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Parco Nazionale delle Cinque Terre 
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Volontariato e Vacanze a Riomaggiore con la P.A.
(Riomaggiore, 16 Febbraio 2016) - Anche per l'estate 2016 la Pubblica Assistenza organizza, assieme ai commercianti di Riomaggiore, per il sesto anno consecutivo, il progetto "Volontariato e Vacanze" di A.N.P.AS.
"Il Gruppo Verolese Volontari del Soccorso (BS) ha già confermato la presenza a Riomaggiore - dice Marino Cassigoli, portavoce dei volontari- , per il sesto anno consecutivo, nella settimane centrali di Agosto. Dovrebbero unirsi a loro altre due associazioni della provincia Bresciana e siamo in contatto con la Croce Verde Torino e la SOS Lambrate (MI) per accogliere loro volontari a Riomaggiore".

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16/02/2016, 22:30
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Turismo, paesaggio e ambiente: servono buone idee e condivisione, non steccati.
Il turismo delle Cinque Terre deve essere governato dalle stesse Cinque Terre: Ente Parco, Amministratori e portatori di interesse. Ciò detto, sono infondate le preoccupazioni emerse in questi giorni.

(Riomaggiore, 18 Febbraio 2016) - Ha fatto rumore sentir parlare di numero chiuso, ma il Parco delle Cinque Terre non ha cancelli (anche volendone chiudere), e il suo territorio ha soltanto bisogno di sapere, in anticipo, e di poter governare entità e caratteristiche dei flussi turistici; la convenzione con l'Università di Venezia, che il Parco ha recentemente stipulato, mira proprio a questo obiettivo.

Ha colpito l'idea che si dovesse, fin da ora, prenotare la visita ai borghi ma, quella rivolta ai Sindaci e al territorio, è l'offerta di usare uno straordinario strumento esistente, la Cinque Terre Card, per qualificare e mirare l'accoglienza.

Si è parlato poi del rischio di allontanare i turisti dalla via dell'Amore, ma la via dell'Amore è chiusa da tre anni è mezzo, purtroppo lo resterà ancora per un po'.
Il sistema delle prenotazioni non deprime il turismo, piuttosto ne aumenta l'appeal e istituisce anzi un patto virtuoso fra visitatore ed ospite che eleva la qualità dell'accoglienza, rendendo il visitatore più riconoscibile ed obbligando il residente a una maggiore attenzione verso il proprio territorio.

Non è vero che esso apra necessariamente la strada a chi ha più soldi o a chi arriva prima, perché con la gestione dei flussi si può selezionare, fra "i turismi", il più stanziale, quello degli studenti, delle famiglie, il percorso più consapevole.
Il turismo non può e non deve essere subìto, non è una manna da mettere in tasca una volta per sempre. Le reazioni di questi giorni segnalano anzi quanto esso sia umorale, esposto alle emozioni ancor più che la borsa.
Se si vuole davvero salvaguardarlo, non va accolto come una rendita eterna, soprattutto in un territorio così piccolo e fragile come il nostro.
Vanno dunque costruite e ben governate strutture che conservino nel tempo il patrimonio culturale e ambientale e insieme la qualità dell'accoglienza. Come ha sottolineato ieri il Sottosegretario Ilaria Borletti, bisogna saper valorizzare i territori (tutti, anch'essi, irripetibili) collocati non lontano da quelli - Firenze, Venezia, le Cinque Terre - che hanno già conquistato un'immagine internazionale.

E infine, ma non per ultimi, gli aspetti che riguardano la sicurezza. Durante la stagione estiva il Parco spende risorse per gestire al meglio l'accoglienza, rafforzando l'azione del Corpo Forestale, di Vigili del Fuoco, della Capitaneria di Porto e mettendo in campo volontari dell'Associazione Carabinieri, degli Alpini, della Pubblica assistenza, del Soccorso Alpino.
Ma tutto ciò può non bastare, se i flussi di massa sono incontrollati, e un eventuale incidente - oltre al dolore - produrrebbe effetti sul turismo, quelli sì, difficili da cancellare.

Troppo spesso si interviene con gli strumenti delle emergenze e della straordinarietà, a danno già inferto. C'è invece da intraprendere il coraggio dell'ordinario, usare la forza della misura giusta al momento giusto e inventare, inventare.

Qui c'è lavoro per tutti.

Vittorio Alessandro

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18/02/2016, 18:20
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Verso un confronto per offrire accoglienza. Di qualità.
Sbaglia chi crede che il Parco Nazionale delle Cinque Terre abbia aperto le ostilità contro i turisti. Sono infatti proprio loro, insieme ai residenti, a pagare l'alto costo degli arrivi di massa.

(Manarola, 20 Febbraio 2016) - Sbaglia chi crede che il Parco Nazionale delle Cinque Terre abbia aperto le ostilità contro i turisti. Sono infatti proprio loro, insieme ai residenti, a pagare l'alto costo degli arrivi di massa.

Vorremmo invece accoglierli come in casa nostra dove, quando arrivano ospiti numerosi, per prima cosa andiamo a contare le sedie.

Le centrali del turismo e le loro diramazioni confezionano un prodotto che, per primi ai turisti, nega la bellezza delle Cinque Terre e la serenità della loro permanenza. A questa irrazionale ricerca di profitto si uniscono rivoli di cattive pratiche: i gruppi troppi numerosi, le guide abusive, l'offerta squalificata.

È soltanto il territorio, non altri, che deve decidere come e quanto accogliere in funzione degli spazi disponibili, delle possibilità di gestione dei rifiuti, del carico sopportabile dai sentieri e della sostenibilità in generale, aprendo, nel frattempo, le opportunità della destagionalizzazione e della qualità (non è questione di prezzi al pubblico ma di qualità, appunto).

Chiediamo che quelle centrali vengano a confrontarsi con noi, piuttosto che metterci in vendita.

Non per il gusto di imporci, ma perché abbiamo a cuore la sicurezza, la bellezza dei luoghi e i turisti tutti.

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20/02/2016, 18:55
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Studiamo soluzioni
(Riomaggiore, 22 Febbraio 2016) - L'Ente Parco Nazionale delle Cinque Terre, in considerazione di ingiustificate preoccupazioni espresse da taluni operatori turistici locali, ribadisce l'invito, espresso con il proprio comunicato del 15 febbraio 2016 ("E' tempo di fare un passo avanti"), a condividere ogni possibile soluzione utile ad arginare, e comunque a razionalizzare, il fenomeno del turismo di massa nelle Cinque Terre.

Raccogliendo le forti preoccupazioni espresse da Amministratori, associazioni, cittadini, il Parco - anche in relazione alla imminente riforma dell'orario ferroviario e alla istituzione di treni dedicati - ha sottoposto alla generale attenzione, ai fini di sicurezza dei visitatori e di tutela del territorio:

la necessità di ridurre il calpestio sui sentieri, adottando strumenti (conta-persone) utili a limitarne la fruizione in relazione al loro grado di fragilità;

l'urgenza di condividere con i Sindaci sistemi di gestione dei flussi turistici (in funzione delle possibilità di accoglienza valutate dai singoli Comuni) con l'utilizzo di applicazioni specifiche e della Multiservizi Card, che consentirebbe - attraverso la logistica dei trasporti - di misurare il numero dei visitatori, e di razionalizzarne gli spostamenti con la collaborazione esclusiva di guide autorizzate.

Le proposte del Parco, intese a riportare alle decisioni e alle risorse disponibili del territorio le decisioni sul turismo diretto alle Cinque Terre, senza mancare la interlocuzione con i territori vicini ed i portatori di legittimo interesse, mirano a migliorare la qualità dell'accoglienza e a far crescere il rapporto fra residenti e visitatori, creando condizioni migliori di fruibilità del territorio e privilegiando in varie forme i suoi ospiti più attenti e consapevoli.

In particolare si intende privilegiare il turismo residenziale e comunque tendenzialmente stanziale, per le sue caratteristiche di prevedibilità delle presenze attraverso le prenotazioni alberghiere nelle strutture ricettive dei borghi del Parco, aprendo prospettive di prenotazione delle presenze e dei servizi secondo irrinunciabili logiche di sostenibilità.

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22/02/2016, 22:50
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CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITA’

Giovedì 3 marzo 2016

Centro Allende - La Spezia Per informazioni: 0187 762602 - comunicazione@parconazionale5terre.it


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24/02/2016, 17:30
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Denunciato dalla Forestale un bracconiere nel Parco nazionale.
IL CORPO FORESTALE DELLO STATO NEL PARCO NAZIONALE DELLE CINQUE TERRE DENUNCIA UN BRACCONIERE

(Riomaggiore, 01 Marzo 2016) - Gli Agenti del Corpo Forestale dello Stato in servizio nel Parco nazionale denunciano un bracconiere e sequestrano l'animale ucciso e gli strumenti di cattura.



Durante l'attività di servizio, gli Agenti del Corpo Forestale dello Stato hanno denunciato un bracconiere, responsabile d'avere ucciso un cinghiale catturato con un laccio metallico.

Il fatto è accaduto a Monterosso al Mare nella mattinata del 23 Febbraio, a breve distanza dall'abitato e dalla strada provinciale.

Alcuni colpi di fucile hanno causato l'allarme e l'immediato intervento della pattuglia del CFS, che ha rinvenuto evidenti tracce di sangue, riconducibili ad un animale catturato e trasportato dentro una baracca in un terreno privato. Sono stati quindi condotti accertamenti sul proprietario, che risultava residente in zona ed in possesso di porto d'armi uso caccia. All'interno della proprietà sono stati sequestrati alcuni lacci di acciaio e il cinghiale ucciso, un esemplare di circa 40 chili.

I reati ipotizzati sono molteplici, dall'utilizzo abusivo di armi e di mezzi di cattura vietati, al maltrattamento ed uccisione di fauna selvatica all'interno di un'area protetta.

La gravità dell'episodio è allarmante per la mancanza di rispetto delle norme di tutela ambientale e per la minaccia all'incolumità pubblica, provocata dall'utilizzo di strumenti di cattura non consentiti e di armi da fuoco in luoghi frequentati, con il rischio di ferire o uccidere indistintamente animali e persone.

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01/03/2016, 18:08
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Il Parco Letterario® Eugenio Montale e delle Cinque Terre si presenta .

"(..) per miracolo tace la guerra, qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza ed è l’odore dei limoni. (..)", Eugenio Montale (I Limoni, Ossi di seppia)


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03/03/2016, 8:18
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Da Cinque Terre a Circeo, 'via dei parchi' per turismo lento
Per valorizzare biodiversità in zone dell'area tirrenica

(ANSA , 04 Marzo 2016) - Un percorso dedicato al turismo lento e sostenibile per le Cinque Terre è stato proposto alla Spezia nel corso del convegno dedicato alla tutela e alla valorizzazione della biodiversità nei parchi nazionali dell'area tirrenica. La proposta mira a creare una sorta di percorso verde, sopra e sotto il mare, che coinvolga territori protetti di qualità lungo la direttrice tirrenica. Dal Parco Nazionale delle Cinque Terre agli arcipelaghi della Maddalena e Toscano, sino all'area del Circeo.

"Una parkway è molto di più di una rete sentieristica - ha spiegato Carlo Blasi, del dipartimento di biologia ambientale alla Sapienza di Roma - Può coinvolgere trentamila ettari di parchi in Italia, un progetto di sviluppo sostenibile dove ogni territorio naturale e antropizzato può offrire al visitatore quello che più lo caratterizza. Dall'agricoltura alle specialità enogastronomiche, dall'offerta storico-culturale alle bellezze del paesaggio". Un progetto del genere è appena nato nella provincia di Salerno, dove è sorta la "parkway" oasi dell'Alento. L'idea, ha assicurato il presidente del Parco delle Cinque Terre Vittorio Alessandro, può essere concretizzata e il parco ligure ne assumerebbe la regia. Occorre però trovare sponda nelle regioni coinvolte e nei fondi europei. Scopo del convegno era studiare e confrontare l'impatto del turismo e dell'attività dell'uomo sulla biodiversità presente nei parchi e nel loro comprensorio. L'agricoltura, in questo senso, deve diventare strumento di tutela. "Il Parco delle Cinque Terre - ha detto Alessandro - diventa un laboratorio nazionale per il monitoraggio della sostenibilità ambientale.

Qui agricoltura, turismo, sentieristica, flora e fauna protette, i problemi del dissesto e della percorribilità ferroviaria e viaria coesistono

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04/03/2016, 19:23
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I Trail del Vino a Sciacchetrail 2016
SciaccheTrail, Trail del Moscato, Valtellina Wine Trail. Tre trail del Vino ed i rispettivi produttori si danno appuntamento a Monterosso in occasione del II ultratrail tra i vigneti del Parco Cinque Terre.

(Riomaggiore, 08 Marzo 2016) - Tre territori: Cinque Terre, Valtellina, Langhe e Moscato d'Asti;tre vini dai caratteri inconfondibili; tre trail attraverso paesaggi irripetibili.
SciaccheTrail, Trail del Moscato, Valtellina Wine Trail sono esperienze che esaltano nuove possibilità di fruizione consapevole dei territori attraverso elementi dal forte valore simbolico e culturale: lo sport, il vino i paesaggi ed i sentieri che li attraversano.
A Monterosso, villaggio tappa del secondo ultratrail attraverso il patrimonio UNESCO delle Cinque Terre, si aprirà una finestra su queste realtà sportive e vitivinicole, mostrandone eccellenze, originalità e bellezze, attraverso convegni, incontri, degustazioni dedicate e spazi espositivi.

PROGRAMMA EVENTI

Sala Consiliare Comune di Monterosso
Venerdi 18 marzo, ore 16 - 18
Tavola Rotonda
PAESAGGIO E PRODOTTO: L'ESEMPIO DELLA VITICOLTURA EROICA DELLE ZONE MONTANE E COSTIERE in collaborazione con il CERVIM

Sabato 19 marzo, 11 - 12.30
Incontro
CORSA E VINO: EMOZIONI DA RACCONTARE in collaborazione con la rivista SKIALPER
Entrambi gli appuntamenti sono validi per la formazione continua dei giornalisti

Tensostruttura in Piazza Belvedere
Degustazioni e assaggi
Sabato 19 e domenica 20 marzo (12-18)
SPAZIO FOOD & WINE con cucina locale e i produttori dei TRAIL DEL VINO: Vino Doc Cinque Terre (Consorzio Sciacchetrà, Cantina Sociale delle Cinque Terre), Consorzo di tutela Vini di Valtellina e dell'Associazione Bottega del Vino Moscato d'Asti.

Sabato 19 marzo, ore 16
DEGUSTAZIONI GUIDATE a cura dell'Associazione Italiana Sommelier, delegazione della Spezia

Piazza Garibaldi, Vicino a Municipio
Sabato 19-20 marzo 2016, ore 12-18/10-18
SPAZIO OUTDOOR con gli sponsor tecnici e gli organizzatori di Valtellina Wine Trail e Trail del Moscato d'Asti.

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08/03/2016, 18:01
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Il Parco Letterario Eugenio Montale e delle Cinque Terre si presenta. A Roma, Palazzo Firenze

Lo scorso dicembre, in occasione dei 40 anni dal Nobel per la Letteratura a Eugenio Montale, il Parco Nazionale delle Cinque Terre e la Società Dante Alighieri hanno istituito con il Comune di Monterosso il Parco Letterario® Eugenio Montale e delle Cinque Terre.

Gente vino e rocce delle Cinque Terre fu il primo articolo a firma di Montale uscito il 27 ottobre 1946 sul Nuovo Corriere della Sera. Un titolo al quale ci si è voluti ispirare per sottolineare l'attualità̀ del poeta proprio nelle Cinque Terre, in particolare a Monterosso, e il suo legame – oltre che con questa terra e i suoi frutti – anche con la gente che l'abitava.

"Quello delle Cinque Terre è anche paesaggio culturale – ha dichiarato il Presidente del Parco Nazionale, Vittorio Alessandro. I versi di Eugenio Montale e i suoi scritti sui luoghi che egli ha a lungo frequentato rimangono fanno parte di questo territorio che ha ospitato e ispirato molti artisti. Dopo la menzione speciale del Premio Europeo del Paesaggio conseguita nel 2015 elargita dal Ministero dei Beni Culturali al Parco Nazionale delle Cinque Terre e la Carta Europea del Turismo Sostenibile presso il Parlamento Europeo, arriviamo a questo nuovo risultato. Un progetto di protezione attiva rivolta all'ambiente e al paesaggio non come risorse di un museo severo, ma di una fonte viva e cangiante di cultura, di ispirazione e di sempre nuove espressioni artistiche. Il turismo culturale nelle Cinque Terre, insieme a quello sportivo e a quello religioso verso i Santuari – prosegue Vittorio Alessandro - costituisce il costante sforzo del Parco Nazionale verso una qualificazione della sua offerta turistica e verso una sempre maggiore destagionalizzazione. Il Parco Nazionale e il Comune di Monterosso hanno scelto di porre l'accento su una fruizione consapevole e interessata agli aspetti culturali, con l'obiettivo di contrastare il rischio di banalizzazione del territorio ormai meta di un turismo mondiale.
Le terrazze disposte a vigneto con i muretti a secco sospesi sul mare sono lo straordinario paesaggio che il Parco offre al mondo. Con la Caritas il Parco Nazionale ha intrapreso una iniziativa di banca del lavoro che ha coinvolto gli immigrati delle strutture di accoglienza della provincia. Giovani extracomunitari e anziani contadini stanno così riportando alla luce il patrimonio di beni e di esperienza che abbandono e dissesto idrogeologico mettono a rischio. Un laboratorio indispensabile per le prospettive di integrazione sociale che facilitino il percorso di valorizzazione di un paesaggio di agricoltura, di mare e sentieri che rimane scolpito nei versi del Premio Nobel Eugenio Montale."

"Io per me amo le strade ...le viuzze che seguono i ciglioni, discendono tra i ciuffi delle canne e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni". I limoni di Monterosso che, nelle "estati lontane", inebriavano di profumo"...e "i sensi di quest'odore / che non sa staccarsi da terra ..."

"L'apertura del Parco Letterario dedicato a Eugenio Montale – ha affermato Stanislao de Marsanich, presidente de I Parchi Letterari® - Società Dante Alighieri- è per la Rete dei Parchi Letterari motivo di grande orgoglio. Grazie al Parco Nazionale delle Cinque Terre il doveroso omaggio a uno dei più grandi poeti del '900 conferma l'idea di un patrimonio che va oltre la separazione tra natura e cultura e che soprattutto prevede la partecipazione consapevole delle popolazioni ad un processo di evoluzione della propria identità. Un processo che grazie alla sensibilità dei Comitati della Società Dante Alighieri nel mondo abbraccia oggi anche quelle seconde e terze generazioni di italiani che vivono lontano dalle nostre coste ma che sono consapevolezza e conoscenza delle memorie dei luoghi di origine delle loro famiglie."

Partendo dal principio che la "cultura non è una merce", è stato più volte sottolineato quanto il patrimonio culturale italiano sia unico al mondo, una risorsa preziosa, non clonabile, non rinnovabile né de localizzabile, sulla quale sarebbe colpevole non investire energie, senza per questo arrivare ad una massificazione dell'offerta: non sfruttare il territorio ma bilanciare le necessità dei residenti e dei visitatori per portare benefici ad entrambi.

Dedicare un Parco letterario a Montale in un luogo, le sue Cinque Terre, tra gli esempi più evidenti di quanto l'iterazione tra uomo e ambiente possa generare una bellezza perfetta ma fragile e bisognosa di cure continue, non significa quindi aprire o riscoprire solo dei percorsi letterari o contemplativi, ma contribuire a introdurre il lettore/viaggiatore al rispetto di un ambiente unico.

Se è vero che il paesaggio culturale è oggi al centro dei piani di sviluppo locale, è importante che sia accompagnato nella sua naturale evoluzione da una politica condivisa di riscoperta e recupero dell'ambiente e delle tradizioni che raccontino la storia del territorio e aiutino a conservare l'identità e l'orgoglio di appartenenza delle popolazioni. Da qui i Parchi Letterari che Stanislao Nievo chiamava spazi fisici e mentali, angoli magici, luoghi di autori e poeti ancora presenti nel paesaggio.

L'autore diventa testimonianza dell'evoluzione dell'interazione tra uomo e ambiente e identificazione delle sensibilità locali, delle credenze, delle memorie e delle economie artigianali e agroalimentari. Un panorama che ad un visitatore può sembrare incontaminato, agli occhi di un abitante può rappresentare un libro aperto sul proprio passato, la propria storia, i propri miti.

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09/03/2016, 16:32
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