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Provincia Autonoma di Trento
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Marco
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Il secondo bando del nuovo PSR: avvantaggiati gli under 31 anni e i laureati 12 milioni per i nuovi giovani agricoltori Accanto al bando per gli investimenti nelle aziende agricole (36,8 milioni di euro), il PSR 2014-2020 entra nella sua piena operatività anche con un secondo, atteso, bando: gli aiuti all'avviamento di imprese per giovani agricoltori (operazione 6.1.1). Significativo l'impegno finanziario, in quanto si stanziano tra il 2016 ed il 2020 12 milioni di euro di spesa pubblica del fondo strutturale FEASR, cofinanziato da Unione Europea (42,980%), Stato italiano (39,914%) e Provincia autonoma di Trento (17,106%). “Gli obiettivi – spiega l'assessore all'agricoltura Michele Dallapiccola, che firma la delibera di approvazione del bando – sono quelli di stimolare l’avviamento di nuove imprese ed il ricambio generazionale, la costituzione di imprese di adeguata dimensione in grado di garantire l’attività nel medio periodo e la permanenza della popolazione in aree svantaggiate. I giovani apportano al settore nuove competenze e favoriscono conseguentemente l’ammodernamento con il piano aziendale.” I criteri di selezione I criteri di selezione per la formazione delle graduatorie sono alquanto diversi rispetto al passato e sono meno collegati direttamente al piano aziendale: •Ricevono 7 punti in più gli agricoltori che hanno meno di 31 anni; •È particolarmente premiata la professionalità già acquisita al momento della domanda, con 20 punti per la laurea in materie agronomica, forestale, veterinaria o equipollenti, 15 punti per il diploma quinquennale in materie agrarie o equipollenti, 10 punti per il professionale in materie agricole. Ma anche una laurea in ambiti diversi (10 punti) o un diploma (5 punti) sono premiati, per la maggior formazione e predisposizione all’apprendimento ; •Ricevono 8 punti in più le vere start-up o aziende create ex-novo (del tutto o in prevalenza), rispetto ai ricambi o affiancamenti generazionali. Il fascicolo, a tal fine, deve essere formato in prevalenza (in termini produzione standard) da colture e/o allevamenti non provenienti da altro fascicolo e/o provenienti da fascicolo di soggetti diversi dai parenti e affini del richiedente entro il secondo grado. Tale condizione è verificata nei 3 anni prima dalla domanda e fino al colludo finale; •Sono premiati con 7 punti coloro che adottano i metodi dell’agricoltura biologica in tutta l’azienda (almeno in fase di conversione fin dalla data della domanda); •nell’ambito del riconoscimento dell’agricoltura di montagna, vi sono 6 punti in più se il centro aziendale è collocato sopra gli 800 metri di altitudine. •altri punti possono derivare per interventi che garantiscano un miglioramento del trattamento/gestione dei reflui prodotti o un loro collettamento in pubblica fognatura (2-5 punti), nonché per la realizzazione di fasce tampone arboreo-arbustive lungo i corpi idrici (2-5 punti); •l’orientamento zootecnico è premiato con 5 punti, quello viticolo con 4 e quello ortofrutticolo con 3. “In passato – fa sapere l'assessore Dallapiccola - abbiamo avuto circa 120 domande all’anno, mentre le risorse consentono la concessione di 60 premi per ciascuna graduatoria (75 per la prima), quindi sarà determinante essere collocato nella parte alta o in quella bassa della graduatoria. Non sono previsti ripescaggi, quindi il primo degli esclusi in graduatoria resterà escluso.” Requisiti di accesso: le novità Anzitutto va fatto presente che non è più ammissibile la divisione aziendale (spaccatura del fascicolo nei 3 anni prima della domanda e fino al collaudo rispetto a fascicoli di parenti ed affini fino al 2° grado), mentre sono ammissibili insediamenti congiunti di più giovani nella stessa società. Per presentare domanda sono necessari 3 requisiti: 1.essere già insediato in agricoltura (richiesta apertura partita IVA agricola o richiesta alla CCIAA di iscrizione in società), ma da non oltre 6 mesi (da non oltre 12 mesi per la prima graduatoria). Anche in caso di impresa individuale, il consiglio è di fare prima anche l’iscrizione alla Camera di commercio; 2.l’impresa in cui ci si insedia deve aver aperto un fascicolo aziendale con una produzione lorda vendibile “standard” di almeno 10.000 euro, ma non superiore a 150.000 euro (valori per ciascun giovane insediato); 3.elaborare un idoneo piano aziendale ed allegarlo alla domanda. Le altre condizioni di ammissibilità sono le seguenti: •l’attuazione del piano aziendale deve iniziare entro 9 mesi dalla concessione del premio e deve concludersi entro 36 mesi; •entro 36 mesi dalla data di concessione, essere imprenditore agricolo professionale (IAP), verificato in base alla posizione INPS, ed essere iscritto nella prima sezione all’Archivio provinciale delle imprese agricole; •non vi sono modifiche sostanziali sui requisiti professionali, da conseguire entro 36 mesi dalla data di concessione; •l’aiuto non è cumulabile con altri analoghi (ISMEA, Trentino Sviluppo, Agenzia del Lavoro). La misura dell'aiuto Il premio è di 40.000 euro per tutti i giovani beneficiari, suddiviso in due rate: la prima di 30.000 erogata dopo la concessione su presentazione di fideiussione; la seconda di 10.000 euro dopo la rendicontazione, da effettuarsi entro 36 mesi dalla concessione, e dopo le verifiche del Servizio Agricoltura. Eventuali varianti al piano aziendale devono essere chieste entro 30 mesi dalla concessione, altrimenti vi sono penalizzazioni. Risorse e termini di presentazione delle domande Le risorse assegnate per ciascuna graduatoria sono le seguenti: - domande dall'1 febbraio e fino al 31 marzo 2016: euro 3.000.000; - domande dal giorno 1 maggio 2016 e fino al 31 ottobre 2016: euro 2.400.000; - domande dal giorno 15 gennaio 2017 e fino al 31 ottobre 2017: euro 2.400.000; - domande dal giorno 15 gennaio 2018 e fino al 31 ottobre 2018: euro 2.200.000; - domande dal giorno 15 gennaio 2019 e fino al 31 ottobre 2019: euro 2.000.000. Le finestre di apertura sono ampie, in modo da consentire più flessibilità nella data di insediamento. Inoltre ciò consente a chi è stato escluso dalla graduatoria precedente (se si è insediato poco prima della scadenza del termine) di riprovarci sulla graduatoria successiva; ovviamente, solo se nel frattempo ha aumentato il proprio punteggio in graduatoria. Modalità di presentazione delle domande Le domande, altra novità introdotta con la nuova programmazione del PSR 2014-2020, vanno presentate con modalità telematica (on – line) mediante l'accesso al portale del sistema informativo agricolo provinciale all'indirizzo www.psrtrento.it
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30/01/2016, 10:08 |
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Marco
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Stand unico per Apot, Melinda, La Trentina e Sant’Orsola, con la presenza di Trentino Sviluppo e Trentino Marketing Il sistema trentino dell'ortofrutta in mostra a Berlino
Sta avendo ottimi riscontri, in termini di interesse e contatti di business, la partecipazione trentina a Fruit Logistica 2016, evento internazionale che per tre giorni, dal 3 al 5 febbraio, fa di Berlino la capitale mondiale dell’ortofrutta. Uno stand di sistema, per il Trentino, in cui protagoniste sono anzitutto le aziende e i produttori locali, rappresentati dalle cooperative Apot, Melinda, La Trentina e Sant’Orsola, accompagnate sotto il brand del marchio territoriale da Trentino Sviluppo e Trentino Marketing. Oggi, giovedì 4 febbraio, la visita dell’assessore provinciale Michele Dallapiccola assieme al collega bolzanino Arnold Schuler. Con 2.800 espositori, provenienti da 84 Paesi di tutto il mondo, e 65 mila visitatori attesi entro domani, quando si chiuderanno i tornelli, l’esposizione di Berlino rappresenta la più completa panoramica mondiale della catena del valore aggiunto per il commercio ortofrutticolo.
«Fruit Logistica rappresenta ormai l'evento più importante al mondo per l'ortofrutta – sottolinea Michele Dallapiccola, assessore all'Agricoltura, Turismo e promozione della Provincia autonoma di Trento - e il Trentino partecipa a questo appuntamento con le sue aziende di maggiore presenza internazionale in uno spazio molto visitato che valorizza la comune appartenenza territoriale. I riscontri che arrivano dal mercato attraverso questa fiera sono assai positivi e mostrano il buon lavoro portato avanti dalle nostre aziende e dai migliaia di agricoltori trentini che ogni giorno lavorano per affermare i nostri prodotti nei mercati internazionali». L’assessore Michele Dallapiccola è arrivato a Berlino insieme all'assessore all'Agricoltura della Provincia autonoma di Bolzano, Arnold Schuler. «La collaborazione con l’Alto Adige – spiega Dallapiccola - sia sul piano istituzionale che attraverso il consorzio di commercializzazione congiunta FROM (le mele delle alpi italiane) si sta dimostrando sempre più strategica per aggredire il mercato nazionale ed internazionale». Tra gli incontri particolare rilievo assume quello avuto dai due assessori di Trento e Bolzano e dal presidente e direttore di Apot con il direttore generale della Direzione Generale dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale della Commissione Europea Jerzy Bogdan Plewa volto a illustrare e sensibilizzare le istituzioni europee in relazione ai problemi dell'agricoltura di montagna. Lo stand del Trentino, che si sviluppo su 235 metri quadrati, offre anche un'area ospitalità dove gli ospiti possono gustare le eccellenze enogastronomiche del territorio e conoscere le peculiarità del nostro territorio sul piano turistico e ambientale. «Fruit Logistica è un appuntamento fondamentale per i consorzi frutticoli trentini – spiega Alessandro Dalpiaz, direttore di Apot, l’Associazione dei Produttori di Ortofrutta del Trentino - che a Berlino presentandosi in maniera coordinata in uno spazio unico possono non solo consolidare o costruire opportunità commerciali ma anche offrire un bell'esempio di cooperazione e di qualità del sistema produttivo e territoriale locale». La fiera di Berlino ha offerto l'opportunità di promuovere una serie di incontri istituzionali e di business, a partire dalla visita ricevuta ieri presso lo stand trentino da parte dell’ambasciatore italiano a Berlino Pietro Benassi e dal direttore dell’ICE Berlino, l’lstituto nazionale per il Commercio Estero, Fabio Casciotti, sfruttando anche la particolare presenza egiziana, Paese scelto quale partner ufficiale di Fruit Logistica 2016. Con 2.800 espositori provenienti da 84 Paesi il salone di Berlino rappresenta il più importante e completo meeting point del settore del commercio ortofrutticolo globale. Oltre 65 mila i buyer e gli operatori professionali provenienti da 135 Paesi.
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05/02/2016, 0:16 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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I servizi educativi organizzano corsi per adulti di educazione al gusto Sei appuntamenti con degustazioni di prodotti del territorio al Museo di San Michele “De gustibus… disputandum est!” questo il titolo del ciclo di appuntamenti di educazione al gusto organizzati dai Servizi educativi del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele all’Adige nei sabati pomeriggio di febbraio e marzo. L’obiettivo è quello di riscoprire sapori e aromi che fanno parte della cultura alimentare locale, rivolgendo particolare attenzione alle tipicità territoriali. I sei appuntamenti vogliono essere dei percorsi sensoriali all’interno dei quali mettere in gioco tutti i sensi: un cibo piace non solo per l’aspetto, l’odore e il gusto, ma anche per la consistenza o il suono che produce quando viene masticato. La percezione complessiva è il risultato dell’interazione tra questi vari elementi ed è determinante per le nostre preferenze alimentari. Inoltre la trasformazione degli alimenti spesso viene sottovalutata, ma la loro origine e composizione sono fondamentali per la scelta quotidiana dei prodotti che si mangiano. I corsi prevedono una parte teorica accompagnata da un momento di degustazione. I prodotti che si vanno a riscoprire grazie alla guida di esperti in materia sono latte, formaggi, pani e dolci, mele, birre, amari. Durante il primo appuntamento, dedicato al latte, si affronta un percorso sensoriale attraverso diverse tipologie di latte, per comprendere le caratteristiche del prodotto in funzione dell’origine e della lavorazione. Seguendo a ritroso la storia di una bottiglia di latte, si scopre come i processi tecnologici, il territorio e l’alimentazione delle mucche influenzano la qualità del prodotto. Il Trentino è inoltre una terra di formaggi dalla lunga tradizione, patria di prodotti d'alpeggio e di DOP di assoluta eccellenza. Il secondo corso esplora la lavorazione del latte e la sua trasformazione in formaggi tradizionali con caratteristiche gustative diverse e complesse. Un percorso geografico e sensoriale che porta dal Casolét della Val di Sole al Trentingrana, attraverso la Spressa delle Giudicarie e il Puzzone di Moena, alla ricerca dei profumi del territorio trentino. Per l’incontro dedicato a pane e dolci si fa affidamento a un progetto di reintroduzione della coltivazione dei cereali nato quattro anni fa in Valle dei Laghi e che ha visto partecipe il panificio Tecchiolli impegnato nell’utilizzare il grano coltivato in valle e chicchi di cereali selezionati, per realizzare prodotti genuini dal sapore antico. Il corso segue la filiera dal chicco ai prodotti da forno, dolci e salati, che vengono assaggiati per imparare a riconoscere la tradizione del nostro territorio. L’appuntamento con le mele vuole condurre alla scoperta di come funzionano i nostri sensi e essere un’opportunità per imparare le caratteristiche sensoriali che differenziano le diverse varietà di mele, molto numerose e non sempre conosciute ai più. Non poteva inoltre mancare un corso dedicato alla birra, visto il proliferare di birrifici artigianali anche sul territorio locale. Il corso prevede la spiegazione della composizione chimico-fisica della birra, con una parte di approfondimento sulle modalità di approcciarsi a nuove birre e di identificarne i macroelementi caratteristici. L’ultimo appuntamento è dedicato alla scoperta di un gusto, prima ancora che di un prodotto, sparito dalle nostre tavole e dalle nostre abitudini, in favore di dolce e salato. Gli amari e gli elisir sono prodotti attualmente seguendo pedissequamente delle ricette tradizionali che nella maggior parte dei casi sono segrete o hanno qualcosa di magico in riferimento al processo estrattivo e/o alla sua preparazione. Durante il corso, assaggiando gli estratti vegetali amari, si impara a riconoscere questo gusto poco amato, ma dalle numerose proprietà benefiche per l’organismo. I corsi sono a numero chiuso. È necessario contattare i Servizi educativi del Museo al numero 0461 650314 o inviando una mail a didattica@museosanmichele.itProgramma del ciclo di incontri: Sabato 13 febbraio 2016 - ore 16.30-18.00 LATTE: un percorso sensoriale per comprenderne la diversità A cura di Francesco Gubert - costo 6 € Sabato 20 febbraio 2016 - ore 16.30-18.00 FORMAGGI:dall’erba al formaggio, i mille profumi di montagna A cura di Francesco Gubert - costo 9 € Sabato 27 febbraio 2016 - ore 16.30-18.00 PANI E DOLCI: sapori e saperi della tradizione A cura di Aldo Tecchiolli - costo 6 € Sabato 5 marzo 2016 - ore 16.30-18.00 MELE: tante varietà per un percorso multisensoriale A cura di Mathilde Charles - costo 6 € Sabato 12 marzo 2016 - ore 16.30-18.00 BIRRE: viaggio con il luppolo dal Trentino all’Europa A cura di Lorenzo Girardi - costo 9 € Sabato 19 marzo 2016 - ore 16.30-18.00 AMARI: un gusto difficile ma dai numerosi benefici A cura di Sergio Cattani - costo 6 €
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09/02/2016, 22:15 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Martedì 16 viene presentato a Trento il progetto che interessa numerosi comuni trentini
Il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina per le Carte di Regola e il paesaggio
Una nuova sala espositiva dedicata alle Carte di regola e al paesaggio del Trentino: questo il grande progetto che impegnerà il Museo di San Michele per il prossimo biennio, auspice il Direttore del Museo, Giovanni Kezich e il Presidente del Comitato Scientifico, professor Annibale Salsa, coadiuvati dall’interesse attivo della Soprintendenza ai beni culturali, diretta da Franco Marzatico. L’incontro di prensentazione del progetto si terrà martedì 16 febbraio alle ore 11.00 presso lo Spazio archeologico sotterraneo del Sas, in piazza Cesare Battisti, a Trento.
Fondamento giuridico principale della sottile alchimia che, nei secoli, ha regolato nella regione tridentina l’equilibrio del rapporto tra le comunità umane e il loro territorio, il patrimonio documentale delle Carte di Regola, già oggetto di autorevoli ricognizioni in sede storico-giuridica, non ha goduto finora di un’adeguata valorizzazione museale: lacuna peraltro difficilmente perdonabile se si pensa all’importanza capitale di questi documenti per un’appropriata messa a fuoco degli presupposti giuridici del governo del territorio. La nuova sala, che per una fortunata coincidenza potrà andare a occupare uno splendido grande spazio ricavato dal sottotetto dell’antico monastero, vorrà mettere insieme alcuni documenti autentici del diritto regoliero – che verranno messi a disposizione a rotazione dalle comunità che li conservano, insieme a delle suggestioni circa gli aspetti specifici del paesaggio del Trentino che, nei secoli, sono stati maggiormente influenzati dal diritto comunitativo: ovvero le grandi estensioni indivise di malghe, boschi e pascoli, ma anche, a fondovalle, i provvedimenti sulla viabilità, le acque, gli spazi comuni, non senza qualche approfondimento sulla forma specifica dell’insediamento e della casa rurale. Per questo tema, così cruciale per la consapevolezza del territorio e dei suoi valori, è stato indetto un primo incontro di carattere seminariale, per promuovere la conoscenza delle Carte di Regola e della ricca quantità di documenti relativi, dando valore ad aspetti poco conosciuti relativi alla tradizione di gestione del territorio. Per raggiungere questo obiettivo il Museo si avvarrà del supporto di autorevoli studiosi, di una tecnologia espositiva di alto livello, e naturalmente, della disponibilità degli Enti detentori.
All’incontro di martedì 16 febbraio parteciperanno: •Tiziano Mellarini, assessore alla cultura, cooperazione, sport e protezione civile della Provincia autonoma di Trento •Giovanni Kezich, direttore del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, •Annibale Salsa, presidente del Comitato scientifico del Museo •Franco Marzatico, soprintendente per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento •Armando Tomasi, responsabile dell’Ufficio beni librari, archivistici e archivio provinciale •Mauro Nequirito, storico e funzionario della Soprintendenza per i beni culturali •Franco Didonè, architetto
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12/02/2016, 21:17 |
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Marco
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Incontro pubblico a Tione venerdì 26 febbraio, nel quale l'assessore Dallapiccola illustrerà il Nuovo Piano di Sviluppo Rurale.
Allegati:
PSR-2014-2020.jpg [ 200.54 KiB | Osservato 1114 volte ]
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16/02/2016, 22:57 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Alla conferenza ha preso parte anche l'assessore Michele Dallapiccola ll Trentino testimone a Bruxelles della possibile convivenza tra uomo e grandi carnivori sulle Alpi
Uomo e grandi carnivori possono convivere sulle Alpi, se si trova il giusto punto di equilibrio: questo in sintesi il messaggio portato dal Trentino alla conferenza internazionale tenutasi a Bruxelles, organizzata dalla rappresentanza del libero Stato di Baviera presso l’Unione Europea e dagli europarlamentari Herbert Dorfmann e Ulrike Mueller. Tema dell’incontro in particolare sono stati gli effetti del ritorno del lupo e dell’orso sull’agricoltura di montagna, a cominciare d’allevamento. A confronto i rappresentanti dei gruppi di interesse provenienti dalla Baviera, dall’Austria, dalla Svizzera, dall’Italia e dalla Francia, nonché i rappresentanti di amministrazioni referenti per la gestione dei grandi carnivori sia a livello comunitario (la Direzione Agricoltura della Ue), che nazionale (il Ministero dell’Ambiente tedesco), che regionale. La Provincia autonoma di Trento era stata invitata, assieme alla Provincia autonoma di Bolzano, per presentare le proprie politiche di gestione dei grandi carnivori, dunque dell’orso in primis, grazie all'esperienza e alle competenze maturate al riguardo. Ciò sia a livello tecnico che politico: erano presenti l’assessore Michele Dallapiccola e Claudio Groff, funzionario del Servizio Foreste e fauna
La posizione di equilibrio espressa dall’amministrazione provinciale trentina, volta alla ricerca di una convivenza possibile con i grandi carnivori in coesistenza con l’uomo e con le sue attività in montagna è stata molto apprezzata dal pubblico presente, che pure ha rappresentato ai politici il timore per la prospettiva del ritorno del lupo sull’arco alpino e la necessità di garantire un controllo efficace degli orsi problematici. E’ emerso fra le altre cose come la politica provinciale sulla gestione di orso e lupo si ponga all’avanguardia nel contesto alpino, grazie anche alla rete tran frontaliera consolidatasi negli anni e al costante coordinamento con gli altri Stati e le altre Regioni, che consente di facilitare da un alto l’apprendimento reciproco di buone pratiche utili ai fini della prevenzione ed della riduzione dei danni o alle ricadute positive a livello turistico, dall’altro l’acquisizione di fonti di importanti di finanziamento, esterne, che concorrono a sostenere le attività di gestione. A questo proposito va ricordata la partecipazione dell’amministrazione provinciale al progetto Life sull’orso “Dinalp Bear” per gli anni 2014-2019, con capofila il Servizio Foreste Sloveno e alcuni partner austriaci, croati e italiani, che garantisce ricadute positive importanti sia a livello tecnico che finanziario.
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18/02/2016, 1:32 |
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Marco
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Alle ore 10.00 presso la Sala della Comunità di Valle
Domani a Malè presentazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020
E' in programma domani, sabato 20 febbraio, alle ore 10.00, a Malè presso la Sala della Comunità di Valle, un incontro pubblico, nel corso del quale l’assessore all’agricoltura, foreste, turismo e promozione, caccia e pesca Michele Dallapiccola, presenterà il Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020 per la Provincia autonoma di Trento. All'incontro, sono invitati tutti gli interessati e in particolare, gli operatori del mondo agricolo e della zootecnia.
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19/02/2016, 21:10 |
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Marco
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Primo passo verso il riconoscimento formale della Doc “Delle Venezie”
Pinot Grigio: nasce l'Associazione “Produttori vitivinicoli trentini, friulani e veneti”
Nasce oggi l'Associazione temporanea di scopo “Produttori vitivinicoli trentini, friulani e veneti”, primo passo formale per chiedere e ottenere il riconoscimento della Doc "Delle Venezie" del Pinot Grigio e dell'Igv "Trevenezie". Alla firma, avvenuta poco fa a Portogruaro, VE, vi era l'assessore provinciale all'agricoltura, Michele Dallapiccola, assieme ai colleghi assessori regionali di Veneto, Giuseppe Pan e di Friuli Venezia Giulia, Cristiano Schaurli. "L'associazione è una delle più grandi d'Italia e raccoglie circa 20.000 ettari di vigneto di Pinot Grigio - spiega l'assessore provinciale - di cui tremila del Trentino. Oggi abbiamo definito il modello di governance e nominato il consiglio di amministrazione formato da nove figure paritetiche". Per il Trentino sono stati eletti Luca Rigotti, vicepresidente della Federazione Trentina della Cooperazione, Bruno Lutterotti, presidente di Cavit Trento, e Alessandro Bertagnoli, presidente del Consorzio Vini del Trentino.
Accanto all'assessore Dallapiccola, a rappresentare i produttori trentini vi erano Mauro Coser, presidente della società Frutticoltori Trento presente come rappresentante di Ft Coop, e i tecnici provinciali Gregorio Rigotti e Mario Chemolli, ma soprattutto i direttori e i presidenti delle tre sigle sindacali agricole più importanti, Coldiretti, Confagricoltura e Cia, insieme a Graziano Molon e Alessandro Bertagnoli, rispettivamente direttore e presidente del Consorzio Vini del Trentino. "Con loro abbiamo lavorato nei mesi scorsi scorsi per creare questa associazione, passaggio fondamentale per ottenere il riconoscimento Doc, ora la parola passa al Ministero: già giovedì prossimo, 25 febbraio, abbiamo appuntamento al Ministero delle Politiche agricole e forestali per rappresentare il percorso che è stato fatto fra la Provincia autonoma di Trento, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia - ha spiegato l'assessore Michele Dallapiccola - il nostro impegno è quello di arrivare alla sospirata fascetta gialla già alla prossima vendemmia. Con i suoi quasi 20 mila ettari, di cui circa 3000 trentini, si sta formando una delle più grandi Doc nazionali, in grado di competere a livello internazionale. L'orgoglio di questa governance paritetica ci spinge ad una ulteriore assunzione di responsabilità, per gestire uno strumento che si aggiunge a quelli che comunque il Trentino mantiene ancora in uso, ovvero Trentino Doc trentino come anche Igt 'Vigneti delle Dolomiti'. Questa grande associazione interregionale ha aggiunto l'assessore provinciale - ci permetterà da un lato di evitare sofisticazioni, dall'altro di creare un cartello in termini di valorizzazione del prodotto".
Infine, ultima peculiarità, il presidente dell'Associazione, che è stato nominato dal Veneto, è Albino Armani, profondo conoscitore della realtà agricola del Trentino: "La sua cantina si trova vicino a Borghetto, in Val d'Adige - conclude l'assessore Dallapiccola -, si tratta sicuramente di un ulteriore elemento di valorizzazione della nostra provincia all'interno del sistema".
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21/02/2016, 10:59 |
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Marco
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L’appuntamento sarà replicato a fine mese Due giorni in Lessinia sulle tracce del lupo
Con il primo appuntamento del progetto “Esplorando la biodiversità”, nella cornice dell’altipiano della Lessinia, il 13 e 14 febbraio scorsi un gruppo di appassionati è entrato con discrezione nel regno del lupo: due giorni sulle tracce di uno dei più carismatici abitanti del pianeta alpino, alla scoperta dei motivi di un ritorno. La Società degli Alpinisti Tridentini, che ha organizzato l’evento in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento, il Parco Naturale regionale della Lessinia, il Corpo Forestale dello Stato e con il patrocinio del progetto Life ”Wolfalps”, visto l’elevatissimo numero di domande ricevute e l’entusiasmo manifestato dai partecipanti ha programmato un nuovo appuntamento il 27 e 28 febbraio prossimi.
Sulle tracce del lupo [ Foto Massimo Vettorazzi]
Accolti da un’attesissima neve, i partecipanti al corso “San Valentino fra i lupi” hanno trascorso due giorni apprendendo nozioni di biologia del lupo, comportamento, e misure di gestione adottate sul territorio (monitoraggio, prevenzione, indennizzo danni) grazie al Servizio Foreste e fauna della Provincia Autonoma di Trento. La partecipazione di un rappresentante degli allevatori della Comunità della Vallagarina ha permesso, inoltre, di conoscere da vicino la realtà della convivenza non sempre facile con questo animale. Due escursioni sul campo hanno favorito la conoscenza diretta del mondo del lupo, la scoperta di paesaggi, percorsi, terreni di caccia e dei suoi molti abitanti. Accompagnati da esperti, i corsisti hanno vissuto l’emozione di mettersi sulle tracce del lupo, in un ambiente che, fra faggi secolari e splendide strutture geologiche, custodisce intatto il suo fascino e hanno integrato curiosità etologiche con importanti nozioni sull’ecologia forestale e sulle complesse relazioni che regolano l’habitat di questo straordinario animale. Il successo ottenuto quest’anno dall’iniziativa dimostra il crescente interesse del pubblico per tematiche legate all’ambiente, ai suoi abitanti e alla loro tutela e conservazione.
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22/02/2016, 23:01 |
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Marco
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L'assessore Dallapiccola convoca i rappresentanti del settore in vista dell'incontro con il ministro Martina
Crisi del latte, costituita una task force per aiutare i produttori
Una "task force" per elaborare nuove strategie di difesa e contrasto al drammatico e continuo calo del prezzo del latte. Questa la mossa dell'assessore all'agricoltura Michele Dallapiccola, che in vista dell'incontro di giovedì prossimo a Roma con il ministro Martina, ha convocato oggi pomeriggio in Assessorato i principali rappresentanti del settore raccolta e lavorazione latte in Trentino per concordare, attraverso un primo confronto con i competenti Servizi provinciali (i Dipartimenti Territorio, agricoltura, ambiente e foreste; Turismo e promozione, Sviluppo economico e lavoro), una serie di misure possibili, alcune da attuare subito ed altre di prospettiva, per sostenere il settore latte trentino in questa difficilissima e delicata congiuntura.
Della situazione che sta investendo il mondo degli allevatori ed i soggetti sia privati che della cooperazione trentina della trasformazione, si parlerà in un vertice giovedì a Roma con il ministro all'agricoltura Martina, ed è appunto in vista di questo incontro che l'assessore Dallapiccola ha voluto oggi chiamare a raccolta gli "uomini del latte" - i presidenti e direttori di Concast, Latte Trento e Casearia Monti Trentini e della Federazione provinciale allevatori - assieme ai dirigenti generali dei tre Dipartimenti, per iniziare a mettere a punto una serie di azioni di sostegno e rilancio.
"Stiamo pensando di intervenire con un pacchetto di azioni - spiega Dallapiccola - che vanno dalla previsione di una misura compensativa rivolta ai produttori, al lancio di iniziative promozionali, anche di forte impatto, dei prodotti trentini derivati del latte orientati sia gli operatori del turismo sia ai circa 30 milioni di turisti che ogni anno scelgono il Trentino per le loro vacanze; al tempo stesso stiamo ipotizzando la creazione di un Fondo Latte con l'apporto di risorse europee che l'UE mette a disposizione per l'innovazione nel settore agricolo."
"Dell'evolversi della situazione - fa sapere ancora l'assessore Dallapiccola - avrò l'opportunita di informare gli allevatori negli incontri che le Unioni Allevatori di Valle stanno tenendo in questi giorni sul territorio. Specificatamente poi per le questioni riguardanti gli allevatori che come gruppo spontaneo si sono rivolti all'assessorato, darò conto non appena sentito il parere del ministero".
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23/02/2016, 22:05 |
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