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Provincia Autonoma di Trento
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Successo anche per la presentazione delle prove sperimentali in viticoltura biologica IN TRECENTO A MASO DELLE PART PER PARLARE DI FRUTTICOLTURA
Dopo la grande partecipazione alle Porte aperte di Maso delle Part, con più di trecento coltivatori, oggi il mondo agricolo si è dato appuntamento nell’aula magna della Fondazione Mach per la giornata di presentazione delle prove sperimentali in frutticoltura e viticoltura biologica, organizzata in collaborazione con il Centro Laimburg. Dall’incontro, al quale hanno preso parte circa 150 produttori, più un altro centinaio in diretta streaming, è emerso che il settore biologico non solo è in buona salute, ma che in Trentino è anche in costante crescita. Gli esperti di San Michele all’Adige hanno riportato i risultati positivi delle esperienze in pieno campo e del confronto tra la gestione di un vigneto convenzionale, biologico e biodinamico.
Le due giornate dedicate all’aggiornamento e alla formazione dei fruttiviticoltori, organizzate dalla Fondazione Mach, sono state un vero successo. Mercoledì 5 agosto più di trecento coltivatori hanno partecipato alle Porte aperte di Maso delle Part, a Mezzolombardo, per approfondire i temi della ticchiolatura, dei fitofagi del melo, degli scopazzi, senza dimenticare il focus sul diradamento chimico e meccanico. Altri temi importanti sono stati le reti antigrandine e la distribuzione di antiparassitari con tecniche alternative, oltre alla descrizione delle varietà di melo frutto del programma di miglioramento genetico FEM. Nel pomeriggio, dalle 14.30, si è passati alla presentazione tecnico dimostrativa dell’utilizzo delle macchine alternative al diserbo chimico, con una decina di aziende che hanno messo in mostra le loro attrezzature.
A Mezzolombardo si è poi parlato di difesa in frutticoltura biologica, un tema che è stato ampliato questo pomeriggio al Centro di sperimentazione Laimburg, mentre questa mattina a San Michele all’Adige, in un’aula magna gremita, sono state presentate le prove sperimentali di viticoltura. Gli esperti del Centro Trasferimento Tecnologico hanno illustrato le esperienze in pieno campo condotte nel 2015 per il controllo di peronospora e oidio, sottolineando l’importanza di intervenire in modo tempestivo. Si è passati poi alle prove di laboratorio sulla possibilità di utilizzare il rame nell’intervallo tra sporulazione e inizio incubazione e alle pratiche manuali per la riduzione della compattezza del grappolo. Sempre nell’ambito della lotta alla botrite, ieri è stata presentata un prototipo di spazzolatrice diradante messa a punto da Laimburg e testata sui filari di pinot grigio e pinot nero. “Il settore biologico non solo è in buona salute, ma è anche in costante crescita”, ha spiegato Enzo Mescalchin, dell’Unità Agricoltura biologica della Fondazione Mach. “La viticoltura biologica è in controtendenza: è riuscita a crescere in superficie in un momento in cui a livello nazionale sono stati persi 10 mila ettari. Questa pratica è molto diffusa tra i vignaioli, ma poco alla volta sta prendendo piede anche nelle cantine sociali. Le nostre ricerche hanno dimostrato che, grazie al metodo di coltivazione biologica, è possibile l’impiego di ridotti contenuti di rame, inferiori anche all’integrato. In annate favorevoli, come questo 2015, si può arrivare a utilizzare dosaggi dalle quattro alle sette volte inferiori rispetto a quelli consigliati in etichetta. Dalle prove di confronto che abbiamo iniziato tre anni fa su pinot bianco, riesling e cabernet franc, è emerso che, se il coltivatore è adeguatamente preparato, la produzione biologica e biodinamica non è inferiore per qualità e quantità a quella tradizionale”. “La mia missione nella Fondazione è quella di diffondere e applicare un’azione sostenibile dell’agricoltura”, ha spiegato durante il suo intervento il presidente della Fondazione Mach, Andrea Segrè. “Credo che il biologico non rappresenti solo il futuro, bensì anche il presente. La scienza, la ricerca, la sperimentazione, soprattutto quella pubblica, hanno una responsabilità economica, sociale e ambientale. Partendo dal fatto che non c’è agricoltura senza reddito, abbiamo però il compito di ricercare ciò che per il territorio è più sostenibile, mantenendo un approccio laico, che persegua il bene del produttore e contemporaneamente quello dell’ambiente”.
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07/08/2015, 8:27 |
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Marco
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L’assessore all'agricoltura Michele Dallapiccola ha incontrato la collega Giulia Cristiano Shaurli TRENTINO E FRIULI VENEZIA GIULIA: NUOVE COLLABORAZIONI IN CAMPO AGRICOLO
La collaborazione tra Trentino e Friuli Venezia Giulia ha trovato oggi a Trento motivo di nuovo vigore e spunti di lavoro. L’assessore all’agricoltura della Regione Friuli Venezia Giulia Cristiano Shaurli ha fatto visita all’assessore Michele Dallapiccola con lo scopo di rafforzare un percorso di condivisione su alcune tematiche agricole di particolare interesse ed attualità, che accomunano i due territori di montagna e che anche rispetto ad un percorso di revisione dei Coordinamenti regionali proposti dalla conferenza Stato Regione, necessitano di analisi, confronto e condivisione di intenti. L'incontro di oggi ha gettato le basi per future iniziative condivise dai rispettivi assessorati.
A questo primo incontro hanno anche partecipato il direttore dell’Area Risorse Agricole e Forestali della Regione Friuli Venezia Giulia Francesco Miniussi, Mario Chemolli, responsabile dell’Ufficio tutela delle produzioni agricole e Pietro Molfetta responsabile dell’Agenzia provinciale per i pagamenti. Molta attenzione è stata posta all’analisi sull’evoluzione delle strategie per la definizione della Doc interregionale del Pinot grigio con particolare riferimento agli aspetti di governance. Sull’argomento, l’assessore Dallapiccola ha proposto di adottare una road map per fissare la cadenza temporale dei diversi interventi comuni e ha indicato la necessità di istituire un tavolo di lavoro, che dovrà coinvolgere anche la Regione Veneto, concordando con i competenti uffici del Ministero le proposte di governance. L’assessore Shaurli ha inoltre affrontato il tema degli organismi pagatori, per approfondire la conoscenza dei processi di funzionamento che vigono in Trentino al fine di valutare possibili collaborazioni con l'Agenzia Provinciale per i pagamenti (Appag). Il direttore di Appag Molfetta ha illustrato le motivazioni e gli approfondimenti fatti dalla Provincia per per costituire il proprio Organismo pagatore regionale , mettendo in evidenza le opportunità di miglioramento del servizio che un organismo locale può garantire rispetto a percorsi nazionali, non nascondendo le difficoltà e gli impegni che le singole realtà locali devono però mettere in campo e risolvere. Nel primo appuntamento successivo alla pausa estiva la Conferenza Stato-Regioni dovrà affrontare il tema dei Coordinamenti regionali. In particolare la materia agricola sembra oggetto di confronto e possibili revisioni anche in riferimento al difficile percorso di confronto con il Ministero che le Regioni hanno registrato soprattutto nell’ultimo biennio. In tal senso gli assessori in chiusura dell’incontro hanno convenuto sull’opportunità di proporre ed istituire gruppi di approfondimento per specifiche materie, senza disconoscere il ruolo del Coordinatore ma anzi nell’ottica di supportare la Regione capofila nell’analisi degli atti e nella definizione specifiche proposte operative.
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07/08/2015, 20:18 |
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Marco
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Una cabina funiviaria è comparsa oggi a Piazzetta Trentino EXPO 2015: GLI IMPIANTI A FUNE PROVINCIALI ALL'OMBRA DELLE CIME DOLOMITICHE
Una fresca curiosità è spuntata oggi nella Piazzetta Trentino all’EXPO di Milano. Nel caldo degli spazi espositivi è apparsa infatti una moderna cabina di una delle Ski aree del Trentino - a rappresentare l’intero sistema dei caroselli trentini - attirando l’attenzione delle migliaia di persone che percorrono il cardo tra la Piazza Italia e l’Albero della vita, simbolo dell’esposizione universale. Sotto le pareti di dolomia dello spazio trentino ad EXPO, a fianco della cabina stanno scorrendo già da alcuni giorni immaginI significative di montagne innevate, accompagnate da una sequenza di riprese di impianti di risalita in azione. Sono ben 242 gli impianti di risalita operanti in Trentino, al servizio, come noto, di 800 chilometri di piste. La proposta “Trentino. Sciare sulle Dolomiti - Ski the Dolomites” sviluppata appositamente per EXPO ha visto coinvolte tutte le APT di ambito che ospitano impianti di risalita. Per l’occasione sono stati creati appositi pacchetti per i visitatori, che potranno così conoscere la straordinaria offerta del Trentino. Le APT coinvolte sono: Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi; Val di Fiemme; Val di Fassa; San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi; Alpe Cimbra, Folgaria, Lavarone e Luserna; Valsugana Lagorai; Madonna di Campiglio-Pinzolo-Val Rendena; Valli di Sole, Pejo e Rabbi; Dolomiti Paganella. I punti di forza sono noti: un’alta qualità nell’accoglienza, i servizi sulle piste e nelle stazioni invernali, una costante capacità di rinnovare e innovare costantemente l’offerta.
Il Trentino è una delle più note destinazioni alpine. Gli impianti rappresentano l’elemento trainante della sua offerta turistica, che può contare su oltre 1500 hotel. La partecipazione all’Esposizione universale di Milano dell’intero comparto dello sci trentino è stata promossa non a caso dalla Sezione Impianti a Fune di Confindustria Trento in collaborazione con Skirama Dolomiti Adamello Brenta e con Superski Dolomiti, i due grandi consorzi ai quali fanno capo numerose società operanti sul territorio provinciale.
Gli impianti a fune del Trentino saranno presenti ad EXPO fino a giovedì 13 agosto e ritorneranno ad occupare Piazzetta Trentino dal 23 al 29 ottobre, nella settimana di chiusura dell’esposizione universale, la più prossima all’avvio della stagione invernale 2015-16, che sarà lanciata proprio con un grande evento coordinato congiuntamente dal sistema dell’offerta invernale, Provincia autonoma e Trentino Marketing e tra i padiglioni internazionali di Milano.
“Expo si sta dimostrando una straordinaria occasione di promozione delle filiere di offerta territoriale ed economica del nostro territorio. I ritorni in termini di visitatori, di contatti commerciali e aziendali, di posizionamento del sistema economico e turistico sui mercati nazionali ed internazionali è veramente importante e si aggiunge all’indotto già generato dal progetto, stimato in circa 40 milioni di euro - ha commentato l’assessore provinciale al turismo Michele Dallapiccola - . L’impegno messo in campo dalla Provincia sul piano finanziario e progettuale già ad agosto è stato ampiamente ripagato con oltre 100 aziende provinciali coinvolte nei due filoni di attività, 'Trentino a Expo' ed 'Expo in Trentino'. Grazie anche al sostegno di risorse nazionali del CIPE e dei nostri partner privati il progetto ci ha consentito di articolare la nostra presenza all'EXPO in quattro momenti ed in altrettanti spazi fisici, di valorizzare Palazzo delle Albere, come luogo di racconto e promozione della filiera agroalimentare verso i turisti, di innovare l'offerta turistica con nuovi pacchetti tematici e di attivare un programma specifico di internazionalizzazione per le imprese della filiera agroalimentare. I principali settori dell’economia trentina sono coinvolti, incluso il porfido del quale è rivestito la parete esterna della Piazzetta costruita in partnership con il Distretto del porfido e delle pietre trentine”.
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12/08/2015, 20:31 |
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Marco
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La Fondazione Mach è stata recentemente premiata durante un convegno internazionale FEM STUDIA IL PASTO DELLE ZECCHE PER PREVENIRE LA TRASMISSIONE DI MALATTIE
Analizzare l’ultima cena delle zecche per prevenire la diffusione delle patologie trasmesse da questi artropodi. La Fondazione Mach è stata recentemente premiata a Candia, in Grecia, durante il convegno internazionale GERI dedicato alle malattie zoonotiche emergenti, per la ricerca eseguita su un migliaio di zecche catturate in trenta siti della provincia. Grazie alla tecnica di laboratorio Hrma (High resolution melting analysis) gli studiosi di San Michele all’Adige sono riusciti a identificare il Dna dell’ultimo pasto rimasto nell’intestino dell’insetto, risalendo all’animale “ospite” dal quale è stata succhiata la goccia di sangue. Un passo avanti importante per la prevenzione delle malattie trasmesse dagli animali all’uomo.
Le zecche si cibano una volta all’anno durante le tre fasi della loro vita: quella di larva, di ninfa e di insetto adulto. Gli studiosi della Fondazione Mach, in collaborazione con l’Università degli studi di Milano e l’Istituto nazionale di ricerca agricola francese (Inra), nell’ambito del progetto EDENext finanziato dall’Unione Europea, sono riusciti, attraverso lo screening molecolare su oltre un migliaio di artropodi, a capire che cosa avesse mangiato il parassita nella sua ultima cena. Scoprire da quale animale “ospite” la zecca abbia succhiato l’ultima goccia di sangue è fondamentale per studiare il diffondersi delle principali patologie: la malattia di Lyme, l’encefalite della zecca e l’anaplasmosi.
Gli scienziati hanno raccolto un migliaio di parassiti con il metodo del blanket dragging, ovvero trascinando in trenta prati trentini un tessuto al quale le zecche in stato di ninfa si attaccano. Il campione è stato poi analizzato in laboratorio con il metodo genetico Hrma (High resolution melting analysis). La maggior parte del Dna è risultato appartenere ai roditori e ai cani (circa il 20%), agli uccelli (15%), agli ovicaprini (7%) e in forma residuale a ungulati e bovini. Gli esiti delle analisi saranno utili per sviluppare modelli che aiutino a prevenire l’andamento delle malattie. Infatti, conoscendo le modalità di dispersione della specie in un determinato lasso di tempo, e avendo a disposizione l’ultima cena della zecca, gli esperti potranno stimare con più precisione come si diffondono gli esemplari infetti e studiare nuovi metodi di prevenzione. Il lavoro degli scienziati di San Michele all’Adige è stato recentemente premiato durante il convegno internazionale Geri sulle malattie zoonotiche emergenti ospitato a Candia, sull’isola di Creta.
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17/08/2015, 22:07 |
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Marco
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Imprese ma anche artisti animano lo spazio inaugurato il 4 agosto EXPO 2015: A PIAZZETTA TRENTINO LA SOTTOBOSCO PAOLI E GLI ARTISTI DI STRADA DI BEDOLLO
A piazzetta Trentino, lo spazio inaugurato il 4 agosto all'interno di Expo Milano 2015, nel cuore di Padiglione Italia, è arrivata venerdì scorso una nuova azienda, la Sottobosco Paoli, fondata nel 1999, che oggi esporta le sue produzioni anche negli Stati Uniti. L'azienda, con stabilimento produttivo a Civezzano, produce nettari e succhi, ma anche confetture, composte e dessert, a base di frutti di bosco e altra frutta, e sarà presente in piazzetta fino al 20 agosto. Piazzetta Trentino, lo ricordiamo, ospiterà fino al 31 ottobre alcune tra le più significative eccellenze del sistema Trentino, con particolare riguardo al settore agroalimentare. Sempre nella settimana dal 14 al 21, inoltre, sono presenti in questo angolo di Trentino a Milano anche gli artisti dell'Associazione culturale scultori e pittori di Bedollo.
Prosegue dunque il cammino di piazzetta Trentino, lo spazio di circa 80 metri quadri che dal 4 agosto al 31 ottobre 2015 si affaccia sul Cardo, la direttrice principale dell’area espositiva di Padiglione Italia, ad Expo 2015. Durante i tre mesi, piazzetta Trentino ospita a turno gli eventi degli sponsor trentini: Astro, Cavit, Dolomiti Fruits, Melinda, Mezzacorona, Pasta Felicetti, Sciare in Trentino (impianti di risalita), Terme e Salute (le Terme trentine), Trentingrana, Adige Spa e, appunto, Sottobosco Paoli, fondata nel 1999, dopo una lunga esperienza del titolare nel mercato ortofrutticolo. Nel 2005 l’azienda ha iniziato la produzione in proprio nel nuovo stabilimento di Civezzano. Dopo anni di successo in Italia, con collaborazioni con le più grandi catene di distribuzione italiane, ha infine deciso di guardare all’estero, conquistando le certificazioni internazionali necessarie per avviare la sua attività di export, Stati Uniti compresi. Sempre per la settimana dal 14 al 20, e proprio su invito di Sottobosco Paoli, sono inoltre presenti gli artisti dell'Associazione culturale scultori e pittori di Bedollo-sezione artisti di strada e antichi mestieri. L'associazione è nata nel 2012 e si occupa di corsi di formazione e perfezionamento di pittura e scultura, mentre in particolare la sezione Artisti di Strada–Arti e antichi mestieri, ripropone lavori artistici e artigianali tradizionali. Il gruppo è formato da artigiani, artisti, hobbisti che condividono la stessa passione per il lavoro manuale e creativo: scultura, pittura, manipolazione della creta, forgiatura, lavorazione del rame, costruzione di ceste in nocciolo e di vecchi attrezzi in legno, impagliatura di sedie, lavorazione del feltro e filatura della lana. A Milano troviamo ad esempio Mario Paoli, “el zifolataro”, che costruisce zufoli o fischietti, ma anche altri oggetti appartenenti alla tradizione contadina come le forche, i forconi, le slitte, i “benei” ( slitte trainate dai contadini e adibite al trasporto di materiali), le scope di rami di betulla, l’ ”albi o tröug" (abbeveratoio), e alcuni giocattoli che hanno accompagnato la sua infanzia come appunti "zifoloti“, “molinele”, “frece“ da scagliare con bastone e corda. Troviamo anche Giuliano Avi, artigiano muratore di Sternigo al lago, che costruisce a mano cesti in legno di nocciolo per la raccolta di funghi, ceste per trasportare la legna, cestini, gerli (cestoni) di varie misure, e Massimo Avi, anche lui con la passione di costruire cesti, cestini e gerle, usando le antiche tecniche di costruzione e i segreti della preparazione dei materiali occorrenti, come le “tompele” (sottili strisce di legno), ricavate dai “noselari“ (i noccioli). A piazzetta Trentino l'Associazione ha portato anche uno sculture in legno, Gino Lunz, che ha ereditato la passione dal padre, contadino e a sua volta valente scultore. Tante proposte diverse dunque a piazzetta Trentino, coniugando tradizione e innovazione, antichi mestieri e produzioni che conquistano i mercati del mondo.
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18/08/2015, 20:26 |
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Marco
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Giovedì 20 agosto l’appuntamento organizzato dalla sezione trentina dell’Associazione enologi VENDEMMIA 2015, A SAN MICHELE IL PUNTO SULLA RACCOLTA
La raccolta dell’uva è alle porte. La sezione trentina dell’Associazione enologi, in collaborazione con la Fondazione Mach, organizza il tradizionale incontro prevendemmiale che si terrà giovedì 20 agosto alle 16 nell’aula magna dell’ente di San Michele all’Adige. L’appuntamento, aperto a tutti gli operatori del comparto vitivinicolo, sarà l’occasione per discutere l’andamento stagionale 2015 e per fare un confronto storico con le scorse annate.
Tra questo weekend e l’inizio della prossima settimana gli agricoltori cominceranno la raccolta delle uve base spumante. Le previsioni al momento sono ottimali sia per quanto riguarda la quantità sia per quanto riguarda la qualità. L’unica incognita è legata alle ondate di calore per la tenuta dell’acidità.
Per fare il punto sulla prossima vendemmia la sezione trentina dell’Associazione enologi enotecnici organizza il tradizionale incontro prevendemmiale. L’appuntamento è per giovedì 20 agosto alle 16 nell’aula magna della Fondazione Mach. L’evento sarà aperto dal saluto di Fabio Toscana, presidente dell’Associazione enologi enotecnici italiani (AEI). Seguirà l’intervento del presidente Consorzio vini del Trentino, Alessandro Bertagnoli, che spiegherà le strategie di valorizzazione dei vini locali. Poi toccherà agli esperti della Fondazione Mach soffermarsi sull’andamento stagionale, sulle esperienze di difesa dalla peronospora, sulle analisi prevendemmiali e sul confronto con la serie storica. Infine saranno forniti aggiornamenti di carattere operativo nel campo delle tecnica enologica.
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18/08/2015, 20:39 |
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L’affluenza record di visitatori all'esposizione in agosto ha favorito anche la proposta del Trentino EXPO 2015: TANTI I VISITATORI NELLE PRIME 2 SETTIMANE A PIAZZETTA TRENTINO
L’affluenza record di visitatori delle ultime due settimane a Expo Milano 2015 è coincisa con una grande affluenza di pubblico nella Piazzetta Trentino: a due settimane dall’inaugurazione sono già esauriti i materiali promozionali previsti per il mese di agosto (oltre 50.000 pezzi) dedicati all’offerta turistica del Trentino, agli 11 special sponsor, alle varie realtà territoriali ed economiche, fra cui il Distretto del Porfido e delle Pietre Trentine che ha allestito in porfido della Valle di Cembra i 30 metri metri cubi dell’anfiteatro dolomitico creato nella Piazzetta. Tra le visite di ieri alla "Piazzetta" - che da venerdì ospiterà il sistema delle terme del Trentino – una troupe della Rai che ha intervistato gli artisti da Strada di Bedollo e ripreso lo spazio dedicato alla provincia, per un servizio che verrà trasmesso nei prossimi giorni.
E’ una partenza sprint quelle che ha caratterizzato lo spazio trentino lungo il Cardo a Expo Milano 2015. Per ben due giornate nella scorsa settimana, come noto, i tornelli di Expo sono stati bloccati per il raggiunto limite di visitatori: una folla di turisti si è riversata nei padiglioni e in particolar modo nel Cardo dove è sito Padiglione Italia. Piazzetta Trentino, posta a pochi passi dall’incrocio tra cardo e decumano, ha fortemente beneficiato di questo trend registrando un numero crescente di visitatori. In meno di due settimane dalla sua inaugurazione sono stati esauriti i materiali promozionali relativi all’offerta estiva ed invernale del turismo trentino e all’offerta produttiva degli special sponsor che si alterneranno settimanalmente nelle Piazzetta, che da venerdì ospiterà le terme del Trentino, alleatesi in occasione di Expo per strutturare un’offerta integrata verso i turisti stranieri e italiani presenti. Nelle prime due settimane di presenza trentina i passaggi lungo il Cardo e la Piazzetta Trentino sono stati stimati prudenzialmente superiori al milione: le statistiche ufficiali di Expo a fine mese forniranno riscontri puntuali al riguardo. Particolare successo stanno riscontrando le degustazioni di prodotti trentini organizzati dagli Special Sponsor e allo stesso modo le esibizioni degli artisti di strada e degli artigiani che hanno richiamato ieri l’attenzione della Rai che ha girato un servizio in Piazzetta, che verrà trasmesso nei prossimi giorni. Fervono intanto i preparativi per le numerose attività di promozione e animazione che riguarderanno la presenza del sistema termale e successivamente i diversi comparti produttivi della filiera agroalimentare territoriale e, allo stesso modo, le attività legate ad Expo in Trentino, che prevedono tra l’altro a inizio settembre una visita di buyer e distributori provenienti dalla Turchia per una serie di incontri Business to Business con le aziende della filiera agroalimentare trentina nonché le degustazioni e i Laboratori nei Concept Store di Palazzo delle Albere e del Mart e gli itinerari speciali dedicati ai temi di Expo.
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19/08/2015, 21:37 |
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ROSSI: NESSUNA RICHIESTA A ROMA PER L'APERTURA DELLA CACCIA NEL PARCO DELLO STELVIO
"Non c'è e non ci sarà neanche in futuro alcuna richiesta da parte delle Province di Trento e di Bolzano per aprire la caccia nel parco dello Stelvio nelle aree di propria competenza": è secca la replica del governatore del Trentino Ugo Rossi - sentito anche il collega di Bolzano Kompatscher - alla notizia comparsa su alcuni organi di informazione per la quale la Provincia autonoma di Bolzano starebbe per raggiungere un'intesa con Roma per consentire la caccia nel parco dello Stelvio, nel quadro del nuovo regime delineatosi con le gestioni separate. "Nella proposta di norma di attuazione che abbiamo avanzato, riguardante anche la gestione della caccia nei parchi naturali - sottolinea ancora il presidente Rossi - non si fa menzione del parco dello Stelvio".
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20/08/2015, 20:33 |
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Intesa Sanpaolo e Fondazione Dolomiti UNESCO insieme per il Patrimonio dell'Umanità EXPO MILANO 2015, 22 AGOSTO: IN SCENA LE DOLOMITI
22 agosto 2015: The Waterstone by Intesa Sanpaolo, nel cuore di EXPO Milano 2015 (sul decumano), vanno in scena le Dolomiti UNESCO. La Fondazione Dolomiti ha trovato in Intesa Sanpaolo un partner sensibile e attento alle tematiche della tutela e dello sviluppo sostenibile. La giornata del 22 agosto sarà interamente dedicata alle Dolomiti UNESCO con la proiezione del reportage che la Fondazione ha commissionato a Piero Badaloni nel 2013. I sei documentari che illustrano le Dolomiti come le ha intese l'UNESCO quando il 26 giugno 2009, le ha iscritte nella Lista dei Beni Naturali, saranno proiettati a partire dalle ore 11. Piero Badaloni sarà presente durante l'intera giornata e parteciperà ad una breve presentazione in programma per le ore 19. Seguirà l’esibizione dell’arpista Chiara Gasparotto.
Il reportage dedicato alle Dolomiti realizzato da Piero Badaloni con la collaborazione di Fausta Slanzi, fotografia e montaggio di Nicola Berti, consta di sei documentari di 55 minuti ciascuno:
1) La nascita dell’arcipelago 2) Dalla scoperta alla conquista 3) Il fascino del sublime 4) L’ambiente naturale e la sua tutela 5) Gli abitanti dell’arcipelago 6) Dal passato al futuro
I documentari sono già stati trasmessi in quattro diverse occasione da RAI Storia, uno dei canali tematici della RAI, e da Rai International, vale a dire per gli Italiani che vivono in ogni parte del mondo. Oltre quaranta sono le proiezioni già effettuate nel territorio dolomitico che si estende da ovest, gruppo di Brenta, Trentino ad est, Dolomiti Friulane e d'oltre Piave, Friuli Venezia Giulia.
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22/08/2015, 13:17 |
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Marco
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I dati previsionali della Fondazione Mach all’incontro dell’Associazione enologi VENDEMMIA 2015, NEI VIGNETI QUALITÀ E QUANTITÀ
Dopo la produzione limitata del 2014, la vendemmia 2015 sarà soddisfacente sia in termini quantitativi sia qualitativi. A dirlo sono gli esperti della Fondazione Mach che ieri hanno preso parte all’incontro prevendemmiale organizzato dalla sezione trentina dell’Associazione enologi. All’appuntamento di questo pomeriggio, ospitato nell’aula magna di San Michele all’Adige, introdotto dal presidente AEI, Fabio Toscana, e dal presidente del Consorzio vini del Trentino, Alessandro Bertagnoli, hanno partecipato numerosi operatori del settore. La raccolta dell’uva, che inizierà questo fine settimana con le basi spumante, ha potuto beneficiare di un’annata con condizioni climatiche favorevoli, senza particolari problemi fitosanitari.
Questo fine settimana si cominceranno a raccogliere le uve base spumante, in netto anticipo rispetto all’anno scorso. Come da tradizione, la sezione trentina dell’Associazione enologi, in collaborazione con la Fondazione Mach, ha organizzato l’incontro prevendemmiale per fare il punto sulla stagione in corso, confrontandola con quelle passate, e aggiornare gli operatori sulle nuove tecnologie enologiche.
“Le prospettive sono ottime. I rossi si avvantaggiano del caldo e della luminosità, mentre per i bianchi, ormai in dirittura di vendemmia, le ultime notti fresche sono state un toccasana”, è stata la sintesi del presidente dell’Associazione enologi, sezione trentina, Fabio Toscana. Il presidente del Consorzio vini del Trentino, Alessandro Bertagnoli, nella sua relazione ha voluto soffermarsi sul tema della sostenibilità. “Dobbiamo coltivare in modo rispettoso del produttore, del consumatore e dell’ambiente, puntando a trasformare la provincia in un’isola biologica. In quest’ottica, sono molto compiaciuto della direzione intrapresa dalla Fondazione Mach”. Dalle analisi degli esperti è emerso che il 2015, caldo e asciutto, si colloca esattamente agli antipodi rispetto al 2014, piovoso e freddo. Il germogliamento quest’anno è stato uniforme e precoce, con fioritura anticipata nell’ultima decade di maggio. Gli unici eventi meteorologici rilevanti hanno riguardato la Vallagarina, dove le zone di Loppio e Mori a metà giugno sono state danneggiate dalla grandine. La siccità (350 mm di pioggia da inizio anno) è stata invece combattuta con efficacia grazie all’irrigazione di soccorso. Sotto il profilo della difesa fitosanitaria, le infezioni da peronospora sono state poco virulente e anche l’oidio è stato tenuto sotto controllo. Allo stato attuale la sanità dei grappoli è ottima, anche grazie al meticoloso lavoro di sfogliatura e distensione dei grappoli effettuato dagli agricoltori trentini. L’aspetto, sempre legato alle temperature elevate, che più preoccupa gli enologi è la diminuzione della dotazione di acido malico nei vigneti più anticipati. In ogni caso le previsioni di qualità rimangono ottime per i vini bianchi, in particolare Chardonnay e Pinot grigio. Per quanto riguarda la produzione, è previsto un aumento quantitativo del 15%. In totale nelle prossime settimane verranno raccolti poco meno di 1,2 milioni di quintali di uva. Se il tempo di fine di agosto si manterrà stabile, si potranno vendemmiare uve mature con la giusta concentrazione zuccherina
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22/08/2015, 13:19 |
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