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Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
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Marco
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PAC 2014, MIPAAF: PAGATI 510 MILIONI DI EURO A 441MILA BENEFICIARI Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che sono state completate dall’Agea le procedure di pagamento per il saldo della domanda unica Pac 2014 per un importo di 510 milioni di euro a favore di 441mila beneficiari, che entro la fine della prossima settimana troveranno gli importi spettanti sui propri conti correnti. Inoltre è in fase di elaborazione un ulteriore pagamento per un importo di 111 milioni di euro a favore di 132mila beneficiari, che verrà autorizzato nei primi giorni della prossima settimana. Gli importi saranno disponibili per i beneficiari entro la fine del mese di febbraio.
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12/02/2015, 18:36 |
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Marco
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CAMPANIA: FIRMATO DECRETO MINISTERI AGRICOLTURA, AMBIENTE E SALUTE PER INTERDIZIONE TERRENI DALL’USO AGRICOLO
Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, il Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti, e il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, hanno firmato oggi il decreto interministeriale per l’interdizione di alcuni terreni dall’uso agricolo a seguito delle indagini dirette svolte nei primi 57 Comuni della Campania oggetto di analisi.
A seguito dei nuovi risultati sono stati definiti i terreni che possono essere destinati alle produzioni agroalimentari, i terreni che possono essere destinati solo a determinate produzioni agroalimentari, i terreni che non possono essere destinati alla produzione agroalimentare, ma esclusivamente a colture diverse in considerazione delle capacità fitodepurative e i terreni che non possono essere utilizzati per la produzione agroalimentare o silvopastorale.
Complessivamente per i siti con livello di rischio presunto 5 e 4, su un totale di 42,95 ettari di superficie agricola classificata, risultano nella classe A (terreni idonei alle produzioni agroalimentari) 15,53 ettari pari al 36,1%. Rientrano, invece, nella Classe D (terreni con divieto di produzioni agroalimentari) 15,78 ettari pari al 36,7%. I rimanenti 11,6 ettari, pari al 27% rientrano nella classe B (terreni con limitazione a determinate produzioni agroalimentari in determinate condizioni).
E’ inoltre è vietata l’immissione sul mercato dei prodotti delle singole colture per i terreni in classi di rischio 3,4 e 5 degli ulteriori 31 Comuni che saranno oggetto d’indagine. Al momento della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale saranno allegate le particelle relative ai terreni in questione e le informazioni sulle indagini dirette svolte saranno pubblicate in Rete così come avvenuto con la relazione 10/3/2014.
Questo decreto fa seguito al lavoro iniziato con il Dl 10 dicembre 2013 n°136, convertito con modificazioni con legge 6 febbraio 2014, n. 6 “Disposizioni urgenti dirette a fronteggiare emergenze ambientali e industriali e a favorire lo sviluppo delle aree interessate”. In attuazione a quanto disciplinato dall’articolo 1 del DL 136/2013, il 23 dicembre 2013, è stata emanata la Direttiva dei Ministri delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, della Salute, d’intesa con il Presidente della Regione Campania. La Direttiva ha dettato gli indirizzi comuni e le priorità per lo svolgimento delle attività ed individuato, sulla base delle indicazioni regionali, i territori da sottoporre prioritariamente ad indagine ricadenti in 57 Comuni delle province di Napoli e Caserta.
Con il D.I. 11 marzo 2014 “Indicazione dei terreni della regione Campania da sottoporre ad indagini dirette, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, del decreto-legge 10 dicembre 2013, n. 136, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 febbraio 2014, n. 6, nonché interdizione dalla commercializzazione di prodotti agricoli”, è stato pubblicato l’elenco dei siti, (circa 2500), individuati dalle relative coordinate geografiche, da sottoporre ad indagini dirette e le priorità per la loro effettuazione in base alla classe di rischio individuata dal Gruppo di Lavoro). Sono state disposte immediatamente le indagini dirette sui 51 siti rientranti nelle classi di rischio più elevate e a seguire sugli altri.
In particolare con il seguente ordine di priorità: a) terreni classificati nel livello di rischio 5 (elevatissimo), indicati nell'Allegato A al decreto; b) terreni classificati nel livello di rischio 4 (molto elevato), indicati nell'Allegato B al decreto; c) terreni classificati nel livello di rischio 3 (alto), indicati nell'Allegato C al decreto; d) terreni classificati nel livello di rischio 2 (2a e 2b) (medio) , indicati nell'Allegato D al decreto. Nelle more dell’esecuzione delle indagini dirette, nel rispetto del principio di precauzione di cui all’articolo 7 del regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, era già stata comunque vietata l’immissione sul mercato dei prodotti agricoli (classi 3 4 5) a meno di certificazione delle autorità competenti per la ricerca di contaminanti per i quali esistono limiti di legge (Asl). E’ stata poi emanata la Direttiva Ministeriale 16 aprile 2014, con la quale è stato disposto che il Gruppo di Lavoro (GdL), costituito ai sensi della Direttiva del 23 dicembre 2013, ampliasse la sua attività svolgendo indagini anche sui terreni di ulteriori 31 Comuni delle province di Napoli e Caserta.
Da ultimo, con Direttiva Ministeriale del 16 giugno 2014, il coordinamento delle attività del GdL è passato da AGEA al Capo del Corpo Forestale dello Stato, che ha la possibilità di coordinare le operazioni in loco. Il Gruppo di lavoro ha ritenuto inoltre necessarie analisi più approfondite e ha prioritariamente messo a punto un Modello Scientifico di riferimento, per la prima volta mettendo insieme tutti i soggetti afferenti ad ambito Salute, Ambiente e Agricoltura, con l’obiettivo di pervenire all’individuazione di criteri per la valutazione dei terreni agricoli, finalizzati ad assicurare la salubrità e la qualità delle produzioni agroalimentari a tutela della salute umana.
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12/02/2015, 20:31 |
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Marco
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MARTINA A ROSARNO: LUNEDÌ 16 FEBBRAIO SI INSEDIA ALL’INPS CABINA DI REGIA DELLA RETE PER IL LAVORO AGRICOLO DI QUALITÀ “Da Rosarno parte un messaggio di fiducia e di speranza. Abbiamo voluto presentare qui l'avvio del lavoro della Rete del lavoro agricolo di qualità, prevista da ‘Campolibero’. Lunedì prossimo partiamo con la cabina di regia presso l'Inps, con l’obiettivo di certificare la qualità dell'occupazione nelle imprese agricole. Questo strumento potrà essere utile anche nei rapporti con la grande distribuzione organizzata, soprattutto sotto il profilo della certificazione etica del lavoro. Bisogna dirlo in modo chiaro: il rispetto e la dignità del lavoro sono principi non trattabili”. Lo ha detto il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, partecipando all’iniziativa “Legalità, diritti, dignità. Da Rosarno si può”, promossa, nella città calabrese, da Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil contro il lavoro nero in agricoltura. “Dobbiamo creare, soprattutto qui in Calabria ma in generale in tutto il Paese, le condizioni perché – ha aggiunto Martina – non si assista più allo sfruttamento di immigrati irregolari: non c'è giustificazione per le aziende che sfruttano la disperazione di chi lavora in nero per cercare margini nell'attività produttiva”. Il Ministro ha proseguito: “Per troppi anni in Italia abbiamo accantonato i problemi, ora è il momento di affrontare alcuni nodi cruciali per l’agricoltura italiana. Dobbiamo occuparci della tutela del reddito degli agricoltori e restituire la dignità del lavoro nei campi. Per farlo è fondamentale utilizzare al meglio i fondi europei senza sprecare nemmeno un centesimo. Servono due leve fondamentali: qualità e organizzazione. Due pilastri che devono stare insieme”. Sul fronte organizzazione, ha aggiunto Martina, “siamo ancora troppo indietro. La media nazionale è al 40%, in Calabria siamo fermi al 20%. Una terra straordinaria come questa merita di sfruttare al meglio le occasioni che ha, mettendo in risalto la qualità delle produzioni. Il produttore da solo, in qualsiasi zona d'Italia, non ce la fa. Davanti a noi abbiamo gli strumenti per intervenire che ci offrono grandi potenzialità: mi riferisco, ad esempio, al miliardo di euro a disposizione da qui al 2020 attraverso i fondi dello sviluppo rurale. È il momento di fare un salto di qualità concentrando le risorse su progetti innovativi, concreti, di prospettiva. C'è bisogno di una strategia, che metta insieme i produttori e permette di affrontare il mercato con più forza”. “So che qui – ha proseguito il Ministro – abbiamo il cuore di alcune nostre produzioni importanti, come gli agrumi. Sono pronto a dare avvio a un ‘Piano agrumi’ che però non potrà prescindere da un lavoro di squadra tra produttori e istituzioni. Convocherò anche i grandi soggetti industriali, tra cui Coca Cola, per avviare un percorso insieme sulle arance, che coinvolgerà naturalmente anche le produzioni calabresi. Dobbiamo utilizzare tutti il 2015 per il rilancio dell'agricoltura e dell'Italia. Le premesse sono favorevoli e c’è un grande lavoro da fare. Il Governo – ha concluso Martina – è pronto a fare la sua parte”.
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13/02/2015, 15:39 |
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Marco
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MIPAAF, TABACCO: DISCUSSE STRATEGIE PER SOSTEGNO ALLA FILIERA Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che si è svolto ieri presso il Dicastero un incontro con i rappresentanti dell’Organizzazione Interprofessionale Tabacco Italia, durante il quale è stata analizzata la situazione attuale del settore, con riferimento particolare al prossimo avvio della contrattazione per il raccolto 2015 che vedrà il comparto senza gli aiuti accoppiati e/o sostegni specifici per il miglioramento qualitativo. Durante la riunione sono state considerate le possibili garanzie e prospettive di medio-lungo periodo per la programmazione dell’attività produttiva e degli investimenti, necessari al continuo processo di razionalizzazione e miglioramento dell’efficienza economica della filiera. È stata affrontata inoltre la questione relativa alla definizione delle regole applicabili all’intero settore a partire dal prossimo raccolto, in merito al riconoscimento degli operatori abilitati alla contrattazione, alla struttura dei contratti e ai relativi controlli e sanzioni, al fine di consentire a tutti gli operatori di agire in un mercato trasparente e con il massimo livello di tutela delle condizioni di concorrenza. È stato discusso il tema degli accordi di programma tra Mipaaf e le principali manifatture operanti in Italia, nell’ottica di definire nuovi impegni che, per gli aspetti della durata, dei quantitativi e delle tipologie di prodotto, consentano di programmare la produzione in funzione delle esigenze del mercato e del quadro della nuova Politica agricola comune, mantenendo per l’Italia il ruolo di leder assoluto di settore nell’Unione europea. Il Ministero avvierà nei prossimi giorni un calendario di incontri con le manifatture per la definizione dei nuovi accordi. È stata infine confermata da parte del Mipaaf la massima attenzione per un comparto che vede coinvolte migliaia di aziende agricole e circa 50mila addetti nella sola fase della produzione agricola e prima trasformazione, oltre ad un indotto di grande rilevanza, e l’impegno al tavolo interministeriale istituito presso il Ministero della Salute, cui partecipano anche il Ministero delle Finanze e dello Sviluppo economico, sui temi della regolamentazione europea ed internazionale del settore.
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13/02/2015, 22:20 |
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Marco
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MIPAAF: Insediata la Cabina di regia della Rete del lavoro agricolo di qualità MARTINA: strumento per la legalità e la competitività
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che si è insediata ieri la Cabina di regia della Rete del lavoro agricolo di qualità, prevista nel provvedimento “Campolibero”, e composta dalle organizzazioni sindacali, dalle organizzazioni professionali, insieme ai rappresentanti dei Ministeri interessati (Politiche agricole, Lavoro, Economia) e della Conferenza delle Regioni. La presidenza della Cabina di regia è stata assunta dall’INPS con il dott. Fabio Vitale, direttore centrale Vigilanza. La Cabina di regia ha già programmato i suoi lavori, con tre riunioni nel prossimo mese di marzo, così da determinare prontamente gli elementi essenziali dell’istanza telematica che dovranno rivolgere all’INPS le imprese agricole che vorranno aderire alla Rete del lavoro agricolo di qualità. Possono fare richiesta per entrare nella Rete le imprese agricole in possesso dei seguenti requisiti: a) non avere riportato condanne penali e non avere procedimenti penali in corso per violazioni della normativa in materia di lavoro e legislazione sociale e in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto; b) non essere stati destinatari, negli ultimi tre anni, di sanzioni amministrative definitive per le violazioni di cui alla lettera a); c) essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi. “Con la Rete del lavoro agricolo di qualità – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – diamo il via a una semplificazione dei controlli previdenziali sulle imprese agricole che aderiranno, mettendo un altro tassello utile per la competitività delle imprese e per il contrasto al lavoro nero. Abbiamo fortemente voluto questo strumento anche per costituire un coordinamento tra istituzioni e parti sociali che potrà essere utile per il rilancio del settore e per un rafforzamento del lavoro sul piano della legalità. Siamo certi, poi, che anche le filiere agroalimentari ed i consumatori sapranno apprezzare la forma di certificazione etica che la rete del lavoro agricola di qualità sarà in grado di offrire”.
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17/02/2015, 15:08 |
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MIPAAF: PRESENTATO RAPPORTO DELL’OSSERVATORIO SULLA COOPERAZIONE AGRICOLA
MARTINA: COOPERAZIONE STRUMENTO CHIAVE PER ORGANIZZARE LA FILIERA, SI PUÒ CRESCERE ANCORA SUL FRONTE EXPORT
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che il Ministro Maurizio Martina ha partecipato oggi alla presentazione del Rapporto 2014 dell’Osservatorio sulla cooperazione agricola italiana, presso il Palazzo della Cooperazione a Roma.
“Il tema della dimensione aziendale – ha detto Martina – dell’aggregazione dell’offerta e dell’organizzazione è fondamentale e in questo contesto la cooperazione gioca un ruolo chiave. I dati ci dicono che dove c'è cooperazione, c'è maggiore valore aggiunto per i produttori agricoli associati. Dove manca, il territorio è più povero e la filiera molto meno organizzata”.
“In quest’anno di governo – ha proseguito il Ministro – abbiamo lavorato per costruire strumenti adeguati a far compiere un salto di qualità al settore. I 130 milioni di euro investiti già a novembre su contratti di filiera, coinvolgendo 2mila agricoltori, vanno in questa direzione. Nel nostro piano di investimenti da 2 miliardi nel triennio 2015-2017 ci sono oltre 600 milioni dedicati ai contratti di rete e filiera, per rendere più competitivo il nostro sistema produttivo”.
“Dobbiamo lavorare ancora molto, anche sul fronte estero. Nel 2014, anno non felicissimo dal punto di vista climatico e aggravato dall'embargo russo, abbiamo chiuso con 34,3 miliardi di euro di export agroalimentare come certificato oggi dall’Istat. Abbiamo ancora margini di crescita importanti sui quali stiamo lavorando con il Ministero dello Sviluppo Economico e con le imprese. Vogliamo anche potenziare il ruolo del nostro Istituto di sviluppo agroalimentare, l’Isa, per stare al fianco di soggetti forti che vogliano crescere nelle dimensioni e negli orizzonti”.
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17/02/2015, 16:50 |
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Marco
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EXPORT, MARTINA: 34,3 MILIARDI NEL 2014 CON UNA CRESCITA DEL 70% NEGLI ULTIMI 10 ANNI. OBIETTIVO 50 MILIARDI NEL 2020
“L’agroalimentare italiano fissa un nuovo record nelle esportazioni raggiungendo quota 34,3 miliardi di euro nel 2014, come certificato oggi dall’Istat. Dal 2004, grazie allo straordinario lavoro di promozione del Made in Italy fatto dalle nostre imprese, registriamo una crescita del 70%. Nonostante un’annata non felicissima dal punto di vista climatico e aggravata dall'embargo russo, abbiamo chiuso con un risultato importante. Il nostro obiettivo è raggiungere quota 50 miliardi nel 2020 e 36 miliardi nel 2015, sfruttando il cambio euro dollaro più favorevole e l’abbassamento dei costi dell’energia. Abbiamo ancora margini di crescita importanti sui quali stiamo lavorando con il Ministero dello Sviluppo Economico e con le imprese, mettendo in atto il piano per l’internazionalizzazione con un focus specifico sui prodotti agroalimentari. Penso alle opportunità di sviluppare piattaforme logistico distributive all’estero e ad un programma di promozione che concentri le risorse su alcuni obiettivi chiave. In questo contesto non possiamo dimenticare la grande opportunità che Expo Milano 2015 rappresenta per tutte le nostre filiere e i territori”.
Così il Ministro delle politiche agricole con delega ad Expo Maurizio Martina commenta i dati sulle esportazioni 2014 certificati oggi dall’Istat.
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17/02/2015, 17:58 |
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Marco
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AGROALIMENTARE, MIPAAF: 4 AZIONI CON LA DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA
MARTINA: INCONTRO PROFICUO, SUBITO AL LAVORO PER PROMOZIONE PRODOTTI DOP E IGP, RETE LAVORO DI QUALITÀ E TRASPARENZA SU ORIGINE IN ETICHETTA DEL LATTE
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che si è svolta oggi a Roma presso il Palazzo dell’Agricoltura la riunione tra il Ministro Maurizio Martina e i rappresentanti di tutte le principali sigle della Grande distribuzione organizzata che operano in Italia.
Durante l’incontro sono stati affrontati i principali temi relativi al mercato dei prodotti agroalimentari nazionali, all’organizzazione della filiera e alla distribuzione del valore all’interno della stessa. Il Ministro ha presentato i primi quattro punti di lavoro ampiamente condivisi da tutti i soggetti al tavolo. In particolare:
- Operazione straordinaria di promozione dei prodotti di qualità Dop e Igp nazionali con azioni dedicate nei negozi della Distribuzione organizzata, abbinata a una campagna di educazione alimentare e di promozione verso i consumatori. - Investimento nella Rete del lavoro agricolo di qualità, la cui cabina di regia si è insediata ieri presso l’Inps, come strumento di contrasto al lavoro nero e per la certificazione etica dei produttori fornitori della Gdo in ottica di semplificazione. - Sostegno all'export con piattaforme logistico distributive all'estero per accrescere il mercato dei prodotti italiani a livello internazionale. - Maggiore coordinamento su alcune filiere a partire da quella lattiero casearia dove anche un intervento della distribuzione può contribuire nella gestione del delicato passaggio di fine del regime delle quote. In particolare c’è stata adesione alla proposta del Ministero di garantire al consumatore una maggiore trasparenza sull’origine del latte, attraverso un segno chiaro e omogeneo per l’indicazione della zona di mungitura in etichetta.
“È stato un incontro molto proficuo – ha detto il Ministro Martina – al quale seguiranno a breve altre riunioni operative per attuare le azioni . La grande distribuzione può svolgere un ruolo ancora più determinante nel rilancio del comparto agroalimentare italiano e il Governo è impegnato per favorire questo processo. Sono soddisfatto in particolare per la convergenza sulla nostra proposta di dare un’informazione chiara e trasparente al consumatore in merito alla zona di mungitura del latte, evidenziando l’origine del prodotto e dando così uno strumento di maggiore competitività alle aziende. Anche sul fronte dei prodotti Dop e Igp iniziamo un lavoro di valorizzazione per aprire nuovi spazi e per promuovere meglio questi marchi di qualità riconosciuta. Sono convinto, poi, che la nostra Rete del lavoro agricolo di qualità potrà contribuire a dare un metro certo e riconosciuto dallo Stato per la certificazione etica delle aziende, sgravando da questo compito le imprese della distribuzione. C’è molto lavoro da fare su questi fronti, così come su quello dell’internazionalizzazione, ma ci sono anche le premesse per fare il salto di qualità necessario”.
MARTINA: INCONTRO PROFICUO, SUBITO AL LAVORO PER PROMOZIONE PRODOTTI DOP E IGP, RETE LAVORO DI QUALITÀ E TRASPARENZA SU ORIGINE IN ETICHETTA DEL LATTE
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che si è svolta oggi a Roma presso il Palazzo dell’Agricoltura la riunione tra il Ministro Maurizio Martina e i rappresentanti di tutte le principali sigle della Grande distribuzione organizzata che operano in Italia.
Durante l’incontro sono stati affrontati i principali temi relativi al mercato dei prodotti agroalimentari nazionali, all’organizzazione della filiera e alla distribuzione del valore all’interno della stessa. Il Ministro ha presentato i primi quattro punti di lavoro ampiamente condivisi da tutti i soggetti al tavolo. In particolare:
- Operazione straordinaria di promozione dei prodotti di qualità Dop e Igp nazionali con azioni dedicate nei negozi della Distribuzione organizzata, abbinata a una campagna di educazione alimentare e di promozione verso i consumatori. - Investimento nella Rete del lavoro agricolo di qualità, la cui cabina di regia si è insediata ieri presso l’Inps, come strumento di contrasto al lavoro nero e per la certificazione etica dei produttori fornitori della Gdo in ottica di semplificazione. - Sostegno all'export con piattaforme logistico distributive all'estero per accrescere il mercato dei prodotti italiani a livello internazionale. - Maggiore coordinamento su alcune filiere a partire da quella lattiero casearia dove anche un intervento della distribuzione può contribuire nella gestione del delicato passaggio di fine del regime delle quote. In particolare c’è stata adesione alla proposta del Ministero di garantire al consumatore una maggiore trasparenza sull’origine del latte, attraverso un segno chiaro e omogeneo per l’indicazione della zona di mungitura in etichetta.
“È stato un incontro molto proficuo – ha detto il Ministro Martina – al quale seguiranno a breve altre riunioni operative per attuare le azioni . La grande distribuzione può svolgere un ruolo ancora più determinante nel rilancio del comparto agroalimentare italiano e il Governo è impegnato per favorire questo processo. Sono soddisfatto in particolare per la convergenza sulla nostra proposta di dare un’informazione chiara e trasparente al consumatore in merito alla zona di mungitura del latte, evidenziando l’origine del prodotto e dando così uno strumento di maggiore competitività alle aziende. Anche sul fronte dei prodotti Dop e Igp iniziamo un lavoro di valorizzazione per aprire nuovi spazi e per promuovere meglio questi marchi di qualità riconosciuta. Sono convinto, poi, che la nostra Rete del lavoro agricolo di qualità potrà contribuire a dare un metro certo e riconosciuto dallo Stato per la certificazione etica delle aziende, sgravando da questo compito le imprese della distribuzione. C’è molto lavoro da fare su questi fronti, così come su quello dell’internazionalizzazione, ma ci sono anche le premesse per fare il salto di qualità necessario”.
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17/02/2015, 21:17 |
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Marco
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ITALIA –ALGERIA, MIPAAF: SIGLATO MEMORANDUM DI INTESA PER COLLABORAZIONE IN SETTORE AGROALIMENTARE Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che il Ministro Maurizio Martina ha ricevuto oggi, presso il Salone dell’Agricoltura, il Ministro dell’Agricoltura algerino Abdelouahab Nouri. Al centro dell’incontro il rafforzamento della collaborazione commerciale tra l’Italia e l’Algeria, previsto da un memorandum di intesa siglato dai due Ministri. Il documento sottoscritto è relativo a una collaborazione in diversi settori tra i quali: - Le politiche di gestione delle crisi alimentari correlate ai rischi climatici; - Lo sviluppo delle filiere agroalimentari; - Lo sviluppo della protezione fitosanitaria; - Lo scambio di esperienze in materia di pianificazione, di sviluppo e di gestione duratura degli ecosistemi forestali, di trattamento degli spartiacque e di lotta contro la desertificazione; - Lo scambio di esperienze in materia di sviluppo rurale; - La cooperazione in materia di indicazioni geografiche per favorirne il riconoscimento ed il rispetto reciproco. “Questo memorandum – ha detto il Ministro Martina – rappresenta l’ulteriore tappa di un processo di collaborazione tra l’Italia e l’Algeria nel settore agroalimentare. Siamo assolutamente disponibili a mettere in campo il nostro know how nel comparto della meccanica agricola, delle macchine alimentari, del packaging e della trasformazione alimentare. Nel nostro Paese abbiamo imprese di eccellenza anche nei settori della produzione di carne, latte e formaggi, che possono offrire un modello, molto chiaro, degli alti standard produttivi raggiunti. Ritengo sia importante la conoscenza diretta dell’esperienza imprenditoriale italiana che verrà mostrata, con tutte le sue potenzialità, anche nei mesi di Expo a Milano”. Il Ministro Martina, infine, ha invitato il Ministro Nouri al Forum mondiale dei Ministri dell'agricoltura che si terrà a giugno a Milano.
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18/02/2015, 19:34 |
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MIPAAF: CONFERENZA STATO-REGIONI APPROVA NUOVO DECRETO MINISTERIALE SU APPLICAZIONE NUOVA PAC Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che la Conferenza Stato Regioni ha approvato oggi il decreto che completa il quadro normativo nazionale di attuazione della riforma della Politica agricola comune fino al 2020 per i pagamenti diretti, che valgono per l’Italia circa 27 miliardi di euro totali. Il nuovo provvedimento modifica ed integra il decreto del 18 novembre 2014, completando le norme su attività agricola, agricoltore in attività, mantenimento delle superfici agricole, attività minima su quelle naturalmente mantenute, calcolo del valore dei diritti all’auto e alcuni adempimenti connessi al greening. “Con questo provvedimento – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – diamo certezze agli agricoltori in un passaggio delicato come quello dell’applicazione della nuova Pac. Non è la riforma che avremmo voluto, ma dobbiamo impiegare al meglio tutte le risorse che abbiamo a disposizione soprattutto per la tutela dei redditi degli agricoltori. Ora siamo al lavoro per semplificare: entro marzo vogliamo essere pronti con la prima domanda per gli aiuti precompilata online. Per 700mila aziende significherà rendere semplice come un click la dichiarazione per i fondi europei, tagliando il peso burocratico e restituendo tempo alle imprese”.
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19/02/2015, 19:47 |
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