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Provincia Autonoma di Trento 
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L'appuntamento è per lunedì 9 settembre, alle 11, in Sala Stampa
IN PROVINCIA LA PRESENTAZIONE DELLA FESTA DELL'UVA NUMERO 56

Lunedì 9 settembre, alle 11 presso la Sala Stampa della Provincia autonoma di Trento l'apposito Comitato presenterà alla stampa la 56esima edizione della Festa dell'Uva, che si terrà a Verla il 20, 21 e 22 settembre prossimi. All'incontro coi giornalisti saranno presenti il presidente del Comitato organizzatore Cesare Pellegrini, il sindaco di Verla Massimiliano Brugnara e i rappresentanti dell'Apt e della Strada del Vino.

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08/09/2013, 8:27
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Stamani in Provincia è stato presentato il programma della manifestazione cembrana
FESTA DELL'UVA DI VERLA: SCATTA L'EDIZIONE NUMERO 56

A partire dal 11 fino al 22 settembre 2013 si svolgerà a Verla di Giovo la 56^ edizione della Festa dell'Uva, uno degli appuntamenti più interessanti e attesi dell'autunno trentino.
La Festa dell'Uva è una manifestazione che affonda le sue radici nella tradizione popolare e che, più di ogni altra, offre al visitatore l'opportunità di conoscere le peculiarità di una valle dedicata da secoli alla viticoltura e di una comunità agricola che non dimentica i profondi legami storico-culturali con il proprio passato e che, allo stesso tempo, volge lo sguardo al futuro con grande passionalità, competenza ed amore per la propria terra e le proprie tradizioni.
A presentare il programma di quest'anno, stamani in Provincia, c'erano Cesare Pellegrini, presidente del Comitato. Massimiliano Brugnara, sindaco di Verla, e Ugo Faccenda, presidente dell'APT di Piné e Valle di Cembra.

Nei giorni della manifestazione vera e propria da venerdì 20 a domenica 22 settembre, gli angoli più caratteristici del paese di Verla saranno animati da numerosi stand, curati dalle associazioni locali e dalla Strada del Vino che collaborano da sempre alla buona riuscita dell'evento, formando un affascinante percorso volto alla scoperta e alla valorizzazione dei prodotti tipici e delle tradizioni locali.
Ampio spazio, inoltre, viene dedicato all'intrattenimento musicale in grado di soddisfare gusti e esigenze di ogni tipologia con le esibizioni di numerosi artisti. Venerdì 20 settembre si alterneranno sul palco principale diversi gruppi locali che suoneranno pezzi di repertorio degli anni 70. Non ha invece bisogno di presentazioni l’intramontabile Gianni Drudi che salirà sul palco nella serata di sabato, mentre la chiusura di domenica 22 settembre sarà a ritmo di musica country.
Per il brindisi inaugurale quest’anno la Festa dell’Uva scende a Trento nelle sale dell’enoteca provinciale di Palazzo Roccabruna. Per l’occasione si è deciso di presentare una piccola degustazione di sei diversi Müller provenienti da territori diversi dell’area Mitteleuropea. La proposta è quella di far conoscere ai partecipanti la ricchezza del nostro territorio attraverso la varietà che più di ogni altra è riuscita a caratterizzare la produzione viticola della Valle di Cembra, affermandosi a livello europeo come prodotto di eccellenza, e nello stesso tempo scoprire gusti di paesi lontani. L’appuntamento è per mercoledì 11 settembre alle ore 18 e la prenotazione è obbligatoria.
Anche l’offerta di tipo culturale si è rivelata negli anni fonte di notevole attrazione. Stand di grande richiamo dedicati all'arte (fotografia, pittura, scultura, poesia) verranno riproposti anche per la 56^ edizione che prevede come di consueto l’allestimento di diverse mostre. In particolare è da segnalare il 6^ convegno “Raccontami, Uva...” che si svolgerà venerdì 13 settembre a Ceola di Giovo dalle ore 20.30. Il tema centrale del convegno quest’anno sarà dedicato alle tradizioni famigliari “di paese”, a racconti e leggende del territorio.
Nel settore sportivo, la Marcia dell’Uva, giunta quest’anno alla 25^ edizione, rappresenta un evento di importante richiamo che conferma ogni anno grande successo e partecipazione: nell’edizione 2012 si sono registrati più di mille iscritti (tra cui decine di gruppi provenienti da fuori Regione). Tre percorsi, rispettivamente di 5km, 10km e 16km, porteranno i partecipanti a scoprire i suggestivi angoli terrazzati della valle.
Il momento clou della Festa è certamente la tradizionale sfilata dei carri allegorici, che si svolge domenica 22 settembre a partire dalle 14.00. I numerosissimi ospiti, che ogni anno letteralmente invadono il paese di Verla, potranno ammirare le splendide allegorie e coreografie legate al tema della vendemmia, frutto del lungo lavoro di centinaia di persone. Questa è la concreta espressione genuina della dedizione della comunità verso questo appuntamento.
La manifestazione ha raggiunto negli anni notevole visibilità non solo a livello locale. Sempre più numerosi, infatti, sono i turisti che provengono dalla nostra Regione e soprattutto fuori Regione, interessati non solo agli aspetti folkloristici dell’iniziativa, ma anche a conoscere le caratteristiche uniche della nostra valle e del suo paesaggio terrazzato.
Informazioni e programma completo su: http://www.festadelluva.tn.it/

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09/09/2013, 19:53
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Importante scoperta dell’ Università di Milano e della Fondazione Mach pubblicata su Plos One
LAMPONE E MORA, 150 GRAMMI AL GIORNO CONTRO GASTRITE ED ULCERA

C’è un motivo in più oggi per inserire nella dieta alimentare i piccoli frutti, dalle già note proprietà benefiche: centocinquanta grammi di lampone e more al giorno aiuterebbero a prevenire l’infiammazione gastrica. Lo studio pubblicato su Plos One e condotto dai ricercatori dell’Università degli Studi di Milano e della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige ha evidenziato che gli ellagitannini contenuti in mora e lampone hanno un meccanismo di azione particolare in grado di contrastare l’infiammazione gastrica e getta le basi per un’interessante applicazione di questi frutti come complemento o alternativa al farmaco nella lotta contro le ulcere e gastriti e come integratori nelle dieta quotidiana (s.c.).

La ricerca: due anni di studi e analisi di analisi tra San Michele e Milano
La ricerca, è durata due anni e si è svolta nei laboratori del Centro Ricerca e Innovazione di San Michele all’Adige e del Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari dell’Università degli Studi di Milano. Il laboratorio di San Michele, sotto la guida di Fulvio Mattivi, ha isolato e caratterizzato i principi attivi utilizzando frutti provenienti dai campi sperimentali della Fondazione Mach presenti a Vigalzano, mentre la parte biologica è stata realizzata presso il Laboratorio di Farmacognosia dell’Università degli Studi di Milano, diretto da Mario Dell'Agli, che da anni si occupa dello studio delle attività biologiche di prodotti di origine vegetale.
Per le more è stata utilizzata la varietà Lochness e per il lampone la varietà Tulameen. I ricercatori del Dipartimento alimentazione hanno ottenuto l’estratto di lampone e mora e caratterizzato gli ellagitannini contenuti mentre i ricercatori di Milano hanno effettuato sperimentazioni in vitro ed in vivo, valutando l’effetto anti-infiammatorio ed antiossidante dell’estratto e delle principali molecole identificate nei frutti di mora e lampone.

Per la prevenzione identificata la quantità ottimale: ogni giorno 150 grammi di more e lamponi
“Abbiamo visto i primi effetti positivi contro l’infiammazione gastrica con una quantità di ellagitannini corrispondenti a 150 grammi di more e lampone freschi al giorno” spiegano i ricercatori Urska Vrhovsek e Mario Dell'Agli, che al momento stanno proseguendo la ricerca sulla fragola.

Ellagitannini sotto la lente: composti tanto preziosi per la salute
I piccoli frutti rappresentano un elemento particolarmente prezioso per la dieta umana, grazie all’elevato contenuto di composti bioattivi che li caratterizzano. Lampone, mora e fragola, in particolare, sono tra le principali fonti alimentari di ellagitannini. Si tratta di una classe di composti particolarmente complessi che interagiscono positivamente con l’organismo umano svolgendo una azione positiva antivirale, antiossidante e chemiopreventiva nei confronti di alcune patologie tumorali. Inoltre interagiscono positivamente con alcuni enzimi digestivi, ad esempio rallentando l’assimilazione dei grassi. Da oggi gli ellagitannini possiedono un’ulteriore attività benefica: quella anti-infiammatoria a livello gastrico.

Metabolomica: una marcia in più per studiare gli effetti salutistici degli alimenti
A contribuire a questo importante risultato sono state le nuove conoscenze acquisite con la piattaforma di metabolomica, dotata di strumentazione all’avanguardia che consente di analizzare nel dettaglio e con velocità i comporti bioattivi presenti negli alimenti. “Questo importante risultato –
sottolinea Roberto Viola, dirigente del Centro Ricerca e Innovazione- è stato reso possibile grazie alla strumentazione di avanguardia e alle competenze presenti nella piattaforma di metabolomica del Centro Ricerca e Innovazione che grazie alle tecnologie più avanzate oggi disponibili consente di analizzare nel dettaglio e con velocità i comporti bioattivi presenti negli alimenti. Oggi, grazie a questi investimenti, ricerche che in precedenza impegnavano diversi anni si possono realizzare in pochi mesi e con livelli di accuratezza elevatissimi ”.

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10/09/2013, 19:44
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Giovedì 12 settembre, a Vigalzano, incontro sulle attività di ricerca sui piccoli frutti e visita ai campi
FRAGOLA E PICCOLI FRUTTI, IL PUNTO DELLA RICERCA A VIGALZANO

Giovedì 12 settembre, a partire dalle 9, si terrà a Vigalzano di Pergine Valsugana, l’incontro “Fragola e piccoli frutti, tesori di montagna” organizzato dalla Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige in collaborazione con la cooperativa Sant’Orsola ed Aurora Fruit. Saranno presentati i risultati della ricerca condotta dalla Fondazione Mach nei campi e nelle sere sperimentali della sede periferica di Vigalzano, con l’obiettivo di favorire un’interazione sempre più stretta ed efficace tra il mondo della ricerca e gli addetti del settore presenti sul territorio trentino, quale risorsa fondamentale di sinergia e sviluppo.

(s.c.) Il convegno sarà aperto da Roberto Viola, dirigente del Centro Ricerca ed Innovazione della Fondazione Mach e da Riccardo Velasco, responsabile del dipartimento biologia delle piante da frutto. Giancarlo Bouonous dell’Università di Torino illustrerà l’importanza dei piccoli frutti ed in particolare della ricerca varietale in ambito nazionale, quale coordinatore del progetto del Ministero delle Politiche Agricole Liste Varietali Piccoli frutti di cui anche la Fondazione Mach fa parte.

Lara Giongo ricercatrice della Fondazione ed organizzatrice dell’evento, presenterà i risultati derivanti dall’attività di ricerca nel miglioramento genetico e nella genomica applicata, con particolare riferimento agli ultimi due anni di lavori. Vi sono numerose selezioni avanzate, prodotto di questa ricerca, così come diverse linee di genetica, che cercano una sempre maggiore integrazione con il mondo produttivo, in particolare locale, utili a valorizzarne la filiera sia in termini produttivi che di qualità dei frutti.
Proprio la “filiera produttiva di montagna” sarà il filo conduttore delle diverse presentazioni: di fragola e del miglioramento genetico per gli areali montani parleranno Gianluca Baruzzi e Walther Faedi dell’Istituto sperimentale per la frutticoltura di Forlì, nonché coordinatori del progetto nazionale Liste Varietali Fragola. La cooperativa Sant’Orsola presenterà con Marco Giacomelli i risultati della sperimentazione su fragola e lampone relativi alla produzione di materiali vegetali sani e ottimali per la produzione, alla selezione varietale di fragola e ai risultati produttivi delle nuove varietà di lampone costituite dalla stessa Sant’Orsola.
Sandro Conci e Tommaso Pantezzi del Centro Trasferimento Tecnologico disegneranno una panoramica dell’evoluzione della tecnica di coltivazione del lampone che in Trentino si è evoluta negli ultimi 15 anni, con particolare attenzione al passaggio dal pieno campo al fuori suolo, con utilizzo di diverse varietà. Laura Zoratti presenterà alcuni risultati preliminari sugli effetti dell’ambiente ed in particolare della luce sulla qualità del mirtillo, sia selvatico che coltivato, frutto di una sperimentazione che si sta svolgendo tra Fondazione Mach e Università di Oulu, in Finlandia, e che ha visto monitorate nel corso dell’anno anche diversi areali trentini.
Infine, i risultati della sperimentazione di San Michele sui livelli qualitativi e produttivi di numerose fragola coltivate fuori suolo saranno presentati da Paolo Martinatti.
Nel pomeriggio per poter toccare con mano varietà, impianti e sistemi produttivi è organizzata una visita agli impianti di fragola e piccoli frutti nei campi della cooperativa Sant’Orsola e del consorzio Aurora Fruit.

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10/09/2013, 20:03
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Un'iniziativa di Istituto Trento Doc e Trentino Turismo e Promozione
TRENTODOC PROTAGONISTA A FIRENZE

Dall'11 al 13 settembre 19 produttori di bollicine di montagna parteciperanno ad una serie di incontri, degustazioni e aperitivi in alcuni dei più esclusivi locali della città, accompagnando i piatti della tradizione toscana

Trentodoc in trasferta a Firenze dall’11 al 13 settembre in dieci prestigiosi ristoranti della città. Tre giorni interamente dedicati al metodo classico di montagna, che accompagnerà vari momenti attraverso degustazioni e aperitivi e si sposerà con i piatti della tradizione toscana.
La sera dell’11 settembre uno spazio privato del “Se.Sto on Arno”, all’ultimo piano del Westin Excelsior Hotel ospiterà un aperitivo firmato Trentodoc con la presenza di cinque produttori. Dall’11 al 13 presso i ristoranti “Il Santo Bevitore” e “al Santino”, entrambi in zona Oltrarno nel centro storico del capoluogo toscano, durante l’aperitivo sarà proposto un piatto in abbinamento a un metodo classico trentino.

Il “Santo Graal” ospiterà Trentodoc per tutti e tre i giorni, presentando un menù degustazione dedicato appositamente a questo appuntamento. La “Bottega del Buon Caffè” organizzerà invece tre serate con piatti che si sposano con le bollicine di montagna, potendo contare sulla presenza di un produttore diverso ogni sera, mentre “L’Osteria Caffè Italiano” proporrà piatti in abbinamento a diversi spumanti metodo classico dell’Istituto. Presso “Le Volpi e L’Uva” nella serata di giovedì 12 settembre è in programma un incontro con quattro case spumantistiche, così come al ristorante “Alle Murate”: stessa data e una serata a base di frattaglie e bollicine, con tre etichette e un produttore. Venerdì 13 settembre al ristorante-enoteca “Pane e Vino” le bollicine scenderanno in tavola e al ristorante “Da Burde” sempre venerdì il Trentodoc diventerà il vero protagonista della serata insieme alla celebre bistecca fiorentina con 4 produttori presenti.

Le 19 aziende che prenderanno parte a questa tre giorni interamente dedicata al metodo classico trentino sono Abate Nero, Balter, Cantina Aldeno, Cantina d'Isera, Cantina Mori Colli Zugna, Cantina Sociale Trento Le Meridiane, Cavit, Conti Wallenburg, Endrizzi Azienda, Ferrari f.lli Lunelli, Letrari, Maso Martis, Moser Francesco, Opera vitivinicola in Val di Cembra, Rotari, F.lli Pisoni, Revì, Simoncelli Armando, Zeni Roberto.
L'iniziativa è frutto di una collaborazione tra Istituto Trento Doc, Trentino Turismo e Promozione e il critico enogastronomico Luigi Cremona con il coordinamento di Witaly SRL.

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10/09/2013, 20:04
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Redatto dal Dipartimento Agricoltura, Turismo, Commercio e Promozione
PUBBLICATO IL RAPPORTO AGRICOLTURA 2010-2012

“L’agricoltura trentina si trova ad affrontare un passaggio strategico per il suo futuro: il ricambio generazionale, l’attenzione all’ecosostenibilità e la rivalutazione del ruolo dell’imprenditore agricolo sono i pilastri sui quali costruire l’agricoltura del domani e sui quali la Provincia ha dato segnali importanti e concreti in quest’ultima legislatura. Il Trentino ha imboccato da tempo questa strada, che andrà confermata anche attraverso il prossimo Programma di sviluppo rurale, puntando sull’infrastrutturazione delle attività agricole, sulla ricerca e su un rapporto sempre più equilibrato con l’ambiente montano”. E’ con queste parole dell’assessore all’agricoltura, foreste, turismo, promozione, caccia e pesca Tiziano Mellarini che si apre l’ultimo Rapporto Agricoltura, riferito al triennio 2010-2012, appena pubblicato a cura dell’Assessorato e del Dipartimento Agricoltura, turismo, commercio e promozione- della Provincia autonoma di Trento.

Nella sua nuova edizione, disponibile anche in versione online all’indirizzo: www.trentinoagricoltura.it, il Rapporto è ben di più di un semplice aggiornamento: accanto all’analisi puntuale delle produzioni provinciali, viene infatti dato ampio spazio ad alcuni approfondimenti tematici sulle questioni che, più di altre, si sono imposte nel dibattito provinciale dell’ultimo triennio, vale a dire il rapporto e le connessioni esistenti tra l’agricoltura e il turismo, la montagna, la salute pubblica e l’ambiente.
Da diversi anni ormai il Rapporto Agricoltura rappresenta, per la notevole quantità di dati e informazioni e per le analisi di settore in esso riportate, un importante contributo alla conoscenza di un comparto fondamentale dell’economia provinciale, un utile strumento per rappresentanti istituzionali, imprenditori agricoli, tecnici e altri addetti del settore, ma anche un volume da leggere, e da consigliare ai consumatori trentini ed a quant’altri sono interessati a farsi un’idea esaustiva del sistema rurale trentino, delle sue peculiarità, delle sue eccellenze, dei suoi punti di forza così come dei possibili margini di sviluppo e miglioramento.
Giunti alla fine della legislatura provinciale e del periodo di programmazione 2007-2013 del Piano di sviluppo rurale, nonché alla vigilia del varo della nuova PAC (Politica Agricola Comune) – che sembra finalmente riconoscere l’importanza, tra l’altro, dell’agricoltura di montagna - il momento è dunque propizio per fermarsi a riflettere su dove sta andando l’agricoltura trentina.
Il Rapporto si articola, come di consueto, in una prima parte di analisi delle principali produzioni in cui viene dato risalto al confronto fra i censimenti dell’Agricoltura degli anni 2000 e 2010. Prosegue con un approfondimento sulle politiche agricole europee (PAC) e la loro applicazione nel nostro territorio, le leggi provinciali di settore e le discussioni in atto a livello comunitario in vista del prossimo periodo di programmazione 2014-2020.

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11/09/2013, 21:15
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Festeggiamenti in Austria per il 30° anniversario del gemellaggio tra le due scuole di agricoltura
“NOZZE DI PERLA” TRA FONDAZIONE MACH E SCUOLA DI ROTHOLZ

La Fondazione Edmund Mach e la scuola di Rotholz hanno festeggiato 30 anni di collaborazione nei settori della didattica e della formazione. Una delegazione guidata dal direttore generale, Mauro Fezzi, e dal dirigente del Centro istruzione e formazione, Marco Dal Rì, si è recata nei giorni scorsi nella cittadina austriaca per prendere parte alle celebrazioni. Cinque anni fa, in occasione del 25° di collaborazione, la ricorrenza si era svolta a San Michele con la messa dimora delle prime vecchie varietà di melo della collezione frutticola didattica. Le due scuole cooperano attivamente attraverso scambi culturali, visite reciproche di scolaresche, collaborazioni fra insegnanti e condivisione di programmi di studio.

“Lo scopo di questi festeggiamenti – spiega il dirigente Marco Dal Rì- è dialogare, progettare attività per la continuità del gemellaggio e rinsaldare sempre più la lunga amicizia tra le due scuole storiche istituite dalla Dieta tirolese alla fine dell’Ottocento”. L’Istituto di Rotholz, diretto da Josef Norz, rappresenta un tipico e consolidato esempio di formazione professionale rivolta al mondo giovanile che opera nel settore dell’economia rurale, zootecnia e forestale. Si compone di diverse scuole, da quella professionale di agricoltura a quella di economia domestica, da quella per giardinieri all’istituto per forestali e guardiacaccia; conta 500 studenti e una sessantina di insegnanti, possiede 500 ettari di terreni destinati alle attività forestali, zootecniche e frutticole, un caseificio, vivai e serre, una stalla con 120 vacche, ma si allevano anche 300 maiali e un centinaio di galline. La partecipazione di San Michele all’evento è dettata anche da motivazioni storiche. Rotholz, San Michele e Parenzo, fondate sul modello dell’Istituto Klosterneuburg (1860), sono stati i tre grandi centri per la didattica e la ricerca in agricoltura dell’impero austroungarico. L’Istituto Agrario e la scuola di agricoltura di Rotholz, in particolare, vennero fondate dalla Dieta regionale di Innsbruck rispettivamente nel 1874 e nel 1879 con lo scopo di risollevare le sorti dell’agricoltura del Tirolo.

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A FIRENZE OTTIMO RISCONTRO PER TRENTODOC

Per tre giorni dieci locali di tendenza della città hanno abbinato i piatti della tradizione toscana con il metodo classico di montagna trentino. Diciannove produttori della nostra provincia hanno partecipato, riscuotendo un grande successo, ad incontri, degustazioni e aperitivi

Trentodoc protagonista per tre giorni nella città di Firenze. Da mercoledì a venerdì scorso le bollicine di montagna hanno accompagnato momenti di incontri, cene, degustazioni e aperitivi in dieci rinomati ristoranti e wine bar della città particolarmente attenti a cibo e vino, un'iniziativa frutto della collaborazione tra Istituto Trento Doc, Trentino Turismo e Promozione e il critico enogastronomico Luigi Cremona. Abbinato a piatti della tradizione toscana e non solo, Trentodoc ha suscitato un grande interesse tra i presenti, sollecitando l'attenzione di un pubblico, che ha potuto conoscere meglio ed apprezzare una delle eccellenze enologiche del nostro territorio.
Circa venti i momenti proposti durante le tre giornate dell'evento, con i locali fiorentini abili a creare delle situazioni ad hoc per mettere in vetrina le bollicine di montagna. Uno spazio privato del “Se.Sto on Arno” ha ospitato un aperitivo firmato Trentodoc, con la presenza di cinque produttori. Presso i ristoranti “Il Santo Bevitore” e “al Santino”, nel centro storico del capoluogo toscano, durante l’aperitivo è stato proposto un piatto in abbinamento a un metodo classico, alla presenza di una casa spumantistica. Anche il “Santo Graal” ha ospitato Trentodoc per tutti e tre i giorni della rassegna, presentando un menù degustazione dedicato appositamente a questo appuntamento. La “Bottega del Buon Caffè” ha organizzato invece tre serate con piatti che si sposano con le bollicine, potendo contare sulla presenza di un produttore diverso ogni sera, mentre “L’Osteria Caffè Italiano” ha proposto piatti in abbinamento a diversi spumanti metodo classico dell’Istituto. Presso “Le Volpi e L’Uva” si è tenuto un incontro con quattro case spumantistiche, così come al ristorante “Alle Murate”. Le bollicine sono state protagoniste anche al ristorante-enoteca “Pane e Vino” e al ristorante “Da Burde”, con quattro produttori presenti. L'evento si è rivelato un'importante occasione per far conoscere la qualità e l'eccellenza del nostro territorio attraverso il metodo classico.

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Una partecipazione promossa da Trentino Turismo e Promozione
C'È ANCHE IL TRENTINO AL GRAN GALÁ DEI FORMAGGI

Dal 20 al 23 settembre a Bra, in Piemonte, è di scena «Cheese», la rassegna internazionale organizzata da Slow Food dedicata ai prodotti lattiero caseari provenienti da ogni parte del mondo

Gli amanti del buon formaggio hanno certamente segnato in agenda le date dal 20 al 23 settembre. In quei giorni, a Bra in provincia di Cuneo, è in programma «Cheese», la rassegna internazionale organizzata da Slow Food, che mette in vetrina il meglio di latte e derivati, puntando su qualità, genuinità e tracciabilità.
Il Trentino sarà presente alla quattro giorni di mostra all’interno della Gran Sala dei Formaggi (nel 2011 sono stati registrati oltre 50.000 passaggi) con una selezione dei propri prodotti caseari di malga, rappresentando così al meglio caratteristiche e valori del mondo dell'alpeggio. Nove gli ambiti territoriali e 10 le strutture in alta quota coinvolte: Valfontane del Passo del Brocon, Postesina del Passo Vezzena, Tovre dell’Altopiano della Paganella, Bordolona della Val di Non, Dimaro e Senage Bolentina della Val di Sole, Mortigola dell’Altopiano di Brentonico, Stabolone della Valle di Daone, Spinale della Val Rendena e Contrin della Val di Fassa oltre a sei caseifici di valle. Tutti i dettagli dei formaggi e dei produttori si troveranno nelle schede della Cheese List.
Saranno cinque i presidi Slow Food della nostra provincia presenti nella zona dedicata a quelli internazionali: si tratta della razza bovina Grigio Alpina, dei formaggi Puzzone di Moena, Vezzena, Casolèt e Lagorai.
Diversi i momenti di approfondimento e di incontro con il pubblico e gli addetti ai lavori. Fra questi va segnalata, domenica 22 settembre alle ore 16 presso il teatro Politeama di Bra, la premiazione dei “Locali del Buon Formaggio” con la presenza di oltre 400 stakeholder in rappresentanza di locali specializzati, di cui il nostro territorio sarà partner, proponendo in degustazione, al termine della cerimonia di presentazione, diverse stagionature dei prodotti caseari d’alta quota in abbinamento a Trentodoc, metodo classico trentino.
Lunedì 23 settembre vi sarà poi la presentazione della pubblicazione “Osterie d’Italia”, best seller di Slow Food Editore, con oltre 60.000 copie vendute, nel corso della quale troverà spazio ancora una volta l’alpeggio trentino.
Fra gli espositori provinciali presenti alla rassegna di Bra, vi saranno anche il Pastificio Felicetti di Predazzo, che proporrà, insieme allo chef Davide Scabin, diversi piatti con pasta e formaggi come ingredienti cardine. Infine “Primitivizia”, azienda di Spiazzo in Val Rendena che raccoglie e trasforma in cibo le piante spontanee come erbe, bacche, resine e radici, creando abbinamenti per formaggi, salumi e carni. Proprio la titolare di Primitivizia, Noris Cunaccia, sarà protagonista, sabato 21 alle ore 13, presso la sala Velsio Mucci di un laboratorio dal titolo “Non sono un fiore giallo”, dedicato agli utilizzi alimentari e alle proprietà di un fiore comune del pascolo trentino, il tarassaco.

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EFSA
L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) è la chiave di volta dell’Unione europea per la valutazione dei rischi relativi alla sicurezza di alimenti e mangimi. L’EFSA, in stretta collaborazione con le autorità nazionali e in aperta consultazione con le parti interessate, fornisce consulenza scientifica indipendente e comunica in maniera chiara su rischi esistenti ed emergenti.
http://www.efsa.europa.eu/it/

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