La premiazione si è tenuta sabato alla Scuola Enologica di Conegliano
UN ESEMPIO DI VIRTUOSA INTERAZIONE TRA ISTITUZIONI, SCUOLA ED IMPRESA: CONSEGNATA LA PRIMA BORSA DI STUDIO INTERNAZIONALE “ETILIA CARPENE’ LARIVERA”
A Deborah Gelisi, Studentessa dell’indirizzo Viticolo-Enologico il primo riconoscimento nell'anno del 150°
Una Borsa di Studio Internazionale sostenuta dalla Carpenè Malvolti, con l’obiettivo di valorizzare e premiare gli Studenti più virtuosi dell’Istituto Cerletti e della Fondazione ITS Academy per proiettarli in una prospettiva internazionale attraverso un viaggio studio all’estero presso una Università ed un’Impresa.
Un investimento sul futuro delle nuove generazioni per accompagnarli nell'approfondimento delle dinamiche economico-finanziarie inerenti al settore agro-alimentare ed alla sostenibilità ambientale, quale fattori critici di successo sui mercati internazionali.
Queste le finalità della Borsa di Studio Internazionale "Etilia Carpenè Larivera”, la cui prima edizione ha portato sabato mattina durante la cerimonia di premiazione - condotta da Camilla Nata, Giornalista di Rai Uno - alla consegna del riconoscimento a Deborah Gelisi, Studentessa dell’indirizzo Viticolo-Enologico presso la Scuola Enologica, diplomatasi con la votazione di 100/100.
Un premio che la Famiglia Carpenè, ed in particolare il Presidente Etile Carpenè, proprio nell’anno del 150° dalla fondazione dell’attività d’Impresa, ha inteso dedicare ad Etilia - sesta Generazione della medesima Famiglia - ed al futuro dei giovani affinché possano essere pronti per il mercato del lavoro, promuovendo di fatto un esempio positivo di interazione tra Scuola ed Impresa.
“La mia Famiglia – ha affermato Etile Carpenè, Presidente della Carpenè Malvolti e della Commissione che ha selezionato i Candidati alla Borsa di Studio – è da sempre impegnata nello sviluppo del tessuto socio-economico del nostro Territorio e nella promozione della formazione culturale delle nuove Generazioni, tanto che proprio al mio bisnonno Antonio Carpenè si deve la nascita a Conegliano della prima Scuola Enologica in Italia, oggi un prestigioso Campus di formazione nel settore vitivinicolo. Principi ispiratori fondanti per il mio bisnonno che hanno poi guidato tutte le generazioni successive, durante i 150 anni di attività della nostra Impresa, e su cui ancora si vuol credere per contribuire alla formazione viticola-enologica quale motore imprenscindibile per la valorizzazione delle Risorse Umane interagenti con il nostro ricco Territorio”.
Un “investimento” su quelle che la Carpenè Malvolti considera le “Generazioni D.O.C.G.”, protagoniste dell’omonimo, pluriennale, progetto fortemente promosso e sostenuto dalla quinta Generazione della Famiglia, Rosanna Carpenè. La giornata si è altresì caratterizzata per l’invito - esteso dal Sindaco di Conegliano e dal Presidente Etile Carpenè - a tutte le Famiglie Coneglianesi che hanno avuto una nascita nell'anno in corso per celebrare insieme un simbolico “battesimo della Generazione D.O.C.G. 2018", con l’auspicio di creare sempre più un costante dialogo interattivo tra Cittadinanza, Istituzioni, Scuola ed Imprese del Territorio.
Un esempio di impegno sociale e culturale che altresì il Sindaco di Conegliano Fabio Chies condivide ed enfatizza: "Il progetto "Generazione D.O.C.G.", unitamente a tutte le altre iniziative poste in essere dalla Carpenè Malvolti al fine di promuovere il Territorio ed il futuro dei nostri giovani, rappresenta per la Città un plusvalore ed in particolare vuole essere un invito per il mondo della Scuola ad aprirsi sempre di più al mondo delle Imprese, in modo da creare una sinergica relazione nonchè favorire la professionalizzazione delle nuove Generazioni, attraverso la determinazione dei migliori presupposti per un futuro inserimento nel mondo del lavoro”.
Sull’importanza del sostegno che la Scuola Enologica ha dato alla crescita economica e culturale del Territorio si è altresì espressa la Preside del Cerletti Mariagrazia Morgan, che ha esaltato la centralità della sinergia tra la Scuola medesima ed il mondo delle Imprese: “L’istituzione e la consegna oggi di questa Borsa di Studio Internazionale da parte dalla Famiglia Carpenè al nostro miglior Allievo è un'ulteriore dimostrazione di come tale realtà imprenditoriale sia costantemente vicina alla nostra Istituzione Scolastica. Legate fin dalle origini, grazie al comune Fondatore Antonio Carpenè, la collaborazione tra la Carpenè Malvolti e l'Istituto Cerletti si rinnova in modo sempre più significativo. L’auspicio è che tale riconoscimento meritocratico possa costituire un innovativa ulteriore tappa nella già storica relazione tra le due realtà di Conegliano”. Dopo la consegna della Borsa di Studio Internazionale è seguita la presentazione dell’ultimo libro di Mike Veseth - Giornalista economico americano e Redattore del The Wine Economist - “Il Giro del Mondo in 80 Cantine”, inserito coerentemente nel prospettico contesto internazionale di siffatto evento. L’intento della pubblicazione di Veseth è quello di introdurre ed accompagnare i lettori a compiere un giro attorno al mondo attraverso il vino di 80 tra le principali Cantine, scegliendo come simbolo dell’Enologia Italiana proprio quel Prosecco, di cui il Fondatore della Carpenè Malvolti si pregia di essere l’inventore già nel 1868.Around the World in Eighty Wines, questo il titolo del libro in lingua originale, si presenta come un itinerario raccontato tramite altrettanti bicchieri di vino. Ciascuno di essi racconta infatti una storia diversa; di un Territorio, di una Denominazione, di una Famiglia.
I CRITERI DI ASSEGNAZIONE DELLA BORSA DI STUDIO - In ragione ai parametri individuati dallo Statuto, viene redatta una graduatoria sulla base dei seguenti criteri: punteggio di diploma (50%), valutazione dell’elaborato scritto per l’esame di Stato (25%) e presentazione dell’elaborato per l’esame di Stato in inglese (25%). Il punteggio minimo di Diploma è di 100/100; a parità di punteggio vengono presi in considerazione gli ulteriori indicatori ovvero nell’ordine: la media dei voti del triennio delle discipline di indirizzo; in caso di ulteriore parità miglior media di ammissione all’Esame di Stato ed in caso di parità anche di siffatto criterio viene data precedenza alla minore età del candidato. I candidati sono stati valutati da una Commissione composta da sei Membri, ovvero un Rappresentante della Cantina Carpenè Malvolti, che la presiede, un Dirigente Scolastico del Cerletti, un Accademico, esperto in sostenibilità ed in materia viticola-enologica, un Rappresentante del mondo del lavoro, un Docente del G.B. Cerletti ed un Delegato della Fondazione ITS.
Vittorio Veneto e Conegliano sulle emittenti nazionali
CARPENE’ MALVOLTI IN ONDA SABATO 6 OTTOBRE SU “SERENO VARIABILE” E “TG2 STORIE”
Un’intervista a Rosanna Carpenè per la storica trasmissione di Rai Due ed un’intervista esclusiva ad Etile Carpenè nello storico anno del 150° Anniversario
Doppio appuntamento Sabato 6 Ottobre con Carpenè Malvolti sulla seconda rete nazionale. La storica Cantina di Conegliano, attraverso le voci di Rosanna ed Etile Carpenè sarà infatti al centro di due trasmissioni – Sereno Variabile e TG2 Storie – che nel medesimo giorno accenderenno i riflettori per ben due volte sulla realtà imprenditoriale della Spumantistica Italiana.
Nella fattispecie, la puntata di Sereno Variabile - nota trasmissione si Raidue, ideata e condotta da Osvaldo Bevilacqua che andrà in onda alle 18.05 - sarà improntata su due anniversari storici, quello della Città di Vittorio Veneto per il centenario dalla fine della Grande Guerra e quello per il 150° Anniversario della Carpenè Malvolti e del Prosecco.
Quarantatre minuti, dedicati al Territorio di Conegliano e dintorni, che si aprono con il riferimento alla prima delle due storiche ricorrenze, il centenario dalla fine della Grande Guerra a Vittorio Veneto, la Città Italiana protagonista sul fronte Italo-Austriaco della battaglia che pose fine alle ostilità tra i due Paesi ed al termine della Prima Guerra Mondiale.
Chiamata solo “Vittorio” dal 1866 – anno in cui la città nacque dall’unione dei preesistenti Comuni di Ceneda e Serravalle – ad essa fu conferito l’appellativo Veneto subito dopo la suindicata battaglia ed il nuovo toponimo Vittorio Veneto fu ufficializzato solo nel 1923.
Nel contempo, spostatesi a Conegliano, le telecamere si sono focalizzate sull’altro storico evento: il 150° Anniversario del Prosecco e della Carpenè Malvolti. Il merito va ascritto in primis ad Antonio Carpenè, Uomo di Scienza ed altresì illuminato Imprenditore, che con le sue intuizioni ha di fatto sancito la nascita del Vino Spumante oggi più famoso al mondo, il Prosecco.
Una ricorrenza che coinvolge sia l’attività imprenditoriale sia il Territorio tutto, per il fondamentale contributo che la Famiglia Carpenè ha saputo dare in termini di ricerca scientifica ed ottimizzazione delle risorse territoriali, a cui il Fondatore Antonio Carpenè ed i suoi discendenti tutti hanno sempre riservato un’attenzione particolare.
Il racconto parte dalle origini del vino, ovvero dalla fase della vendemmia sulle colline di Conegliano, insieme alla quinta Generazione dei Carpenè, Rosanna, che ha fatto da guida alle telecamere ed altresì raccontato la storia della propria Impresa e di come essa si inserisca dal 1868 nel contesto storico-geografico di riferimento unitamente alla Scuola Enologica con i suoi laboratori di studio e ricerca.
Una panoramica dunque su un Territorio che nel corso degli anni ha visto sempre più accrescere l’approccio al turismo esperienziale, per cui si sono moltiplicate le offerte turistiche, richiamate anche dalla candidatura delle Colline di Conegliano e Valdobbiadene a Patrimonio Unesco.
Parimenti, le telecamere di Sereno Variabile hanno riservato uno spazio anche alla rievocazione storica della Dama Castellana, all’Enodama – la sfida a colpi di calice che si svolge annualmente su una damiera molto speciale - ed alla realizzazione del dolce tipico di questo Territorio, il Tiramisù.
E’ invece per le 23.30 l’appuntamento con TG2 Storie, la rubrica della testata giornalistica condotta da Maria Concetta Mattei in cui andrà in onda un servizio con intervista esclusiva al Presidente della Carpenè Malvolti nonché Testimone storico della Famiglia, Etile Carpenè, realizzato da Lucia Buffo. Un’intervista in cui, oltre all’aspetto storico della ricorrenza, emerge il legame della Famiglia con il Territorio fin dalla fondazione dell’Impresa nel 1868 e l’importante contributo che le cinque Generazioni hanno apportato alla nascita e allo sviluppo del Prosecco, sia in termini scientifici che di valorizzazione.
Un benvenuto speciale alla nuova Generazione 2018. Un trait d’union tra passato e futuro dell’Impresa che nel corrente anno celebra il 150° Anniversario dalla Fondazione; Sabato 22 Settembre la Cantina 1868 della Carpenè Malvolti è stata teatro di un simbolico "battesimo generazionale" , presenti Etilia Carpenè Larivera e tutti i neonati Cittadini Coneglianesi del 2018 con le rispettive Famiglie.
La giornata, ha avuto avvio nell’Aula Magna del Campus Universitario di Conegliano con la consegna a Deborah Gelisi della prima Borsa di Studio Internazionale, intitolata da Etile Carpenè proprio all’ultima rappresentante della Famiglia, Etilia. Nel pomeriggio ci si è quindi trasferiti in Cantina 1868, per brindare alla neonata "Generazione D.O.C.G. 2018" con l’auspicio di creare sempre più un costante dialogo interattivo tra Cittadinanza, Istituzioni, Scuola ed Imprese del Territorio.
Un contesto coerente in cui inserire questo simbolico gesto di attenzione alle Generazioni future, in virtù dell’impegno che la Carpenè Malvolti si è storicamente assunta sostenendo da sempre progetti formativi di eccellenza, in grado di creare uno sviluppo del tessuto socio-economico del Territorio ed incentivare la formazione culturale dei giovani, affinché possano essere pronti per il mercato del lavoro nonchè promuovendo di fatto un esempio positivo di interazione tra Scuola ed Impresa.
L’occasione è stata la cerimonia di consegna della prima Borsa di Studio Internazionale Etilia Carpenè Larivera
“IL GIRO DEL MONDO IN 80 CANTINE”: L’ULTIMO LIBRO DEL GIORNALISTA AMERICANO MIKE VESETH PRESENTATO A CONEGLIANO
“Un onore potersi confrontare con questa Impresa storica e lungimirante che ha fatto la storia del Prosecco”, le parole riservate alla Carpenè Malvolti
Un viaggio attorno al mondo attraverso il vino raccontato da 80 delle principali Cantine a livello planetario. Questo l’intento di “Il Giro del Mondo in 80 Cantine”, l’ultimo lavoro letterario del giornalista e redattore americano del The Wine Economist Mike Veseth, presentato lo scorso 22 Settembre al Campus Universitario di Conegliano, in occasione della cerimonia di consegna della prima Borsa di Studio Internazionale intitolata ad Etilia Carpenè Larivera, sesta Generazione della Famiglia del Prosecco.
“...Un evento – ha sottolineato Rosanna Carpenè, quinta Generazione della Famiglia nonché Presidente della Fondazione ITS Academy – che si è coerentemente inserito nel prospettico contesto internazionale della cerimonia di consegna della Borsa di Studio, con cui si è inteso premiare l’Allievo più meritevole dell’Istituto Cerletti creando i presupposti per maturare un’esperienza presso un’Università ed un’Impresa all’estero. Un’opportunità per approfondire le dinamiche economico-finanziarie inerenti al settore agro-alimentare ed alla sostenibilità ambientale, quali fattori critici di successo sui mercati internazionali...”.
L’Autore, ospite dunque della giornata, che ha celebrato la prima Borsa di Studio Internazionale intitolata alla sesta Generazione della Famiglia Carpenè, Etilia, ha speso in tale sede parole di elogio per la storica Cantina, sottolineando in particolare l’importanza della condivisione, oggi come ieri, dei valori fondanti delle origini. “...Carpenè Malvolti è un’Impresa di valore e sono onorato di aver partecipato a questa giornata – ha commentato Mike Veseth - siamo di fronte ad un’Impresa storica che fin dall’inizio è stata lungimirante ed ha saputo guardare al futuro andando avanti senza dimenticare il passato...”.
Al contrario di quanto si potrebbe evincere dal titolo, il libro di Veseth non è una pubblicazione sul vino ma sulle persone e l’intento dell’Autore è quello di introdurre i lettori ad un virtuale giro attorno al mondo attraverso il vino di 80 tra le principali Cantine, scegliendo come simbolo dell’Enologia Italiana proprio quel Prosecco, di cui il Fondatore della Carpenè Malvolti si può pregiare di esserne stato l’inventore già nel 1868. Ispirata nel titolo dal romanzo di Jules Verne, "Around the World in Eighty Wines"- questo il titolo in lingua originale della pubblicazione - si presenta come un itinerario raccontato tramite altrettanti bicchieri di vino, ciascuno rappresentativo di una storia diversa, di un Territorio, di una Denominazione, di una Famiglia.
il Terzo Premio agli Studenti Matteo Campagna e Alessandro Zambon per l'opera "Il Filo della Vite". La cerimonia si è conclusa con la consegna al Consigliere alle Attività Produttive Gianni Rossetto ed al Dirigente Scolastico dell’ISIS Carniello, Simonetta Polmonari, di due delle 1.500 bottiglie celebrative “Magnum 150°”, numerate e dedicate da parte di Etile Carpenè, Presidente e testimone storico della Famiglia.
LE OPERE PRESENTATE
- la “Storia di Vite” si compone di 150 strati, corrispondenti ciascuno ad un anno dell'attività d’Impresa della Carpenè Malvolti. Come nei carotaggi di indagine geologica, ogni strato è una testimonianza di eventi storici e l’opera incarna un forte valore simbolico per la Famiglia Carpenè.
Gli altri progetti presentati sono stati:
- la "Vite Memo" realizzata dagli Studenti Alessandro Saccon e Lorenzo Feltrin, esclusivamente con tappi in sughero considerati oggetti della memoria per i brindisi negli ultimi 150 anni; - "Vite Perlage" in cui gli Studenti Francesca Ostanel e Andrea Vidotto hanno richiamato il tema delle bollicine. - la "Vite Minimal" ispirata allo spazialismo di Lucio Fontana ed ideata dagli Studenti Mattia Tonello e Luca Piva; - la "Vite Pieno/Vuoto" degli Studenti Davide Chiumento e Pierluigi Ferrigno, in cui si intravede un palco con sipario che si schiude formando la sagoma di una enorme bottiglia, da cui la pianta della vite con radici e fusto si stagliano in controluce - la "Vite Borgo" degli Studenti Gianluca Astolfi e Matea Ostic, che si sono ispirati al profilo delle case sulle colline di Conegliano; - la "Vite Espressionista" definita con l’accumulazione in spirito naif di sottili componenti, ottenuti con sezionatura di veri fusti e tralci di pianta di vite, è stata realizzata dallo Studente Alex Lucchetta; - la "Vite Profilo" degli Studenti Rosa Corazza e Asia Miniutti che, con un attento gioco di sagomatura e rotazione di pannelli, propone il profilo di Antonio Carpenè Fondatore dell’Impresa di fronte ad un pannello sagomato a formare la pianta della vite; - la "Vite Porta" degli Studenti Alberto Moret e Luca Fregolent, in cui idealmente la vite diventa un suggestivo varco per entrare e conoscerne la storia; - la "Vite Libro" proposta dagli Studenti Ronildo Basha e Giorgia Lorenzon risulta composta da tre pannelli articolati su un’unica «costa» come tre pagine di un libro. - "Il Filo della Vite", degli Studenti Matteo campagna e Alessandro Zambon in cui “la linea” in fil di ferro, come un ideale filo d’Arianna unisce il passato con il presente e il futuro senza caratteri o simboli.
Attraverso la ricerca condotta dagli Studenti della Scuola Enologica di Conegliano e dalla Fondazione ITS Academy sull’evoluzione comunicativa, la Carpenè Malvolti presenta la “SABI Collection”
Un marchio, per potersi definire storico, deve aver superato la prova del tempo ed aver vinto le continue sfide imposte dagli eventi, forte dell’affinamento del proprio know-how e della permeabilità alle spinte innovative. E se si parla di storicità ed attitudine all’innovazione l’esempio per eccellenza è quello della Carpenè Malvolti, Cantina fondata in Conegliano nel 1868 da Antonio Carpenè e contraddistintasi nel corso di tutta la sua storia, attraverso cinque Generazioni, per le pioneristiche determinazioni imprenditoriali.
E’ stata la prima a produrre quel vino che oggi gode di fama internazionale, il Prosecco; a sperimentarne un metodo di spumantizzazione ad hoc ed a riportare in etichetta un riferimento concreto al vitigno di origine nonché al suo legame con il Territorio di provenienza, iscrivendo per prima il termine Prosecco. E con altrettanto spirito innovativo è stata la prima a credere nei mezzi e nelle dinamiche comunicative per accrescere la brand awareness nel corso della sua storia. Gli investimenti pubblicitari dalla metà del secolo scorso si intensificano ulteriormente, il mercato si amplia, il marchio approda all’estero ed oggi, al fine di innovare le proprie linee guide strategiche continua a coniugare tradizione ed innovazione, declinando i canoni di storicità sui nuovi modelli comunicativi.
Su tali premesse si è sviluppata questa mattina al Vinitaly, presso lo stand della storica Casa Spumantistica, la presentazione della ricerca “Una marca nel tempo” - condotta dagli Studenti della Scuola Enologica di Conegliano e della Fondazione ITS Academy - sul percorso evolutivo che ha caratterizzato lo stile comunicativo della Carpenè Malvolti dalle origini al oggi.
“Ancora una volta – commenta Rosanna Carpenè, quinta Generazione della Famiglia – la Carpenè Malvolti si impegna ad investire nella formazione delle nuove generazioni coinvolgendoli nella rilettura storica dell’evoluzione del proprio stile comunicativo. Un lavoro prospettico finalizzato ad un più ampio progetto di valorizzazione di quel Vino Spumante, a cui ci pregiamo di aver dato i natali. L’innovazione comunicativa del marchio è un processo che è andato di pari passo con l’evoluzione del prodotto e, così come si evince dal lavoro condotto dagli Studenti, è strettamente connesso alle tappe storiche che hanno contraddistinto lo sviluppo del Prosecco quale eccellenza del nostro Territorio”.
Condotta dalla giornalista Rai Camilla Nata alla presenza altresì di Angela Colmellere Deputata Settima Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera, delle Dirigenti Scolastiche della Scuola Enologica Maria Grazia Morgan e della Fondazione ITS Academy Damiana Tervilli, la presentazione si è coerentemente inserita nel contesto di rilevanza internazionale rappresentato dal Vinitaly e con altrettanta coerenza prosegue sulla strada già tracciata di una storica partnership tra l’Impresa e le Istituzioni formative del Territorio, a testimonianza del costante interesse ed impegno che l’Impresa stessa ripone nelle nuove generazioni.
Angela Colmellere Deputata Settima Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera al termine della presentazione ha commentato: “È fondamentale il connubio scuola-territorio e stiamo cercando di fare il possibile per valorizzare questo tipo di esperienze perché le nuove generazioni possono attingere al know-how di chi ha fatto la storia e la cultura del vino nel nostro territorio. Tutto ciò valorizzerà ancora di più il nostro territorio e la nostra identità. Per sottolineare questo l’Istituto Cerletti, capofila della rete scuole enologiche italiane, è stato anche protagonista di un confronto istituzionale alla Camera dei deputati”.
La Dirigente Scolastica della Scuola Enologica Mariagrazia Morgan ha così commentato questa nuova opportunità offerta dalla Carpenè Malvolti: "Il nostro Istituto e la Carpenè Malvolti sono da sempre fortemente interconnessi e la vetrina internazionale del Vinitaly è una grande opportunità per i nostri Studenti. Quest’anno si celebra una nuova tappa storica per l’Impresa e siamo onorati di aver portato il nostro contributo in tale contesto nonché di aver potuto condividere ancora una volta valori e determinazioni di una storia imprenditoriale di eccellenza del nostro Territorio”
“Una marca nel tempo” è sia una rilettura storica delle principali tappe compiute nel corso degli anni che hanno contribuito ad accrescere la brand awareness sia lo studio di quell’insieme di fattori e valori fondanti che hanno permesso l’affermazione di un brand di successo.
Fortemente interconnesso con il suddetto concetto, è il segmento della ricerca curato dagli Studenti della Fondazione ITS Academy, dedicata all’excursus storico sulle modalità e gli strumenti di comunicazione utilizzati da fine Ottocento ad oggi. Come comunicava l’Impresa di marca nel settore vitivinicolo un tempo e come comunica nel presente, utilizzando i canali tradizionali e cercando altresì di governare il mondo della comunicazione digitale; la visione pionieristica della Carpenè Malvolti in tale ambito rappresenta una case history autorevole ed innovativa.
CARPENE’ MALVOLTI, UNA LIMITED EDITION DEDICATA AL GRAFICO SABI
La storica Cantina rende omaggio con una selezione di bottiglie celebrative al grafico che ha realizzato le campagne pubblicitarie nei primi decenni del Novecento
Si chiama “SABI Collection” ed è dedicata a Sandro Bidasio degli Imberti - in arte SABI - la limited edition della Carpenè Malvolti. Quattro Magnum di Prosecco Superiore, identificate ciascuna con un numero di serie, quattro etichette che rappresentano ciascuna un decennio del lungo sodalizio che ha unito il celebre grafico di Conegliano alla storica Cantina.
La prima delle quattro Magnum è dedicata agli anni Trenta e riproduce una prescrizione medica del luminare Augusto Murri - considerato il primo Testimonial dell’Impresa – in cui si raccomandavano le doti terapeutiche del Prosecco Spumante Carpenè Malvolti; la seconda etichetta è dedicata agli anni Quaranta ed è la rappresentazione della curiosità e dell’interesse che andava crescendo intorno al Prosecco; mentre l’immagine ispirata dagli anni Cinquanta volge verso la modernità utilizzando una tecnica grafica nuova, quella del disegno stilizzato in cui si ritrae un incontro conviviale, solenne e festoso. Infine la Magnum dedicata gli anni Settanta, ritrae l’evoluzione dei consumi del Vino Spumante, tradotta nell’immagine della storica bottiglia recante la prima iscrizione in etichetta della dicitura Prosecco, interpretata con uno stile grafico proiettato al futuro ed in sintonia con il sentiment delle pubblicità del tempo.
Personaggio eclettico, Sandro Bidasio degli Imberti, enotecnico di formazione e disegnatore autodidatta di spiccato acume ed umorismo, si è distinto per i suoi schizzi incisivi e freschi, per i bozzetti di ricerca vivaci e di tocco immediato, semplice ed efficace in cui si ritrovavano una eccellente sintesi espressiva accompagnata da un misurato cromatismo e un perfetto equilibrio compositivo e formale.
Attraverso la SABI Collection, Carpenè Malvolti sceglie ancora una volta di celebrare e dare valore alle proprie radici, ispirandosi per le etichette alle quattro campagne pubblicitarie storiche ritenute più significative tra tutte quelle realizzate appositamente da Sandro Bidasio. Illustratore di cartellonistica pubblicitaria, etichette e slogan commerciali, è stato l’artefice di importanti campagne pubblicitarie in ambito vitivinicolo e ciò lo ha portato ad incontrare la Famiglia Carpenè – da sempre pioniera anche in campo comunicativo – per la quale ha realizzato alcuni dei suoi progetti più importanti. Il primo lavoro che li ha visti protagonisti insieme, è stata la realizzazione dell’etichetta stampata sulla pancia di una bottiglia di grappa a forma di zucchetta, che di fatto ne sancì a quel tempo il lancio commerciale.
Tuttavia il primato dell’Impresa nell’essere precursori dell’utilizzo dei testimonial nelle campagne per promuovere, nobilitare e far conoscere i propri vini e distillati, fece si che da quel momento in poi la Carpenè Malvolti si avvalesse della sua arte grafica in più occasioni. A determinare tale scelta comunicativa strategica fu Etile, la seconda Generazione, a cui si ascrive altresì il merito di essere stato l’artefice del primo, storico, approccio alla propaganda per il marchio in un contesto ufficiale, in occasione dell’Esposizioni Riunite di Milano del 1894 fece realizzare, con l’intento di promuovere il prodotto ed altresì legarlo alla valorizzazione del Territorio, un pozzo in stile medievale nel cortile della Rocchetta nel Castello di Milano, dove venivano offerti in degustazione vino e distillati di Carpenè Malvolti.
La visione pionieristica dimostrata da sempre dalla Carpenè Malvolti in ambito comunicativo, fa di essa un emblematico esempio dell’importanza del saper interpretare e governare strategicamente gli strumenti comunicativi disponibili nel corso del tempo per accrescere la propria brand awareness. Dai mezzi di comunicazione più o meno tradizionali del passato, alla presenza odierna nel mondo digitale e sui social.
LE COLLINE DEL CONEGLIANO VALDOBBIADENE INSIGNITE DALL’UNESCO QUALE PATRIMONIO DELL’UMANITA’ Il riconoscimento arriva da Baku, in Azerbaijaan
E’ ormai ufficiale che le colline del Conegliano Valdobbiadene siano Patrimonio dell’Umanità Unesco. La conferma arriva da Baku, in Azerbaijaan, dove il Comitato Permanente del Patrimonio Mondiale ha riconosciuto l’eccezionale valore universale al paesaggio e conseguentemente ha iscritto il sito veneto allaWorld Heritage List.
Una sfida importante per il Paese tutto ed in particolare per il Territorio Veneto, che in questo modo potrà usufruire di tale ulteriore riconoscimento per mostrare agli occhi del mondo intero le sue bellezze, i suoi paesaggi ed i suoi valori storico-culturali.
La decisione è dunque stata ratificata al termine della 43esima sessione del World Heritage Committee, in cui sono state esaminate 36 candidature tra cui, per l’Italia, proprio quella delle ”Colline del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene”.
Una affermazione che segue le più che concrete speranze che si ventilavano nell’aria già da giorni, dopo il parere favorevole di "Icomos” - International Council on Monuments and Sites – che aveva promosso l’iscrizione alla lista del Patrimonio Mondiale come paesaggio culturale.
Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene si inseriscono dunque tra i siti Unesco Patrimonio dell’Umanità e vanno ad aggiungersi alle 1.092 località di tutto il mondo già presenti nella lista, di cui il 47% si trovano in Europa e nel Nord America, il 23% in Asia e nel Pacifico, il 12 % in America Latina e nei Caraibi, l'8,7 % in Africa e il 7,6% nei Paesi Arabi. La Nazione con più Patrimoni dell'Umanità è l'Italia con 54, seguita dalla Cina con 53 e dalla Spagna con 47.
A portare il Territorio Veneto a tale riconoscimento, ha essenzialmente contribuito la lungimirante intuizione e la visione prospettica che il Fondatore della Carpenè Malvolti - Antonio Carpenè - ha avuto nel valorizzare un ambiente inizialmente spoglio di vigneti, ma da sempre ricco di tradizione vitivinicola.
“Sarebbe certamente fiero del lavoro compiuto in 150 anni dai Viticultori del Territorio – spiega Etile Carpenè, attuale Presidente nonché Testimone storico della Famiglia e dell’Impresa – e di come essi abbiano saputo modificare le sorti socioeconomiche delle proprie famiglie rendendo queste terre, che nel 1853 contavano un solo vigneto, un orgoglio nazionale. Ancora più significativo è il fatto che tale riconoscimento arrivi nel 95° Anniversario dalla prima iscrizione in etichetta del termine Prosecco.
Una determinazione compiuta nel 1924 dalla seconda Generazione - Etile Carpenè - per conferire al vino spumante, che il Fondatore Antonio nel 1868 aveva prodotto per la prima volta con le uve del vitigno autoctono Glera, una precisa identità ed una specifica collocazione geografica”.
Un nuovo traguardo per il Territorio dunque, a cinquant’anni esatti dalla prima e di dieci anni dall’ultima determinazione con cui sono state istituite rispettivamente le Denominazioni D.O.C. - il cui riconoscimento ufficiale è avvenuto nel 1969 - e la D.O.C.G., avvenuto nel 2009.
Un processo lungo ed un sogno inseguito per anni; le basi di un cotanto ambizioso progetto vengono gettate nel 2009, quando si costituisce il Comitato Promotore e la proposta arriva per la prima volta sul tavolo di Luca Zaia, al tempo Ministro delle Politiche Agricole. Dal suo ufficio di Governatore del Veneto nel 2014 egli prenderà personalmente in mano l’operazione, dando una grossa spinta per arrivare alla prima versione del dossier a sostegno della candidatura che nel 2016 porrà un altro tassello fondamentale, ovvero la firma del Protocollo d’Intesa tra i 28 Comuni interessati.
Particolarmente significativo è stato dunque il suo ruolo nel suddetto processo ed a maggior ragione in quest’ultimo miglio verso l’inserimento nella Lista Unesco. Lo stesso Zaia a tal proposito ha in più occasioni ribadito l’importanza per questo Territorio di ottenere l’inserimento nella Lista Unesco dei Patrimoni dell’Umanità non solo per quello che rappresenta a livello formale ma soprattutto per l’impegno concreto che l’Unesco si assume al fine di aiutare il sito, in cui tale Patrimonio si trova, per proteggerlo e valorizzarlo.
Una supervisione che passa attraverso due tipi di attività; il monitoraggio della protezione ed il recupero avverranno infatti ogni sei anni attraverso le missioni di controllo - in caso di pericoli di danneggiamento e da rapporti periodici, - e verifiche approfondite sullo stato di conservazione e sugli interventi effettuati – anche col finanziamento Unesco – per la sua salvaguardia.
L’inserimento delle Colline del Prosecco tra i siti Patrimonio dell’Umanità sarà anche una importante occasione per incrementare in questo Territorio la presenza del turismo enogastronomico; un fenomeno che oggi solo in Italia fa muovere un giro d’affari di circa 2,5 miliardi di euro (fonte Rapporto 2019 sul Turismo del Vino in Italia dell’Associazione Nazionale Città del Vino e Università di Salerno) a conferma di quanto esso rappresenti un elemento determinante al momento della scelta di una destinazione di viaggio ma ancora di più come esso si proponga come risorsa strategica per lo sviluppo del Paese.
Alessia Giacomini, Pietro Merotto e Gloria Feltrin conquistano gli ambiti riconoscimenti
CARPENE’ MALVOLTI, LA SCUOLA ENOLOGICA E LA FONDAZIONE ITS ATTRIBUISCONO LE MEDAGLIE D’ORO ANTONIO CARPENE’ E LA BORSA DI STUDIO "ETILIA CARPENE’ LARIVERA"
Nell'Aula Magna del CIRVE - UniPD di Conegliano solenne cerimonia di consegna nell’anno che celebra il riconoscimento Unesco alle Colline del Conegliano Valdobbiadene
Valorizzare e premiare gli Studenti più virtuosi della Scuola Enologica e della Fondazione ITS Academy, investendo sul futuro delle nuove generazioni e creando un simbolico ponte tra passato e futuro del Territorio e dell’Impresa.
Sull’assunto di questo impegno etico la Carpenè Malvolti ha consegnato lo scorso sabato 19 Ottobre, presso la sede del CIRVE – UniPD di Conegliano, le “Medaglie d’Oro Antonio Carpenè” e la Borsa di Studio Internazionale “Etilia Carpenè Larivera”.
Molte le Istituzioni presenti alla cerimonia - condotta da Camilla Nata, giornalista di RAI UNO - tra cui il Sindaco di Conegliano Fabio Chies, la Preside dell’Istituto G.B. Cerletti Mariagrazia Morgan e la Direttrice della Fondazione ITS Academy Damiana Tervilli.
A consegnare i riconoscimenti, la quinta Generazione della Famiglia, Rosanna Carpenè, fortemente impegnata in prima persona nelconsolidare lo storico rapporto di interazione tra Scuola ed Impresa.
“Essere ancora qui, dopo centodiciassette anni dalla prima Medaglia d’Oro intitolata al mio trisavolo Antonio Carpenè per celebrare l’eccellenza formativa - ha commentato Rosanna Carpenè – è la conferma di quanto il Fondatore dell’Impresa in primis, ma la Famiglia tutta, da sempre sia impegnata nello sviluppo del tessuto socio-economico del nostro Territorio e parimenti nella promozione della formazione culturale delle nuove Generazioni. Ogni anno con l’attribuzione di tale riconoscimento si celebra un’ulteriore tappa storica per la Scuola ed il Premio nonché la figura di quell’Uomo di Scienza e Cultura che ci ha ispirato nell’attività Imprenditoriale e che, con lo scopo di tramandare ai posteri le sue conoscenze alle Generazioni future, ha fortemente voluto ed istituito la prima Scuola Enologica d’Italia nel 1876, insieme a Giovan Battista Cerletti. Esserci ogni anno a premiare l’eccellenza formativa, tema particolarmente caro a tutta la mia Famiglia, significa riconoscere alla formazione viticola-enologica il ruolo di motore imprescindibile per la valorizzazione delle Risorse Umane interagenti con il nostro Territorio”. Gli Studenti premiati nella cerimonia di sabato 19 Ottobre, sono coloro che hanno conseguito il titolo di studio con il massimo dei voti nell’anno scolastico del 150° Anniversario dalla Fondazione dell’attività d’Impresa della Carpenè Malvolti.
Infatti, in virtù di una modifica intervenuta sui tempi del riconoscimento, per la Medaglia d’Oro Antonio Carpenè sono stati due i premi consegnati.
Uno per l’anno scolastico 2017/2018, che è andato ad Alessia Giacomini, che ha frequentato il corso di Viticoltura ed Enologia conseguendo il diploma con la votazione di 100/100 con lode; l’altro per l’anno scolastico 2018/2019 ha invece insignito Pietro Merotto, che ha frequentato il corso di Viticoltura ed Enologia ottenendo il diploma con la votazione di 100/100. Contestualmente anche la Borsa di Studio Internazionale "Etilia Carpenè Larivera" ha avuto come riferimento temporale l’anno del 150° Anniversario dalla Fondazione dell’attività d’Impresa ed entrambe hanno acquisito un significato doppiamente importante in quanto la loro consegna avviene nell’anno in cui l’Unesco riconosce le Colline di Conegliano e Valdobbiadene quale sito Patrimonio dell’Umanità.
Nel medesimo contesto, verrà altresì attribuita la Borsa di Studio Internazionale “Etilia Carpenè Larivera”. Allo Studente più virtuoso dell’Istituto Cerletti e della Fondazione ITS Academy di Conegliano, che quest’anno risponde al nome di Gloria Feltrin, viene infatti data l’opportunità di essere proiettato in una prospettiva internazionale con un viaggio di studio all’estero, presso una Università ed un’Impresa, con l’obiettivo di approfondire le dinamiche economico-finanziarie inerenti al settore agro-alimentare ed alla sostenibilità ambientale, quali fattori critici di successo sui mercati internazionali. Un premio che intende esortare le nuove generazioni a studiare e tramandare la cultura enologica del Territorio anche in ambito internazionale.
E’ stato infatti sulle fondamenta scientifiche poste dal Fondatore dell’Impresa Antonio Carpenè, che si sono costruiti i presupposti alla base del predetto riconoscimento.
Con la sua lungimirante intuizione e la visione prospettica di valorizzazione di un ambiente inizialmente spoglio di vigneti ma da sempre ricco di tradizione vitivinicola, prima di chiunque altro ha intravisto in una migliore gestione delle coltivazioni e nella condivisone di valori culturali imprescindibili, la chiave di volta per lo sviluppo di questo Territorio. L’azione innovatrice e pionieristica di Antonio Carpenè condusse alla fondazione della prima Scuola Enologica d’Italia proprio a Conegliano ed il legame sussistente ancora oggi tra Impresa ed istituzione scolastica non fa che consolidare il riferimento ai valori fondanti delle origini e sottolineare l’attenzione della Famiglia al futuro delle nuove generazioni.
Tanto la Medaglia d’Oro Antonio Carpenè quanto la Borsa di Studio Internazionale intitolata ad Etilia Carpenè Larivera si propongono infatti di offrire agli Studenti più meritevoli la possibilità di perfezionare ulteriormente la propria preparazione.
La Borsa di Studio Internazionale in particolar modo, rappresenta l’ideale ponte tra passato e futuro dell’Impresa.
Come la Famiglia Carpenè nel 1902 volle fortemente istituire un premio da conferire agli Allievi della Scuola Enologica che più di altri si fossero distinti nel proprio percorso di studi, oggi la quarta Generazione Etile Carpenè intende riconoscere all’Allievo più virtuoso una Borsa di Studio che, per le sue caratteristiche, possa guardare al futuro ed aiutare i giovani a costruirsi un profilo professionale di alto livello, che li prepari ad affrontare il mercato del lavoro. Ad incarnare i valori di eccellenza e dunque a possedere tutti i requisiti previsti dallo statuto per la sua attribuzione, ad aggiudicarsi la seconda Borsa di Studio Internazionale "Etilia Carpenè Larivera" è stata la studentessa Gloria Feltrin, che ha frequentato il corso di Tecnico Superiore Responsabile delle produzioni, trasformazioni e della commercializzazione di prodotti agrari, agroalimentari ed agroindustriali conseguendo il diploma con il massimo dei voti. Alla premiata si darà l’opportunità di proiettarsi in una prospettiva internazionale attraverso un viaggio studio all’estero presso una Università ed un’Impresa, che possa essere propedeutico all'approfondimento delle dinamiche economico-finanziarie inerenti al settore agro-alimentare ed alla sostenibilità ambientale, quale fattori critici di successo sui mercati internazionali.
l film è stato promosso dalla Fondazione Edison e dalla Federvini CARPENÈ MALVOLTI TRA LE STORIE NARRATE NEL FILM “ARTEDIVINO”
La storica Cantina di Conegliano tra i protagonisti del racconto cinematografico su economia, territori, arte e cultura del vino, presentato ieri in videoconferenza con la Ministra On. Teresa Bellanova
C’è anche la Carpenè Malvolti con la sua storia ultracentenaria tra i protagonisti del racconto cinematografico ARTEDIVINO su economia, territori, arte e cultura del vino, presentato ieri pomeriggio in videoconferenza - promosso dalla Fondazione Edison e dalla Federvini - sul canale YouTube della Fondazione stessa e ripreso dalla pagina facebook della Ministra per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali On. Teresa Bellanova.
“Il mio trisavolo nonché Fondatore dell’Impresa Antonio Carpenè – spiega nel frame dedicato al mondo del Prosecco Rosanna Carpenè, quinta Generazione della Famiglia che da 152 anni lo produce nell’omonima Cantina di Conegliano - era un grande appassionato e studioso. Quello che vedeva al suo tempo era una cultura vitivinicola non così evoluta tanto che il suo più grande desiderio è stato quello di innovarla, per condurla attraverso tecniche scientifiche ed enologiche ad un livello superiore. Per farlo – continua - aveva voluto fortemente la nascita della prima Scuola Enologica d’Italia, l’Istituto Cerletti, che ancora oggi ha la sua sede in Conegliano”.
Citando la produzione d’eccellenza, il focus di Rosanna Carpenè si concentra sul Cartizze: “è il prodotto top, che fa sempre parte della D.O.C.G. e viene prodotto su un territorio ancora più ristretto, all’interno alla già delimitata area del Prosecco. Un piccolissimo lembo di una collinetta la cui particolarità si esprime nella posizione geografica, l’esposizione al sole e la qualità del terreno”.
Tuttavia, il concetto che più sta a cuore a Rosanna risiede nella storicità dell’Impresa e nella peculiarità di essere rimasta sino ad oggi per sei Generazioni in mano alla sua medesima Famiglia. “È la cosa – conclude - che dà il maggior valore in assoluto alla Carpenè Malvolti”.
Un progetto che si muove su una citazione di Aristotele, “Il vino conforta la speranza”, è stato realizzato dall’Economista e Regista tedesco Alexander Kockerbeck con l’intento di restituire al mondo del vino italiano il suo indiscusso fascino attraverso il racconto di luoghi, cantine, personaggi protagonisti dell’eccellenza vitivinicola. Si propone di comunicare il valore strategico del settore sui mercati globali e l’indissolubile legame che insiste tra vini e Territori. Due elementi chiave che giocheranno anche nei prossimi mesi un ruolo di primo piano nella gestione del settore vitivinicolo, già pilastro del made in Italy sia in termini di produttività che di occupazione, valorizzazione del territorio ed export che risucirà anche ad andar oltre la straordinaria congiuntura corrente.
Alla videoconferenza ed al contestuale dibattito incentrato sugli asset salienti affrontati nel film - ovvero numeri del vino, arte e vino, territori e paesaggi, vino e cibo ed internazionalizzazione - sono intervenuti oltre alla Ministra per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali anche il Presidente della Federvini, la Direzione della Fondazione Edison nonché il regista Alexander Kockerbeck.
Lunedì 15 Giugno ricorre l’Anniversario dell’Impresa che coincide proprio con la data di riapertura degli eventi culturali in tutta Italia
I PRIMI 152 ANNI DELLA CARPENÈ MALVOLTI SI CELEBRANO ALL'INSEGNA DELLA CULTURA
Una serata all’insegna della musica classica nella “1868 Gallery”, con l’Istituto Musicale Michelangeli di Conegliano che eseguirà brani di Mozart, Brahms, Poulenc e Garbel
La Carpenè Malvolti si prepara a festeggiare il suo 152mo anniversario all'insegna della Cultura. Infatti, il prossimo Lunedì 15 Giugno - data in cui è stata fondata l'Impresa nel 1868 - nella “1868 Gallery” della Cantina avrà luogo un evento di elevato profilo artistico. Sarà infatti l'occasione per asssitere all’esclusivo concerto con musiche di Mozart, Brahms, Poulenc e Garbel, che l’Istituto Musicale Michelangeli di Conegliano condividerà con la medesima Città e che sarà interpretato dai musicisti Dino Sassai al violino e Michele Bolla al pianoforte.
L'evento si propone sia per celebrare il prestigioso traguardo raggiunto dalla Cantina sia quale occasione per consolidare e sviluppare i rapporti con le Istituzioni del Territorio, continuando di fatto a perseguire l’impegno storicamente assunto dall’Impresa nel sostenere iniziative artistiche e culturali di alto profilo.
E proprio in virtù del ruolo, per cui in primis si vuole essere esempio virtuoso, che - nella veste di promotrice e sostenitrice di attività culturali nella Città di Conegliano, in Italia e nel mondo - la Carpenè Malvolti ha deciso di condividere la propria storica ricorrenza con la realizzazione del primo evento musicale in Conegliano dopo il lockdown; il tutto per rendere merito ed omaggio a quel Territorio da cui si è tratto linfa per l'attività imprenditoriale da 152 anni.
La riapertura della “1868 Gallery” del 15 Giugno prossimo, coinciderà altresì sia con i festeggiamenti per l’anniversario della Carpenè Malvolti sia con la ripartenza di tutte le attività culturali del Paese, ovvero cinema, teatri, musei e qualsiasi altro luogo in cui si crei cultura. Nel rispetto di tutte le prescrizioni di sicurezza e di distanziamento interpersonale, per una sera la sede storica della Casa Spumantistica ospiterà un'occasione imperdibile di musica classica e nello stesso tempo, proprio a partire dal 15 Giugno, si potrà tornare a visitare il percorso storico all'interno della Cantina per approfondire la conoscenza dello Spumante Italiano e del Prosecco attraverso una ricostruzione storica fatta di documenti ed utensili da lavoro. Con la “1868 Gallery” si racconta infatti la nascita della cultura del Prosecco ed altgresì la relativa evoluzione attraverso testimonianze delle tappe più importanti, rese possibili grazie al Fondatore Antonio Carpenè e da tutte le successive Generazioni della Famiglia Carpenè.
La serata, aperta al pubblico ma esclusivamente su prenotazione, si completerà con la degustazione di una selezione di Distillati della Carpenè Malvolti, in particolare il Brandy 9anni, la Grappa da Prosecco Bianca e la Grappa da Prosecco Riserva, che rappresentano per la Cantina di Conegliano una produzione di assoluta eccellenza.