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Provincia Autonoma di Trento 
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A FEM e Uffici periferici il compito di operare una ricognizione puntuale dopo le nuove grandinate di ieri
Danni all'agricoltura, vertice di Dallapiccola
Il 2017 sta profilandosi quasi come un "annus horribilis" per l'agricoltura trentina, la melicoltura in particolare. Dopo le gelate della scorsa primavera, per le quali la Provincia di Trento ha chiesto il riconoscimento dello stato di calamità, e la siccità che ha morso i campi nella prima parte dell'estate, si contano ora nuovi danni a seguito degli eventi meteorologici di ieri. Nuove grandinate e trombe d'aria hanno infatti martellato i frutteti in varie aree del territorio provinciale, accanendosi sulle produzioni che si erano "salvate" dalle tempeste primaverili. A fronte della situazione, l'assessore all'agricoltura Michele Dallapiccola ha convocato stamane una riunione con i dirigenti e funzionari del Dipartimento Agricoltura per fare il punto e promuovere le iniziative che si rendessero necessarie a sostegno del settore, un comparto determinante per l'economia provinciale. Primo passo, la verifica dei danni: a tal fine, l'assessore Dallapiccola ha dato mandato alla Fondazione Mach e agli Uffici periferici della Provincia di disegnare un quadro preciso attraverso una ricognizione estesa all'intero territorio provinciale.

"Dalle notizie che arrivano dalle varie zone frutticole - spiega Dallapiccola - emerge un quadro particolarmente grave e preoccupante, che richiede tuttavia di essere confermato attraverso una valutazione attenta e puntuale; certo è che i fatti di ieri hanno aggravato un quadro che era già pesantemente compromesso a seguito delle precedenti gelate e della siccità".

Anche in questo caso gli strumenti a disposizione per "calmierare" le riduzioni di reddito conseguenti agli eventi avversi sono quelli conosciuti e consolidati. "Oltre al forte investimento finanziario sul profilo assicurativo compiuto in questi anni con grande convinzione dalla Provincia - afferma Dallapiccola - sono stati attivati in collaborazione con Coperfidi dei meccanismi di riduzione del carico finanziario sui mutui delle aziende; molto probabilmente sarà questo lo strumento più importante già attivato e che potenzieremo dopo avere valutato l’effettiva dimensione del problema. Si tratta, per altro, dello stesso tipo di approccio perseguito anche a livello nazionale per rispondere da parte dello Stato con propri provvedimenti allo stato di calamità naturale, recentemente approvato, del quale anche la Provincia di Trento ha inteso far parte."

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08/08/2017, 9:02
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Risorse straordinarie per 7,5 milioni di euro dalla Provincia per il rinnovo degli impianti e per le assicurazioni
Danni all'agricoltura, chiesto lo stato di calamità
Il governatore del Trentino Ugo Rossi e l'assessore all'agricoltura Michele Dallapiccola hanno confermato oggi al termine dei lavori della Giunta provinciale di aver chiesto lo "stato di calamità" in relazione ai danni arrecati all'agricoltura dagli eventi meteorologici degli ultimi giorni. "Lo stato di calamità - ha precisato Rossi - riguarda l'intero territorio provinciale e tutti i settori produttivi, melicoltura, viticoltura e piccoli frutti, a sostegno dei quali abbiamo messo a disposizione risorse aggiuntive e straordinarie per complessivi 7,5 milioni di euro che saranno impiegate non per indennizzare gli agricoltori del danno inferto dalle grandinate alle produzioni, che sarà coperto dalle assicurazioni, bensì per mitigare gli effetti negativi sugli impianti e favorire il rinnovo degli stessi, per integrare le polizze delle cooperative per i mancati conferimenti, per sostenere i mutui e per la stabilizzazione dei lavoratori che, a causa del calo della produzione, non troveranno occupazione".

Nel dettaglio delle misure messe in campo dalla Giunta provinciale (vedi l'allegato) è entrato l'assessore all'agricoltura Michele Dallapiccola, che stamane, prima della riunione della Giunta, ha effettuato un sopralluogo nelle campagne della Piana Rotaliana colpite a macchia di leopardo dalla grandinata di mercoledì sera, accompagnato dal dirigente generale del Dipartimento Territorio, agricoltura, ambiente e foreste Roman Masè, dal vice presidente della Federazione Trentina della cooperazione Luca Rigotti, il direttore delle Cantine Mezzacorona Fabio Maccari e dal presidente della cooperativa 5 comuni Roberto Roncador.

Dallapiccola ha riferito che le gelate e le grandinate di quest'anno hanno colpito circa il 50 per cento della melicoltura trentina, definendo "grave ma molto limitato" l'impatto sulla viticoltura: "Dovremo attendere i prossimi giorni per capire quanto il maltempo ha inciso sui vigneti, la cui produzione potrebbe riprendersi se nei prossimi giorni dovessero crearsi condizioni di asciutto e alternanza di caldo e fresco tali da favorire la cicatrizzazione degli acini e il completamento della maturazione."

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11/08/2017, 23:32
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Criteri approvati dalla Giunta, da 300 a 1500 euro in base al tipo di allevamento e al numero di capi allevati
Aziende zootecniche, arrivano i Buoni per la consulenza
La Giunta provinciale ha approvato oggi, con una delibera firmata dall'assessore all'agricoltura Michele Dallapiccola, i criteri e le modalità per la concessione di aiuti per la consulenza nel settore zootecnico e per l'accreditamento dei soggetti erogatori.

Con questo provvedimento la Provincia autonoma di Trento assicura il sostegno economico ai servizi di consulenza per le aziende zootecniche al fine di migliorarne le prestazioni economiche ed ambientali anche riguardo agli aspetti sanitari degli allevamenti e alla sicurezza sul lavoro nelle aziende agricole, nel rispetto degli orientamenti dell’Unione europea per gli aiuti di Stato nei settori agricolo e forestale.

Le aziende zootecniche trentine possono beneficiare di Buoni per la consulenza per un valore che varia da un minimo di 300 € ad un massimo di 1500 € in relazione al tipo di allevamento (bovino, ovi-caprino, equino) e alle dimensioni aziendali (numero di capi allevati). Gli allevatori dovranno utilizzare il buono entro 12 mesi dall’assegnazione presso un ente/organismo iscritto nell’elenco provinciale dei soggetti accreditati come erogatori di servizi di consulenza zootecnica.

Possono accreditarsi come erogatori di servizi di consulenza soggetti che dispongano di uno staff tecnico con titolo di studio pertinente con le materie oggetto di consulenza (zootecnia, gestione delle imprese agricole, sanità animale, sicurezza sul lavoro), che dispongano sul territorio provinciale di una struttura tecnico-amministrativa e che garantiscano l’accesso ai servizi di consulenza da parte di tutti gli imprenditori agricoli interessati.

Per l’anno 2017 i soggetti che richiedono l’accreditamento dovranno presentare domanda entro 45 giorni dall’adozione della delibera, mentre per gli anni successivi non è prevista scadenza. Con l’approvazione del primo elenco provinciale dei soggetti erogatori di servizi di consulenza zootecnica sarà anche stabilito il termine per la presentazione delle domande per accedere ai Buoni di consulenza da parte degli allevatori.

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26/08/2017, 10:33
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A San Michele si sono svolti diversi corsi estivi frequentati da studenti da tutto il mondo
Foreste, laghi e paesaggi isotopici, ecco la carica delle Summer School FEM
Dalla qualità dell'aria all'ecologia delle acque, dai paesaggi isotopici alla bioinformatica. Spaziano in diversi settori le summer school che si sono svolte questa estate alla Fondazione Edmund Mach, con corsi intensivi estivi per ricercatori e studenti provenienti da diverse aree del mondo.
Proprio in questi giorni si è conclusa la scuola di ricerca sulla qualità dell'aria che ha visto 15 ricercatori da Germania, Lituania, Romania, Svizzera e Italia spostarsi a Fai della Paganella per studiare e identificare di sintomi da ozono sulla vegetazione. Un evento organizzato da FEM nell’ambito di UNECE International Co-operative Programme on Assessment and Monitoring of Air Pollution Effects on Forests (ICP Forests) in collaborazione con l'Istituto Federale svizzero di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio.

Nei prossimi giorni sarà il turno della scuola di bioinformatica "Elixir Machine Learning", con 24 partecipanti dall'Italia, Germania, Repubblica Ceca, Francia e Inghilterra che seguiranno i corsi proposti dai ricercatori della Fondazione Mach e FBK sull'applicazione di metodi statistici avanzati per l'analisi di datset biologici di grandi dimensioni (big-data). Il corso è stato organizzato nell'ambito del progetto internazionale Elixir (https://www.elixir-europe.org/) di cui FEM è membro.
A San Michele si è svolta ad agosto la prima scuola dedicata ai paesaggi isotopici organizzata sul territorio nazionale, che ha richiamato studenti, docenti e dottorandi da tutta Italia, da Danimarca, Germania, Slovenia e Portogallo. FEM, già referente italiano per le tecniche isotopiche applicate alla tracciabilità degli alimenti, si pone ora quindi anche in una posizione di leadership su questa tematica. Organizzata in collaborazione col Gruppo Italiano Isotopi Stabili, dalla Divisione Spettrometria di Massa, e dal progetto Europeo MassTwin di cui FEM è partner, l'obiettivo della scuola “Isoscape” è formare dottorandi e ricercatori per creare ‘paesaggi isotopici’ cioè mappe predittive di valori isotopici utilizzabili per determinare l’origine geografica di un alimento, tracciare le mappe migratorie di uccelli o di altri animali, determinare i flussi in inquinanti in suolo o acqua, fare ricostruzioni di diete in archeologia.
Nel mese di giugno si è svolta invece una scuola estiva internazionale sull’integrazione delle tecnologie omiche (metagenomiche, metabolomiche e bioinformatiche) nell’ecologia acquatica, con 25 partecipanti provenienti da diversi paesi europei e docenti provenienti dalle Università di Trento e Innsbruck. Si tratta di tecnologie che stanno rapidamente rivoluzionando i criteri con i quali si studiano laghi e i fiumi e la loro applicazione in diversi ecosistemi acquatici, anche in provincia di Trento, sta fornendo informazioni molto dettagliate, rispetto alle tecnologie tradizionali, sulla biodiversità e sugli effetti dei cambiamenti climatici e altre pressioni antropiche. Il corso è stato finanziato dall’IRSAE, la Scuola Internazionale di Ricerca in Ecologia Applicata di cui FEM è membro.

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04/09/2017, 20:30
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Finanziato dall'UE il progetto AlgaeCeuticals. Al via la sinergia tra ricerca e industria
Dalle alghe integratori alimentari e cosmetici, FEM nella ricerca internazionale
Sfruttare le nuove conoscenze della genomica e le nuove tecnologie “omiche” per ricavare dalle alghe composti bioattivi potenzialmente utilizzabili per la produzione di nuovi cosmetici e nutraceutici in ambito industriale. E' l'obiettivo del progetto AlgaeCeuticals, finanziato dai fondi europei H2020 RISE, a cui partecipa anche la Fondazione Edmund Mach.
Una squadra composta da partner accademici e industriali provenienti da Grecia, Germania, Austria, Spagna e Italia, guidata da CERTH (Salonicco, Grecia), ha assunto il compito di studiare l’utilizzo delle microalghe nel campo della cosmetica e come integratori alimentari. I ricercatori Fem coinvolti sono Stefan Martens (Biotecnologia dei Prodotti Naturali), Nico Salmaso e Leonardo Cerasino (Idrobiologia).

Se si espongono a particolari condizioni le alghe sviluppano meccanismi unici di protezione, producendo diversi metaboliti che possono essere identificati e sfruttati in modo sostenibile per la produzione di alimenti, farmaci e cosmetici.
Il progetto AlgaeCeuticals sfrutterà i ceppi di alghe nativi che sintetizzano prodotti ad alto valore aggiunto attraverso l'applicazione di nuove tecnologie omiche (genomica, trascrittomica, proteomica, e metabolomica), nonché tecnologie per la coltura delle alghe. In particolare, AlgaeCeuticals avrà lo scopo di esaminare e caratterizzare la biodiversità algale, ottimizzando i sistemi di coltura, e sviluppando nuovi approcci omici e strategie di trasformazione dei prodotti a valle, finalizzati alla creazione di nuovi prodotti.
Per raggiungere questi obiettivi, tre centri accademici e di ricerca greci (CERTH / INAB, AUA) e italiani (FEM) collaboreranno per quattro anni con quattro partner industriali greci (Fresh Formula), spagnoli (Bionos Biotech), austriaci (Ecoduna AG) e tedeschi (IGV GREENFOOD).
I partner accademici lavoreranno a stretto contatto con i settori R&D ricerca e sviluppo, costituendo una squadra complementare e altamente competitiva in grado di promuovere il trasferimento di conoscenze ed eccellenza ai partner industriali. Ciò darà modo di rafforzare la competitività industriale nel campo dell'alimentazione e della cosmesi a partire dai processi di progettazione e sviluppo fino alla sperimentazione dei prodotti selezionati nel corso del progetto.

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07/09/2017, 22:51
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Approvato il disciplinare per il pane e i dolci da forno
Il marchio "Qualità Trentino" si estende alle attività di panificazione
Assicurare la riconoscibilità nei confronti del consumatore dei prodotti agroalimentari territoriali trentini ad elevato standard di qualità nelle attività di distribuzione, commercializzazione e vendita attraverso un rigoroso processo di certificazione: è questo l’obiettivo che ha portato ad istituire il marchio “Qualità Trentino”. Impegno che prosegue oggi con la decisione della Giunta provinciale, su proposta dell’assessore all’agricoltura Michele Dallapiccola, di adottare un disciplinare per i settore del pane e dei dolci da forno. Il forte legame territoriale di tali produzioni è assicurato dai disciplinari che definiscono la zona di produzione delle produzioni a marchio "Qualità Trentino" e vincolano quindi la provenienza dei prodotti al territorio della provincia di Trento specificata sul marchio di qualità.

Il provvedimento adottato oggi si basa sul lavoro del Comitato tecnico Qualità Trentino a cui compete la predisposizione dei disciplinari da proporre all’approvazione dell’esecutivo. Nei disciplinari vengono individuati criteri oggettivi e selettivi, e norme più rigorose e specifiche di quelli istituiti dalla legislazione comunitaria e nazionale.
“Prosegue quindi l’investimento – ha commentato con soddisfazione l’assessore Dallapiccola - in termini di tutela e promozione, su un settore, l’agroalimentare, che riveste un ruolo fondamentale per l’intera economia provinciale. Considerando anche che la produzione, la distribuzione e la promozione dei prodotti agricoli ed agroalimentari di qualità riveste un ruolo rilevante anche a livello comunitario”.


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09/09/2017, 8:20
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Lunedì 11 settembre, alle ore 10, presso l'aula magna FEM cerimonia di inizio anno scolastico
L'assessore Dallapiccola inaugura il nuovo anno scolastico alla FEM
E' in programma lunedì 11 settembre, alle ore 10, presso l'aula magna, la cerimonia di inizio anno scolastico alla Fondazione Edmund Mach. Interverranno l'assessore provinciale all'agricoltura, Michele Dallapiccola, il presidente FEM Andrea Segrè, il direttore generale, Sergio Menapace, il dirigente del Centro Istruzione e Formazione, Marco Dal Rì.

Complessivamente sono 910 gli studenti che lunedì inizieranno la scuola. Si tratta di 562 studenti all'Istituto Tecnico Agrario e 348 alla formazione professionale. Le grandi novità di quest'anno sono rappresentate dal nuovo corso post diploma per tecnico delle bevande, dall'entrata a regime dell'alternanza scuola lavoro e l'avvio del sistema duale per gli studenti della formazione professionale. Nel corso della cerimonia di lunedì saranno premiati gli studenti più meritevoli, che hanno conseguito lo scorso anno un punteggio superiore a 8,5. sc


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09/09/2017, 8:22
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Dallapiccola agli studenti: “In questo meraviglioso Trentino le opportunità non mancano”
Prima campanella alla Fondazione Mach di S. Michele all'Adige
E' un messaggio carico di ottimismo quello che oggi l'assessore provinciale all'agricoltura, Michele Dallapiccola, ha lanciato agli studenti della Fondazione Edmund Mach in occasione della cerimonia di inizio anno scolastico. "Il Trentino - ha evidenziato - è carico di opportunità”. Accanto a lui il presidente Andrea Segrè, che ha esortato i ragazzi a “pensare locale e ad agire globale”.

“In un mondo difficile oggi, quello agricolo, ma ricco di opportunità, i giardinieri di questo territorio, ovvero i contadini, sono in grado grazie a questo istituto che li forma di competere col resto del mondo” ha sottolineato l'assessore Michele Dallapiccola. E' seguito poi un invito alla valorizzazione dell'agroalimentare trentino: “Sono quasi sei milioni i turisti che visitano ogni anno il nostro territorio: si tratta innanzi tutto dei nostri primi clienti. Insieme a loro ci sono i trentini. Mi auguro che attraverso la fiducia nei nostri prodotti, acquistino locale con grande dedizione, rendendo grande questa terra e il futuro di questi studenti”.
“Da quest’anno – ha detto il presidente Andrea Segrè davanti alla platea di studenti di quarta e quinta - i nostri ragazzi e le nostre ragazze hanno un motivo in più per essere fieri della scuola che frequentano. Con l’attivazione del Centro Agricoltura Alimenti Ambienti in collaborazione con l’Università di Trento, infatti, abbiamo chiuso il ‘cerchio’ della formazione, garantendo la possibilità di ottenere una laurea in viticoltura ed enologia completamente ‘made in Trentino’. Più in generale, dalle superiori al dottorato, ai nostri studenti basta mettere un piede fuori dalla classe per trovarsi in un laboratorio all’avanguardia o in un vitigno sperimentale.
Questa sinergia tra didattica, ricerca, consulenza e azienda agricola è un unicum a livello internazionale. Proprio sfruttando questo valore aggiunto, invito gli studenti dell’Istituto agrario, e più in generale i loro coetanei, a ribaltare il motto abbracciato dalla mia generazione ‘Pensa globale, agisci locale’ per farlo diventare ‘Pensa locale, agisci globale’. Con questo cambio di prospettiva intendo che ciò che fa bene al territorio, può servire anche al resto del mondo”.
Accanto all'assessore provinciale Michele Dallapiccola e al presidente FEM, Andrea Segrè, sono interventi in aula magna il direttore generale Sergio Menapace, il dirigente del Centro Istruzione e Formazione, Marco Dal Rì, e Roberta Vergani in rappresentanza del Dipartimento Conoscenza PAT Nel corso della cerimonia sono stati premiati 40 studenti meritevoli che hanno ottenuto nel precedente anno scolastico una votazione media superiore a 8,5.
Numeri e novità della scuola FEM. Sono 910 gli studenti impegnati ad affrontare un nuovo anno scolastico. Si tratta di 562 studenti all'Istituto Tecnico Agrario e 348 alla formazione professionale. Le gnovità di quest'anno sono rappresentate dal nuovo corso post diploma per tecnico delle bevande, dall'entrata a regime dell'alternanza scuola lavoro e dall'avvio del sistema duale per gli studenti della formazione professionale.
Corso bevande. Si tratta di un corso per tecnico superiore della produzione, trasformazione e valorizzazione della filiera agrifood - comparto bevande, in particolare distillati, sidro, birra e succhi di frutta. Come quello del verde anche questo rientra nell'ambito dell'alta formazione professionale. Le iscrizioni sono aperte e si concluderanno il 10 ottobre. La partenza è fissata il primo gennaio.
Alternanza scuola lavoro. Quest'anno va a regime l'alternanza scuola lavoro così come previsto dalla normativa scolastica con almeno 400 ore di attività pratica nel corso del quinquennio. L'esperienza dei tirocini in azienda, però, è consolidata alla FEM che oggi vanta un pacchetto di convenzioni con 500 aziende in tutta Italia.
Sistema duale. Come previsto dalla nuova normativa scolastica quest'anno viene sperimentato il sistema duale per gli studenti del quarto anno della formazione professionale. Lo studente verrà assunto da una azienda con un contratto di apprendistato dove svolgerà oltre il 50 per cento dell'attività formativa. L'esperienza coinvolgerà quest'anno nove studenti in nove aziende trentine, nei settori della frutticoltura, viticoltura e orticoltura.
Percorso agrituristico. All'interno del percorso agroalimentare della formazione professionale si verrà dato risalto da quest'anno alla formazione in ambito agrituristico. Contestualmente al titolo di tecnico agroalimentare gli studenti potranno ottenere una certificare per avviare una attività agrituristica. Sarà adibita all'interno degli spazi scolastici una stube per le esercitazioni pratiche.
Corso periti agrari. Dopo il debutto di successo dello scorso anno con 21 partecipanti, parte a novembre anche la seconda edizione del corso post diploma di 400 ore che sostituisce il praticantato per i periti agrari: 18 iscritti da tutto il Triveneto, 800 ore di lezione, di cui 400 di praticantato. Si tratta del primo accordo nazionale con il Collegio Nazionale dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati che ha l'obiettivo di fornire una adeguata e solida preparazione tecnico-pratica per chi intende fare l'esame e abilitarsi come perito agrario.

Queste sono le novità che si affiancano al tradizionale percorso di studi. L'istruzione secondaria tecnica prevede, infatti, l'Istituto Tecnico Agrario con i tre indirizzi produzione e trasformazione, gestione ambiente e territorio e viticoltura ed enologia; l'istruzione e formazione professionale con i due indirizzi “allevamento, coltivazioni, gestione del verde” e “trasformazione agroalimentare” e i diversi livelli: la qualifica al terzo anno, il diploma di tecnico agricolo al quarto con eventuale concessione del brevetto e il quinto anno per gli studenti più volenterosi che vogliono iscriversi all'università. Poi c'è l'alta formazione professionale con la decennale esperienze del corso per tecnico del verde a cui ora si affianca quello delle bevande; i corsi di formazione e aggiornamento per agricoltori (circa 80 iniziative all’anno che coinvolgono più di 1500 persone); i corsi universitari nell'ambito del Centro agricoltura alimenti ambiente.


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11/09/2017, 20:13
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Al via in FEM il progetto Ager per migliorare produttività e qualità di trota, branzino e orata coniugando elevate produzioni con sostenibilità ambientale

SUSHIN, un progetto per produrre nuovi mangimi sostenibili per i pesci da allevamento e salvare molte specie dall'estinzione

Mettere a punto una nuova generazione di mangimi per i pesci da allevamento in Italia, sostituendo le convenzionali farine o olii ittici da nuovi alimenti zootecnici sottoutilizzati quali le farine ottenute da insetti, dai residui di macello avicolo, da crostacei e da microalghe. Nel tentativo di salvare molte specie ittiche nell'Oceano a rischio di estinzione.
E' l'ambizioso obiettivo del progetto SUSHIN (SUstainable fiSH feed INnovative ingredients) che coinvolge assieme università e Centri di ricerca Italiani di alto profilo scientifico anche la Fondazione Edmud Mach di San Michele all'Adige

Obiettivo. Il progetto si propone di migliorare la produttività e la qualità delle principali specie ittiche allevate in Italia attraverso l’utilizzo di nuovi ingredienti nella progettazione di mangimi innovativi ad alta sostenibilità economica ed ambientale. In questo modo si cerca di rispondere alla forte necessità, come stabilito nel 2014 dalla FAO, di ridurre l’utilizzo dei convenzionali ingredienti marini e vegetali oggi comunemente utilizzati nei mangimi per l’acquacoltura, ma sempre meno disponibili a causa dell’elevata richiesta e con costi in continuo aumento.
Enti coinvolti e finanziamento. Il progetto, finanziato dal bando Ager 2015-1017 (Fondazioni in rete per la ricerca agroalimentare, settore acquacoltura), è coordinato dall’ Università degli Studi di Udine e coinvolge l'Istituto Zooprofilattico dell’Abruzzo e del Molise, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), la Fondazione Edmund Mach, l'Università degli Studi di Firenze, il Centro di Ricerca per la Produzione delle Carni e il Miglioramento Genetico del CREA e l’Università Politecnica delle Marche.
Per una nuova generazione di mangimi. Con esperimenti di laboratorio e prove aziendali, utilizzando avanzati metodi di ricerca, il progetto valuta valore nutritivo, risposta zootecnica, benessere, qualità e sicurezza alimentare di trota, branzino ed orata alimentati con una nuova generazione di diete dove i convenzionali ingredienti marini e vegetali sono sostituiti da nuovi ingredienti o alimenti zootecnici sottoutilizzati quali le farine ottenute da insetti, da prodotti di lavorazione della carne avicola, da crostacei e da microalghe.
Attività di ricerca e sperimentazione. Grande spazio verrà dato alle attività di laboratorio, prevedendo ovviamente il coinvolgimento degli allevamenti ittici, a cui sono destinati in primis i risultati delle ricerche. E’ prevista anche la collaborazione di un’azienda mangimistica per una sperimentazione su scala aziendale, al fine di valutare gli aspetti commerciali e di redditività economica correlati all’introduzione delle nuove diete. Infine, i nuovi mangimi verranno valutati in base a criteri di sostenibilità ambientale e di consenso da parte del consumatore rispetto a pesci allevati con diete sostenibili e in grado di garantire alti standard qualitativi al prodotto.
Competenze FEM. Grazie alla sinergia di competenze fra il Centro di Trasferimento Tecnologico ed il Centro Ricerca ed Innovazione la FEM si occuperà di effettuare le prove zootecniche con mangimi innovativi su trota e di analizzare marcatori immunitari e microbiota intestinale su tutte tre le specie ittiche incluse nel progetto, con lo scopo di monitorare il benessere degli animali in risposta alle diverse diete sperimentali. L’obiettivo più generale del progetto è la diffusione ed il trasferimento delle conoscenze scientifiche acquisite sugli ingredienti alternativi e sulle diete innovative alla filiera produttiva dell’acquacoltura per aumentarne competitività economica, sostenibilità ambientale.
Stato di avanzamento dei lavori. Presso la FEM le diete innovative da testare sono in fase di preparazione. I partner di progetto hanno reperito e prodotto i nuovi ingredienti sui quali sono state eseguite le analisi di salubrità e sicurezza alimentare. Successivamente sono stati eseguiti i test di digeribilità dei mangimi contenenti le fonti proteiche innovative al fine di conoscerne il valore nutrizionale, migliorare qualità e percezione dei prodotti dell’acquacoltura da parte del consumatore. “L'incontro di coordinamento tra i partner che si occuperanno dell’analisi della risposta fisiologica dei pesci alimentati con le diete innovative si è svolto recentemente alla Fondazione Mach – spiega il referente scientifico FEM, Fernando Lunelli-. In quell'occasione sono state effettuate alcune prove generali simulando condizioni operative di campionamento per valutare eventuali possibili criticità che potrebbero insorgere al momento del prelievo e della preparazione dei campioni biologici da analizzare”.
Ager - Agroalimentare e Ricerca - è il primo progetto di collaborazione tra Fondazioni di origina bancaria per lo sviluppo del settore agroalimentare attraverso il sostegno alla ricerca scientifica. Nato nel 2008 come Associazione Temporanea di Scopo, Ager riunisce un gruppo di sedici Fondazioni che nel 2008 hanno finanziato 16 progetti. Nel 2015, dieci di queste Fondazioni hanno deciso di proseguire con l'esperienza sostenendo con oltre 7 milioni di euro altri progetti di ricerca per l'acquacoltura sostenibile, l'olivo e l'olio, i prodotti caseari e l'agricoltura di montagna. In particolare, all'acquacoltura sostenibile sono stati destinati 1,5 milioni di euro. sc


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Nuovi prodotti e disciplinari si sono aggiunti nel corso del 2017
Un primo bilancio per il Marchio Qualità Trentino
Prosegue il progetto di valorizzazione finalizzato ad incentivare il consumo dei prodotti certificati QT che nel 2017 ha visto aggiungersi i protocolli relativi a carni bovine, birre artigianali, miele, prodotti da frutto, pane e dolci da forno. Fondamentale per lo sviluppo del progetto la partnership con le principali catene della grande distribuzione locale, collaborazione che nei prossimi mesi sarà estesa anche ad altri soggetti. Prossimamente anche un’iniziativa rivolta ai cicloturisti con la proposta in alcuni bicigrill provinciali, di una colazione a marchio QT

Risale a circa un anno fa l’avvio del progetto di valorizzazione del Marchio Qualità Trentino promosso con l’obiettivo di renderlo riconoscibile e "familiare" al pubblico dei consumatori, residenti e ospiti, sostenendo dunque i prodotti e le aziende che da subito vi hanno creduto ed investito per potersene fregiare. E i risultati ad oggi raggiunti sono davvero incoraggianti. A partire dalla ricerca di mercato, effettuata dalla CCIAA di Trento, per verificare la notorietà del Marchio tra i residenti in provincia. Il 67,7% dei trentini conosce il MQT e il 39,1% lo considera molto importante nella decisione di acquisto.

Fondamentale in questo senso il ruolo giocato dalla GDO; le principali catene distributive – Dao Conad, Gruppo Poli, Coop Sait – presenti sul territorio provinciale hanno infatti sposato il progetto investendo energie e risorse proprie al fine di dare visibilità ai prodotti a marchio, aiutando quindi il consumatore nella scelta di acquisto. Proseguiranno quindi in questa direzione altre partnership con soggetti strategici come i grossisti, le strutture ricettive, gli Istituti alberghieri, ecc.



“Quello della valorizzazione della qualità dei prodotti del nostro territorio attraverso il MQT – spiega l’assessore provinciale all'Agricoltura Michele Dallapiccola – è un percorso destinato a proseguire ampliando ulteriormente l’elenco delle eccellenze agroalimentari coinvolte nel processo di certificazione volto a garantirne l’origine, la totale tracciabilità e la corrispondenza ad elevati standard di qualità sulla base di criteri oggettivi e selettivi.

L’impegno a conseguire questi obiettivi attraverso diversi livelli di azione è proseguito per tutto il 2017. In particolare la Giunta provinciale - su proposta dell'Assessore Dallapiccola - ha approvato nuovi disciplinari predisposti dall'apposito Comitato tecnico Qualità Trentino, che passano da 9 a 15, e riguardano i settori della carne bovina, della birra artigianale, del miele, dei prodotti da frutto, del pane edei dolci da forno oltre ad un aggiornamento di quello relativo alla produzione degli ortaggi e loro trasformati.

Sono proprio i disciplinari a garantire la qualità e il carattere territoriale di queste produzioni dal momento che gli stessi definiscono la zona in cui sono lavorate/prodotte vincolandone la provenienza al territorio trentino. Si tratta di criteri e norme più rigorosi e specifici di quelli adottati dalla legislazione comunitaria e nazionale.

A breve verranno coinvolti nuovi produttori nell’ambito dei recenti disciplinari.

Nel frattempo, nei mesi scorsi, hanno ottenuto la certificazione i seguenti prodotti:

Latte fresco pastorizzato intero Latte Fieno
Formaggi (Boscatella del Trentino, Tosella Primosale, Brenta Pinzolo, Fontal Bio, Fontal del Trentino Crosta Rossa, Nostrano Trento, Fresco Vivo)
Trasformati di trote e salmerini con materia prima IGP
Mele del Trentino IGP
Proprio per incentivare il consumo dei prodotti a MQT, la Giunta provinciale ha deciso di intervenire, inoltre, su alcuni aspetti normativi che premiano l’utilizzo dei prodotti stessi come ad esempio l’adeguamento del sistema di finanziamento provinciale per le associazioni Pro loco; i punteggi aggiuntivi nelle gare di appalto e nelle mense pubbliche, l’inserimento dei prodotti a marchio nei parametri relativi agli eco-eventi e all’eco-ristorazione del Trentino (gestiti da Appa).

La campagna di promozione continua:

Nelle prossime settimane sarà lanciata una seconda campagna di comunicazione sui principali media e una serie di azioni mirate al consumatore con un coinvolgimento ancora più importante delle principali catene di distribuzione presenti sul territorio provinciale, accanto ad altre iniziative. Come per la precedente campagna gli obiettivi sono:

Aumentare la notorietà del Marchio Qualità Trentino.
Motivare e incentivare all’acquisto i trentini in particolare, i turisti e tutti i possibili interessati.
Coinvolgere il consumatore in una dinamica virtuosa di appartenenza e di sostegno tangibile al settore agroalimentare trentino e alle sue numerose eccellenze che nascono in piccole realtà produttive.
Anche in questo caso gli strumenti individuati tengono conto di un panel molto ampio e diversificato di pubblico. Sono stati previsti pertanto spot radiofonici e spot tv, una campagna ADV sui quotidiani locali, affissioni su tutto il territorio provinciale.
I numeri della campagna di comunicazione avviata un anno fa sono così riassunti:

Spot Tv: sono stati mandati in onda 1262 spot da 15’’ e 8 redazionali da 5’
Stampa: 42 mezze pagine e 3 speciali
Radio: 3600 spot radiofonici
Affissioni: 228 affissioni
Eventi: 8 eventi e 50.000 contatti
Grande Distribuzione Organizzata: 700 i punti vendita trentini brandizzati QT (Dao Conad, Gruppo Poli, Coop Sait)
Sempre nell'ambito della campagna di comunicazione affidata a Trentino Marketing, uno spazio è stato dedicato al marchio QT all'interno della puntata di Linea Verde interamente registrata in Trentino nelle scorse settimane e trasmessa ieri a mezzogiorno su RAI Uno.

Nelle prossime settimane sarà online anche il nuovo sito interamente dedicato ai prodotti a Marchio Qualità Trentino all'indirizzo www.trentinoqualita.it

Nuovi progetti: si parte dai bicigrill

L’obiettivo è quello di ampliare il bacino dei consumatori potenziali estendendo la conoscenza del Marchio e in parallelo la diffusione dei prodotti certificati da Qualità Trentino anche al di fuori dei confini provinciali.

Una prima importante attività in questo senso sarà effettuata già a partire dal primo di ottobre e fino a metà novembre coinvolgendo gli utenti di alcuni Bicigrill presenti sul territorio lungo gli assi ciclopedonali che si estendono per circa 430 chilometri in tutte le valli trentine.

I percorsi individuati per il test sono quelli della Valle dell'Adige, il più lungo e il più percorso, e quelli legati ai grandi laghi trentini, nell'Alto Garda e in Valsugana.

A fronte del dato che ha quantificato in 2 milioni i passaggi sulle piste ciclabili del Trentino (tra locali e turisti) registrati nel corso del 2016, è sembrato opportuno e stimolante, nell’ottica di ampliare la riconoscibilità di Qualità Trentino, coinvolgere i Bicigrill del territorio per lavorare ad un progetto comune.

L'idea è quella di coinvolgere inizialmente una decina di strutture attraverso un primo progetto pilota che prevede la proposta di una colazione interamente a base di prodotti QT per poi coinvolgere via via tutti i Bicigrill provinciali entro la primavera 2018.


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