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Ufficio Stampa Kyoto Club
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Marco
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Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68677 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
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Kyoto Club partecipa alla COP22
Una delegazione di Kyoto Club composta da Francesco Ferrante, Vicepresidente di Kyoto Club, Mario Gamberale, Coordinatore del GdL "Fonti rinnovabili" di Kyoto Club), Mara Fiocca, responsabile ufficio legale e da due rappresentanti di Greening Marketing Italia Srl, azienda nostra associata: Roberto Della Seta e Gianni Vernetti, partecipa alla COP22 di Marrakech e resta a disposizione per interviste, commenti, interventi o dichiarazioni. L'Associazione partecipa come ONG con status di osservatore presso la UNFCC, Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Il 10 novembre (ore 13-15) organizza il side event dal titolo "A path towards the COP21 targets: the role of energy efficiency in Europe" approvato nel padiglione del MATTM, qui sul sito del Ministero maggiori informazioni.
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07/11/2016, 15:44 |
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Marco
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Sostenibilmente. Evento finale 19 Dicembre (ore 9-12,30) Roma, Auditorium Ministero dell'Ambiente, via Capitan Bavastro 174 Il 19 dicembre a Roma, presso l'Auditorium del Ministero dell'Ambiente, l'evento finale del progetto "Sostenibilmente". "Sostenibilmente" è il progetto di Kyoto Club, con il sostegno del Ministero dell'Ambiente, che mira a diffondere le tematiche energetico-ambientali con uno sguardo sugli strumenti che permettono uno sviluppo sostenibile. Anche quest'anno l'Associazione ha svolto l'attività divulgativa dei temi della sostenibilità ambientale da settembre a dicembre 2016, attraverso dei webinar gratuiti trasmessi in diretta streaming. Tale attività è stata rivolta ad enti locali e scuole del territorio nazionale e ha ripreso quella iniziata nel 2012 con CRES-Climaresilienti e avanzata, negli anni a seguire, con i progetti Pratiche di Sostenibilità e Pratiche di Sostenibilità+. Il convegno sarà trasmesso anche in diretta streaming su La Nuova Ecologia TV e su Facebook (pagina ufficiale di Kyoto Club). Per informazioni e iscrizioni: Enrico Marcon - e.marcon@kyotoclub.org
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12/12/2016, 15:12 |
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Marco
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Kyoto Club presenta "105 Buone pratiche di Efficienza Energetica Made in Italy"
Il libro "105 Buone pratiche di Efficienza Energetica" (Edizioni Ambiente, Collana "KyotoBooks"), a cura del Gruppo di Lavoro “Efficienza Energetica” di Kyoto Club, è disponibile in libreria dal 12 gennaio 2017. Il 26 gennaio, a Roma, la presentazione nazionale del libro. I margini di intervento nel campo dell’efficienza energetica sono molteplici e le potenzialità ampie e diversificate. Gli esempi vanno dalla mobilità all’illuminazione, dall’edilizia ai processi industriali. È quanto si legge nell’introduzione di Gianni Silvestrini al libro “105 Buone pratiche di Efficienza Energetica Made in Italy” (Edizioni Ambiente, Collana KyotoBooks) a cura del Gruppo di Lavoro “Efficienza Energetica” di Kyoto Club.
Il Libro presenta 105 esperienze reali legate all’efficientamento energetico, meritevoli per qualità e innovazione e risultati raggiunti con l’obiettivo di farle conoscere, divulgare, sostenere e replicare, orientando in modo virtuoso anche policy, normazione e finanziamenti a livello nazionale.
I casi virtuosi raccontati da Kyoto Club sono correlati all’efficienza energetica in tutti i contesti: industriale o terziario; nella riqualifica energetica di edifici, residenziali e non residenziali; nei servizi e nella consulenza energetica; nella comunicazione, formazione o didattica; in ambito normativo, finanziario o economico; nella pubblica amministrazione.
"Per il settore dell’efficienza energetica in Italia si stima un volume d’affari medio annuo di circa 5.200 milioni di euro. Si tratta di una filiera di eccellenza, differenziante per il nostro Paese - sottolinea Laura Bruni, Coordinatrice del Gruppo di Lavoro "Efficienza energetica" di Kyoto Club e Direttore Affari Istituzionali Schneider Electric. Diffondere esperienze concrete, innovative e replicabili di efficienza energetica significa incrementare concretamente uno sviluppo economico sostenibile e la competitività italiana", conclude la Bruni.
“È noto che le politiche di efficienza energetica possono avere benefici, aggiuntivi rispetto alla riduzione dei consumi energetici: sulla crescita economica con variazioni sul PIL dell’ordine di 0,25 – 1,1% annuo e con un potenziale di creazione di posti di lavoro che varia da 8 a 27 posti annui per ogni milione di euro investiti” ha dichiarato Ilaria Bertini, Direttore aggiunto UTEE di Enea. “In tale contesto va pieno plauso all'’iniziativa di raccolta di buone pratiche, promossa da Kyoto Club e sostenuta da Schneider Electric, e sfociata in questa nuova pubblicazione editoriale di Edizioni Ambiente, che mira a diffondere e a rendere visibili esperienze concrete e replicabili ‘made in Italy’ di efficienza energetica per mercato, istituzioni, operatori, professionisti”, ha concluso la Bertini.
Il libro, edito da Edizioni Ambiente per la Collana KyotoBooks, sarà disponibile in libreria dal 12 gennaio 2016 e sarà presentato ufficialmente in un convegno in programma a Roma il 26 gennaio 2017, presso la sede della Rappresentanza della Commissione europea. Maggiori dettagli dell'evento.
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03/01/2017, 16:14 |
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Marco
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L’efficienza per fare crescere il Paese. Kyoto Club presenta “105 Buone pratiche di efficienza energetica made in Italy” Oggi a Roma, presso lo Spazio Europa gestito dall'Ufficio d'informazione in Italia del Parlamento europeo e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Kyoto Club ha presentato il libro "105 Buone pratiche di Efficienza Energetica" (Edizioni Ambiente), a cura del Gruppo di Lavoro “Efficienza Energetica” di Kyoto Club. Il Libro presenta 105 esperienze reali legate all’efficientamento energetico, meritevoli per qualità e innovazione e risultati raggiunti con l’obiettivo di farle conoscere, divulgare, sostenere e replicare, orientando in modo virtuoso anche policy, normazione e finanziamenti a livello nazionale.
I casi virtuosi raccontati da Kyoto Club sono correlati all’efficienza energetica in tutti i contesti: industriale o terziario; nella riqualifica energetica di edifici, residenziali e non residenziali; nei servizi e nella consulenza energetica; nella comunicazione, formazione o didattica; in ambito normativo, finanziario o economico; nella pubblica amministrazione.
“Sulla priorità da dare all'efficienza energetica sono tutti d'accordo. La revisione della SEN (Strategia Energetica Nazionale), annunciata dal Ministro Calenda, deve raccogliere, attraverso un ampio processo partecipato, le indicazioni provenienti dai vari attori, prevedendo un deciso potenziamento delle politiche di intervento in coerenza con l'innalzamento dal 27% al 30% dell'obiettivo 2030 di riduzione dei consumi proposto dalla Commissione Europea”, ha sottolineato Gianni Silvestrini, Direttore scientifico di Kyoto Club.
“È noto che le politiche di efficienza energetica possono avere benefici, aggiuntivi rispetto alla riduzione dei consumi energetici: sulla crescita economica con variazioni sul PIL dell’ordine di 0,25 – 1,1% annuo e con un potenziale di creazione di posti di lavoro che varia da 8 a 27 posti annui per ogni milione di euro investiti” ha dichiarato Ilaria Bertini, Direttore aggiunto UTEE di Enea. “In tale contesto va pieno plauso all'’iniziativa di raccolta di buone pratiche, promossa da Kyoto Club e sostenuta da Schneider Electric, e sfociata in questa nuova pubblicazione editoriale di Edizioni Ambiente, che mira a diffondere e a rendere visibili esperienze concrete e replicabili ‘made in Italy’ di efficienza energetica per mercato, istituzioni, operatori, professionisti”, ha concluso la Bertini.
“Le storie di successo di questi casi nazionali ci raccontano di un uso efficiente dell’energia che incrementa qualità di vita, servizi e opportunità di sviluppo per cittadini, comunità e imprese”, ha spiegato Laura Bruni, Coordinatrice del Gruppo di Lavoro ‘Efficienza energetica’ di Kyoto Club e Direttore Affari Istituzionali Schneider Electric. “Il 39% delle operazioni raccolte in questo volume ha tempi di ritorno dell’investimento inferiori ai tre anni: tecnologie integrate e interventi modulari fanno guadagnare in fretta, per esempio quando la gestione dell’energia si associa all’automazione e al digitale e anche la “IoT” (Internet of Things) diventa leva di sostenibilità”, ha concluso la Bruni.
Il convegno di oggi è il primo di una serie di appuntamenti di lancio del libro “105 buone pratiche di efficienza energetica made in Italy” che coinvolgeranno i protagonisti delle esperienze italiane raccontate nella pubblicazione e che, prossimamente, sarà presentato a Bruxelles presso la sede della Commissione UE come un caso esemplare e di indirizzo per l’intero contesto europeo. Il libro, edito da Edizioni Ambiente (Collana KyotoBooks), è disponibile in libreria
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26/01/2017, 16:51 |
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Marco
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Oggi al Parlamento europeo l'incontro di Legambiente e Kyoto Club
Focus sul marine litter nel Mar Mediterraneo e sulla presenza delle microplastiche nelle acque dei laghi italiani. Parlamentari, Commissione europea, ambientalisti e industria a confronto per definire azioni e politiche di prevenzione a partire dal pacchetto sull’economia circolare.
Quante e quali plastiche viaggiano nei nostri laghi e mari e si spiaggiano sulle nostre coste? La risposta è nello studio condotto l’estate scorsa da Legambiente ed ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Un’analisi della tipologia delle plastiche campionate durante le campagne estive di Legambiente Goletta Verde e Goletta dei laghi 2016, indirizzate non solo a fare la conta delle tipologie di materiale dei rifiuti trovati e la loro caratterizzazione chimica, ma anche a individuare soluzioni per il loro possibile recupero. I risultati sono stati presentati al Parlamento europeo grazie alla collaborazione con l’onorevole Simona Bonafè che ha aperto i lavori a cui hanno partecipato l’onorevole Marco Affronte della commissione pesca, Giorgio Zampetti, Legambiente’s scientific manager, Loris Pietrelli, Enea, Nicolas Kalogerakis, Technical University of Crete, Matjaz Malgaj, Head of Unit of Marine Environment and Water Industry, Francesco Degli Innocenti, Environmental Affair Novamont e Michel Loubry, Regional Director, West Region, PlasticsEurope “Neanche i laghi sono esenti dal problema delle microplastiche, ritrovate in tutti i campionamenti eseguiti - ha dichiarato Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente -. Il risultato emerso dal nostro monitoraggio, che prende in considerazione cinque laghi italiani, il primo a livello nazionale, ci conferma purtroppo quanto già osservato per gli studi effettuati in mare. Il problema dei rifiuti dispersi in mare e lungo le coste sta assumendo proporzioni sempre più preoccupanti, come dimostrano i dati che raccogliamo ogni anno con Goletta Verde. Purtroppo, la cattiva gestione dei rifiuti a monte resta la principale causa del fenomeno e la plastica costituisce il 97% dei rifiuti galleggianti in mare. Al tempo stesso i nostri dati evidenziano come buona parte dei rifiuti che troviamo negli ambienti costieri e marini potrebbero essere riciclati. Elemento da tenere in considerazione nel determinare le azioni per la gestione del problema. È indispensabile prevenire il problema attuando campagne di sensibilizzazione e lavorando sull’innovazione di processo e di prodotto e sull’avvio di una filiera virtuosa del riciclo,”. Tra i risultati presentati oggi particolare importanza hanno avuto i dati raccolti durante le campagne condotte da Legambiente durante l’estate 2016. Nell’edizione 2016 di Goletta dei Laghi è stato effettuato un primo studio preliminare sulla presenza di microplastiche nei laghi italiani, un lavoro che ha visto la collaborazione tra Legambiente, ENEA, l'Università Ca' Foscari di Venezia e ARPA Umbria. I risultati riportati si riferiscono a cinque laghi: Maggiore, Iseo, Garda e i laghi di Bolsena e Albano nel Lazio e sono relativi alle particelle rinvenute con dimensione compresa tra 1 e 5 millimetri. In tutti i campioni analizzati sono state trovate microplastiche: un dato inconfutabile sulla diffusione di questa contaminazione in ambiente lacustre, nonostante le diversità di ogni lago. Durante l’estate 2016 della campagna Goletta Verde di Legambiente, inoltre, è stata monitorata per il terzo anno consecutivo la presenza dei rifiuti galleggianti. 58 rifiuti per ogni kmq di mare. La densità più alta è stata registrata nel mar Tirreno (62 rifiuti/kmq). Il 96% dei rifiuti è costituito da plastica e al primo posto troviamo le buste (16%). A seguire teli (10%), reti e lenze (4%), frammenti di polistirolo (3%), bottiglie (3%), tappi e coperchi (3%), stoviglie (2%), assorbenti igienici (2%) e cassette di polistirolo intere o in frammenti (2%). Le principali fonti dei rifiuti galleggianti monitorati sono la cattiva gestione dei rifiuti urbani e dei reflui civili oltre che l’abbandono consapevole
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01/02/2017, 18:10 |
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Marco
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La strategia dell'Unione europea per l'economia circolare e la decarbonizzazione Sala del Parlamentino – Ministero dello Sviluppo Economico Via Molise, 2 – Roma Giovedì 16 febbraio 2017 (ore 10-13) Il convegno annuale di Kyoto Club, organizzato in occasione dell'anniversario dell'entrata in vigore del Protocollo di Kyoto, quest'anno offre un approfondimento sul tema della decarbonizzazione e dell'economia circolare, che rappresentano una priorità per l'UE a favore di sviluppo sostenibile e lotta ai cambiamenti climatici. Per informazioni e iscrizioni: Enrico Marcon - e.marcon@kyotoclub.orgRegistrazioni entro martedì 14 febbraio (ore 14).
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04/02/2017, 1:30 |
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Marco
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Economia circolare e de-carbonizzazione: le priorità per l’UE a favore di sviluppo sostenibile e lotta ai cambiamenti climatici
Kyoto Club auspica che il nostro Paese divenga sempre più un protagonista della transizione in atto verso un’economia de-carbonizzata, abbandonando il modello economico lineare e consentendo una riduzione della dipendenza dalle importazioni di energia e materie prime, aumentando l’occupazione e limitando gli squilibri ambientali e climatici. È quanto è emerso oggi durante il convegno annuale dell’Associazione, organizzato in occasione dell’anniversario dell’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto.
Il convegno annuale di Kyoto Club è stato l’occasione per porre l’attenzione sul tema della de-carbonizzazione e dell'economia circolare, che rappresentano una priorità per l’UE a favore di sviluppo sostenibile e lotta ai cambiamenti climatici. La sfida dell’economia circolare, se affrontata in modo innovativo e con un approccio strategico, potrà accelerare le scelte imprenditoriali sulla sostenibilità ambientale, avviate negli ultimi anni, garantendo ricadute economiche ed occupazionali positive, anche in una fase di difficoltà economiche.
“Negli ultimi anni si è creato un contesto internazionale favorevole - ha detto Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club e QualEnergia, al convegno annuale dell’Associazione. - Nel nostro paese serve un cambio di passo ad iniziare dall’avvio di un’ampia discussione partecipata per la revisione della SEN, e per l’elaborazione di una Strategia Energia Clima (SEC) adeguata agli ambiziosi obiettivi che dobbiamo raggiungere al 2030 e 2050”.
“Non ci si può più interrogare solo sui target di riduzione delle emissioni, ma va preso in considerazione il come, passando da un modello di sviluppo lineare a uno circolare”, ha dichiarato Catia Bastioli, Presidente di Kyoto Club e CEO Novamont. “L’Italia, in questo senso, ha l’opportunità di diventare un Paese di riferimento. Soprattutto nel settore della bioeconomia esistono già filiere innovative che con il giusto supporto potrebbero diventare un formidabile acceleratore e catalizzatore di opportunità in diversi comparti, dimostrando che la decarbonizzazione, prevista dagli accordi di Parigi e di Marrakech, non è un costo aggiuntivo ma un investimento vincente per una profonda rigenerazione territoriale”, ha concluso la Bastioli. Francesco Ferrante, vicepresidente di Kyoto Club, ha sottolineato che “l’economia circolare, l’uso efficiente delle risorse e la green economy rappresentano la sfida per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, già in atto sui nostri territori, e sono anche la forma vincente che sta pian piano assumendo il nostro sistema economico”. Ferrante ha concluso: “la green economy fa bene anche all’occupazione: nel 2016 le imprese che hanno investito green hanno assunto di più (330 mila dipendenti, pari al 43,9% del totale delle assunzioni, stagionali e non stagionali, previsti nell’industria e nei servizi). Parliamo di 2milioni e 964mila green jobs, ossia occupati che applicano competenze ‘verdi’, una cifra che corrisponde al 13,2% dell’occupazione complessiva nazionale”.
“L’efficienza energetica e le Energie Rinnovabili, ha sostenuto Gianluigi Angelantoni, AD di Angelantoni Industrie Holding e Vicepresidente Kyoto Club, sono elementi cruciali nel processo di decarbonizzazione, favorendo la competitività produttiva del nostro Paese nel contesto europeo e internazionale”. Angelantoni ha concluso che nelle Rinnovabili abbiamo tecnologie d’avanguardia, mentre l’Italia (parliamo di 400mila aziende e, incluso l’indotto, oltre 3 milioni di occupati) rappresenta il primo Paese al mondo nella diffusione di sistemi di smart-metering (componente essenziale nella gestione e riduzione dei fabbisogni energetici).
Ad aprire i lavori: Stefano Firpo, Direttore Generale per la politica industriale, la competitività e le piccole e medie imprese del Ministero dello Sviluppo Economico.
Hanno partecipato, tra gli altri, l’On. Ilaria Borletti Buitoni, Sottosegretario Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Erasmo D’Angelis, Coordinatore della Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche – Presidenza del Consiglio dei Ministri.
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16/02/2017, 17:21 |
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Marco
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Verso un'economia circolare: la progettazione dei prodotti ecocompatibili in edilizia nell'ambito di Made expo - BuildSmart! Padiglione 1 Sostenibilità - Fiera Milano Rho 8 marzo 2017 (ore 10) Il convegno mira a offrire un approfondimento del tema dell’economia circolare con uno sguardo al ciclo completo dei rifiuti da costruzione in edilizia e al loro recupero ed etichettatura ambientale. Tra gli obiettivi: focus sul ciclo completo del prodotto e del possibile suo utilizzo come sottoprodotto; valutazione della prestazione ambientale dei prodotti in edilizia; etichettatura di tali prodotti; defiscalizzazione, gli incentivi e le facilitazioni normativo-burocratiche per questo settore; gli obiettivi UE per un mercato più efficiente dei materiali da costruzione; presentazione dell’etichetta ambientale Elabel!; strumenti finanziari per l’economia circolare; presentazione del Premio nazionale sull’economia circolare. L'evento si terrà a Milano, nell'ambito dell'evento fieristico MADE expo - BuildSmart! l'8 marzo (ore 10) presso il Padiglione 1 Sostenibilità di Fiera Milano Rho. L'ingresso alla manifestazione fieristica è gratuito per i partecipanti al convegno. Per informazioni: Enrico Marcon - e.marcon@kyotoclub.org
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23/02/2017, 18:33 |
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Clima, domani a Bruxelles Consiglio Ambiente: L’Italia persegua davvero gli impegni di Parigi e chieda obiettivi più ambiziosi per l’Emission Trading Scheme
Greenpeace, Legambiente, WWF, Italian Climate Network, Coordinamento Free e Kyoto Club rivolgono un appello al Ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti: l’Italia deve avere un ruolo propulsivo per rendere efficace il meccanismo dell’Emission Trading, non attestandosi su posizioni di mera difesa di alcuni settori e aiutando così mediazioni al ribasso, ma contribuendo a rendere davvero efficace lo schema quale strumento di lotta al cambiamento climatico e riconversione dell’economia. È essenziale che la UE riaffermi la propria leadership a livello globale sul clima. L’appello arriva alla vigilia della riunione dei Ministri dell’Ambiente della UE a Bruxelles (domani). Un appuntamento molto importante per il futuro perché al primo punto all’ordine del giorno, è previsto l'esame della revisione dell’Emission Trading Scheme (ETS), il meccanismo europeo di scambio delle emissioni il cui obiettivo dovrebbe essere quello di far pagare gli emettitori di CO2 per disincentivarli dal bruciare combustibili fossili e rendere disponibili risorse per le tecnologie pulite e il risparmio energetico. L’esame della riforma è il primo passo nell’ambito del Pacchetto Clima-Energia 2030, teso a preparare la UE a dare il proprio contribuito al raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi sul Clima. Sarà decisiva la scelta del Governo italiano: starà con il fronte più avanzato dei Paesi che (seppur con ancora troppa prudenza) vogliono davvero ridurre le emissioni o invece dietro a dichiarazioni retoriche andrà ancora a braccetto con la Polonia e ii paesi meno ambiziosi?
Grazie a obiettivi di riduzione delle emissioni troppo modesti, furbizie, scappatoie che hanno permesso di partire da livelli di emissione superiori a quelli reali, creando un surplus di quote, nonché generose elargizioni di quote gratuite, il sistema ETS in questi anni non è riuscito a raggiungere l’obiettivo di ridurre le emissioni in modo efficace e a fornire alle industrie quell’incentivo a innovare, contribuendo così a trasformare il sistema energetico e industriale nella direzione della decarbonizzazione. Il prezzo delle quote ETS si è attestato ad appena 4 euro per tonnellata di CO2 nel 2016, mentre il surplus di emissioni accumulatosi nel sistema è continuato a crescere, fino a raggiungere 3 miliardi di tonnellate di CO2. “Ci auguriamo di non sentire ancora piagnistei per conto delle aziende energivore che lamentano la non competitività per il prezzo dell’energia, quanto invece godono di cospicui sconti in bolletta, e propongono una visione industriale di stampo ottocentesco”, sottolineano gli ambientalisti. “Si faccia piuttosto piena luce sui sussidi diretti e indiretti dati loro sulla bolletta e sulle sovra-allocazioni di quote gratuite ricevute da questi settori”.
Il Parlamento Europeo, nella plenaria dello scorso 15 febbraio, ha purtroppo adottato una proposta di riforma del tutto inadeguata ad affrontare l’attuale crisi del sistema ETS, che mantiene un mercato del carbonio inefficiente per almeno un altro decennio, ed è in piena contraddizione con l’Accordo di Parigi. I ministri dell’Ambiente devono quindi Assumere l’iniziativa e l’Italia deve avere un ruolo attivo per trasformare finalmente l’ETS in uno strumento utile per la decarbonizzazione dell’economia europea. Le proposte di riforma attualmente sul tavolo del Consiglio non danno ancora risposte adeguate all’attuale crisi dell’ETS. Secondo ricerche indipendenti, il sistema rimarrà in condizione di surplus sino al 2030 se il meccanismo non sarà profondamente rafforzato. È cruciale l’eliminazione immediata e permanente dell’intero surplus, incluse le quote spostate nella Market Stability Reserve (MSR), che devono essere eliminate alla fine di ogni periodo di scambio. Per evitare l’accumulo nel 2021 di un enorme surplus – e l’ulteriore riduzione del prezzo del carbonio – il punto di partenza deve attestarsi ai livelli reali di emissione, ossia al livello medio delle emissioni del periodo 2017-2019. Tutti gli introiti delle aste vanno utilizzati per una rapida decarbonizzazione europea, sostenendo solo misure a sostegno dell’efficienza energetica e delle rinnovabili. La riforma deve anche includere un Fondo per finanziare l’azione climatica internazionale e un Fondo per la transizione giusta, a sostegno della riconversione produttiva e occupazionale delle attività maggiormente colpite dagli interventi di decarbonizzazione. L’Europa deve anche introdurre meccanismi di revisione periodica dei propri obiettivi anche nell’ETS, in coerenza con i processi concordati a livello internazionale, per poter concretamente contribuire a realizzare gli impegni assunti a Parigi: tali meccanismi devono prevedere una revisione al rialzo degli obiettivi.
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27/02/2017, 20:02 |
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L’Europa che sostiene l’efficienza energetica made in Italy
Il libro “105 buone pratiche di efficienza energetica made in Italy” a cura di Kyoto Club (Edizioni Ambiente) racconta le storie di successo nazionali che dimostrano come l’efficienza energetica faccia bene al Paese e sia sostenuta anche dall’Europa. Al libro, uscito in libreria lo scorso 12 gennaio, è stata dedicata una puntata della trasmissione radiofonica “Un libro per l’Europa”. L’efficienza energetica rappresenta uno degli assi portanti delle politiche europee e una leva di sviluppo economico e sostenibile per il nostro Paese e per l’Europa. L’efficienza energetica made in Italy è supportata anche dall’UE e delle storie di successo raccontate nel libro se n’è parlato lo scorso 24 febbraio nel corso della trasmissione radiofonica “Un libro per l’Europa”, in diretta dallo “studio Europa” della Rappresentanza in Italia della Commissione europea. Ospiti della trasmissione radiofonica: Laura Bruni, Coordinatrice del Gruppo di Lavoro ‘Efficienza energetica’ di Kyoto Club e Direttore Affari Istituzionali Schneider Electric e Gianni Silvestrini, Direttore scientifico di Kyoto Club e QualEnergia. L’operazione di raccolta delle 105 buone pratiche di efficienza energetica è la prima ed unica in Italia ed è, inoltre, un caso esemplare e di indirizzo per l’intero contesto europeo. “Un uso più responsabile dell'energia, unitamente alla lotta ai cambiamenti climatici, è al tempo stesso uno stimolo a favorire la crescita, a creare nuovi posti di lavoro e un investimento nel futuro dell'Europa. Proprio per questo lo scorso novembre la Commissione Europea ha adottato il pacchetto energia pulita per ridurre emissioni effetto serra e promuovere le tecnologie alternative”, sottolinea Beatrice Covassi, Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, intervenuta al lancio dell’operazione lo scorso 26 gennaio a Roma, introducendo i lavori del convegno dedicato al libro. “Come il piano Juncker si basa sull’ effetto leva con finanziamenti privati, così queste iniziative si basano sull'idea che pubblico e privato, lavorando insieme, creano più mercato, attraggono investimenti e forniscono una spinta al sistema-Europa nel mondo”, conclude la Covassi. “Le esperienze presenti in questa pubblicazione, a cura di Kyoto Club, con il sostegno del Ministero dell’Ambiente, di Enea e Schneider Electric, anticipano concretamente molti degli scenari evocati dal nuovo pacchetto europeo di proposte legislative e revisioni Clean Energy for All Europeans. Esse confermano che una legislazione più favorevole all’efficienza energetica incrementerebbe la qualità di vita dei cittadini, la competitività italiana, la riqualifica del patrimonio edilizio, industriale e terziario” È quanto spiega Laura Bruni, Coordinatrice del Gruppo di Lavoro ‘Efficienza energetica’ di Kyoto Club e Direttore Affari Istituzionali Schneider Electric. “105 casi di successo a cui ispirarsi e da replicare, il 39% dei quali ha tempi di ritorno dell’investimento inferiori ai tre anni, specialmente grazie all’impiego di tecnologie integrate, dell’automazione e del digitale”, sottolinea la Bruni.
"L’efficienza energetica e le rinnovabili sono elementi cruciali perché favoriscono la competitività produttiva del nostro Paese nel contesto europeo e internazionale", spiega Gianluigi Angelantoni, AD di Angelantoni Industrie Holding e Vicepresidente Kyoto Club. “L’Italia, conclude Angelantoni, rappresenta il primo Paese al mondo nella diffusione di sistemi di smart-metering, che è una componente essenziale nella gestione e riduzione dei fabbisogni energetici, ed è un paese d’avanguardia nel settore delle rinnovabili (400mila aziende) vantando oltre 3 milioni di occupati”.
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14/03/2017, 18:42 |
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