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Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga
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Marco
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Domenica torna “Mielinfesta”: un viaggio nello straordinario mondo delle api
Tra le novità di quest’anno, il mercato dei prodotti apistici e delle produzioni locali, lo scambio dei semi tra agricoltori custodi, degustazioni guidate, convegni e tanto altro
Assergi (4/10/2013) – Sono tante le novità dell’attuale edizione di “Mielinfesta”, manifestazione organizzata per il terzo anno consecutivo dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga che si terrà dopodomani, domenica 6 ottobre a partire dalle ore 10.30, presso il Centro Ricerche Floristiche dell’Appennino nell’ex Monastero di San Colombo di Barisciano (AQ).
“Mielinfesta” è un evento ormai consolidato ed atteso poiché costituisce un irrinunciabile momento di incontro per gli apicoltori dell’area protetta ma anche un’occasione di scambio di saperi e di conoscenze anche delle problematiche di questa attività affascinante e preziosa per l’ambiente. Il ruolo delle api in natura, infatti, non solo si esplica nella fase di riproduzione della maggior parte delle specie vegetali coltivate, ma si rivela essenziale anche per il mantenimento della biodiversità di moltissime specie spontanee. In tal modo, insetti ed apicoltori divengono a tutti gli effetti alleati per la salvaguardia della qualità e della ricchezza dell’ambiente.
Per questi motivi, ed è questa la prima novità di quest’anno, nel corso di Mielinfesta si celebrerà anche l’alleanza tra gli apicoltori e gli agricoltori custodi dell’agrobiodiversità del Parco, ovvero la rete di coltivatori che, con dedizione e rispetto per il territorio e le tradizioni, continua a coltivare e a preservare le antiche varietà locali. Spazio quindi a Semilibertà: manifestazione tradizionalmente dedicata dall’Ente Parco allo scambio dei semi tra Agricoltori custodi, e al piccolo Mercato dei prodotti tradizionali del Parco.
Altra importante novità di questa terza edizione di Mielinfesta è, oltre al mercato dei prodotti apistici: miele, polline, propoli e pappa reale, l’anticipazione di una vera e propria filiera corta del Parco che colleghi direttamente il produttore con il fruitore dell’area protetta attraverso la rete dei Ristoranti custodi della biodiversità e della tradizione gastronomica. Per sottolineare, dunque, tale promettente alleanza e celebrare l’ingrediente protagonista della giornata, il ristorante Elodia nel Parco e Monastero di San Colombo offriranno ai visitatori piccoli assaggi e finger food a base di miele.
A completamento del già ricco programma della giornata, sono previsti inoltre, un convegno per la presentazione dei risultati del progetto “Caratterizzazione e tipizzazione dei mieli del Parco” e delle norme tecniche sull’etichettatura dei prodotti dell’arnia e l’attesa premiazione del concorso Miglior miele del Parco 2013, oltre alle degustazioni guidate dei mieli uniflorali italiani nello stand dedicato.
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04/10/2013, 16:26 |
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Marco
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Life “Praterie” nel vivo: conclusa la raccolta dati, si pianificano gli interventi sul territorio
Assergi 11/11/13 - Proseguono speditamente le azioni di "Praterie", il progetto, finanziato dallo strumento Life della Commissione Europea, attraverso il quale il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga sta perseguendo l’obiettivo di migliorare lo stato di conservazione delle praterie e dei pascoli dell’area protetta, con particolare riguardo a Campo Imperatore.
Ad oggi, portate a termine le operazioni preliminari, consistite nella raccolta e nell’analisi delle normative di pascolo e nella valutazione di un cospicuo corpus di dati pervenuti dai sopralluoghi tecnici e veterinari, ed incrociando i dati naturalistici offerti dalla Carta della Natura, il progetto ha restituito una "fotografia" efficace ed esaustiva dell’area di progetto, sulla cui base sono stati pianificati, da un lato gli interventi strutturali di ingegneria naturalistica per il ripristino dei sentieri e dei punti di abbeverata, e dall’altro le iniziative di condivisione con tutti gli attori territoriali, la cosiddetta "dimensione umana", del progetto, ovvero il processo partecipativo per l’elaborazione di un regolamento quadro di pascolo, il cui primo imprescindibile appuntamento è fissato per martedì 26 novembre, presso la sala convegni del ristorante Elodia nel Parco, a Camarda (AQ).
Una delle azioni principali del progetto, la valutazione delle problematiche gestionali legate all’allevamento, è stata effettuata attraverso visite di monitoraggio, con somministrazione di schede di censimento, che hanno interessato 107 aziende, a fronte delle 100 programmate. Tali visite hanno consentito di raccogliere dati utili sulle modalità di conduzione degli allevamenti e sui fabbisogni espressi dagli imprenditori zootecnici per quanto attiene, tra l’altro, ai punti d’abbeverata. L’azione ha consentito ai veterinari di incominciare a disseminare buone pratiche per migliorare gli aspetti sanitari e la gestione complessiva degli allevamenti e di avviare la raccolta delle manifestazioni d’interesse per l'affidamento del materiale per la costruzione di strutture sostenibili per la protezione del bestiame sui pascoli in quota.
Anche l’azione relativa all’incoraggiamento di buone pratiche per la pastorizia, ha visto conclusa la fase di sperimentazione di quattro diverse tipologie di tendostrutture per il ricovero degli agnelli da parte di altrettanti allevatori. Anche in questo caso, giacché la sperimentazione ha dimostrato d’essere fin da subito una buona pratica, si procederà speditamente con l'apertura delle manifestazioni d'interesse, onde affidare gratuitamente un sufficiente numero di tendostrutture in vista della prossima primavera.
Per quanto, attiene, infine, al problema acqua, grazie ad una serie di sopralluoghi incrociati da parte degli ingegneri e dei veterinari di progetto, sono stati censiti tutti gli abbeveratoi presenti nell'area di Campo Imperatore e tra questi, sulla base delle necessità manifestate dagli stessi allevatori, è stata elaborata una scala di priorità per gli interventi di riqualificazione, ristrutturazione o ricostruzione. Analogamente sono state valutate, con l’apporto di studi scientifici, le condizioni e le priorità, in termini di conservazione, dei laghetti in quota che costituiscono l’habitat del Tritone crestato, una delle specie minacciate la cui tutela rientra negli obiettivi generali del progetto “Praterie”.
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11/11/2013, 14:54 |
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AL VIA IL PROCESSO PARTECIPATIVO CON GLI ATTORI DEL TERRITORIO Obiettivo: scrivere insieme un regolamento quadro di pascolo
Assergi 25/11/2013 - Si terrà martedì 26 novembre, dalle ore 10 alle ore 16, presso il Ristorante Elodia nel Parco, a Camarda (AQ), nell’ambito del progetto Life “Praterie”, il primo importante incontro (workshop) per la condivisione delle azioni relative all’elaborazione di un Regolamento Quadro di pascolo per l’area di Campo Imperatore, da redigere insieme agli attori istituzionali e socio-economici del versante meridionale del Gran Sasso.
L’incontro mira ad ampliare il più possibile la dimensione umana del progetto, facendo sì che tutti i portatori d'interesse: Ente Parco, Comuni, Province, Regioni, ASBUC, Proloco, Imprenditori zootecnici e Agricoltori e loro Associazioni di categoria, Operatori turistici, Corpo Forestale dello Stato, Veterinari ASL, ATC e quanti, a vario titolo, sono toccati dalla presenza del Parco e dalle azioni di “Praterie” possano fornire il loro contributo utile e prezioso.
Il workshop inaugura un lungo ed articolato percorso di partecipazione con gli attori territoriali che si snoderà nel prossimo quinquennio, impegno altamente qualificante del progetto, in quanto orientato a coinvolgere concretamente il territorio nell’obiettivo della redazione del Regolamento Quadro di pascolo.
In continuità con la precedente esperienza del "Il Parco in ascolto" e delle altre scelte partecipative che da alcuni anni stanno positivamente orientando la coesistenza tra le attività socio economiche e gli interessi collettivi di conservazione all'interno dell'area protetta, il workshop, alla stregua degli incontri che seguiranno, sarà gestito e monitorato secondo metodologie partecipative affidate ad una équipe di Facilitatori professionali e riceverà la validazione scientifica dell’Università dell’Aquila e quella giuridica dell’Università di Perugia.
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25/11/2013, 10:14 |
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"La Biodiversità è bellezza e vitalità della natura...gli OGM e i pesticidi la opprimono...impediamolo!"
Sabato 23 novembre, dalle ore 10, al Centro dei Due Parchi di Arquata del Tronto (AP) un convegno per dire NO agli OGM
Assergi 21.11.2013 – Patrocinato dal Comune di Arquata del Tronto, dalla Provincia di Ascoli Piceno, dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e Parco Nazionale Monti Sibillini ed organizzato dal CEA Centro dei Due Parchi e dalla coop. Forestalp in collaborazione con l'Associazione NOGM, si terrà il 23 novembre alle ore 10, presso il Centro dei due Parchi ad Arquata del Tronto (AP) il convegno dal titolo "La Biodiversità è bellezza e vitalità della natura...gli OGM e i pesticidi la opprimono...impediamolo!" L’incontro, al quale partecipa per l’Ente Parco la Responsabile del Servizio Agrosilvopastorale, Silvia De Paulis, vuole essere un’occasione per condividere competenze, sensibilità e conoscenze sulla salvaguardia del nostro ricco patrimonio culturale e naturale, sulla nostra salute e sulle risorse vitali per l'umanità.
Dopo i saluti dei rappresentanti degli Enti patrocinanti, con il coordinamento del Presidente dell'Associazione NOGM Franco Trinca (Biologo e Nutrizionista), il convegno accoglierà gli interventi di Marcello Buiatti, (Genetista molecolare Università di Firenze), Fabio Taffetani (Botanico Politecnico delle Marche), Stefano Tavoletti (Agronomo genetista Politecnico delle Marche), Gianluca Baiocchi (Ispettore della Guardia Forestale), Vincenzo Rotondo (Bio Agronomo), Pietro Perrino, (Fondatore ed ex direttore della Banca del Germoplasma di Bari), Giovanni Figliuolo (Agronomogenetista dell'Università di Potenza), Loris Asoli (Coop La Terra e Cielo, Carta d'Arcevia).
Obiettivo del convegno e del dibattito che seguirà nel pomeriggio, è di fare il punto sulla situazione OGM e parlare di una scelta che, oltre ad essere economica, vede nell'etica e nell'ecologia le ragioni per dire un fermo e deciso No agli OGM. Si partirà dalla consapevolezza che le eccellenze agro-alimentari del nostro territorio trovano valore nella tipicità, nell'unicità, nello stretto legame con il territorio, con la sua cultura, tradizioni e storia, per affermare le ragioni del rifiuto di un modello produttivo che porta all'omologazione del prodotto e che cancella la tipicità e la biodiversità.
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25/11/2013, 10:21 |
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RINVIATO A CAUSA DEL MALTEMPO: PARTIRA’ SABATO IL PROCESSO PARTECIPATIVO DEL PROGETTO “PRATERIE”
Obiettivo: scrivere un regolamento quadro di pascolo insieme agli attori locali
Assergi 28/11/2013 – Rinviato a causa del maltempo, si terrà sabato 30 novembre, dalle ore 9.30 alle 14, come annunciato presso il Ristorante Elodia nel Parco, a Camarda (AQ), il primo incontro (workshop) per incominciare a redigere un Regolamento Quadro di pascolo insieme agli attori istituzionali e socio-economici del versante meridionale del Gran Sasso.
L’incontro mira a realizzare la cosiddetta dimensione umana (Human Dimension) del progetto “Praterie”, finanziato al Parco Gran Sasso - Laga dalla Commissione Europea, facendo sì che tutti i portatori d'interesse: Ente Parco, Comuni, Province, Regioni, ASBUC, Proloco, Imprenditori zootecnici e Agricoltori e loro Associazioni di categoria, Operatori turistici, Corpo Forestale dello Stato, Veterinari ASL, ATC e quanti, a vario titolo, sono toccati dalle azioni del progetto possano dare il loro utile contributo.
Il workshop inaugurerà un articolato percorso di partecipazione che si snoderà per cinque anni, nell’impegno qualificante ed innovativo di coinvolgere concretamente il territorio nella redazione di un regolamento di pascolo condiviso, e recepito, alla fine del processo, dai Comuni coinvolti come dallo stesso Ente Parco.
In continuità con la precedente esperienza del "Il Parco in ascolto" e delle altre scelte partecipative che da alcuni anni stanno positivamente orientando la coesistenza tra le attività socio economiche e gli interessi collettivi di conservazione all'interno dell'area protetta, il workshop, alla stregua degli incontri che seguiranno, sarà gestito e monitorato secondo metodologie partecipative affidate ad una équipe di facilitatori professionali e riceverà la validazione scientifica dell’Università dell’Aquila e quella giuridica dell’Università di Perugia.
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28/11/2013, 19:55 |
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Life Praterie: avviato il processo partecipativo per l’elaborazione del regolamento quadro di pascolo
Assergi 30/11/2013 – In un’atmosfera vivace e costruttiva, caratterizzata da una cospicua e motivata rappresentanza del settore zootecnico ed agricolo del Parco, oltre che da quella di numerosi rappresentanti istituzionali: Regione, Comuni, Asbuc e Corpo Forestale dello Stato, si è tenuto oggi a Camarda il primo incontro-laboratorio del processo partecipativo attraverso il quale il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga intende raggiungere l’obiettivo di elaborare un Regolamento quadro di pascolo.
Il workshop, che ha inaugurato una delle azioni più importanti e qualificanti del progetto Life Praterie, ha coinvolto l’intera struttura dell’Ente: i Servizi Scientifico, Tecnico – urbanistico, Marketing e Turismo e Agrosilvopastorale, oltre a numerose professionalità esterne: consulenti scientifici delle Università di Teramo, L’Aquila e Perugia ed un team di facilitatori di processi partecipativi. Innovativa l’impostazione dell’incontro, che ha seguito un percorso itinerante attraverso diverse aree tematiche: quella delle preconoscenze (ovvero come viene percepita dai portatori d’interesse l’azione del Parco in merito agli ambiti di azione previsti dal progetto); le normative, organizzato sulle tematiche inerenti il pascolo e gli usi civici, e quindi, a seguire, gli interventi sul territorio e per i punti d’acqua, gli interventi a favore dell’allevamento e le buone pratiche.
Alla fine del percorso, nonostante le iniziali perplessità dovute alla novità della metodologia seguita, i diversi gruppi hanno avuto modo di riunirsi e fissare una serie di proposte, successivamente raccolte ed elaborate, nella fase collettiva e conclusiva del percorso, in risposta alla domanda: che cosa non può mancare in un buon regolamento di pascolo?
L’intera sessione di lavoro è stata intensa e piena di interesse, ed è risultata gradita agli stessi allevatori che hanno apprezzato l’opportunità di dare un contributo all’importante momento decisionale, che il Parco, sulla scia di quanto viene positivamente praticato da alcuni anni, ha voluto rendere democraticamente condiviso con il territorio. Come importanti ed urgenti sono state le questioni sollevate, tra le quali: la regolamentazione del pascolo, l’opposizione al subaffitto e alla fida pascolo fittizia, una maggiore chiarezza sui carichi di pascolo e sui termini di monticazione, il rispetto delle consuetudini locali, e ancora, oltre al grande tema della disponibilità dei punti d’abbeverata, una speciale tutela per gli allevatori residenti e la richiesta che a questi ultimi sia riconosciuto finalmente un ruolo di custodi e garanti dei pascoli.
Tematiche e proposte che saranno ridiscusse ed approfondite negli incontri che seguiranno, fin dal prossimo gennaio, a livello territoriale, per incominciare a dare forma all’articolato del nuovo regolamento quadro.
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02/12/2013, 13:26 |
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Marco
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Life Praterie nel vivo del processo partecipativo: Partono gli incontri territoriali per scrivere il regolamento quadro di pascolo Assergi 13/01/2014 – Partono domani, martedì 14 gennaio, con una prima sessione partecipativa in programma a Barisciano (dalle ore 10 alle 14, presso il Museo del Fiore all’ex Monastero di San Colombo), i quattro incontri territoriali previsti nell’alveo del processo partecipativo finalizzato all’elaborazione del regolamento quadro di pascolo insieme agli attori locali. Gli altri tre incontri seguiranno nei prossimi giorni nelle altre sedi degli “Help Desk” del progetto: Arsita (mercoledì 15 al Museo del Lupo), Assergi (giovedì 16, Sede del Parco) e Valle Castellana (venerdì 17, Museo della Castagna), con lo stesso orario. Quella della partecipazione è una delle azioni più qualificanti del progetto “Praterie”, finanziato dalla Commissione Europea al Parco Nazionale Gran Sasso – Laga, con l’obiettivo di realizzare nell’area protetta interventi migliorativi tanto dello stato di conservazione degli habitat, quanto della gestione delle attività antropiche tradizionali come il pascolo e il turismo. Gli incontri territoriali, gestiti e monitorati secondo modalità partecipative dai tecnici del Parco e dallo staff di progetto, con l’ausilio di facilitatori e la validazione scientifica e giuridica delle università dell’Aquila e di Perugia, sono la diretta prosecuzione del percorso positivamente avviato durante il primo workshop di Camarda dello scorso 30 novembre, quando imprenditori zootecnici ed agricoli e loro associazioni di categoria si sono incontrati in gran numero con Ente Parco, Amministrazioni locali, ASBUC, Corpo Forestale dello Stato e altri portatori d’interesse, per riflettere insieme le azioni del progetto, rappresentare il proprio punto di vista di utilizzatori primari dei pascoli e presentare una serie di proposte concrete in merito a quanto il futuro regolamento quadro di pascolo dovrà imprescindibilmente contemplare; in sintesi: l’efficace regolamentazione del pascolo, l’esclusione di pratiche deleterie quali il subaffitto e la fida pascolo fittizie, una maggiore chiarezza sui carichi di pascolo e sui termini di monticazione, il rispetto delle consuetudini locali, una maggiore disponibilità dei punti d’abbeverata, una speciale tutela per gli allevatori residenti e il riconoscimento di questi ultimi come custodi e garanti dei pascoli. Tutte le tematiche e le proposte emerse, puntualmente raccolte dall’Ente Parco che le ha pubblicate in un apposito report redatto dalla Prof.ssa Lina Calandra e consultabile sul sito www.lifepraterie.it, saranno ridiscusse ed approfondite proprio nel corso di questi incontri territoriali, in cui gli tutti gli attori coinvolti nel processo lavoreranno insieme, punto per punto, per incominciare a dare forma all’articolato del regolamento quadro e redigerne una prima bozza, da sottoporre a ulteriori verifiche nel corso delle successive fasi partecipative previste dall’azione di progetto.
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13/01/2014, 15:53 |
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“Il progetto Pecunia e la lana dell’area protetta: incontro tecnico programmatico ad
Assergi”
Assergi 04/03/2014 – Si terrà lunedì 10 marzo alle ore 10, presso la sede dell’Ente, ad
Assergi, nell’ambito del progetto “Pecunia”, un incontro tecnico-programmatico sulle
prospettive di recupero e valorizzazione della lana prodotta in area protetta. Sono invitati a
partecipare allevatori, artigiani, industriali del tessile, istituzioni e chiunque abbia interesse
ad intraprendere un percorso teso a restituire giusta dignità e valore alla preziosa fibra
naturale.
Sotto la spinta degli allevatori, che lamentavano un modesto riconoscimento economico
dalla vendita della propria lana, e a fronte della secolare tradizione nel settore, grazie al
progetto “Pecunia”, giunto ormai alla quinta annualità, il Parco Nazionale del Gran Sasso
e Monti della Laga ha messo a punto un sistema che ha portato all’ottenimento di una serie
significativa di risultati: la creazione di una rete di allevatori conferitori, l’istituzione di un
centro di stoccaggio e cernita della lana sucida, ubicato a Castel del Monte, sulla piana di
Campo Imperatore (AQ), una funzionale logistica di consegna sacchi e raccolta dei velli tosati,
un’attività di selezione con successiva vendita e distribuzione dei ricavi e, in alcuni casi, la
trasformazione della lana in filati e articoli tessili commerciabili.
Oggi, alla luce dei promettenti risultati raggiunti e nella consapevolezza delle grandi
potenzialità ancora inespresse di un’attività che recupera la grande ed antica tradizione
della produzione di lane abruzzesi di qualità, l’Ente Parco ritiene che l’iniziativa possa essere
ulteriormente diffusa ed ampliata, in modo da ricostituire l’intera filiera e ottimizzare le
economie di scala con la commercializzazione dei pregiati lotti di lana, tracciati e gestiti
secondo precise regole di qualità e nel rispetto della normativa vigente.
E’ tale scopo è stato organizzato l’incontro di lunedì ad Assergi che vedrà la partecipazione
di alcuni dei tecnici biellesi che nelle passate annualità sono stati responsabili della selezione
e della successiva vendita dei lotti “Pecunia” e che, forti della loro esperienza, fornirano un
contributo operativo sulla possibilità di sfruttare al massimo le potenzialità delle lane del
Parco e sulle opportunità offerte dalle richieste del settore tessile nazionale ed internazionale.
Gli interessati possono, per qualsiasi informazione, contattare il Servizio Agro Silvo Pastorale
dell’Ente Parco : Dr. Luca Schillaci al numero di telefono 0862.6052227.
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04/03/2014, 16:25 |
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Protocolli in regola. Il Parco ribadisce valori e obiettivi del piano di contenimento del cinghiale
Assergi 18/03/2014 - “Le gabbie di cattura, il processo partecipativo e la filiera del cinghiale. A chi giova bloccare tutto ciò?”- Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ha tenuto oggi ad Assergi una conferenza stampa per riaffermare la legittimità ed il valore del proprio piano di contenimento del cinghiale, liberare il campo dalle semplicistiche accuse di illegittimità del processo, circolate nei giorni scorsi a mezzo stampa, e ribadire l’impegno a favorire la coesistenza tra fauna selvatica ed attività antropiche. «Operiamo con senso di responsabilità – ha dichiarato il Presidente Arturo Diaconale - nei confronti del territorio e delle popolazioni. Le esperienze del passato ci insegnano che tale operato è il più opportuno e proficuo e mi auguro lo stesso senso di responsabilità possa essere dimostrato anche da quanti non considerano le conseguenze dei propri esposti fondati sul nulla». Presenti il Direttore Marcello Maranella, il Responsabile del Servizio Scientifico Federico Striglioni, il veterinario dell’Ente Umberto Di Nicola e quanti al Parco sono impegnati nel campo, con l’ausilio di materiali foto e video sono state illustrate le procedure, le tecniche e gli strumenti utilizzati per la cattura degli ungulati, che avvengono nel rispetto di tutti i protocolli sul benessere animale e con la partecipazione attiva dei veterinari ufficiali delle ASL, che rilasciano appositi certificati di idoneità al trasporto e alla macellazione. Soprattutto, sono stati riaffermati gli obiettivi e le ragioni di una buona pratica che dal 1999 ad oggi ha consentito di catturare 9.000 cinghiali nelle aree critiche dell’area protetta; intervento che, accanto ad azioni di prevenzione, come la distribuzione e la realizzazione di recinzioni per le colture, ha determinato una sensibile diminuzione dei danni e quindi degli indennizzi erogati. «L’opzione dei recinti di cattura resta l’unica perseguibile - ha sottolineato Maranella - per efficacia, economicità e sicurezza e, non ultimo, per il beneficio economico che può derivare ai territori dall'avvio di una filiera legata alla lavorazione e alla commercializzazione della carni di cinghiale». Come nella positiva esperienza realizzata ad Amatrice che ha condotto, superate annose e dure contrapposizioni, alla nascita di un Consorzio Cooperativo tra agricoltori per la gestione della filiera del cinghiale. Una buona pratica tale da poter essere replicata, nell’ambito di un processo partecipativo con gli attori locali: istituzioni ed agricoltori, anche in altri comuni come Ofena e Isola del Gran Sasso, dove è in atto la prosecuzione del progetto.
Tutto in regola anche con le Leggi, in quanto le catture – previste all’interno del Piano di Gestione della specie - sono effettuate ai sensi della Legge 394. Semmai, l’equivoco su cui si basano le reiterate accuse di illegalità del processo è in un’erronea interpretazione della Legge 157/92 sulla caccia, che disciplina appunto lo sport della caccia e che non si applica all’interno delle aree protette. Inoltre, il piano di gestione, redatto in base alle linee guida del Ministero dell’Ambiente, viene applicato una volta sentito il parere dell’ISPRA e dopo l’approvazione da parte dello stesso Ministero.
Il Piano di gestione del cinghiale mira anche alla conservazione di una popolazione di cinghiali ben strutturata per età e sesso, onde salvaguardarne il ruolo ecologico di principale risorsa trofica per il Lupo e contribuisce alla tutela dell’Orso bruno marsicano, in considerazione dell’importanza che il territorio del Parco può o potrà rivestire per la sopravvivenza della specie minacciata, eliminando motivi di conflittualità tra le popolazioni e la fauna selvatica.
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20/03/2014, 17:46 |
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1 maggio al Parco con l’Adonis vernalis Escursione sugli antichi sentieri del Gran Sasso per ammirare la fioritura della rara specie Assergi 08/04/2014 – Come anticipato dalla fioritura ex situ all’Orto Botanico di San Colombo, sta per sbocciare nel suo ambiente naturale l'Adonis vernalis. E’ una specie rarissima, che in tutta Italia vegeta solo nel Parco Nazionale Gran Sasso - Laga e che da questo Ente viene tutelata, allo scopo di assicurarne la sopravvivenza e per far sì che diventi un’ulteriore attrattiva per un territorio di ricca e peculiare bellezza. Per celebrare la fioritura della pianta simbolo dell’area protetta, l’Ente Parco torna a proporre per il 1 maggio, in collaborazione con l’Università degli Studi di Camerino, il Comune e la Pro Loco di Barisciano, l’escursione “Sugli antichi sentieri …alla scoperta dell’Adonis vernalis”, passeggiata di circa due ore guidata dai botanici del Centro Ricerche Floristiche dell’Appennino lungo l'antico sentiero "I Santarelli", che in passato conduceva i contadini ai fertili terreni di Vallicella, nel territorio di Barisciano. L’Adonis vernalis è una specie erbacea dai grandi fiori gialli che, ritenuta estinta, fino agli anni Novanta figurava nel Libro Rosso delle Piante d’Italia, il catalogo ufficiale delle entità floristiche scomparse o sull’orlo dell’estinzione. La pianta, invece, venne rinvenuta nel 1994 sul Gran Sasso, nel territorio di Castelvecchio Calvisio, suscitando grande stupore nel mondo botanico, e successivamente anche nel territorio di Barisciano, in un’area in cui si concentrano numerosi individui della specie, giunta in Appennino dalle steppe eurasiatiche durante l’ultima glaciazione, alla stregua di tante altre piante presenti oggi sul massiccio. Qui condurrà l’escursione, per un 1 maggio all’insegna del benessere in natura, della conoscenza e della meraviglia. Per informazioni e per visionare il programma dell’escursione: www.gransassolagapark.it.
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08/04/2014, 12:57 |
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