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Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68677 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Fare cooperazione di comunità per lo sviluppo locale Giornata conclusiva della Scuola di cooperazione di comunità (Sassalbo, 25 Marzo 2015) - Si è concluso a Bologna, martedì 24 marzo, il percorso della Scuola della cooperazione di comunità, iniziato a Succiso e Cerreto Alpi nel Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano, promossa dalla Alleanza delle Cooperative Italiane dell'Emilia-Romagna e di Reggio Emilia. "Fare cooperazione di comunità per lo sviluppo locale. Esperienze, competenze e strumenti operativi per la cura e la valorizzazione dei territori attraverso la cooperazione di comunità": questo il tema del convegno finale che si è svolto nella Sala Poggioli della Regione Emilia-Romagna, in via della Fiera 8 a Bologna.
Cuore dell'iniziativa la presentazione delle esperienze di alcune cooperative di comunità dell'Emilia-Romagna: I Briganti di Cerreto di Cerreto Alpi (RE), la cooperativa OltreValle di Brisighella (RA), la cooperativa FareCampo di Campogalliano (MO) e la cooperativa Valle dei Cavalieri di Succiso (RE).
Il progetto "La cooperativa è una comunità", infatti, è nato dalla significativa esperienza delle cooperative situate nell'alto Appennino reggiano, in particolare la cooperativa I Briganti di Cerreto di Cerreto Alpi e la cooperativa sociale Valle dei Cavalieri di Succiso. E proprio a Succiso e a Cerreto Alpi, la Scuola della cooperazione di comunità ha organizzata 4 giornate di incontri, tra ottobre e novembre 2014, che hanno visto numerosi e qualificati partecipanti, provenienti da molte regioni italiane.
Queste cooperative di comunità sono nate in piccoli paesi, con l'obiettivo di mantenere in quel luogo una comunità viva, attraverso la forma dell'impresa cooperativa, creando i presupposti economici perché la gente del paese (specialmente i giovani), e il territorio nel suo complesso non scivolino a valle. Questo è stato possibile perché la comunità ha dato vita ad una impresa economica, in forma cooperativa, che ha creato lavoro, ha dato risposte in termini di servizi agli abitanti del paese e ha saputo realizzare forme di ricettività prima non esistenti, anche innovative.
Oggi l'esperienza delle cooperative di comunità si sta però sviluppando, non solo nelle aree interne, ma anche nei quartieri delle città o in paesi di pianura: la necessità di dare risposte a nuove esigenze sociali, il desiderio di rivitalizzare lo spirito comunitario, la voglia di valorizzare un territorio, l'esigenza di creare possibilità di lavoro a chi vuole rimanere legato alla sua terra o al suo quartiere, sono alcune delle motivazioni che stanno concentrando l'attenzione di sempre più cittadini e associazioni verso la forma cooperativa come espressione di una comunità.
Ai lavori della giornata conclusiva hanno partecipato l'assessore all'Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Simona Caselli, il presidente della Alleanza delle Cooperative Italiane Emilia-Romagna Giovanni Monti, per l'Alleanza Cooperative Italiane Maurizio Davolio e Giovanni Teneggi, mentre Federica Bandini e Renato Medei, dell'Università di Bologna, hanno presentato una importante ricerca sul fenomeno delle cooperative di comunità.
Alla tavola rotonda "Le cooperative di comunità sono utili. Cosa serve per il loro sviluppo?", hanno partecipato con Ivan Stomeo, presidente Borghi Autentici d'Italia, Alessandra Bonfanti, responsabile PiccolaGrandeItalia di Legambiente, Stefano Ferrari dell'Unpli, Comitato Pro Loco Emilia-Romagna, Paolo Bargiacchi, sindaco di Collagna (RE) e Paolo Venturi, direttore di Aiccon. Ha concluso i lavori Francesco Milza, vicepresidente Alleanza Cooperative Italiane Emilia-Romagna.
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26/03/2015, 8:09 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Per Pasqua tutto aperto in Appennino Cervarezza Terme, Cerreto Laghi, Prato Spilla (Sassalbo, 30 Marzo 2015) - Tutto aperto in Appennino per le festività pasquali. Dopo alcuni mesi di chiusura riapre l'Uti Museo del Sughero a Cervarezza Terme. L'orario di apertura per il mese di Aprile è il seguente: martedì, giovedì, sabato e domenica dalle 9.30 alle 12.30. Aperto anche a Pasqua e Pasquetta dalle 9.30 alle 12.30. Per informazioni tel. 0522 890655 mail: museodelsughero@unionecomuni.re.itA Cerreto Laghi impianti aperti e tanta neve, mercatini di prodotti tipici e serate show presso gli alberghi vi aspettano per una Pasqua e Pasquetta di divertimento a Cerreto Laghi. Quest'anno i giorni di Pasqua hanno il sapore delle tradizioni culinarie tramandate nei territori dell'Emilia e della Lunigiana e Cerreto Laghi, ancora una volta è punto di riferimento e incontro di famiglie e gruppi di amici. Nei giorni di sabato 4, domenica 5 e lunedì 6 aprile, presso la galleria del residence Puntalago, ci sono i mercatini dei produttori locali con ingresso gratuito dalle ore 10 alle 19 e, dopo cena, a partire dalle ore 21, vi aspettano le serate di intrattenimento con le presentazioni degli stessi produttori presso gli alberghi di Cerreto Laghi. Tutti i giorni a partire dalle 17.30 ci saranno degustazioni guidate e show cooking. Per la vendita di mieli e derivati sarà presente l'Apicoltura Ligabue, la pasta fresca emiliana del La Bottega delle Bonta', il tipico pane di castagne La Marocca di Casola, i formaggi dell'Azienda Agricola Fontanili, i salumi da carne chianina di Le Comunaglie, il buon vino del Candia della cantina Eva Vernazza; poi anche i biscotti, le farine dell'azienda Demetra e la variopinta frutta secca de il Siciliano. L'iniziativa è coordinata da Emanuela Zannoni Food consulting e prevede l'organizzazione di originali serate presso gli alberghi dove sarà possibile conoscere da vicino i produttori, le loro attività di trasformazione e, soprattutto, i loro prelibati prodotti tipici. Per chi vuole ancora approfittare della neve gli impianti sono regolarmente aperti e sarà anche possibile pattinare al Palaghiaccio. Un week end lungo all'insegna del gusto e la socialità, un'occasione per dare il benvenuto alla primavera. Anche a Prato Spilla la Pasqua è ancora in bianco. Dall'uovo di Pasqua usciranno tante giornate sulla neve ricche di divertimento. Condizioni meteo permettendo, infatti, gli impianti della stazione sciistica monchiese (provincia di Parma, vicina al confine con Reggio e Massa Carrara) saranno in funzione fino a lunedì 6 aprile. Confidando sempre nel bel del tempo, proseguiranno inoltre gli appuntamenti speciali diventati un appuntamento fisso della stagione, vale a dire l'Après Ski Party Event, ovvero musica, grigliata e divertimento anche per i bambini, al sabato a partire dalle 15; e lo Sky Night con l'apertura in notturna del campo scuola il sabato sera, dalle 20 alle 23. Per maggiori informazioni su appuntamenti e attività è possibile consultare il sito internet http://www.pratospilla.pr.it/. E per entrare a far parte di quella grande famiglia virtuale che plaude, commenta e consiglia, c'è la pagina Facebook: Pratospilla Stazione Turistica.
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03/04/2015, 9:30 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Mirco, storia di un lupo ibrido (Sassalbo, 09 Aprile 2015) - Il 23 febbraio 2015 il personale del Centro tutela e ricerca fauna esotica e selvatica Monte Adone (CRAS) è intervenuto per la cattura di esemplare di lupo, evidentemente in difficoltà nelle acque di un canale. L'aspetto dell'animale, un maschio adulto, ha fatto subito ritenere possibile che si trattasse di un ibrido di lupo, cioè che il suo patrimonio genetico sia "inquinato" da una parentela lontana con il cane domestico, e per questo classificato come introgresso.
Stabilito che il lupo W1865 è effettivamente un ibrido è stato inserito nel progetto Life M.I.R.CO - lupo (LIFE13 NAT/IT/000728 "Strategies to minimize the impact of free ranging dogs on wolf conservation in Italy") del Wolf Apennine Center (WAC), in virtù degli ottimi rapporti di collaborazione esistenti ormai da anni con il CRAS. Prima di essere liberato nel suo habitat Furio è stato sterilizzato per impedirne la riproduzione che andrebbe ad aumentare il numero di introgressi presenti in natura, ed è stato dotato di collare GPS per monitorarne la sopravvivenza e alcuni eventuali parametri ecologici.
Nel video postato sulla pagina Facebook del WAC è possibile seguire alcuni istanti della degenza presso la struttura Just Freedom del CRAS, costruita nell'ambito del Progetto Lupo Monte Adone, una vera e propria mission tra le tante attività del Centro mirata a restituire la libertà agli esemplari recuperati e a divulgare informazioni corrette sulla specie.
Per il mantello così appariscente e tipico degli esemplari ibridi introgressi - frutto di ripetuti reincroci di ibridi tra loro o con lupi puri - W1873 è stato ribattezzato Mirco, proprio come il Progetto Life M.I.R.CO - lupo del quale il Parco Nazionale è beneficiario.
Life M.I.R.CO – lupo prevede per 5 anni attività mirate alla riduzione dell'impatto del randagismo e vagantismo canino sulla popolazione italiana di lupo, con attività di contenimento del potenziale riproduttivo sia degli esemplari ibridi identificati sul proprio territorio di intervento sia dei cani vaganti previo accordo con i proprietari.
Attualmente gli esemplari di lupo ibridi e ibridi introgressi rinvenuti sul territorio nazionale sono oggetto di due soluzioni gestionali: la captivazione definitiva in strutture autorizzate oppure la sterilizzazione, nella forma atta a non alterare i normali equilibri ormonali degli esemplari, come previsto dal Progetto Life M.I.R.CO – lupo, unico al momento in Italia ad optare per questa scelta garantendo così il ritorno a vita libera degli animali.
Esperienze internazionali e le prime esperienze italiane sempre seguite dal Wolf Apennine Center hanno dimostrato il normale ritorno in natura degli esemplari sterilizzati, i quali continuano ad occupare il proprio posto all'interno del branco e a seguire i normali ritmi biologici. L'unica differenza con gli esemplari non sterilizzati risiede nell'impossibilità di produrre prole fertile a sua volta portatrice di elementi di origine canina nel proprio DNA.
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10/04/2015, 7:03 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Secondo esemplare di Lupo catturato nei pressi di Albereto (Sassalbo, 28 Aprile 2015) - Grande successo per le attività di cattura nell'ambito del Progetto Life M.I.R.CO – Lupo, portate avanti nel Comune di Albareto. A soli 5 giorni di distanza dalla cattura del primo esemplare, una femmina adulta successivamente rilasciata con collare GPS, è stata catturata una seconda femmina, presumibilmente appartenente al medesimo branco, di circa 1 anno di età. Sul posto sono intervenuti i tecnici del Wolf Apennine Center del Parco Nazionale, in particolare i veterinari Nadia Cappai e Mario Andreani, quest'ultimo da sempre punto di riferimento per il WAC grazie all'esperienza ventennale maturata nel recupero di lupi in Provincia di Parma, ma anche nel loro monitoraggio e nella prevenzione dei danni, e Luigi Molinari, tecnico senior del WAC: "Catturare questi due esemplari ha richiesto tempo e un notevole sforzo logistico" – precisa Molinari – " le condizioni climatiche, la distanza notevole dalla nostra sede operativa e il comportamento particolarmente schivo di questi animali hanno reso l'operazione non semplice, ma possiamo essere più che soddisfatti del risultato". Anche in questo caso è stato valutato direttamente su campo il fenotipo dell'animale che non mostrava segni evidenti di ibridazione e si è proceduto al suo rilascio previa applicazione di un secondo collare GPS. I due esemplari saranno monitorati dal Wolf Apennine Center per i prossimi tre anni e consentiranno di approfondire le conoscenze in merito al branco e alle dinamiche che hanno causato la morte per predazione di diversi cani da caccia durante l'attività venatoria proprio nel territorio di Albareto. Al momento non è possibile ipotizzare per questi animali un destino diverso: la normativa vigente non consente di rimuovere gli animali responsabili degli attacchi, né con l'abbattimento né con la loro captivazione definitiva. Come già accade in altre realtà internazionali, il monitoraggio serrato degli esemplari, grazie all'utilizzo dei collari GPS potrà però migliorare la convivenza tra attività venatoria e presenza del branco. Grazie all'accordo formalizzato con l'Ambito Territoriale di Caccia PR9, i cacciatori vedranno tutelata la propria attività e la sicurezza dei propri cani, ricevendo indicazioni circa le aree maggiormente frequentate dal branco e dunque a maggior rischio di predazione. Allo stesso tempo, gli esemplari monitorati fungeranno da indicatori verso eventuali atti di bracconaggio, non escludibili a causa dell'ormai alto livello di conflitto uomo – lupo nell'area. L'eventuale decesso dei due esemplari verrà immediatamente comunicata dai collari GPS consentendo il rapido recupero degli animali e l'accertamento della causa di morte. L'approfondimento delle conoscenze e l'acquisizione di dati scientificamente attendibili rappresentano il primo fondamentale passo nella gestione di lupi "problematici". "Va chiarito con fermezza - spiegano i tecnici del Parco Nazionale - che attualmente non sussistono elementi credibili di attacchi di questi lupi all'uomo, ma che attraverso i dati puntuali forniti dai radiocollari sarà possibile, per i due esemplari monitorati, verificare eventuali denunce o approfondire comportamenti classificabili come confidenti verso l'uomo".
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29/04/2015, 17:19 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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UNA STRAORDINARIA KOINÈ DI SAPORI Proclamati i vincitori della rassegna Menu a Km Zero
Appennino Gastronomico Menu a Km Zero: proclamati i vincitori La premiazione a EXPO 11 giugno Il Ristorante Pizzeria da Claudia di Corniglio (PR) vince l'edizione 2014/2015 della rassegna ‘Appennino Gastronomico - Menu a Km Zero’, promossa dal Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano in collaborazione con Coldiretti e ALMA, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana. Al secondo posto il Ristorante La Nuova Jera di Bagnone (MS), e al terzo il Rifugio della Pietra di Castelnovo ne' Monti (RE). Nove le menzioni speciali
La rassegna 'Appennino Gastronomico - Menu a Km Zero', anche scorrendo la classifica, conferma la sua vocazione a rappresentare il ricco paesaggio alimentare del Parco Nazionale, fatto di eccellenze gastronomiche e pregiate produzioni tipiche.
L'evento di premiazione della rassegna si svolgerà a EXPO2015, giovedì 11 a partire dalle 17.30 presso lo spazio Coldiretti. Un'opportunità importante per il Parco Nazionale e soprattutto per gli operatori del territorio. All'evento è prevista la partecipazione di Gualtiero Marchesi, fondatore e rettore di ALMA.
Menzioni speciali:
PREMIO SERVIZIO: Ristorante La Baita d'Oro (Castelnovo ne' Monti RE) PREMIO OSPITALITA': Ristorante Il Capolinea (Castelnovo ne' Monti RE) PREMIO VALORIZZAZIONE PRODOTTO TIPICO: Ristorante La Pioppa (Villa Minozzo RE) PREMIO VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO E DEL TURISMO: Agriturismo Valle dei Cavalieri(Succiso di Ramiseto RE) PREMIO TRADIZIONE: Albergo Ristorante Val Dolo (Civago - Villa Minozzo RE) PREMIO MIGLIOR MENU' KM0: Agriturismo Montagna Verde (Apella di Licciana Nardi MS) PREMIO INTRAPRENDENZA: Ristorante 50 Sfumature (Loc Morsiano di Villa Minozzo RE) PREMIO MIGLIOR MENU' TOSCO - EMILIANO: Albergo Ristorante Miramonti (Comano MS) PREMIO QUALITA' AGRO - BIODIVERSITA': Rifugio Lagdei (Corniglio PR) La rassegna Appennino Gastronomico - Menu a Km Zero 2014/2015
Una straordinaria ricchezza di prodotti agroalimentari di alta qualità e una grande cultura eno-gastronomica fatta di sentimento, identità e consapevolezza. Dai territori dell’Appennino un esempio concreto e virtuoso del messaggio di Expo2015
Scopriamo i vincitori
Ristorante Pizzeria da Claudia
Primo classificato rassegna 2014/2015
Albergo Ristorante la Nuova Jera
Secondo classificato edizione 2014/2015
Rifugio della Pietra
Terzo classificato edizione 2014/2015
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15/05/2015, 7:02 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Torna Sapori: la più bella vetrina della Lunigiana XIV edizione della rassegna enogastronomica (Sassalbo, 28 Maggio 2015) - La XIV edizione della rassegna "Sapori" organizzata dal Comune di Fivizzano si terrà a Fivizzano nei giorni 29-30-31 maggio, 1-2 giugno 2015. Si tratta della più importante manifestazione enogastronomica dei prodotti tipici della provincia di Massa-Carrara, oltre che dei prodotti del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano, del Parco Nazionale delle Cinque Terre e del Parco Regionale delle Alpi Apuane con una particolare sezione dedicata agli antichi mestieri e all'artigianato.
La manifestazione ormai consolidata dedica sempre maggiore attenzione al biologico, ai temi dell'eco-sostenibilità, alla biodiversità e alle tematiche ecologiste.
"SAPORI 2015, la Mostra Mercato dei prodotti tipici della Provincia di Massa Carrara festeggia la sua quattordicesima edizione nell'anno di EXPO MILANO 2015 il più grande evento mondiale sull'alimentazione – spiega il sindaco di Fivizzano, Paolo Grassi - Un progetto concreto, che ha posto in primo piano, da sempre, l'importanza del cibo e della cultura, diventando un appuntamento consolidato con il meglio della tradizione enogastronomica e dei prodotti tipici locali della Provincia di Massa-Carrara. Quest'anno l'appuntamento dialoga felicemente con le tematiche e i valori espressi da EXPO MILANO 2015, presentandosi in una dimensione nuova, con l'esposizione dei suoi "tesori" alimentari, nel contesto del centro storico, proponendo un incontro di valorizzazione tra gusto, arte, cibi prelibati, storia, e cultura. Un percorso che unisce alla bellezza delle immagini, il risveglio dei sensi. Necessario sottolineare il rafforzamento del legame terre amiche dell'Emilia Romagna e della Liguria. L'esperienza di questi anni ha, infatti, avvicinato le suggestive valli dei Parchi alle dolci colline, fino ad arrivare al Mare, in una perfetta sintesi di immagini e di qualità".
In occasione della manifestazione il Comune di Fivizzano partecipa al concorso nazionale "Comuni Fioriti", un progetto di abbellimento del territorio attraverso il linguaggio dei fiori. Gli spazi verdi saranno abbelliti da suggestive coreografie floreali, rese possibili dalla collaborazione dell'intera cittadinanza sia in forma associativa che privata.
Da ricordare anche la cerimonia dedicata al conferimento della cittadinanza onoraria all'artista Elio Santarella con inaugurazione di due opere donate dal Maestro alla Città di Fivizzano.
Per ulteriori informazioni: Ufficio Attività Culturali e Turismo Comune di Fivizzano (MS)culturaeturismo@comune.fivizzano.ms.it 0585942175
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29/05/2015, 7:06 |
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gargamella
Sez. Miscellanea
Iscritto il: 25/07/2011, 12:02 Messaggi: 4691 Località: Reggio Emilia
Formazione: xxxl
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Grande ed impegnativo riconoscimento per il Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano.Nella giornata di ieri nella sua riunione periodica Unesco ha dichiarato il parco Riserva della biosfera http://www.parcoappennino.it/newsdettaglio.php?id=31110
_________________ Mettete l'indicazione geografica al profilo sarà utile nelle risposte grazie
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10/06/2015, 16:14 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68677 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Parco Appennino e UNESCO a EXPO Beyond Food Sustainability: una mostra e un convegno (Sassalbo, 18 Giugno 2015) - Il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano partecipa, il 20 giugno a Expo, al convegno 'Beyond Food Sustainability' che si terrà presso teatro 'Centro della Terra' nel padiglione Parco della Biodiversità a partire dalle ore 14.30.
L'evento, ideato e promosso dal Ministero dell'Ambiente italiano, Direzione Protezione Natura, e dall'UNESCO, ha lo stesso titolo ed è strettamente collegata alla mostra che lo stesso UNESCO ha allestito nella sede di Venezia, come contributo a Expo15 (programma 'Venezia verso EXPO 2015')
L'Esposizione Universale, con il suo tema "Nutrire il pianeta, energia per la vita", offre infatti uno spunto eccezionale per comunicare a una platea mondiale quello che l'UNESCO realizza riguardo il rapporto fra uomo, cultura, natura e produzione/consumo di cibo e, più in generale, la salvaguardia del patrimonio culturale e naturale come elemento fondante dello sviluppo sostenibile. La mostra dal titolo "Behind Food Sustainability - Oltre la Sostenibilità Alimentare", così come il convegno del 20 giugno, mettono in evidenza le esperienze provenienti dalla rete delle designazioni UNESCO – i siti del Patrimonio Mondiale, le Riserve di Biosfera e gli elementi del Patrimonio Culturale Immateriale – reinterpretati come modelli di sostenibilità alimentare, dai quali trarre ispirazione per un futuro sostenibile.
Al convegno, in particolare, saranno presenti anche le tre Aree MaB UNESCO appena designate, L'Appennino Tosco Emiliano, il Parco del Delta del Po e le Alpi Ledrensi e Judicaria. La mostra, invece, una volta terminata l'esposizione a Venezia, inizierà un percorso a tappe nell'Appennino Tosco Emiliano e nelle principali città legate a questo territorio.
Sabato 20 giugno presenteranno i lavori Barbara Degani Sottosegretario di Stato, Han Qunli Segretario del Programma MaB UNESCO. Il presidente del Parco Nazionale, Fausto Giovanelli, interverrà nella panel 'Sopravvivenza di pratiche e metodi tradizionali', portando l'Appennino Tosco Emiliano come esempio di Area MaB UNESCO dove una catena montuosa segna il confine geografico e climatico tra l'Europa continentale e quella mediterranea, conservando uno stile di vita rurale ricco di tradizioni.
Programma dei lavori
Ore 14.30 Registrazione dei partecipanti
Ore 15.00 Saluti istituzionali:
Barbara Degani Sottosegretario di Stato
Han Qun Li Segretario del Programma MaB UNESCO
1° Sessione: modera i lavori Philippe Pypaert UNESCO Venezia
Ore 15.20 Sistemi costieri, zone umide, delta
Italia: Delta del Po
Le comunità locali e le autorità competenti proteggono la biodiversità di questo importante ecosistema tramite la gestione di attività produttive quali la pesca, l'allevamento ittico, l'agricoltura e la produzione di energia elettrica.
Francia: Camargue
Le comunità locali e le autorità competenti gestiscono i processi alluvionali che consentono la coltivazione del riso e la crescita del grano, proteggendo la biodiversità delle zone umide salmastre e di acqua dolce.
Italia: Selva Pisana
La riserva è caratterizzata da una ricca biodiversità che comprende ambienti naturali e semi-naturali di pianura, zone dunali, aree umide, foreste mesofile, pinete e zone agricole.
Interventi:
Mauro Giovanni Viti - Commissario Straordinario Parco Regionale Veneto del Delta del Po
Laure Bou - Direttrice della Riserva della Biosfera della Camargue
Andrea Gennai - Direttore del Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli
Ore 15.45 Paesaggi vulnerabili
Italia: Valle del Ticino
La Riserva, che si sviluppa lungo il corso del fiume Ticino, rappresenta un importante corridoio ecologico nel mezzo della pianura altamente urbanizzata ed industrializzata del fiume Po.
Austria: Wienerwald
L'allevamento del bestiame allo stato brado, la produzione locale e l'educazione pubblica stanno evidenziando un progressivo decadimento dell'agricoltura e un continuo avanzamento dell'urbanizzazione che minacciano la biodiversità di quest'area.
Italia: Circeo
La foresta planiziaria si colloca su una serie di dune continentali, tre laghetti costieri, aree acquitrinose, il massiccio calcareo del Monte Circeo, integrando campi agricoli e prati pascoli.
Interventi:
Marco Mario Avanza - Presidente del Parco del Ticino e del Lago Maggiore
Christian Diry - Rappresentante della Riserva della Biosfera del Wienerwald
Gaetano Benedetto - Presidente del Parco Nazionale del Circeo
Ore 16.00 Cooperazione transfrontaliera
Italia/Francia: Monviso e Queyras
Energia sostenibile, turismo responsabile e prodotti locali sono di centrale importanza per creare un futuro sostenibile in quest'area rurale transfrontaliera.
Interventi:
Silvano Dovetta - Presidente del Parco Regionale del Po Cuneese
Antoine Mathieu - Presidente della Riaerva della Biosfera del Queyras
Ore 16.15-16.30 pausa
2° Sessione:
modera i lavori Anna Maria Maggiore PNM MATTM
Ore 16.45 Paesaggi unici
Italia: i paesaggi calcarei delle Dolomiti
Le colture agrarie forniscono in quest'area, caratterizzata da fenomeni di glaciazione ed erosione, prodotti di alta qualità ottenuti mediante tecniche di coltivazione naturale ed eco-compatibile.
Svizzera: i vigneti a terrazza di Lavaux
Sulle sponde del lago Ginevra la tradizionale raccolta a mano dell'uva, lungo le terrazze costruite nel corso di oltre 11 secoli, continua fino ad oggi.
Interventi:
Antonio Andrich - Direttore del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi
Emmanuel Estoppey - Vicepresidente del Sito Patrimonio Mondiale del Lavaux
Ore 17.00 Ecosistemi: reti naturali per la vita
Italia: Sila
Le regioni che contengono le principali montagne della Sila formano un'eccezionale superficie erosiva dalla quale i principali fiumi della regione scendono a valle.
Spagna: Urdaibai
Un bacino idrografico che termina creando un grande acquitrinio salato e un paesaggio costiero caratterizzato da alte scogliere e promontori, da praterie, da boschi di querce e da altri lussureggianti boschi come quelli di conifere a rapido accrescimento.
Interventi:
Sonia Ferrari - Commissario Straordinario Ente Parco Nazionale della Sila
Jon Asua - Rappresentante della Riserva della Biosfera di Urdaibai
Ore 17.15 Sopravvivenza di pratiche e metodi tradizionali
Italia: Appennino Tosco Emiliano
Una catena montuosa che segna il confine geografico e climatico tra l'Europa continentale e quella mediterranea, conservando uno stile di vita rurale ricco di tradizioni.
Portogallo: Regione vinicola dell'Alto Douro
Il vino "Porto", prodotto principale della regione dell'Alto Douro, è famoso fin dal 18° secolo in tutto il mondo per la sua qualità. Questa lunga tradizione vinicola ha prodotto un paesaggio di eccezionale bellezza che riflette l'evoluzione tecnologica, sociale ed economica della regione. Interventi:
Fausto Giovanelli - Presidente del Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano
Helena Teles - Rappresentante del Sito Patrimonio Mondiale dell'Alto Douro
Ore 17.30 I custodi della biodiversità
Italia: Alpi Ledrensi e Judicaria
A cavallo tra il sito Patrimonio Mondiale dell'Umanità delle Dolomiti ed il lago di Garda, questa è un'area caratteristica delle pendici sud delle Alpi centro-orientali e racchiude habitat differenti che si alternano con coltivazioni tradizionali.
Slovenia: Karst/Škocjanske Jamesi
Ben conosciuto per le eccezionali caratteristiche naturali, geologiche e idrologiche, quest'area circonda il bacino idrico del fiume Reka.
Interventi:
Elena Guella - Rappresentante della Riseva della Biosfera Alpi Ledrensi e Judicaria
Vanja Debevec - Rappresentante della Riseva della Biosfera del Carso
Ore 17.45 Conclusioni:
Maria Carmela Giarratano Direttore Generale del Ministero dell'Ambiente
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18/06/2015, 19:26 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Festa UNESCO Appennino Appuntamento a Fivizzano (Sassalbo, 25 Giugno 2015) - Il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano e il Comune di Fivizzano organizzano giovedì 2 luglio un incontro pubblico per salutare l'ingresso dell'Appennino Tosco Emiliano nella Rete MaB UNESCO. L'appuntamento è alle 21 a Piazza Medicea a Fivizzano
Allegati:
PNATEnov31347-img1.jpg [ 42.07 KiB | Osservato 847 volte ]
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27/06/2015, 14:47 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Un Area tra Europa e Mediterraneo
Il Consiglio Internazionale dell’Unesco, riunito a Parigi (9-11 giugno 2015), a soli 9 mesi dalla presentazione della candidatura, ha incluso l’Appennino Tosco Emiliano nella Rete Mondiale “Uomo e Biosfera” (MAB). La nuova area MaB comprende i territori di due Regioni, l’Emilia Romagna e la Toscana, compresi in cinque Province (Parma, Reggio Emilia, Massa Carrara, Lucca e Modena) e 38 Comuni (13 in provincia di Reggio Emilia, 9 in provincia di Parma, 8 in provincia di Massa Carrara, 7 in provincia di Lucca e 1 in provincia di Modena). La superficie è più di 223mila ettari di Appennino e colline fra il Passo della Cisa e il Passo Radici.
Che cos'è la MaB UNESCO
L’UNESCO è l’agenzia delle Nazioni Unite per l’educazione, le scienze, la cultura. E’ stata fondata nel 1945 dopo un lavoro iniziato in piena Seconda Guerra Mondiale. Il preambolo dell’atto costitutivo recita così: “Poiché le guerre hanno origine nello spirito degli uomini, è nello spirito degli uomini che si debbono innalzare le difese della pace”.
Oggi UNESCO, dopo quasi 70 anni, conta 195 Stati membri e 9 associati
Uno dei principali programmi di UNESCO consiste nell’identificazione, protezione, tutela, trasmissione alle future generazioni dei patrimoni culturali e naturali di tutto il Mondo. Sulla base di un trattato internazionale del 1972 sono stati finora riconosciuti più di 1000 siti (800 culturali, 200 naturali e altri misti). L’Italia è il Paese che detiene il maggior numero di siti al mondo. Ciò che rende eccezionale il concetto di Patrimonio Mondiale è la sua applicazione Universale. I siti appartengono a tutte le popolazioni del mondo piuttosto che ai singoli Stati.
Poi c’è il programma ‘Man and Biosphere’ detto MaB che è il nostro. Questo programma è stato concepito più o meno contemporaneamente all’altro nel 1971. Il programma ha come obiettivo il miglioramento del rapporto Uomo-Ambiente e la riduzione della perdita di biodiversità
Il programma ha portato UNESCO a istituire le riserve della Biosfera, aree marine o terrestri che gli Stati membri s’impegnano a gestire nell’ottica dello sviluppo sostenibile e della conservazione delle risorse nel pieno rispetto delle comunità locali
Scopo delle riserve MaB è promuovere e dimostrare una relazione equilibrata fra la comunità umana e gli ecosistemi, creare siti privilegiati per la ricerca, la formazioni e l’educazione, oltre che poli di sperimentazione di politiche mirate allo sviluppo.
Nel Mondo, all’inizio di giugno, c’erano 631 Riserve MaB, a queste, in seguito al consiglio durato dall’8 al 12 giugno, presse la sede UNESCO di Parigi, se ne sono aggiunte altre 20, fra le quali la nostra, in compagnia di altre due Riserve italiane, il Delta del po e le Alpi Giudicarie. Ora, in totale, siamo a 651 Aree MaB situate in 120 Stati.
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05/07/2015, 9:59 |
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