Il premier in visita alle gallerie Tassullo a Mollaro RENZI IN VAL DI NON: "UN LUOGO STRAORDINARIO DOVE HO VISTO IMPEGNO, FANTASIA E INNOVAZIONE"
"Trovo sia un luogo straordinario, anche per l'idea che si possa recuperare il 50% di energia elettrica grazie ad un diverso modo di conservazione delle mele, mettendo insieme anche un settore così importante come il data center, che sappiamo quanto sia fondamentale per il futuro". Queste le parole pronunciate dal presidente del Consiglio Matteo Renzi che nella prima delle sue tappe oggi in Trentino ha visitato le Gallerie Tassullo a Mollaro in Val di Non, dove ha potuto vedere in azione il primo impianto al mondo per la conservazione delle mele in atmosfera controllata, realizzato all’interno di una montagna. "Se tutti i cittadini mettono il loro impegno, la fantasia e la tenacia, come ho visto qui in Val di Non, l'Italia riparte - ha detto ancora Renzi che è stato accolto dal presidente della provincia autonoma di Trento Ugo Rossi e dal Vicepresidente, oltre che dai presidenti del Consiglio provinciale e del Consiglio regionale e dagli assessori provinciali alle infrastrutture e ambiente, al turismo, alla coesione territoriale e allo sport e cultura. Renzi, munito di giubbotto e caschetto, ha visitato gli spazi di stoccaggio delle mele, posizionati sotto la montagna, mentre il presidente Ugo Rossi gli ha riferito della realizzazione di un enorme data center sotterraneo, che raggrupperà tutti i computer per archiviazione dei vari enti pubblici trentini, regalandogli poi due simboli: una mela e un pezzo di fibra ottica. "Un gesto simbolico molto bello – ha detto Renzi – in un momento in cui l'Italia riparte con l'Expo e non solo".
Sostenibilità alimentare e ambientale, pilastro centrale di Expo 2015, e Agenda digitale, per portare il web ovunque in Italia e farne un "motore" dello sviluppo economico e sociale: questi due temi, di assoluta rilevanza sul piano nazionale ma anche internazionale, si trovano curiosamente coniugati in Trentino, per la precisione in valle di Non, nelle miniere create dal lavoro di scavo della Tassullo spa, un'azienda specializzata nella produzione di materiali per l'edilizia. Nelle gallerie sotterranee infatti, in collaborazione con il Consorzio Melinda è in corso da un lato un progetto unico a livello mondiale, che riguarda lo stoccaggio delle mele prodotte in valle, una delle principali ricchezze del Trentino; dall'altro la realizzazione di un enorme data center sotterraneo, in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento, che raggrupperà tutti i computer per archiviazione dati dei vari enti pubblici provinciali, ma che una volta ultimato, ha l'ambizione di aprirsi ai privati e diventare anche uno dei maggiori centri informatici d'Europa. Obiettivi comuni dei due progetti: efficienza, risparmio energetico, risparmio di territorio. E' proprio il carattere innovativo di queste proposte che ha spinto oggi il premier Matteo Renzi a visitare gli spazi ipogei della Tassullo, nell'ambito della sua giornata trascorsa in Trentino-Alto Adige. L’impianto per la conservazione delle mele in ambiente ipogeo è attivo da ottobre 2014. E’ il primo impianto al mondo per la conservazione delle mele in atmosfera controllata, realizzato all’interno di una montagna. Si trova a 275 m sotto la sommità della montagna al cui interno si sviluppa ed a 800 m di profondità dall’ingresso, all’interno di un giacimento di dolomia, una roccia sedimentaria che si è formata nel Giurassico, tra i 190 e i 130 milioni di anni fa, quando la Val di Non era caratterizzata da scogliere marine. Il progetto per la realizzazione e lo sviluppo dell’impianto ipogeo nasce per iniziativa di 13 cooperative di Consorzio Melinda ed il primo lotto, realizzato come impianto pilota, ha la capacità di contenere e conservare in atmosfera controllata 9.870 tonnellate di mele. L’assenza di materiali isolanti artificiali, l’eliminazione del consumo di acqua per il raffreddamento e l’eliminazione dell’inquinamento acustico, riducono in maniera significativa l’impronta ambientale dell’attività di frigoconservazione. La valorizzazione delle eccellenti qualità della dolomia come isolante naturale hanno consentito di evitare l’impiego di 850 tonnellate di isolante plastico riducendo in maniera significativa l’impronta ambientale dell’impianto. Nella costruzione delle strutture di stoccaggio tradizionali, per ogni 10 tonnellate di mele conservate, si utilizzano 1,9 metri cubi di materiale isolante plastico, la cui composizione chimica comporta significativi costi economici ed ambientali per lo smaltimento a fine vita. L’impianto ipogeo, grazie alle qualità coibentanti della roccia dolomitica asciutta, permette di conservare la frutta senza impiegare isolanti di sintesi. Questo aspetto porta ad un vantaggio ambientale considerevole, se si pensa che i pannelli isolanti tradizionali hanno una vita limitata e necessitano quindi di essere periodicamente sostituiti e smaltiti in discariche per rifiuti speciali, con conseguenti costi ambientali. Il nuovo impianto ipogeo di Melinda consente notevoli risparmi energetici rispetto ai magazzini tradizionali. Grazie alle proprietà termiche della roccia funziona con potenze frigorifere installate ridotte e impiega quantità di energia di gran lunga inferiori rispetto ai sistemi convenzionali, con un importante risparmio nella gestione. Si calcola che il consumo di energia elettrica sia inferiore del 60-70% rispetto alla soluzione fuori terra. Il progetto del data center sotterraneo è nato nel 2012. Come le mele, anche i computer che archiviano dati necessitano infatti di molta energia per il loro raffreddamento. Da qui l'idea di creare in sotterraneo un centro-dati che sfrutti le particolari condizioni climatiche della galleria di Rio Maggiore, dove la Tassullo estrae la Dolomia. Il risparmio atteso, in termini di consumi energetici, rispetto al posizionamento dei data base in qualunque altro ambiente di superficie, è di circa il 70% (la potenza totale installata sarà di 10 MW). Ma ad essere ridotti, utilizzando un ambiente ipogeo, sono anche i costi di costruzione (da un - 10 a un - 30%) e quello di manutenzione (- 80% rispetto ad un impianto sopra terra). Infine, anche qui come per lo stoccaggio delle mele, abbiamo un risparmio di territorio, con i conseguenti vantaggi sul piano paesagistico: in pratica, anziché costruire capannoni dove sistemare i data centre, essi saranno "nascosti" nel sottosuolo, in condizioni ideali, per una estensione calcolata in circa 20.000 metri quadrati. La sicurezza dati sarà a livello tier 4, il massimo: non a caso i responsabili della Dct, società costituita per la realizzazione del progetto, sono andati a visitare i (pochi) altri esempi del genere in Europa, e fra questi il data centre di Wikileaks a Stoccolma. Una volta ultimato, il data center - collegato tramite la fibra ottica (già presente in Trentino) con la principale dorsale europea, Milano-Monaco-Francoforte - sarà aperto alle principali aziende mondiali del settore che volessero sfruttare i vantaggi dell'ipogeo, realizzando uno dei maggiori centri informatici d'Europa. L'opera costerà 50 milioni di euro e sarà realizzata in project financing; lo realizzeranno i privati, l'ente pubblico pagherà un canone di affitto per la parte utilizzata (si stima il 10% della potenza totale del sistema installato nel data center).
L’appello di laurea primaverile del corso interateneo alla Fondazione Mach A SAN MICHELE DICIOTTO NUOVI DOTTORI IN VITICOLTURA ED ENOLOGIA
Al termine di un percorso triennale che li ha portati a lavorare nelle aziende più importanti del panorama vitivinicolo italiano, gli studenti del corso di laurea interateneo di Viticoltura ed Enologia, organizzato dalla Fondazione Mach in collaborazione con l’Università di Trento (Facoltà di Ingegneria), l’Università di Udine (Facoltà di Agraria) e la Fachhochschule di Wiesbaden, sede di Geisenheim, hanno discusso le loro tesi. Durante l’appello di laurea primaverile diciotto giovani hanno conseguito il titolo di dottore, con tesi dall’elevato valore scientifico. Alcuni di loro lavorano già nell’ambito del loro percorso di studi.
Giovedì 23 aprile alla Fondazione Mach diciotto studenti hanno ottenuto la laurea in Viticoltura ed Enologia. Durante il loro percorso di studi triennale i ragazzi e le ragazze iscritti al corso in interateneo con Udine, Trento e l’ente di San Michele all’Adige, hanno preso parte a stage in aziende come Donna Fugata, Feudo Arancio, Winecircus e Tasca D’Almerita. Due giovani, inoltre, hanno conseguito il doppio titolo di studio con l’università tedesca di Wiesbaden, nella sede di Geisenheim.
Nell’appello primaverile sono state discusse diverse tesi di laurea molto interessanti, alcune delle quali basate sul lavoro svolto nel laboratorio di chimica enologica e nella cantina di microvinificazione della Fondazione Mach. Dei diciotto laureati, otto sono trentini, tre altoatesini, quattro veneti, un lombardo e due siciliani. Tutti gli elaborati presentavano aspetti interessanti, dal confronto tra le strategie di controllo della flora microbica contaminante in barriques, alla comparazione tra le tecniche di potatura tradizionale e ramificata, passando alle esperienze di vinificazione in presenza di fosfiti della scorsa vendemmia. A testimonianza della qualità del percorso di studio seguito a San Michele, numerosi laureati hanno già un posto di lavoro nel settore della viticoltura e dell’enologia.
Gli istituti trentini vincitori sono stati invitati a visitare l'Esposizione Universale e saranno ospiti di Padiglione Italia che ospiterà le loro opere “LA SCUOLA PER EXPO 2015”: I PROGETTI VINCITORI SUL SITO UFFICIALE TRENTINO DEDICATO ALL'ESPOSIZIONE
Permettere alle nuove generazioni di formarsi e confrontarsi sul tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” è questa la finalità dei numerosi progetti coordinati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in occasione di EXPO 2015. Tra questi, grande risalto ha avuto il concorso per le scuole primarie e secondarie di I e II grado, che ha visto tra i vincitori anche 4 scuole della provincia di Trento. Si tratta dell’Istituto Comprensivo Rovereto sud (scuola primaria), dell’Istituto Comprensivo Tesero, Panchià e Ziano (secondaria di primo grado), e degli Istituti Fontana di Rovereto e “La rosa bianca – Weisse Rose” di Cavalese e per la categoria delle scuole secondarie di secondo grado. Un riconoscimento nella categoria eccellenze è stato ottenuto inoltre dall’Istituto Comprensivo di Cles; dall’Istituto Comprensivo di Riva 2; dal Centro Istruzione e Formazione E. Mach di San Michele all’Adige in rete con Istituto Pilati di Cles e dal Liceo Scientifico G.Galilei di Trento. Le classi vincitrici si sono aggiudicate un viaggio premio all’Esposizione internazionale di Milano e saranno ospiti del Padiglione Italia il 29 maggio 2015 (l’8 maggio l’Istituto Fontana di Rovereto) per esporre ai visitatori i loro progetti. Gli elaborati sono consultabili in anteprima sul sito di EXPO TRENTINO all’indirizzo www.expo2015.tn.it nella sezione Trentino in Expo/Iniziative.
“Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, il tema scelto per Expo 2015, è particolarmente importante per le giovani generazioni per approfondire il processo di acquisizione dei valori connessi all’importanza del cibo inteso non solo come fonte di sostentamento, ma anche come strumento per un consumo consapevole in una prospettiva di sostenibilità ecologica, economica e sociale. La grande Esposizione Universale, che aprirà i battenti il 1° maggio a Milano, offre al mondo della scuola un’opportunità unica per approfondire le tematiche legate ad alimentazione e ambiente, nell’ottica di una cultura della sicurezza alimentare e della crescita sostenibile. Numerose sono le iniziative su questi temi messe in campo dal MIUR finalizzate a favorire gli scambi di esperienze, anche con le scuole di altri Paesi. Tra queste si è recentemente concluso il Concorso nazionale “La scuola per EXPO” che, per quanto riguarda la provincia di Trento, ha nominato i seguenti vincitori: - Scuola primaria: I.C Rovereto sud classe 2C con il progetto denominato "Mangio bene, mangio sano e al pianeta do una mano"; - Scuola Secondaria di primo grado: Istituto Comprensivo Predazzo, Tesero, Panchià e Ziano classe 2c con il libro digitale dal titolo "Gustiamo il mondo" ; - Scuola Secondaria di secondo grado: Istituto "Fontana" di Rovereto con l'opera denominata "Work in progress: percorso di sostenibilità a scuola" a cura di studenti di diverse classi dell’istituto e Istituto "La rosa bianca - Weisse Rose" di Cavalese classe IV BS con l'opera dal titolo "APP per Fiemme". Infine un riconoscimento, della categoria eccellenze, è stato ottenuto dall’Istituto Comprensivo di Cles, con l’elaborato "La scuola promotrice di salute: crescere bene mangiando sano" – classe II A ; dall’Istituto Comprensivo di Riva 2, con "Sospinti dall'Ora del Garda" classe II B e II E; dal Centro Istruzione e Formazione E. Mach (studenti IV A e IV B GAT) in rete con l’Istituto Pilati di Cles (IV B INT) con " Food production for local people" e infine dal Liceo Scientifico G.Galilei con "Cooperazione e sviluppo di tecnologie semplici".classi 5CO; 5Bsa; 5Asa; 4Asa. Educazione alimentare, scienza e tecnologia per l’agricoltura e la biodiversità, coperazione e sviluppo nell’alimentazione sono solo alcuni dei temi trattati trasversalmente nei progetti delle classi vincitrici che possono essere approfonditi collegandosi al sito di Expo Trentino 2015, nella sezione Trentino in Expo/Iniziative: http://www.expo2015.tn.it/it/trentino-i ... expo-2015/. Conclusa l’Esposizione i contenuti raccolti sul tema saranno diffusi attraverso tutte le piattaforme web messe a disposizione da Expo 2015.
Istituito lo Schedario provinciale dei pascoli montani e il disciplinare per l'affidamento ai privati PASCOLI E MALGHE, ECCO LE NOVITÀ PER LA LORO GESTIONE SOSTENIBILE
Per malghe e pascoli pubblici del Trentino è arrivata l'ora di pensare ad un modello di gestione uniforme ed a regole comuni, in particolare per quanto riguarda le modalità di affitto o di concessione ai privati, che possano garantire non solo la loro gestione sostenibile e multifunzionale, ma anche la biodiversità che essi custodiscono, nonché la salvaguardia degli ecosistemi, dell'ambiente, del paesaggio e delle tradizioni storico-culturali, per non dimenticare la funzione di regimazione delle acque e di contrasto al dissesto idrogeologico. Ed è da queste necessità che nascono le Linee di indirizzo per l'utilizzo dei pascoli montani, l'istituzione dello Schedario provinciale dei pascoli ed il disciplinare tecnico-economico per l'affitto delle malghe di proprietà pubblica approvati stamane dalla Giunta provinciale con una delibera che porta la firma dell'assessore all'agricoltura.
La superficie dei pascoli alpini trentini ammonta ad almeno 50 mila ettari, di cui oltre il 90 per cento di proprietà pubblica (comunale o frazionale), è dunque particolarmente importante che tali sistemi zootecnici - esempi di armonica integrazione tra vocazione territoriale e processi produttivi che hanno permesso per secoli di utilizzare le produzioni foraggiere locali, generando i tipici paesaggi montani che connotano il Trentino - siano non solo preservati ma anche gestiti secondo una metodologia comune che permetta il corretto utilizzo sia dei pascoli stessi che delle malghe. Gli strumenti scelti per perseguire tali obiettivi prevedono innanzitutto l'istituzione, all'interno del Sistema informativo agricolo provinciale (SIAP), dello "Schedario dei pascoli trentini", ovvero di uno strumento efficiente di gestione delle informazioni di carattere territoriale e amministrativo legate ai pascoli di interesse provinciale, ritenuto fondamentale sia in un'ottica di semplificazione dei procedimenti sia per una corretta programmazione degli interventi di sostegno. Nel segno della valorizzazione delle autonomie locali si muove poi la disciplina omogenea per l'affitto delle malghe di proprietà pubblica, consistente nell'elaborazione di alcuni documenti necessari per l'affidamento e la gestione delle stesse, quali uno schema-tipo di disciplinare tecnico-economico, uno schema tipo di bando di gara ed un terzo schema-tipo dei verbali di consegna/riconsegna e di carico/scarico della malga. Documentazione, questa, che costituisce un utile riferimento per gli Enti pubblici che vorranno affidare le proprie malghe in affitto o in concessione agli imprenditori agricoli.
Un disegno di legge della Giunta modifica alcune disposizioni della legge sulle foreste FORESTE, 8 PROCEDIMENTI IN MENO PER IL PASCOLO IN BOSCO
Va nel segno della razionalizzazione e semplificazione amministrativa il disegno di legge oggi approvato dalla Giunta provinciale, su proposta dell'assessore all'agricoltura, che modifica alcune disposizioni della legge provinciale 11/2007 sulle foreste e la protezione della natura. La modifica coordinata della legge e dei connessi regolamenti attuativi porterà all'eliminazione di 8 procedimenti amministrativi.
Scompaiono, in particolare, le autorizzazioni riguardanti l'esercizio del pascolo in bosco, l'attraversamento delle zone boscate da parte di mandrie o greggi condotte al pascolo e l'esercizio del pascolo nelle aree pascolive in tempi e con modi difformi da quanto stabilito dalle disposizioni regolamentari o dai piani di gestione forestale aziendale, nonchè le autorizzazioni alla sostituzione di specie e all'estrazione della resina. Viene inoltre ricondotta alla disciplina della SCIA quanto attualmente disciplinato con l'istituto della DIA per i tagli delle piante. Si estendono e uniformano, infine, per effetto della modifica introdotta dalla legge finanziaria, le funzioni di vigilanza che possono essere svolte dai custodi forestali della Magnifica Comunità di Fiemme.
A Milano si è svolto il convegno dedicato ai territori italiani, tra cibo ed energia per la vita, a cui ha partecipato anche il Trentino EXPO MILANO 2015, NEL PAESAGGIO LE TRACCE DEL NOSTRO FUTURO
“Paesaggio come metafora del futuro” è il titolo dell’iniziativa organizzata negli scorsi giorni dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome presso il Padiglione Unione Europea di Expo 2015 a Milano. Nel corso del convegno sono state illustrate le strategie e le azioni sviluppate da diverse realtà territoriali italiane per la salvaguardia e la valorizzazione del paesaggio. In apertura, il sociologo Aldo Bonomi ha inserito l’incontro in un progetto più ampio di declinazione, in chiave locale, dei temi di Expo: Regioni, Province autonome e la Conferenza delle Regioni hanno individuato quattordici temi trasversali a partire dai quali sono state attivate alleanze a geometria variabile. “Il paesaggio – ha continuato Bonomi - è parola chiave che sta in mezzo al tema dell’Expo, una parola che si colloca a pieno titolo tra Nutrire il pianeta ed Energia per la vita”. La Provincia autonoma di Trento è intervenuta durante il focus dedicato al recupero degli spazi rurali marginali con l’architetto Giorgio Tecilla, segretario Osservatorio del paesaggio, che ha sottolineato il ruolo centrale svolto dall’agricoltura nella conservazione dei paesaggi tradizionali e la generazione dei paesaggi del futuro.
Le Regioni partner dell’iniziativa “Paesaggio come metafora del futuro”, organizzata presso il Padiglione dell’Unione Europea e coordinata dalla Regione Toscana, sono state la Provincia autonoma di Trento, Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Puglia, Piemonte, Sardegna e Umbria. Ad Expo Milano 2015 di è discusso attorno a tre i focus tematici, attorno a cui si sono sviluppati i lavori del convengo: “Nutrire la città: territorio periurbano come territorio agricolo”, “Vigneti e paesaggio, alla ricerca di una coevoluzione sostenibile” e “Riattivare i paesaggi rurali marginali come scelta strategica”. Come ha sottolineato Anna Marson l’iniziativa si è posta come obiettivo quello di far emergere “l’importanza della cura del paesaggio come strategia per assicurare un futuro migliore”. L’architetto Giorgio Tecilla, segretario dell’Osservatorio del paesaggio, ha rappresentato la Provincia autonoma di Trento, intervenendo nell’ambito del focus dedicato al recupero degli spazi rurali marginali. Il rappresentante trentino ha sottolineato il ruolo centrale che l’agricoltura svolge per la conservazione dei paesaggi tradizionali e la generazione dei paesaggi del futuro. In particolare, Tecilla ha presentando il documento “Dieci azioni per il paesaggio rurale del Trentino”. Il documento, recentemente adottato dall’Osservatorio, è l’esito di un percorso partecipativo ed innovativo, che ha visto la collaborazione degli ordini professionali, delle categorie economiche dell'agricoltura e dell'allevamento, del mondo della ricerca, delle associazioni culturali e ambientaliste. Il documento del Trentino, presentato ad Expo Milano 2015, individua i principi di riferimento per la gestione del rapporto tra agricoltura e paesaggio: sostenibilità economica, bellezza, identità e valore testimoniale, tutela del suolo agrario, trasformazione, biodiversità ed agrobiodiversità. Inoltre Tecilla ha spiegato le azioni da realizzare per una gestione equilibrata del paesaggio rurale del futuro. All’interno di questa cornice sono state inoltre illustrate cinque iniziative esemplari (best practice) che il Trentino ha messo in atto per contrastare l’abbandono dei suoli agrari. La prima iniziativa riguarda il “Fondo per il paesaggio”, che finanzia progetti di recupero di ambiti rurali e prevede risorse dedicate al recupero delle aree agricole marginali. La seconda attività concerne il progetto “Cinque spazi alla ricerca di una nuova identità” che ha come obiettivo il recupero di cinque ettari marginali nella piana Rotaliana. L’attività dell’associazione “Rio Romini” è stata la terza attività presentata ad Expo Milano 2015: sei ettari di prato, appartenenti a ventuno diversi proprietari, sono stati trasformati in vigneto nel comune di Vallarsa. Il quarto progetto porta la firma del Consorzio di miglioramento fondiario di Grumes, che ha riportato a coltura tredici ettari di terrazzamenti abbandonati. Infine, le quinta iniziativa ha riproposto il ripristino delle praterie da fieno in Primiero, ovvero un’attività che arriva dal passato e che ha interessato dieci ettari, riportandoli all’originaria destinazione prativa, indispensabile per la produzione di foraggio per allevamento.
CONVEGNO SUL CATASTO ASBURGICO, INIZIATO IL CONFRONTO TRA ESPERTI
"È con grande piacere che l'amministrazione provinciale ha organizzato questo appuntamento che permette un confronto specialistico su temi di grande attualità e notevole interesse per la comunità. I nostri territori, partiti da condizioni giuridiche uguali, si sono evoluti nel tempo con grandi similitudini. Questo fatto agevola lo scambio di esperienze e favorisce l'individuazione di nuove soluzioni per aggiornare il catasto alle esigenze di oggi": l'assessore provinciale alla coesione territoriale, urbanistica, enti locali ed edilizia abitativa ha scelto queste parole per salutare, in apertura, i partecipanti al convegno sul Catasto Asburgico che, da oggi fino a domani, impegnerà esperti delle amministrazioni catastali di Croazia, Austria, Slovacchia, Slovenia, Trentino, Alto Adige-Südtirol, Repubblica Ceca, Ungheria e Friuli-Venezia Giulia. Il tema scelto per i lavori è " Storia ed attualità della determinazione della rendita catastale; la ricerca dell'equità fiscale. Formazione nuova cartografia catastale: informazioni e precisioni (contenuto metrico ed informativo".
E' una due giorni dedicata alla storia ed al presente del Catasto Fondiario quella che si tiene oggi e domani. Questa mattina il confronto fra esperti si è svolto presso l'Hotel Accademia di Trento ma l’incontro, organizzato dal Servizio Catasto della Provincia autonoma di Trento, prevede oltre a due giorni di convegno, visite guidate al Catasto di Trento e a Castel Thun. Nei territori che un tempo erano sotto il governo austro-ungarico, che vennero poi annessi all’Italia al termine della prima guerra mondiale, vale a dire le attuali province di Trieste, Gorizia, Trento, Bolzano, in alcuni comuni della provincia di Udine, nel comune di Pedemonte (provincia di Vicenza), Magasa e Valvestino ( entrambi in provincia di Brescia) e in tre comuni del bellunese vige ancora il Catasto austro-ungarico.
All’esposizione universale sono presenti 56 etichette dell’Istituto TrentoDoc e del Consorzio Vini del Trentino EXPO MILANO 2015, DOMANI L’INAUGURAZIONE DI PADIGLIONE DEL VINO
Il Trentino sarà protagonista dell’inaugurazione ufficiale del padiglione “Vino, a taste of Italy”, in programma domani 23 maggio con il brindisi Trentodoc, partner tecnico dei momenti istituzionali. Già nei giorni scorsi il padiglione, realizzato da VeronaFiere – Vinitaly e dal Ministero delle politiche Agricole, ha attirato l’attenzione di molti italiani e stranieri, che hanno deciso di visitare quest’area espositiva per approfondire un argomento e un prodotto che fanno parte a pieno titolo del patrimonio italiano: il vino. Ad Expo Milano 2015 sono presenti 56 etichette, espressione di oltre 20 cantine trentine (16 vini bianchi, 8 vini rossi e 32 spumanti TrentoDoc), con il coordinamento dell’Istituto TrentoDoc e Consorzio Vini del Trentino.
Il padiglione offre 2000 metri quadrati di storia legata alla natura e al territorio dove nascono i nostri vini. Non solo i visitatori stranieri, che tanto apprezzano la nostra vitivinicoltura, ma anche gli italiani amanti del settore, ritrovano in questo spazio una possibilità per approfondire la propria passione. Andando alla scoperta di vini, viti, cantine e persone di tutto il mondo che ruotano in questo settore, ci si potrà immergere anche in un’intera area dedicata al vino trentino, con 56 etichette fra vini fermi e Trentodoc. Un’occasione importante per il Trentino, le sue cantine e le case spumantistiche, per dare visibilità a tutto il territorio. Non a caso l’Istituto Trento Doc e il Consorzio Vini del Trentino, si presentano uniti, con il supporto della Provincia Autonoma di Trento, sotto l’egida del Trentino nel padiglione “Vino, a taste of Italy”. A rappresentare il Trentino vitivinicolo il presidente del Consorzio Vini del Trentino, Alessandro Bertagnoli, e il presidente dell’Istituto Trento DOC, Enrico Zanoni. Durante la giornata è prevista una tavola rotonda sul tema “Il vino nella tradizione gastronomica italiana” con Enzo Vizzari e gli chef Heinz Beck, Niko Romito, Massimiliano Alajmo, Davide Oldani e Antonio Santini. Tra i relatori anche alcuni apprezzati critici: Fiammetta Fadda, Marco Bolasco, Luigi Cremona, Andrea Grignaffini e Paolo Marchi. Questo l'elenco dei 22 produttori e case spumantistiche partecipanti a Expo: Abate Nero, Altemasi, Cantina Mori Colli Zugna, Cantina Rotaliana di Mezzolombardo, Cantina Toblino, Cavit, Cantine Monfort, Conti Wallenburg, Donati Marco, Endrizzi, Ferrari F.lli Lunelli, Fondazione Edmund Mach – Istituto Agrario di S. Michele, Gaierhof, Letrari, Maso Poli, Mezzacorona, Moser, Pedrotti Spumanti, F.lli Pisoni, Rotari, Vallarom, Zeni Roberto. Per maggiori informazioni su Expo 2015 e il vino trentino: www.expovinotrentino.com e www.expo2015.tn.it), strumento messo anche a disposizione dei visitatori all’interno del Padiglione “Vino, a taste of Italy”.
Operatori statunitensi hanno incontrato aziende trentini nei settori alimentari e vitivinicolo EXPO MILANO 2015, DELEGAZIONE STATI UNITI VISITA IL TRENTINO
Una delegazione di operatori americani ha visitato in questi giorni il Trentino, accompagnati da Trentino Sviluppo. I delegati, arrivati in Italia in occasione di Expo 2015, hanno prolungato la visita fino alla nostra provincia per approfondire la conoscenza e stringere eventuali rapporti commerciali con realtà economiche trentine ed aziende locali. Con la delegazione americana erano presenti rappresentanti del ministero dell’Agricoltura che in passato avevano seguito i processi per l’apertura del mercato americano per le mele trentine. Della delegazione facevano parte, tra gli altri, alcuni tra i principali importatori di ortofrutta in Usa, interessati in particolare alle mele ma anche ai kiwi, alle susine e all’uva in grappolo.
La delegazione americana ha visitato Fondazione Mach, ed alcune aziende e poli produttivi locali, tra cui le celle ipogee di Melinda e il magazzino Valli del Sarca a Pietramurata, da dove partono i container di mele per gli Stati Uniti. Nel corso dell’incontro sono stati discussi i principali problemi di refrigeramento, conservazione, imballaggio e spedizione delle mele verso gli Stati Uniti, con l’obiettivo di incrementarne sensibilmente la presenza sul mercato. La delegazione era composta anche da operatori commerciali del settore del vino, tra cui importatori, distributori di bevande e fornitori di negozi di specialità alimentari ed esperti di vino. Per loro sono state programmate visite con degustazione in alcune cantine e in un’azienda leader nella trasformazione della frutta (succhi, sciroppi, confetture, marmellate ecc). Tra i risultati più interessanti da segnalare la concreta possibilità di iniziare una fornitura di vino trentino in California a partire dal prossimo ottobre. Nel corso dei prossimi mesi si prevede la presenza sul territorio di altre delegazioni estere attirate dall’Expo, provenienti da paesi di grande interesse per l’export trentino come Asia, America Latina, Medio Oriente. Gli eventi sul territorio sono coordinati dalla Provincia Autonoma di Trento in collaborazione con l’Istituto Commercio Estero e realizzati operativamente da Trentino Sviluppo.
Lunedì 25 maggio, ad ore 14.30, presso la Sala Rosa della Regione, Trento AGRITURISMO "FAMILY IN TRENTINO". BINOMIO VINCENTE PER LO SVILUPPO LOCALE
Il convegno prenderà il via da una serie di domande/stimolo: qual è il modo migliore di avvicinarsi al territorio e conoscerlo se non attraverso i suoi prodotti enogastronomici e attraverso l'esperienza diretta che prevede un coinvolgimento della famiglia nella vita quotidiana? Qual è la funzione educativa, ambientale, alimentare degli agritur? Qual è il significato del marchio “Family in Trentino” per un agritur? Il convegno darà risposta a questi e ad altri quesiti al fine di rendere un affresco più ricco ed esauriente possibile dell’ampio panorama che compone l’agriturismo trentino e di porre le basi per i prossimi traguardi da raggiungere.
Gli agritur, oltre ad offrire ai loro ospiti prodotti genuini di alta qualità, li coinvolgono in prima persona. Il visitatore non è cliente, ma ospite di una famiglia: in questo modo ci si può ritrovare a sperimentare le emozioni della vita rurale, esperienza che arricchisce i bambini e tutta la loro famiglia, non a caso il comparto di recente ha acquisito il marchio “Family in Trentino”. Da questa premessa prenderà corpo la tavola rotonda dal titolo “Agriturismo Family in Trentino, binomio vincente per lo sviluppo locale”, che analizzerà le varie facce di questo poliedrico mondo: l’educazione ambientale e alimentare, il ruolo educativo delle fattorie didattiche, le politiche agricole provinciali e la disciplina degli agritur. Da questa premessa prenderà le fila il convegno "Agriturismo "Family in Trentino". Binomio vincente per lo sviluppo locale", organizzato dall’Agenzia per la famiglia in collaborazione con l'Associazione Agriturismo trentino e il Servizio agricoltura della Provincia autonoma di Trento.
Al meeting, che si terrà lunedì 25 maggio, ad ore 14.30, presso la Sala Rosa della Regione (Trento), sono stati invitati i referenti gli agritur trentini, il presidente dell’associazione Agriturismo trentino, i referenti del Servizio agricoltura provinciale e, infine, si susseguiranno alcune testimonianze di agritur locali che hanno acquisito recentemente il marchio “Family in Trentino”.
Il convegno darà spazio anche ad EXPO, visto che i temi trattati sono coerenti con quelli al centro della kermesse milanese e il convegno sull’agriturismo “family” troverà ampio spazio anche nel portale di “Trentino all’Expo”.