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Provincia Autonoma di Trento 
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La conferenza stampa è fissata alle ore 12.15, presso Palazzo delle Albere a Trento
EXPO MILANO 2015, DOMANI LA PRESENTAZIONE DEI CONCEPT STORE AL MART E MUSE

Ultimi ritocchi a Trento e a Rovereto, dove da giorni fervono i preparativi per l’apertura dei Concept Store Expo “Nutrite le mente” (Mart) e “Coltiviamo il gusto, tutto il buono dalla terra trentina” (Palazzo delle Albere) e della Mostra “Coltiviamo il gusto”. Domani, 27 maggio 2015 è fissata la conferenza stampa di presentazione di quello che sarà Expo 2015 in Trentino: mostre, eventi, laboratori e degustazioni. L'appuntamento per la stampa è per le ore 12.15 presso Palazzo delle Albere. All'evento prederanno parte, tra gli altri, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi con gli assessori Michele Dallapiccola e Tiziano Mellarini, il presidente del Mart, Ilaria Vescovi e il presidente del Muse, Marco Andreatta. Il Trentino declina in maniera originale e sul proprio territorio la sfida lanciata da Expo Milano 2015 e dal tema dell’esposizione universale, dedicato all’alimentazione e alla sostenibilità.

Domani dunque Palazzo delle Albere di Trento riapre per ospitare la presentazione delle iniziative legate ad Expo Milano 2015 che si terranno in Trentino. E sempre Palazzo delle Albere sarà da mercoledì la sede di uno dei due Concept Store Expo (l'altro, come detto sarà il Mart) e della mostra dedicata alle eccellenza dell'agricoltura trentina di montagna. Domani mattina è prevista una preview per la stampa, alla presenza dei curatori delle mostre.
Il programma di Expo 2015 in Trentino proporrà, da fine maggio al 31 ottobre, oltre alla presentazione dei prodotti caratteristici del territorio, anche appuntamenti di assaggio e degustazione con i produttori locali, sommelier professionisti ed esperti di enogastronomia. Nei cinque mesi si alterneranno la visita ad orti e coltivazioni tipiche dell’agricoltura alpina (riprodotte nel giardino antistante Palazzo delle Albere), laboratori ed eventi per raccontare l’eccellenza e la tipicità dei prodotti trentini, con il coinvolgimento di decine di aziende locali.

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26/05/2015, 20:08
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Le bollicine di montagna al Castello del Buonconsiglio dal 29 al 30 maggio 2015
L'APERITIVO DEL FESTIVAL DELL'ECONOMIA E' CON TRENTODOC

Trentodoc, partner della Provincia autonoma di Trento nel progetto Expo Milano 2015, replica anche quest’anno due serate di degustazioni, aperitivi e musica al Castello del Buonconsiglio, nell’ambito del Festival dell’Economia 2015 di Trento, giunto alla decima edizione. L’evento, si svolgerà nelle serate venerdì 29 e sabato 30 maggio, durante le quali, dalle 18 alle 24, l’Istituto con le 41 case spumantistiche associate proporrà, nella storica cornice del Castello del Buonconsiglio, l’eccellenza delle bollicine di montagna. A fare da contorno, musica jazz nella prima parte della serata e musica più ritmata con djset fino alle 24. L’ingresso al Castello è libero, con consumazione (calice e piatto abbinato) a pagamento.


Il programma:
Venerdì 29 maggio dalle ore 18 alle ore 00:
Musica Jazz Live: Ellis
Djset: DJ Jeffrey
Dalle 19.30 alle 21.30 risotto alle bollicine
Sabato 30 Maggio dalle ore 18 alle ore 00:
Musica Jazz Live: Ellis
Djset: DJ Alex Tozzo e DJ Marchino
La serata sarà allietata dall’esibizione di scuole di danza.

Dalle 19.30 alle 21.30 verrà servito insieme a Trentodoc un piatto caldo (risotto alle bollicine). In caso di pioggia in una o in entrambe le giornate, il recupero è fissato per la giornata successiva 31 maggio. I gentili ospiti saranno ammessi all’evento dall’Istituto Trento Doc fino al numero massimo di partecipanti autorizzato. Bere in modo responsabile fa apprezzare di più Trentodoc.

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27/05/2015, 20:12
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Il sito ufficiale racconta la presenza del territorio, le sue eccellenze e sei mesi di eventi a Milano e Trento
EXPO2015.TN.IT, IL CUORE DEL TRENTINO ALL'ESPOSIZIONE UNIVERSALE E BOOM DI CONTATTI

C’è un luogo dove si danno appuntamento tutte le notizie, gli eventi, le curiosità e le informazioni su Expo Milano 2015. Questo luogo è il sito internet www.expo2015.tn.it. Attivo dallo scorso dicembre, in occasione della presentazione ufficiale della partecipazione del trentino all’esposizione universale, il portale si è via via arricchito così da fornire al cittadino trentino e ai visitatori, “clienti” ed utenti del sistema territoriale, le informazioni sulle attività che il Trentino porterà ad Expo e ciò che Expo porterà in Trentino nei prossimi sei mesi. www.expo2015.tn.it parla tre lingue: italiano, inglese e tedesco. Nell'ultimo mese il sito ha avuto oltre 10 mila utenti unici e un dato significativo: la percentuale di rimbalzo (una sorta di indicatore dell'interesse degli utenti) di appena il 9 per cento, contro una media dei siti che si attesta tra il 35 e il 40 per cento.


Expo Milano 2015 sarà anche un evento digitale: il Trentino ha la sua vetrina interattiva, multilingua (italiano, inglese e tedesco) che racconterà i sei mesi dell'Esposizione universale: è il sito ufficiale www.expo2015.tn.it.
Il sito propone una sezione dedicata alla presenza del Trentino in Expo, con i tre principali aree di attività che caratterizzeranno la presenza del Trentino all’esposizione milanese
Il primo spazio, chiamato il Convivio, compre un’area di circa 200 metri quadri adiacente al Padiglione Italia e vedrà la Provincia protagonista nella settimana dal 10 al 16 luglio. Attraverso un originale concept di allestimento dello spazio, il visitatore verrà accompagnato in un viaggio attraverso il territorio andando a toccare i suoi luoghi turistici, le sue peculiarità naturalistiche e culturali, le sue eccellenze gastronomiche, scientifiche e tecnologiche.
Il secondo spazio - un’area di 80 metri quadri posta lungo il Cardo e denominata Piazzetta Trentino - sarà disponibile dall’1 agosto al 31 ottobre. Un’area di alta visibilità all’interno della quale verrà allestita una installazione creativa – delle lastre di dolomia alte più di sette metri - dedicata allo spirito delle materie e dei luoghi dell’ambiente dolomitico, in grado di attrarre, emozionare e stupire il visitatore. Una nuvola informatica intercetterà i dispositivi elettronici dei visitatori di Piazza Trentino ai quali verranno veicolate informazioni, itinerari e approfondimenti tematici. Lo spazio sarà animato ogni settimana da uno degli special sponsor trentini che hanno aderito all’iniziativa. E’ qui che gli sponsor del Trentino si alterneranno per tre mesi, presentando al mondo l’eccellenza del trentino.
Ai due spazi ufficiali di www.expo2015.tn.it si affiancherà per gli interi sei mesi dell’Expo un’area Trentino nel Padiglione Vino, dove sarà presenta il meglio della produzione trentina, guidata dal Consorzio Vini del Trentino e Istituto Trento Doc, in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento.
Le aziende trentine avranno a disposizione ad Expo 2015 anche un ufficio per le relazioni internazionali.
Due le sezioni che aggiorneranno sugli appuntamenti milanesi: Iniziative, dedicate a mostre e attività permanenti, ed Eventi, con gli appuntamenti giornalieri.
Infine, "In viaggio verso Expo" presenta le opportunità per raggiungere Milano: il nuovo collegamento ferroviario, che nei fine settimana unirà i due luoghi in tempi paragonabili ai treni ad alta velocità ma a prezzi decisamente più convenienti, e l'Euregio Bus, che porterà ogni giorno da Innsbruck, Bolzano, Trento, Rovereto e Milano Rho (e ritorno) i visitatori.

La sezione Expo in Trentino di www.expo2015.tn.it raccoglie le iniziative promosse in questi mesi sul nostro territorio aderenti al tema proposto a Milano, attraverso la costruzione di un palinsesto integrato di eventi promozionali, culturali, scientifici e soprattutto di interesse turistico.
Punto forte della presenza di Expo in Trentino saranno due grandi Concept Store per la promozione territoriale: uno collocato ai due primi piani di Palazzo delle Albere di Trento e l’altro a Rovereto negli spazi del MART. I due concept store ospiteranno due mostre interattive dedicate al racconto, promozione e valorizzazione dei principali filiere agroalimentari trentine. Ciò rafforzando l’attrattività turistica dei due principali musei provinciali, offrendo un’occasione di visibilità ai produttori e dando vita a una promozione integrata degli attrattori turistici, culturali, produttivi trentini.
Da questi hub territoriali partiranno 6 itinerari turistici e le relative proposte vacanza dedicati alla biodiversità, che toccano le molteplici sfaccettature del nostro territorio e portano a scoprire molte delle peculiarità che caratterizzano il Trentino.
Il sito www.expo2015.tn.it è anche l’agenda trentina di Expo: nelle due sezioni saranno presentati eventi ed iniziative, che andranno ad animare i prossimi sei mesi e che verranno di volta in volta promossi sul sito.

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27/05/2015, 20:13
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Oggi l’inaugurazione del concept store di Trento, il 30 quello di Rovereto, un programma ricco di eventi, laboratori e mostre
EXPO 2015 IN TRENTINO, LA GRANDE ESPOSIZIONE DELLE ECCELLENZE DI UN TERRITORIO UNICO

Expo 2015 vive da oggi una seconda vetrina, realizzata nella splendida cornice naturale del Trentino. L’esposizione universale raddoppia e dagli spazi di Rho arriva in Trentino per coinvolgere in maniera identitaria l’intera provincia, grazie ai concept store ed alle mostre di Trento e Rovereto, agli itinerari turistici dedicati alla scoperta di una biodiversità di un territorio unico, ed ad un programma di eventi e spazi conviviali in grado di coinvolgere turisti e residenti da giugno ad ottobre. Il progetto “Expo in Trentino” - presentato oggi a Palazzo delle Albere, dagli assessori provinciali Michele Dallapiccola (Agricoltura e Turismo) e Tiziano Mellarini (Cultura e Sport) -, rafforza e innova l’offerta del Trentino rispetto ai temi al centro dell’EXPO proponendo uno straordinario insieme di eventi ed itinerari incentrati sulla biodiversità, sulla cultura e sull’arte, su spazi conviviali di presentazione e degustazione delle eccellenze enogastronomiche e delle filiere agroalimentari territoriali. I due luoghi di principale richiamo saranno i Concept Store Expo di Trento e Rovereto, allestiti presso Palazzo delle Albere, adiacente al MUSE, e a Rovereto presso la Caffetteria Le Arti, nella piazza del Mart. A Palazzo delle Albere apre anche la grande mostra “Coltiviamo il gusto. Tutto il buono dalla Terra trentina”, dedicata alla presentazione dell’eccellenza nell’ambito della produzione e trasformazione alimentare dei prodotti caratteristici del Trentino. Pochi passi e il vasto giardino del Palazzo cinquecentesco ospita gli “Orti”, selezione di coltivi, dedicati alla cerealicoltura e alle colture in campo di antiche varietà. Le iniziative al Palazzo delle Albere e al MART, nell’ambito del programma EXPO sui territori, sono sostenute da CIPE e dalla Provincia autonoma di Trento, con il coordinamento della Struttura per la promozione e l’internazionalizzazione, del Servizio attività culturali, Mart e MUSE - Museo delle Scienze di Trento.

Oggi è il grande giorno, dedicato alla presentazione di Expo 2015 in Trentino, ovvero delle iniziative organizzate nella nostra provincia a corredo della grande esposizione universale in corso di svolgimento a Milano. La presentazione è stato ospitata a Palazzo delle Albere, che ha riaperto dopo cinque anni di inattività e che fino ad ottobre sarà uno dei poli di Expo in Trentino.
In occasione della presentazione del progetto, il presidente Rossi ha ricordato come “Il sistema trentino ha mostrato di saper sfruttare la straordinaria opportunità rappresentata da Expo Milano che, oltre ad essere una grande finestra verso il mondo, rappresenta una straordinaria leva di innovazione per l’offerta turistica, culturale ed economica dei territori italiani. Il progetto Concept Store e la riapertura di un patrimonio artistico e culturale unico quale il Palazzo delle Albere rappresenta la dimostrazione di come possa essere valorizzato Expo: non soltanto recuperando importanti risorse nazionali per far rinascere questo magnifico luogo ma anche per innovare la nostra proposta territoriale integrando in un solo luogo i principali attrattori turistici, culturali e produttivi del nostro territorio”.
Il programma offre cinque mesi di opportunità per turisti e residenti che potranno visitare i due Concept Store Expo a Palazzo delle Albere e Mart, due mostre dedicate al cibo e all’agroalimentare, svariati laboratori, degustazioni di prodotti, ben 30 eventi, con il coinvolgimento di oltre 50 aziende trentine

Concept Store Expo di Trento Rovereto
Il Concept Store Expo di Trento ospiterà più di trenta le aziende trentine che dal 27 maggio a fine ottobre avranno modo di presentare le loro eccellenze, attraverso specifici spazi conviviali di presentazione e degustazione di prodotti. All’interno di Palazzo delle Albere, il Concept Store sarà realizzato in due sale del piano terreno.
Il Concept Store Expo Rovereto, realizzato negli spazi del Mart, offre un nuovo spazio divulgativo e conviviale per incontrare e conoscere selezionate eccellenze della tradizione enogastronomica trentina, una vetrina d’eccezione per promuovere, valorizzare e commercializzare i prodotti del territorio.
Ogni mese per cinque mesi saranno presentate contemporaneamente quattro differenti realtà imprenditoriali, per un totale di 20 aziende. Inoltre, nel corner dedicato alle degustazioni saranno organizzati eventi tematici e due degustazioni al mese a cura di Camera di Commercio di Trento – Palazzo Roccabruna.
Il progetto Concept Store Expo Trento e Concept Store Expo Rovereto fa parte del circuito di itinerari regionali del programma “Expo e Territori” ed è co-finanziato in base all’accordo CIPE/PAT.
Il progetto promosso dalla PAT e coordinato dal MUSE, è realizzato in collaborazione con il Mart e con il contributo della Camera di Commercio di Trento — Palazzo Roccabruna.
Info: http://www.expo2015.tn.it/it/expo-in-tr ... ept-store/

La mostra
A Trento, la mostra “Coltiviamo il gusto. Tutto il buono dalla terra trentina” ospitata negli spazi del Palazzo delle Albere valorizza e amplia la presentazione del prodotto Qualità Trentino, offre una più ampia descrizione delle pratiche agricole trentine, illustra le relazioni con la dimensione sociale del Trentino e, infine, fornire informazioni e suggestioni sul ruolo della produzione agricola e della trasformazione alimentare nel contesto dello sviluppo economico locale. Nell’adiacente parco del Palazzo, l’esposizione si completa di orti e coltivazioni tipiche dell’agricoltura di montagna.
Da giugno poi il MUSE organizzerà quindi una esposizione di carattere maggiormente scientifico e multidisciplinare dedicata all’alimentazione e che arricchirà ulteriormente l’offerta territoriale.
Il percorso di visita valorizza l’eccellenza e la tipicità dei prodotti trentini mediante la rappresentazione delle loro relazioni con le specificità fisiche del territorio, con la storia e l’evoluzione delle coltivazioni e produzioni locali degli ultimi 70 anni e con la conseguente trasformazione del paesaggio odierno. Non sono inoltre trascurate le trasformazioni di scenario per questa importante componente economica del territorio trentino.
Info: http://www.expo2015.tn.it/it/expo-in-tr ... -il-gusto/

La promozione turistica
Sono sei gli itinerari-pacchetti turistici tematici creati ad hoc per attrarre e intrattenere i visitatori in Trentino: esplorazione e laboratori, ospitalità, locande ed osterie, visite guidate e degustazioni: queste le parole chiave che accompagneranno i visitatori che da Milano arriveranno in Trentino alla scoperta della biodiversità e dell'offerta turistica territoriale.
I temi affrontati degli itinerari riguardano lo Storia geologica e paesaggio dolomitico, Flora e fauna rapina, Agricoltura di montagna, Melati e castelli del Trentino, le Bollicine di montagna, il Trentino mediterraneo e i suoi oliveti.
Info: http://www.expo2015.tn.it/it/expo-in-tr ... -trentino/


Gli spazi ufficiali ad Expo.
Lo sforzo messo in campo dal Trentino ad Expo Milano 2015 è veramente importante.
Il sistema territoriale sarà protagonista dal 10 al 16 luglio nell’area di 200 metri quadri adiacente al Padiglione Italia dedicata alle regioni italiane attraverso un originale concept di allestimento dello spazio: il Convivio e la Biblioteca del sapere. Lo spazio, composto da tre aree, accompagnerà il visitatore in un viaggio attraverso il territorio dei suoi luoghi turistici, le sue peculiarità naturalistiche e culturali, le sue eccellenze gastronomiche, scientifiche e tecnologiche.
Il secondo spazio è Piazzetta Trentino: 80 metri quadri posti lungo il Cardo, la principale direttrice di scorrimento di Expo, a pochi passi da Padiglione Italia. Un’area di fortissima visibilità all’interno della quale verrà allestita per ben 13 settimane una installazione creativa – delle lastre di dolomia alte più di sette metri - dedicate allo spirito delle materie e dei luoghi dell’ambiente dolomitico, in grado di attrarre, emozionare e stupire il visitatore. Ogni settimana vedrà inoltre protagonista della Piazzetta un’azienda trentina e main sponsor del progetto Trentino ad Expo 2015.
Il terzo luogo è organizzato dal Consorzio Vini del Trentino e Istituto Trento doc in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento: i produttori e la viticoltura di montagna trentina sono presenti nel Padiglione del Vino, gestito da Fiera Verona e MIPAF e collocato proprio di fronte il Padiglione Italia.
Da giugno sarà disponibile per la Provincia autonoma di Trento e gli attori territoriali un ufficio per le relazioni internazionali. Si tratta di uno spazio funzionale, attrezzato nelle adiacenze di Padiglione Italia, che consentirà di presidiare per i cinque mesi dell’Esposizione la programmazione delle visite istituzionali, economiche e di operatori scientifici di ogni paese.
Infine, la presenza del Trentino è all’interno di Padiglione Italia, interamente dedicato alla mostra sull’Identità Italiana. Qui i protagonisti sono i territori che hanno partecipato al progetto culturale e artistico. L’esposizione racconta le quattro “Potenze Italiane”–Saper Fare, Bellezza, Limite e Futuro - con l’aiuto delle Regioni e Province autonome. A rappresentare il Trentino saranno due startup –Melixa e Bio Soil Expert -, accompagnate dalle immagini straordinarie delle pale di San Martino, Piazza Duomo a Trento e Mart di Rovereto. All’ultimo piano, il “Vivaio della biodiversità” ospita, tra le varie specie vegetali italiane, il mirtillo, pianta alpina associata al Trentino.

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27/05/2015, 20:20
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La Fondazione Mach organizza la quinta edizione del corso post-diploma promosso dalla Provincia
TECNICO SUPERIORE DEL VERDE, IN AUTUNNO RIPARTE L’ALTA FORMAZIONE PROFESSIONALE

In autunno a San Michele all’Adige riparte il corso di Alta formazione professionale “Tecnico superiore del verde”, giunto alla sua quinta edizione. L’iniziativa formativa è promossa dalla Provincia autonoma di Trento e organizzata dalla Fondazione Edmund Mach. Il tecnico superiore del verde è una figura specialistica in grado di intervenire nella gestione ordinaria e straordinaria di aree verdi. Il corso dura due anni, con lezioni frontali ma soprattutto molte ore di esercitazioni e visite tecniche.

La Fondazione Mach organizza la quinta edizione del corso di Alta formazione professionale “Tecnico superiore del verde”, destinato a tutti quei diplomati che abbiano voglia di imparare a lavorare, assieme ad altri professionisti (agronomi, architetti, paesaggisti), sulla produzione e il controllo di materiale florovivaistico, sulla progettazione, sulla realizzazione, la gestione ordinaria e straordinaria di aree verdi.

Il corso è promosso dalla Provincia autonoma di Trento e attuato dalla Fondazione Mach. Il progetto formativo prevede una durata di due anni per 3.000 ore complessive, durante le quali sono previste attività di gruppo, esperienze di praticantato e autoformazione individuale per ottenere le competenze della figura professionale.
Lo stretto collegamento con il mondo del lavoro, la flessibilità, l’apertura a soggetti già inseriti nell’attività lavorativa, gli insegnamenti sviluppati in stretto collegamento con l’esperienza concreta, sono alcuni aspetti caratterizzanti l’Alta formazione professionale. Attraverso il riconoscimento di crediti formativi è possibile creare un percorso personalizzato, una clausola importante soprattutto per coloro che vantano già esperienza nel settore.
Per informazioni e contatti scrivere alla segreteria del corso a romina.angeli@fmach.it o telefonare allo 0461 615658.

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30/05/2015, 13:41
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Domenica 24 maggio
OPERAZIONE ANTI UCCELLAGIONE IN VAL DI NON

Domenica scorsa, 24 maggio 2015, gli agenti delle Stazioni Forestali della Val di Non, che effettuavano un servizio mirato per contrastare la pratica illegale della raccolta di nidiacei di tordo tra i meleti, hanno fermato una persona che deteneva due nidi, per un totale di 10 animali appena prelevati. Gli agenti, che avevano notato alcune persone in movimento tra i frutteti, hanno rinvenuto i nidiacei dopo aver fermato l’auto del sospettato e li hanno quindi consegnati al centro per il recupero dell’avifauna di Trento gestito dalla LIPU, per il loro allevamento e la successiva liberazione.

L’uomo, residente in provincia di Brescia, è risultato essere, oltre che cacciatore, anche allevatore di uccelli da richiamo e aveva già posto ai piccoli tordi un anello alla zampa: una volta portati nell’allevamento essi sarebbero stati indistinguibili da quelli nati in cattività e gli avrebbero consentito di aumentare il numero di animali allevati riducendo sforzi e spese.
A seguito del rinvenimento dei due nidi, gli agenti hanno proseguito l’attività presso l’abitazione dell’uomo sequestrando un migliaio di cartucce da caccia detenute illegalmente e verificando la detenzione di decine di uccelli da richiamo, che l’allevatore possedeva in una serie di piccole gabbie in un’apposita stanza, per i quali tuttavia non risulta possibile stabilire un’eventuale provenienza illegale. Negli ultimi anni la Val di Non è divenuta terreno fertile per i bracconieri di questo tipo, dato che i meleti intensivi si sono rilevati un habitat ospitale per tordi e merli, che vi nidificano frequentemente ad altezze facilmente raggiungibili. Per questo motivo i forestali dell’Ufficio Distrettuale di Cles organizzano regolarmente servizi di sorveglianza, mirati e coordinati tra le diverse Stazioni, che anche quest’anno hanno consentito di intervenire con successo nei confronti di atti illegali contro la fauna selvatica.

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30/05/2015, 13:42
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Protagonista un uomo che nella fuga ha riportato varie escoriazioni
INCONTRO RAVVICINATO CON UN ORSO IERI SERA SOPRA ZAMBANA VECCHIA

Un "falso attacco" di un orso, probabilmente spaventato e insicuro: è questa l'ipotesi che per il Servizio Foreste e fauna della Provincia spiega l'episodio accaduto ieri sera sopra Zambana Vecchia e che ha visto suo malgrado protagonista un uomo che, verso le ore 20, stava scendendo di corsa lungo il sentiero che percorre la val Manara, sopra il paese, e che si è imbattuto in un orso che stava risalendo lo stesso tracciato.

L’incontro è avvenuto quando i due si trovavano ormai a pochissimi metri di distanza, con forte sorpresa per entrambi. Dopo qualche secondo l’uomo ha cominciato ad indietreggiare, dapprima lentamente poi di corsa vedendo l’orso che, altrettanto velocemente proseguiva nella sua direzione. A quel punto l’uomo è inciampato, cadendo per un attimo a terra, con l’orso sempre a ridosso e con atteggiamento aggressivo. La sua fuga è proseguita subito verso il ripido pendio sottostante, fuori sentiero, lungo il quale l’uomo ha corso nel folto della vegetazione, cadendo ancora alcune volte e procurandosi escoriazioni in diverse parti del corpo. L’orso, stando alla testimonianza dell’uomo, avrebbe continuato a seguirlo a distanza ravvicinata, fino a che, dopo una serie di urla dello spaventato escursionista, si è defilato nel bosco scomparendo alla vista. A quel punto l’uomo ha constatato di avere un taglio all’avambraccio destro, una ferita che l'uomo ritiene sia stata causata da una zampata dell’orso, inferta quando si trovava a terra in occasione della sua caduta sul sentiero.

Rientrato a Zambana Vecchia, l’uomo è stato accompagnato al pronto soccorso da alcuni parenti da lui chiamati sul posto. Lì la ferita all’avambraccio è stata curata con cinque punti di sutura ed otto giorni di prognosi, con immediata dimissione.
Come di prassi il diretto interessato è stato subito sentito dagli uomini del Servizio Foreste e Fauna, assieme anche all’assessore Michele Dallapiccola che ha voluto sincerarsi di persona delle condizioni dell’uomo e dello svolgimento dei fatti.
E’ inoltre stato disposto un immediato sopralluogo nell’area da parte del personale forestale accompagnato dalle unità cinofile addestrate per la gestione dell’orso.
L’identità dell’animale protagonista dell’incontro ravvicinato potrà ora eventualmente essere accertata mediante campioni biologici rinvenuti in loco. Il Servizio Foreste e Fauna conferma per altro di non essere a conoscenza di atteggiamenti problematici riferibili ad alcuno degli esemplari di orso attualmente presenti in Trentino.

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Marco Paolini mattatore al Festival
LA RISCOPERTA DELLE RADICI CONTADINE È L’ANTIDOTO ALL’ALIENAZIONE TECNOLOGICA

Marco Paolini ha letteralmente stregato il pubblico del Festiva dell’Economia che ha gremito per lui il Teatro Sociale ieri nel tardo pomeriggio. Uno spettacolo in cui l’attore veneto ha messo in luce le contraddizioni del nostro presente sempre più frenetico e alienante, offrendo come antidoto gli elementi legati alla manualità contadina da contrapporre, perché no, anche a una tecnologia sempre più pervasiva. Segare l’erba diventa così un modo per riscoprire le radici del passato e provare a immaginare un presente e un futuro più a misura d’uomo.

Il monologo di Marco Paolini ha preso le mosse proprio dal mondo contadino che ha ispirato il suo progetto “Fén” (fieno), proposto alla Biennale di Venezia.
“Nella vita due cose vorrei saper fare bene: falciare l’erba e remare in pié. Remo e falce oggi sono considerate cose inutili, quasi folk direi. Ho messo un annuncio sul web, ma a pensarci i veri falciatori su internet non ci vanno proprio. Mi sono accorto che molti non sanno neppure cosa sia una falce e cosa sono le mede, i mucchi di fieno. Ma oggi la ragione economica di segare l’erba non c’è, nessuno va a prenderla neanche se te la regalano perché l’industria si foraggia in altro modo. Anche fare una meda è un’arte ed è un’arte che si sta perdendo, fagocitata com'è da abitudini che ci portano lontano dal “fén” da tagliare e così ho proposto diciotto serate di questo progetto, barattando le mie parole col fieno".
Nelle parole del mattatore bellunese c’è poi spazio per le pagine partigiane de “I piccoli maestri” di Luigi Meneghello con i ragazzi sulle montagne, per le parole sul dopoguerra e sulle generazioni fortunate che non hanno vissuto i tempi dei conflitti.
“Il dopoguerra – dice Paolini – è un generatore di speranze e di illusioni, di energie sovraumane e di ethos bellissimi. Difficile restare soli in quel momento, almeno che non si fosse stati “masa fascisti”, troppo, perché in fondo un pochino lo erano stati tutti, ma masa xè masa!”. Poi quel periodo finisce, incomincia la pace e si crea una certa entropia che resta addosso a tutti, alla società, allo Stato e alla democrazia, come una sensazione che le cose non fossero andate come volevamo".
Tanti gli spunti offerti da Paolini che, con le sue doti affabulatori, parla di quella tecnologia che nel risolvere vecchi problemi finisce inevitabilmente per crearne di nuovi. La definizione del progresso che piace di più a Paolini diventa allora “un rimedio al danno provocato dal progresso, regresso”. Con una certa dose di coraggio Marco Paolini cita anche Ted Kaczynski, noto come Unabomber, e le sue teorie su come ormai siamo tutti schiavi della tecnologia che sta distruggendo anche la natura riportate in un saggio di Kevin Kelly. C’è poi ancora spazio per le divagazioni sul tamagochi, il terribile pulcino da polso nipponico che andava accudito virtualmente, per la transustanziazione di Steve Jobs presente in ogni smarthpone o iPad a colpi di aggiornamenti per stare a passo con la tecnologia.
Nel finale ecco la rivelazione delle mazurke clandestine, sorta di società segrete del ballo che si trovano nelle piazze del nostro Paese senza autorizzazioni di sorta tramite un tam tam su Facebook. Il saluto di Marco Paolini è anche un messaggio diretto: “Bisogna costruirsi delle occasioni. Non si può combattere il degrado della democrazia semplicemente restando nel gioco delle sottomissione a cui ci stiamo adeguando tutti. Bisogna costruirsi delle alternative in proprio per vivere: segare il fieno, ballare la mazurka, aggiustare qualcosa, cose che hanno un valore aggiunto per la nostra vita e per quella degli altri senza avere un valore di mercato”.

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03/06/2015, 7:25
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Settanta esperti a confronto sul delicato legame tra clima e agricoltura
AGROMETEOROLOGIA PROTAGONISTA ALLA FONDAZIONE MACH

Che tempo farà domani? Questa domanda assilla non solo la gente comune ma anche gli agricoltori. La Fondazione Mach ospita tre giorni di conferenze dedicati al clima e a come nutrire il pianeta. Da martedì 9 a giovedì 11 giugno a San Michele all’Adige si terrà il 18° Convegno di Agrometeorologia, organizzato in collaborazione con l’Associazione Italiana di Agrometeorologia (AIAM). Settanta relatori provenienti dai centri più importanti d’Italia presenteranno i loro lavori durante le tre sessioni dell’evento. Nei 53 interventi in programma si parlerà del connubio tra ambiente fisico e ambiente agrario e biologico, con un focus sui cambiamenti climatici e sulle ripercussioni colturali.

Acqua, aria, suolo, piante e animali saranno protagonisti del 18° Convegno di Agrometeorologia ospitato dalla Fondazione Mach. Gli esperti del settore si sono dati appuntamento a San Michele all’Adige dal nove all’undici giugno per tre giorni intensi di interventi che quest’anno ruoteranno attorno al tema di Expo, “Nutrire il pianeta”. Settanta relatori esporranno le più recenti ricerche scientifiche durante tre sessioni dedicate agli strumenti e ai sistemi per l’agricoltura di precisione, ai cambiamenti climatici dal punto di vista della sostenibilità e dell’energia e, infine, alla qualità e tutela delle produzioni. Il convegno vuole essere un contributo agli sforzi, sempre più numerosi, verso una migliore sostenibilità delle coltivazioni, nelle loro relazioni con l’ambiente fisico, mediante il controllo dei processi biologici che si svolgono in campo. Un progresso a vantaggio della qualità delle colture, ma anche della natura, considerando la possibilità di ridurre l’uso della chimica. L’evento torna per la seconda volta a San Michele all’Adige, dopo l’edizione del 2008. Ad organizzarlo è l’Associazione Italiana di Agrometeorologia. L’AIAM è nata nel 1997 e ad oggi conta un centinaio di soci, in gran parte ricercatori e tecnici provenienti da università, enti di ricerca e servizio pubblico. In calendario ci sono 53 interventi. Diversi saranno proposti dai ricercatori e tecnici della Fondazione Mach che si occuperanno, tra le altre cose, di software per la classificazione climatica, di previsioni meteo sul web, delle relazioni tra il clima e la diffusione di parassiti e fitopatologie, del controllo dell’irrigazione e della gestione delle serre. Non mancheranno le tematiche classiche dell’agrometeorologia: i cicli fenologici delle piante nel loro legame con l’andamento meteo stagionale e con lo stress idrico. Il convegno è organizzato con il supporto di Itas Assicurazioni e di Codipra.

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04/06/2015, 20:44
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A Vigo di Fassa il primo degli incontri partecipativi in Trentino
#DOLOMITI2040, QUALI PROPOSTE PER IL FUTURO?

Si è svolto a Vigo di Fassa il quinto incontro del processo partecipativo denominato #Dolomiti2040 che la Fondazione Dolomiti UNESCO ha organizzato su tutto il territorio dolomitico, dal Brenta alle Dolomiti Friulane e d'Oltre Piave, per coinvolgere gli attori del territorio nella definizione degli obiettivi e delle misure equilibrate per tramandare le Dolomiti alle future generazioni. "Per la formazione del piano di gestione l'elemento distintivo è coinvolgere la popolazione, la strategia non deve essere imposta ma il risultato di processi partecipati - così l'assessore all'ambiente Mauro Gilmozzi, aprendo l'incontro - Il disegno complessivo sulla gestione delle Dolomiti UNESCO deve essere condiviso con la gente. Alla fine di tutti gli undici incontri avremmo coinvolto oltre mille persone attorno a temi che interessano tutti gli abitanti di questo straordinario patrimonio. Quello che stiamo realizzando è un salto culturale eccezionale, lo dimostra la grande partecipazione che finora ha caratterizzato tutti i territori". Con l'assessore Gilmozzi anche il segretario generale della Fondazione Marcella Morandini che ha illustrato le principali tappe della strategia di gestione per uno sviluppo sostenibile del Bene Naturale Dolomiti. Dopo quello di Vigo di Fassa, nel territorio provinciale, seguirà quello di Villa Santi a Montagne (10 giugno) e poi a Villa Welsperg, Tonadico (15 giugno). Si tratta di incontri attivi attraverso una metodologia di lavoro che permette ai partecipanti di esprimere la propria opinione e dare il proprio contributo in termini di idee rispetto a quattro temi: turismo, sviluppo socio-economico, conservazione attiva, costruire relazioni. Oltre 50 i partecipanti: amministratori, rappresentanti degli enti di promozione turistica, di associazioni ambientalistiche, accompagnatori di territorio, guide alpine, rifugisti, albergatori, ristoratori, e semplici cittadini.

L'incontro di Vigo di Fassa, (sistema 7, Catinaccio e Latemar e parte del sistema 3, Pale di San Martino) si è svolto nel Museo dell'Istituto Culturale Ladino. Il presidente Antonio Pollam ha fatto gli onori di casa ricordando come i Ladini caratterizzino tutte le Dolomiti e siano "una biodiversità con una storia, una cultura e una lingua minacciata di estinzione". Anche la nuova presidente del Comun General de Fascia, Elena Testor, ha portato il saluto e ha partecipato ai tavoli di discussione. La formula adottata dalla Fondazione per questo processo partecipativo è quella di fare sedere le persone a quattro tavoli dove si discutono, con il coordinamento di un esperto, i quattro temi. Ogni mezz'ora, le persone cambiano tavolo in modo che tutti i partecipanti possano contribuire con il loro apporto di idee ai temi utili a definire la strategia complessiva. L'assessore Gilmozzi, osservando l'interesse e la grande partecipazione ha detto "E' molto positivo passare dal dire al fare: in questo tipo di incontri le persone vivono una dimensione inclusiva. Dopo il riconoscimento UNESCO delle Dolomiti avvenuto su due criteri, straordinaria bellezza e valore geologico per la storia della Terra, ci siamo trovati di fronte a due sfide, una quella di costruire una rete fra territori diversi, istituzionalmente e con quattro differenti lingue. La seconda, fatta la rete, - ha continuato l'assessore - era riuscire a definire una strategia comune con tutti i territori, trovare comuni denominatori evitando, possibilmente, gli errori. La prima sfida e' stata superata brillantemente: costituire la Fondazione e' stata la chiave vincente. Con la Fondazione ci siamo dotati di luogo di confronto per prendere decisioni che preludono a strategie comuni. Una metodologia di lavoro ormai consolidata, indirizzata a lavorare in rete, i livelli politici sono riusciti a stare insieme. L'altra sfida è la strategia che si fonda su alcuni assi, sintetizzata nei temi di cui discutiamo oggi. Siamo qui per mettere a frutto la capacità di valorizzare un bene unico. Per fare un ulteriore passo, cercheremo di coinvolgere più persone possibile e questo lavoro condizionerà positivamente, spero, il lavoro di tutti ognuno nel proprio ambito".
Il percorso partecipativo è iniziato il 20 maggio a Cimolais, Pordenone (Dolomiti Friulane e d’Oltre Piave, sistema 4), il 21 maggio a Lozzo di Cadore (sistema 5) poi, ancora nel sistema 5 (Sorapis, Cristallo e Alta Pusteria) alla Casa delle Regole di Cortina d’Ampezzo. Quindi a Selva di Cadore (sistema 1, Pelmo e Croda da Lago e Civetta, sistema 3) nel Museo Civico ‘Vittorino Cazzetta’. Il prossimo appuntamento è a Badia, Ciasa Runcher l’8 giungo (parte sistema 5, Fanes Senes e sistema 6, Puez Odle. Quindi il 10 giugno a Montagne, Villa Santi (Brenta sistema 9), il 12 a Nova Levante presso il Comune (Bletterbach sistema 8, Sciliar, Catinaccio e Latemar sistema 7), il 15 ci si trasferisce a Tonadico Villa Welsperg (Pale di San Martino, San Lucano e Dolomiti Bellunesi, parte sistema 3). Il 17 giugno il trasferimento è a Pedavena provincia di Belluno, (Vette Feltrine Dolomiti Bellunesi, parte sistema 3). La conclusione dell'intero percorso partecipativo non poteva che essere organizzato in cima alla Regina delle Dolomiti: il 19 giugno, infatti, l'appuntamento si svolgerà al Rifugio Serauta sulla Marmolada. E' gradita la prenotazione per tutti gli incontri, anche per questioni organizzative (info@dolomitiunesco.info tel. 0436 867395).

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06/06/2015, 20:40
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