Messaggi senza risposta | Argomenti attivi Oggi è 19/11/2024, 2:59




Rispondi all’argomento  [ 931 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21 ... 94  Prossimo
Provincia Autonoma di Trento 
Autore Messaggio
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 68638
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
Giovedì 23 gennaio, ore 10, a San Michele seminario BIOMASTER con gli assessori provinciali
BIOMASSE, BIOGAS, BIOMETANO: UNA FILIERA VINCENTE VERSO IL 2020

E’ in programma giovedì 23 gennaio, dalle 10 alle 16, a San Michele all’Adige, presso la sala conferenze del Palazzo della Ricerca e della Conoscenza, il seminario regionale del progetto Biomaster coordinato dalla Fondazione Edmund Mach alla presenza degli assessori Michele Dallapiccola e Mauro Gilmozzi. Saranno illustrati i contenuti del decreto sul biometano e presentati gli esempi più significativi a livello nazionale e locale di progetti e iniziative sul tema biomasse, biometano e biogas.

L’incontro assume rilevanza nazionale alla luce della recente approvazione del nuovo decreto sul biometano che introduce anche in Italia i meccanismi incentivanti per la produzione di un carburante ottenuto da fonti rinnovabili. Davanti ad un pubblico composto da amministratori, addetti del settore, progettisti e consulenti interverranno autorevoli esperti a livello nazionale. Il tema del trattamento delle biomasse per la produzione di biogas e biometano è stato affrontato dal Centro Trasferimento Tecnologico della Fondazione Edmund Mach assieme agli altri partner trentini ed europei nel corso dei tre anni di durata del progetto Biomaster.

Da un lato le biomasse di rifiuto, dall’altro gli scarti agricoli e zootecnici, entrambe risorse idonee alla produzione di biogas e di fertilizzanti organici, coinvolgono aspetti di ordine ambientale, energetico, dei trasporti: in questo contesto il mondo agricolo non svolge solo il ruolo di produttore di biomasse ma anche quello di utilizzatore degli ammendanti prodotti. Nell’ambito di questo tema si inseriscono gli interventi degli assessori provinciali competenti in materia, Mauro Gilmozzi e Michele Dallapiccola. (sc)

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)


22/01/2014, 15:40
Profilo WWW
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 68638
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
Giovedì 23 gennaio, dalle 9 alle 12, a Vigalzano, incontro tecnico su fragola e piccoli frutti
FRAGOLA E PICCOLI FRUTTI, GIOVEDI INCONTRO TECNICO A VIGALZANO

Giovedì 23 gennaio, dalle 9 alle 12, presso la sede di Vigalzano, la Fondazione Edmund Mach organizza una giornata tecnica su fragola e piccoli frutti. L’incontro si propone di offrire agli agricoltori un momento di riflessione e di aggiornamento sulle problematiche individuate con il mondo produttivo.

“La giornata –spiega il dirigente del Centro Trasferimento Tecnologico, Michele Pontalti- vuole essere un primo passo nel trovare dei punti di incontro fra tutti gli attori che operano nel settore dei piccoli frutti per poter orientare le attività verso obiettivi chiari e condivisi”. Giovedì dunque, nella sede periferica di Vigalzano, dove si concentrano le attività di ricerca, sperimentazione e consulenza svolte dalla Fondazione Edmund Mach nel comparto dei piccoli frutti, si tratteranno diversi temi. In primis, la difesa fitosanitaria della fragola, nell’ottica della riduzione dei prodotti fitosanitari di sintesi e degli eventuali residui, attraverso il confronto di diverse strategie di protezione delle piante, compresi i prodotti fitosanitari a basso impatto ambientale e di origine naturale. Si illustreranno gli effetti di differenti concimazioni del lampone fuori-suolo per migliorare le conoscenze relative a questa tecnica di coltivazione, ma si affronterà anche il problema Drosophila Suzukii, analizzando il comportamento dell’insetto nel corso del 2013, annata particolarmente difficile per la difesa da questa avversità, per fare il punto sulle possibili strategie di contenimento attraverso le esperienze di controllo attuate presso le aziende di alcuni produttori. (sc)

Giornata tecnica piccoli frutti

Giovedì, 23 Gennaio 2014 - ore 08:45
Fondazione E. Mach - Via della Val 2, Loc. Costa di Casalino – Vigalzano - Pergine Valsugana (TN)
PROGRAMMA
08.45 Registrazione dei partecipanti
09.00 Apertura lavori - Michele Pontalti
09.15 Protezione della fragola con riduzione dell'apporto chimico - Sandro Conci, Davide Profaizer
09.45 Concimazione del lampone fuorisuolo: effetto della conducibilità elettrica - Paolo Zucchi
10.15 Pausa caffè
10.30 Evoluzione e comportamento di Drosophila suzukii in Trentino nel 2013 - Alberto Grassi
11.00 Strategie di contenimento delle infestazioni di Drosophila suzukii - Gianpiero Ganarin
11.30 Discussione
12.00 Chiusura
Moderatore: Tommaso Pantezzi

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)


22/01/2014, 15:42
Profilo WWW
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 68638
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
Rapporto di Meteotrentino
UN GENNAIO CON PIOGGE QUASI DA RECORD

Nel fine settimana del 17, 18 e 19 gennaio 2014 l’ennesima perturbazione ha interessato il territorio trentino contribuendo a caratterizzare questo inizio 2014 come un periodo particolarmente ricco di precipitazioni. Gennaio è solitamente uno dei mesi più asciutti dell’anno ma alla data odierna la stazione di Trento Laste ha già registrato 158 mm contro una media di 28 mm delle prime due decadi. Il record per ora appartiene al 1985 ma questo gennaio non è ancora terminato...

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)


22/01/2014, 21:15
Profilo WWW
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 68638
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
I tecnici ARCA incontrano professionisti e pubblico all’importante fiera di settore
L’EDILIZIA IN LEGNO DI QUALITÀ TRENTINA PROTAGONISTA A KLIMAHOUSE

ARCA, il sistema di certificazione per le costruzioni in legno di qualità promosso da Trentino Sviluppo, sarà presente a Bolzano dal 23 al 26 gennaio nella qualificata cornice di Klimahouse, la fiera leader in Italia nei settori dell’efficienza energetica e della sostenibilità in edilizia che ospita espositori altamente specializzati provenienti da tutta Europa. I progettisti, costruttori, committenti avranno l’opportunità di i vantaggi del costruire in legno secondo le regole tecniche fissate da ARCA, in grado di elevati livelli di performance sia in campo energetico che per quanto riguarda la resistenza al fuoco e ai terremoti, il comfort e la sostenibilità ambientale. Saranno presenti in fiera con i loro stand.

Lo stand
Collocato in posizione strategica, nel Settore C/D stand - D23/14, lo spazio ARCA gode di forte effetto scenografico, grazie ai pannelli in abete, a marchio Trentino, che uniscono il calore tipico della materia legno all’impostazione minimal del design contemporaneo.

I cantieri ARCA
Lanciato sul mercato nel 2011, il sistema di certificazione ARCA è già presente in diversi cantieri trentini e di alcune regioni italiane. Quattro gli edifici già certificati, fra i quali spiccano l’Auditorium de L’Aquila e l’Ecohotel Bonapace di Nago Torbole, 30 certificazioni attive, delle quali 8 fuori regione, a conferma dell’interesse suscitato dal progetto, soprattutto da parte dei committenti privati.

I partner in fiera
A Klimahouse saranno presenti con i loro stand i partner costruttori ARCA: Biohabitat di Folgaria, Ille di Condino, Fanti di Malosco, L’Infisso di Dro, Log House di Trento, Nordhaus di Mezzolombardo, Rasom di Predazzo, Silvestri di Trento, Sintec Home di Storo, STP di Taio, Zephir di Pergine,

Per saperne di più
Il sito www.arcacert.com è il portale di riferimento del sistema di certificazione ARCA, dove è possibile approfondire i dettagli del progetto, conoscere le procedure di accreditamento e di certificazione degli edifici, consultare e scaricare i regolamenti tecnici che disciplinano la certificazione dei prodotti. Scaricabili dal sito anche i materiali informativi per il pubblico.

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)


23/01/2014, 21:17
Profilo WWW
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 68638
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
Si è svolto ieri San Michele il seminario del progetto Biomaster con gli assessori provinciali Gilmozzi e Dallapiccola
IL TRENTINO PUNTA SULL’ENERGIA SOSTENIBILE DA BIOMASSE DI SCARTO

Grande affluenza di amministratori, tecnici e funzionari a San Michele all’Adige, per il seminario regionale del progetto Biomaster organizzato dalla Fondazione Edmund Mach, alla presenza degli assessori Mauro Gilmozzi e Michele Dallapiccola. Sotto la lente di ingrandimento il decreto sul biometano, recentemente approvato, che introduce anche in Italia i meccanismi incentivanti per la produzione di carburante ottenuto da fonti rinnovabili e apre nuovi scenari per la valorizzazione delle biomasse.

L’assessore provinciale alle infrastrutture e all’ambiente, Mauro Gilmozzi, intervenuto dopo i saluti di apertura del presidente Francesco Salamini, ha sottolineato l’impegno della Provincia autonoma di Trento nel comparto delle biomasse, illustrando le linee di programmazione e azione contenute nel Piano energetico-ambientale provinciale. “L’obiettivo – ha detto Gilmozzi - è arrivare al 36- 44 per cento di energia prodotta e consumata all’interno del nostro territorio con fonti rinnovabili” . L’impegno riguarda non solo il comparto idroelettrico, ma anche le biomasse (forestali e agricole) ed i rifiuti. L’assessore ha evidenziato che la politica provinciale deve essere orientata anche all’utilizzo del biogas nei trasporti, nella produzione di energia, nei consumi quotidiani. “In tal senso – ha continuato - gli incentivi statali previsti dal decreto possono essere determinanti nel favorire la costituzione di una rete tra tutti i sogetti coinvolti.

Nel pomeriggio, introdotto dal direttore generale della Fondazione Edmund Mach, Mauro Fezzi, è intervenuto anche l’assessore provinciale all'agricoltura, foreste, turismo e promozione, caccia e pesca, Michele Dallapiccola, che ha sottolineato la necessità di ottimizzare la convivenza tra le attività agricole e la popolazione trentina. “Se questo poi può avvenire all’insegna dell’esercizio tecnico di una produzione energetica sostenibile -ha puntualizzato- parliamo di un indubbio segno di progresso e di ottimale gestione del territorio”.
Al centro del seminario il progetto Biomaster sul biometano e biogas coordinato in Trentino dalla Fondazione Edmund Mach tramite l’Unità biomasse ed energie rinnovabili del Centro Trasferimento Tecnologico. Finanziato dal programma Intelligent Energy Europe, coinvolge oltre all’Italia, la Svezia, il Regno Unito, l’Austria e la Polonia, e si propone – come hanno spiegato Stefano Proietti dell’Istituto di Studi per l'integrazione dei sistemi di Roma ente capofila e Silvia Silvestri della Fondazione Mach- di promuovere l’impiego del biometano ottenuto dal trattamento delle biomasse di scarto e di rifiuto per l’immissione nella rete del gas naturale e per l’utilizzo nei mezzi di trasporto.
L’incontro, moderato da Lorenzo Andreotti de L’Informatore Agrario, ha focalizzato l’attenzione su tre precise aree: la valorizzazione delle biomasse di origine urbana, la gestione delle biomasse agricole e zootecniche, e il metano e biometano per il settore trasporti. In riferimento alla prima area sono stati presentati progetti e iniziative a livello nazionale e locale, come l’impianto di Cadino di digestione anaerobica che sfrutta la frazione organica dei rifiuti urbani (Andrea Ventura), l’attività dell’ACEA di Pinerolo (Davide Mainero) o ancora dell’ETRA di Padova (Walter Giacetti) .
Per quanto riguarda la gestione delle biomasse agricole e zootecniche, Lorenzo Maggioni, responsabile del settore ricerca del Consorzio Italiano Biogas, ha illustrato il decreto del 5 dicembre 2013 che stabilisce regole e incentivi per l’immissione nella rete del gas naturale e l’uso come biocarburante o in cogenerazione del biometano. Spazio poi alla gestione degli effluenti zootecnici con un quadro nazionale aggiornato sullo sviluppo del settore del biogas e biometano (Claudio Fabbri del CRPA) e un approfondimento dedicato ai piccoli impianti idonei alle realtà alpine (Matteo Zandonai della Società Syneco).
Per quanto attiene al mondo dei trasporti, al quale il decreto ha riservato particolare attenzione premiando il biometano per tale uso, si segnalano gli interventi di Renzo Ciccilloni del Centro Ricerche Fiat di Trento, partner di Biomaster, del presidente di Assogasmetano, Paolo Vettori, di Carlo Costa dell’ Autostrada del Brennero. Giuliano Giacomelli di Trentino Trasporti, partner tecnico del progetto Biomaster, ha presentato un quadro di confronto tra veicoli tradizionali e veicoli a metano, sulla base dell’esperienza aziendale maturata e della pianificazione futura. Si tratta di una filiera interessante ed innovativa, che potrà trovare applicazione anche nelle regioni alpine e che contribuirà all’ottenimento del 10% di biocombustibili entro il 2020 imposto dall’Unione europea a tutti gli Stati membri.

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)


25/01/2014, 8:17
Profilo WWW
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 68638
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
Approvato dalla Giunta il Piano provinciale, domande entro il 28 febbraio
RICONVERSIONE VIGNETI: AL TRENTINO 1,5 MILIONI DI EURO

Per la ristrutturazione e riconversione dei propri vigneti, i viticoltori trentini potranno contare per la campagna 2013-14 su oltre 1 milione e mezzo di euro. A tanto ammontano infatti le risorse comunitarie volte a finanziare tale specifica misura di sostegno al settore vitivinicolo assegnate alla Provincia autonoma di Trento. Con una delibera firmata dall'assessore all'agricoltura, foreste, turismo e promozione, caccia e pesca Michele Dallapiccola, la Giunta ha provveduto oggi ad approvare e adottare il "Piano provinciale per la ristrutturazione e riconversione viticola" per le campagne viticola dal 2013/2014 al 2017/2018.

L’Unione Europea, attraverso l’O.C.M. Vino (Organizzazione Comune Mercato), prevede un regime di misure di sostegno specifiche a favore dei viticoltori. La deliberazione adottata oggi riguarda la “Misura Ristrutturazione e Riconversione vigneti”, ovvero la possibilità per i viticoltori di beneficiare di aiuti per impianti o reimpianti di vigneti. Gli obiettivi del piano di ristrutturazione e riconversione della viticoltura sono:
- l’aumento della competitività dei produttori di uva da vino, attraverso l’adeguamento varietale ai nuovi orientamenti dei consumi;
- l’adozione di sistemi di allevamento che in relazione con l’ambiente possano migliorare la qualità delle uve;
- la scelta della varietà in funzione delle caratteristiche ambientali della zona di produzione;
- la riduzione dei costi di produzione.
Le risorse assegnate alla nostra Provincia per la campagna 2013/14 sono di 1.575.868 euro, con la possibilità di integrazione di economie di altre misure, previa richiesta al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (M.I.P.A.A.F.). L’Organismo pagatore per O.C.M. vino è A.G.E.A. che con apposite circolari dispone le necessarie istruzioni operative per la presentazione della domanda e per la gestione della misura. Agea ha fissato al 28 febbraio 2014 il termine ultimo per la presentazione delle domande per accedere ai benefici previsti dalla misura.
Al fine di accedere all’aiuto, l’azienda viticola interessata dovrà presentare una domanda di realizzazione di un vigneto che risponda ai criteri sopraccitati. In base ai tempi di realizzazione dell’impianto nelle aziende, impianto del vigneto che dovrà comunque essere completato, secondo la tipologia indicata nella domanda, entro la scadenza prevista dall’Organismo Pagatore, può essere scelta la forma di aiuto: pagamento anticipato, prima della conclusione dei lavori, previa presentazione di idonea garanzia fidejussioria o direttamente a collaudo. Il contributo in ogni caso, non può superare il 50% dei costi effettivi della ristrutturazione e della riconversione.
E’ escluso dal contributo il rinnovo di vigneti a fine ciclo. Ai sensi dell’articolo 6 del Regolamento (CE) n. 555/2008, non costituisce operazione di riconversione e ristrutturazione e non beneficia di aiuto il rinnovo normale dei vigneti giunti al termine del loro ciclo di vita naturale. Per rinnovo normale del vigneto si intende il reimpianto della vite sulla stessa particella con la stessa varietà secondo lo stesso sistema di allevamento della vite.

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)


25/01/2014, 8:19
Profilo WWW
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 68638
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
Debutto per i prodotti Blueline, da giovedì 30 gennaio presso due superstore Coop trentini
UN’ETICHETTA INTELLIGENTE VIGILA SULLA FRESCHEZZA DEGLI ALIMENTI

Da domani, giovedì 30 gennaio, nei due superstore di Trento e Rovereto sarà possibile sperimentare su alcuni prodotti freschi l’etichetta “intelligente” in grado di certificarne l’ottimale conservazione. “Blueline”, questo il suo nome, è uno speciale bollino stampato con inchiostro magnetico in grado di segnalare in tempo reale eventuali difformità nella gestione della catena del freddo. Se un prodotto deperibile, come ad esempio un alimento o un farmaco, rimane esposto per un certo periodo a temperature che possono comprometterne un’ottimale conservazione, l’etichetta apposta sulla singola confezione è in grado di registrarlo, segnalandolo al gestore del negozio. Ad ideare il sistema “Blueline” è stata Cold-Pharma, giovane azienda lanciata dal Premio D2T di Trentino Sviluppo e cresciuta negli anni aprendo anche dei canali di distribuzione all’estero, tra cui Israele e Brasile. Un sistema innovativo ed economico che sta attirando l’attenzione di diverse multinazionali nei settori alimentare e farmaceutico.

Le etichette Blueline sono l’unica tecnologia attualmente in grado di permettere questa forma di monitoraggio senza influire sul prezzo finale del prodotto, consentendo di osservare come ci siano dei margini di miglioramento qualitativo dei prodotti ottenibili non solo “all’origine”, ad esempio garantendo genuinità e freschezza degli ingredienti, ma anche tramite processi produttivi e distributivi particolarmente attenti alla gestione delle temperature. L’innalzarsi della temperatura fornisce infatti al prodotto alimentare il “carburante” per il decorso di fenomeni di degradazione, alterazioni che possono comprometterne il gusto, l’aspetto e la sicurezza. Raggrinzimento di verdure confezionate, maturazione “esplosiva” di frutta, chiazze simili ad ustioni su prodotti surgelati, confezioni con rigonfiamenti, yogurt con separazione liquido-massa, sono alcuni segni inequivocabili di questi fenomeni di degrado.
Questi particolari bollini permettono di controllare la bontà della cosiddetta “catena del freddo”, ovvero la conservazione al di sotto di una certa temperatura di prodotti deperibili. L’etichetta è infatti stampata con uno speciale inchiostro magnetico che, pur non cambiando colore, è in grado di rilevare innalzamenti della temperatura. I bollini Blueline vengono letti dagli operatori del punto vendita grazie ad un apposito dispositivo molto simile ai lettori di codici a barre; i dati vengono quindi immediatamente inviati ad un database che consente di tenere sotto controllo la filiera produttiva, i processi distributivi e la “salute” del prodotto anche quando è già sullo scaffale.
Le etichette intelligenti Blueline di Cold-Pharma sono state testate anche nell’agosto scorso presso i supermercati Sait. Nell’esperimento sono stati coinvolti alcuni produttori trentini ma anche fornitori extraprovinciali, tra cui la multinazionale Bonduelle. Nel corso di queste prove i prodotti freschi sono stati etichettati in fase di produzione per poi venire monitorati sia sulla piattaforma logistica Sait ma anche, giorno dopo giorno, durante esposizione sul pianale del banco frigo.
Ora il sistema è a regime e dal prossimo giovedì 30 gennaio, presso i supertore Coop di Trento (Big Center) e Rovereto (Centro Commerciale Millennium), si potranno acquistare le insalate fresche Bonduelle garantite dall’etichetta Blueline. Saranno a breve anche disponibili per i consumatori dei banner, posizionati sui porta-prezzo del banco frigo, che permetteranno ai clienti dotati di smart-phone di collegarsi liberamente attraverso un QR-Code (simile ad un codice a barre) ad un apposito database che fornirà specifiche informazioni su dove, da chi e quando quello specifico prodotto sia stato controllato: in alcuni casi potrebbe essere il produttore ed in altri il commesso del punto vendita a farlo, oppure entrambi. Il sistema aggiornerà quindi il consumatore sul controllo più recente.
Le insalate Bonduelle saranno seguite a breve da formaggi e salumi prodotti da Casearia Monti Trentini, Filiera Agroalimentare Trentina e Salumificio Trentino.
L’arrivo dei prodotti iper-controllati coincide con una serie di attività di Coop Nord Est destinate a monitorare il comportamento e la salubrità dei prodotti presenti nei punti vendita e già esposti nei banchi frigo. Un servizio che produttore e rivenditore offrono ai loro clienti, con l’obiettivo di offrire ai consumatori un prodotto più fresco dando loro uno strumento per verificare che i controlli vengano effettivamente eseguiti.

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)


29/01/2014, 22:14
Profilo WWW
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 68638
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
In atmosfera sono comparsi i primi pollini di cipresso, ontano e nocciolo
ARRIVATI I PRIMI POLLINI, LA FONDAZIONE MACH PUBBLICA IL BOLLETTINO

Parte la stagione di fioritura per cupressacee, nocciolo e ontano ed arrivano in atmosfera i primi pollini invernali. Per cipresso e ontano si registra un lieve anticipo di dispersione, mentre la comparsa di polline di nocciolo è in linea con gli anni precedenti, con concentrazioni al momento ancora basse ma che raggiungeranno il picco a metà febbraio. Le rilevazioni sono effettuate dal Centro di Monitoraggio Aerobiologico della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, che proprio in questi giorni ha ripreso la pubblicazione del bollettino pollini.

Nocciolo (Corylus avellana), ontano (Alnus sp.) e cupressacee sono piante che iniziano a fiorire generalmente verso fine gennaio, rilasciando i pollini che vengono dispersi in atmosfera in questo inizio stagione, responsabili dello scatenamento delle prime reazioni allergiche nei soggetti sensibili. Le concentrazioni polliniche misurate in aria risultano per ora piuttosto basse, ma indicano chiaramente la partenza della stagione di fioritura, e tenderanno ad aumentare gradualmente per arrivare al picco massimo di emissione, che si presenta generalmente verso metà febbraio per ontano e nocciolo, a marzo per le cupressacee/taxacee, famiglie che comprendono diverse specie (cipresso, thuja, tasso, ed altre), le cui fioriture si susseguono per esaurirsi a fine aprile.


L’informazione viene diffusa dal Centro di Monitoraggio Aerobiologico di S. Michele a/Adige che dal 1989, attraverso un monitoraggio continuo delle particelle biologiche presenti in aria, rileva la presenza di pollini e spore allergeniche.

Il Centro di Monitoraggio Aerobiologico riprende quindi la divulgazione del bollettino pollini, per fornire informazioni tempestive a coloro che soffrono di allergia da polline. Le informazioni sui pollini allergenici aerodispersi sono consultabili attraverso diversi canali divulgativi, riassunti nella tabella di seguito:

Divulgazione bollettini e informazioni pollini
sito web FEM http://pollini.fmach.it
segreteria telefonica di Meteotrentino 0461 238939
SMS di FEM inviare QPOL al 3351019034
newsletter bollettino pollini iscriversi alla pagina http://www.fmach.eu/ nella sezione In evidenza, newsletter
invio del bollettino alle farmacie le farmacie espongono il bollettino pollini aggiornato
per informazioni pollini@fmach.it

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)


30/01/2014, 21:01
Profilo WWW
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 68638
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
Gli Ecomusei del Trentino e le aziende del marchio "Trentinerbe" protagonisti del progetto europeo SY-CULTour
GLI "ITINERARI OFFICINALI" NUOVA OFFERTA DEL TURISMO RURALE

In passato erano indispensabili: curavano i mali di uomini e bestie, integravano la dieta dei più poveri, tenevano a bada l’ignoto. Chi le sapeva utilizzare godeva di considerazione e rispetto e talvolta incuteva timore, fino ad essere perseguitato per i suoi presunti legami con le potenze oscure padrone dei mali e della morte. Oggi le piante officinali e aromatiche, benché siano state affiancate da molto tempo, nella cura delle malattie, dai farmaci tradizionali, e nell’alimentazione siano state soppiantate da cibi di più facile reperibilità, sono uscite dal campo delle necessità entrando in quello delle scelte di vita. Diventando anche, grazie ad un progetto europeo che ha preso piede in Trentino, nuova risorsa per uno sviluppo sostenibile nel contesto dell'offerta turistica rurale, della cultura e delle tradizioni dei territori. L'iniziativa è stata presentata stamane a Trento, presso la sede della Provincia autonoma, dagli Assessorati all'Agricoltura (Michele Dallapiccola) e alla Cultura (Tiziano Mellarini), dagli Ecomusei del Trentino e dall'Associazione Accompagnatori del Territorio. L'assessore Tiziano Mellarini: "Va recuperato, anche nei percorsi scolastici, quel valore della ruralità che è stato per troppi anni dimenticato e che rappresenta la nostra identità e la nostra storia".

Il fascino che le piante ed erbe officinali esercitano è duplice: da un lato rappresentano il filo che ci unisce ai saperi arcani, alla tradizione orale, alla conoscenza dei luoghi, a quella “presenza nel territorio” che la nostra società ha smarrito e intimamente desidera riscoprire; dall’altro ci offrono la possibilità di sperimentare sapori nuovi – eppure così vicini a noi – e di affrontare i piccoli disturbi di salute in modo diverso, non concentrandoci sul sintomo ma migliorando la nostra qualità di vita e affidandoci alla delicatezza della natura. E' su questi “fertili spunti” che in Trentino è cresciuto il progetto SY_CULTour “Dalla tradizione alla produzione: l’uso sostenibile delle piante officinali coltivate e spontanee nel contesto dell’offerta turistica rurale”, con l’obiettivo di riscoprire la cultura locale e valorizzarla in prospettiva turistica utilizzando quella preziosa chiave d’unione tra passato e presente che sono le piante officinali. Un progetto che sta attirando le attenzioni anche di altre realtà regionali, quali ad esempio l'Ecomuseo delle acque del Gemonese, la cui esperienza è stata portata all'incontro di stamane a Trento dal direttore Maurizio Tondolo.

Il progetto SY_CULTour
Il progetto europeo “SY_CULTour – Synergy of culture and tourism: utilization of cultural potentials in less favoured rural regions” (“Sinergia fra cultura e turismo: l’utilizzo dei potenziali culturali nelle zone rurali svantaggiate”), finanziato nell’ambito del programma Interreg SEE e di durata triennale (marzo 2011 - febbraio 2014), è stato recepito e sviluppato dall’Ufficio per le Produzioni Biologiche del Servizio Agricoltura della Provincia autonoma di Trento.
"Il tema portante del progetto - ha spiegato il direttore dell'Ufficio, Federico Bigaran - è il miglioramento della gestione del capitale territoriale nelle aree rurali svantaggiate, allo scopo di favorire uno sviluppo socio-economico equilibrato, in grado di preservare il patrimonio culturale e rafforzare l'identità delle comunità locali; un ruolo chiave nel progetto è svolto dal turismo culturale, particolarmente vocato alla valorizzazione delle risorse del territorio".
Il progetto coinvolge sei Stati europei – Slovenia, Serbia, Ungheria, Grecia, Bulgaria e Italia –, per un totale di 11 partner, ognuno dei quali ha sviluppato un progetto incentrato su un’area pilota svantaggiata e su quegli aspetti del patrimonio culturale rilevanti per il proprio territorio o strategici per il raggiungimento dell’obiettivo generale.

SY_CULTour in Trentino: “Dalla tradizione alla produzione”
L’Ufficio per le Produzioni biologiche è il referente locale per il progetto SY_CULTour e il coordinatore del progetto pilota “Dalla tradizione alla produzione: l’uso sostenibile delle piante officinali coltivate e spontanee nel contesto dell’offerta turistica rurale”, incentrato sulla riscoperta del patrimonio culturale tradizionale delle comunità rurali (in particolar modo sui saperi relativi alle piante officinali coltivate e spontanee) e volto a favorire la cooperazione tra le attività di coltivazione di piante officinali e raccolta sostenibile di piante spontanee da un lato e l’offerta turistica (agriturismi, centri benessere…) dall’altro.
I Partner locali del progetto sono la Rete degli Ecomusei trentini, oggi rapresentata dalla coordinatrice Adriana Stefani, e le aziende iscritte al marchio di qualità Trentinerbe ®, promosso dalla Provincia Autonoma di Trento. "Ogni Ecomuseo della Rete - spiega Stefani - ha proposto e sviluppato una propria azione pilota che coniuga il tema delle piante officinali e le caratteristiche e risorse specifiche del proprio territorio, coinvolgendone le realtà economiche più interessanti e gli agricoltori e raccoglitori aderenti al marchio Trentinerbe ®, incoraggiando in tal modo la nascita di una sinergia tra operatori culturali e operatori economici. Inoltre sono state sviluppate alcune azioni comuni a tutti gli Ecomusei, come gli scambi bilaterali con realtà analoghe negli altri Paesi aderenti e l’elaborazione di materiale informativo e promozionale".

Le sette azioni pilota
Il progetto è articolato in sette azioni pilota, realizzate presso i singoli Ecomusei.
L’Ecomuseo della Valle di Peio, con l’azione “Gli orti dei semplici in Val di Peio”, ha realizzato due campi sperimentali dedicati alle varietà officinali diffuse in zona e alla coltivazione del lino; i prodotti raccolti sono stati utilizzati per realizzare laboratori didattici.
L’Ecomuseo della Valle del Chiese ha sviluppato l’azione “L’orto dei rimedi – sperimentazione e didattica nell’ambito della coltivazione di piante officinali in Valle del Chiese”, relativo alla creazione di un orto botanico-officinale, la realizzazione di una micro-filiera produttiva per la proposta commerciale di alcuni prodotti (infusi e insaporitori da cucina) e la conduzione di visite e laboratori didattici rivolti alle scuole locali e ai visitatori.
L’Ecomuseo della Judicaria (“Erbe da vivere...erbe di vita”) si è dedicato alla creazione di un network di aziende produttrici di piante officinali, valorizzando al tempo stesso la loro specificità; inoltre si è dedicato all’implementazione dell’offerta turistica mediante la costruzione di percorsi di visita e pacchetti di soggiorno articolati per le varie esigenze.
L’Ecomuseo Argentario, con un’azione denominata “L’Orto in Villa”, ha seguito la sistemazione e la coltivazione di un appezzamento abbandonato sul terreno di pertinenza di una prestigiosa villa ottocentesca; sull’appezzamento è stata avviata la coltivazione di varietà aromatiche e officinali e varietà orticole, a sostegno di una piccola attività imprenditoriale giovanile che ha permesso la realizzazione di percorsi guidati ed esperienziali.
L’Ecomuseo del Lagorai ("La riscoperta dell’utilizzo delle erbe officinali nella tradizione dell’Ecomuseo del Lagorai") si è concentrato sul recupero dei saperi e le consuetudini legati alle piante officinali, un aspetto indagato attraverso un’indagine effettuata con la collaborazione dei ragazzi delle scuole primarie ed i cui risultati dell’indagine sono stati usati per la progettazione di materiali divulgativi e per animare eventi ed escursioni rivolti alla popolazione locale ed ai visitatori.
L’Ecomuseo del Tesino (“Il giardino botanico del Tesino: usi delle piante officinali nella tradizione locale”), con la creazione di un orto botanico all’interno dell’Arboreto del Tesino e il coinvolgimento di alcune realtà agricole, ha voluto stimolare le numerose aziende agricole locali a riscoprire e investire nel settore delle piante officinali e avviare piccole filiere dedicate alle piante officinali.
L’Ecomuseo del Vanoi ha elaborato l’azione “Come il sol…come l’erba”, che ha coinvolto le associazioni pro loco e varie professionalità presenti in valle (artigiani, hobbysti, associazioni, agricoltori) nella realizzazione di numerose attività, quali la creazione di gadget a tema, laboratori aperti al pubblico, creazione di piccoli orti e percorsi di visita.

“Le piante officinali nei territori degli Ecomusei del Trentino – Guida alla scoperta di saperi, tradizioni e itinerari”
Tra le azioni comuni realizzate in seno al progetto SY_CULTour per il Trentino vi è la creazione di una Guida dedicata alle particolarità erboristiche e agli “itinerari officinali” degli Ecomusei del Trentino, suddivisa in sette libretti di approfondimento, tanti quanti sono gli Ecomusei coinvolti nel progetto.
Le sette pubblicazioni, curate da Stefano Mayr dell’Associazione accompagnatori di territorio in collaborazione con lo staff degli Ecomusei e dell’Ufficio per le Produzioni biologiche, sono state pensate come agili libretti in grado di accompagnare il visitatore nell’incontro con i singoli territori, evidenziando le loro peculiarità culturali, raccontando le tradizioni rurali locali e illuminando le varietà officinali autoctone.
"Ogni libretto - ha detto Mayr - si apre con una descrizione dell’Ecomuseo cui è dedicato, nella quale vengono evidenziati le sue specificità e i tematismi che lo caratterizzano, e la presentazione dell’azione pilota da esso sviluppata in seno al progetto SY_CULTour. Alcuni capitoli, comuni a tutte le mini-guide, offrono una panoramica delle caratteristiche naturali, culturali e normative della provincia di Trento; si alternano ad essi i capitoli specifici di ogni guida, dedicati all’utilizzo delle piante officinali nella tradizione locale di ogni Ecomuseo; particolare importanza rivestono gli itinerari alla scoperta delle piante e le indicazioni sulle aziende che fanno uso di piante spontanee e coltivate".

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)


07/02/2014, 20:51
Profilo WWW
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 68638
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
L'analisi meteorologica del mese di Meteotrentino
CALDO E PIOGGIA SOPRA LA MEDIA PER UN GENNAIO "AUTUNNALE"

E' stato un gennaio più "autunnale" che invernale, con temperature molto al di sopra della media ed eccezionalmente piovoso. E' quanto svela l'ultimo report mensile di Meteotrentino che riporta l'analisi meteorologica del mese in base ai dati della stazione meteo di Trento Laste.

La temperatura media del mese a Trento Laste è stata di 3,9°C, ben 2,7 gradi superiore alla media storica (1,2°C): il record rimane quello del 1974 di 5,5°C, comunque nella serie storica il valore del 2014 si colloca al 5° posto.
La temperatura massima di 12,2°C è stata toccata il giorno 21, decisamente inferiore al valore record di 18,5°C del 5 gennaio 2013. La minima del mese di -2,3°C, toccata il 1° gennaio, è ben lontana dai -15,0°C del 1987.

Le precipitazioni cumulate mensili (188,2 mm) sono risultate da record (il precedente valore massimo era stato misurato nel 1985 con 170,6 mm) e molto superiori alla media 1978-2005 (46,7 mm). Il numero di giorni piovosi (12 giorni) è risultato molto superiore al valore medio (4 giorni).

Anche nelle stazioni meteo di Castello Tesino, Lavarone, Malé, Tione e Cavalese gennaio è risultato molto piovoso e più caldo della media. Tuttavia, relativamente alle precipitazioni, in mese non risulta il più piovoso a Lavarone, Tione e Cavalese, (ma comunque nei primi 3 posti). Le temperature, pur risultando sopra la media non risultano da record in nessuna delle stazioni analizzate.

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)


12/02/2014, 8:54
Profilo WWW
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Rispondi all’argomento   [ 931 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21 ... 94  Prossimo

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
POWERED_BY
Designed by ST Software.

Traduzione Italiana phpBB.it
phpBB SEO

Informativa Privacy