Giovedì 13 febbraio alle 11 presso la Sala Medievale di Palazzo Festi al Teatro sociale di Trento CULTURA INFORMA: LUCI ED OMBRE DEL LEGNO
Giovedì 13 febbraio alle 11 presso la Sala Medievale di Palazzo Festi al Teatro sociale di Trento, nell'ambito di "Cultura informa", si terrà la presentazione del progetto "Luci ed ombre del legno... Una mostra che viaggia - 2014", dal Trentino una mostra di scultura in legno in giro per l’Italia. Interverranno: Claudio Martinelli, dirigente Servizio cultura della Provincia autonoma di Trento; Remo Tomasetti, presidente Centro Documentazione Lavoro nei Boschi; Renzo Francescotti, presidente della giuria e critico d’arte; Gabriele Bertacchini, curatore della mostra.
Le eccellenze del Trentino protagoniste a «Fruit Logistica» SAPORI E VINI DEL TERRITORIO IN MOSTRA A BERLINO
La più importante fiera al mondo riservata agli operatori del settore ortofrutticolo si è tenuta in Germania dal 5 al 7 febbraio. Nello stand coordinato da Trentino Turismo e Promozione e APOT - Associazioni produttori ortofrutticoli trentini, spazio ai prodotti enogastronomici della nostra provincia.
È terminata venerdì 7 febbraio «Fruit Logistica», la più rinomata fiera al mondo dedicata al comparto ortofrutticolo, un'importane vetrina che anche quest'anno ha consentito agli operatori del settore di allacciare nuovi contatti e presentare la propria offerta. Alla Fiera di Berlino si sono incontrati 2.500 espositori, oltre ai più importanti operatori di tutto il mondo. A questa edizione, a testimoniare l'importanza dell'evento, hanno partecipato espositori in rappresentanza di 80 paesi, mentre i visitatori sono stati ben 58.000, provenienti da 130 nazioni. La nostra provincia ha partecipato alla fiera berlinese con uno spazio istituzionale di 200 metri quadrati, situato al padiglione 2.2 e coordinato da Trentino Turismo e Promozione e APOT (Associazioni produttori ortofrutticoli trentini). L'area ha ospitato i consorzi “la Trentina”, Sant'Orsola e Melinda: dalle mele ai piccoli frutti un'importante fetta delle produzioni di “casa nostra” ha incontrato i tantissimi operatori che hanno partecipato all'evento. «Fruit Logistica rappresenta una piattaforma importantissima per creare o consolidare i rapporti con i clienti di altri paesi, rafforzando la propria competitività all’estero ma anche sul mercato interno, con un'offerta più equilibrata e di alta qualità - spiega Alessandro Dalpiaz, direttore APOT -. In quest’ottica la partecipazione alla fiera ha ancora una volta espresso concretamente la capacità del Trentino di fare sistema, coniugando le esigenze delle imprese con le particolarità del territorio». Nello stand sono state presentate alcune fra le eccellenze che il Trentino vanta in campo enogastronomico, come formaggi e salumi. A rendere il tutto ancora più gustoso ci hanno pensato tre “ambasciatori” del territorio nel settore enologico: Trentodoc, metodo classico di montagna, Teroldego rotaliano D.O.C. e Trentino Grappa. La fiera ha infine offerto l'occasione per presentare l'offerta turistica messa in campo dal territorio della farfalla.
L’aggiudicazione va a Con.Solida, Società di Cooperativa Sociale CONCESSIONE IN USO GRATUITO DEL “CENTRO DIDATTICA AMBIENTALE”
La procedura di selezione del “Centro Didattica Ambientale” sito a Segonzano in località Magnola, si è conclusa con l’aggiudicazione a Con.Solida, Società di Cooperativa Sociale. L’immobile, che fa parte del patrimonio indisponibile della Provincia autonoma di Trento, è nato come struttura con una funzione sociale e di pubblica utilità, con destinazione ad uso didattico ambientale per garantire la proposta di percorsi di educazione ambientale espressamente rivolti alle scuole di ogni ordine e grado, nonché lo sviluppo di progetti socialmente utili ed economicamente sostenibili.
La gestione era affidata all’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente che negli scorsi anni ha appaltato all’esterno i servizi educativi, ricettivi, di pulizia e di custodia. L’incremento dei costi di esercizio e la diminuzione delle risorse per l’effettuazione delle attività didattico-ambientali hanno reso economicamente insostenibile per il bilancio pubblico la gestione della struttura.
In considerazione dell’aspetto economico e delle indicazioni contenute nel Piano di miglioramento della Provincia in merito al coinvolgimento del privato nella gestione di servizi e di attività economiche, la Giunta provinciale, con deliberazione n. 1515 del 26 luglio 2013, ha ritenuto opportuna la concessione in uso gratuito dell’immobile a soggetti privati senza scopo di lucro operanti in provincia di Trento. Il progetto di gestione proposto da Con.Solida prevede la realizzazione di attività legate alla conoscenza dell’ambiente, di progetti nell’ambito del sociale e di iniziative culturali. E’ prevista un’offerta differenziata in grado di raggiungere tutte le fasce d’età, con particolare attenzione ai residenti, durante tutto l’arco dell’anno. Di rilievo è l’intenzione di rapportarsi strettamente con gli enti territoriali locali e con istituzioni ambientali, culturali e a carattere sociale al fine di proporre servizi che meglio soddisfino le esigenze della collettività. La concessione avrà durata quinquennale, con inizio dalla prossima estate. L’utilizzo gratuito dell’immobile è subordinato, oltre che alla realizzazione delle attività previste nel progetto, al sostenimento di tutte le spese di manutenzione, ordinaria e straordinaria e di gestione della struttura.
Mercoledì 19 febbraio, alle 8.15, all’auditorium del Polo scolastico di Cles 17^ GIORNATA TECNICA “LA FRUTTICOLTURA DELLE VALLI DEL NOCE”
Mercoledì 19 febbraio, dalle 8.15 alle 12, presso l’Auditorium del Polo Scolastico di Cles, è in programma la 17esima edizione della giornata tecnica “La frutticoltura delle Valli del Noce” organizzata dalla Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige. Un appuntamento ormai consolidato che fornisce ai frutticoltori l’occasione per informarsi e aggiornarsi sulle principali problematiche del settore.
Per motivi di sicurezza il numero massimo di partecipanti in sala sarà 480. Si consiglia pertanto ai frutticoltori la puntualità. L’evento è promosso dal Centro Trasferimento Tecnologico in collaborazione anche quest’anno con il Consorzio Melinda, propone argomenti di grande attualità ed interesse per il mondo frutticolo: dalle prove sperimentali su ticchiolatura alla difesa tempestiva, dall’efficacia dei trattamenti alla gestione delle piante, dai risultati del monitoraggio scopazzi al piano di azione nazionale.
Oggi pomeriggio, su RaiTre, alle 17.40 circa, la Fondazione Edmund Mach e l’acquacoltura A GEO & GEO LA FONDAZIONE MACH E LA QUALITÀ DEI PESCI DI ALLEVAMENTO
La Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige sarà ospite oggi di Geo & Geo, la trasmissione cardine del pomeriggio di Rai3, condotta in diretta da Sveva Sagramola ed Emanuele Biggi. Fernando Lunelli, responsabile dell’Unità acquacoltura e idrobiologia del Centro Trasferimento Tecnologico, sarà intervistato negli studi televisivi romani di via Teulada, nell’ambito dello spazio cronache, intorno alle ore 17.40, sul tema della qualità e del benessere dei pesci di allevamento.
Focus, dunque, sulle attività condotte dalla Fondazione Edmund Mach nel settore dell’acquacoltura e dell’idrobiologia, comprese le attività sperimentali e di ricerca applicata del centro ittico. L’impianto, che dispone di 138 vasche e un incubatoio con avannotteria ed è strutturato nei settori applicativi della sperimentazione e della ricerca applicata, si propone di sviluppare e migliorare le metodologie d’allevamento delle specie d’interesse naturalistico come il Carpione del Garda, la trota Marmorata, il persico reale e specie commerciali, ma si occupa anche della sperimentazione di vaccini e nuovi farmaci e disinfettanti nonché di ricerche ambientali, monitoraggi ittici, monitoraggi e allevamento del gambero d'acqua dolce nostrano.
Oltre 500 frutticoltori oggi a Cles alla 17esima giornata tecnica della Fondazione Mach TICCHIOLATURA, ILLUSTRATE A CLES LE STRATEGIE PER LA DIFESA 2014
L’appuntamento si conferma uno tra i più attesi e partecipati dal mondo frutticolo trentino. La giornata tecnica “La frutticoltura delle Valli del Noce” organizzata dalla Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, giunta alla 17esima edizione, ha registrato un boom di partecipanti con oltre 500 frutticoltori presenti. Riflettori puntati sulla ticchiolatura, il patogeno più pericoloso per il melo che l’anno scorso si è manifestato in tutta la sua gravità. I tecnici di San Michele hanno fornito ai frutticoltori gli elementi per poter mettere a punto una appropriata difesa per il 2014. Si è parlato anche della situazione scopazzi che per la Val di Non al momento risulta sotto controllo, del modello di frutteto sostenibile, già realtà nelle aziende sperimentali di Maso Part e Maso Maiano, ma anche del Piano di azione nazionale sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, entrato in vigore proprio in questi giorni.
Il direttore generale, Mauro Fezzi, ha presentato il gruppo di lavoro congiunto Fondazione Mach – mondo produttivo, la cui costituzione è stata approvata dal consiglio di amministrazione. Il gruppo avrà il compito di condividere e concordare le linee dell’assistenza tecnica con riferimento particolare alla difesa delle colture, affinché le strategie messe a punto possano trovare un punto di riferimento continuo ed evitare situazioni critiche come quelle avvenute nell’ultima annata a causa del problema della ticchiolatura.
Vittorio Rossi dell’Università di Piacenza ha parlato di biologia della ticchiolatura e relativi modelli matematici, lasciando spazio poi alla presentazione delle prove sperimentali, in riferimento ai prodotti utilizzati e alla difesa tempestiva. Per quanto riguarda gli agrofarmaci, Davide Profaizer, Graziano Giuliani e Gino Angeli hanno spiegato che la revisione delle sostanze attive impiegabili in difesa sta riducendo la quantità dei prodotti disponibili e imporrà ulteriori limiti nel numero di applicazioni e nelle dosi, illustrando le potenzialità derivanti da alcuni prodotti, tra cui lo solfo e i fosfiti di potassio. Flavia Forno, Romano Maines e Luisa Mattedi hanno portato l’esperienza di difesa tempestiva applicata da diversi anni nella frutticoltura biologica portando all’attenzione quattro importanti precondizioni: la dotazione di un buon bagaglio di conoscenze da parte del frutticoltore ricorrendo anche all’uso oculato dei modelli previsionali, la riduzione dell’inoculo laddove possibile, il contenimento delle infezioni primarie e un corretto uso dei prodotti rameici (preventivi), polifosfuro e zolfi (germinazione) e curativi (bicarbonato di potassio). Mario Springhetti, Luigi Tolotti, Andrea Branz, Gianluca Giuliani, Roberto Torresani hanno proposto alcune strategie di difesa per il 2014. Vediamole in sintesi. Per ridurre il potenziale d’inoculo già in autunno era stata consigliata la pacciamatura delle foglie; questa operazione è opportuno ripeterla in primavera per accelerare la loro degradazione. Il melo è sensibile alla ticchiolatura già dallo stadio di “punte verdi” quindi è importante fin dalla ripresa vegetativa essere in condizioni di eseguire una razionale difesa –spiegano i tecnici. Le infezioni primarie reali di ticchiolatura che si verificano durante una stagione sono di solito 3 - 4; con l’utilizzo di tutti i mezzi a disposizione (previsioni meteo, controllo dell’accrescimento, verifica volo ascospore, modelli previsionali, ecc.) si cercherà di individuare queste situazioni dove eseguire una difesa particolarmente attenta. I trattamenti preventivi eseguiti il più possibile vicino al verificarsi della pioggia si confermano sempre i più efficaci quindi sono la base della difesa; buoni risultati si ottengono anche intervenendo con fungicidi di contatto ad inizio pioggia. Il polisolfuro di calcio, molto utilizzato nella frutticoltura biologica, è un fungicida che presenta una elevata efficacia; va impiegato rispettando alcune attenzioni per evitare di avere fenomeni di fitotossicità. I prodotti curativi (anilinopirimidine e IBS) è opportuno utilizzarli il meno possibile sia per la loro efficacia non completa, sia per ridurre al minimo la possibilità che si verifichi il fenomeno della resistenza. “E’ importante ribadire –sottolineano i tecnici- che il risultato della difesa dipende da molti fattori, anche il miglior prodotto fornirà risultati parziali se impiegato in modo non razionale o non arriva in quantità adeguata in tutte le parti della pianta. Spazio poi al tema dell’efficacia dei trattamenti con l’intervento di Piergiorgio Ianes, Maurizio Chini, Matteo de Concini, Stefano Bott, Daniel Bondesan, Claudio Rizzi che dalle molte osservazioni e prove di campo hanno apurato che la distribuzione degli agrofarmaci risulta spesso insufficiente sulle cime e che per ridurre la problematica è necessario conoscere le prestazioni della propria irroratrice e impiegarla correttamente. Ecco, dunque, le indicazioni tecniche per la distribuzione ottimale. Alberto Dorigoni ha parlato di gestione delle piante come di uno snodo che condiziona tutta l’agrotecnica mettendo in luce gli aspetti e i vantaggi derivanti dalla forma di allevamento in parete quanto riguarda la riduzione degli input di manodopera e chimica in frutticoltura. Un frutteto costituito da file strette e basse apre ad un ventaglio di possibilità tecniche che vanno dalla meccanizzazione del diradamento e del diserbo, della potatura estiva ed invernale a finestre, fino alle reti polifunzionali e agli atomizzatori a ultra-bassa deriva. E nuove opportunità andranno studiate, come la manipolazione del microclima intorno alle piante con reti anti-pioggia, o il trattamento con sistemi fissi che non necessitano di atomizzatori. Ne trarrà vantaggio la gestione intera del frutteto, più semplice, la difesa dai patogeni, con meno chimica, la sicurezza dell’operatore che userà meno carri raccolta e scale, il consumatore che troverà un prodotto più pulito, e infine l’ambiente meno contaminato da fenomeni di deriva degli antiparassitari. Fabrizio Dolzani ha presentato i risultati del monitoraggio scopazzi, indagine che ha interessato 265 ettari in provincia di Trento di cui 128 nelle valli del Noce, 46 in Valsugana, 48 a Trento Nord, 43 fra Trento Sud e Valli del Sarca. Nelle valli del Noce la situazione risulta complessivamente buona. Infatti sul portainnesto M 9, che interessa ormai l’87 % degli impianti, la percentuale di piante infette nel 2013 si attesta mediamente allo 0,24 % con un leggero incremento nell’alta valle (0,57 %). Negli impianti su portainnesto medio-debole ( M 26), medio ( M106 ) e forte ( Franco ), che occupano il restante 13 % della superficie, si riscontra una presenza più elevata della malattia con punte del 30 % ed oltre. Renato Martinelli della PAT ha illustrato le linee Piano d’azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN) entrato in vigore il 13 febbraio. “La frutti-viticoltura trentina – ha detto- può guardare senza eccessivo timore agli obblighi derivanti dal Piano: il percorso intrapreso da oltre 20 anni con l’adozione in forma volontaria di specifici disciplinari di produzione ed il ruolo svolto dal servizio di assistenza tecnica, costantemente impegnata nel preparare e supportare gli agricoltori nelle scelte tecniche consentirà di rispettare senza particolari difficoltà i nuovi obblighi”.
Promossa da Servizio Foreste e fauna e Camera di commercio ritorna presso la Federazione provinciale allevatori una iniziativa unica in Italia ASTA LEGNAME DI PREGIO: DOMANI LA TERZA EDIZIONE
Il Servizio Foreste e Fauna della Provincia autonoma di Trento e la Camera di Commercio organizzano per domani, venerdì 21 febbraio 2014, con inizio alle ore 10 presso la sede della Federazione provinciale degli allevatori in via delle Bettine, 40 a Trento, la terza edizione della vendita all'asta di legname trentino di pregio.
Si tratta dell'unica esperienza di questo tipo in Italia, al contrario di quanto succede ad esempio in Germania, Francia e Austria. Nel nostro paese, infatti, sono già rare le esperienze di lotti di legname interi. In questo caso si da invece valore al legname di pregio (per strumenti musicali, per manufatti di pregio, per decorazioni), che si trova in una prcentuale ridotta (1-2%) tra tutte le piante del bosco che vengono tagliate. All'asta di domani saranno presenti essenze pregiate provenienti dai boschi del Trentino, come l’abete rosso - anche con caratteristiche di risonanza - il larice, il pino cembro, l’abete bianco, il noce, il ciliegio, il frassino e il tiglio per un totale di 150 tronchi che saranno accuratamente selezionati e suddivisi in lotti minimi. I venditori sono principalmente i Comuni trentini, ASUC e Agenzia provinciale delle foreste demaniali, quasi tutti in possesso di certificazione Pefc, ma sempre più numerosi anche i privati.
Interverranno all’evento Adriano Dalpez, presidente della CCIAA di Trento; Paride Gianmoena, presidente del Consorzio dei comuni trentini; Romano Masé, dirigente del Dipartimento territorio, agricoltura, ambiente e foreste della Provincia autonoma di Trento. In occasione dell’asta interverranno anche Fabio Ognibeni, titolare dell’azienda Ciresa di Tesero - attiva nel campo della produzione di strumenti musicali con legno di risonanza - Franco Simoni, liutaio di Treviso, Konrad Greif, custode forestale della Ripartizione foreste della Provincia autonoma di Bolzano che, nell’ambito di un dibattito moderato dal giornalista Andrea Selva, approfondiranno alcuni aspetti relativi all’utilizzo, alla valorizzazione e al taglio del legname di pregio.
Fino al 30 giugno per una serie di contributi AIUTI DE MINIMIS IN AGRICOLTURA: PROROGATI I TERMINI
Con una delibera firmata dall'assessore all'agricoltura Michele Dallapiccola la Giunta provinciale ha provveduto stamane a prorogare al 30 giugno la validità di una serie di aiuti, attuati in regime de minimis, in materia di agricoltura
La normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato in regime de minimis, con particolare riferimento a due Regolamenti comunitari (Reg. (CE) N. 1998/2006 del 15 dicembre 2006 e Reg. (CE) N. 1535/2007 del 20 dicembre 2007) stabilisce, come termine ultimo di applicazione, la data del 31 dicembre 2013. In entrambi i regolamenti viene peraltro previsto che i regimi esentati in forza dei medesimi possano continuare a beneficiare dell’esenzione durante un periodo transitorio di sei mesi e quindi fino al 30 giugno 2014. Considerato che per i regimi di aiuto de minimis istituiti dalla Provincia era stato appunto previsto come termine finale il 31 dicembre 2013, la Giunta ha dunque disposto di prorogare la validità dei medesimi nonchè i rispettivi criteri attuativi fino al 30 giugno 2014. Risorse finanziarie permettendo, potranno quindi essere aperti fino a tale data bandi per beneficiare di contributi per il controllo e la certificazione del processo produttivo del metodo di produzione biologico, le attività di assistenza ai consorzi di miglioramento fondiario commissariati, l’avviamento ed il funzionamento delle forme associative, la qualità dei prodotti, relativamente alle produzioni di qualità, riconosciute e certificate a livello provinciale, la partecipazione a manifestazioni fieristiche internazionali.
Alla Federazione Allevatori la terza edizione dell'iniziativa promossa da Camera di Commercio e Servizio Foreste e fauna della Provincia LEGNAME DI PREGIO "A RUBA": TUTTI VENDUTI I LOTTI MESSI ALL'ASTA
Il "suono della foresta", quello evocato dalle note di un violino costruito con il legno d'abete di risonanza che cresce a Paneveggio, ha accolto stamane alla Federazione provinciale degli allevatori la terza edizione dell'Asta di legname trentino di pregio, organizzata dalla Camera di commercio di Trento in collaborazione con il Servizio Foreste e fauna della Provincia. Un appuntamento unico in Italia, che ha richiamato nel piazzale di via delle Bettine una folla di artigiani, falegnami, commercianti ed operatori del settore, attirati dai 150 selezionatissimi tronchi di essenze pregiate, tutti provenienti dai boschi del Trentino, messi all'asta da Comuni, Asuc, Agenzia provinciale delle foreste demaniali e privati.
I 150 tronchi messi all'asta sono stati tutti venduti, con rialzi che per le essenze più pregiate hanno raggiunto anche il 150 per cento della base d'asta. Il tronco che ha fatto registrare l’aumento maggiore è stato un abete rosso venduto a 300 Euro al mc rispetto ad un prezzo di partenza di 120 Euro al mc. Un rialzo del 20% è stato messo a segno dal più pregiato tronco di abete di risonanza, venduto a 600 Euro al mc rispetto ad una base d’asta di 500 Euro.
Al di là dell'aspetto commerciale, l'obiettivo dell'iniziativa, che si è meritata fin dalla sua prima edizione un'attenzione ed una visibilità, anche da parte dei media nazionali, del tutto particolari, è prevalentemente culturale e di promozione del legname trentino di pregio e delle possibilità d'impiego, in particolare, per l'arredamento. Una formula di successo confermata dall'edizione 2014 dell'asta, caratterizzata oltre che dall'intermezzo musicale del violinista Francesco Iorio, dagli interventi - coordinati dal giornalista Andrea Selva - di un liutaio, il trevigiano Franco Simeoni ("Un legno di abete di risonanza di alta qualità ha una capacità di trasmissione delle vibrazioni sonore di 6 mila metri al secondo, pari a quella della fibra di carbonio"), del custode forestale altoatesino Konrad Greif, autore di un accurato calendario dei migliori periodi dell'anno adatti al taglio del legname, e di Fabio Ognibeni, titolare dell'azienda Ciresa di Tesero, ormai nota nel mondo della liuteria internazionale non solo per la produzione di casse armoniche per pianoforti, arpe, viole e violini ma anche per le "opere sonore", particolari diffusori acustici, ma in realtà qualificabili come veri e propri strumenti musicali", costruiti in legno di risonanza.
Voci autorevoli e appassionate di un mondo, quello del legno, che ha molto da raccontare ma che ancora di più potrebbe svilupparsi mettendo a fattor comune le esperienze, competenze e sperimentazioni, anche normative, che in Trentino hanno già portato, ad esempio, alla certificazione Pefc di oltre 252 mila ettari di foreste (il 73 % dell'intera superficie forestale del Trentino) rappresentate da 311 proprietà complessivamente (di cui 193 Comuni), attraverso un sistema che può contare su 50 Consorzi di vigilanza boschiva con 171 custodi forestali che gestiscono la certificazione forestale.
Da circa vent'anni - ha ricordato il segretario generale della Camera di commercio Mauro Leveghi - l'ente camerale organizza le aste di legname: "Un'attività che nasce dall'intento di stimolare quanto più possibile l'incontro tra proprietari di boschi e utilizzatori finali di questa straordinaria materia prima al fine di promuovere l'impiego del legno trentino per usi nobili, quali - ad esempio - la scultura, l'arredo interno e la liuteria". Il Trentino del legno - lo ha fatto capire anche in questa occasione Roberto Calliari del Consorzio dei Comuni - può spendere competenze e capacità organizzative elevate (la nostra provincia sta ad esempio curando corsi specifici sulla certificazione forestale anche all'estero, in Albania, e recenti sono due manifestazioni certificate Pefc quali i Mondiali di sci nordico 2013 in Val di Fiemme e le Universiadi), certo è che gli stessi comuni, vista le entrate in calo, "dovranno diventare più virtuosi anche nella gestione delle foreste". Un richiamo alle necessità dettate dalla congiuntura economica è venuto anche da Maurizio Zanin, dirigente del Servizio Foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento, che ha annunciato importanti novità per i prossimi mesi relativamente alla ridefinizione di alcune misure mirate di sostegno del Progetto Legno: "Occorre sviluppare anche in questo settore tutte le risorse economiche, potenziare la meccanizzazione forestale e la capacità di attivare ulteriori sinergie per sviluppare ulteriormente la filiera del legno".
Tra una settimana sarà l'1 marzo, inizio della primavera meteorologica, e i boscaioli sanno che questo è l'unico giorno dell'anno in cui il legno, se tagliato dopo il tramonto, "non brucia". Un'altra cosa utile da sapere sul meraviglioso mondo del legno.
La casella di posta psr2014-20@provincia.tn.it a disposizione dei portatori d'interesse COSA CHIEDETE AL PSR 2014-2020? APERTA LA CONSULTAZIONE ON LINE
Al fine di ottenere un’azione di programmazione incisiva ed efficace la Provincia, tramite il Dipartimento Territorio, agricoltura, ambiente e foreste ha cercato di arricchire lo scambio e il confronto con i portatori di interesse per ascoltarne i bisogni, le osservazioni e delineare gli obiettivi comuni che si intendono perseguire con il Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020.
Dopo una prima fase di consultazione, avviata nella primavera del 2013 e conclusa a inizio 2014, che ha visto il coinvolgimento degli stakeholder sugli aspetti generali e le Priorità del PSR, il confronto è stato ampliato con la consultazione in rete. Gli interessati possono inviare i loro contributi all’indirizzo email psr2014-20@provincia.tn.it. Indicare se le osservazioni sono generali o in riferimento ad una priorità. I contributi e le osservazioni pervenute verranno rese pubbliche per facilitare la lettura e la condivisione delle informazioni con tutti gli interessati. Dal mese di aprile la consultazione verrà ampliata alla bozza del PSR.