Dal monitoraggio delle qualità delle acque alla legge sugli ecoreati Consegnate le “5 Vele” della Guida Blu al sindaco di Vernazza
(Manarola - Sede, 20 Giugno 2016) -
Dal monitoraggio della qualità delle acque, alla legge sulle aree protette e sulla conservazione degli ecosistemi e della biodiversità, passando per la prima commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti, le battaglie contro i condoni edilizi e gli abbattimenti degli ecomostri, termite coniato da Legambiente nell'avviare la grande battaglia contro gli abusi, molti dei quali realizzati a picco sul mare e in aree di pregio. Infine la legge tanto attesa sugli ecoreati e il collegato ambientale e l'approvazione – avvenuta proprio qualche giorno fa – di quella sulle agenzie ambientali, che rappresenta il terzo anello di una serie di riforme ambientali indispensabili per avviare una riconversione ecologica dell'Italia.
Tutto accaduto negli ultimi trent'anni, nel corso dei quali è stato scritto un grande pezzo di storia in difesa della natura e del paesaggio nel nostro Paese. Una storia che ha registrato un rinnovato protagonismo dei cittadini e una crescita di sensibilità ambientale fra gli amministratori locali, la società civile e il paese in generale.
Importanti traguardi raccontati attraverso una mostra che è stata presentata oggi a Manarola presso la sede del Parco Nazionale/Amp Cinque Terre (via Discovolo), in occasione del passaggio in Liguria della Goletta Verde, la storica imbarcazione di Legambiente a difesa dei mari e delle coste italiane.
La mostra itinerante, dal titolo "30 anni dalla parte del Mare" - realizzata con il patrocinio del ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del mare e la collaborazione del Parco Nazionale Cinque Terre, del parco nazionale dell'Arcipelago Toscano e delle aree marine protettedi Secche di Tor Paterno, Regno di Nettuno, Costa degli Infreschi e della Masseta, Capo Carbonara, Isole Egadi e Isola di Ustica – farà tappa nelle otto aree marine protette toccate dal tour 2016 della Goletta Verde.
Un'esposizione che racconta in ventidue pannelli come l'Italia, nonostante tutto, sia cambiata in termini di difesa, tutela e innovazione.
Al taglio del nastro erano presenti Vittorio Alessandro Presidente Parco Nazionale 5 Terre; Patrizio Scarpellini, Direttore Parco Nazionale 5 Terre; Renata Briano, Eurodeputata; Francesca Ottaviani, Portavoce Goletta Verde,Santo Grammatico, Presidente Legambiente Liguria Emilio Del Santo, Capitaneria di porto della Spezia, il sindaco di Vernazza Vincenzo Resasco e i rappresentanti dei comuni di Riomaggiore e Monterosso.
"Ogni tanto è utile voltarsi indietro, guardare a questa storia, misurare quanta strada è stata fatta per ricordare le battaglie vinte e affrontare con determinazione le tante sfide ancora da giocare – dichiara Francesca Ottaviani, portavoce di Goletta Verde -. È una storia che traccia un buon inizio per la difesa dell'ambiente in Italia, anche se la strada è ancora lunga e gli stessi dati diffusi dalla nostra associazione con il dossier Mare Monstrum dimostrano che i pericoli di attacco al mare e alle coste italiane sono tutt'altro che debellati".
L'esperienza della tutela del mare, in Italia, ha origine nel 1982 con la legge n. 979 per la "difesa del mare", che introduce il concetto di inquinamento marino, oltre a procedure e organi per la salvaguardia di mari e coste. Una legge avveniristica, per quel periodo, che infatti trova ancora oggi applicazione in molti campi. Negli anni successivi, le politiche di tutela del mare in Italia hanno avuto un impulso crescente, a partire dall'istituzione di aree marine protette (AMP), che si è affermata come la strategia più funzionale, nel breve e medio periodo, per la protezione degli ecosistemi costieri e marini. A distanza di 34 anni, grazie all'esperienza originale delle AMP, il nostro paese si è guadagnato un ruolo importante nella protezione marina a livello europeo e di bacino del Mediterraneo, soprattutto in termini numerici.
"Le aree marine protette– dichiara Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria – rivestono un ruolo fondamentale per la tutela del territorio e in una regione che ha consumato il 65% del proprio patrimonio paesaggistico costiero e rappresentano ancora un valore inestimabile riconosciuto a livello internazionale. Le aree marine protette inoltre favoriscono la ricerca, promuovono il turismo sostenibile, creano occasioni di buona economia e pratiche virtuose che sono diventate modello ed esempio per i territori circostanti rappresentando un vero e proprio volano economico".
L'Italia è il paese europeo con più AMP e più ettari di mare e fondali difesi che ha saputo associare alle finalità di tutela, proprie di un'area protetta, il principio della fruizione sostenibile, ancorandosi saldamente alle comunità locali, sia in fase istitutiva che gestionale. Quasi un'anomalia, per un Paese che ha stentato, in questi ultimi decenni, a tenere il passo dei paesi europei più sviluppati nel campo delle politiche ambientali.
Oggi si contano nel nostro Paese ben 29 aree marine protette (se si considerano anche i due parchi sommersi di Bia e Gaiola) che tutelano complessivamente circa 228mila ettari di mare e 700 chilometri di litorale, quasi un decimo dello sviluppo costiero totale. A queste si aggiunge Pelagos, il santuario internazionale dei mammiferi marini.
Nel corso dell'evento, inoltre, è stata presentata la nuova Guida Blu – Il mare più bello di Legambiente e Touring Club, con la consegna delle "5 vele" al sindaco di Vernazza. Nell'ottica della sostenibilità e della salvaguardia del paesaggio, Vernazza offre infatti servizi nel pieno rispetto dell'ambiente ed una enogastronomia di alto livello. È stato potenziato il servizio di depurazione delle acque sia a Vernazza che a Corniglia e, inoltre, attraverso il progetto Pelagos, sono state fatte tantissime attività di sensibilizzazione rivolte ai ragazzi delle scuole primarie sulla biodiversità e in particolare sui mammiferi marini.
Arpal: nel parco delle Cinque Terre conformità e acque eccellenti La Liguria vanta una delle reti di monitoraggio delle acque di balneazione più fitta d’Italia
(Riomaggiore, 21 Giugno 2016) - Quasi un punto di controllo ogni chilometro di litorale. Quest'anno i tratti monitorati saranno ben 372, distribuiti in maniera pressoché uniforme lungo le quattro province: di questi, sulla base della classificazione quadriennale, oltre il 92% è in categoria eccellente.
Per conoscere lo stato delle singole spiagge è possibile consultare il sito di Arpal ( :http://www.arpal.gov.it/homepage/acqua/acque-marino-costiere.html ) , dove, da 4 anni, viene pubblicata automaticamente la conformità ai parametri stabiliti dalla normativa (inviata contestualmente via Pec a Ministero, Regione, Asl e Sindaco del comune). Per ogni zona balneabile è disponibile una scheda di dettaglio, in allegato, raggiungibile attraverso il motore di ricerca.
Diverse le azioni Arpal portate avanti sul mare durante la stagione balneare e parallele ai controlli sulla balneazione, che si svolgono con le stesse modalità del resto d'Italia: dai punti studio di approfondimento, voluti dalla Regione Liguria per un eventuale inserimento delle relative aree nella lista delle acque balneabili, al controllo dei bioindicatori previsti dal monitoraggio ministeriale (Posidonia oceanica e monitoraggio delle macroalghe per la valutazione della qualità ambientale), al controllo per la presenza di specie potenzialmente tossiche.
Fra le varie azioni previste dal monitoraggio ministeriale, una delle più specifiche è quella dei biondicatori. L'attivazione di un gruppo subacqueo dell' Agenzia Arpal ha permesso di svolgere internamente l'attività relativa alla Posidonia, una vera e propria pianta verde che vive sott'acqua, ostacola l'erosione costiera e favorisce la biodiversità. "L'utilizzo del metodo Carlit, - si legge sul sito dell'Arpal - invece, attraverso un piano triennale sviluppato nei mesi di maggio e giugno, consente il monitoraggio delle 16 zone in cui è stata suddivisa la costa regionale. Oggetto dell'indagine, le comunità superficiali di substrato roccioso dominate da macroalghe, che rispondono ai cambiamenti delle condizioni ambientali in tempi brevi, e per questo motivo sono particolarmente adatte al monitoraggio dello stato ecologico delle acque costiere. Per quanto riguarda le specie potenzialmente tossiche invece, da giugno a settembre, si svolgono due campagne mensili sui punti favorevoli alla fioritura dell'alga Ostreopsis ovata, finalizzate all'osservazione e alla segnalazione di eventuali fioriture. Per rendere più intuitivo il dato, è stato associato all'attività di monitoraggio un bollettino a codici colore che segnala le condizioni più favorevoli alla sua possibile proliferazione."
Nell'area marina protetta delle Cinque Terre i prelievi hanno evidenziato un eccellente stato delle acque e una conformità pressoche totale ovunque. A Vernazza, in località La Nave, la "non conformità" è preventiva su segnalazione del sindaco Resasco in quanto interventi post alluvionali di regimentazione delle acque interessano il sito dove è stato effettuato il prelievo.
"I dati pubblicati da ARPA Liguria descrivono un ottimo stato delle acque dell'Area Marina Protetta delle Cinque Terre accertati in esito di prelevamento di campioni sull'intero fronte di mare - dice il presidente del Parco Vittorio Alessandro. - Il parco Nazionale ha comunque richiesto ai comuni di giurisdizione un aggiornato censimento degli scarichi, per il sollecito intervento delle situazioni di criticità. L'impegno dell'Ente è quello di consentire con i comuni competenti l'adeguamento dei sistemi di depurazione con un intervento sulle acque che assicuri uno standard di qualità superiore a quelli previsti dalle norme in vigore e di operare la repressione degli scarichi abusivi con l'ausilio della Capitaneria di Porto."
Le nuove sfide del mare a 30 anni dall'istituzione della prima riserva marina Il servizio di Matteo Parlato -Il link su Rainews -
(Parco Cinque Terre, 23 Giugno 2016) - Nel 1986 veniva fondata la prima area marina protetta italiana. Oggi le riserve sono aumentate così come i problemi che devono affrontare. Il Cnr stima che nel Mediterraneo galleggino oltre 60 milioni di materiali di origine petrolchimica, plastiche che per effetto del sole si sfarinano entrando nella catena alimentare. Il servizio di Matteo Parlato -
Conferenza stampa Ass.Giampedrone Regione Liguria e Alessandro Pres. del Parco sabato 2 luglio a Manarola La conferenza stampa si svolgerà a conclusione del sopralluogo dell’assessore, organizzato dalla comunità marinara delle Cinque Terre insieme al Parco Nazionale, per fare il punto su eventuali criticità del territorio connesse al maltempo.
(Manarola - Sede, 30 Giugno 2016) - Conferenza stampa dell'assessore regionale all'Ambiente, Infrastrutture e Protezione Civile, Giacomo Giampedrone insieme al Presidente dell'Ente Parco delle Cinque Terre, Vittorio Alessandro, sabato 2 luglio alle 12.30 a Manarola (Via Discovolo) nella sede dell'Ente Parco.
La conferenza stampa si svolgerà a conclusione del sopralluogo dell'assessore, organizzato dalla comunità marinara delle Cinque Terre insieme al Parco Nazionale, per fare il punto su eventuali criticità del territorio connesse al maltempo dell'inverno scorso e su tutte le questioni di interesse sollevate dai sindaci.
Alle 9.30 è previsto l'imbarco presso il molo Assonautica sulla Passeggiata Morin.
Alle 10 arrivo alla Marina di Riomaggiore dove l'assessore incontrerà il sindaco e il Presidente dell'Ente Parco, Vittorio Alessandro;
Alle 10.20 arrivo a Monterosso per incontrare la comunità marinara e il sindaco Emanuele Moggia
Alle 10.50 arrivo a Vernazza per incontro con il sindaco Vincenzo Resasco
Alle 11 arrivo alla marina di Corniglia per incontro con il presidente del locale circolo dei pescatori
Alle 11.30 arrivo a Manarola e incontro presso la sede dell'Ente Parco con i Sindaci delle Cinque Terre e i rappresentanti dell'Ente Parco.
Volontariato vacanze e guardia medica a Riomaggiore Da sabato 2 luglio è iniziato il servizio di guardia medica privata presso la sede P.A. di Via Colombo 68 a Riomaggiore.
(Riomaggiore, 04 Luglio 2016) - Con orario 10:00 - 19:00. Il servizio sarà continuo fino settembre.
"Inizia anche "Volontariato e Vacanze 2016" a Riomaggiore - dicono dalla sede della Pubblica Assistenza di Riomaggiore - Arrivano due soccorritori della Croce Verde Torino a fare servizio con noi per una settimana sino a sabato 9 luglio. Poi dal 30/7 al 21/8 arrivano una quindicina di soccorritori dalla provincia di Brescia." Come negli anni scorsi i volontari alloggeranno presso la sede della Pubblica Assistenza e i commercianti di Riomaggiore collaboreranno per offrire i pasti.
Micromare, vita al microscopio Lunedì 11 giugno, alle ore 21 e 30 a Bonassola, il CEA del Parco organizza un laboratorio per imparare a conoscere i microscopi e le meraviglie che svelano
(Manarola - Sede, 06 Luglio 2016) - L'attività proposta dal Centro di Educazione Ambientale del Parco Nazionale delle Cinque Terre, consisterà in una attività di osservazione dal vivo a stereomicroscopio con sistema di proiezione diretta.
Per informazioni e prenotazioni: CEA delle Cinque Terre - Via Discovolo snc - Manarola. c/o Uffici del Parco nazionale delle Cinque Terre. Tel. 0187/762600 - cea@parconazionale5terre.it
A Riomaggiore sabato sera “La dote. Amore e intrighi nelle Cinque terre del ‘600” di Casavecchia Attilio (Riomaggiore, 07 Luglio 2016) - E' uscito per le Edizioni Cinque Terre il libro di Attilio Casavecchia "La dote. Amore e intrighi nelle Cinque terre del '600". La storia è ambientata a Riomaggiore e si basa su fatti realmente accaduti, portati alla luce attraverso un lungo lavoro di ricerca dell'autore negli archivi della Spezia, di Genova e Sarzana. Il racconto prende inizio da un fatto apparentemente inspiegabile, perché riguarda due giovani regolarmente promessi.
La notte di San Giovanni Battista, nell'estate del 1657, Gianpietro entra in casa di Tommasa, una donna anziana, vedova senza figli e molto ricca, e porta via con sé Elisabetta, sua fidanzata e pronipote della vecchia. Rapimento o fuga consensuale? Il Capitano della Spezia, informato segretamente da un prete, apre un'inchiesta che potrebbe concludersi con pene severissime per Gianpietro.
Elisabetta da qualche tempo vive con Tommasa. In quella casa è nato il tentativo di rompere il fidanzamento con Gianpietro. Una parte della famiglia della ragazza decide che i beni di Tommasa non devono essere dispersi al di fuori delle famiglie più potenti. La dote di Elisabetta non può essere consegnata nelle mani di Giampietro. Sono anni difficili. Il 1657 è drammatico. Una terribile pestilenza si è abbattuta su Genova e altri centri delle Riviere, mietendo migliaia di vittime. Anche le attività economiche e commerciali sono colpite, sollevando serie preoccupazioni per il futuro. La difesa del patrimonio della vecchia zia rischia di travolgere i due giovani. Mentre prende corpo l'inchiesta, il parroco e il nonno di Giampietro si muovono nell'ombra per contrastare i nemici della coppia. Non sono possibili matrimoni clandestini e tutto deve avvenire nel rispetto dei dettami del concilio di Trento. Una impresa difficile.
La vicenda fa emergere altre storie, alleanze e conflitti familiari, che affondano le proprie radici in avvenimenti anche lontani. Emerge lo spaccato di vita di un'intera comunità, animata da profonde passioni e interessi materiali.
Attilio Casavecchia si è occupato nel tempo di ricerche storiche riguardanti il territorio spezzino e in particolare le Cinque Terre. E' autore dei testi del volume Tramonti, cantine e vigneti fra Riomaggiore e Portovenere, 1987, coautore del volume Contadini, vino, mercanti, 1998 e ha curato la pubblicazione Cose che socedono dal giorno d'oggi in avanti. Il diario di Costantino Rollandi, 1998. Ha pubblicato, con Enrica Salvatori, Storia di un paesaggio, 2002, dedicato alla storia della viticoltura nelle Cinque Terre e La storia e la pietra, 2003, riguardante le vicende storiche di quel territorio. Ha scritto l'articolo Rappresentazioni interne ed esterne alle comunità locali nel volume Il vino del mare, 2002, e Notai, Prefetti e Sindaci parlano di viti e vini nel volume La vita di una comunità, 2005.
Primo Consiglio Direttivo del Parco Cinque Terre Martedì 12 luglio 1016 a Manarola, la prima seduta del Consiglio Direttivo del Parco. Priorità emerse: Piano del Parco e nuovo assetto del Sistema Turistico Locale delle Cinque Terre.
(Manarola - Sede, 12 Luglio 2016) - Si è riunito ufficialmente questa mattina, per la prima volta nella sede dell'Ente Parco a Manarola, il Consiglio Direttivo del Parco Nazionale delle Cinque Terre alla presenza del Presidente Vittorio Alessandro, del Direttore Patrizio Scarpellini e dei suoi componenti: Francesco Mariotti, su designazione del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; i Sindaci Emanuele Moggia, Vincenzo Resasco e Massimo Federici su designazione della Comunità del Parco; Laura Ravazzoni, su designazione delle Associazioni di Protezione Ambientale.
Fanno inoltre parte del Consiglio ma impossibilitati a partecipare alla seduta odierna, Federico Barli e Lorenzo Ciccarese, designati rispettivamente dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e dall'istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Tra i partecipanti anche il neo eletto Sindaco di Riomaggiore, Fabrizia Pecunia, designata dalla Comunità del Parco, in attesa del decreto di nomina del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
La presenza dei Sindaci delle Cinque Terre, all'interno del Consiglio, cosi come voluto dalla Comunità del Parco, rappresenta un forte segnale di unità e condivisione di intenti.
Nel corso della seduta sono stati eletti il Vicepresidente del Parco Nazionale, Vincenzo Resasco ed i membri della giunta esecutiva composta da Vittorio Alessandro, Massimo Federici e Vincenzo Resasco individuati, come da statuto vigente, tra i membri designati dalla Comunità del Parco. Il Sindaco Federici ha tenuto a precisare che lascerà il suo posto all'interno della giunta al Sindaco Pecunia, non appena sarà ufficializzata la nomina da parte del Ministero dell'Ambiente.
Durante la riunione, avvenuta in un clima di grande collaborazione, sono state illustrate a tutti i Consiglieri le attività intraprese dall'Ente ed i programmi già avviati.
In particolare si è dato corso alla prima delibera ufficiale da parte del Consiglio riguardante l'accordo di programma per la tutela, la gestione e lo sviluppo equo e sostenibile del sito UNESCO – Paesaggio culturale "Portovenere, Cinque Terre e Isole (Palmaria, Tino e Tinetto)" e la relativa intesa tra Parco Nazionale delle Cinque Terre e Parco Regionale di Portovenere.
"Faccio i più sinceri auguri di buon lavoro a tutto il Consiglio ed al nuovo Vicepresidente – ha sottolineato il Presidente Vittorio Alessandro - con i quali condivideremo questa importante esperienza. La priorità del Consiglio Direttivo sarà la programmazione dei lavori per addivenire, nel più breve tempo possibile, al Piano del Parco, dotandolo finalmente di uno strumento esecutivo indispensabile. E, non meno importante, l'avvio di una discussione al fine di fornire nuovi assetti e contenuti al Sistema Turistico Locale delle Cinque Terre. Siamo finalmente entrati nella normalità."
SEATREK, alla scoperta dell’Area Marina Protetta. Corsi di snorkeling scientifico nel Parco Nazionale delle Cinque Terre: una formula innovativa per avvicinare bambini e ragazzi all’ecosistema mare ed alla sua biologia.
(Sede - Manarola - , 18 Luglio 2016) - Il Parco Nazionale delle Cinque Terre attraverso il proprio Centro di Educazione Ambientale organizza corsi dove, con la guida di esperti biologi subacquei, i partecipanti (sono previsti corsi per bambini/e eragazzi/e dagli 8 ai 14 anni) vengono portati alla scoperta dei fondali dell'Area Marina Protetta delle Cinque Terre dalla superficie: basta dotarsi di maschera, boccaglio e pinne e poi a tutto il resto provvederà il Centro Educazione Ambientale del Parco Nazionale delle Cinque Terre. Sono infatti forniti la muta estiva, i manuali per il riconoscimento delle specie, le guide subacquee che rimarranno ai partecipanti ed è prevista anche una uscita in gommone.
Per chi ha già partecipato al corso completo lo scorso anno, è prevista una versione "avanzata" per progredire in questa esperienza educativa: l'Advanced 2.0. Oltre ad approfondire quanto già appreso i partecipanti verranno introdotti all'uso dello stereomicroscopio per l'osservazione e classificazione degli organismi campionati.