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Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
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Marco
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CATANIA: DA UE PER L’ANNO 2013 500 MILIONI DI EURO PER AIUTI AGLI INDIGENTI DI CUI 100 SOLO PER L’ITALIA
“L’Italia è riuscita ad ottenere un plafond di circa 100 milioni di euro per l’acquisto di prodotti agricoli da distribuire nel corso del prossimo anno ai cittadini più bisognosi. Si tratta di un ottimo risultato, soprattutto considerando che l’Italia si è battuta a lungo in sede comunitaria per difendere non solo la stessa sopravvivenza del programma, ma anche la sua entità in termini economici”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania commenta l’informativa sul progetto di regolamento di esecuzione della Commissione europea che riguarda l’assegnazione delle risorse comunitarie per il programma di distribuzione di derrate alimentari agli indigenti. La Commissione europea ha infatti presentato oggi, nel corso del Comitato di Gestione OCM UNICA, il progetto di regolamento di esecuzione (UE) relativo alla ripartizione tra gli Stati membri del plafond comunitario di 500 milioni di euro, riservato ai programmi di ‘aiuto alimentare’ per soddisfare le esigenze delle persone più bisognose che vivono in Europa. La ripartizione proposta assegna all’Italia un plafond pari a circa il 20% di quello comunitario. “Le risorse assegnate al nostro Paese verranno utilizzate – spiega il Ministro - per l’acquisto di derrate alimentari che, attraverso l’opera delle organizzazioni caritative, verranno distribuite sul territorio nazionale. Questa misura risulta ancora più preziosa se pensiamo al fatto che la crisi internazionale ha purtroppo ampliato quelle fasce di popolazione che sono in difficoltà economica. Mi batterò con tutte le mie forze – conclude Catania - affinché il programma possa continuare in futuro, anche affrontando le resistenze, che so già che incontrerò, da parte di quei Paesi membri che sono invece per l’abolizione del programma”.
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11/10/2012, 14:53 |
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Marco
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IL MINISTRO CATANIA A LAMPEDUSA INCONTRA GLI OPERATORI DELLA PESCA
Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, ha oggi incontrato a Lampedusa una delegazione di operatori del settore della pesca presso il Municipio dell’isola assieme al Sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, all’assessore alla Pesca di Lampedusa, Vincenzo Billeci, al professor Stefano Cataudella, presidente della Commissione generale della Pesca del Mediterraneo (CGPM), al Direttore generale della pesca della Regione Sicilia, Antonio Lo Presti, al Contrammiraglio Vincenzo Melone, e al Direttore generale della Pesca del Mipaaf Francesco Saverio Abate. I temi al centro dell’incontro hanno riguardato le principali problematiche che i pescatori di Lampedusa incontrano nella loro attività a causa dell’insularità e delle particolari condizioni in cui deve operare una marineria posta al centro del Mediterraneo, ma a grande distanza dalla stragrande maggioranza dei suoi mercati di sbocco. Durante l’incontro, l’associazione armatori di Lampedusa ha ringraziato il Ministro per aver risolto una situazione complessa che rendeva difficile un’attività di pesca per le 13 unità da pesca della marineria dell’isola, le quali svolgevano la loro attività con delle autorizzazioni temporanea senza una definizione permanente della loro posizione.
Inoltre, il Ministro ha discusso con loro della riforma della Pcp e del problema delle opportunità e problematiche legate al fermo biologico, oltre al problema della scarsità delle risorse e della concorrenza non sempre leale condotta da unità di pesca di alcuni Paesi confinanti.
Il Ministro ha infine visitato, a Punta Sottile, un impianto di acquacoltura operativo dal 1996 che produce oltre 10 milioni di avannotti, di spigole, di orate da avviare poi all’allevamento e che, grazie a una collaborazione tra la direzione generale della pesca del Mipaaf, la Regione Sicilia, il professor Cataudella e le Università di Palermo e dell’Iamc-Cnr di Mazara del Vallo, è riuscito a produrre per la prima volta circa 100 mila ricciole di 80 giorni da avviare alla produzione, già in parte trasferite in gabbie di allevamento in Sicilia. Il risultato è particolarmente importante perché finora questi livelli di quantità e qualità non erano mai stati raggiunti e questo fa ben sperare per la fattibilità economica di questo allevamento.
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11/10/2012, 21:00 |
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Marco
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DOMANI SABATO 13 OTTOBRE IL MINISTRO CATANIA INAUGURA LA MASSERIA ALTEMURA A TORRE SANTA SUSANNA (BR)
Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, inaugurerà domani sabato 13 ottobre alle ore 11.00 la Masseria Altemura (Strada provinciale, 69 Contrada Palombara -Torre Santa Susanna in provincia di Brindisi), restaurata dalla famiglia Zonin.
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12/10/2012, 14:30 |
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Marco
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ITALIA-FRANCIA-SPAGNA, IL MINISTRO CATANIA MARTEDI’ 16 OTTOBRE PARTECIPA A VERTICE TRILATERALE
Si terrà martedì 16 ottobre, alle ore 9, un vertice trilaterale tra il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, il Ministro dell’agricoltura della Repubblica Francese, Stephane Le Foll, e il Ministro dell’agricoltura spagnolo, Miguel Arias Cañete. L’incontro è in programma presso la sede della Fao, a Roma. Al termine dell’incontro si terrà una conferenza stampa.
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12/10/2012, 16:00 |
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PACCHETTO LATTE, CATANIA: FIRMATO DECRETO PER ATTUAZIONE IN ITALIA, PASSO FONDAMENTALE PER IL FUTURO DEL SETTORE
“Il decreto che ho firmato oggi consente l’operatività in Italia del pacchetto latte dell’Ue e rappresenta un traguardo rilevante per il settore. Il provvedimento permette la contrattazione collettiva da parte delle organizzazioni di produttori per la consegna di latte crudo, in deroga alle norme sulla concorrenza. Peraltro la previsione di una forma obbligatoria di contrattazione scritta per le consegne ai primi acquirenti è in linea con quanto stabilito anche per gli altri prodotti agroalimentari nell’art.62 della legge sulle liberalizzazioni. Si introduce, poi, la programmazione dell’offerta dei formaggi Dop e Igp, prima non consentita. Si tratta di una norma importante, soprattutto in vista della fine del sistema delle quote latte, per evitare che il mercato vada fuori controllo”.
Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, ha commentato così l’emanazione del ‘Decreto recante norme di applicazione del regolamento (CE) n.1234/2007 per quanto riguarda le organizzazioni di produttori e loro associazioni, le organizzazioni interprofessionali, le relazioni contrattuali nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari e i piani di regolazione dell’offerta dei formaggi a denominazione di origine protetta o indicazione geografica protetta’.
In particolare, il decreto fissa le procedure ed i requisiti specifici per il riconoscimento delle organizzazioni di produttori e loro associazioni e delle organizzazioni interprofessionali.
Una volta riconosciute le organizzazioni di produttori di latte, secondo la norma, potranno negoziare collettivamente i contratti per la consegna di latte crudo, derogando le norme sulla concorrenza. Le consegne di latte crudo ai primi acquirenti, fatto salvo quanto previsto dal Regolamento comunitario, devono formare oggetto di contratto scritto fra le parti, conformemente a quanto stabilito dall’art.62 della legge 24 marzo 2012 n.27.
Il provvedimento contiene inoltre le disposizioni per l’approvazione dei piani produttivi per la programmazione dell’offerta dei formaggi a denominazione d’origine protetta o a indicazione geografica protetta. L’esame e la valutazione di questi piani sono affidati ad un apposito comitato, che verrà istituito presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
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12/10/2012, 18:22 |
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DOMANI AL MIPAAF PREMIAZIONE DEI VINCITORI DEL CONCORSO ‘NUOVI FATTORI DI SUCCESSO’
Domani martedì 16 ottobre, a partire dalle ore 16.00 presso la sala Cavour del Mipaaf, si terrà la premiazione di 12 giovani agricoltori vincitori della prima selezione nazionale ‘Nuovi fattori di successo’, organizzata dalla Rete rurale nazionale. Nel corso della premiazione saranno proiettati i tre documentari sulle prime tre aziende classificate realizzati da giovani registi. Alle ore 16.40 è prevista la premiazione dei giovani agricoltori vincitori da parte del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania. In allegato il programma completo dell’evento.
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15/10/2012, 20:36 |
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Marco
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COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO SULL’INCONTRO TRA I MINISTRI LE FOLL, CATANIA E ARIAS CAÑETE
In un momento in cui i negoziati europei sul quadro finanziario pluriennale (QFP) per il periodo 2014-2020 e sulla definizione della PAC stanno entrando in una fase decisiva, i Ministri dell’agricoltura francese, italiano e spagnolo:
- Sottolineano l'importanza della PAC per la crescita, l'occupazione, l'ambiente e l'innovazione nelle zone rurali europee, e per la partecipazione dell'Europa negli equilibri alimentari mondiali. Per questo credono che il budget della PAC debba essere mantenuto al livello della proposta della Commissione del quadro finanziario pluriennale 2014-2020. I Ministri hanno innanzitutto convenuto che, nel contesto della revisione della PAC, sia importante per l'UE mantenere una politica agricola comune forte, con un bilancio agricolo costante. Inoltre, i tre Paesi possono accettare una certa convergenza, progressiva e ragionevole, tra Stati membri del livello degli aiuti. Per ottenere un risultato equilibrato, i Ministri riconoscono la necessità di concordare soluzioni adattate che tengano conto della situazione specifica degli Stati membri il cui livello di aiuti è ben al di sopra della media, che contribuiscono in modo significativo a questa convergenza, così come degli Stati il cui livello di aiuti diretti è ben al di sotto della media europea. I Ministri sottolineano inoltre l'interesse a prendere in considerazione alcune circostanze e parametri specifici quali il valore della produzione o il valore aggiunto.
- Desiderano esprimere il loro sostegno per la prosecuzione di un programma di distribuzione di derrate alimentari agli indigenti nel prossimo quadro finanziario pluriennale;
- Sottolineano che non è opportuna la convergenza obbligatoria all’interno di ogni Stato verso un importo unico (la ‘flat rate’) durante il prossimo periodo. Gli Stati membri debbono poter disporre di una certa flessibilità in termini di convergenza interna degli aiuti del primo pilastro per evitare di destabilizzare le filiere e le regioni agricole. Essi inoltre sottolineano la loro volontà comune di poter scegliere, se del caso, di non garantire diritti ad alcune superfici specifiche.
- Possono sostenere l'orientamento generale delle proposte della Commissione in materia di greening per rafforzare la legittimità della PAC, a condizione che i cambiamenti siano adottati in modo da facilitarne l’attuazione e il rispetto da parte degli agricoltori, senza gravare sulla produzione agricola. In questo contesto, desiderano che sia presa in considerazione la specificità delle colture permanenti;
- Sottolineano la necessità di mantenere un quadro di aiuti accoppiati alla produzione nel primo pilastro della PAC, dotato di un bilancio sufficiente ad affrontare le specifiche difficoltà settoriali;
- Sottolineano che il secondo pilastro della PAC ha una particolare importanza e che essa debba essere in futuro mantenuta per garantire la sostenibilità a lungo termine delle aree rurali;
- Per quanto riguarda gli investimenti destinati al miglioramento degli impianti di irrigazione, i Ministri sostengono il finanziamento di opere che permettano di migliorare l'efficienza energetica, l'efficienza idrica, la capacità di regolazione (in particolare attraverso riserve artificiali di acqua) e l'utilizzo di acqua riciclata;
- Chiedono l'adozione di disposizioni che consentano una maggiore reattività in caso di crisi dei mercati, attraverso strumenti efficaci e sottolineano l'importanza di una riserva di crisi per il settore agricolo, proposta dalla Commissione, nonché la necessità di preservare i crediti corrispondenti nei negoziati di bilancio in corso;
- Ricordano l’importanza della filiera dell’ortofrutta e desiderano che per questa filiera venga mantenuto nella futura PAC l'obbligo di indicare l'origine;
- Ribadiscono l’importanza dei diritti di impianto per le vigne;
- Desiderano un rafforzamento del potere economico dei produttori nella catena di produzione. Essi hanno convenuto che l'applicazione di leggi sulla concorrenza tiene conto delle specificità del settore agricolo e consente alle organizzazioni di produttori e interprofessionali di svolgere appieno il loro ruolo.
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16/10/2012, 18:56 |
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Marco
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OGGI AL MIPAAF PREMIAZIONE DEI VINCITORI DEL CONCORSO NAZIONALE ‘NUOVI FATTORI DI SUCCESSO’
Si è appena conclusa al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali la premiazione del concorso ‘Nuovi fattori di successo’ che ha visto la partecipazione di 12 giovani agricoltori italiani selezionati da una giuria composta, oltre che dal Ministero e dall’Ismea, anche da altri soggetti che fanno parte della Rete Rurale Nazionale come l’Inea, l’OIGA, l’ONILFA e delle parti sociali che promuovono il ricambio generazionale in agricoltura. Si è trattato di un concorso che ha puntato ad individuare le buone pratiche nello sviluppo rurale realizzate da giovani agricoltori che hanno usufruito di finanziamenti nell’ambito delle Politiche europee di Sviluppo Rurale. L’iniziativa fa seguito all'elaborazione di una metodologia apposita per l'individuazione delle buone pratiche, da parte del gruppo di lavoro Giovani della Rete Rurale Nazionale. Proprio per diffondere e far conoscere non solo al pubblico degli addetti ai lavori il volto nuovo dell’agricoltura italiana, rappresentato da questi giovani, si è scelto di raccontare le loro storie attraverso tre docu-film (che verranno distribuiti anche nel circuito dei festival cinematografici) e un prodotto grafico. Tre giovani registi, selezionati grazie al coinvolgimento delle migliori scuole di cinema italiane, hanno realizzato tre documentari sulle prime tre aziende classificate: ‘Voglio vivere così’ è il titolo del primo film, di Giulia Graglia, sull’Azienda agricola ‘Le Conche" di Vincenzo Sposato (Bisignano – CS); ‘La Fattoria degli animali’ di Paolo Casalis è stato girato nell’azienda agricola Cascina Barosi di Benedetta Rospigliosi (Annicco - CR); ‘Fra me e la terra’ di Valentina Giordano racconta la realtà dell’azienda agricola Monte Spada di Matteo Bolognesi (Brisighella - RA). Molti sono i fattori di successo delle aziende premiate: dalla tutela della biodiversità attraverso l’allevamento di razze autoctone come il suino nero di Calabria o quello di cinta senese alla valorizzazione di varietà locali come il carciofo moretto di Brisighella o le amarene e more piacentine; dalla razionalizzazione energetica attraverso la sub-irrigazione computerizzata al riutilizzo dei reflui zootecnici per piccoli impianti di biogas; dall’utilizzo di energie rinnovabili alla stampa in proprio di etichette per minimizzare gli sprechi. È stato dato spazio anche alle innovazioni nella diversificazione come l’agri-artigianato o al marketing, con imballaggi scelti dai bambini per comunicare a loro stessi l’idea di un'agricoltura sostenibile e di un’alimentazione sana. Grande attenzione poi alla produzione biologica e ai prodotti DOP, DOC e IGT, alla multifunzionalità (con agriturismi e fattorie didattiche in primis) e all’export soprattutto grazie alla vendita online. Tutti i progetti sono stati realizzati anche grazie al fondamentale contributo dei finanziamenti dei PSR. A completare la diffusione dei casi di successo, la realizzazione di un calendario 2013 con immagini e storie delle dodici aziende premiate.
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16/10/2012, 19:45 |
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GIORNATA MONDIALE DELL’ALIMENTAZIONE 2012: AL MIPAAF L’INCONTRO ORGANIZZATO DAL CRA “LA RICERCA A SUPPORTO DELLE COMUNITA’ AGRICOLE”
Si è svolto questa mattina presso la Sala Cavour del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, in via XX Settembre, 20, l’incontro “La ricerca a supporto delle comunità agricole”, promosso dal Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura (CRA), in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2012.
“Il Consiglio per la Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura (CRA) – ha sottolineato il Sottosegretario di Stato del Mipaaf, Franco Braga - è molto impegnato nell’attività di ricerca finalizzata alla risoluzione dei problemi legati all’agricoltura e all’alimentazione dei paesi in via di sviluppo. L’Italia ed il Ministero credono fortemente nel ruolo che il settore agricolo e la ricerca continuano a rivestire nell’ambito della Comunità Europea e nell’ambito della cooperazione internazionale. In particolare, è oggi ancor più importante l’apporto della ricerca nel sostenere l’agricoltura nello sforzo competitivo in atto a livello internazionale, attraverso l’innovazione di processo e di prodotto ed il contenimento dei costi di produzione. Nel contesto delle piccole comunità agricole, inoltre, il ruolo dell’agricoltura assume carattere multifunzionale, come processo non meramente produttivo ma come tessuto che unisce popoli e culture”.
“In questo periodo storico - ha dichiarato il Presidente del CRA, Giuseppe Alonzo - vi sono diverse emergenze, la fame nel mondo, l’aumento demografico, la deforestazione, la diminuzione della qualità dell'aria e dell’acqua ed una perdita senza precedenti di biodiversità, e per far fronte a tutte queste sfide, è necessario sostenere le cooperative agricole che sanno difendere, conservare e utilizzare in modo sostenibile la diversità genetica delle colture. Questa diversità contribuirà al mantenimento degli ecosistemi produttivi per fornire alle generazioni future le necessarie quantità di prodotti alimentari e agricoli”.
Un tema, quello della sicurezza alimentare, che, come emerso nel corso dell’incontro, non può prescindere da uno sviluppo sostenibile della produzione agricola, possibile solo attraverso la ricerca, che ha permesso di recuperare ed aumentare la produttività e valore di mercato di alcune specie locali a rischio di estinzione, contribuendo così alla tutela della biodiversità e alla salvaguardia di tradizioni culturali locali.
“I vantaggi ottenuti dalla scienza e dalla tecnologia – ha sottolineato in conclusione dei lavori Franco Braga - debbono pertanto supportare la tradizione per consentire la salvaguardia della tipicità dei prodotti; la produzione agricola e l’allevamento zootecnico debbono poter trovare nuovi sviluppi per migliorare i processi di tutela della qualità e della produzione destinata alle popolazioni, non per snaturare la tradizione agricola di un territorio, affinché tutti i paesi collaborino per la tutela e l’esaltazione delle proprie tradizioni agricole ed agroalimentari, unitamente a quelle ambientali. E’ con questo spirito che auguro a tutti di continuare la collaborazione nel percorso intrapreso, sottolineando che il Ministero presterà la massima attenzione alla collaborazione internazionale che utilizzi i risultati delle attività di ricerca a supporto dell’agricoltura dei paesi in via di sviluppo”.
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18/10/2012, 17:51 |
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“Nonostante i tempi ristretti non è impossibile che il disegno di legge sul consumo del suolo possa essere approvato, con una volontà politica forte questo si potrà fare. In ogni caso abbiamo voltato pagina, abbiamo messo sul tavolo un tema importante, completamente rimosso fino a oggi e che non sarà possibile dimenticare anche nella prossima legislatura”. Lo ha detto il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, partecipando a un videoforum nella redazione di ‘Repubblica.it’. “Il ddl – ha spiegato Catania – è attualmente all’esame, come previsto, delle Regioni e degli Enti locali. Il prossimo passo sarà una riunione conclusiva in programma il 25 ottobre, in sede di Conferenza unificata. A quel punto le Regioni ci diranno su quali punti concordano e su quali no. Nel frattempo ho avuto un incontro con gli assessori regionali, ho preso atto che c’è una situazione contrastata, perché c’è una fase di orientamento difficile da parte delle Regioni, con spinte di segno diverso. Superata questa fase il ddl approderà in Parlamento”. “La situazione relativa al consumo del suolo – ha aggiunto il Ministro – ha molte sfaccettature: abbiamo perso 5 milioni di ettari negli ultimi decenni, un terzo di questi a causa della cementificazione, il resto per l’abbandono spontaneo dei campi da parte degli agricoltori. Quest’ultimo fenomeno, in una certa misura, fa parte di un processo fisiologico, per il quale non sono esageratamente preoccupato. Se ripercorriamo la storia della nostra penisola negli ultimi duemila anni, infatti, vediamo un alternarsi di epoche in cui la campagna ha avuto ruoli diversi. Nel Medioevo c’è stata una riduzione delle aree boschive, mentre a metà del ‘900 si è raggiunta la massima espansione delle superfici coltivate. Oggi siamo tornati in una fase regressiva. Posso dire, però, che dove ora c’è il bosco l’agricoltura potrà tornare in futuro. Quello che è irrimediabile – ha concluso il Ministro Catania – è la cementificazione”.
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19/10/2012, 14:02 |
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