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Provincia Autonoma di Trento 
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Progetto didattico di riqualificazione di un tratto di alveo del torrente Noce a Mezzolombardo
Studenti "esperti" di riqualificazione ambientale, premiato il progetto
Gli studenti della Fondazione Edmund Mach hanno dato vita ad un interessante progetto di riqualificazione ambientale che ha riguardato un tratto di alveo del fiume Noce nel comune di Mezzolombardo.
Uno studio durato tre anni, molto articolato, supportato da tecnici comunali e custodi forestali, che ha visto i ragazzi impegnati in una serie di rilievi in campo, analisi in laboratorio e studi in classe. Progetto che è diventato protagonista, nei giorni scorsi, di una presentazione pubblica che ha coinvolto diverse realtà del territorio come il Comune di Mezzolombardo, il Consorzio di Valorizzazione Turistica della Piana Rotaliana Königsberg, l'APT Dolomiti Paganella, la Scuola per il territorio e il paesaggio di Trentino School of Management.

Studenti della Fondazione Edmund Mach in sopralluogo al torrente Noce a Mezzolombardo per un progetto di riqualificazione ambientale [ FEM ufficio stampa]
Le classi coinvolte in questa esperienza didattica sono la 5A e la 5B dell'Istituto Tecnico con indirizzo gestione ambiente e territorio. Gli studenti hanno presentato i risultati del progetto nell'ambito di un incontro, presso l'aula magna FEM, a cui hanno partecipato i rappresentanti delle diverse realtà partner del progetto.
"E' un risultato importante - spiega il dirigente del Centro Istruzione e Formazione, Manuel Penasa - essere riusciti a sostanziare, pur nelle difficoltà derivanti dall’emergenza pandemica, la nostra offerta formativa con progetti come questo, che permettono di mantenere uno stretto legame tra scuola e territorio e trasmettere agli studenti il valore della sinergia tra diversi settori e professionalità”.
Le indagini effettuate dai ragazzi hanno riguardato gli aspetti faunistici, vegetazionali, produttivi, storico-paesaggistici, trasformativi e turistico-promozionali.
Durante il primo anno l'obiettivo del progetto era conoscere, quindi imparare ad effettuare una analisi del territorio, un rilievo faunistico e vegetazionale con sopralluoghi preliminari per capire lo stato dell'arte del sito e incontrando in classe degli esperti esterni; il secondo anno i ragazzi sono stati chiamati a contribuire all'idea progettuale mentre nel terzo e ultimo anno di progetto l'obiettivo era comunicare, quindi i ragazzi hanno lavorato per presentare il progetto ad una giuria di tecnici esterni valutatori, un momento formativo importante per avvicinarli all'esame di stato in cui saranno valutati da un pool di esterni.

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17/02/2022, 12:07
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Flavescenza dorata della vite, indennizzi per 1 milione di euro
Ammonta a un milione di euro il valore complessivo degli indennizzi destinati agi agricoltori trentini per il rinnovo dei vitigni colpiti da flavescenza dorata. Gli aiuti sono stati stabiliti attraverso uno specifico bando approvato dalla Giunta provinciale, su proposta dell’assessore all’agricoltura, Giulia Zanotelli, che evidenzia come sia fondamentale l’impegno fattivo nella lotta alle fitopatie attraverso il loro contenimento, accanto all’imprescindibile fronte della ricerca promossa dalla Fondazione Edmund Mach.

Per la campagna 2022, le domande potranno essere presentate da lunedì 21 febbraio e fino al 15 aprile. I moduli predisposti dal Servizio agricoltura, sono disponibili nell’area Servizi del portale istituzionale della Provincia e presentate scrivendo alla casella di posta elettronica serv.agricoltura@pec.provincia.tn.it. L'indennizzo è stato fissato forfettariamente in 8 euro per ogni vite, con un importo massimo pari a 10mila euro per azienda ed un minimo di 100 viti estirpate. L’indennizzo è subordinato al fatto che i beneficiari abbiano eseguito gli estirpi delle piante sintomatiche ed i trattamenti obbligatori per la lotta al vettore della flavescenza nelle ultime due campagne.

Gli indennizzi sono stati stabiliti con l’obiettivo di compensare - almeno in parte - i danni connessi alla presenza di piante sintomatiche, che vanno estirpate. A tal proposito, nel settembre 2021 l’esecutivo aveva approvato un Piano di azione provinciale per il contrasto dell'organismo nocivo Grapevine flavescence dorée phytoplasma, agente della flavescenza dorata della vite, con il quale erano state individuate le azioni prioritarie da mettere in campo e i ruoli di tutti gli attori coinvolti.


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19/02/2022, 10:11
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Incontro oggi a San Michele tra Fondazione Mach e vertici del comparto agricolo trentino
FEM, presentato il piano delle attività a servizio dell'agricoltura trentina: focus sulle emergenze fitosanitarie
Incontro oggi, a San Michele, tra la Fondazione Edmund Mach e il mondo agricolo trentino per un aggiornamento sulle attività tecnico-scientifiche e didattiche a supporto del comparto, contenute nei documenti programmatici recentemente approvati dal Consiglio di Amministrazione.
Quattro i grandi temi su cui si è sviluppato il confronto, che si è svolto presso l'aula magna: istruzione e formazione per il mondo agricolo, aggiornamento sulle emergenze fitosanitarie, ricerca per il mondo agricolo, sviluppo e potenziamento delle infrastrutture di supporto tra cui nuove serre e laboratori.

All'incontro erano presenti i principali attori dell'agricoltura trentina che ruotano attorno al mondo frutticolo, viticolo ed enologico, zootecnico e lattiero-caseario. Il presidente Mirco Maria Franco Cattani, il direttore generale Mario Del Grosso Destreri, la dirigenza al completo con Mario Pezzotti del Centro Ricerca e Innovazione, Claudio Ioriatti del Centro Trasferimento Tecnologico e Manuel Penasa del Centro Istruzione e Formazione, hanno illustrato nel dettaglio il piano delle attività di ricerca, formazione e trasferimento tecnologico che impegneranno la FEM nei prossimi tre anni.
Il presidente Mirco Maria Franco Cattani ha evidenziato l'importanza di questo momento di confronto che ha l'obiettivo di illustrare nel dettaglio l'intensa attività di FEM con particolare riferimento alla lotta alle fitopatie. "Oggi abbiamo voluto porre l'attenzione su attività e fatti concreti e importanti per gli agricoltori - ha evidenziato, auspicando che questo incontro sia il primo di una serie di appuntamenti di aggiornamento-. FEM è un ente fortemente contribuito dalla comunità trentina e, quindi, ha un obbligo importante di fornire risultati specifici, precisi e all'altezza delle esigenze. Sentiamo l'onere e al tempo stesso l'onore, di adempiere a questa funzione che da quasi 150 anni l'ente offre a beneficio della comunità trentina e non solo, visto i consensi che raccoglie dalla comunità scientifica nazionale e internazionale e dai fruitori privati". Focus, soprattutto, sulle emergenze fitosanitarie che minacciano le principali colture trentine con l'illustrazione delle attività di monitoraggio, sperimentazione e ricerca messe in campo dalla FEM per fronteggiarle, ivi inclusa l'attività di comunicazione costante e intensa: dal punto sulla flavescenza dorata agli scopazzi del melo, passando per il colpo di fuoco, gli organismi di nuova introduzione, come cimice asiatica, Drosophila suzukii e potenziali nuovi organismi invasivi.
In estrema sintesi, seguono alcuni aspetti importanti nell’attività di FEM per le emergenze fitosanitarie, riferiti a quanto svolto nel 2021.
Scopazzi del melo
Il monitoraggio ufficiale è stato condotto su 216 ettari per un totale di 757.000 piante monitorate, di cui sintomatiche 5.000 (0,67%). La ricerca è impegnata nella valutazione del ruolo della cicalina Orientus ishidae, specie aliena da pochi anni presente in Trentino, quale potenziale vettore, e nel sequenziamento di ceppi di questo fitoplasma.
Colpo di fuoco
Nel 2021 si è assistito ad un decremento della virulenza della malattia, che nel 2020 aveva colpito soprattutto la Valsugana. Nel 2021 sono stati rilevate piante sintomatiche in 32 siti positivi, prevalentemente riferibili a giovani impianti realizzati nel 2021.
L’attività di ricerca si occupa dello studio genetico del batterio patogeno (Erwinia amylovora), del ruolo delle api nell’epidemiologia, della sensibilità ei diversi ceppi del batterio ai trattamenti con rame, ed infine della valutazione dell’impatto del microbioma dei fiori di melo sulla virulenza del batterio allo scopo di selezionare microrganismi per controllare la malattia.
Flavescenza dorata
Il monitoraggio dell’insetto vettore Scaphoideus titanus ha rilevato popolazioni importanti e diffuse, in significativo aumento. L'estirpo delle piante colpite è fondamentale. L’attività di ricerca spazia dalla messa a punto della tecnica della confusione vibrazionale per il controllo del vettore al sequenziamento del genoma completo del patogeno, alla verifica del ruolo di piante spontanee ed infestanti quali potenziali serbatoi di inoculo, allo studio del ruolo di cicaline diverse da S. titanus come possibili vettori.
Deperimento e moria del melo
Nel 2021 il fenomeno è ricomparso in maniera grave. I primi sintomi si sono osservati alla ripresa vegetativa: le piante, in particolare Gala, presentavano profonde spaccature della corteccia del fusto. La FEM è impegnata a individuare le aree più soggette a questo fenomeno, andando a indagare sulla base dei dati raccolti i fattori scatenanti rappresentati dal clima e dalle caratteristiche del terreno, accanto a fattori specifici.
Drosophila suzukii
Nel 2021 le infestazioni sulle colture sensibili sono state molto contenute. È in corso una campagna di monitoraggio e rilascio del parassitoide G. brasiliensis. Le vespine sono state rilasciate in 12 siti provinciali e 36 nazionali; nel 2022 sono in programma rilasci su 20 siti provinciali e 170 nazionali. L’identificazione di alcuni tra i primi individui emersi conferma l’avvenuto insediamento di G. brasiliensis a seguito delle introduzioni.
Cimice asiatica
Nel corso del 2021 (2° anno di rilasci in Trentino) è stato lanciato il parassitoide Trissolcus japonicus (“vespa samurai”) in 41 siti provinciali mentre al contempo è stato condotto un monitoraggio che ha confermato l’avvenuto insediamento degli individui rilasciati nel 2020. Nel 2022 sono in programma rilasci in 43 siti.
Potenziali nuove specie invasive
Attività di monitoraggio e sperimentazione sono in corso per alcune nuove specie invasive, alcune delle quali potrebbero dar luogo ad emergenze nel prossimo futuro. Tra queste si ricordano, per il melo, Venturia asperata, con sintomi simili alla ticchiolatura, e per la vite due insetti, Popillia japonica e Lycorma delicatula, e due patologie fungine, il marciume nero (Black rot) e l’agente di antracnosi della vite. Queste ultime due, in particolare, risultano attive anche nei confronti di varietà resistenti a peronospora e oidio; sono in corso indagini genetiche e fenotipiche mirate ad identificare la relazione tra i patogeni e i meccanismi di resistenza della pianta.

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03/03/2022, 19:40
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Iniziativa promossa dal Servizio faunistico e dal Servizio foreste, in collaborazione con la Federazione allevatori trentini.
Cani per proteggere il bestiame, mattinata di formazione per gli allevatori
Proteggere il bestiame dagli attacchi da grandi carnivori grazie ai cani da guardianìa. Il tema sarà al centro del momento informativo e formativo in programma oggi, martedì 8 marzo, dalle 10 alle 12.30 negli spazi della Federazione provinciale allevatori trentini in via delle Bettine 40 a Trento. Interverrà il dottor Albert Stern, medico veterinario e allevatore svizzero esperto in cani da guardianìa e cani da conduzione. L’incontro è aperto agli allevatori trentini - professionisti o hobbisti - interessati ad approfondire l’argomento. L’accesso è consentito con mascherina FFP2 ed esibendo il greenpass.

I cani da guardianìa, solitamente di grande taglia, appartengono a razze utilizzate per secoli nella difesa degli ovicaprini e di altro bestiame dai danni da lupo e da orso. Si ricorda che l’Amministrazione provinciale finanzia l’acquisto di cuccioli di pastore maremmano abruzzese come misura di prevenzione mirata a prevenire e mitigare l’impatto delle predazioni da lupo e orso ai danni del bestiame domestico, insieme alla presenza di pastori e alla stabulazione notturna del bestiame (ad esempio all’interno di recinzioni elettrificate).
La Provincia autonoma di Trento investe da tempo ingenti risorse nella prevenzione dei danni e l’iniziativa in programma domani costituisce un nuovo capitolo di un processo continuo di miglioramento ed affinamento degli strumenti a disposizione.
All’incontro parteciperà anche il personale forestale referente per la prevenzione dei danni nei diversi settori della provincia. Sarà dedicato proprio ai forestali il secondo incontro di approfondimento che si svolgerà nel pomeriggio.


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08/03/2022, 14:19
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Presentato l'Atlante dei paesaggi terrazzati del Trentino
I paesaggi terrazzati sono un patrimonio produttivo e culturale di primaria importanza per il Trentino. Secoli di lavoro hanno trasformato i versanti delle vallate per renderli adatti all’attività agricola consegnandoci un paesaggio rurale unico ed irripetibile. Una realtà descritta dall’Atlante dei paesaggi terrazzati del Trentino che è stato presentato nel pomeriggio presso la sede di Tsm-Trentino School of Management, nell’ambito della Giornata nazionale del Paesaggio. Frutto di un’iniziativa di documentazione e di studio avviata nel 2015 dal Forum per l’Osservatorio del paesaggio, l’Atlante censisce più di 10.000 ettari di terrazzamenti presenti sul territorio provinciale, il 55% dei quali ancora in uso. L’Atlante è stato redatto con riferimento a cinque macro aggregazioni territoriali articolate a loro volta in 16 ambiti, corrispondenti al territorio delle Comunità di Valle. E’ costituito da approfondimenti a scala comunale effettuati per ognuno dei 146 comuni trentini in cui si è rilevata la presenza di terrazzamenti. Per ogni comune nell’Atlante sono rappresentate 7 mappe tematiche, corredate da elaborati grafici, tabelle e testi esplicativi. In totale l’Atlante è pertanto composto da un migliaio di mappe tematiche affiancate da un archivio fotografico di circa 5000 scatti georeferenziati.

Panoramica dei campi terrazzati di Brentonico [ Valentina Casalini - Archivio Osservatorio del Paesaggio]
“L’Osservatorio del paesaggio – ha ricordato l’assessore e vicepresidente della Provincia, Mario Tonina - ha tra le proprie finalità lo studio e la documentazione delle dinamiche di trasformazione che investono il pa­esaggio trentino. Questo è lo spirito che ha animato il progetto pluriennale dell’Atlante dei paesaggi terrazzati del Trentino, che, articolato in 16 volumi dedica­ti ai diversi contesti geografici della provincia, si conclude con la pubblicazione che presentiamo oggi al pubblico. L’Atlante documenta la ricchezza di un importante patrimonio produttivo e paesaggistico, frutto di una secolare attività di gestione dei nostri territori più acclivi, che sono stati trasformati in luoghi fertili attraverso un grande sforzo collettivo di costruzione e manutenzione. L’Atlante ci restituisce l’immagine di molti luoghi ancora straordinari e vitali, in grado di ge­nerare prodotti di grande pregio e di qualificare il paesaggio dei versanti delle valli trentine ren­dendolo una testimonianza unica e irripetibile di cultura materiale. Ci dobbiamo quindi interroga­re sul futuro di questi paesaggi, per comprendere come attivare strategie efficaci per invertire la tendenza all’ab­bandono e valorizzare come merita questa preziosa risorsa.

Molti sono i fattori di criticità con cui dobbiamo misurarci, originati principal­mente dalle difficili condizioni di accessibilità e di praticabilità dei campi, dai costi di manutenzione delle opere di sostegno e dalla frammentazione fondiaria particolarmente spinta. Ci conforta il fatto – ha concluso Mario Tonina – che stiamo assistendo a una diffusa presa di coscienza, da parte della comunità trentina, sul valore di questi luoghi e sulle loro potenzialità produttive, inter­pretate in una prospettiva multifunzionale dove agricoltura, paesaggio e turismo concorrono ad un disegno virtuoso di valorizzazione dei territori”.

L’impegno concreto della Provincia a preservare e valorizzare questa importante risorsa paesaggistica è stato evidenziato, nel corso della presentazione, da Romano Stanchina, dirigente del Urbanistica e Tutela del Paesaggio, che ha ricordato i finanziamenti provinciali concessi per il rifacimento delle murature in pietra a secco, attraverso il Fondo del Paesaggio, per un importo complessivo di circa 800 mila euro e 280 domande accolte.

Alla presentazione sono intervenuti, fra gli altri, anche Giorgio Tecilla, dirigente dell’Umse in materia di urbanistica, Delio Picciani, amministratore delegato di Tsm, Timmi Tillmann, coordinatore dell’International Landscapes Alliance e Annibale Salsa, presidente del Comitato Scientifico di tsm|step Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio.

In conclusione, Gianluca Cepollaro, responsabile di tsm|step Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio, ha ricordato l’attività della Scuola Trentina della Pietra a Secco, impegnata nella formazione delle competenze necessarie alla valorizzazione del patrimonio dei paesaggi terrazzati. In coerenza con la sua natura formativa ed educativa tsm|step metterà in campo azioni formative per le scuole e per le nuove generazioni, con un programma che sarà avviato nel prossimo maggio, per i tecnici impegnati nella trasformazione del territorio, con un percorso teorico e pratico previsto per l’autunno e per la formazione di "esperti costruttore dei muri a secco".

I 16 volumi dell'Atlante, disponibili in versione cartacea e digitale, sono consultabili direttamente sul sito Internet dell’Osservatorio del paesaggio all’indirizzo http://www.paesaggiotrentino.it

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15/03/2022, 20:12
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Iniziativa per far conoscere le unicità delle produzioni enologiche di territorio
5° Concorso sui vini del territorio
La Fondazione Edmund Mach organizza il 5° Concorso “ENOtecnico valorizzazione VINI territorio” che si terrà a San Michele all'Adige nelle giornate di giovedì e venerdì 12 e 13 maggio 2022, dalle 9 alle 17.
La manifestazione, organizzata dal Centro Istruzione e Formazione, è stata autorizzata come Concorso Ufficiale dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF). É alla sua quinta edizione e viene riproposta sulla base dell'ottimo successo ottenuto nelle edizioni precedenti e per cercare di contribuire alla valorizzazione delle eccellenze locali.

Il V Concorso si presenta come opportunità per valorizzare e promuovere la qualità dei vini: Teroldego Rotaliano DOP, Trentino DOP Pinot grigio, Trentino DOP con indicazione di vitigno Lagrein, Alto Adige Südtirol DOP Pinot grigio, Alto Adige Südtirol DOP Lagrein, Alto Adige Südtirol DOP Kerner e Alto Adige Südtirol DOP sottozona Valle Isarco o Eisacktal o sottozona Valle Venosta o Vinschgau con indicazione di vitigno Kerner con le loro peculiarità territoriali. I vini delle aziende partecipanti saranno valutati da esperti enologi, enotecnici, sommelier e giornalisti del settore sia locali che provenienti dal resto d'Italia.

Si propone allo stesso tempo come opportunità didattica per gli studenti del Corso Enotecnico per iniziare a prendere confidenza con i vini prodotti nel territorio Trentino - Alto Adige/Südtirol e con le aziende produttrici. Gli studenti potranno osservare come gli esperti del settore enologico valutano i vini e a loro volta essere guidati nelle degustazioni al fine di acquisire una corretta metodica di attribuzione di un valore ai vini del territorio per arrivare un domani a conoscere i grandi vini autoctoni territoriali oppure i vitigni internazionali che trovano una loro espressione di tipicità nel territorio Trentino Alto atesino. Possono partecipare al Concorso le partite di vino delle denominazioni sopra, già imbottigliate per le annate sotto indicate con i seguenti quantitativi minimi imbottigliati di almeno 1000 bottiglie da 0,75 litri. Le partite di vino saranno valutate da 30 commissari selezionati tra: enologi, enotecnici, sommelier e giornalisti accreditati del mondo del vino.

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05/04/2022, 19:02
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riconoscimento assegnato alle cantine Monfort di Lavis. Accanto al ministro Patuanelli anche il presidente Fugatti
Oggi a Vinitaly il premio "Angelo Betti" a una cantina trentina
È Lorenzo Simoni titolare delle cantine Monfort di Lavis il vincitore del "Premio Angelo Betti" per il Trentino assegnato oggi al Vinitaly, alla presenza del ministro dell'agricoltura Stefano Patuanelli, del presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e del presidente di Verona Fiere Maurizio Danese. Un riconoscimento prestigioso, quello intitolato al fondatore di Vinitaly, conferito ai "benemeriti della vitivinicoltura italiana", a chi ha contribuito e sostenuto il progetto qualitativo dell'enologia italiana. Il premio, assegnato seguendo le indicazioni dell'Assessorato provinciale all'agricoltura, è "un riconoscimento alla qualità dei vini delle cantine Monfort in primo luogo - ha affermato il presidente Fugatti - ma anche alla produzione di tutto il Trentino. Essere presenti al Vinitaly dopo due edizioni compromesse dal Covid è un importante segnale di ripartenza e costituisce un riconoscimento all'eccellenza del territorio. Le cantine Monfort hanno la capacità di rimanere ancorate alla nostra terra valorizzando le varietà autoctone ma con una visione internazionale che testimonia una visione più ampia del mondo", ha concluso il presidente Fugatti.

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11/04/2022, 15:54
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Giovedì 12 e venerdì 13 maggio due giorni di degustazioni presso il Palazzo Ricerca e Conoscenza
Si apre domani la 5^ edizione del Concorso vini territorio: 110 vini in gara e 55 cantine
110 etichette in gara, 55 cantine del Trentino-Alto Adige Südtirol, 4 tipologie di vino suddivise in annate, due giorni di degustazioni a cura di una qualificata commissione composta da 30 esperti. Sono i numeri della quinta edizione del concorso sui vini del territorio organizzato dalla Fondazione Edmund Mach, che si terrà giovedì 12 e venerdì 13 maggio a San Michele all’Adige.
L'apertura del concorso è prevista, presso la Sala Versini del Palazzo Ricerca e Conoscenza, giovedì 12 maggio, alle ore 8.30 Apriranno l'evento il direttore generale Mario Del Grosso Destreri, il dirigente del Centro Istruzione e Formazione, Manuel Penasa, il responsabile del Dipartimento istruzione post secondaria nonché referente organizzativo, prof. Andrea Panichi.

[ archivio FEM ufficio stampa]
La manifestazione, autorizzata dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali come concorso ufficiale, è promossa e organizzata dal Centro Istruzione e Formazione FEM in collaborazione con i comuni della Piana Rotaliana: San Michele all'Adige, Mezzolombardo e Mezzocorona e conta sul supporto delle due sezioni Assoenologi Trentino ed Alto Adige e del Consorzio Piana Rotaliana Königsberg.
Quest'anno i vini protagonisti saranno: Teroldego Rotaliano DOP, Trentino DOP con indicazione di vitigno Pinot grigio e Lagrein, Alto Adige Südtirol DOP con indicazione di vitigno Pinot grigio, Kerner e Lagrein.
La commissione risulta composta da 30 esperti selezionati tra: enologi, enotecnici, sommelier, giornalisti, provenienti da tutta Italia che andranno ad apprezzare e valutare i vini prodotti.
L’obiettivo di questa iniziativa con valenza didattica è conoscere e far conoscere le unicità delle produzioni enologiche di territorio: vitigni autoctoni o interpretazioni territoriali di vitigni internazionali.
Il concorso viene riproposto sulla base dell'ottimo successo ottenuto nelle precedenti edizioni, si propone anche come opportunità didattica per gli studenti del Corso Enotecnico per iniziare a prendere confidenza con i vini prodotti nel territorio Trentino - Alto Adige/Südtirol e con le aziende produttrici. Gli studenti potranno osservare come gli esperti del settore enologico valutano i vini e a loro volta essere guidati nelle degustazioni al fine di acquisire una corretta metodica di attribuzione di un valore ai vini del territorio

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I successi del Trentodoc. Le case spumantistiche sono 64 e il numero cresce di anno in anno
Aziende agricole, vinicole, cooperative. Le case spumantistiche aderenti all’Istituto Trento Doc sono diverse per origine e identità. Tutte insieme lavorano 1154 ettari. Un’App permette di scoprirle, insieme a itinerari consigliati e schede tecniche.

CANTINE Targa QUI SI PRODUCE TRENTODOC [ Archivio Istituto Trento doc]
Le case spumantistiche associate all'Istituto Trento Doc sono sessantaquattro, numero in costante crescita dal 2013. Il marchio collettivo Trentodoc, nato nel 1997 per iniziativa di istituzioni e produttori, intende rafforzare l’identità delle bollicine di montagna e valorizzare il suo legame con il territorio. Apposto su ogni etichetta, il lettering presenta due caratteristiche “o” che richiamano il fondo della bottiglia in movimento e vuole sottolineare l’atto distintivo del metodo classico, il “remuage”, l’operazione manuale di rotazione delle bottiglie eseguita dai produttori Trentodoc sui tipici cavalletti in legno.

Le cantine che aderiscono all’Istituto variano per dimensioni e comprendono cantine cooperative agricole, aziende agricole e aziende vinicole. La superficie totale dedicata alla produzione di spumante metodo classico è di circa 1.154 ettari.

L’APP TRENTODOC. A disposizione dal 2020 un’App pensata per accompagnare le persone durante la degustazione, nei momenti conviviali a casa e al ristorante o durante un viaggio, che contiene le informazioni sulle 64 case spumantistiche, ognuna con un itinerario consigliato, 200 punti di interesse, più di 220 schede tecniche e una sezione dedicata agli appuntamenti Trentodoc.

LE 64 CANTINE ASSOCIATE

Abate Nero
Altemasi
Balter
Bellaveder
Borgo dei Posseri
Cantina Aldeno
Cantina d'Isera
Cantina di Riva
Cantina Endrizzi Elio e F.lli
Cantina Furletti Gabriele
Cantina Michele Sartori
Cantina Mori Colli Zugna
Cantina Romanese
Cantina Rotaliana di
Mezzolombardo

Cantina Roveré della Luna Aichholz
Cantina Salizzoni
Cantina Sociale di Trento
Cantina Toblino
Cantine Ferrari
Cantine Levii
Cembra cantina di montagna
Cenci Trentino
Cesarini Sforza Spumanti
Conti Bossi Fedrigotti
Corvée
de Tarczal
De Vigili
Dolomis
Endrizzi
Etyssa
Fondazione Edmund Mach
Gaierhof
Letrari
LeVide


Madonna delle Vittorie
Man Spumanti
Marco Tonini
Mas dei Chini
Maso Martis
Maso Nero
Maso Poli
Metius
Mittestainer
Monfort
Moser
Pedrotti Spumanti
Pisoni F.lli
Pravis
Ress
Revì
Rotari
San Leonardo
San Michael
Seiterre
Simoncelli Armando
Spagnolli Spumanti
Tenuta Maso Corno
Tenute Vidi
Terre del Lagorai
Valentini di Weinfeld
Villa Corniole
Viticoltori in Avio
Wallenburg
Zanotelli Elio & F.lli


Allegati:
CS5-elenco-case-spumantistiche-CANTINE-Targa-QUI-SI-PRODUCE-TRENTODOC-Press-Trip-Trentodoc.jpg
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22 ORI E 47 ARGENTI PER IL TRENTODOC AI CAMPIONATI MONDIALI DELLE BOLLICINE All'indomani della presentazione del primo Grande evento dedicato alla celebrazione delle Bollicine di Montagna, il Festival Trentodoc che dal 7 al 9 ottobre animerà Trento e il Trentino, arriva puntuale l'ennesimo riconoscimento del valore per il Trentodoc. Le bollicine trentine, nel contest "The Champagne & Sparkling Wine World Championships 2022" di Tom Stevenson, sono infatti state premiate con numerose medaglie: 22 ori e 47 argenti.Anche quest'anno il Trentodoc si conferma all'altezza delle aspettative della severa giuria, con un risultato meritato e valorizzato anche dalle parole del presidente Stevenson che ha sottolineato il fatto che Trentodoc ha superato non solo tutti gli spumanti italiani, ma anche quelli di tutte le regioni spumantistiche del mondo, con la sola eccezione di quella dello Champagne.

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