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News e comunicati stampa dal mondo agricolo
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Re: Scuola Agraria di Monza

26/06/2013, 12:43

Corso in partenza MANUTENZIONE DEL VERDE
Dal 15 al 19 luglio (40 ore)
Il corso in partenza MANUTENZIONE DEL VERDE, che si terrà presso la Scuola Agraria del Parco di Monza dal 15 al 19 luglio prossimi, è un percorso formativo base di breve durata particolarmente adatto a chi intenda acquisire una prima solida impostazione generale in tale ambito. Le ore di lezione tra teoria e pratica forniscono gli strumenti per operare correttamente nel mondo del verde e riconoscere e curare le principali patologie delle piante. Il corso è strutturato rispettando le conoscenze e abilità previste dal Quadro Regionale degli Standard Professionali (QRSP) della Regione Lombardia per il profilo professionale del GIARDINIERE.
Per visualizzare i principali argomenti ed effettuare l'iscrizione, vai subito alla Scheda corso

Per ulteriori informazioni, invitiamo tutti gli interessati a contattare al più presto la referente per il corso presso la Scuola Agraria del Parco di Monza dott.ssa Paola Martinelli tel. 039 2302979 int. 2 sottoint. 4, mail p.martinelli@monzaflora.it

Re: Scuola Agraria di Monza

22/10/2013, 18:00

In allegato la lista aggiornata dei CORSI PROFESSIONALI in partenza nel periodo Autunno / Inverno 2013-14 presso la Scuola Agraria del Parco di Monza, con alcune anticipazioni sui corsi primaverili.
La Scuola Agraria del Parco di Monza opera come Centro di Formazione Professionale su scala regionale e nazionale per l'erogazione di corsi di formazione specialistica, riqualificazione e aggiornamento per tecnici e operatori del verde, giardinieri, arboricoltori e forestali, florovivaisti, fioristi, progettisti del verde ecc., anche con l'intento di favorire e incoraggiare l'accesso dei giovani al mercato del lavoro e la riconversione professionale

Le aree tematiche in cui maggiormente si esplica l'attività formativa della Scuola sono: Giardinaggio, Progettazione del Verde, Arboricoltura e Tree climbing, Agricoltura multifunzionale, Ortoterapia - Terapia orticolturale, Composizione floreale. Tutti i corsi professionali proposti per tali aree sono sempre ricercabili e consultabili consultando il Motore di Ricerca Corsi e l'Offerta formativa, disponibili sul sito internet alle pagine.
Allegati
SAPMCorsiProf_Offerta_aut-inv.pdf
(372.38 KiB) Scaricato 189 volte

Re: Scuola Agraria di Monza

26/10/2013, 19:40

ammazza quanto è cara :o :o

Re: Scuola Agraria di Monza

10/01/2014, 19:44

Convegno "ORTOTERAPIA: sinergie tra riabilitazione, welfare e agricoltura"

Si terrà mercoledì 22 gennaio a Milano, presso il Centro Servizi Bezzi della Banca Popolare di Milano, il Convegno "Ortoterapia: sinergie tra riabilitazione, welfare e agricoltura" organizzato dalla Scuola Agraria del Parco di Monza e dalla neonata associazione AssIOrt, in collaborazione con molti altri Enti regionali e nazionali del settore, per tracciare lo stato dell'arte e analizzare i campi di applicazione dell'Ortoterapia.
Per l'evento sono previsti i crediti ECM

L?insieme delle esperienze specifiche portate avanti negli anni dai docenti della Scuola Agraria del Parco di Monza ha permesso la creazione di un team di esperti riuniti in Associazione per l?elaborazione, l?utilizzo e la diffusione della conoscenza della ri/abilitazione mediante approccio ortoterapico.
Il Convegno è finalizzato alla presentazione ufficiale di questa iniziativa e si propone l?ambizioso compito di rappresentare un trampolino di lancio delle conoscenze e attività ortoterapiche in campo socio-riabilitativo.

Dalle ore 13.00 alle ore 14.00 è prevista una Conferenza Stampa dedicata alla presentazione di AssIOrt - Associazione Italiana di Ortoterapia

Re: Scuola Agraria di Monza

13/05/2016, 18:30

ORTICOLA 2016: C’È VITA OLTRE IL RHYNCOSPERMUM!

Una tre giorni all’insegna di piccole oasi fiorite, piante rare, muschi, vivaismo eroico, arte&cultura e pot garden: la XXI edizione è stato un successo e una festa per tutti, soprattutto per la Scuola Agraria del Parco di Monza.

di Davide Cerruto

Orticola di Lombardia è un grande laboratorio a cielo aperto nel quale si respira ogni anno un’atmosfera differente. Basta buttare un occhio alla zona della grande fontana di fronte a Palazzo Dugnani, tutto parte da qui: sempre diversa e sempre uguale a se stessa, questa volta ospitava grandi palle di bosso topiato, le geometrie in bambù di Alison Grace Martin, le evocative foglie in rame di Nicola Zamboni e un metafisico cono di radici alto quattro metri firmato da Mario Nones, segno che arte e natura possono andare a braccetto. Bisogna ammetterlo, non esiste kermesse in Italia che sappia coniugare altrettanto bene modernità, mondanità, vivaismo d’autore, ricercatezza e gusto popolare. Nei giardini Montanelli di via Palestro si aggirano architetti con cappelli di paglia, si discute con giardinieri con la erre moscia e ci si imbatte in frotte di signore con caschi di peonie in testa. Per non parlare delle coppie attempate che tornano a casa in taxi (sì, abbiamo visto anche questo!) cariche di Bouganville, Dahlia e Digitalis per abbellire il proprio terrazzo. C’è qualcosa di male? Affatto, anzi rientra tutto nel fascino del pacchetto: prendere o lasciare.

LA SCUOLA AGRARIA A ORTICOLA

Ma come è stata l’Orticola della Scuola Agraria? Di assoluto primo piano. È stata l’Orticola di Cristina Cesana e Laura Bassi, che hanno catturato l’attenzione di decine di appassionati presso l’aula corsi outdoor con approfondimenti specifici su piante spontanee e balconi fioriti. È stata finalmente l’Orticola di Aurelia Josz, che ha rivissuto nella presentazione e nelle pagine dell’omonima biografia (“Aurelia Josz“), una delle più partecipate nel gazebo dedicato ai libri. Il volume racconta la storia della donna che nel 1902 fondò quella che poi divenne l’attuale Scuola Agraria del Parco di Monza. Il quartetto di autrici comprende Simonetta ed Eleonora Heger – nipoti della Josz – Paola D’Annunzio e la nostra Carla Schiaffelli.

Infine è stata l’Orticola dell'Associazione Ex Allievi della Scuola, che hanno contribuito alla fase preparatoria e poi all’allestimento durante i tre giorni della rassegna. Il risultato dei loro sforzi è stato un tutt’uno con lo stand che ha ospitato "Zoom", l’originale progetto firmato da Matteo Caspani in collaborazione con ReGis (la rete dei giardini storici) e realizzato con la tecnica del moss garden. I muschi dell'areale brianzolo sono serviti per riprodurre cinque plastici che catturano altrettanti scorci ingranditi – o meglio “zoomati” – di giardini storici del territorio (di Piermarini, Villoresi, Canonica) inseriti all’interno di strutture modulari in legno.

VIVAISMO INTREPIDO

Vedete l’uomo con la camicia blu nella foto? Forse non lo sapete, ma questo sessantenne abbronzato è l’eroe assoluto di Orticola di Lombardia 2016. Si chiama Gerard Weiner, è francese, e se fosse vissuto nell’800 probabilmente avrebbe fatto l’esploratore. Gerard è il titolare del vivaio Pépinière Botanique de Vaugines, specializzato in piante per terreno secco e la Giuria Botanica gli ha conferito il Premio Orticola 2016 come riconoscimento alla sua capillare e ostinata ricerca sul territorio. Mai sentito parlare di Puya berteroniana e Convolvulus lanuginosus? Ecco, appunto.

Gerard possiede una collezione unica che raccoglie e riproduce dopo faticosi viaggi sui Pirenei o in giro per il mondo. Mito d’altri tempi.

BEST OF THE SHOW

I vivaisti sono il vero tesoro di Orticola e l’organizzazione li coccola e li premia anche per incoraggiarli a proseguire nelle loro preziose ricerche. C'è addirittura chi colleziona muschi, come Marco Mariani del vivaio Central Park che ne ha portati diverse decine ricevendo per questo una menzione. Tra i 160 espositori figurano molti medi e piccoli vivai guidati da appassionati, attività che andrebbero preservate per il patrimonio vegetale raccolto e per l’insostituibile conoscenza maturata nelle rispettive nicchie ornamentali. Per motivi di spazio citiamo giusto i premiati di quest’anno: il Vivaio Millefoglie di Lessolo (To) con la sua adorabile collezione di ombrellifere (Premio alla migliore collezione botanica), i Vivai Tara di Sillavengo (No) per la ricchezza dell’offerta di Hydrangeaceae (Premio speciale ai piccoli vivaisti) e la Floricoltura Fessia di Biella con il suo raro esemplare di Styrax Obassia (Premio alla pianta più significativa), albero dalle mille campanelle profumate nativo dell’isola di Hokkaido.

IN CONCLUSIONE

Questa edizione insomma è stata un successo e ricchissima di eventi. L’iniziativa Orticola al Museo ha portato Orticola fuori dai recinti della Mostra, con iniziative e sconti sui biglietti di ingresso (validi fino al 15 maggio) di numerosi musei milanesi: Gallerie d'Italia, Poldi Pezzoli, Bagatti Valsecchi, Pinacoteca e Orto Botanico di Brera e altri ancora. Le iniziative in Mostra, anche, sono state ancora più consistenti del solito con corsi, workshop, laboratori e presentazioni di libri. Uno dei temi sviscerati a cielo aperto, il pot garden, era quanto mai attuale: piccoli giardini a misura di città e sviluppati a mezzo di vasi, fioriere e tutori.

Ma alla fine la cosa più bella di Orticola è passeggiare tra piccoli scrigni fioriti e allestimenti di piante rare cartellinate (molte sono cultivar che non troveremmo mai sotto casa), che ha il potere di riconciliarci con il mondo di asfalto che si trova pochi metri più in là. Sapere poi che migliaia di persone condividono con noi una passione così profonda rafforza l’idea che io chiamo “C’è vita oltre il Rhyncospermum”, un motto ironico che ci esorta seriamente a scegliere sempre la biodiversità in opposizione alla dilagante piattezza in giardino, un malcostume incarnato dal falso gelsomino che in questa storia – ahinoi – è l’unico innocente: come con i cani invadenti, la colpa è sempre dei proprietari.

FRASARIO DA ORTICOLA

“La rosa non passa mai di moda, è un evergreen che perde le foglie”.

Questa massima mi è uscita al cospetto delle meravigliose cascate fiorite dedicate a sua maestà la rosa, che qui a Orticola occupa un posto di riguardo, come sempre. Ma a ogni Orticola sento pronunciare frasi che faccio mie perché mi insegnano qualcosa o mi fanno ragionare su un argomento oppure, semplicemente, perché mi strappano un sorriso. Ecco la top five delle sentenze memorabili di quest’anno:

5) “La Rosa Pergolese appartiene al gruppo delle Galliche, non alle Portland come erroneamente tutti pensano”. (Davide dalla Libera di Novaspina)

4) “Spogliante non ha mai un'accezione negativa”. (Fabio Giani di Vivai Giani)

3) “Le piante sono soggetti passivi, stanno lì, ma se potessero parlare direbbero anche cose sconce”. (Davide Tortorella, presentatore)

2) “La Sarracenia prima fa i fiori per farsi impollinare dagli insetti, poi fa le foglie per divorarli lentamente”. (Vincenzo Castellaneta del vivaio Un Angolo di Deserto)

1) “Ma dai, lo sanno tutti che i futuristi odiavano i giardini!” (Paesaggista anonimo)

LA LISTA DELLA SPESA

Dal momento che chi scrive, ma forse anche chi legge, soffre di compulsione da acquisto di piante (malattia dalla quale non si guarisce), ecco ai raggi X la mia personale lista della spesa per Orticola 2016:

1) Lonicera x brownii ‘Dropmore Scarlett’, spettacolare lonicera rampicante dalla fioritura rosso-arancio. Se fosse pure profumata sarebbe da Oscar. Rarità: 7.

2) Baptisia ‘Purple Smoke’, detta anche Baptisia di Piet Oudolf perché lanciata dal noto paesaggista olandese (vedi Lurie Garden a Chicago), ma non la trovi nei garden. Rarità: 7,5

3) Amsonia hubrichtii. Indispensabile erbacea dal fogliame leggerissimo e dalla delicata fioritura azzurra primaverile. In autunno il fogliame si accende di giallo dorato. Rarità: 7

4) Persicaria virginiana ‘Painter’s Palette’ – tappezzante dallo splendido fogliame che porta un raggio di luce negli angoli ombrosi. Si autodissemina amabilmente. Rarità: 6,5

5) Rosa pimpinellifolia ‘Golden Wings’. Le rose arbustive a fiore semplice giallo sfumato non sono molto comuni e questa è una delle più affascinanti: profumata, sana, fa le bacche in autunno ed è pure rifiorente. Cos’altro si può pretendere ancora da una rosa? Rarità: 6,5

Re: Scuola Agraria di Monza

04/11/2016, 17:43

Gardening: alla “scuola” di EIMA Green

Nell’ambito del Salone internazionale delle macchine e attrezzature per il giardinaggio e la cura del verde, la Scuola Agraria del Parco di Monza realizza, in collaborazione con FederUnacoma, corsi di formazione per tecnici e hobbisti. I corsi, centrati sull’uso dei droni nelle manutenzioni e sulle norme e gli accorgimenti per l’uso in sicurezza delle macchine e attrezzature per il giardinaggio, coinvolgono esperti formatori e prevedono l’impiego di filmati e lo svolgimento di operazioni dimostrative esplicative in aula.

Il Salone internazionale di EIMA Green, che si tiene alla fiera di Bologna dal 9 al 13 novembre nell’ambito della grande esposizione della meccanica agricola EIMA, offre ogni genere di tecnologia per il giardinaggio e la cura del verde, ma anche occasioni di aggiornamento e formazione tanto per il pubblico dei manutentori professionisti quanto per il pubblico degli hobbisti che si dedicano alle piante e agli spazi verdi privati.

La Scuola Agraria del Parco di Monza, in collaborazione con FederUnacoma, organizza nell’ambito di EIMA Green due corsi di formazione rispettivamente sul tema dei “Droni in agricoltura e nel verde ornamentale” e della “Sicurezza nell’uso di macchine da giardino”. Il primo corso, progettato dai formatori della prestigiosa scuola monzese in collaborazione con Microgeo srl e Dronica srl, prevede tre ore di lezione frontale (ore 10-13) e si ripete per due giorni, la mattina di giovedì 10 novembre (Sala Allemanda, Pad. 33/34) e il pomeriggio di venerdì 11 (Sala Sinfonia, Pad. 36). Il secondo corso, sempre della durata di tre ore, si tiene nel pomeriggio degli stessi giovedì 10 e venerdì 11 (orario 14.30 – 17.30, rispettivamente nella Sala Armonia, Pad. 36, e nella Sala Allemanda, Pad. 33/34), ed è tenuto direttamente dalla Scuola Agraria del Parco di Monza con la docenza di Maurizio Ferrandina e di Umberto Longhi, due tra i formatori più esperti in questo campo.

L’impiego dei droni nelle manutenzioni del verde costituisce la nuova frontiera per quanto riguarda la manutenzione del verde, soprattutto per gli operatori professionali, che attraverso questi apparecchi volanti dotati di sensori, telecamere e software specifici, possono monitorare costantemente lo stato della vegetazione e intervenire sulle piante in modo selettivo. Il corso, che prevede al termine la consegna di un attestato di frequentazione, sviluppa vari aspetti, da quelli tecnici sul funzionamento dei droni a quelli relativi alla manutenzione degli stessi, fino alle normative sull’uso dei droni “a vista” e “in remoto”.

Per altro verso, l’uso in sicurezza delle macchine costituisce un tema sempre attuale, tanto per i professionisti quanto per il pubblico degli appassionati che debbono poter utilizzare le macchine senza essere esposti a rischi. Dinanzi ad un pubblico composto da appassionati ma anche da manutentori professionali, i formatori della Scuola Agraria del Parco di Monza passano in rassegna, attraverso dimostrazioni pratiche, le principali tipologie di macchine ed attrezzature, illustrando per ciascuna di esse gli accorgimenti necessari per garantirne il corretto funzionamento e per evitare ogni possibile errore e rischio in fase di impiego.

I corsi sono gratuiti, i partecipanti possono iscriversi attraverso l’apposita sezione accessibile dal sito di EIMA Green.

Re: Scuola Agraria di Monza

10/11/2016, 18:35

La gestione del tappeto erboso: novità e nuovi approcci
Ha riscosso notevole interesse il seminario sulle tecniche e gli approcci innovativi per la gestione del tappeto erboso, dello scorso 4 novembre che si è svolto presso la Sala Convegni della Villa Reale di Monza, focalizzato sui seguenti argomenti:

Le specie e le varietà più adatte ai bassi input manutentivi

La riscoperta della sostanza organica: quale come e quando utilizzarla

Il nuovo approccio integrato nella lotta alle avversità: casi pratici

Tappeti erbosi e prati fioriti: concorrenti o alleati?

Chi fosse interessato al materiale presentato al seminario può farne richiesta a segreteriacorsi@monzaflora.it

Re: Scuola Agraria di Monza

22/12/2016, 21:21

Open day "Giardiniere professionista" - "Tecnico progettista di spazi verdi"

Giovedì 12 gennaio e lunedì 30 gennaio alle ore 10:30 sono in programma gli open days di presentazione dei corsi di lunga durata per

- giardiniere professionista

- tecnico progettista di spazi verdi (secondo modulo)

Il primo percorso formativo è rivolto sia a chi desidera inserirsi da professionista nel settore del verde proveniendo anche da altre esperienze lavorative e senza alcuna preparazione di partenza, sia a chi già opera con conoscenze pratiche nel settore del giardinaggio, vivaismo o in agricoltura e sente l’esigenza di appoggiarle su solide competenze teoriche.

Il secondo è specificamente rivolto a coloro che, già forniti di basi di progettazione del verde, intendono arricchire il proprio bagaglio professionale riprendendo le tematiche relative alla progettazione e alla realizzazione con particolare attenzione alle aree pubbliche: parchi, giardini, alberature e verde urbano.

Re: Scuola Agraria di Monza

31/01/2017, 19:03

Valorizzazione del legno urbano
Creare valore con gli alberi di città e il bosco “dietro casa”
Monza, 16 ore (10 e 11 marzo)

Una nuova proposta formativa pensata per chi lavora in bosco o sugli alberi urbani e per chi si occupa di costruire con il legno. Con l’obiettivo di promuovere delle micro economie che diano valore a quello che ora viene considerato un rifiuto da smaltire.

Destinatari: Giardinieri, Arboricoltori, Aziende forestali, Operatori del legno, Professionisti.

Vai alla scheda del corso.
http://www.monzaflora.it/it-IT/corsi/ar ... gno-urbano

Re: Scuola Agraria di Monza

16/02/2017, 18:08

Tree climbing - Abbattimento controllato
In partenza a marzo un corso rivolto a chi ha già capacità nel tree climbing e vuole acquisire le tecniche più specialistiche relative all’abbattimento controllato in quota.
Dopo una verifica delle capacità di movimento in pianta, si porrà attenzione agli aggiornamenti sulla tecnica e sui materiali: posizionamento in pianta con i ramponi, corretta postura, corde e carrucole, la figura dell'assistente a terra, utilizzo e controllo dei sistemi di dissipazione. La corretta esecuzione dei tagli di abbattimento (tacche, cerniere, scalini) completerà il percorso didattico.
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