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Ufficio Stampa Carpenè Malvolti SpA 
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Da Venerdì 16 a Domenica 18 Ottobre in occasione della tappa rosa a Conegliano

IMPRESE EROICHE ED ENOICHE IN CONEGLIANO
Coppi, Bartali, Gimondi, Moser e Pantani narrati da Argentin, Beccia e Brocci


Il mito dei grandi Ciclisti rivive nella "1868 Gallery", nel fine settimana dedicato alla tappa del Giro d’Italia sulle strade del Prosecco

Il mito di Fausto Coppi, Gino Bartali, Felice Gimondi, Francesco Moser, Marco Pantani e di altri Campioni del ciclismo con le loro eroiche imprese sportive, torna a rivivere dal 16 al 18 Ottobre a Conegliano nella “1868 Gallery” della Carpenè Malvolti – protagonista anch’essa di imprese enoiche - grazie all’esposizione temporanea di bici storiche appartenute a Campioni del XX° secolo e provenienti dalla selezione di Gianfranco Trevisan, già campione e collezionista di Padova.

La mostra “Imprese eroiche ed enoiche in Conegliano” che è stata presentata questa mattina durante la conferenza stampa tenutasi in sede del Comune di Conegliano, alla presenza del Sindaco Fabio Chies, del Coordinatore di Tappa Andrea Vidotti nonché della Carpenè Malvolti, sarà inaugurata nella "1868 Gallery" la sera di Venerdì 16 Ottobre alla presenza delle Istituzioni, di Moreno Argentin e Mario Beccia, e sarà l’anteprima della 14° tappa del Giro d'Italia che Sabato 17 Ottobre attraverserà il Territorio del Prosecco.

In tale prestigioso contesto non poteva mancare un tributo a colui che insieme a Fausto Coppi ha infiammato il tifo ciclistico nel secondo dopoguerra; l’apertura della mostra prevede infatti la presentazione del libro “Bartali, ultimo eroico”, scritto dal fondatore dell’Eroica Giancarlo Brocci ed edito da Minerva.

L’evento ospitato nella “1868 Gallery” sarà dunque l’occasione per tornare a respirare le emozioni, la sfida, il grande rispetto sportivo ed il carisma dei più grandi Campioni delle due ruote e rimarrà aperto al pubblico, con accesso limitato e su prenotazione, per tutto il fine settimana in cui la terra del Prosecco accoglierà la suggestiva tappa a cronometro del Giro d’Italia 2020 da Conegliano a Valdobbiadene.


“Pochi giorni ancora e arriverà la tappa a cronometro del Giro d’Italia che toccherà le due "capitali” del Prosecco D.O.C.G. Conegliano e Valdobbiadene. L’unico e il più grande evento sportivo a livello internazionale che siamo riusciti ad ospitare in questo periodo così difficile ed incerto. – commenta il Sindaco Fabio Chies – Un’occasione unica che metterà in mostra il Grande sport con grandi campioni e un paesaggio culturale Patrimonio dell’Umanità con tutte le sue bellezze ai 200 paesi collegati in mondovisione. La città è pronta! Molte le persone impegnate nell'organizzazione e molte anche le associazioni e aziende che vogliono unirsi a questa festa proponendo degli eventi collaterali per accogliere il giro in un virtuale grande abbraccio rosa. Un esempio è la bella iniziativa della Carpenè Malvolti “Imprese eroiche ed enoiche in Conegliano” un tributo ai grandi campioni del passato, mai dimenticati che continuano a vivere nell’immaginario collettivo di tutti noi. Un grazie quindi alla Carpenè Malvolti che da sempre coniuga eccellenza del prodotto con forti radici nel territorio e rappresenta un grande orgoglio per la Città di Conegliano.”

A supportare l’organizzazione di una così importante occasione di visibilità per il Territorio, il virtuoso coordinamento tra Istituzioni, Cittadinanza, Associazioni ed Imprese che hanno messo insieme con profitto idee, proposte ed energie.

“La tappa a cronometro Conegliano - Valdobbiadene del 17 Ottobre è una straordinaria opportunità di visibilità per il territorio delle Colline patrimonio Unesco - afferma Andrea Vidotti, Coordinatore del Comitato di Tappa - Rcs Sport ha denominato questa tappa “The Wine Stage” e questo fa capire l’importanza di questa giornata per tutto il territorio di Conegliano e Valdobbiadene. Qualche dato: 4 ore di diretta Rai, 200 paesi in tutto il mondo collegati. Come Coordinatore del Comitato di Tappa mi sento di ringraziare tutti coloro che hanno creduto in questa opportunità, in primis la Regione Veneto, e a seguire il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, l’Associazione Colline del Prosecco Patrimonio Unesco, i Comuni di Conegliano e Valdobbiadene. Eventi come quello organizzato dalla Carpenè Malvolti - ha continuato - sono importantissimi per valorizzare ancor di più una giornata di festa dello sport e per evidenziare le peculiarità della grande passione per il ciclismo delle nostre terre.”

Quella stessa fatica, caparbietà e passione che abbiamo riconosciuto nei Campioni di ieri e che potrà conferire in egual modo la motivazione per quei ciclisti che percorreranno le strade di Conegliano e Valdobbiadene prossimamente, sono anche gli elementi che ritroviamo alla base del successo del Prosecco e dell’Impresa Carpenè Malvolti che gli ha dato i natali.

“L’impegno etico con la Città di Conegliano – afferma Domenico Scimone della Carpenè Malvolti - è uno storico privilegio per la Carpenè Malvolti che, nei 152 anni della sua attività imprenditoriale, si pregia di aver compiuto "imprese enoiche" uniche e straordinarie. Ai meriti enologici ad essa ascrivibili, si è infatti giunti grazie alle intuizioni scientifiche ed alle determinazioni strategiche di tutte le Generazioni della Famiglia Carpenè che ancor oggi gestisce l’Impresa, con l’obiettivo di valorizzare il Territorio, il Vino Spumante che ivi affonda le sue radici nonchè gli eroici ed enoici Viticoltori che, mettendo in pratica gli insegnamenti di Antonio Carpenè su come gestire al meglio la vigna, crearono i presupposti perché oggi noi tutti si possa godere di un Territorio così straordinario e dell’immenso valore da esso generato”.

LE BICI DA CORSA IN MOSTRA – Le bici storiche esposte insieme a maglie ed altri cimeli, dalle più antiche appartenute a Nello Ciaccheri nel 1923 – il primo anno in cui ha gareggiato da professionista – a Pietro Parpajola nel 1928 ed a Giuseppe Olmo nel 1936 - l’anno del suo primo titolo italiano su strada – fino alle più recenti di Moreno Argentin nel 1985 e 1986 – quest’ultima usata nella corsa del Centenario - e del “Pirata” Marco Pantani nel Giro d’Italia dilettanti nel 1991. Il posto d’onore della mostra sarà occupato da tre preziosi esemplari di due ruote appartenute all’”Airone” Fausto Coppi negli anni 1948 – quando è diventato campione del mondo – 1949, anno della sua consacrazione internazionale con la doppia vittoria del Giro d’Italia e del Tour de France, e nel 1954. Ci saranno anche due biciclette di Felice Gimondi, una del 1973, anno in cui vinse il titolo mondiale su strada e una del 1974 ed anche la bicicletta di Francesco Moser del 1976 quando ha vinto la gara di inseguimento nel campionato mondiale su pista. Insieme naturalmente a molte altre, tra cui quella di Mario Vicini nel 1940, di Giannino Piccolroaz nel 1946, di Tony Bevilacqua nel 1950, di Michele Gismondi nel 1952, di Franco Gandini nel 1956, di Diego Ronchini nel 1958, di Sergio Bianchetto nel 1961, di Franco Balmamion e Gosta Petterson nel 1970 e di Patrick Sercu e Roger De Vlaeminck nel 1973.


IL LIBRO SU GINO BARTALI – In tale contesto non poteva mancare un tributo a colui che insieme a Fausto Coppi ha infiammato il tifo ciclistico nel secondo dopoguerra. Ecco quindi che nella medesima occasione, durante l'evento inaugurale di Venerdì 16 Ottobre, si terrà la presentazione del libro “Bartali, ultimo eroico”, scritto dal fondatore dell’Eroica Giancarlo Brocci ed edito da Minerva.

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10/10/2020, 15:00
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La premiazione si è tenuta sabato 27 in diretta streaming
CORTINAMETRAGGIO, LA CARPENÈ MALVOLTI PREMIA I MIGLIORI ATTORI DEL FESTIVAL
Per gli interpreti insigniti del riconoscimento una esclusiva Magnum “SABI ‘60”


Premio Carpenè Malvolti al Miglior Attore ed alla Migliore Attrice della XVI edizione di Cortinametraggio, il Festival cinematografico dedicato ai cortometraggi - di cui la Carpenè Malvolti è Main Sponsor nonché fornitore ufficiale - che si è tenuto nella prestigiosa località delle Dolomiti dal 22 al 28 Marzo.

“La Carpenè Malvolti si pregia per il secondo anno consecutivo di essere Partner di questa straordinaria manifestazione – commenta il Direttore Generale Domenico Scimone – ed il Premio che abbiamo riservato per i migliori interpreti di questa edizione ha per noi un significato fortemente simbolico. Il palcoscenico di Cortinametraggio ha rappresentato infatti l’occasione del debutto internazionale assoluto della Magnum “SABI ‘60”, la cui etichetta si è ispirata all’immagine pubblicitaria realizzata dal celebre grafico Sandro Bidasio degli Imberti, in arte SABI, negli anni Sessanta. In quell’anno, accogliendo il suggerimento di Etile Carpenè seconda Generazione della Famiglia, SABI creò appunto una grafica recante una bellissima immagine delle Dolomiti, oggi più che mai iconica in quanto sintesi di due eccellenze del nostro Paese. Essa infatti – aggiunge Scimone - interpreta virtuosamente l’elemento identificativo territoriale del Prosecco - ovvero le colline di Conegliano e Valdobbiadene - con il profilo delle Dolomiti, entrambe già Patrimonio Unesco”.

L’evento, diretto da Maddalena Mayneri, anche quest’anno come nel 2020 si è svolto nella modalità in streaming, nel rispetto delle prescrizioni governative di contenimento del Covid19.

“Le prospettive erano di una manifestazione difficile in queste condizioni – spiega la direttrice Maddalena Mayneri – perché se è vero che la cultura, l’arte e la socialità non possono e non devono morire, limitandone la fruizione in presenza si uccidono le emozioni: è importante incontrarsi, confrontarsi. Ciò premesso, anche quest’anno, insieme a tutti i Partners che ci accompagnano in questo progetto, ci siamo resi conto che facendo le cose in sicurezza, la manifestazione si sarebbe potuta svolgere comunque. A loro va tutto il mio ringraziamento per aver contribuito a realizzare un sogno, ovvero organizzare un evento interessante a livello nazionale, unendo di nuovo le persone come se fossimo tornati indietro di due anni. Professionalmente è un grande risultato anche dal punto di vista emotivo, nonché la dimostrazione che se si vuole, si può”.

In tale contesto, il Premio Carpenè Malvolti - la Magnum "SABI '60" appartenente alla “SABI Sparkling Collection" - è stata attribuita ed idealmente consegnatoa dalla Casting Director Teresa Razzauti a tutti i vincitori.

Ad aggiudicarsi tale Premio, per la categoria Miglior Attore Young, sono stati Matteo Olivetti per la sua interpretazione in Giusto il tempo di una sigaretta di Valentina Casadei mentre per la categoria Miglior Attrice Young il Premio ex aequo è andato a Petra Valentini per Estranei di Federico Mottica ed a Enrica Mura per L’ultima Habanera di Carlo Licheri.

Assegnate anche due Menzioni Speciali del Premio Carpenè Malvolti, per la categoria senior, ad Enzo Sarcina - per la sua interpretazione in Come a Mìcono di Alessandro Porzio - ed a Raffaella Panichi, per quella in Slow di Giovanni Boscolo e Daniele Nozzi.

La motivazione che ha portato alla scelta dei nomi è stata così sintetizzata dalla giuria: “Enrica Mura, Petra Valentini e Matteo Olivetti ci fanno veramente empatizzare con la loro interpretazione. Hanno portato avanti scelte molto interessanti e coraggiose. Ci hanno messo il cuore e si sono lasciati andare. Nonostante la drammaticità degli argomenti trattati non si vedono personaggi pensati dagli attori ma esseri umani che si trovavano a vivere una situazione drammatica e che, come tutti noi in circostanze analoghe, cercano una soluzione per vincere anche al culmine della perdita e dell’abbandono”.

Gli altri premi di Cortinametraggio 2021 – Premio Cortinametraggio 2021 a La Tecnica di Clemente De Muro e Davide Mardegan; Premio Rai Cinema Channel a Estranei di Federico Mottica; Menzione Speciale della Giuria a I Miei Occhi di Tommaso Acquarone e a Sola in discesa di Claudia Di Lascia e Michele Bizzi; Premio MYmovies dalla parte del pubblico a L'ultima Habanera di Carlo Licheri; Premio Ann’Amare a Come a Mìcono di Alessandro Porzio. Premio alla Miglior Scenografia a Giuseppe Donvito e Giuseppe Curione; Premio alla Miglior Fotografia a Teodoro Maniaci per 500 Calories di Cristina Spina; Premio al Miglior Corto in Sala - in partnership con Vision Distribution - a Sola in discesa di Claudia Di Lascia e Michele Bizzi; Premio Anec-Fice (che darà al corto la distribuzione in 450 sale cinematografiche d'essai) a Sola in discesa. Premio CanaleEuropa.Tv a Enzo Salvi per la sua interpretazione in Solamente Tu di Emiliano Locatelli e a Il Gioco di Alessandro Haber. Premio Vibeco a Dormo poco e sogno molto degli España Circo Este per la regia di Paolo Santamaria e Premio Bagus a Nikola Tesla - The Man from the Future di Alessandro Parrello. Menzioni Speciali del Festival a Quando ballo, la terra trema di Otto Lazic-Reuschel e a The Game di Davide Salucci.

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29/03/2021, 13:42
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LE IMPRESE CENTENARIE COME
PATRIMONIO CULTURALE:
PREMIO DI LAUREA “CARPENE’ MALVOLTI” PER GLI STUDENTI DELL’UNIVERSITA’ DI PARMA


L’iniziativa è promossa dall’Associazione che abbraccia i brand più longevi del Paeseed è inserita nel programma degli eventi di “Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21”


Parma, 12 Luglio 2021 - Un premio di laurea finanziato dalla storica Casa Spumantistica Carpenè Malvolti di Conegliano, da assegnarsi agli Studenti dell’Università di Parma. E’ l’iniziativa promossa all’interno delle celebrazioni di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21 dalla Unione Imprese Centenarie Italiane, associazione che riunisce le più longeve aziende di eccellenza del Made in Italy.

Il Premio di Laurea “Carpenè Malvolti”, organizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Parma e con il patrocinio del Comune di Parma, è incentrato sul tema “le Imprese centenarie come patrimonio culturale Italiano”; un tema che vuole evidenziare il ruolo fondamentale di quelle aziende che hanno intrecciato la loro storia secolare – sia sotto il profilo produttivo sia attraverso le dinamiche sociali e culturali – con quella del nostro Paese.

“Crediamo che soprattutto in questo momento sia importante divulgare presso le nuove generazioni i valori immateriali dei quali sono depositarie le nostre imprese e grazie ai quali, secolo dopo secolo, hanno saputo superare tante difficoltà” afferma Eugenio Alphandery, presidente della Unione Imprese Centenarie Italiane.

“L’istituzione di un Premio di Laurea, rivolto agli Studenti dell’Università di Parma che si sono distinti per l’eccellenza del proprio percorso formativo – commenta Rosanna Carpenè, quinta Generazione della Carpenè Malvolti – è una determinazione coerente con l’impegno che la nostra Impresa da sempre profonde in favore delle nuove Generazioni. Siffatta occasione, offertaci dall’Unione Imprese Centenarie Italiane di cui ci privilegiamo di far parte, è un ulteriore importante attestato di stima alla storia imprenditoriale del nostro Paese ed al contempo un omaggio al nostro fondatore Antonio Carpenè che, per primo già nel 1876, credette in tale missione fondando la prima Scuola Enologica d’Italia ancor oggi virtuosamente operante in quel di Conegliano”.

La cerimonia di consegna del Premio di Laurea “Carpenè Malvolti” si terrà sabato 20 Novembre 2021 nell’Aula Magna dell’Università di Parma. Nella stessa giornata sarà assegnato il Premio Centum, riconoscimento promosso dalla Unione Imprese Centenarie Italiane sempre all’interno del programma degli eventi di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21.

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12/07/2021, 17:44
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LA SELEZIONE “LADY LUNA" BATTEZZA LA LIMITED EDITION DELLA CARPENÈ-MALVOLTI DEDICATA AD HUGO PRATT


Una Magnum di Prosecco D.O.C.Rosé, prodotta in 1.993 esemplari in ragione all’anno di uscita della storica campagna di comunicazione realizzata dal celebre artista Hugo Pratt


È "Lady Luna" - protagonista della storica campagna di comunicazione, che il celebre disegnatore Hugo Pratt realizzò per la Carpenè-Malvolti nel 1993 - la prima selezione della storica Cantina,dedicata appunto ad Hugo Pratt. La nuova limited edition si compone di appena 1.993 esemplari, in ragione ed in omaggio all’anno in cui è stata realizzata l’esclusiva campagna firmata da Hugo Pratt; e la cuvèe prescelta per rappresentarla è quella del Prosecco D.O.C. Rosé, solo in formato Magnum.

In questa occasione più che mai, il Prosecco D.O.C. Rosé - oltre a rappresentare un inno al Territorio a cui l’Impresa è storicamente legata - si presenta come icona di sensibilità femminile dello storico Marchio nell’interpretazione enologica e nello stile estetico che ben si coniuga con quello spumeggiante e brioso della figura femminile stilizzata nel ritratto di Pratt.

Infatti, "Lady Luna" è l’immagine che il celebre disegnatore ha creato per la Carpenè-Malvolti facendosi ispirare dalla pubblicità già prodotta per la RAI, in cui una luminosa luna in cielo sulle note di "One more Kiss" - del celebre noto pianista e compositore greco Vangelis - si dissolve man mano che il piano si stringe in una coppa di spumante Carpenè-Malvolti, accompagnata dallo slogan “Prosecco Carpenè-Malvolti e la vita è una quotidiana meraviglia”.

Il primo esemplare della nuova selezione spumantistica si propone dunque come icona di stile e la scelta del Prosecco D.O.C. Rosé quale selezione per incarnarla è un modo per sottolineare come la Carpenè-Malvolti sia da sempre attenta ed impegnata a dare al consumatore innovative dinamiche per vivere la socialità con classe ed eleganza in perfetta sintonia e coerenza con cui "Lady Luna" si manifesta nelle tavole del magistrale Hugo Pratt.

Il Vino Spumante dedicato alla straodinaria occasione risulta così fresco, leggero, elegante e versatile; nasce dalla mirabile unione della Glera con il Pinot Nero, che gli conferiscono un gusto rotondo, morbido ed equlibrato. Il Prosecco D.O.C. Rosé all’olfatto si fa riconoscere per i sentori di fiori bianchi e di frutta bianca nonchè di frutta rossa come fragola e lampone, così come alla vista appare rosa tenue con un perlage fine e persistente.

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29/07/2021, 12:50
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Comunicato stampa 11 ottobre 2021

La premiazione si è tenuta sabato 9 Ottobre all'Auditorium Santa Margherita a Venezia

LA PRIMA EDIZIONE DEL "CARPENÈ-MALVOLTI SCRIPT CONTEST" VA ALL' “EREDITÀ” DI ALPHIE VELASCO


La storica Cantina è stata protagonista dell’undicesima edizione del "Ca' Foscari Short Film Festival", con il duplice ruolo di sponsor della medesima e promotrice della Iª edizione dello script contest dedicato alle "imprese enoiche" della Famiglia Carpenè


Lo script contest “Eredità” di Alphie Velasco è il vincitore della Iª edizione del “Carpenè-Malvolti Script Contest” promosso durante il "Ca’ Foscari Short Film Festival 2021".Un premio che la storica Cantina - sempre attenta ai nuovi linguaggi comunicativi ed alle dinamiche contemporanee - ha indetto, per la prima volta, in occasione dell’XI edizione del Festival rivolgendosi così ai registi, già partecipanti al Concorso Internazionale ed al Music Video Competition, a cui è stato richiesto di realizzare uno script dedicato alle "imprese enoiche" della Famiglia Carpenè, alla storia del Prosecco e delle Colline di Conegliano e Valdobbiadene, già patrimonio UNESCO.

"Per noi è motivo di grande orgoglio la creazione di un contest rivolto a giovani registi e sceneggiatori esordienti e intitolato ad Antonio Carpenè, ha affermato il Direttore Artistico del "Ca' Foscari Short Film Festival, Maria Roberta Novielli, poiché sposa perfettamente la missione innovatrice della formazione di giovani creativi e imprenditori, tra i principali obiettivi del fondatore della storica azienda, oltre che del nostro Ateneo. La trasversalità tra arti e imprenditoria è oggi sempre più la norma, fortunatamente, ed è quindi un privilegio poterla sperimentare con l'azienda fondata da un pioniere di tale ibridazione".

La consegna del premio – consistente in una significativa borsa di studio – è avvenuta lo scorso 9 Ottobre durante la cerimonia di chiusura del Festival all’Auditorium Santa Margherita a Venezia, per mano di Domenico Scimone della Carpenè-Malvolti, che ha ribadito l’importanza del legame storico tra l’Impresa e Ca’ Foscari. “Siamo onorati di essere anche in questa occasione al fianco di una istituzione universitaria così prestigiosa quale la Ca’ Foscari, con cui - peraltro coeve - condividiamo l'impegno etico ed un patrimonio valoriale storico di grande rilevanza. Con l’adesione a siffatta iniziativa, sia in veste di sponsor che come promotore di un concorso, la Carpenè-Malvolti – ha aggiunto Scimone - ancora una volta, in coerenza con la sua mission d’Impresa, assolve all’impegno storicamente assuntosi nel sostenere e promuovere eventi artistici e culturali di alto livello; investendo così nella formazione delle nuove Generazioni, soprattutto in un’ottica internazionale”.

La partecipazione della Carpenè-Malvolti all’undicesima edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival, rappresenta una novità nella storia della manifestazione; trattasi infatti della prima edizione della nuova sezione dedicata al "Carpenè-Malvolti Script Contest" ed anche della prima volta per la storica Casa Spumantistica nelle vesti di sponsor ufficiale, al fianco di partner storici come la Fondazione Venezia e Fondazione Levi, il Museo Nazionale del Cinema di Torino, la Compagnia d’informazione Guang Hua Cultures et Media ed altri prestigiosi Partners.

La motivazione con cui la giuria – composta da Alessandro Loprieno, Founder & CEO di WeShort, dallo scrittore Eduardo Fernando Varela e da Domenico Scimone della Carpenè-Malvolti - ha decretato il cortometraggio vincitore della prima edizione del Premio è stata:“Una narrazione intima, romanzata con tanto rispetto e sensibilità, che enfatizza ed esalta i principi etici della Famiglia Carpenè ed i valori fondativi della storica Impresa Carpenè-Malvolti".


Motivazione a cui ha così risposto l’autore del video vincitore dello Script Contest, Alphie Velasco: “il mio progetto racconta la storia di un Antonio Carpenè bambino e di suo padre Etile e di come proprio grazie ad alcuni oggetti del padre ed altri documenti sia riuscito a ricostruire l’attività di famiglia dopo la Prima Guerra Mondiale. E di come un’eredità possa ricreare un sentimento che si insinua profondamente nell’anima di chi ci crede, senza mai rompersi e sempre nutrito dal tempo”.

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11/10/2021, 12:20
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La prima vincitrice è una donna, Alexandra Doyon

CARPENÈ-MALVOLTI, ASSEGNATA LA PRIMA BORSA DI STUDIO IN MEMORIA DI “GIORGIO LOMBARDI”

L'attribuzione è legata alla competizione del “Miglior Sommelier 2021”, organizzata dall'ITHQ in collaborazione con Italian Trade Commission e la Fondazione Magnani-Montaruli, rivolta agli Studenti sommelier provenienti dal programma di International Service e Sommelier Training

Si chiama Alexandra Doyon la vincitrice della prima Borsa di Studio indetta dalla Carpenè-Malvolti per gli Studenti più meritevoli dell’ITHQ - Institut de tourisme et d'hôtellerie du Québec di Montréal in memoria di Giorgio Lombardi, storico partner dell’Impresa, recentemente scomparso.

Un modo per onorare e celebrare la figura di un uomo che ha fattivamente contribuito per molti anni al consolidamento della brand awareness della Carpenè-Malvolti sul territorio canadese ed in particolare in Québec; ed altresì un’occasione per affermare l’impegno storicamente assuntosi nel sostenere e promuovere la formazione delle nuove Generazioni, tema particolarmente caro al Fondatore dell’Impresa Antonio Carpenè, che proprio allo studio ed all’attività di divulgazione rivolta soprattutto ai giovani ha dedicato una parte importante della propria vita.

La Studentessa dell’Institut de tourisme et d'hôtellerie du Québec insignita con la prima Borsa di Studio dedicata a Giorgio Lombardi, si è aggiudicata il prestigioso riconoscimento promosso e finanziato dalla Carpenè-Malvolti salendo sul gradino più alto del podio nella competizione per eleggere il “Miglior Sommelier 2021”, svoltasi il 2 Novembre nell'ambito della Grande Dégustation des Vins d'Italie.

Organizzata dalla stessa ITHQ in collaborazione con Italian Trade Commission e la Fondazione Magnani-Montaruli, la competizione ha coinvolto gli Studenti sommelier provenienti dal programma di International Service e Sommelier Training, sotto la supervisione dei docenti Romain Gruson e Pascal Patron.

Dopo un training full immersion tenuto dal Master Sommelier Elyse Lambert sui vini italiani nei giorni precedenti al concorso, gli Studenti sono stati sottoposti ad una prova d’esame di conoscenza pratica consistente in una degustazione analitica, con riconoscimento alla cieca ed una analisi organolettica sistematica e commentata dei vini, tra cui il Prosecco.

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04/11/2021, 18:35
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La cerimonia si è tenuta nell’Aula Magna del CIRVE presso il Campus di Conegliano

LA “MEDAGLIA D’ORO ANTONIO CARPENÈ“ RICONOSCIUTA AD ELIA STAFFUS ED A GREGORIO ANTONIAZZI QUALI STUDENTI PIÙ MERITEVOLI RISPETTIVAMENTE PER IL 2020 ED IL 2021

Alla cerimonia di consegna del prestigioso riconoscimento hanno partecipato anche gli Studenti premiati dal 2009 sino al 2018. Presente con una testimonianza anche Laura Crocioni, discendente del primo Medagliato del 1903, Carlo Fuschini.

La “Medaglia d’Oro Antonio Carpenè”, è stata consegnata oggi 13 Novembre, nell’Aula Magna del CIRVE (Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Viticoltura ed Enologia) dell’Università di Padova presso il Campus Viticolo ed Enologico di Conegliano, agli Studenti più meritevoli della Scuola di Viticoltura ed Enologia G.B. Cerletti che si sono distinti per l’eccellenza del proprio curriculum studiorum negli esercizi scolastici 2019-2020 e 2020-2021.

Elia Staffus e Gregorio Antoniazzi, insigniti rispettivamente del prestigioso riconoscimento per l’anno 2020 e 2021, hanno ricevuto questa mattina direttamente dalle mani di Rosanna Carpenè, quinta Generazione della Famiglia, l’encomio consistente in una Medaglia d’Oro recante l’effige del Fondatore dell’Impresa Antonio Carpenè, appositamente coniata in oro; il premio era stato istituito dalla medesima Famiglia Carpenè in ricordo di Antonio, già nel 1902 immediatamente dopo la sua scomparsa.

Con l’intento di celebrarne la figura come Uomo di Scienza, che da sempre ha creduto ed investito sulla cultura, ed altresì per promuovere costantemente l’eccellenza formativa tra le nuove Generazioni, tema particolarmente caro proprio ad Antonio Carpenè che nel 1876 si è reso artefice dell’istituzione della prima Scuola Enologica dell’Italia unita a Conegliano.

La “Medaglia d’Oro Antonio Carpenè – spiega Rosanna Carpenè – non è solo la prosecuzione di uno storico premio ma anche un’occasione per rafforzare il legame di Carpenè-Malvolti con la Scuola Enologica di Conegliano e con il Territorio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, a cui è stato attribuito nel 2009 il riconoscimento della D.O.C.G., e del comprensorio territoriale che insiste nelle medesime cittadine quale Patrimonio dell’Umanità - UNESCO.

Il motivo della “doppia” assegnazione di quest’oggi risiede nel fatto che nel 2020 la cerimonia di consegna non abbia potuto aver luogo a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia. Tuttavia il livello di preparazione raggiunto dall’Allievo vincitore ha spinto la Commissione di Valutazione - composta da Mariagrazia Morgan Dirigente Scolastico Istituto G. B. Cerletti, Marina Di Fatta Vice Preside Istituto G. B. Cerletti, Sabino Gallicchio Docente di Viticultura ed Enologia Istituto G. B. Cerletti, Antonia Scuderi Direttore Servizi Generali Amministrativi, Luisa Corrocher Area Amministrativa ed Etile Carpenè Presidente Carpenè-Malvolti - a non disperdere tale esempio di eccellenza e dunque a recuperare con una doppia premiazione, nell’anno corrente.

La motivazione che ha portato all’attribuzione della Medaglia d’Oro Antonio Carpenè 2020 a Elia Staffus è la seguente: “Grande interesse per lo studio e l’apprendimento. Forti doti di disponibilità nei confronti dei compagni e dei docenti. Impegno e serietà che hanno permesso di raggiungere i risultati eccellenti, peraltro nel periodo particolarmente critico della pandemia”.

Mentre la motivazione che ha accompagnato la consegna della Medaglia d’Oro Antonio Carpenè 2021 a Gregorio Antoniazzi è stata: “Grande impegno e partecipazione. Indubbie doti critiche e cognitive. Disponibile al dialogo e al confronto con i compagni e con i docenti. Profonda sensibilità e maturità”.

Parametri di attribuzione - Affinché sia attribuito siffatto Premio, lo Studente deve aver ottenuto un risultato scolastico coerente con i parametri riportati nello Statuto, recentemente revisionato per adeguare la preesistente impostazione all’applicazione della legge di riforma 13/2008, che ha di fatto trasformato in facoltativo il sesto anno del percorso di studi per il raggiungimento della qualifica di Enotecnico. In particolare, ad essere premiato è uno Studente che, frequentando l’indirizzo Viticolo-Enologico presso la Scuola Enologica, abbia ottenuto un voto di diploma di 100/100 e, in caso di pari merito con altri candidati che abbia la migliore media dei voti del triennio nelle discipline di indirizzo. In caso di ulteriore parità viene valutata la miglior media di ammissione all’esame di stato e in caso di parità anche in questo criterio, precede il candidato di minore età. Sono esclusi dalla selezione gli aspiranti ai quali siano state comminate sanzioni di sospensione dalle lezioni, dal terzo anno di studio. La valutazione per la sua assegnazione, oltre a rispettare i parametri richiesti dallo Statuto, tiene conto del rendimento scolastico di tutto il percorso formativo dei cinque anni.

Nel corso della storia, la Medaglia d’Oro Antonio Carpenè pur avendo raggiunto una longevità di ben 119 anni dall’istituzione, è stata assegnata “solo” 63 volte (incluse le medaglie consegnate oggi), sia per i selettivi criteri di assegnazione sia a causa del cambiamento delle norme per l’effettuazione dell’esame. Nel tempo, il riconoscimento ha vissuto un periodo di sospensione in concomitanza con i due conflitti bellici e di varie calamità naturali; in alcuni esercizi tuttavia non è stato assegnato per l’insussistenza dei parametri richiesti.

La cermonia odierna, condotta dalla giornalista Rai Camilla Nata, ha visto la presenza oltre che della Famiglia Carpenè e degli Studenti premiati, altresì di personalità della Scuola, delle Autorità e delle Istituzioni del Territorio tra cui l’Onorevole Angela Colmellere, segretario della VII Commissione parlamentare cultura, scienza, istruzione e membro della Commissione Parlamentare di inchiesta sulle attività connesse alle Comunità di tipo familiare che accolgono i minori, il Senatore Gianpaolo Vallardi, Presidente IX Commissione Permanente Agricoltura e Produzione Alimentare ed Alberto Vallardi, consigliere regionale Regione Veneto.

Ospite d’onore Laura Crocioni discendente del primo Medagliato del 1903 Carlo Fuschini, che ha portato una testimonianza sul contributo elargito nella valorizzazione dell’offerta enologica nazionale nel mondo, grazie anche agli studi presso la Scuola Enologica di Conegliano.

Per l’occasione sono stati invitati a presenziare tutti gli Studenti premiati con la Medaglia d’Oro a partire dal 2009 al 2018.

Al termine della cerimonia è stata presentata la prossima edizione della “Borsa di Studio Internazionale Etilia Carpenè Larivera” che per le annualità 2020 e 2021 non è stata attribuita in concomitanza con la pandemia di Covid-19. La prossima Borsa di Studio sarà pertanto assegnata nel 2022 ed avrà come tema «Il Patrimonio UNESCO: interpretazione e valorizzazione attraverso opportunità e sfide».

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13/11/2021, 14:34
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La premiazione si è tenuta sabato nell'Aula Magna dell’Università di Parma

PREMIO DI LAUREA CARPENÈ-MALVOLTI A IGNAZIO LOMBARDO

Menzioni speciali sono state attribuite a Maria Ottone e Giulia Vaccari
Il Premio - nel contesto del Premio Centum, attribuito a Don Antonio Loffredo - si inserisce tra le iniziative promosse dall’Unione Imprese Centenarie Italiane e legate alle celebrazioni di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21


Un Premio di Laurea rivolto agli Studenti dell'Ateneo di Parma per la migliore tesi incentrata sul tema “Le Imprese Centenarie come patrimonio culturale Italiano”. Si è svolta sabato 20 Novembre nell'Aula Magna dell’Università di Parma, alla presenza dei massimi rappresentanti delle Istituzioni universitarie e cittadine, la consegna del primo "Premio di Laurea Carpenè-Malvolti", istituito dalla Unione Imprese Centenarie Italiane in collaborazione con l'Università di Parma. Finanziato dalla storica Casa Spumantistica Carpenè-Malvolti di Conegliano, tale premio mira ad esaltare il ruolo fondamentale di quelle Imprese la cui secolare storia, sia per il profilo produttivo sia per quello socio-culturale, si è intersecata con quella del nostro Paese rappresentando di fatto un prezioso patrimonio in favore delle nuove generazioni.

“L’istituzione di questo Premio di Laurea – commenta Rosanna Carpenè, quinta Generazione della medesima Famiglia – è un'ulteriore determinazione in assoluta coerenza con l'impegno che la nostra Impresa da sempre profonde in favore delle nuove generazioni. La presente occasione è un attestato di stima alla storia imprenditoriale del nostro Paese ed al contempo un omaggio al nostro fondatore Antonio Carpenè che, per primo già nel 1876, credette in tale missione fondando la prima Scuola Enologica d'Italia ancor oggi virtuosamente operante in quel di Conegliano”.

“In questo momento – ha aggiunto il Presidente dell’Unione Imprese Centenarie Italiane Eugenio Alphandery – è stato più che mai importante divulgare presso le nuove generazioni i valori immateriali di cui sono depositarie le nostre Imprese e grazie ai quali esse sono state in grado di superare le varie difficoltà incontrate attraverso i secoli”.

Ad aggiudicarsi la prima edizione del Premio di Laurea Carpenè-Malvolti – consistente in una borsa di 3000€ - è stato Ignazio Lombardo la cui tesi incentrata sul tema “Le imprese centenarie come patrimonio culturale italiano” - relatore il Prof. Simone Aiolfi - è stata selezionata da una commissione esaminatrice che ha altresì attribuito menzioni speciali a Maria Ottone e Giulia Vaccari.

Tale Premio si inserisce insieme al Premio Centum – recentemente attribuito a Don Antonio Loffredo, Parroco del rione Sanità a Napoli, per aver generato un modello sociale di autoimprenditorialità in cui si fondono creatività artistica ed imprenditoria etica – tra le iniziative promosse dall’Unione Imprese Centenarie Italiane - di cui la Carpenè-Malvolti si pregia di far parte in virtù della sua storia che si tramanda da oltre 153 anni tra le Generazioni della Famiglia - e legate alle celebrazioni di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21.

Un premio che “debutta” a Parma ma che a partire da quest'anno vedrà la cerimonia di consegna legarsi annualmente alle celebrazioni della Città di volta in volta designata quale "Capitale Italiana della Cultura".

Per la Carpenè-Malvolti, quello indetto per gli Studenti dell’Università di Parma è il quarto premio assegnato nel corso dell'ultimo anno a coloro che si sono distinti per l'eccellenza del proprio percorso formativo, insieme alla Medaglia d'Oro Antonio Carpenè, alla Borsa di Studio dedicata a Giorgio Lombardi e rivolta agli Studenti dell’ITHQ di Montréal, finanche a quella attribuita ad Alphie Velasco per lo script contest in occasione dell'ultima edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival ed incentrato sulla narrazione dei principi etici della Famiglia Carpenè e dei valori fondativi dell’Impresa.

Le altre iniziative della giornata - Sempre tra le iniziative promosse dall’Unione Imprese Centenarie Italiane, nel corso della giornata di sabato 20 Novembre si è altresì tenuto un approfondimento sul tema “Oltre il tempo: la sfida dell’Impresa Centenaria” coordinato dal prof. Claudio Baccarani (Emerito di Economia e Gestione delle Imprese presso l'Università di Verona), ed un incontro-testimonianza con l’imprenditore parmense Aldo Rodolfi, titolare dell’Impresa centenaria Rodolfi Mansueto 1896. Nella medesima occasione è stato infine proiettato in esclusiva nell’Aula Magna dell’Università di Parma, il nuovo video istituzionale dell’Unione Imprese Centenarie Italiane, curato dal regista Giuseppe Ferlito.

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22/11/2021, 20:06
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La presentazione è stata curata dagli Studenti del Corso di Laurea Magistrale in Trade e Consumer Marketing dell’Università di Parma

CARPENÈ-MALVOLTI, AL VINITALY CON IL RE-BRANDING DEL MARCHIO STORICO


Al centro delle attività della storica Cantina al Salone Internazionale dei Vini e dei Distillati, il re-branding che contraddistinguerà con il logo storico tutte le selezioni dell’assortimento.
Nel medesimo contesto, si è tenuto insieme all’Unione Imprese Centenarie Italiane, il simbolico passaggio di testimone tra le Capitali Italiane della Cultura Parma 2020+21 e Procida 2022

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11/04/2022, 18:22
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Al Vinitaly una giornata interamente dedicata al pregiato distillato

NUOVO STILE PER IL BRANDY 15ys DELLA CARPENÈ-MALVOLTI

Presentata al Salone Internazionale dei Vini e dei Distillati di Verona la nuova etichetta e la nuova bottiglia ispirata a quella storica del 1923.
Ad accompagnare l’evento, l’anteprima del libro “Cognac d’Italie” di Valerio Bigano ed una esclusiva degustazione di Brandy 15ys guidata da Antonio Paolini

È stata la giornata del Brandy allo stand della Carpenè-Malvolti al Salone Internazionale dei Vini e dei Distillati Vinitaly, in svolgimento a Verona. La storica Cantina ha infatti scelto il palcoscenico della prestigiosa kermesse per presentare e celebrare il restyling del Brandy 15ys Riserva di Famiglia, nell’ottica di riunificare sotto un’immagine coordinata tutto l’assortimento.

La nuova veste del Brandy 15ys richiama infatti sia nell’etichetta che nella forma della bottiglia l'ultimo restyling fatto alcuni anni orsono per il Brandy 9ys. Per la nuova selezione, in etichetta fanno la loro comparsa un antico decoro e cinque anelli sormontati – rappresentativi degli anni di invecchiamento, ogni anello equivale a tre anni - mentre la bottiglia è stata rieditata su un campione storico del 1923 con capacità da un litro. Trattasi dunque di una riproduzione vintage dei primi esemplari prodotti dalla Carpenè-Malvolti; bottiglia in vetro molto scuro con un fregio al centro che riproduce le iniziali del Marchio.

La produzione del Brandy e dei distillati in generale è frutto di una tradizione antica che nasce insieme all’attività imprenditoriale del fondatore Antonio Carpenè, già nel 1868; la Carpenè-Malvolti è stata infatti tra le prime realtà ad intraprendere la strada della Distillazione e dell'invecchiamento e dunque ad esserne pioniera in Italia così come lo è stata per la Spumantistica. Il restyling del Brandy 15ys rappresenta quindi un richiamo alle origini dell’attività d’Impresa nonché un ulteriore step della rilettura innovativa della produzione storica della Cantina, con particolare attenzione al packaging per il quale si è cercato di seguire un principio di coerenza storica. La scelta per la Carpenè-Malvolti di far convergere l’attenzione sul Brandy in questa prima edizione del Salone nell’epoca post-pandemia è frutto anche delle lusinghiere performances che questo distillato ha fatto registrare nell’ultimo anno sia a livello italiano che internazionale. Complice presumibilmente anche la riscoperta del consumo domestico di distillati nei mesi della pandemia.

“Abbiamo assistito ad un grande ritorno del Brandy – spiega Domenico Scimone della Carpenè-Malvolti – che ha vissuto il suo momento di massima fama dalla metà del secolo scorso, tra il secondo Dopoguerra e gli anni del boom economico. Oggi, assistiamo parimenti ad una nuova primavera di questo distillato che per l’Impresa rappresenta una produzione storica. Una rinascita che coincide con i lunghi mesi dell’incertezza dovuta alla pandemia, quando si è assistito ad una crescita esponenziale tra le mura domestiche. In tale contesto, caratterizzato dalle incognite che aleggiavano sul presente e quindi sul futuro, abbiamo osservato come i consumatori abbiano trovato rifugio in un lifestyle più familiare. E lo hanno confermato facendo ricadere le proprie scelte su marchi storici e noti, in grado di evocare sensazioni di calore, sicurezza, resistenza nel tempo. Il Brandy Riserva di Famiglia Carpenè-Malvolti è per la Cantina la massima espressione di quel calore affettivo; la cura ad esso riservata ogni giorno, è una virtuale carezza che si riflette poi nell’atto della degustazione intimistica e meditativa”.

A confermare tale tendenza, anche una recente analisi condotta da Nomisma su dati Nielsen, che racconta infatti di come il Brandy nei primi nove mesi del 2021 abbia raggiunto i 36 milioni di euro di prodotto venduto nella GDO italiana, con un incremento a valore rispetto al medesimo periodo 2020 del +7,8%. È stata invece di quasi 12,4 milioni di euro la quota export del Brandy nel 2021.

Ad accompagnare la presentazione del nuovo Brandy 15ys, al fine di farne meglio apprezzare le note sensoriali, una degustazione esclusiva, guidata dal giornalista narratore e critico enogastronomico Antonio Paolini, che ha condotto i presenti in un vero e proprio viaggio emozionale, alla scoperta di questo spirito prima distillato e successivamente invecchiato in piccole botti di rovere di Slavonia e Limousine, per almeno 15 anni. Finemente avvolgente al palato, caldo, equilibrato e molto persistente, alla vista si presenta di colore ambrato e brillante, mentre in bocca arriva con un intenso bouquet floreale unitamente a delicate note di vaniglia e miele che sfumano verso sentori di cacao e pellame.
E sempre al Brandy ed a ciò che esso rappresenta in tutte le sue accezioni è stata dedicata nella stessa giornata anche la presentazione in anteprima assoluta allo stand della Carpenè-Malvolti del libro “Cognac d’Italie” di Valerio Bigano, che ha scelto per questa esclusiva anticipazione la storica Cantina già presente in passato in altre due sue pubblicazioni: “Grappa. Spirito Italiano” nel Dicembre 2013 e “Gradi di Carta” ad Ottobre 2014.

Allo stand B5 della Carpenè-Malvolti nel Padiglione 5 al Vinitaly, Bigano ha raccontato in particolare aneddoti sul Cognac, sulla sua storia e sulle motivazioni che hanno condotto in seguito ad un accordo del 1948 ad una revisione sul nome. L’accordo prevedeva infatti che a partire dal 1° Gennaio 1950, tutte le distillerie non francesi rinunciassero all’utilizzo del termine Cognac, riservato soltanto per i distillati pregiati francesi prodotti nell’area delimitata fra la Charente e la Charente Maritime. Un accordo che di fatto ha sancito la nascita ufficiale del Brandy come nome identificativo di un pregiato distillato di vino.

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13/04/2022, 14:00
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