Lunedì 19 novembre la presentazione dell’iniziativa formativa e la consegna dei brevetti 2016-2018 Giovani agricoltori, al via la 18° edizione del corso di formazione
Lunedì prossimo alle 14 nell’aula magna della Fondazione Edmund Mach 64 giovani tra i 18 e i 40 inizieranno il percorso formativo per ottenere il brevetto professionale per imprenditori agricoli. L’iniziativa, di durata biennale, è rivolta a chi intende insediarsi in agricoltura e permette, anche a chi non è in possesso di un titolo di studio in ambito agrario, di ottenere il premio di primo insediamento in azienda. I partecipanti sono stati selezionati da un’apposita Commissione.
Il programma del pomeriggio, alla presenza del dirigente del Centro Istruzione e Formazione Marco Dal Rì e del direttore generale Sergio Menapace, prevede i saluti delle autorità e a seguire una presentazione dell’attività formativa FEM, con focus specifico sul brevetto professionale del biennio 2018/2020, sempre impostato sulla formula delle 600 ore suddivise in otto moduli. Infine, saranno consegnati gli attestati ai 55 corsisti che hanno terminato la precedente edizione del corso. Dall’anno di attivazione, l’iniziativa per la qualificazione professionale dei giovani imprenditori ha visto un trend in continua crescita.
Oggi presso l’aula magna la cerimonia per il 60° anniversario dell’Istituto Tecnico agrario con il presidente Fugatti e l'assessore Zanotelli L’Istituto Tecnico Agrario compie 60 anni: una scuola al passo coi tempi
Era il 1958 quando, con una delibera del Consiglio di amministrazione presieduto dall’allora Presidente Bruno Kessler, venne attivato a San Michele l’Istituto Tecnico Agrario. Sono trascorsi 60 anni e in questo arco temporale la scuola ha saputo mantenere elevata la propria reputazione sia a livello nazionale che internazionale, adeguandosi ai cambiamenti e alle sfide, sempre più incalzanti, della tecnica e della tecnologia. Questa mattina la Fondazione Edmund Mach ha celebrato l’importante anniversario con una cerimonia che ha visto intervenire, accanto alle autorità in rappresentanza della Provincia autonoma di Trento, i primi primi diplomati, gli ex docenti, gli studenti dei nuovi indirizzi attivati nel corso degli anni.
“E’ un fiore all’occhiello del nostro territorio trentino sul piano della formazione e della ricerca” ha esordito il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che non ha nascosto la sua emozione di ex studente. “San Michele è un riferimento importante per il settore agricolo trentino, ma è anche una scuola di vita, pratica e concreta. In Trentino abbiamo molte eccellenze e la Fondazione Mach è una di queste. Riteniamo che l’ente di San Michele debba investire ancora, anche con la ricerca, per dare risposte concrete alle esigenze del mondo contadino: una ricerca che dovrà avere ancora di più forti ricadute sul territorio”. “Quello che si festeggia oggi è un compleanno importante – ha spiegato il direttore generale FEM, Sergio Menapace- all’interno di un percorso caratterizzato da 144 anni di storia. Nel tempo la scuola ha preparato molte professionalità che si sono distinte a livello locale, nazionale e internazionale. Noi oggi portiamo avanti un investimento che ha costruito chi ci ha preceduto, quindi con la responsabilità e l’impegno di mantenerlo alto, aperto e innovativo all’interno del panorama formativo mondiale”. L’assessore all’agricoltura, Giulia Zanotelli, ha salutato ex docenti ed ex studenti spiegando è anche grazie a loro se oggi San Michele è un istituto importante, “un luogo che coniuga storia, tradizione, istruzione e ricerca. La vicinanza delle istituzioni– ha assicurato- continuerà ad esserci”. Il sindaco di San Michele, Clelia Sandri, lo ha definito un polo culturale rinomato con una scuola altamente qualificata, ben integrato nella comunità che lo ospita, mentre il presidente di Udias, nonché consigliere di amministrazione FEM, Lino Lucchi, ha ricordato l’importante ruolo svolto dall’associazione dei diplomati che opera ininterrottamente dal 1946. “Sono grato a coloro, docenti ed allievi, che ci hanno preceduto – ha evidenziato il dirigente del Centro Istruzione e Formazione, Marco Dal Rì- perché hanno aperto una strada importante ed hanno fin da subito reso importante il nome di S. Michele in tutti gli ambienti dove hanno operato. Ora il nostro impegno è quello di mantenere alto questo "brand" all'insegna dei valori di onestà, passione e professionalità che ci hanno trasmesso." Quando la scuola venne attivata il Trentino agricolo aveva bisogno di tecnici diplomati, adeguatamente preparati per affrontare lo sviluppo socio-economico del territorio. I tempi erano maturi per creare un’agricoltura moderna, sostenibile e che potesse garantire un reddito alle famiglie contadine. Una scuola con una proposta formativa all’avanguardia all’ora, e ancora di più oggi. I suoi diplomati, quasi 3000, sono preparati e competenti. Studenti che parlano inglese e tedesco, utilizzano nuove tecnologie e sensori per il monitoraggio delle colture, sono ben inseriti e raccordati fortemente al territorio grazie alle stage e ai tirocini aziendali, ma soprattutto fortemente indirizzati a praticare una agricoltura sostenibile e questo grazie all’interscambio con gli altri centri della FEM che fanno dell’ente di San Michele un unicum a livello nazionale. Per l’occasione sono stati premiati gli studenti primi classificati nel concorso “Il miglior erbario” organizzato dai docenti dell’area di scienze; sono seguiti gli interventi dell’enologo Angelo Rossi e del prof. Francesco Spagnolli sul tema “Il '68 a S. Michele: Come il movimento studentesco influenzò gli studenti dell’Istituto Agrario”. Infine, spazio ai ricordi dei veri protagonisti della giornata: gli ex-allievi e gli ex-insegnanti.
Impegno per l'agricoltura di montagna Oggi a Trento la visita del ministro delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio. Si è parlato dei danni subiti dal settore agricolo e forestale a causa della recente ondata di maltempo, di politiche agricole comunitarie, di impegno per l'agricoltura di montagna, di gestione dei grandi carnivori. Nel frattempo si attendono notizie da Strasburgo, dove l'attentato terroristico di ieri ha purtroppo coinvolto, fra gli altri, anche un giornalista trentino.
La proposta formativa dai “tradizionali” tree climbing e utilizzo della motosega alla novità “muri a secco” Verde urbano e ornamentale, nel 2019 undici corsi alla Fondazione Mach Valutazione della stabilità degli alberi e potatura, certificazione per addetti lavori in quota, utilizzo della motosega, ma anche decorazioni floreali e, novità del 2019, tecniche idroponiche e muri a secco: sono questi alcuni dei contenuti dell’offerta di formazione continua in gestione del verde urbano e ortofloricoltura proposti per quest’anno dalla Fondazione Edmund Mach. Il primo degli 11 corsi è quello di arboricoltura urbana in programma venerdì 11 e sabato 12 gennaio. Tutte le informazioni su www.fmach.it
Anche per il 2019 il Centro Istruzione e Formazione FEM ha stilato un ricco calendario di corsi di formazione continua negli ambiti del verde urbano e ortofloricoltura. Si parte l’11 gennaio con le 16 ore di “Arboricoltura urbana” che prevede basi di morfologia ed eco-fisiologia generale sulle specie arboree ornamentali, tecniche per la corretta messa a dimora degli alberi e primi interventi, principi della potatura e tecniche di taglio, oltre a valutazione di stabilità e delle principali problematiche fitosanitarie degli alberi nei centri urbani.
Sempre per il verde urbano a marzo – con bis a ottobre - partirà il corso di tree climbing (40 ore), valido per l’ottenimento della Certificazione per “Lavoratori addetti ai sistemi di accesso e posizionamento mediante funi su alberi”. Seguirà, poi, la formazione sull’utilizzo della motosega (16 ore) e quella sulla valutazione della stabilità delle piante.
Per quanto riguarda invece il settore ortoflorovivaistico, il 17 gennaio è in partenza il corso di decorazione con elementi floreali e naturali (20 ore) mentre ad aprile si terrà quello sul mazzo legato (21 ore). Novità nell’offerta 2019 sono poi gli appuntamenti sulle tecniche idroponiche (32 ore, 18 gennaio – 8 marzo) e sui muretti a secco (18 marzo – 22 marzo).
Incontro oggi promosso dall'assessore Giulia Zanotelli
Cacciatori e agricoltori insieme per il controllo del cinghiale
L’assessore provinciale all'agricoltura, foreste, caccia e pesca Giulia Zanotelli ha promosso oggi un incontro tra i sindacati agricoli e l’Associazione cacciatori della provincia di Trento per condividere, con il supporto delle competenti strutture provinciali, l’analisi della situazione attuale di diffusione della specie, operare un’analisi critica delle azioni fin qui messe in campo e delle possibili misure migliorative da introdurre con l’obiettivo, comune e condiviso, di contenere l’espansione territoriale e delle consistenze della specie.
“L’incontro di oggi - ha evidenziato l’assessore Zanotelli - vuole creare le condizioni per avviare un percorso di collaborazione tra la Provincia, gli agricoltori ed i cacciatori per cercare, attraverso l’individuazione anche di modalità innovative di intervento, di far fronte all’espansione progressiva del cinghiale e contenere per quanto possibile i danni al patrimonio agricolo provinciale.”
Dopo la presentazione delle vigente modalità di controllo delle specie, che di fatto consentono di poter operare in deroga agli ordinari criteri che disciplinano l’attività venatoria, e quindi di essere quanto più efficaci possibili nel perseguimento dell’obiettivo del controllo, Stefano Ravelli, presidente dell’Associazione cacciatori, ha evidenziato le dinamiche degli abbattimenti realizzati negli ultimi decenni in provincia (dai 20 capi del 1990 ai 365 capi del 2018) che esprime anche lo sforzo importante messo in campo dalla componente venatoria per contribuire a contenere i danni provocati da questa specie alle colture agricole, ma anche alla componente faunistica locale.
“L’Associazione cacciatori ha condiviso il percorso che ha portato all’attuale disciplina di controllo e ritiene che essa oggi rappresenti uno strumento adeguato per il controllo della specie - ha sottolineato il presidente Ravelli - Peraltro, vi è la piena disponibilità a concorrere alla definizione di ulteriori criteri e misure di ulteriore miglioramento, anche se, realisticamente, si tratterà di una presenza con la quale dovremo prepararci a convivere. I cacciatori, rispetto a questa specie in particolare, consapevoli dei danni che essa può determinare, vogliono proporsi come alleati degli agricoltori, mettendo in campo ogni sforzo per il perseguimento di obiettivi condivisi.”
I rappresentanti dei sindacati agricoli, pur riconoscendo l’impegno messo in campo dai cacciatori, hanno manifestato la loro preoccupazione per le dinamiche attuali della specie cinghiale e hanno auspicato senso di responsabilità ed impegno comune con l’obiettivo di mettere in campo ogni azione possibile, anche di natura straordinaria, quanto meno per evitare l’ulteriore diffusione della specie e per rendere compatibile questa presenza con le attività agricole presenti sul territorio.
A fronte della disponibilità manifestata da parte di tutte le componenti chiamate al Tavolo, l’assessore Zanotelli ha proposto la costituzione di un piccolo gruppo di lavoro trasversale che partendo dall’analisi della situazione attuale, valuti eventuali ulteriori azioni da programmare già per il corrente anno. Sia i cacciatori sia i rappresentanti degli agricoltori, hanno aderito alla richiesta dell’assessore impegnandosi a segnalare i loro rappresentati entro la settimana. “Vi ringrazio per la disponibilità e per lo spirito che avete dimostrato - ha concluso l’assessore Zanotelli - rispetto ad una criticità che è molto complessa e che già oggi determina, ma ancor più può determinare in futuro, pesanti ricadute per l’agricoltura trentina, ma anche per gli equilibri ecologici e, in relazione alla situazione che caratterizza altri territori, conseguenze indesiderate sul fronte della pubblica incolumità.”
Finanziamenti alla viticoltura trentina: in arrivo quasi 800 mila euro
Investimenti per l’adeguamento delle strutture aziendali, per sostenere le produzioni ed in generale per il conseguimento di una maggiore competitività del settore sui mercati. E’ quanto prevede una delibera, approvata oggi dalla Giunta provinciale su proposta dell’assessore Giulia Zanotelli, con cui si stabiliscono i criteri di finanziamento della “Misura Investimenti” prevista dal Piano Nazionale di Sostegno per il settore vitivinicolo, per la campagna 2018/2019, a favore dei produttori di vino. Le risorse a disposizione, di origine comunitaria, ammontano a 791.865 euro.
Nel dettaglio questi gli interventi che saranno finanziati:
1) acquisto macchine, attrezzature, contenitori, per la vinificazione delle uve e la lavorazione, stoccaggio, affinamento dei prodotti vitivinicoli, con esclusione delle linee di imbottigliamento e confezionamento. Compresi i lavori di posa in opera;
2) acquisto attrezzature di laboratorio per l’analisi chimico-fisica delle uve, mosti, vini finalizzate al campionamento, controllo di qualità di prodotto e/o processo. Compresi i necessari allacciamenti tecnologici e lavori di posa in opera;
3) acquisto di attrezzature ed arredi per l’allestimento di punti vendita al dettaglio, esposizione e degustazione dei prodotti vitivinicoli (nei locali aziendali sul territorio provinciale). Compresi i necessari allacciamenti tecnologici e lavori per la posa in opera.
Le domande vanno presentate entro il 15 febbraio 2019 sul portale AGEA, tramite i centri di assistenza agricola (CAA). Ulteriori informazioni sul sito
Stamattina l’apertura del corso biennale della Fondazione Edmund Mach con 25 giovani partecipanti Distillati, birra, caffè, infusi e succhi: al via il corso per Tecnico superiore delle bevande Nei due anni di alta formazione professionale gli studenti si occuperanno di distillazione, birrificazione, succhi di frutta ma anche prodotti “innovativi” come infusi, caffè, cioccolate e bevande a base di aloe e zenzero, sviluppando competenze operative e di controllo negli ambiti della sicurezza alimentare all’interno delle filiere. Questa mattina al Palazzo della Ricerca e Conoscenza della Fondazione Edmund Mach l’apertura della seconda edizione del corso post-diploma per tecnico superiore della produzione, trasformazione e valorizzazione dei prodotti agri-food-comparto bevande con 25 iscritti che frequenteranno 3000 ore tra lezioni frontali, laboratori e praticantato in azienda.
“Questa iniziativa è un tassello che arricchisce l’offerta formativa FEM in ambito alimentazione, andando ad integrare tutte le nostre proposte dedicate al comparto viti-enologico. Confermando questa seconda edizione rispondiamo ad una forte richiesta di competenze e conoscenze in questo comparto che ci arriva direttamente dal territorio”, ha detto il presidente della Fondazione Edmund Mach Andrea Segrè nel suo saluto di apertura. “L’aumento delle adesioni dimostra come questo sia un settore attrattivo, soprattutto quello dei distillati. Questo è l’unico corso a livello nazionale che forma gli studenti a 360° sul settore bevande: ancora una volta la Fondazione Mach lavora come apripista”, ha sottolineato il dirigente scolastico del Centro Istruzione e Formazione Marco Dal Rì.
“Il sistema dell’alta formazione si sta affermando. Stiamo cercando raccordi con il sistema nazionale e una più mirata promozione dei percorsi; l’orientamento è svolto in collaborazione con l’università di Trento in tutti gli istituti di secondo grado che ne fanno richiesta”, ha evidenziato Daniela Carlini del Dipartimento Istruzione e Cultura della Provincia autonoma di Trento. A seguire è intervenuto il presidente dell’Associazione albergatori ed imprese turistiche (ASAT), Giovanni Battaiola. “Da decenni investiamo nel rapporto strategico tra turismo, agricoltura e produzioni alimentari per trasferire agli ospiti le eccellenze enogastronomiche presenti sul territorio. Questo corso contribuisce ad innalzare costantemente la qualità erogata dal settore turismo”. La responsabile marketing e ricerche di ASAT, Monica Basile, nella sua relazione si è soffermata sui progetti di marketing territoriale realizzati dall’associazione in Italia e all’estero. “Abbiamo introdotto innovazione di prodotto negli hotel del Trentino, come la valorizzazione delle produzioni tipiche, lo sviluppo di sinergie, anche comunicative, tra produttori e albergatori e la promozione di uno storytelling che trasmetta l’unicità enogastronomica”.
Alla prima edizione del Corso post-diploma “comparto bevande”, avviato come novità assoluta nazionale nel 2018, hanno partecipato 18 studenti che attualmente frequentano il secondo anno di lezioni. Al test di ingresso dello scorso autunno la richiesta è stata superiore ai posti a disposizione: i nuovi iscritti sono quindi 25, due terzi dei quali residenti in Trentino Alto Adige (i rimanenti provengono da Marche, Sicilia, Liguria, Lombardia e Veneto), principalmente giovani tra i 19 e i 22 anni, dei quali 8 ragazze.
Il corso dell’alta formazione professionale è unico nel panorama formativo italiano per la sua capacità di coprire il comparto bevande nella sua interezza: al termine dei due anni i tecnici, infatti, saranno in grado di gestire l’intera filiera, dalla scelta delle materie prime, alla trasformazione, fino alla promozione dei prodotti. Nell’edizione 2019 si punterà ancora di più su quelle bevande – come tisane a base di erbe officinali, ma anche caffè, cioccolata e infusi a base di aloe e zenzero – che si stanno ritagliando spazi sempre più importanti sul mercato. Il piano di studi, tra le altre materie, prevede unità formative di chimica e microbiologia degli alimenti, tecniche di degustazione, qualità delle materie prime e marketing. Delle 3000 ore di formazione complessiva, 1200 sono dedicate al praticantato anche all’estero – nel 2018 gli studenti hanno svolto un’esperienza in birrificio in Scozia -, mentre in classe intervengono come docenti, oltre agli esperti FEM, anche decine di produttori. Oltre alle lezioni frontali, sono previsti laboratori di analisi microbiologiche e chimiche e visite guidate sia a grandi industrie del settore sia a piccole realtà locali.
Al termine dell’evento il brindisi con i prodotti degli studenti della formazione professionale FEM.
Venerdì 25 Gennaio 2019, alle ore 17, presso l’aula magna FEM Scuola Mach, cerimonia di consegna dei diplomi e premiazione dei migliori studenti
Sono 233 gli studenti della Fondazione Edmund che venerdì 25 gennaio, alle ore 17, presso l’aula magna riceveranno il diploma nell’ambito della consueta cerimonia che tutti gli anni si ripete a gennaio. Per l’occasione saranno premiati 50 studenti meritevoli, i progetti didattici e tesine che si sono distinti dell’anno scolastico 2017/2018 e sarà presentato il nuovo annuario del Centro Istruzione e Formazione che quest’anno giunge alla sua nona edizione.
Interverranno l'assessore provinciale all'agricoltura, Giulia Zanotelli, il presidente della Fondazione Edmund Mach, Andrea Segrè, il direttore generale Sergio Menapace, il dirigente del Centro Istruzione e Formazione, Marco Dal Rì, la dirigente del Servizio istruzione e formazione del secondo grado, università e ricerca, Laura Pedron, il sindaco di San Michele Clelia Sandri, unitamente ai rappresentanti delle associazioni di categoria (periti agrari, agrotecnici, enologi ed enotecnici e Unione diplomati FEM). La presidente della Federazione trentina delle Cooperazione, Marina Mattarei e altri rappresentanti del mondo agricolo e ambientale trentino premieranno le migliori tesine. Tra questi la Libera Associazione Custodi Forestali del Trentino, l’Associazione Cacciatori Trentini, il Gruppo Mezzacorona Sca e il gruppo Cordenons.
L'assessore Zanotelli: “Pronto il nuovo bando a sostegno dei giovani agricoltori”
“L’agricoltura e, soprattutto, i giovani agricoltori sono una priorità della Giunta provinciale, determinata a sostenere la crescita di uno dei settori strategici del Trentino”. La precisazione arriva dall’assessore provinciale all’agricoltura, Giulia Zanotelli, a seguito del dibattito in consiglio provinciale. “La Giunta - spiega Zanotelli - ha già attivato un nuovo bando relativo al premio di insediamento dei giovani agricoltori, con la possibilità di presentare le domande già a partire dal 15 gennaio 2019. La riapertura rappresenta un’opportunità non solo per quanti sono risultati esclusi dal bando precedente (30 giovani su 114 domande complessive), che potranno così ripresentare domanda, ma anche per altri giovani agricoltori, entro i sei mesi dall’apertura della loro partita Iva”.
“I giovani rappresentano una priorità assoluta in quanto dai giovani agricoltori di oggi dipende l’agricoltura di domani”, con queste parole l’assessore provinciale all’agricoltura Giulia Zanotellli sintetizza l’impegno suo personale e della nuova giunta provinciale nei confronti delle giovani generazioni.
Nell’ambito dei lavori del Tavolo Verde è stata condivisa l’esigenza di attivare un nuovo percorso di coinvolgimento e di valorizzazione dei giovani nella definizione delle politiche per lo sviluppo del settore agricolo. In coerenza con questo obiettivo, è già partita la lettera con la quale l’assessore chiede ai sindacati agricoli provinciali l’indicazione di una loro rappresentanza dei giovani da inserire in un “Tavolo verde young”.
“Attraverso questo nuovo strumento – precisa l’assessore – intendiamo rispondere all’esigenza di partecipazione e di coinvolgimento che mi giunge da molti giovani agricoltori e attivare un percorso in grado di far nascere dal basso proposte e progetti innovativi per l’agricoltura trentina del futuro.”
Il premio di insediamento dei giovani agricoltori costituisce uno strumento importante nell’ambito di una politica complessiva per il ricambio generazionale in agricoltura e - rispondendo alla mozione, presentata sul premio di insediamento dei giovani agricoltori dal consigliere Michele Dallapiccola -, l’assessore Zanotelli, ha ritenuto opportuno fornire alcune precisazioni: il quarto bando si era chiuso lo scorso 31 ottobre 2018 e aveva raccolto 114 domande per un fabbisogno complessivo di 4,56 milioni di euro.
Le risorse a disposizione del bando - “Stanziate dalla precedente giunta provinciale”, come sottolinea l’assessore Zanotelli - erano pari a 1,50 milioni di euro cofinanaziati, presenti nel piano finanziario del Piano di Sviluppo Rurale. A questi erano stati aggiunti altri 1,50 milioni di euro di risorse a totale carico del bilancio provinciale, messe a disposizione in sede di assestamento di bilancio. “Inoltre - continua l’assessore Zanotelli - è stato possibile sommare altri 320 mila euro, grazie ad economie risultanti dall'istruttoria delle domande presentate sui bandi precedenti”.
Lo scorso 21 dicembre (determina nr. 1073 del Servizio Agricoltura) è stata approvata la graduatoria delle domande ammesse a premio, che ha accolto quasi il 75% delle richieste (rispetto alla percentuale media di domande accolte nei precedenti tre bandi pari al 71,9%) sulla base di una graduatoria che risponde a criteri di priorità definiti nell’ambito del Programma di sviluppo rurale. “La graduatoria - aggiunge l’assessore - non è più integrabile con ulteriori risorse. Per questo motivo, la nuova giunta, che ricordo è insediata da poco più di due mesi, ha deciso di dare la possibilità agli esclusi di ripresentare domanda, attivando da subito il quinto bando, con decorrenza 15 gennaio 2019. Su questo nuovo bando - assicura ancora Zanotelli - saranno reperite risorse sufficienti per il finanziamento di un numero adeguato di domande.” La decisione di indire il nuovo bando apre la possibilità di presentare domanda anche ad altri giovani agricoltori, entro sei mesi dall'apertura della loro partita Iva.
“In ogni caso – conclude l’assessore – siamo convinti che lo strumento del premio di insediamento, certamente da confermare nella sua valenza sostanziale, vada in prospettiva ripensato nei criteri attuativi e, soprattutto, integrato con altri strumenti di accompagnamento e di sostegno dei giovani (formazione, ricerca, innovazione) che decidano di investire nel settore agricolo. Si tratta di una delle prime questioni che porterò all’attenzione del nuovo Tavolo Giovani.”
Ieri sera cerimonia alla scuola FEM con la consegna dei diplomi e dei premi ai migliori studenti
Scuola Mach, vicina al territorio. L’assessore Zanotelli: “Cari studenti siete il futuro dell’agricoltura trentina”
“Questo istituto è un fiore all’occhiello della Provincia autonoma di Trento. I giovani sono gli imprenditori del domani e dovranno collegarsi sempre più ai temi della sostenibilità, della sicurezza e dell’innovazione. Abbiamo tutta l’intenzione di coinvolgerli in quella che sarà la programmazione di questa Provincia. Vogliamo attivare un tavolo del verde young per permettere ai giovani di esprimersi sulle tematiche che gli stanno a cuore, per dialogare con coloro che sono anche portatori di nuove idee nel comparto agricolo”. Parole dell’assessore provinciale all’agricoltura, Giulia Zanotelli, intervenuta ieri sera alla cerimonia di consegna dei 233 diplomi agli studenti che hanno concluso il percorso formativo lo scorso anno e a 50 alunni meritevoli. In apertura il presidente FEM, Andrea Segrè, ha spiegato che la cerimonia di oggi “rappresenta per i nostri ragazzi una fine ma anche un inizio. Sulla copertina dell’annuario che abbiamo appena presentato c’è una splendida frase di Nelson Mandela: ‘L’istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possono utilizzare per cambiare il mondo’. Alla Fondazione Mach siamo sempre più convinti della necessità di continuare a investire sulla crescita delle nuove generazioni come chiave per un futuro sostenibile”.
È seguito il saluto del presidente del Collegio nazionale dei periti agrari, Mario Braga, il sindaco di San Michele, Clelia Sandri. Il dirigente del CIF, Marco Dal Rì, ha presentato il nuovo annuario del Centro Istruzione e Formazione che quest’anno giunge alla sua nona edizione. Filo conduttore della pubblicazione è il rapporto scuola-territorio. Il libro raccoglie progetti, attività didattiche, viaggi di istruzione, scritti da docenti e studenti. 207 pagine di riflessioni, racconti, emozioni raccontate da “dentro la scuola”. “Questa scuola ha radici forti nella tradizione, ma al tempo stesso è sempre stato in grado di adattarsi ai cambiamenti rimanendo coerente con le esigenze del territorio. Le scuole agrarie – ha detto- devono in primo luogo essere in grado di dare una risposta formativa alle esigenze del loro territorio”. L’agricoltura trentina, infatti, è caratterizzata da alcune peculiarità produttive ed ambientali quali la dimensione aziendale, la conduzione diretta, la tipicità dei prodotti, la disponibilità limitata di terreno agricolo, la stretta relazione con il turismo; ne consegue che, nella formazione del tecnico, dell’operatore agricolo, dell’imprenditore si debba tenere conto di tali peculiarità e conseguentemente si debba lavorare sui piani di studio e sui programmi didattici, sfruttando tutti i margini che l’autonomia scolastica consente al fine di garantire una specifica caratterizzazione. “In tale direzione -ha evidenzia sempre operato con coraggio e determinazione il nostro Istituto”. Presenti anche i rappresentanti delle associazioni di categoria (periti agrari, agrotecnici, enologi ed enotecnici e Unione diplomati FEM. I rappresentanti della Federazione trentina delle Cooperazione, del mondo agricolo e ambientale trentino hanno premiato le migliori tesine. Tra questi la Libera Associazione Custodi Forestali del Trentino, l’Associazione Cacciatori Trentini, il Gruppo Mezzacorona Sca e il gruppo Cordenons. (sc)
Fotoservizio e Filmato PAT
Premiati anno scolastico e formativo 2017/2018 e laureati 2018 Migliori progetti didattici dell’istruzione tecnica agraria. Articolazione Produzioni e Trasformazioni: “Analisi del territorio e individuazioni di proposte sostenibili nei Comuni di Sanzeno e di Ville d’Anaunia”, classe 5 A PT e classe 5 B PT, premiano Comuni di Sanzeno e di Ville d’Anaunia. Articolazione Gestione Ambiente Territorio: “Riqualificazione del torrente Noce”, classi 5 A e 5 B GAT, premia il Comune di Mezzolombardo. Premiazioni a cura di enti, associazioni e aziende a) Studenti meritevoli dell’Istruzione e Formazione Professionale: vari indirizzi delle classi IV. Premio Federazione Trentina della Cooperazione: FANTOMA NICOLA Tecnico Imprenditore Agricolo – Indirizzo Lavorazioni zootecniche; DEBIASI GIACOMO Tecnico Imprenditore Agricolo – Indirizzo Ortoflorovivaismo e verde; ZANCANELLA SIMONE - Tecnico Imprenditore Agricolo – Indirizzo Produzioni vegetali ; CIPRIANI ELIAS Tecnico della Trasformazione Agroalimentare. b) Migliori Tesine dell’Istruzione Tecnica Agraria: Libera Associazione Custodi Forestali del Trentino: DAVIDE ODORIZZI – Classe VB GAT - Articolazione Gestione Ambiente e Territorio per la Tesina in ambito forestale: “Le trincee del Peller – Un cammino tra storia e natura”; Associazione Cacciatori Trentini: Andreolli Chiara - 5 B GAT - Articolazione Gestione Ambiente e Territorio per la Tesina in ambito faunistico: “L’antica arte della falconeria nel mondo moderno”; Premio Gruppo Mezzacorona Sca: CALOVI MICHELE (Corso Enotecnico) – Tesina: “La sfogliatura della vite”; Premio Gruppo Cordenons: MORELLI ANDREA (Corso Enotecnico) – Tesina: “Rebo Rigotti: storia di un grande genetista trentino” Meriti scolastici Istruzione e Formazione Professionale: FANTOMA NICOLA 90/100; DEBIASI GIACOMO 90/100; HOLLER DANILO 90/100; TELCH STEFANO 91/100; MENAPACE TULLIO 95/100; Istruzione Tecnica Agraria: DALSANT TOMMASO 90/100 , DEPAOLI ALEX 94/100, DEPAOLI DAVID 95/100 , MARTINATTI FLAVIO 96/100 , FRANZOI GIANLUCA 97/100, OLANDI HELENE CHRISTINE 100/100 , SEVEGNANI ANDREA 92/100 , DELLAI STEFANIA 96/100 , KAGER ULRICH 96/100 , MATTE’ AMELIA 96/100 , ZENI ERICA 98/100, BATTISTI ELISA 100/100 , ODORIZZI ELEONORA 100/100 , ZUCOL FILIPPO 100/100, CHINI CHRISTIAN 100/100, ODORIZZI DAVIDE 97/100, CAINELLI GABRIEL 98/100, DORIGATTI LUCIO 98/100, PICHLER MATTEO 94/100, PEDEGANI MIRCO 95/100, TAIT DAVIDE 98/100, SALTORI GIACOMO 100/100, FORTI ALESSIO 100/100 + LODE+ Premio eccellenza MIUR Corso post diploma in viticoltura e enologia – Enotecnico: CALOVI MICHELE 90/100, VALER FRANCESCO 94/100, MORELLI ANDREA 100/100; Corso Alta Formazione Professionale - Tecnico Superiore del Verde: PELLEGRINI NICOLE 95/100 , TAVERNARO ANNA 98/100 , BARONI LETIZIA 100/100 , POPOV FLORIO 100/100, SCANDELLA FEDERICA 100/100 , TOSI VALERIO 100/100, ZAMBONI FEDERICO 100/100, CROCETTA PAOLO 100/100 + LODE , DALLAGO ALEX 100/100 + LODE , PEROVICH CRISTINA 100/100 + LODE , TELCH CLAUDIO 100/100 + LODE; Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia - anno accademico 2016/2017 (laureati nel 2018): ANTONELLI ANDREA 110/110 + LODE, BUSTAGGI SOFIA 110/110+ LODE, HAUSER CHRISTIAN 110/110+ LODE, POLETTI IRENE 110/110 + LODE, SOLDÀ MATTEO ANTONIO 110/110+ LODE, TONIOLO LO SAMUELE 110/110+ LODE, TOSI GIACOMO 110/110+ LODE