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Provincia Autonoma di Trento
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Sono nove le imprese del territorio che saranno presenti dal 14 al 17 febbraio al più importante appuntamento di settore all’interno dello stand organizzato da Provincia e Trentino Sviluppo Il biologico trentino vola a Norimberga per Biofach 2023 I prodotti trentini tornano anche quest’anno a Biofach, la più importante fiera al mondo dedicata al settore del biologico che si tiene ogni anno a Norimberga, in Germania. Dal 14 al 17 febbraio le nove realtà selezionate da Trentino Sviluppo presenteranno i propri prodotti a clienti e visitatori internazionali all’interno di un unico stand, organizzato dalla Provincia di Trento attraverso la sua società di sistema e dedicato interamente alle eccellenze trentine. Una scelta, quella di presentarsi come “Trentino”, nata per valorizzare l’intero comparto biologico locale, che con oltre 1.300 operatori attivi rappresenta una realtà in grande espansione. Un network dove le aziende e il mondo della ricerca lavorano in sinergia per dar vita a prodotti e tecnologie all’avanguardia, con un’attenzione costante anche verso il benessere, la qualità della vita e la sostenibilità.
Stand Trentino a Biofach, la fiera di Norimberga dedicata al biologico [ Archivio Trentino Sviluppo S.p.A. ] «Anche quest’anno – dice Achille Spinelli, assessore per lo Sviluppo economico, ricerca e lavoro della Provincia autonoma di Trento - ci presentiamo a Norimberga uniti, supportando nove imprese che rappresentano l’eccellenza del nostro territorio. Un territorio ricco di storia e di tradizione, che affonda le radici nel passato, con uno sguardo però sempre attento alle innovazioni del futuro. A Biofach le nostre aziende avranno la preziosa opportunità di esporre i propri prodotti all’interno di una vetrina internazionale e di farlo potendo contare sul sostegno del brand “Trentino”, riconosciuto in tutto il mondo come simbolo di sicurezza e qualità». Il cluster del biologico in Provincia di Trento è in continua crescita, tanto da aver spinto Trentino Sviluppo a mettere in campo nel corso degli anni una serie di iniziative per aumentare l’attrattività e l'espansione commerciale delle aziende presenti sul territorio. Le imprese trentine possono oggi contare su una serie di servizi qualificati di accompagnamento e sviluppo che comprendono l’analisi dei mercati, l’implementazione di strategie di vendita e progetti di promozione in Italia e all’estero organizzati nell’ambito di #OrganicTrentino, una piattaforma dedicata alla valorizzazione del settore e al networking tra le imprese. Nello stand del Trentino i visitatori potranno trovare i prodotti simbolo dell’eccellenza del territorio: le mele e i trasformati della frutta con Melinda, SFT – Società Frutticoltori Trento e TrentoFrutta; il vino, l’olio e i prodotti derivanti dalla lavorazione dell’oliva con Corvèe, Agraria Riva del Garda e OlioCRU; i salumi trentini con Salumificio Bomè; gli insaporitori con Bauer; i prodotti nutraceutici derivanti dal miele e dalle api con Al Naturale. Durante i quattro giorni di fiera, che vede la presenza di 3.000 espositori e 50.000 visitatori ogni anno, le aziende trentine offriranno anche degli approfondimenti mirati sui singoli prodotti, con degustazioni, dimostrazioni, ricette e uno show-cooking che insegnerà a curiosi e clienti interessati come valorizzare al meglio sulla tavola i prodotti biologici trentini.
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13/02/2023, 21:01 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Lunedì 27 febbraio, alle 11, al Palazzo della Ricerca e della Conoscenza e in diretta streaming sul canale youtube FEM la lezione del grande esperto di agritech Dagli Stati Uniti al Trentino, il prof Basso e la lezione sull'agricoltura digitale Il ruolo della tecnologia digitale in agricoltura sarà protagonista del seminario tenuto dall'esperto prof. Bruno Basso alla Fondazione Edmund Mach. Lunedì 27 febbraio, alle 11, presso la Sala Conferenze del Palazzo della Ricerca e della Conoscenza e in diretta streaming sul canale youtube FEM, il professore di Scienze della Terra e dell’Ambiente presso la Michigan State University (USA) nonché co-fondatore e capo scienziato di CiBO Technologies, startup che si occupa di sostenibilità ambientale legata alle produzioni agricole, esporrà il ruolo della tecnologia digitale in agricoltura con esempi di possibili e concrete applicazioni in campo. Il seminario si svolgerà in lingua italiana e sarà visibile anche in diretta streaming sul canale youtube della Fondazione Mach. [ Archivio FEM] Sarà questa l’opportunità per approfondire il tema attuale e stimolante dell’agritech, argomento al centro dell’attività di ricerca e trasferimento tecnologico alla FEM dove è attiva una unità specificamente dedicata all’agricoltura digitale e tema protagonista del Centro Nazionale per lo sviluppo delle Nuove Tecnologie in Agricoltura (Agritech) di cui la FEM è socio fondatore e partner, un progetto basato sull’utilizzo delle tecnologie abilitanti per lo sviluppo sostenibile delle produzioni agroalimentari, con l’obiettivo di favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici, la riduzione dell’impatto ambientale nell’agrifood, lo sviluppo delle aree marginali, la sicurezza, la tracciabilità e la tipicità delle filiere. Chi è il prof Bruno Basso Bruno Basso è considerato dalla comunità scientifica un pioniere della modellazione spaziale della simulazione delle colture e dell’integrazione con le immagini satellitari, aeree e UAV (Unmanned Aerial Vehicle) per identificare le cause della variabilità della resa delle colture. L'interesse di ricerca del professore è l’agricoltura sostenibile, in particolare la comprensione dei fattori alla base della variabilità spaziale e temporale della resa delle colture, del carbonio organico del suolo, delle emissioni di gas serra, dell’acqua e dei flussi di nutrienti attraverso i paesaggi agricoli in climi attuali e futuri. È titolare di brevetti globali sui sistemi di intelligenza agricola, telerilevamento e modelli di colture per valutare la produttività del terreno e la sostenibilità. È anche uno dei leader della ricerca presso la comunità di esperti del progetto AgMIP (Agricultural Model Intercomparison and Improvement Project) ed ha partecipato come ricercatore principale a diversi progetti internazionali. Autore di numerose pubblicazioni, per la sua attività di ricerca ha ricevuto svariati riconoscimenti, tra cui il premio Morgan Stanley Sustainability Solution Prize Collaborative (2021); il 2019 Outstanding Faculty Award presso la Michigan State University; ed il premio Innovazione dell'anno dallo Stato del Michigan (2016). Basso è membro del Comitato di Agricoltura e Risorse Naturali presso l’Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti, che ha lo scopo di studiare e far progredire la scienza dei sistemi dinamici del suolo. Link diretta youtube https://www.youtube.com/fondazionemach
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22/02/2023, 19:34 |
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Marco
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Via libera della Giunta al nuovo bando. Zanotelli: “Così cresce la competitività dei nostri produttori” Ristrutturazione e riconversione dei vigneti: stanziati 1,3 milioni di aiuti Procedure più snelle, niente più graduatorie e pagamenti anticipati per gli interventi su superfici superiori ai 4.000 metri. Attraverso l'approvazione di specifici criteri condivisi con i portatori di interesse la Giunta provinciale attiva anche per la campagna viticola 2023/2024 il piano di ristrutturazione e riconversione della viticoltura trentina, nell’ambito della Politica agricola comune (Pac) 2023-2027 (OCM vitivinicolo). Lo stanziamento a disposizione sfiora gli 1,3 milioni di euro. L’assessore all’agricoltura Giulia Zanotelli - che ha portato un apposito bando sui banchi dell’esecutivo - evidenzia come gli obiettivi che Piazza Dante si prefigge siano: l’aumento della competitività dei produttori di uva da vino, attraverso l’adeguamento varietale, l’adozione di sistemi di coltivazione che in relazione con l’ambiente possano migliorare la qualità delle uve, la scelta della varietà in funzione delle caratteristiche ambientali della zona di produzione e la riduzione dei costi. Il bando per la ristrutturazione e la riconversione degli impianti viticoli aveva riscosso grande interesse lo scorso anno, con 207 domande presentate, di cui 197 ammissibili. La nuova campagna prevede ora, nell'ambito dei criteri generali definiti e delle istruzioni operative definite dall'Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA), alcuni elementi di novità, come il finanziamento di tutte le domande ritenute ammissibili senza l'utilizzo di criteri di priorità e l'obbligo del pagamento anticipato per le domande che riguardano superfici di almeno 0,4 ettari. A quest'ultimo riguardo, Cooperfidi assicurerà condizioni particolarmente agevolate per il rilascio delle fideiussioni necessarie.
Ai benefici sono ammessi solo impianti di vigneti che producono uva da vino con caratteristiche idonee alla produzione di vini a DOP e IGP. La superficie minima degli interventi di ristrutturazione e di riconversione ammessa a beneficiare dell'aiuto è pari a 2.000 metri. Il contributo è erogato nel limite del 50% dei costi effettivamente sostenuti fino al raggiungimento di un importo massimo di contributo pari a 13.000 euro ad ettaro. Al fine di sostenere la viticoltura in zone ad alta valenza ambientale e paesaggistica, considerati anche i maggiori costi, gli importi del sostegno sono elevati per i vigneti che presentano una pendenza media superiore al 30%.
Le domande di contributo andranno presentate, da parte di imprenditori agricoli singoli e associati, cooperative o società di persone e di capitali esercitanti attività agricola, entro il 31 marzo attraverso il Sistema informativo agricolo.
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25/02/2023, 10:12 |
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Marco
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Prorogata la scadenza del bando al 14 marzo Apicoltura, Zanotelli: oltre 161mila euro per i produttori trentini Migliorare le condizioni della produzione e della commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura. Nell’ambito della nuova programmazione delle Politiche agricole 2023-2027, sono stati messi a disposizione dell’apicoltura trentina oltre 161mila euro di fondi per le Ocm (Organizzazioni comuni di mercato) del miele. Lo annuncia l’assessore provinciale all’agricoltura Giulia Zanotelli, che oggi ha proposto in sede di Giunta il bando per l’assegnazione delle risorse ai produttori, con scadenza prorogata al 14 marzo. I fondi messi a disposizione serviranno a sostenere i nostri apicoltori per azioni di ripopolamento del patrimonio apistico, per l’acquisto macchinari e attrezzature, per assistenza tecnica e consulenze, per attivare collaborazioni con enti di ricerca e sviluppo, per la promozione commercializzazione di tutti i prodotti dell’alveare dalla cera, al polline, alla pappa reale, agli sciami, alle api regine. “Assistenza tecnica, formazione e scambio delle migliori prassi sono prioritari per un settore in costante sviluppo e che vuole puntare su qualità e innovazione per continuare a crescere” sono le parole di Zanotelli. Le domande di finanziamento vanno presentate attraverso il portale Sian seguendo le indicazioni del manuale operativo utente, reperibile al link: https://www.sian.it/downloadpub/zfadlx010?id=482991
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25/02/2023, 10:17 |
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Mercoledì 1° marzo, alle 9, a Cles, presso l'auditorium del Polo Scolastico e in diretta streaming sul canale youtube FEM l’incontro tecnico 26^ Giornata frutticola: scopazzi del melo, punto su evoluzione, monitoraggi e ricerca Torna in presenza a Cles, come tradizione vuole, la giornata frutticola organizzata dalla Fondazione Edmund Mach. L'incontro, trasmesso anche in diretta streaming sul canale youtube, è in programma mercoledì 1° marzo, alle ore 9, presso l'Auditorium del Polo Scolastico. Tema centrale di questa 26esima edizione sarà la malattia degli scopazzi del melo. L’evento è organizzato dal Centro Trasferimento Tecnologico in collaborazione con Melinda, La Trentina e APOT. Introdotto dal presidente FEM, Mirco Maria Franco Cattani sarà moderato da Matteo de Concini, referente del settore tecnico frutticolo del CTT. L'evoluzione in provincia di Trento, il confronto con la Provincia di Bolzano, l'analisi delle strategie di contenimento e il focus sugli insetti vettori per arrivare al punto sulla ricerca con le varianti del fitoplasma e gli aggiornamenti sui portainnesti resistenti, le azioni promosse da APOT per il contenimento degli scopazzi e le nuove varietà di melo con un aggiornamento sulle migliori tecniche di produzione. La malattia degli scopazzi è una delle avversità più temibili per il melo, che nel corso degli anni ha visto un’evoluzione sul territorio e attualmente, in alcune zone, l’incidenza della presenza di scopazzi ha raggiunto percentuali preoccupanti. Il programma della giornata tecnica propone relazioni specifiche che affrontano ed approfondiscono diversi aspetti di questa importante tematica. Sarà presentato ed analizzato l’esito del monitoraggio annuale effettuato nei diversi areali della provincia e le pratiche corrette per il contenimento della malattia. Seguirà un approfondimento in merito agli insetti vettori che vengono costantemente monitorati e un aggiornamento della ricerca sul fitoplasma e sullo sviluppo di portinnesti apomittici. Verrà inoltre illustrato il quadro della problematica in Alto Adige e come questa viene gestita. A chiusura della sezione dedicata agli scopazzi è previsto un intervento dell'Associazione Produttori Ortofrutticoli Trentini (APOT), per illustrare le azioni promosse dai produttori per il contenimento della malattia. Infine, attraverso la presentazione dell’attività sperimentale di campo condotta negli ultimi anni, saranno descritte le migliori tecniche di produzione delle nuove varietà di melo piantumate sul territorio provinciale. (sc) PROGRAMMA 08.30 Registrazione dei partecipanti 09.00 Saluti di apertura Mirco Maria Franco Cattani, Presidente Fondazione Edmund Mach 09.15 Scopazzi del melo: evoluzione in provincia di Trento e analisi delle strategie di contenimento Mattia Zaffoni, Maurizio Chini, Andrea Branz, Loris Chini, Deborah Gabardi, Alessandro Marcolla, Massimo Pezzè - Centro Trasferimento Tecnologico FEM 09.45 Scopazzi del melo: focus sugli insetti vettori Mario Baldessari, Giovanni Dalmaso - Centro Trasferimento Tecnologico FEM 10.05 Scopazzi del melo: evoluzione della malattia in provincia di Bolzano Josef Österreicher - Beratungsring, Centro di Consulenza per la fruttiviticoltura dell’Alto Adige 10.25 Pausa caffè 10.45 La ricerca sugli scopazzi del melo: le varianti del fitoplasma e aggiornamenti sui portainnesti resistenti Mirko Moser - Centro Ricerca e Innovazione, Fondazione Edmund Mach 11.05 Le azioni promosse da APOT per il contenimento degli scopazzi Loris Marchel - APOT 11.15 Nuove varietà di melo: aggiornamento sulle migliori tecniche di produzione Roberto Torresani - Centro Trasferimento Tecnologico, Fondazione Edmund Mach 11.45 Dibattito (domande via WhatsApp o SMS al numero 335 8484120) 12.00 Chiusura della giornata tecnica Moderatore: Matteo de Concini Diretta streaming https://www.youtube.com/fondazionemachL'evento è trasmesso in diretta sul canale Youtube della Fondazione Mach e il video sarà disponibile anche successivamente
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25/02/2023, 10:18 |
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Marco
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Oggi un centinaio di produttori all'incontro di aggiornamento per il comparto piccoli frutti Difesa e coltivazione al centro della 9^ Giornata tecnica dei piccoli frutti Giornata tecnica dedicata alla difesa, alla gestione e alla coltivazione dei piccoli frutti questa mattina a San Michele all'Adige. L'incontro, che si inserisce nel ricco calendario di eventi organizzati dalla Fondazione Mach, ha chiamato a raccolta presso l'aula magna oltre un centinaio di produttori e tecnici del settore, in presenza e collegati per la diretta streaming, per fare il punto sulle sperimentazioni condotte nell’ambito della difesa verso alcuni insetti, sull’attività di ricerca su fragola in Alto Adige e sull’annata appena trascorsa. Gli ettari coltivati in Trentino ammontano a circa 140 per le fragole, 60 per il lampone, 40 per le more, 60 per il ribes e 150 per il mirtillo, con produzioni che complessivamente raggiungono un totale di circa 15.000 tonnellate annue.
Il direttore generale FEM, Mario Del Grosso Destreri, intervenuto in apertura, ha spiegato che l'incontro tecnico di oggi dimostra l'impegno del Centro Trasferimento Tecnologico nel supportare il comparto dei piccoli frutti. Il settore ha avuto uno sviluppo importante negli ultimi anni e contribuisce ad apportare qualità ed eccellenza all'agricoltura trentina. Il Direttore ha evidenziato, inoltre, il forte impegno di FEM sul fronte della ricerca scientifica con le attività di miglioramento genetico in primis, ma anche l'importante collaborazione con l'Istituto di Laimburg impegnato nel vicino Alto Adige ad affrontare problematiche simili che affliggono l'agricoltura. Durante l'incontro, moderato da Tommaso Pantezzi, responsabile dell'Unità frutticoltura e piccoli frutti del Centro Trasferimento Tecnologico FEM, è stato affrontato il tema del monitoraggio annuale di Drosophila suzukii, che viene svolto per controllare l’evoluzione delle popolazioni e consentire una difesa più efficace delle colture. Si è inoltre visto come il clima, in particolare invernale, influenzi la sua sopravvivenza. Ne deriva che le temperature miti sempre più frequenti degli ultimi anni comportano percentuali di sopravvivenza più elevate durante le prime fasi del ciclo dell’insetto. Si è parlato poi dei primi due anni di applicazione della lotta biologica al moscerino della frutta, che da oltre 10 anni rappresenta la principale problematica per i piccoli frutti ed il ciliegio. Il rilascio del parassitoide specifico Ganaspis brasiliensis è un processo lungo che prevede di valutare la diffusione e la sua capacità di controllo del fitofago. Come per le altre regioni d’Italia, si prevede la prosecuzione dei lanci per un ulteriore anno in seguito all’autorizzazione ministeriale per il rilascio. Un altro argomento affrontato sono state le nuove conoscenze sull’antonomo della fragola, un coleottero che oltre a colpire i boccioli fiorali, determina danni anche sui frutti. La FEM è impegnata ad individuare le tecniche di difesa integrata più idonee. Sono state infatti introdotte prove sperimentali utilizzando prodotti ad azione repellente per l’insetto, e soprattutto è stata registrata la presenza di parassitoidi del genere Triaspis in grado di parassitizzare l’antonomo con percentuali elevate. Durante l'incontro si è parlato della coltivazione della fragola in provincia di Bolzano, che ammonta a 90 ettari, per la maggior parte ancora in suolo. Progressivamente i produttori si stanno orientando alla coltivazione in fuori suolo, più diffusa in Trentino. In Alto Adige, il Centro di Sperimentazione Laimburg sta svolgendo prove per valutare le varietà più adatte agli ambienti di coltivazione alpini e ad una gestione più sostenibile. Sono state presentate, inoltre, le esperienze di coltivazione della fragola in consociazione con piante officinali che permettono di migliorare gli equilibri del fragoleto e per avere una migliore protezione della coltura, oltre ad una importante valorizzazione territoriale. Nell’ultima relazione è stato presentato un resoconto della stagione produttiva della fragola in Trentino, in particolare sugli andamenti produttivi, che sembrano essere stati influenzati dal clima particolare della stagione 2022. Accanto alle temperature, anche l’entità della radiazione luminosa, in particolare nella stagione 2022, è stata superiore alla media degli ultimi 10 anni, e quindi anche questo parametro climatico potrebbe avere un ruolo nell’influenzare la fisiologia della pianta e conseguentemente l’andamento delle produzioni.
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15/03/2023, 23:31 |
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Approvato dalla Giunta lo studio del rischio. L'assessore Zanotelli: “Favorire la pesca e le sue ricadute positive, seppur in un quadro normativo limitante" Trota iridea, via libera all'immissione in 22 specchi d'acqua L'immissione della trota iridea sarà consentita in 22 bacini artificiali del territorio provinciale. Lo prevede l'aggiornamento dello Studio del rischio approvato oggi dalla Giunta provinciale su proposta dell'assessore provinciale all'agricoltura, foreste, caccia e pesca Giulia Zanotelli. Con questo documento, la Carta ittica e i Piani di gestione per la pianificazione della pesca trentina saranno integrati per consentire l’immissione in natura della trota iridea, in quanto tale specie è stata dichiarata “non autoctona” dal Ministero competente. "Siamo consapevoli - sottolinea ancora l'assessore Zanotelli - che purtroppo a causa dell'imposizione statale connessa alla tutela dell’ambiente ci saranno delle limitazioni, ma considerato che la materia ambientale non rientra nelle nostre competenze primarie occorre adesso, come già detto ai rappresentanti del mondo della pesca, ragionare sulle strategie future di gestione della pesca in Trentino alla luce del quadro attuale, con la speranza che a breve, a livello statale, si possa trovare la soluzione definitiva".
Giulia Zanotelli, assessore provinciale all’agricoltura, foreste, caccia e pesca [ Archivio Ufficio stampa PAT] Lo Studio del rischio permetterà dunque l’immissione di trote iridee in 22 bacini artificiali del territorio provinciale per gli anni 2023 e 2024 (Smeraldo, Caprioli, Val Noana, Pra da Stua, Forte Buso, Busa, Malga Bissina, Speccheri, Malga Boazzo, Ponte Murandin, Cimego, Fedaia, Mollaro, Schener, Ponte Pià, Pezzè di Moena, Pian Palù, San Colombano, Stramentizzo, Piazze, Nembia, Pradellan). Ad oggi non sono possibili immissioni di trota iridea nel bacino di Santa Giustina, poiché questo lago risulta popolato da specie d'interesse conservazionistico. Al fine di rivalutare la possibilità di effettuare immissioni anche in questo bacino sarà effettuato un monitoraggio ittico per aggiornare lo stato delle conoscenze sulla composizione della sua comunità ittica.
Sempre nell'ottica di sostenere la pesca sportiva alla trota iridea, “sarà considerata la possibilità di immettere questa specie anche in alcuni tratti del fiume Adige, tenendo conto delle esigenze delle associazioni locali dei pescatori e delle valutazioni, attese a breve, di uno speciale nucleo di ricerca istituito a livello statale per valutare le condizioni che determinano il divieto di immissione di specie ittiche non autoctone. Si ricorda infatti che, in più note inviate alle Regioni e alle Province autonome negli scorsi mesi, il Ministero competente ha sottolineato come l'immissione delle specie alloctone sia possibile soltanto tramite la presentazione di uno Studio del rischio. Nel contempo, la Giunta provinciale rafforzerà con ulteriori finanziamenti le iniziative per il miglioramento degli ambienti acquatici in favore della trota marmorata. Sappiamo bene che le limitazioni normative nazionali sull'immissione di specie per noi importanti, come la trota fario e la trota iridea, stanno colpendo in maniera pesante il mondo della pesca e per questo proseguiremo con l'impegno a fornire risposte concrete e a condividere tutte le azioni possibili per la salvaguardia e la tenuta del settore. Proseguiremo anche nel dialogo con lo Stato facendo valere la nostra posizione e le istanze dei pescatori trentini, consapevoli dell'importanza economica, sociale e cultura che il settore riveste per la Provincia e degli investimenti e delle attività che sono stati fatti in tutti questi anni", conclude l'assessore Zanotelli.
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17/03/2023, 16:07 |
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Mercoledì 22 marzo 2023 per la Giornata mondiale dell’acqua Il Pianeta Blu, le iniziative del MUSE Dialogo con le scuole, installazioni video e un’inedita visita guidata raccontano la risorsa acqua sotto vari punti di vista: mercoledì 22 marzo, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua (World Water Day), il MUSE pone l’attenzione sulla crisi idrica in corso. Lo spreco, i cambiamenti climatici e l’eccessivo sfruttamento sono le principali minacce per il Pianeta Blu. Insieme all’associazione Yaku, attiva con il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua e in America Latina con progetti di cooperazione internazionale, si parlerà di gestione sostenibile delle risorse idriche, di protagonismo femminile e di difesa delle montagne. il biotopo MUSE [ Archivio MUSE Museo delle Scienze - ph. Michele Purin] Il tema dell'edizione 2023 è Accelerating Change: incoraggiare le persone ad agire nella propria vita per cambiare il modo in cui utilizzano, consumano e gestiscono l'acqua. Un appello di grande attualità a cui il MUSE, componente anche della Rete globale dei Water Museums ( https://www.watermuseums.net/), aderisce proponendo per il 22 marzo una serie di appuntamenti per riflettere insieme su ciò che possiamo fare per arginare l'emergenza idrica mondiale. Come spiega Lucilla Galatà, mediatrice scientifica dell’Ufficio programmi per il pubblico del MUSE, “Siamo abituati a dare per scontata la presenza e l’abbondanza dell’acqua, eppure questo inverno con poche precipitazioni ci ha messo di fronte alla minaccia di una crisi idrica. Conoscere questa risorsa, la ricchezza degli ambienti in cui è protagonista e le pressioni a cui è sottoposta può essere d’aiuto per immaginare collettivamente una gestione più sostenibile”. Il World Cafè per le scuole Si inizia alle 10 con il Word Cafè per le scuole superiori. Al centro del dibattito, la gestione sostenibile della risorsa acqua, in relazione ai tre aspetti sociale, economico e ambientale. Ad accompagnare studentesse e studenti, ci saranno l’associazione Yaku, che da anni si batte per la difesa dell’acqua e contro la privatizzazione dei beni comuni, Donato Iob, funzionario del Distretto Idrografico delle Alpi Orientali (ex Autorità di Bacino del Fiume Adige), e Valeria Lencioni, idrobiologa e coordinatrice dell’Ambito di Ricerca Clima ed Ecologia del MUSE. La visita guidata Alle 15 prenderà il via la visita guidata “Il Pianeta Blu”, percorso inedito alla ricerca degli ambienti acquatici del pianeta presenti in museo: ghiacciai, foresta pluviale, acquari e il nuovo biotopo del MUSE. L'obiettivo è quello di raccontare come le attività umane e la sempre crescente necessità di acqua stiano compromettendo i sistemi naturali dove è protagonista, mettendo a rischio il benessere delle persone e degli ecosistemi. La visita ha una durata di un’ora e mezza e può essere prenotata su Ticketlandia (costo 3 euro), senza acquistare il biglietto di ingresso al museo. L’installazione video Per tutta la giornata, e su tutti gli schermi del museo, sarà proiettato il progetto video “between ice & water | tra ghiaccio e acqua", una riflessione urgente che guarda alla sparizione dei ghiacci e all’acqua come elemento materno. La rassegna, a cura di Maria Chiara Wang e Stefano Cagol nell’ambito della piattaforma creativa del museo “We Are the Flood”, coinvolge tre artisti internazionali che indagano la crisi climatica in corso: il libanese Khaled Ramadan, artista e curatore con base a Copenhagen, la giovane inglese Hannah Rowan, che è già stata inserita dalla critica nel filone dell’ecofemminismo, e Pietro Gardoni, che recentemente si è focalizzato sul tema della siccità (maggiori info nella scheda di approfondimento). I prossimi appuntamenti Il percorso dedicato al tema dell’acqua avrà una naturale connessione con l’evento internazionale che si terrà al MUSE il 14 aprile per parlare di difesa dei beni comuni. In questa occasione una delegazione proveniente dalla Colombia, guidata da U’wa Javier Corona, presidente dell’associazione indigena AsoUwa, e Sandra Liliana Roa, referente del movimento contadino colombiano dell’Arouca, dialogherà con l'associazione Yaku e Riccardo Troisi della Rete delle Economie Solidali e Trasformative.
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20/03/2023, 19:08 |
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Due giorni di incontro tra i direttori degli istituti agrari professionali di Trentino, Alto Adige e Tirolo A S. Michele la conferenza delle scuole agrarie dell'Euregio La Fondazione Edmund Mach ha ospitato, nei giorni scorsi, la conferenza annuale dei direttori delle scuole agrarie professionali e di economia domestica del Trentino, Alto Adige e Tirolo. Un evento patrocinato dall' Euregio che per due giorni ha portato sul tavolo dei dirigenti scolastici, nella sala Kessler del Centro Istruzione e Formazione, alcuni temi di confronto tra cui il sistema duale nella formazione professionale della Fondazione Mach, i progetti interdisciplinari per lo sviluppo di competenze trasversali (la scuola di Tisens ha presentato “Global denken, lokal handeln”), il nuovo percorso professionale per pastore attivato dalla scuola di Salern.
[ Archivio Fondazione Edmund Mach] L' Istituto di San Michele ha ospitato l'importante iniziativa didattica nel periodo di presidenza dell’Euregio da parte della Provincia Autonoma di Trento. Per sottolineare l’importanza della collaborazione transfrontaliera, è intervenuta Roberta Tomazzoni, project manager Euregio, che ha presentato le iniziative rivolte ai giovani e alle scuole. Tra i relatori anche Stephan Prantauer (Land Tirol), che ha illustrato il nuovo sistema di Management della qualità nelle scuole austriache. Gli istituti coinvolti sono San Michele, Dietenheim, Salern, Laimburg, Fürstenburg/Kortsch, Neumarkt/Haslach/Tisens, Landeck, Lienz, Imst, Weitau/St. Johann, Rotholz. Accanto alla conferenza dei direttori, le scuole organizzano altre occasioni di confronto e collaborazione. Durante l'anno organizzano a turno la giornata sulla neve (Wintersportag), i giochi di agraria, la giornata culturale e la settimana della mobilità. La due giorni alla FEM ha incluso la visita al Duomo restaurato di Trento e la visita tecnica al Villaggio dei Piccoli Frutti di Sant’Orsola.
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27/04/2023, 17:22 |
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Marco
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Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Il 18 e 19 maggio si terrà la manifestazione che valorizza le produzioni enologiche del territorio 6° Concorso vini del territorio, iscrizioni aperte fino al 5 maggio Le cantine interessate a partecipare alla sesta edizione del concorso vini del territorio hanno tempo fino al 5 maggio per presentare domanda di iscrizione. L'evento, organizzato dalla Fondazione Edmund Mach e autorizzato come concorso ufficiale dal Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, è in programma a San Michele all'Adige nelle giornate di giovedì 18 e venerdì 19 maggio. L'apertura del concorso è in programma giovedì 18 maggio, alle ore 9, presso la Sala Versini del Palazzo Ricerca e Conoscenza con l'assegnazione del premio alla memoria del prof. Sergio Ferrari. La cerimonia di premiazione delle cantine vincitrici è in programma giovedì 1 giugno, alle ore 14, presso l'aula magna FEM. Il concorso vini territorio è alla sua sesta edizione e viene riproposto sulla base del successo ottenuto nelle edizioni precedenti con lo scopo di contribuire alla valorizzazione e alla promozione delle eccellenze locali anche al di fuori dei confini provinciali. L'iniziativa, organizzata dal Centro Istruzione e Formazione, nell'ambito del corso post diploma di specializzazione enotecnico, conta sul patrocinio dei tre comuni della Piana Rotaliana: San Michele all’Adige, Mezzocorona, Mezzolombardo, delle due sezioni Assoenologi del Trentino e dell’Alto Adige e vede il coinvolgimento del Consorzio turistico Piana Rotaliana Königsberg e del Museo etnografico trentino. Per la sesta edizione sono state individuate le seguenti categorie: • Teroldego Rotaliano DOP vendemmia 2020 • Trentino DOP Marzemino • Trentino DOP Pinot bianco • Trentino DOP Riesling • Trentino DOP, Vigneti delle Dolomiti IGP, Vallagarina IGP con indicazione vitigno Nosiola • Alto Adige – Südtirol DOP Pinot bianco • Alto Adige – Südtirol DOP Riesling • Vini dolci (con residuo zuccherino superiore a 45 g/l), appartenenti alle seguenti DOP o IGP del territorio Trentino Alto Adige/Südtirol: DOP Alto Adige, DOP Trentino, DOP Trento, IGP Vigneti delle Dolomiti, ISP Vallagarina I vini delle aziende partecipanti saranno valutati da una commissione di esperti che comprende enologi, enotecnici, sommelier, comunicatori e giornalisti del settore sia locali che provenienti dal resto d'Italia. L'evento si propone, al tempo stesso, come opportunità didattica per gli studenti del Corso Enotecnico per iniziare a prendere confidenza con i vini prodotti nel territorio Trentino - Alto Adige/Südtirol e con le aziende produttrici. Gli alunni, infatti, potranno osservare come gli esperti del settore enologico valutano i vini e a loro volta essere guidati nelle degustazioni con l'obiettivo di acquisire una corretta metodica di attribuzione di un valore ai vini del territorio e conoscere i vini autoctoni territoriali oppure i vitigni internazionali che trovano una loro espressione di tipicità nel territorio trentino e altoatesino. Al concorso possono partecipare le partite di vino delle denominazioni sopra indicate, con i quantitativi minimi imbottigliati di almeno 1000 bottiglie da 0,75 litri o volumi equivalenti in altri formati. La partecipazione al concorso è gratuita. Le prime tre posizioni per ogni singola categoria saranno premiate e la proclamazione dei vincitori avrà luogo presso la Fondazione Mach il 1° giugno alle ore 14, presso l'aula magna della FEM. Per info sul concorso andrea.panichi@fmach.it
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28/04/2023, 16:53 |
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