Strategie di prevenzione e allertamento nel sito UNESCO Porto Venere, Cinque Terre e Isole. Progetto Maregot; progetto paesaggi sicuri
PROGRAMMA 23 NOVEMBRE 2018, RIOMAGGIORE, Castello, ore 9.30 – 17.00
(Riomaggiore, 13 Novembre 2018) -
COMUNICATO STAMPA
SITO UNESCO PORTO VENERE, CINQUE TERRE E ISOLE
Agricoltura, paesaggio e territorio
CICLO DI INCONTRI
OTTOBRE – NOVEMBRE 2018
Venerdì 23 novembre 2018 ore 9.30-17.00
RIOMAGGIORE, Castello
Strategie di prevenzione e allertamento
nel sito UNESCO Porto Venere, Cinque Terre e Isole.
Progetto Maregot; progetto paesaggi sicuri
(ricerca finanziata dalla legge 77/06)
Prosegue al sito UNESCO Porto Venere, Cinque Terre e Isole il programma di incontri nato dalla collaborazione tra il Segretariato regionale del MiBAC per la Liguria, il Parco Nazionale delle Cinque Terre e il Parco Naturale Regionale di Porto Venere. L'appuntamento è per venerdì 23 novembre, in orario 9.30-17.00, presso il Castello di Riomaggiore, con l'ultima delle tre giornate di studio dedicate a questo straordinario paesaggio: Strategie di prevenzione e allertamento nel sito UNESCO Porto Venere, Cinque Terre e Isole. Progetto MAREGOT; Progetto Paesaggi sicuri (ricerca finanziata dalla legge 77/06).
Dopo il tema dell'agricoltura in rapporto alla tutela e alla valorizzazione del paesaggio e quello dell'efficienza energetica per il risparmio delle risorse e lo sfruttamento delle energie rinnovabili anche in riferimento alla pianificazione paesaggistica, questa volta si affrontano le problematiche del dissesto idrogeologico, in particolare attraverso gli esiti di due importanti ricerche.
Il compito di aprire gli interventi tocca agli studiosi del CNR IRPI (Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica) che si sono occupati del Progetto Paesaggi Sicuri, il cui svolgimento è stato possibile grazie ai fondi della legge 77/06 per incentivare misure di tutela e fruizione a favore dei siti UNESCO. Questo lavoro ha permesso di circoscrivere la tipologia dei fenomeni attesi, i relativi modelli di valutazione e i possibili strumenti di monitoraggio all'interno di specifiche aree soggette a dissesto idrogeologico lungo il percorso del "sentiero azzurro" del sito UNESCO Porto Venere, Cinque Terre e Isole, sino a definire strategie di mitigazione e di adattamento rispetto ai rischi rilevati.
Metodologie di analisi e monitoraggio restano anche il fulcro delle relazioni sul Progetto MAREGOT – Management des Risques de l'Erosion cotière et actions de Gouvernance Transfrontalière – Programma Interreg V-A Marittimo Italia Francia 2014-2020. Si tratta di un programma finalizzato alla prevenzione e alla gestione congiunta dei rischi derivanti dall'erosione costiera in un'area di cooperazione che comprende per l'Italia le regioni Liguria, Toscana, Sardegna e per la Francia i dipartimenti di Corsica, Var e regione Paca. Le dinamiche naturali legate ai fenomeni erosivi trascendono i confini nazionali rendendo pertanto necessario un approccio transfrontaliero, allo scopo di avviare una strategia di azione condivisa che, grazie a una migliore conoscenza di tali emergenze, supporti soluzioni di intervento ottimali per la gestione del territorio in relazione alle caratteristiche morfologiche e idrodinamiche dei litorali.
Si compone dunque un ampio e articolato quadro di indicazioni metodologiche e strumenti di applicazione pratica, oggetto di ulteriori considerazioni durante la tavola rotonda del pomeriggio, preceduta da una sessione riservata alle "esperienze" che, oltre ai risultati di un sondaggio sulla percezione del rischio eseguito da Legambiente e un approfondimento sull'isola del Tino, focalizza l'attenzione sull'attività didattica svolta nelle scuole secondarie di primo grado di Le Grazie-Porto Venere e Monterosso al Mare nell'ambito del Progetto Paesaggi Sicuri. Come è stato puntualizzato in occasione degli incontri precedenti, le riflessioni su questi temi e le priorità di conservazione non possono prescindere da un opportuno lavoro di educazione al patrimonio che dovrebbe essere inteso quale tassello complementare dei consueti itinerari formativi, al fine di assicurare un riscontro positivo all'impegno sostenuto da enti e amministrazioni locali.
Si aggiungono così altre rilevanti suggestioni a quella pluralità di elementi che caratterizza gli interventi del mattino, garantita anche nel dibattito conclusivo dalla partecipazione di rappresentanti delle istituzioni coinvolte, esperti in geologia ed esponenti di siti UNESCO in cui si registrano analoghe criticità come quello della Costiera Amalfitana.
La varietà di dati e informazioni offerta dall'incontro arricchisce in maniera oltremodo significativa la prospettiva di riflessione e approfondimento delineata nell'ambito di questo ciclo di incontri, individuando nel valore del rigore scientifico il filo rosso di un percorso di conoscenza in grado di sollecitare un confronto tra identità di vedute, peculiarità e differenze. L'obiettivo è quello di favorire una compenetrazione di istanze che possa modulare nuove o più articolate interazioni sinergiche tra le varie istituzioni, senza tralasciare il contatto con le comunità interessate, come indica l'attenzione verso le attività formative destinate agli studenti, nonché il coinvolgimento degli operatori della comunicazione a cui spetta il compito di divulgare notizie e contenuti oltre il mondo degli addetti ai lavori. L'efficacia di quel repertorio di best practices per la difesa e la salvaguardia del nostro patrimonio include infatti un'opera di sensibilizzazione orientata a stabilire un dialogo proficuo e costante tra il sapere scientifico e la collettività, permettendo di riconoscere tra le iniziative sin qui svolte i prodromi di un itinerario che richiede un continuo aggiornamento.
L'incontro del 23 novembre è accreditato per il riconoscimento dei crediti formativi dall'Ordine Regionale dei Geologi della Liguria, dall'Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della provincia della Spezia e dall'Ordine Ligure dei Giornalisti.
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Ministero per i beni e le attività culturali
Segretariato regionale per la Liguria
Ufficio Comunicazione
Maria D'Amuri
sr-lig.comunicazione@beniculturali.it – tel. 010 2488033
Segreteria organizzativa
Marta Gnone
marta.gnone@beniculturali.it – tel. 010 2488042
Parco nazionale delle Cinque Terre
Ufficio Comunicazione
Marzia Vivaldi
comunicazione@parconazionale5terre.it – tel. 0187 762602
Segreteria organizzativa
Luca Natale
comunicazione@parconazionale5terre.it – tel. 0187 762602
PROGRAMMA 23 NOVEMBRE 2018
RIOMAGGIORE, Castello
ore 9.30 – 17.00
Strategie di prevenzione e allertamento nel sito UNESCO Porto Venere, Cinque Terre e Isole. Progetto Maregot; progetto paesaggi sicuri (ricerca finanziata dalla legge 77/06)
9:30 REGISTRAZIONE
Moderatore: Filippo Paganini, Presidente dell'Ordine Ligure dei Giornalisti
9.45 SALUTI ISTITUZIONALI
Fabrizia Pecunia, Sindaco del Comune di Riomaggiore
Emanuele Moggia, Presidente della Comunità del Parco Nazionale delle Cinque Terre
Vincenzo Resasco, Site Manager sito UNESCO Portovenere, Cinque Terre e Isole
Elisabetta Piccioni, Segretario regionale del MiBAC per la Liguria
Giacomo Raul Giampedrone, Assessore Lavori pubblici, Infrastrutture e Viabilità, Ambiente e Tutela del territorio, Ecosistema costiero, Ciclo delle Acque e dei Rifiuti, Protezione civile, Difesa del suolo della Regione Liguria
10.00 INTRODUZIONE DEI LAVORI
Marta Gnone, Segretariato regionale del MiBAC per la Liguria
Ilaria Fasce, Dirigente Settore Ecosistema Costiero e Acque, Dipartimento Territorio, Ambiente, Infrastrutture e Trasporti della Regione Liguria
10.15 – 13.30 INTERVENTI
Moderatore: Luca Lombroso, giornalista divulgatore ambientale
PROGETTO PAESAGGI SICURI (ricerca finanziata dalla legge 77/06)
Introduzione al Progetto Paesaggio Sicuri – Soglie pluviometriche per il possibile innesco di fenomeni franosi
Silvia Peruccacci, CNR IRPI (Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica)
Modellazione e validazione della suscettibilità posta da differenti tipologie di frana nell'area di studio. Realizzazione di un Web-Gis
Mauro Rossi, CNR IRPI
Il modello di gestione delle problematiche legate al dissesto geo-idrologico: l'esempio del Sentiero Azzurro
Martina Cignetti, CNR IRPI
Tecnologie innovative per lo studio e il monitoraggio del dissesto idrogeologico
Daniele Giordan, CNR IRPI
PROGETTO MAREGOT – Management des Risques de l'Erosion cotière et actions de Gouvernance Transfrontalière – Programma Interreg V-A Marittimo Italia Francia 2014-2020
Dal Piano di Tutela dell'Ambiente Marino e Costiero al Progetto MAREGOT
Carlo Cavallo, geologo del Dipartimento Territorio, Ambiente, Infrastrutture e Trasporti della Regione Liguria
Metodologia di indagine sulla costa alta rocciosa
Andrea Cevasco, Giacomo Pepe, Università degli Studi di Genova
Il Progetto MAREGOT al Parco Nazionale delle Cinque Terre. Rischio reale e rischio percepito: procedure di allertamento
Patrizio Scarpellini, Direttore del Parco Nazionale delle Cinque Terre
La geomatica a supporto della conoscenza dei fenomeni erosivi e della dinamica dei litorali
Leandro Bornaz, Paolo Ardissone, Società Ad Hoc Solution
Pausa pranzo con light lunch per i partecipanti
14.30 – 15.30 ESPERIENZE
Sondaggio sulla percezione del rischio idrogeologico da parte di cittadini, residenti e turisti Federico Borromeo, Direttore Legambiente Liguria
Focus su Isola del Tino
Luca Sivori, geologo
Attività didattica con le scuole medie
Presentazione del lavoro svolto nell'ambito del Progetto Paesaggi Sicuri con le classi terza A e terza B della scuola secondaria di primo grado di Le Grazie – Istituto Comprensivo di Porto Venere, e della classe terza M della scuola secondaria di primo grado "Enrico Fermi" di Monterosso al Mare – Istituto Comprensivo di Levanto; coordina Marta Gnone, Segretariato regionale del MiBAC per la Liguria.
15.30 – 17.00 TAVOLA ROTONDA
Moderatore: Luca Lombroso, giornalista divulgatore ambientale
Carlo Cavallo, geologo del Dipartimento Territorio, Ambiente, Infrastrutture e Trasporti della Regione Liguria
Michela Ceccarini, Presidente AGTL (Associazione Guide Turistiche della Liguria)
Carlo Civelli, Presidente dell'Ordine Regionale dei Geologi della Liguria
Marco Ferrari, partner MAREGOT – Università degli Studi di Genova
Ferruccio Ferrigni, Sito UNESCO Costiera Amalfitana
Marco Firpo, Centro Studi Rischi Geologici del Parco Nazionale delle Cinque Terre
Daniele Giordan CNR IRPI
Elisabetta Piccioni, Segretario regionale del MiBAC per la Liguria
Patrizio Scarpellini, Direttore del Parco Nazionale delle Cinque Terre