internet of things per monitorare il campo, l’interazione fra trattrice, attrezzatura e produzioni e la connessione delle macchine tra loro: aspetti che rappresentano il presupposto dell’agricoltura 4.0 e per la tracciabilità di ogni operazione e dei macchinari. “Per portare queste tecnologie agli agricoltori, l’incontro e la collaborazione con i contoterzisti Uncai è centrale. Oltre alle tecnologie occorre però la formazione di contoterzisti digitali in grado di fornire servizi in linea con la richiesta di un’agricoltura che cambia, un aspetto che trova Topcon e Uncai allineati”.
Tra le attrezzature più interessanti da vedere all’opera, la trapiantatrice di tabacco Ferrari (interfila 117/120 cm 4 girelli) combinava l’innovazione della guida Rtk e del trapianto a “rateo variabile” alla manualità di quattro operatori che, seduti dietro l’attrezzo, cariavano i girelli con le barbatelle. Nicolas Ferrarese, di Ferrari: “Da decenni Ferrari organizza prove in campo (Orticoltura in campo, in provincia di Mantova). Per questo crediamo che l’Eima Show abbia enormi margini di miglioramento, soprattutto dal punto di vista logistico per permettere ai visitatori di assistere meglio a cosa accade in campo”.
Concept Perugini ha invece portato una macchina di 7 metri, l’erpice rotante SH Maxi 700, un attrezzo progettato per affinare il terreno prima di operazioni come il trapianto del tabacco. Giancarlo Togni, socio della storica azienda di Forlì, sottolinea la capacità di aziende come Concept Perugini di aggiornarsi di continuo: “Le dimensioni aziendali di chi costruisce macchinari per la lavorazione dei terreni è un elemento determinante se si vuole essere sempre aggiornati con gli sviluppi tecnologici. Né troppo grandi né troppo piccoli, per poter essere sempre vicini, in Italia e all’estero, ai clienti e offrire prontamente ciò di cui hanno bisogno, oggi l’agricoltura di precisione e digitale, un domani l’agricoltura 5.0”.
Infine il giudizio sull’Eima Show di Fabrizio Scortichini, export manager di Grim, azienda sul mercato da 10 anni, specializzata in macchine semoventi per la protezione del terreno da 2100 a 4000 litri. All’Eima Show hanno portato una serie 9 3500 litri, dotata di trasmissione con 4 ruote motrici con differenziale meccanico che la rende adatta a ogni situazione. “L’esperienza ad Eima Show è stata positiva. Una manifestazione importante perché permette di vedere le macchine all’opera. È fondamentale che il cliente trovi conferma in campo di quanto gli spieghiamo in ufficio, che possa fare dei confronti e arrivare a un giudizio personale sulle macchine”, il parere di Scortichini.
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31/07/2017, 17:09 |
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Marco
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L’Osservatorio Smart AgriFood e Uncai lanciano un questionario online sull’agricoltura digitale rivolto ai contoterzisti agromeccanici
ROMA – In questi giorni i contoterzisti Uncai di tutta Italia sono stati invitati a rispondere a un questionario online dell’Osservatorio Smart AgriFood sull’impiego in azienda degli strumenti dell’agricoltura digitale. Due gli obiettivi posti da Uncai e dall’Osservatorio. Innanzitutto fotografare la diffusione dell’agricoltura 4.0 tra i contoterzisti, dal momento che questi, come è emerso anche di recente, durante una tavola rotonda organizzata a Milano da PromoSalons con Martine Degremont- Direttrice del Polo Attrezzature Agricole del salone SIMA, sono la categoria chiamata più di altre a introdurre l’innovazione nel settore primario. In secondo luogo il questionario ha lo scopo di formare e informare gli stessi contoterzisti sulle principali caratteristiche e sui vantaggi dell’agricoltura digitale, che comprende ma non deve essere confusa con l’agricoltura di precisione.
“Fare una stima delle aziende agromeccaniche che, durante le lavorazioni, utilizzano gli strumenti digitali per acquisire, rielaborare e condividere i dati del campo, del macchinario o delle attrezzature è solo uno degli aspetti oggetto dell’indagine. L’investimento in sensori e in tecnologia 4.0 è forse il minore degli ostacoli all’upgrade tecnologico necessario all’agricoltura italiana. Prima di tutto è necessaria una infrastruttura internet veloce e capillare, possibile solo con investimenti pubblici nella banda larga e ultra larga. Inoltre occorre far crescere l’interesse e la richiesta di questi dati da parte delle aziende agricole, dell’amministrazione pubblica, dei fornitori, degli enti certificatori e delle assicurazioni”, il commento del presidente di Uncai Aproniano Tassinari.
È nell’interesse di imprese agricole, agromeccaniche e agronomi raggiungere il prima possibile questi obiettivi e disciplinare con un contratto l’acquisizione, il mantenimento e l’analisi dei dati digitali. “I dati possono essere usati per l’analisi del suolo così come del raccolto, ma anche per la rendicontazione del lavoro, per migliorare i servizi ai clienti o per certificare la qualità e l’originalità di un prodotto agricolo, tracciando su Internet in modo indelebile e sicuro ogni fase di lavorazione”, conclude Tassinari.
L’Osservatorio Smart AgriFood è composto da ricercatori del dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale dell’Università degli studi di Brescia (Laboratorio RISE – Research & Innovation for Smart Enterprises) e del Politecnico di Milano (Digital Innovation della School of Management). L'Osservatorio vuole diventare il punto di riferimento in Italia per comprendere in profondità le innovazioni digitali che stanno trasformando la filiera agricola e agro-alimentare.
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08/09/2017, 16:27 |
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Marco
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Contoterzisti e ambiente
Dall’Università degli Studi di Milano un sistema per misurare l’impronta di carbonio, l’impronta idrica e l’impronta ecologica dei mezzi agricoli e dimostrare i benefici per l’ambiente dell’attività agromeccanica
MILANO – L'Università degli Studi di Milano (dipartimento di scienza agrarie e ambientali) propone a Uncai di valutare con il metodo LCA (Life Cycle Assessment) i vantaggi, in termini di impatto ambientale, delle lavorazioni agricole svolte dalle imprese agromeccaniche in confronto con l’esecuzione tradizionale. "Contrariamente a quanto comunemente si creda – illustra nella proposta Domenico Pessina, ordinario di Meccanica Agraria e Meccanizzazione Agricola dell’Università -, il ricorso a imprese agromeccaniche comporta un beneficio per l’ambiente. A tutt’oggi, tale aspetto è purtroppo quasi sempre ignorato, sia dagli operatori del settore sia dai decisori pubblici."
La collaborazione punta a quantificare tale beneficio e valorizzare l’attività agromeccanica dal punto di vista dell’immagine, ma anche e soprattutto per richiedere la revisione di alcuni meccanismi di incentivazione che al momento escludono i contoterzisti dai potenziali beneficiari.
"La gestione del contoterzista - aggiunge il presidente di Uncai Aproniano Tassinari - è caratterizzata da una maggiore professionalità e tempestività e dall’impiego di trattori e attrezzature più moderne ed evolute. Questo si traduce in un minore impatto ambientale delle lavorazioni e una più elevata sostenibilità alle produzioni agricole".
Per esempio, l’impiego di trattori e semoventi equipaggiate con i più recenti dispositivi per la riduzione delle emissioni consente di ridurre fino a 100 volte l’impatto relativo all’emissione di inquinanti in aria. L’accoppiamento ottimale tra trattori e operatrici permette poi di diminuire i consumi di gasolio a ettaro, con un’ulteriore riduzione di emissioni inquinanti di natura gassosa. Infine, l’impiego ottimale di trattori e operatrici consente di “ammortizzare” al meglio l’impatto ambientale correlato alla loro costruzione.
In particolare, la ricerca intende valutare l’impatto ambientale delle principali operazioni di pieno campo svolte nelle realtà cerealicolo-zootecniche della pianura padana, mettendo a confronto due soluzioni di meccanizzazione, quella svolta con trattori e attrezzature normalmente presenti nel parco macchine di un’azienda agricola e quella integralmente assicurata tramite i servizi di imprese agromeccaniche. Il metodo adottato (l’LCA, ovvero l’analisi del ciclo di vita) permette di calcolare l’impronta di carbonio, l’impronta idrica e l’impronta ecologica rilasciate da un’attività e da un prodotto durante il suo ciclo di vita, dall’estrazione delle materie prime utilizzate per fabbricare il mezzo agricolo allo smaltimento finale.
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14/09/2017, 21:02 |
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Marco
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Precision farming, genetica e cooperazione tra agricoltori e agromeccanici dietro una campagna bieticola Coprob che si preannuncia da record
PONTELONGO (PD) – Nonostante le piogge di settembre abbiano ridimensionato i picchi di polarizzazione di zucchero raggiunti in agosto, si preannuncia un’annata record per la bieticoltura italiana e per Co.Pro.B (32.000 ettari controllati tra Emilia Romagna e Veneto e due stabilimenti, a Pontelongo e Minerbio). “Al 60% della raccolta la media di saccarosio è di 10,3 tonnellate per ettaro – illustra il responsabile dell’area agricola Co.Pro.B Massimiliano Cenacchi –, e a fine campagna prevediamo di raggiungere le 320.000 tonnellate di saccarosio”. Essenziali l’innovazione messa in campo e il contributo dei contoterzisti Uncai. “Ci siamo preparati alle sfide del nuovo mercato senza quote introducendo la bieticoltura 4.0 dove fertilizzazione, genetica, sensori e informatica si connettono alle buone pratiche agronomiche, migliorando le performance anno per anno, aggiunge Cenacchi che sottolinea come la corretta applicazione delle tecniche della bieticoltura 4.0 permetta agli agricoltori un profitto medio netto di 800 euro a ettaro, considerando anche le spese per i servizi agromeccanici.
“Una bieticoltura efficiente ed efficace ha bisogno di precision farming e interconnessione. Per questo la professionalità dell’agromeccanico è necessaria. Solo un contoterzista può arrivare a investire anche 470 mila euro per una macchina da raccolta e “l’impegno dei contoterzisti nel miglioramento del proprio parco macchine è costante”, sottolinea Francesco La Gamba, direttore dei contoterzisti soci dell’A.P.I.U.M.A.I. di Padova.
Dal 1 ottobre, con la fine delle quote, per la bieticoltura inizierà una fase di incertezza. Lo zucchero è un prodotto sensibile e i coltivatori di bietole potrebbero aver bisogno del sostegno dell'Unione Europea. “Co.Pro.B produce zucchero certificato 100% italiano. Non era facile, ma esserci riusciti, grazie prima di tutto ai soci agricoltori ma anche ai contoterzisti, permette a Co.Pro.B di differenziarsi a livello mondiale lanciando sul mercato il primo zucchero grezzo da barbabietola e di costruire insieme una storia di cooperazione, fatta di valori e passione”, aggiunge ancora Cenacchi. “Un ettaro di bietole dà lavoro a circa 7 persone tra agricoltori, contoterzisti, addetti alla trasformazione e al trasporto e venditori di mezzi tecnici. Il valore dello zucchero che esce dai nostri stabilimenti è il valore di un territorio”.
Allegati:
Commento file: Massimiliano Cenacchi - responsabile dell’area agricola Co.Pro.B
Massimiliano-Cenacchi-coprob.jpg [ 80.64 KiB | Osservato 1201 volte ]
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25/09/2017, 18:14 |
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Marco
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UNCAI CON “L’ACCADEMIA RISPONDE” L’Unione Nazionale Contoterzisti è pronta a collaborare attraverso suoi esperti in meccanizzazione e in contoterzismo agromeccanico al nuovo portale web lanciato dall’Accademia dei Georgofili FIRENZE – Uncai, con il suo presidente Aproniano Tassinari, guarda con favore a L’Accademia Risponde, il nuovo portale di informazione tecnica a valenza nazionale presentato oggi nella sede dei Georgofili. “Siamo certi che il portale L’Accademia Risponde si dimostrerà da subito uno strumento al servizio degli operatori del settore agricolo, forestale e agroalimentare in grado di generare una forte interattività dentro e fuori il mondo agricolo. Uncai sarebbe lieta di contribuire al suo buon funzionamento mettendo a disposizione esperti nel campo della meccanizzazione agricola e consapevoli delle necessità tecniche e amministrative delle aziende agromeccaniche. Uncai e Georgofili sono uniti dalla stessa volontà di favorire forme di coordinamento e coesione nel settore primario; una volontà suggellata dal protocollo di intesa siglato un anno fa per lo sviluppo di attività di comune interesse nel campo agricolo. Proprio alla luce di questo accordo, Uncai è pronta a fare la sua parte”, propone il presidente Aproniano Tassinari. Il Portale (attivo dal 2 ottobre e raggiungibile dall’indirizzo web www.accademiageorgofili.it) permetterà una interattività tra il mondo della ricerca e la società, in particolare con gli operatori del settore agricolo e con i consumatori, fornendo gratuitamente risposte a chiunque abbia un quesito inerente il campo di attività dei Georgofili. L’esaustività delle risposte sarà assicurata da oltre 90 Accademici divisi in 22 gruppi tematici. “La nostra proposta di collaborazione nasce nella convinzione che il contoterzismo e i contoterzisti agromeccanici siano essenziali al miglioramento dell’agricoltura italiana, favorendo l’introduzione di innovazioni tecniche, tecnologiche e organizzative”, conclude Tassinari.
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27/09/2017, 19:48 |
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Marco
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Siglata una convenzione tra UNCAI e AGCO
Per i contoterzisti Uncai condizioni vantaggiose per l’acquisto dei mezzi agricoli Fendt, Laverda, Massey Ferguson, Valtra e Challenger
ROMA – Uncai e Agco hanno concordato di offrire ai contoterzisti aderenti all’Unione le migliori condizioni di acquisto di un mezzo agricolo dei marchi Laverda, Fendt, Valtra, Massey Ferguson e Challenger in tutte le configurazioni disponibili. Le imprese agromeccaniche associate Uncai possono beneficiare di vantaggiose condizioni di trattamento come acquisti in 36 mesi, finanziamenti agevolati, permute, sconti sul prezzo di listino, assistenza tecnica personalizzata. Per usufruire dei vantaggi della convenzione, l’impresa associata dovrà, all’atto della prenotazione del trattore o della trebbiatrice, contattare la propria associazione agromeccanica provinciale o regionale aderente a Uncai che rilascerà una dichiarazione comprovante la regolare situazione associativa.
Aproniano Tassinari, presidente di Uncai: "Avvicinare il più possibile i contoterzisti ai mezzi agricoli che escono dagli stabilimenti Agco, dalle mietitrebbiatrici Laverda ai trattori Fendt, Massey Ferguson e Valtra fino ai cingolati Challenger, significa favorire l’avanzamento di tutto il settore. In agricoltura i contoterzisti sono la categoria più sensibile ai vantaggi economici e ambientali dell'agricoltura di precisione e, soprattutto, sono i soli che possono rinnovare il parco macchine programmando investimenti ammortizzabili in tempi ragionevoli. Per questi motivi, oltre a favorire l’upgrade tecnologico delle imprese agromeccaniche, la partnership tra Agco e Uncai rappresenta un segnale positivo per l’intera agricoltura italiana".
Marco Mazzaferri, direttore vendite Agco Italia: “L’imprenditore agromeccanico è parte integrante di una filiera Agricola che dà una risposta efficace a tutte quelle situazioni in cui la meccanizzazione agricola di una proprietà agricola di medie-piccole dimensioni è troppo complicata e onerosa. Inoltre il ricorso al contoterzismo consente un controllo dei costi molto più accurato di qualsiasi altra soluzione. A questo beneficio si somma il vantaggio di poter mediamente contare su un servizio di ottimo livello e di meccanizzazione ad alto contenuto tecnologico. Rivolgersi a un contoterzista è dunque il risultato di un’analisi di convenienza che dà valore aggiunto alle aziende e all’intero comparto. Dal ruolo centrale che ricopre questa categoria, nasce la volontà di AGCO di sostenere gli agromeccanici UNCAI, riservando loro condizioni speciali per l’acquisto e il finanziamento di mezzi agricoli del Gruppo".
Per ulteriori informazioni le imprese interessate possono rivolgersi alle Associazioni territoriali Uncai.
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04/10/2017, 17:14 |
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Marco
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Convegno Uncai ad Agrilevante
Il 12 ottobre appuntamento alla fiera di Bari con "Contoterzisti Puglia, imprenditori smart per aziende agricole sostenibili". Intervengono l'assessore Di Gioia e i presidenti Tassinari (Uncai), Salatino (Contoterzisti Puglia) e Rossi (Confagricoltura Puglia)
BARI – Il 12 ottobre alle ore 10.30, nell’ambito dell’esposizione internazionale dei macchinari e delle innovazioni tecnologiche per l’agricoltura, si terrà il convegno "Contoterzisti Puglia, imprenditori smart per aziende agricole sostenibili" organizzato da Uncai e Confagricoltura Puglia. Durante l’appuntamento, nella sala 3 del Centro Congressi della Fiera del Lavante, interverranno l’Assessore all’agricoltura di Regione Puglia Leonardo Di Gioia, il presidente di Uncai Aproniano Tassinari (Uncai), il presidente di Contoterzisti Puglia Nicola Salatino e il presidente di Confagricoltura Puglia Donato Rossi. Partner dell’evento Deutz Fahr, Azitek e Quadra srl.
Nata lo scorso maggio, l’organizzazione regionale di agromeccanici Contoterzisti Puglia è tra le novità della rassegna. “Il cuore tecnologico di Agrilevante, rappresentato da soluzioni sostenibili per le colture in pieno campo e per quelle specializzate tipiche dell’area mediterranea, smetterebbe infatti di battere senza i contoterzisti”, il commento di Aproniano Tassinari. Il convegno metterà così in primo piano il contributo attivo e strategico delle imprese agromeccaniche per il buon funzionamento delle piccole come delle grandi aziende agricole e per la diffusione delle tecnologie più moderne e smart per lavorazioni agricole rispettose del suolo e dell’ambiente.
Nicola Salatino, presidente dei Contoterzisti Puglia: “Durante l’incontro affronteremo soprattutto tre tematiche. La prima sarà la creazione di un albo delle imprese agromeccaniche pugliesi. Per questo saranno fondamentali la collaborazione della Regione e dell’assessore Di Gioia in particolare. In altre regioni la redazione di un registro analogo ha permesso l’inserimento dei contoterzisti in bandi per favorire la trasformazione tecnologica delle aziende. Siamo sicuri che l’albo possa diventare uno strumento concreto di crescita per tutta l’agricoltura pugliese. Anche la seconda tematica richiederà la disponibilità della Regione. Si tratta della messa a punto di nuove procedure di assegnazione del gasolio agricolo. Procedure più snelle, efficaci e sicure. Infine, per rinforzare la categoria, proporremo la redazione di un prezzario medio delle lavorazioni agricole, al di sotto del quale il pareggio aziendale diventa matematicamente una chimera”.
Allegati:
LOCANDINA AGRILEVANTE 2017.jpg [ 87.16 KiB | Osservato 1079 volte ]
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10/10/2017, 14:07 |
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Confai e Uncai su gasolio agricolo lombardo
Le due associazioni agromeccaniche con l’assessore Fava e il Consiglio di Stato sul tema delle assegnazioni del carburante agricolo
MILANO - Uncai e Confai Lombardia colgono con favore la decisione del Consiglio di Stato di bloccare l’ordinanza del Tar di Brescia dello scorso giugno con la quale si concedeva gasolio agricolo per le attività connesse delle aziende agricole. “Data la complessità della materia, il Consiglio di Stato rimanda a un approfondimento di merito nel dicembre 2018. La motivazione addotta per non concedere più gasolio agevolato per le attività connesse, vale a dire il rischio di un danno erariale, fa ritenere che l’orientamento vada in direzione contraria a quanto deciso in precedenza dal Tar, avversando le richieste delle 16 aziende agricole bresciane ricorrenti e sposando la posizione di Regione Lombardia”, la nota congiunta di Uncai e Confai Lombardia.
Accogliendo il ricorso di Regione Lombardia all’ordinanza del Tar di Brescia, il Consiglio di Stato rileva che “è prevalente l'esigenza dell'amministrazione a evitare esborsi di somme che, seppur rilevanti nell'economia dei singoli imprenditori agricoli interessati all'incentivo, non sono tuttavia esiziali per la sopravvivenza dell'attività degli stessi, quanto meno nello stretto torno temporale considerato”. È evidente che se Regione Lombardia continuasse a erogare gasolio agevolato per le attività connesse e successivamente risultasse che queste non ne avevano diritto, si creerebbe un debito con lo Stato, stimabile in una ventina di milioni di euro, che difficilmente potrà essere sanato dalle aziende agricole che l’hanno indebitamente ottenuto.
In base al D.M. 454/2001 le agevolazioni sulle accise dei carburanti spettano, in agricoltura, in particolare agli imprenditori agricoli e alle imprese agromeccaniche. Per quanto riguarda le aziende agricole, il gasolio agevolato compete solo per lo svolgimento delle attività agricole di cui all’art. 32 del TUIR nei limiti ivi stabiliti. “Sino allo scorso anno, per vedersi assegnato il gasolio agevolato per conto terzi, gli agricoltori dovevano inscriversi alla Camera di commercio e attivare a fianco dell’attività agricola anche quella di conto terzi. Per sedici anni si è fatto in questo modo, senza alcun problema, permettendo di far emergere in modo netto l’importanza del contoterzismo per un'agricoltura sostenibile e fatta bene”, fanno sapere Uncai e Confai Lombardia.
Per senso di responsabilità e lealtà nei confronti della Regione, Uncai e Confai non faranno ricorso, restando in attesa dei richiesti chiarimenti al ministero delle Politiche agricole e all’Agenzia delle Dogane per una corretta interpretazione delle norme, anche in merito all’imposizione, a valere dal 2017, posta da Regione Lombardia alle aziende agricole individuali di aprire una seconda ditta se vogliono disporre del gasolio agevolato per lo svolgimento dell’attività contoterzista da svolgersi in forma non connessa. “Ogni confusione è destinata a impattare negativamente sul lavoro di agricoltori e contoterzisti”, rilevano le associazioni.
Esiste una seconda questione aperta relativa all’assegnazione del gasolio agricolo. Nell’intento di impedire uno scorretto uso del carburante agricolo, la Regione ha dettato nuove disposizioni che prevedono di incrociare i lavori eseguiti dal contoterzista con le superfici esposte nel fascicolo delle aziende agricole. “L’agricoltore non è tenuto a mettere a disposizione del contoterzista il fascicolo aziendale. Questo mette l’agromeccanico nell’impossibilità di sapere se un determinato terreno che gli viene chiesto di lavorare sia presente o meno nella documentazione. L’imprenditore agromeccanico non può denunciare i valori aziendali che non conosce, di cui non è titolare e non ottiene l’accesso. Sollecitiamo pertanto la Regione Lombardia a mettere a disposizione dei contoterzisti i fascicoli aziendali dei loro clienti, così come avviene in Veneto, facilitando in tal modo anche i controlli da parte degli uffici preposti”.
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11/10/2017, 16:04 |
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Marco
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Agrilevante, il contoterzismo pugliese mostra le sue carte
Da Regione Puglia e dall’assessore Di Gioia la volontà di collaborare con i Contoterzisti Puglia: sul piatto gasolio agricolo, psr e concorrenza sleale, albo dei contoterzisti e bandi regionali ad hoc
BARI – Ieri, nel contesto di Agrilevante, si è svolto un workshop a cura di UNCAI e Confagricoltura Puglia per mettere in evidenza le opportunità per il sistema agricolo regionale della partnership tra le due associazioni. Sono inoltre state evidenziate alcune problematiche, come le modalità di assegnazione del gasolio agricolo in Puglia, e si è proposto un albo di agromeccanici che certifichi le aziende terziste "con tutte le carte in regola". All'incontro, dal titolo "Contoterzisti Puglia, imprenditori smart per aziende agricole sostenibili", sono intervenuti l’assessore all’agricoltura della Puglia Leonardo Di Gioia, il presidente di Uncai Aproniano Tassinari, il presidente di Contoterzisti Puglia Nicola Salatino, il presidente di Confagricoltura Puglia Donato Rossi e il direttore di Apima Cremona Fabrizio Canesi.
Non si è parlato di cambi, di sollevatori, di cilindrate o di numeri di giri di trattori e congolati neppure quando sono intervenuti gli sponsor Deutz Fahr, Azitek e Quadra srl. Tutti hanno proposto un’analisi molto attenta di quella che è l’evoluzione del mercato, delle tecnologie e del mondo agricolo. I servizi agromeccanici sono stati riconosciuti essenziali per un’agricoltura fatta bene, sostenibile dal punto di vista ambientale e finanziario, e in grado di aprirsi all’innovazione tecnologica e gestionale. “Il futuro dell’agricoltura lo stiamo già vivendo”, ha sottolineato in apertura il presidente di Confagricoltura Puglia Donato Rossi: “Lo sappiamo noi, imprenditori agricoli, che ogni giorno dobbiamo fare i conti con la necessità e con la possibilità di implementare nelle nostre aziende tecnologie sempre nuove e sempre più smart. Lo sanno coloro che si occupano di agromeccanica, che hanno bisogno di confrontarsi con una classe imprenditoriale culturalmente all’altezza delle innovazioni che si vanno proponendo. Una relazione più stretta e priva di intermediazioni fra questi due fronti dello sviluppo dell’economia agricola pugliese, riteniamo sia la vera chiave di svolta perché nessuno possa dire di aver perso anche una sola opportunità”.
Il presidente di Uncai Aproniano Tassinari ha espresso soddisfazione per la continuità del rapporto di collaborazione con Confagricoltura: “Per il sistema agricolo italiano la sintonia tra agricoltori e contoterzisti è fondamentale e si rinnova ogni volta che decidiamo di confrontarci concretamente con la necessità di un’agricoltura competitiva che raggiunga l’obiettivo della redditività. Il rapporto tra imprese agromeccaniche e aziende agricole è lo stesso dell’industria: i fornitori forniscono servizi, mezzi e componenti a chi produce la macchina finita. Allo stesso modo i contoterzisti agromeccanici forniscono servizi alle aziende agricole affinché il prodotto finale sia competitivo”.
Tra le priorità dell’azione congiunta fra Contoterzisti e Confagricoltura Puglia c’è una migliore regolamentazione dell’utilizzo del carburante agricolo. “D’accordo con l’assessore Di Gioia, invieremo alla Regione le nostre proposte circa il gasolio agevolato”, ha detto il presidente di Contoterzisti Puglia Nicola Salatino: “Proveremo anche ad avanzare soluzioni a un altro problema. Il terzista, sappiamo, non accede ai finanziamenti dal Psr ma subisce la concorrenza sleale delle aziende agricole che svolgono servizi agromeccanici con macchinari finanziati dall’Europa. Un gap sul quale è convenuto o stesso l’assessore”.
Altro tema forte trattato durante la giornata è stato il riconoscimento della categoria dei contoterzisti da parte della Regione Puglia, attraverso un albo degli agromeccanici e il rilancio della cooperazione tra agricoltori e terzisti con un prezzario regionale delle lavorazioni. Il direttore di Apima Cremona Fabrizio Canesi ha portato il caso della Lombardia dove l’Albo ha permesso l’inserimento dei contoterzisti tra i beneficiari di un bando per la digitalizzazione delle imprese. “Inoltre, nell’affidare i lavori agromeccanici pubblici, i Comuni potrebbero attingere all’albo regionale dei contoterzisti, in modo analogo a quanto accade in Puglia per i lavori boschivi, affidati tassativamente a quelle aziende iscritte all’albo delle imprese boschive”.
L’albo raccoglierebbe solo le aziende agromeccaniche che osservano le norme sulla sicurezza sul luogo del lavoro, in regola con i contributi, con il fisco e con i dipendenti. Ha aggiunto Salatino: “L’albo serve a certificare le imprese corrette. A suo tempo solleciteremo l’Anci e gli organi regionali ad affidasi a imprese inscritte all’albo, di contro le imprese si devono attrezzare per essere trasparenti e in regola. Una volta istituito l’albo e certificate le imprese agromeccaniche in regola, anche l’associazione Contoterzisti Puglia potrà avere un suo listino delle lavorazioni con una forbice minima e massima. Il tariffario sarà uno strumento utile anche all’assessorato all’agricoltura al momento di scrivere i bandi del psr che prevedono opere agromeccaniche oppure nell’assegnazione di lavori pubblici agromeccanici”.
Molto preparato sulle tematiche del contoterzismo, anche le più tecniche, nel suo intervento l’assessore all’agricoltura Leonardo Di Gioia si è detto disponibile a costruire un rapporto duraturo con Contoterzisti Puglia: "Ringrazio per il prezioso supporto offerto dalle associazioni di rappresentanza, che sono, di fatto, un braccio operativo della nostra amministrazione perché raccolgono le istanze del territorio, e guardo con estrema attenzione alla collaborazione instaurata fra Confagricoltura Puglia e Unione contoterzisti, perché la considero un modo intelligente e positivo di fare lobbing e di avanzare le proprie proposte." L’assessore ha inoltre confermato di voler mettere mano all'operatività del sito Umaweb (Utenti Motori Agricoli), dal quale dipendono le assegnazioni del gasolio agricolo, con una profonda ristrutturazione della piattaforma informatica, perché vengano meno le criticità riscontrare ed evidenziate nel corso del convegno: "L'impegno è mettere a punto una riforma amministrativa trasparente per facilitare e rendere quanto più utile e semplice possibile l'attività dei contoterzisti in agricoltura, ovvero di coloro che hanno i macchinari agromeccanici e li mettono a disposizione degli operatori agricoli, offrendo anche altri servizi, come il carburante agricolo".
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13/10/2017, 16:16 |
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Marco
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Zootecnia 4.0 e contoterzisti
Per incrementare il valore alla filiera è sempre più rilevante il lavoro dei contoterzisti: i vantaggi economici della tecnologia NIR portatile
VICENZA – Lo scorso 12 ottobre a Sarcedo (Vicenza), nella cornice della settecentesca Villa Capra Bassani, la presentazione del poliSPEC, un piccolo strumento prodotto dalla giovante start up italiana ITPhotonics in grado di misurare il contenuto di nutrienti nei foraggi direttamente in campo, ha permesso di affrontare anche il tema del contoterzismo, sempre più centrale per incrementare il valore lungo tutta la filiera agricola, anche quella zootecnica.
“Per i contoterzisti sarà sempre più importante poter dichiarare l’esatto contenuto di sostanza secca, proteine, ceneri, fibra grezza, NDF, ADF, ADL ed altri elementi se necessari di una balla di foraggio. Una buona zootecnia parte dal campo”, ha affermato nel suo intervento Giuliano Oldani, presidente di Apima Milano, Lodi, Como e Varese e consigliere Uncai.
L’incontro ha visto la partecipazione di oltre cento tra i principali specialisti e professionisti del settore zootecnico, lattiero caseario, mangimistico e del settore della ricerca. Oltre a Giuliano Oldani sono intervenuti Sante Faresin (presidente di ITPhotonics), Jacopo Ferlito (cofondatore di ITPhotonics), Francesco Masoero (Univ. Cattolica), Nico Brogna (Univ. di Bologna) e Igino Andrighetto (Univ. di Padova), Matteo Boggian (Maccarese), Luciano Bertocchi (Gruppo Veronesi), Helmut Mittermair (Consulente per il Biogas) e Claudio Destro (vice presidente Associazione Italiana Allevatori).
Il poliSPEC emette un raggio di luce infrarossa (NIR è un acronimo della lingua inglese Near Infrared Ray) innocuo, che puntato sulla massa da analizzare genera una reazione che viene letta e, grazie al software, trasformata in precise misurazioni del contenuto di nutrienti. La maneggevolezza dello strumento e l’immediatezza dei risultati permettono di ripetere l’operazione in qualsiasi momento, in campo, in trincea, in stalla e sulle feci. La precisione è comparabile a quella della strumentazione di laboratorio, e ciò che si legge sul display può influenzare le decisioni sia a monte sia a valle della filiera.
“Le macchine dove è stato montato il NIR della ItPhotonics hanno permesso di raccogliere dati nell’interesse dell’azienda agricola e nell’ottica dell’Agricoltura 4.0 – ha aggiunto Giuliano Oldani –. Per esempio è stato possibile ridurre molti sprechi. La mentalità diffusa è di seminare il mais che può superare i 1.000 ql/ha. In molti casi ci si scorda che è la qualità del prodotto che determina il suo valore. Infatti una varietà di mais, con una resa in peso del 20% - 30% in meno, può presentare amidi e zuccheri molto più alti. Anche nella raccolta del trinciato e del fieno si sono apprezzati dei vantaggi con tagli mirati a raccogliere meno ceneri”.
L’impatto dell’attività agromeccanica sulla filiera zootecnica può diventare molto rilevante. “Il 98% della raccolta con trince semoventi e mietitrebbie è fatta dai contoterzisti. La possibilità di raccogliere in campo i dati di produzione del foraggio permette agli agromeccanici di fornire alle aziende zootecniche informazioni determinati per pianificare l’utilizzo del foraggio con meno sprechi, prendere decisioni mirate e creare maggiori efficienze”. Si crea il presupposto per un’alimentazione intelligente degli animali in grado di aumentare il benessere delle mandrie, ridurre l’impatto ambientale degli allevamenti intensivi e di migliorare le produzioni riducendo i costi di produzione perché più la qualità del foraggio è elevata e minore è il suo consumo da parte dell’animale. “In tutto ciò la figura del contoterzista cambia, diventando un valido partner per l’azienda agricola. Attraverso i dati raccolti, fornisce, infatti, un elemento determinante per la crescita dell’azienda agricola. Il prezzo del servizio passa in secondo piano perché la competenza del contoterzista diventa centrale per ottenere economie all’interno dell’azienda agricola”, spiega ancora Oldani.
La possibilità di disporre di misure precise, in tempo reale e in continuo, comporta benefici a tutte le figure economiche che operano nel settore dell’alimentazione animale e delle produzioni di foraggio. Il poliSPEC può, infatti, essere utilizzato per (1) misurare le capacità nutritive dei foraggi durante la raccolta, raccogliendo i dati che nel tempo permettono di ottimizzare i tempi e le modalità di raccolta, e non solo, al fine di avere un prodotto sano e più performante ai fini dell’insilamento; (2) misurare la funzionalità delle macchine che preparano la miscela alimentare (carri miscelatori); (3) misurare la capacità degli animale di “selezionare” in mangiatoia gli ingredienti miscelati e addirittura (4) misurare il contenuto della razione che è passata per l’intestino dell’animale ma che non è stato digerito. Tutte queste nuove capacità hanno portato ITPhotonics a sviluppare un progetto di utilizzo versatile dello strumento battezzato FARMLAB, finalizzato ad aumentare l’efficienza della filiera del latte e di quella del biogas attraverso le regole dell’economia circolare: maggiore integrazione delle figure e maggiore conoscenza e gestione anche delle potenzialità dei “particolari”, per molto tempo, a torto, considerati solo marginali (zootecnica di precisione).
Allegati:
Commento file: Misurazione dei contenuti nutritivi delle colture per decidere il momento migliore per raccogliere per ottenere la massima qualità e quantità di foraggio
Misurazione dei contenuti nutritivi delle colture per decidere il momento migliore per raccogliere per ottenere la massima qualità e quantità di foraggio.JPG [ 96.68 KiB | Osservato 945 volte ]
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20/10/2017, 14:38 |
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