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Regione Lombardia - Agricoltura 
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LNews-ENOGASTRONOMIA, DOMANI A BRONI/PV FIRMA PROTOCOLLO INTESA CON ASCOVILO E STRADE DEI VINI E DEI SAPORI

CON L'ASSESSORE REGIONALE FABIO ROLFI PRESENTI I PRESIDENTI DEGLI ENTI, GIOVANNA PRANDINI E GIANNI BOSELLI

(LNews - Milano, 26 gen) Domani, giovedì 27 gennaio, alle ore 11, negli spazi dell'Enoteca regionale di Broni (PV) i presidenti di Ascovilo e Federazione di Lombardia delle 'Strade del Vino e dei Sapori', Giovanna Prandini e Gianni Boselli, sigleranno il protocollo d'intesa tra i due enti.

Obiettivo dell'accordo è coordinare le iniziative per promuovere al meglio i territori e le eccellenze enogastronomiche di tutte le province della Lombardia.

Durante l'incontro, al quale parteciperà anche l'assessore regionale all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, saranno comunicati i dettagli del documento.

- ore 11, Enoteca regionale (via Cassino Po, 2 - Broni/PV).



NOTA PER GIORNALISTI, FOTOGRAFI E CINEOPERATORI - L'evento si svolgerà nel rispetto della normativa anti-Covid-19 vigente. Per l'accesso alla sala della conferenza stampa è richiesto il Green Pass.

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26/01/2022, 12:52
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LNews-AMBIENTE. CATTANEO: IN ARRIVO SEMPLIFICAZIONE E VELOCIZZAZIONE PER ISPEZIONI E AUTORIZZAZIONI NELLE AZIENDE

(LNews - Milano, 26 gen) La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell'assessore all'ambiente e clima Raffaele Cattaneo, l'aggiornamento del Piano di Ispezione ambientale regionale per gli impianti soggetti ad Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA).

Una concreta azione di semplificazione che produrrà risultati più efficaci e rapidi nell'esecuzione dei controlli oggi resi più difficili dall'emergenza pandemica ancora in corso. Un'iniziativa destinata ad essere apprezzata da migliaia di aziende ed enti cui renderà più facile la vita.

"Abbiamo adottato questa iniziativa per razionalizzare i processi ispettivi e semplificare le procedure alle aziende che dopo due anni di pandemia in molti casi, già faticano a portare avanti l'attività quotidiana. La digitalizzazione nella raccolta dei dati - ha spiegato l'assessore Cattaneo - snellirà le attività di controllo e le renderà più rapide. L'obiettivo è portare benefici alle imprese lombarde e nello stesso tempo, attraverso i controlli, proseguire nella tutela dell'ambiente".

AMBITI DI APPLICAZIONE - Le attività interessate dall'attuazione del Piano di ispezione ambientale regionale sono circa 1.800, tutte aziende il cui esercizio è regolamentato con AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale): 787 industrie, 276 impianti di gestione dei rifiuti e 11 termovalorizzatori di competenza regionale e 741 allevamenti intensivi.

TRA LE NOVITA' LA RIDUZIONE DEI TEMPI DELLE VISITE - La delibera prevede importanti novità, in tema di semplificazione e razionalizzazione, al fine di valorizzare gli applicativi regionali di raccolta ed elaborazione dei dati ambientali e ridurre i tempi di esecuzione delle visite, laddove non si evidenzino criticità. Viene confermato il sistema di supporto alla programmazione dei controlli (cosiddetto SSPC) ispirato a esperienze europee preesistenti e proposto con successo in molte altre regioni italiane, che ha lo scopo di definire il vettore di rischio di ogni azienda e di conseguenza la frequenza dei controlli, sulla base di una serie di parametri che tengono conto delle performance ambientali dell'azienda e dell'ambito territoriale in cui è collocata.

Tra le novità di maggior rilievo introdotte dalla delibera, frutto di un confronto tra la Direzione Generale Ambiente e Clima, ARPA Lombardia e la Direzione Generale Agricoltura, si evidenziano: la valorizzazione degli applicativi di raccolta dei dati degli autocontrolli, quali validi strumenti di verifica da remoto che consentono di ridurre i tempi di esecuzione delle visite in loco, con conseguente minor aggravio per le imprese e maggiore efficienza dell'azione di controllo; lo sviluppo di un percorso finalizzato all'utilizzo di sistemi innovativi di verifica delle caratteristiche delle installazioni quali l'Earth Observation; la promozione di sinergie tra le attività ispettive ambientali da svolgersi presso le installazioni, con particolare riferimento a quelle in materia di 'A.I.A e "direttiva nitrati', con la definizione di procedure operative standardizzate e condivise per l'effettuazione dei controlli nelle aziende del comparto zootecnico.

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26/01/2022, 20:38
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LNews-ENOGASTRONOMIA: IL VINO PER PROMUOVERE TERRITORIO E TURISMO, FIRMATO ACCORDO TRA ASCOVILO E STRADE VINO E SAPORI

ASSESSORE ROLFI A BRONI/PV: BENE REGIA UNICA SU TUTTE LE PROVINCE

G. PRANDINI: OCCASIONE STORICA PER FORTE MARKETING TERRITORIALE

(LNews - Broni/PV, 27 gen) Un protocollo di collaborazione per promuovere il territorio in tutti i suoi ambiti con particolare riguardo al contesto vitivinicolo ed enoturistico. È quello siglato oggi nell'enoteca regionale di Broni (PV) dall'assessore regionale lombardo all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, e i presidenti di Ascovilo e federazione delle Strade dei vini e dei sapori di Lombardia, Giovanna Prandini e Gianni Boselli.


"Serve in tutte le province - ha dichiarato Rolfi - una regia unica per promuovere a livello turistico i territori attraverso il vino e i prodotti tipici, puntando sulla qualità e i servizi offerti, con iniziative specifiche, studi e programmazione, coinvolgendo altri enti territoriali". "I nostri vini - ha aggiunto - sono sempre più apprezzati all'estero. L'export cresce a due cifre ogni anno, dobbiamo usare le nostre eccellenze come strumento di attrazione per le nostre bellezze".

L'accordo siglato prevede anche la possibilità di realizzare temporary shop o botteghe/enoteche e attività sinergiche (comunicazione e stampa), partecipare a bandi o gare in modo condiviso oltre a redigere piani e progetti condivisi. Sarà costituita una Commissione di lavoro con finalità organizzative e consultive che si interfaccerà con enti e associazioni.

"La firma di questo accordo - ha aggiunto Giovanna Prandini, presidente di Ascovilo - è una occasione storica per tutto il territorio, rappresentato dai 13 consorzi di tutela dei vini di Lombardia. Avere una voce unitaria significa promuovere meglio i vini e l'enoturismo". "Abbiamo creduto a questo risultato, creando un progetto concreto e collaborando a tutti livelli istituzionali - ha proseguito - per trovare unità di intenti. Il vino può essere strumento di promozione, di turismo, di valorizzazione ambientale. La Lombardia non può e non deve dare per scontato di essere riconosciuta come una eccellenza: se il consumatore non sperimenta l'assaggio non ha tutti gli elementi per fare le sue scelte di acquisto. Dobbiamo cogliere tutte le occasioni utili post pandemia per riallacciare il dialogo con i clienti nei ristoranti e nelle enoteche, nelle piazze, nei mercati, nei palazzi storici del nostro territorio, nelle fiere".

"Le Strade dei vini e dei sapori - ha aggiunto Gianni Boselli, presidente della federazione delle Strade dei vini e dei sapori della Lombardia hanno un potenziale enorme nell'attività di promozione dei territori Lombardi". "Questo accordo globale - ha sottolineato - è stato realizzato in seguito a una prima positiva esperienza nell'Oltrepò Pavese. Abbiamo territori ricchi di storia, di cultura e di prodotti tipici di qualità straordinaria. Dobbiamo valorizzare questi aspetti anche sotto il profilo economico".

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27/01/2022, 18:49
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LNews-CINGHIALI, ROLFI: AGRICOLTORI DANNEGGIATI POTRANNO DELEGARE 'CACCIATORI SELECONTROLLORI' PER ABBATTIMENTI

ASSESSORE: 14.000 ABBATTIMENTI IN LOMBARDIA NEL 2021, IN AUMENTO RISPETTO AD ANNI SCORSI, INTRODOTTE TUTTE LE MISURE POSSIBILI



(LNews - Milano, 31 gen) In Lombardia gli agricoltori che subiscono danni causati da cinghiale alle coltivazioni potranno indicare due operatori abilitati al contenimento dell'animale sui propri terreni. È quanto stabilisce la delibera approvata dalla Regione su proposta dell'assessore all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi.



"In questi anni - ha dichiarato Rolfi - abbiamo introdotto la possibilità per gli agricoltori provvisti di licenza di intervenire direttamente, abbiamo aggiornato la legge, abbiamo introdotto la caccia di selezione al cinghiale tutto l'anno anche con visore notturno, abbiamo previsto la facoltà di foraggiamento ossia il posizionamento di piccole quantità di cibo per attrarre il cinghiale". "La Lombardia - ha aggiunto - ha fatto tutto ciò che consente la norma nazionale, spesso finendo anche nelle sedi giudiziarie per difendere le proprie leggi e il diritto dei territori di gestire la piaga del cinghiale. Ora serve l'intervento dello Stato, da sempre inerte: la proliferazione incontrollata di cinghiali causa danni all'agricoltura ed è un pericolo per la sicurezza stradale". "Il cinghiale - ha ricordato l'assessore - è anche il principale vettore della peste suina africana e questo dovrebbe far riflettere sugli effetti del disinteresse manifestato in questi anni da parte dei ministeri competenti".

Il proprietario o conduttore del fondo sul quale vengano certificati danni alle colture o al sistema agrario, al fine di incentivare il contenimento delle popolazioni di cinghiale potrà quindi presentare ai competenti Corpi di Polizia provinciale specifica istanza di autorizzazione per due operatori abilitati al controllo selettivo degli ungulati.



"Questa misura - ha affermato l'assessore - conferma la volontà di regione di attivare ogni misura possibile per incrementare ancora di più il contenimento del cinghiale nell'ottica della difesa delle coltivazioni e della sicurezza delle comunità locali".



"Nel 2021 gli abbattimenti totali in Lombardia sono stati 12.972, a cui vanno aggiunti i 1.187 in parchi e riserve, contro i 9.198 totali del 2020 e i 7.371 del 2019. La norma regionale, dunque, funziona. Gli agricoltori, i cittadini che abitano in montagna e i sindaci - ha sottolineato l'assessore - hanno bisogno di risposte concrete e il nostro impegno va in questa direzione". "Con la delibera di oggi - ha concluso Rolfi - abbiamo colmato una ulteriore lacuna. Alcuni Ambiti territoriali e Comprensori alpini di caccia in aree non idonee al cinghiale non hanno predisposto i Progetti pluriennali di gestione del cinghiale o gli interventi annuali di prelievo. Ora abbiamo stabilito un cronoprogramma che prevede la predisposizione del documento entro il 1° luglio 2022, in alternativa scatterà il potere sostitutivo di Regione e predisporremo direttamente i piani per avviare ovunque la caccia di selezione".



Di seguito gli abbattimenti totali per provincia (dati in ordine 2019 - 2020 - 2021)



BERGAMO: 941 - 1.181 - 2.152

BRESCIA: 614 - 1.241 - 2.036

COMO: 1.916 - 2.189 - 3.876

CREMONA: 152 - 119 - 300

LECCO: 260 - 306 - 368

LODI: 6 - 4 - 21

MANTOVA: non prevista

MILANO: 8 - 12 - 106

MONZA E BRIANZA: non prevista

PAVIA: 1.973 - 2.332 - 1.730

SONDRIO: 279 - 362 - 477

VARESE: 1.222 - 1.452 - 1.906

TOTALE LOMBARDIA: 7.371 - 9.198 - 12.972



PARCHI E RISERVE (DATO 2021)

Parco dei Colli Bergamaschi (BG) 52

Parco Spina Verde (CO) 72

Parco della Pineta di Appiano Gentile e Tradate (CO-VA) 396

Riserva Naturale Lago di Piano (CO) 42

Parco del Ticino: 625

TOTALE: 1187

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31/01/2022, 19:25
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LNews-CIMICE ASIATICA, ASSESSORE ROLFI: 4 MILIONI DI EURO PER RISARCIMENTO ALLE AZIENDE. ANCHE NEL 2022 UTILIZZO VESPA SAMURAI

SERVE AZIONE INTEGRATA PER TUTELARE FRUTTICOLTURA. ALLO STUDIO STRUMENTI INNOVATIVI

RISARCIMENTI ALLE AZIENDE AGRICOLE, SUDDIVISI PER PROVINCE



(LNews - Milano, 01 feb) Lotta serrata alla cimice asiatica, insetto alieno che in questi anni ha messo in ginocchio la frutticoltura lombarda. La Regione Lombardia, oltre a redistribuire i fondi statali per i risarcimenti, proseguirà con il controllo biologico attraverso la vespa samurai, attivando al contempo una ricerca su strumenti innovativi e sostenibili. È la sintesi di quanto annunciato dall'assessore all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, in occasione del pagamento dell'ultima tranche di risarcimenti alle aziende agricole.



"Abbiamo avviato l'ultima fase dei pagamenti, arrivando ai 4 milioni di euro che il Ministero - ha dichiarato Rolfi - ha destinato alla Lombardia. Se pensiamo che la cimice asiatica crea danni per circa 15 milioni di euro all'anno nella nostra regione è evidente come i rimborsi non siano sufficienti ed è necessario dunque continuare con la lotta biologica. Anche quest'anno proseguiremo con il rilascio della vespa samurai, antagonista naturale della cimice asiatica".



La Regione Lombardia ha inoltrato al Ministero della Transizione Ecologica la richiesta di rinnovo dell'autorizzazione per la prosecuzione del programma di immissione in natura della vespa samurai. Nei due anni passati il piano ha previsto un totale di 106 rilasci (100 femmine e 10 maschi per lancio) dell'antagonista della cimice in 33 diverse località regionali, localizzate nelle provincie dove maggiori sono stati i danni provocati dalla cimice asiatica.



"Chiaramente risultati concreti - ha aggiunto l'assessore - si vedranno nel medio termine, ma il ritrovamento della vespa samurai nell'anno successivo ai rilasci rappresenta un'indicazione del suo insediamento e fa ben sperare per un contenimento delle popolazioni di cimice asiatica, in modo da rendere più agevole il suo controllo con gli altri metodi di difesa disponibili e riducendo di conseguenza l'impiego di insetticidi".



Nell'ambito dell'approccio integrato alla lotta contro la cimice asiatica la Regione Lombardia ha attivato una collaborazione con l'Istituto di entomologia del Dipartimento Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell'Università di Torino, con l'obiettivo di individuare strumenti innovativi, a impatto zero, per il contenimento delle popolazioni dell'insetto.



"Nel frattempo, è necessario che le aziende agricole proseguano nell'opera di difesa. Al momento - ha concluso Rolfi - l'installazione sulle colture frutticole di reti protettive rappresenta il modo più efficace per ridurre i danni da cimice asiatica. In questi anni la Regione Lombardia ha destinato 12,5 milioni di euro a 410 aziende lombarde per installare reti antinsetto. Solo una azione coordinata, che passi anche da efficaci politiche assicurative e di gestione del rischio, può portare a ottenere risultati importanti".



Di seguito i risarcimenti alle aziende agricole, suddivisi per provincia:



Bergamo 25.394,04 euro;

Brescia 886.833,02 euro;

Cremona 457.332,20 euro;

Lecco 75.019,56 euro;

Mantova 2.535.787,58 euro;

Pavia 14.081,83 euro;

Sondrio 105.129,10 euro.

Totale 4.099.577,33 euro.

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01/02/2022, 18:12
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LNews-AGRICOLTURA, ASSESSORE ROLFI AL COMMISSARIO EUROPEO: SERVE STUDIO DI IMPATTO SULLE AZIENDE PRIMA DI DECLINARE LA 'FARM TO FORK'

(LNews - Milano, 02 feb) Le principali 17 Regioni agricole europee si rivolgono al Commissario europeo all'Agricoltura, Janusz Wojciechowski, per ottenere un dialogo rafforzato con le autorità regionali sull'attuazione dei piani strategici della Pac e del Green Deal.

"Ho chiesto al commissario Wojciechowski uno studio di impatto sulle aziende delle misure previste dalla Farm to fork. La sostenibilità ambientale deve andare di pari passo con quella economica delle imprese e solo partendo da numeri certi si possono poi declinare le misure. È necessaria inoltre una azione europea forte che tuteli le produzioni a denominazione d'origine contrastando l'italian sounding, evitando l'introduzione del nutriscore e chiedendo reciprocità sui modelli produttivi nell'ambito dei trattati di scambio internazionale. L'obiettivo deve essere quello di ridurre l'impatto ambientale investendo sull'innovazione, non imponendo vincoli che rischiano di far chiudere migliaia di aziende". Lo ha detto oggi Fabio Rolfi, assessore all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia.

La Coalizione delle Regioni agricole europee AgriRegions ha organizzato un incontro politico ad alto livello con Janusz Wojciechowski, responsabile per l'Agricoltura nella Commissione Europea. Con i piani strategici della Pac attualmente in fase di valutazione, questa è stata l'occasione per le 17 Regioni rappresentate dalla Coalizione di ricordare il ruolo chiave che le Regioni continueranno a svolgere per garantire che gli interventi della PAC siano adeguati alle esigenze locali e di evidenziare attraverso esempi concreti la necessità che il Green Deal tenga conto dei suoi impatti a livello locale e regionale.

Oggi, le autorità regionali sono responsabili della gestione e dell'attuazione delle misure di sviluppo rurale in diversi Stati membri europei e continueranno a farlo anche con la nuova PAC. Tuttavia, con i piani strategici della PAC e la nuova governance, le Regioni perderanno in parte il legame diretto che avevano con la Commissione europea. La Coalizione AgriRegions teme che ciò crei una distanza eccessiva tra la Commissione europea e i territori in cui verrà attuata la nuova Pac, aumentando così in conseguenza il divario tra le aspettative della Commissione e la realtà sul campo.

Arnaud Lecuyer, vicepresidente della Regione della Bretagna e responsabile dell'agricoltura e del coordinamento della Coalizione AgriRegions, ha chiarito: "Quando si adatta la Pac alle esigenze locali e si discutono questioni relative alla sua attuazione a livello territoriale, le autorità regionali avvicinano la Pac ai suoi beneficiari, i cittadini. Pur riconoscendo il ruolo delle autorità nazionali come principale interlocutore della Commissione per l'attuazione dei piani della PAC, chiediamo alla Commissione di mantenere un dialogo strutturato con le autorità regionali".

Le Regioni svolgono un ruolo fondamentale nell'accompagnare la transizione verso sistemi agricoli e alimentari più sostenibili a livello locale. Pur sottolineando l'importanza di coinvolgere le parti interessate a tutti i livelli, il Green Deal raramente tiene conto degli impatti delle politiche a livello locale e regionale, soprattutto quando si tratta di fissare obiettivi per la produzione agricola, come nel caso della strategia Farm to Fork e, più recentemente, del pacchetto Fit for 55.

Rivolgendosi al Commissario, più di 10 rappresentanti eletti delle Regioni della Coalizione AgriRegions hanno ricordato attraverso vari esempi che "non può esserci transizione sostenibile né giusta per i sistemi agricoli e alimentari senza tener conto degli impatti a livello regionale e che ciò può essere ottenuto solo attraverso una maggiore consultazione e coinvolgimento degli enti locali e regionali".

Regione Lombardia crede nella partecipazione alla Coalizione AgriRegions e condivide i suoi obiettivi, che puntano a garantire che i decisori dell'Unione Europea tengano conto della dimensione regionale per uno sviluppo del settore agricolo e agroalimentare competitivo, sostenibile e di qualità. A tal fine, infatti, la Coalizione intende intensificare il proprio lavoro e la propria visibilità per tutto il 2022 e gli anni a venire al fine di cooperare e dialogare in maniera più regolare ed efficace con la Commissione e le altre istituzioni dell'UE su politiche così cruciali.

La Coalition of European AgriRegions rappresenta la voce delle regioni europee mobilitate per difendere una Politica agricola comune (Pac) equa e sostenibile e il ruolo delle Regioni nella sua attuazione.

Rappresenta 17 Regioni di 7 Stati membri: Azzorre, Andalusia, Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Auvergne-Rhône-Alpes, Baden-Württemberg, Baviera, Bretagna, Castilla y Léon, Emilia-Romagna, Estremadura, Lombardia, Nouvelle Aquitaine, Normandia, Paesi della Loira, Contea di Sibiu, Toscana, Wielkopolska. Insieme rappresentano oltre il 17% della superficie agricola utilizzata totale dell'UE e oltre il 15% della popolazione dell'UE.

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02/02/2022, 21:28
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LNews-PESTE SUINA, ROLFI SCRIVE A GESTORI AUTOSTRADE, ANCI LOMBARDIA E PARCHI: TENERE PULITE AREE SOSTA, FRAZIONE ORGANICA RIFIUTI POSSIBILE VEICOLO DI CONTAGIO PER I CINGHIALI

(LNews - Milano, 04 feb) L'assessore regionale all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi, Fabio Rolfi ha scritto oggi agli enti gestori delle autostrade, ad Anci Lombardia e agli enti gestori dei parchi regionali per chiedere una collaborazione volta a prevenire l'arrivo e la diffusione della Peste suina africana, attraverso una frequente pulizia delle aree di sosta, dei parcheggi, delle aree di ritrovo e una puntuale attenzione sulla raccolta dei rifiuti organici.

"Regione Lombardia - scrive Rolfi - si è attivata subito con provvedimenti propri per contenere la possibile espansione della malattia, restringendo o vietando attività outdoor in un'area 'cuscinetto' di 10 chilometri lungo il confine della zona infetta, e con attività di monitoraggio in alcune zone come l'Oltrepò collinare e montano".

"Pur non essendo trasmesso da animale a essere umano, - precisa l'assessore lombardo - il virus viene veicolato non solo dagli animali, vivi o morti, ma anche da prodotti derivati, carni lavorate, semilavorate e insaccati, nei quali sopravvive. Anche gli avanzi di un pasto a base, per esempio, di salumi, abbandonati in punti accessibili ai cinghiali, diventano potenziali fonti di contagio".

"Colpendo i suidi, sia selvatici, come i cinghiali, che domestici, - avverte l'assessore regionale - se la Peste suina fosse rinvenuta in Lombardia rappresenterebbe una catastrofe per l'intera economia suinicola, cinque milioni di capi in Lombardia, con conseguente blocco delle esportazioni di ogni prodotto e obbligo di abbattimento degli animali. Al momento, contro il virus della Psa non esistono vaccini né cure".



"Voglio ringraziare tutti gli enti per la collaborazione già riscontrata - sottolinea, in conclusione, Rolfi - è necessario che la pulizia e la sanificazione delle aree di sosta, di parcheggio lungo le tratte autostradali e di ritrovo in ambito urbano siano intensificate; recuperando accuratamente scarti di cibo, svuotando con la massima frequenza possibile cestini e cassonetti dell'organico, fonti di possibile alimentazione per i cinghiali e di potenziali loro contagio".

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04/02/2022, 21:28
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(LNews - Milano, 08 feb) Definizione delle competenze degli enti territoriali, percorso congiunto con le associazioni di categoria, un fondo annuale da 500 mila euro e soprattutto nuove iniziative per contenere un problema che sta generando danni incalcolabili all'agricoltura lombarda, creando al contempo un pericolo per la sicurezza. Sono i contenuti della nuova legge lombarda per il contenimento e l'eradicazione della nutria, approvata questa mattina dal Consiglio regionale.

Il BANDO SPERIMENTALE - "La Regione - ha spiegato l'assessore all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi - vuole mettere in campo tutte le azioni possibili per contenere un problema enorme, rappresentato dalla proliferazione della nutria. Con i 500 mila euro previsti dalla nuova legge regionale avvieremo un bando per sperimentare aziende specializzate in 'pest control'. Con una grande quantità di gabbie affiancheranno i volontari in questa attività, definendo obiettivi e zone d'azione. Negli Stati Uniti e in altri Paesi questi interventi hanno funzionato".

"Oltre a mettere in pericolo la redditività delle aziende agricole - ha ricordato l'assessore - le nutrie scavano tunnel che causano cedimenti degli argini e dei terreni e, di conseguenza, anche delle strade limitrofe. Rappresentano un rischio per la sicurezza stradale. Chi percorre le provinciali in pianura sa quanto sia facile vedere uno di questi roditori attraversare la carreggiata".

I CONTENUTI DEL PROVVEDIMENTO - Le modifiche di legge approvate oggi introducono maggiore flessibilità amministrativa e operativa per gli enti locali e gli operatori e garantiscono chiarezza dei ruoli.

I Comuni saranno competenti nella gestione del sovrappopolamento e coopereranno, anche in forma associata, ai piani di eradicazione predisposti dalle Province.

Potranno stipulare convenzioni con associazioni venatorie, ambiti territoriali di caccia e comprensori alpini per il supporto dell'attività di controllo, attenendosi alle linee guida indicate dalla Regione.
Le Province predisporranno i piani, organizzeranno la raccolta e lo smaltimento delle carcasse e istituiranno tavoli di coordinamento con i soggetti interessati.


La Regione effettuerà una programmazione sulla base della consistenza della specie ed emanerà linee guida per le attività dei comuni.

GOVERNO CI ASCOLTI, NUTRIA EMERGENZA NAZIONALE - "Ringrazio il Consiglio regionale - ha concluso Rolfi - per il lavoro svolto. Ammodernare la norma, condividendo il percorso con tutti gli enti e le associazioni, era fondamentale. Ora chiediamo al Governo di ascoltare un appello unanime delle Regioni della pianura padana: trattare la nutria come una emergenza nazionale e istituire un cospicuo fondo ministeriale per affrontare il problema in modo congiunto e serio".

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08/02/2022, 15:10
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LNews-LATTE, ASSESSORE ROLFI: GIOVEDÌ 17/2 CONVOCATO TAVOLO REGIONALE

(LNews - Milano, 10 feb) L'assessore all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Regione Lombardia Fabio Rolfi ha convocato giovedì prossimo, 17 febbraio, il tavolo latte per un confronto e per una verifica dello stato di attuazione dell'accordo nazionale.

"Nei mesi scorsi - spiega Rolfi - è stato sottoscritto un accordo nazionale sul prezzo del latte. È stato firmato da tutti gli attori della filiera e chiediamo semplicemente che venga rispettato, anche perché gli allevatori stanno già attraversando difficoltà oggettive legate all'aumento esponenziale dei costi di produzione".

"Ricordo - sottolinea l'assessore - che è stato anche approvato un decreto a livello nazionale che stabilisce come pagare un prodotto agricolo al di sotto del costo di produzione sia una pratica sleale".

"La Regione - aggiunge l'assessore Rolfi, al termine di un incontro con i vertici di Coldiretti - convocherà per giovedì 17 febbraio un tavolo latte, al quale siedono tutti gli attori della filiera, dalle associazioni agricole di categoria ai rappresentanti dei trasformatori e della grande distribuzione. È necessario per un confronto e per una verifica dello stato di attuazione dell'accordo nazionale".

"Sarò alle iniziative organizzate dagli allevatori per i prossimi giorni - dice l'assessore Rolfi - perché il ruolo delle istituzioni è anche quello di dare risposte per stemperare tensioni sociali".



"La Lombardia - ribadisce - produce il 45 per cento del latte nazionale e il problema del prezzo riguarda soprattutto il nostro territorio. La Regione farà tutto quanto di propria competenza per trovare una soluzione adeguata che dia il giusto valore ai prodotti e, dunque, al lavoro degli allevatori".

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10/02/2022, 17:33
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PORLEZZA/CO. ROLFI, TURBA E FERMI: SITUAZIONE DRAMMATICA PER AGRICOLTURA A CAUSA DELLA FAUNA SELVATICA

A BINAGO HANNO INCONTRATO ANCHE I SINDACI DELL'OLGIATESE

(LNews – Porelezza/CO, 10 feb) L'assessore regionale all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi Fabio Rolfi, il sottosegretario con delega ai rapporti con il Consiglio regionale, Fabrizio Turba e il presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi hanno incontrato oggi a Porlezza (CO) gli agricoltori e gli enti territoriali in merito alle problematiche della fauna selvatica in agricoltura. Nel pomeriggio a Binago (CO) hanno incontrato anche i sindaci dell'Olgiatese.

"La situazione per l'agricoltura in Val Porlezza - scrivono Rolfi, Turba e Fermi in una nota congiunta - è drammatica. La fauna selvatica sta distruggendo i campi e mettendo in pericolo la sicurezza delle persone. La Regione Lombardia ha fatto tutto quanto concesso dalla legge nazionale e ha introdotto norme innovative per contenere il problema. Siamo venuti qui, oggi, per ascoltare le esperienze e le proposte di sindaci, rappresentanti degli enti locali e agricoltori. Vogliamo mettere in campo tutti gli interventi possibili per aiutare le aziende agricole e il territorio".

"Dal confronto è emersa la necessità - si legge nella nota - di prolungare il periodo di caccia al cervo e di incrementare l'azione di contenimento del cinghiale. Grazie alle novità introdotte dalla Regione, in provincia di Como i cinghiali abbattuti sono passati da 1.916 nel 2019 a 3.876 nel 2021. È chiaro come non sia ancora sufficiente: per questo la scorsa settimana abbiamo approvato una delibera con la quale si stabilisce che gli agricoltori che subiscono danni causati da cinghiale alle coltivazioni possano indicare due operatori abilitati al contenimento dell'animale sui propri terreni. Una possibilità da sfruttare".

"Nella Riserva Lago di Piano - precisano, in conclusione, gli amministratori regionali - manca un piano di controllo del cervo che è in fase di redazione. Faremo tutto il possibile per snellire le procedure di approvazione e dare così modo di contenere il problema all'interno della riserva e creare anche una filiera della selvaggina che possa essere appetibile a livello commerciale".

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