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Parco Naturale Adamello-Brenta
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68709 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Apertura Case del Parco 1°maggio Nel ponte dal 1° al 3 maggio saranno aperte al pubblico le Case del Parco "Geopark" di Carisolo, "Acqua Life" di Spiazzo e "Flora" di Stenico Gradualmente si sta aprendo la stagione delle proposte per scoprire e vivere le meraviglie naturali del Parco Adamello Brenta. Nel ponte dal 1° maggio a domenica 3 maggio le Case del Parco "Geopark" di Carisolo, "Acqua Life" di Spiazzo e "Flora" - con il giardino botanico Rio Bianco - di Stenico saranno aperte al pubblico con i seguenti orari: 10.00 – 12.00 15.00 – 18.00 Le Case del Parco sono piccoli musei allestiti per approfondire aspetti particolari dell’area protetta e per offrire al visitatore le informazioni generali sull'offerta naturalistica del Parco. Propongono al visitatore un percorso reale e affascinante nel mondo della natura, nella storia del territorio e delle genti che lo abitano attraverso moderni pannelli espositivi, filmati, ricostruzioni realistiche, attività interattive, diorami, animali naturalizzati, libri e giochi multimediali. Sono un viaggio sensoriale alla scoperta della varietà della natura per una successiva escursione a diretto contatto con le meraviglie ambientali del Parco. Il costo d'ingresso è € 3,00. E' gratuito per bambini accompagnati fino 12 anni e per i residenti nei Comuni del Parco. Per le famiglie la tariffa è 6,00 € valida per 2 adulti con bambini fino ai 18 anni. A chi visita una Casa del Parco verrà lasciato un buono sconto del 50% per visitare anche un'altra Casa del Parco. Per informazioni: http://www.pnab.it" target="_blank
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30/04/2015, 14:54 |
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Marco
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Inaugurazione del nuovo percorso naturalistico sensoriale accessibile: “UN SENTIERO PER TUTTI” Mercoledì 3 giugno 2015 alle ore 10.30 Val di Daone – località Nudole
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29/05/2015, 14:42 |
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Marco
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I GEOPARCHI MONDIALI DIVENTANO SITI UNESCO Il Parco Naturale Adamello Brenta è tra i Geoparchi mondiali che il 17 novembre 2015 a Parigi sono stati riconosciuti integralmente siti UNESCO da parte della 38^ Sessione Plenaria della Conferenza Generale dell'UNESCO. Grazie alla ratifica del nuovo programma “International Geoscience and Geoparks Programme”, tutti i 120 geoparchi mondiali, in 33 paesi del mondo e 4 continenti, hanno ottenuto il nuovo riconoscimento di UNESCO Global Geoparks (Geoparchi mondiali UNESCO). In Italia ne esistono 10 e il Parco Adamello Brenta, Geoparco dal 2008, è l’unico del nord-est. Tale importante risultato rappresenta un fondamentale impulso alla corretta gestione, conservazione e valorizzazione della Geodiversità nel nostro Paese, in quanto bene tutelato dall’UNESCO. Il Parco Naturale Adamello Brenta, divenuto Geoparco nel 2008 e confermato tale nella sessione 2012, ha dimostrato negli anni la sua piena adesione ed un convinto apporto alle Reti Europea e Mondiale dei Geoparchi. Elementi portanti di questo riconoscimento sono la straordinarietà del suo patrimonio geologico, l’elevata geodiversità, la presenza di una strategia di sviluppo sostenibile attuata attraverso i principi della condivisione e della collaborazione con gli altri attori locali ed una intensa attività di geoturismo che integra e completa le proposte di educazione ambientale. “Questa grande notizia è un’ulteriore conferma della nostra buona gestione e della nostra apertura internazionale – ha commentato Antonio Caola, presidente dell’Adamello Brenta UNESCO Global Geopark – che ci onora ma ci carica di sempre più responsabilità. Essere Geoparco non significa unicamente salvaguardare un patrimonio geologico di rilevanza internazionale ma significa anche avere una strategia per saperlo valorizzare a favore di uno sviluppo sostenibile del territorio. Proseguire con il lavoro di coinvolgimento delle comunità locali sarà la formula giusta per fare tesoro di questa opportunità. E da ora in poi, per gli aspetti in particolare legati alla geologia, lo potremo fare all’interno di uno specifico programma Unesco.”
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20/11/2015, 17:17 |
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Marco
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Legambiente premia il Parco Naturale Adamello
Brenta per le energie alternative
Domani a Roma la consegna all’undicesima edizione di
Domani, mercoledì 11 maggio, a Roma nell’ambito dell’undicesima edizione di “Comuni
Rinnovabili”, in cui sarà presentato il Rapporto annuale sulla diffusione delle energie
rinnovabili nei Comuni italiani, Legambiente, in collaborazione con Federparchi,
premierà il presidente del Parco Naturale Adamello Brenta, Joseph Masè, per l’impegno
dell’Ente “nella diffusione delle fonti energetiche rinnovabili e dell’efficienza energetica”.
Da nove anni Legambiente fotografa lo sviluppo delle fonti rinnovabili nei territori italiani e,
attraverso la descrizione di buone pratiche, mappe e speciali classifiche, descrive lo sviluppo
delle diverse tecnologie per raccontare da vicino il cambiamento che attraversa il nostro Paese.
Oggi le fonti rinnovabili in Italia coprono oltre il 32% del fabbisogno energetico elettrico
nazionale e il 15% complessivo, grazie ad un mix di 700mila impianti da fonti rinnovabili diffusi
nei Comuni italiani.
Nell’occasione, ogni anno viene assegnato un premio al Comune o Territorio 100% Rinnovabile
e a una Buona Pratica. Nell’edizione 2016, per la prima volta, sono state inserite in questa
analisi anche alcune esperienze dei Parchi che si sono distinte nel settore, tra cui quella del
Parco Adamello Brenta.
Nell’ultimo decennio, infatti, il Parco si è affermato come laboratorio di innovazione in campo
energetico con l’idea che un’area protetta, oltre ad adempiere alle sue primarie funzioni di
conservazione naturalistica, ricerca scientifica ed educazione ambientale, si deve proporre
come luogo di sviluppo sostenibile e di buone pratiche, realizzando applicazioni-pilota
nell’ambito della gestione delle risorse naturali, della produzione e dell’utilizzo dell’energia
alternativa.
I numerosi interventi attuati dal Parco si muovono su due binari, da una parte mirano a
sperimentare nuovi modi di gestire le risorse ambientali per risparmiare energia, ridurre
l’inquinamento e, di conseguenza, l’emissione in atmosfera di gas effetto serra. In questo
senso va per esempio il progetto di mobilità sostenibile. Contestualmente, sono state
introdotte innovazioni tecnologiche per produrre energia da fonti rinnovabili finalizzata
all’autoconsumo.
Nel concreto, con il cosiddetto progetto “Fossil free”, il Parco ha proceduto alla:
1. sostituzione di “vecchie” caldaie ormai obsolete con altre a condensazione e ad alto
rendimento, presso la sede e la Casa Orso a Spormaggiore; inoltre negli edifici di recente
ristrutturazione sono state installate caldaie alimentate a GPL, metano e a biomassa;
2. installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria, presso la sede
del Parco, la Foresteria di Mavignola e la Casa Natura Villa Santi;
3. installazione di valvole termostatiche sui termosifoni per poter regolare la temperatura
nelle singole stanze della sede, nonché di software per la programmazione elettronica del
calore;
4. isolamento termico in occasione di interventi di ristrutturazione di edifici del Parco
(cappotto, serramenti, ecc.);
5. sostituzione di lampadine tradizionali con lampade a basso consumo e installazione di
sensori di movimento nelle aree comuni degli edifici al fine di permettere lo spegnimento delle
luci in assenza di personale;
6. installazione presso tutti gli edifici, di contatori per la rilevazione degli effettivi consumi
idrici e la sostituzione degli sciacquoni con un unico pulsante con altri a doppio pulsante.
L’obiettivo del Parco è quello di raggiungere l’autosufficienza elettrica nel giro di pochi
anni. Il trend è incoraggiante: nel 2008 sono stati prodotti 4.766 kWh a fronte di un consumo
di 84.981 kWh, mentre già nel 2015 sono stati prodotti 124.479 kWh a fronte di un consumo
di 155.452 kWh. Il Parco è riuscito a coprire circa l’80% del consumo con energia
autoprodotta, pertanto si sta sempre più avvicinando all’obiettivo prefissato.
Si tratta del secondo premio che Legambiente assegna al Parco Adamello Brenta nel giro di
pochi mesi. Lo scorso febbraio, infatti, alla BIT di Milano il Parco era stato premiato con l’Oscar
dell’Ecoturismo 2016 per l’impegno a diffondere una cultura di qualità ambientale tra le
strutture turistiche.
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Casa del Parco Acqua Life Spiazzo.JPG [ 100.27 KiB | Osservato 2439 volte ]
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10/05/2016, 12:50 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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A Madonna di Campiglio si conclude oggi il meeting internazionale GEOPARCHI mondiali a convegno: “Tempo di agire”
“Siamo qui per discutere di cambiamenti climatici, surriscaldamento del pianeta, valorizzazione del patrimonio geologico, educazione ambientale. È tempo di agire e i geoparchi si pongono l'obiettivo di valorizzare il patrimonio ambientale e geologico per diffondere consapevolezza e promuovere buone pratiche, utili a conservarlo”, così il presidente del Parco Naturale Adamello-Brenta Geopark riassume lo spirito con cui 850 delegati da 64 nazioni di ogni continente, hanno partecipato all'ottava Conferenza Internazionale sui Geoparchi Mondiali UNESCO. Un ricco programma di sessioni scientifiche e workshop: ammessi 300 contributi. Lo scambio diretto tra i delegati favorito anche da 29 stand presenti nello spazio fieristico “Geofair”, tra i quali anche quello della Fondazione Dolomiti UNESCO.
Dalla Cina al Canada, dall'Indonesia alla Finlandia, un'unica lingua comune: quella della valorizzazione del patrimonio geologico come opportunità per le comunità lo abitano, della ricerca di un punto di equilibrio tra la sua conservazione e lo sviluppo del territorio: “Non servono grandi costruzioni, bisogna fare buon uso delle risorse naturali e culturali, senza distruggere ciò che la natura ci ha dato”, è l'invito del presidente della Rete Globale dei geoparchi Nickolas Zouros. Sono 140 i geoparchi presenti nel mondo: 72 in Europa, di cui 10 in Italia, 59 nell’area Asia-Pacifico, 4 in America Latina-Caraibi, 3 in Canada e 2 in Africa (in Marocco e Tanzania).
UN PATRIMONIO NEL PATRIMONIO Il Parco Naturale Adamello-Brenta già dal 2008 ha ottenuto il riconoscimento di Geoparco e nel 2015 è stato inserito all'interno della Rete europea e mondiale dei geoparchi. Per quale motivo? “Prima di tutto per la sua elevata geodiversità”, spiega la geologa Vajolet Masè,“da un lato le Dolomiti di Brenta con le loro rocce sedimentarie, dall'altra il Gruppo Adamello Presanella con le rocce magmatiche intrusive, quelle effusive in val Rendena e infine le rocce metamorfiche. Insomma un laboratorio a cielo aperto in cui sono presenti tutte e quattro le tipologie di roccia”. Una geodiversità che si aggiunge all'elevata biodiversità del Parco Naturale: un patrimonio nel patrimonio dunque, visto che le Dolomiti di Brenta sono uno dei nove sistemi dolomitici riconosciuti dall'UNESCO nel 2009 come un unico Bene. IL NUOVO BALCONE PANORAMICO Nel segno dell'integrazione tra i diversi riconoscimenti UNESCO, non poteva mancare quindi la collaborazione della Fondazione Dolomiti UNESCO. La giornata inaugurale della Conferenza è stata l'occasione per inaugurare uno dei balconi panoramici e informativi realizzati dalle varie province secondo lo standard comunicativo progettato dalla Fondazione. La Provincia Autonoma di Trento e il Parco Naturale Adamello Brenta Geopark l'hanno collocato nei pressi di Malga Ritort: “Sono strutture inserite in un contesto già antropizzato”, spiega il direttore della Fondazione Dolomiti UNESCO Marcella Morandini, “l'obiettivo è quello di accrescere la consapevolezza dei visitatori ma anche di mettere in luce la trasversalità del Bene Dolomiti, che si estende su cinque province e tre regioni. Per la primavera del 2019 i balconi panoramici saranno sette, in tutto il territorio delle Dolomiti UNESCO: un modo per rimarcarne l'eccezionalità, della cui conservazione attiva dobbiamo essere tutti responsabili”.
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11/10/2018, 16:56 |
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Marco
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Il Parco Adamello Brenta conferma la Carta Europea del Turismo Sostenibile per la terza volta
Il Parco Naturale Adamello Brenta ha ottenuto per la terza volta la Carta Europea del Turismo Sostenibile di Europarc Federation. L’annuncio era arrivato a ottobre e la certificazione è stata consegnata nelle mani dell’assessore Matteo Masè e dell’ingegner Valentina Cunaccia a Bruxelles giovedì scorso 29 novembre. Durante la cerimonia solenne che si è tenuta nella prestigiosa sede del Parlamento europeo, erano 19 i parchi d’Europa ad essere premiati, chi per la prima volta, chi per la seconda e solo l’Adamello Brenta per la terza.
“Sono orgoglioso di rappresentare il Parco Naturale Adamello Brenta – ha detto in Belgio Matteo Masè – sono convinto che sostenibilità, consapevolezza e ambiente siano le parole chiave del turismo del futuro, per questo è importante far parte di un network internazionale che permetta di valorizzare questi temi. Ringrazio tutti, ma un grazie particolare va ai dipendenti del Parco, perché noi politici passiamo, ma è il loro lavoro quotidiano che permette di raggiungere risultati come questo.”.
Il lavoro per raggiungere e mantenere questo riconoscimento di levatura internazionale è, in effetti, impegnativo. Il Parco l’ha ottenuto per la prima volta nel 2006, tra i pionieri italiani di questo progetto, rivalidato nel 2012 e ora gli è stato riconfermato fino al 2022. Ad ogni occasione, sono stati condotti diversi processi partecipativi a cui hanno partecipato ormai centinaia di realtà locali, enti territoriali, associazioni, liberi cittadini con cicli di incontri in tutta l’area del Parco. Dagli incontri sono sempre emerse interessanti idee che hanno permesso di elaborare documenti programmatici molto concreti. Dal 2006 la Carta europea è stata per il Parco uno strumento per creare una fitta rete di relazioni e di attuare idee che poi hanno segnato l’intera offerta turistica del Parco. Sono, per esempio, nati sotto il cappello della Cets i circuiti Dolomiti di Brenta Bike e Trek oppure i pacchetti “Un’estate da Parco”, la Parco Card e il progetto di partnership imprenditoriale Qualità Parco.
L’ultimo Piano d’azione 2018-2022, elaborato con la consulenza di Natourism, contiene 40 progetti ed è stato sottofirmato il 14 maggio scorso da 18 rappresentanti degli enti che si sono impegnati a condurre la strategia di sviluppo contenuta nel Piano per i prossimi quattro anni. Nel rapporto conclusivo con cui Europarc ha valutato il Piano, si leggono impressioni molto positive sull’Adamello Brenta: “L'organizzazione e la struttura complessive stanno funzionando bene, con la metodologia della Carta che è ben consolidata nel Parco, sia a livello individuale, sia con gruppi di lavoro tematici e forum regionali. Il comitato di valutazione è stato colpito dal buon sistema di monitoraggio dei flussi dei visitatori, dal sistema di trasporto pubblico organizzato con bus navetta, dal livello di implementazione dei partenariati pubblico-privato e dall'iniziativa Qualità Parco.”.
Interessante è l’indicazione che Europarc riserva alla presenza degli impianti di risalita che effettivamente caratterizzano l’Adamello Brenta: “Il Comitato ritiene che occorra prestare maggiore attenzione alle potenziali questioni relative alla stazione sciistica (ad esempio, per quanto riguarda la produzione di neve artificiale, creando inquinamento e consumo di acqua). Si dovrebbe prendere in considerazione un possibile piano di compensazione da parte dei visitatori e un impegno futuro con i tour operator.”.
La Carta Europea è stata utile negli anni a caldeggiare il confronto e il dialogo tra enti talvolta molto distanti, pertanto questa chiosa di Europarc potrebbe davvero essere presa in considerazione per valorizzare un intero territorio che si sta orientando sempre più alla sostenibilità.
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05/12/2018, 17:19 |
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