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Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
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Marco
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MIPAAF: DECRETATI I FINALISTI DEL CONCORSO ‘RURALANDWED’. AL VIA DA OGGI VOTAZIONE ONLINE PER ELEGGERE VINCITORE Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che sono stati decretati i dieci finalisti del concorso ‘RuralandWED’ indetto dal Mipaaf, nell’ambito del programma Rete rurale nazionale. L’iniziativa, promossa in occasione della settimana Unesco di Educazione allo Sviluppo Sostenibile, ha come obiettivo di coinvolgere i cittadini attraverso l’elaborazione di immagini sul tema degli sprechi in tutte le sue declinazioni. Inoltre il concorso rappresenta l’occasione per uno slancio creativo nel pensare ad un futuro più sostenibile, che possa favorire la permanenza dei giovani nelle aree rurali. Il concorso intende esplorare, attraverso gli strumenti della fotografia e dei social media, il valore del patrimonio naturale e culturale italiano in termini estetici e come bene comune della collettività, da conservare e migliorare. I partecipanti al RuralandWED, infatti, hanno presentato la propria idea innovativa attraverso un green post, cioè un’immagine originale (fotografia, collage di immagini) e un testo di commento in 140 caratteri, su 3 temi fondamentali e in linea con EXPO 2015, quali: “spreco zero” (risparmio e conservazione delle risorse alimentari e naturali: cibo, acqua, energia, suolo); “paesaggio, bellezza e creatività”; “nutrire il pianeta, energia per la vita”. Il vincitore di ‘RuralandWed’ sarà scelto tramite una votazione aperta online da oggi 20 maggio e fino al 30 maggio. A decretare il vincitore di ciascuna delle tre categorie tematiche, saranno invece centotrenta studenti coinvolti nei progetti pilota Rural4Teens (per la scuola secondaria di II grado) e Rural4Youth (per le Università). Faranno parte della giuria in sala anche i nonni e i docenti, che hanno partecipato al progetto pilota Rural4Kids per la scuola primaria. La premiazione dei vincitori si svolgerà il 4 giugno prossimo, in occasione della Conferenza Rural4You, che si terrà a Roma presso la Sala Verdi dell’Hotel Quirinale. La graduatoria dei vincitori sarà pubblicata sulla piattaforma della campagna RuraLand www.ruraland4.it; sul portale della Rete rurale nazionale www.reterurale.it; sui siti ad esso collegati e sul sito del Ministero www.politicheagricole.it .
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20/05/2014, 14:16 |
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Marco
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MADE IN ITALY, MARTINA: IN “CAMPOLIBERO” PACCHETTO DI MISURE A TUTELA DELLA QUALITA’ AGROALIMENTARE “Il prodotto agroalimentare italiano di qualità rappresenta la carta d’identità del nostro Paese e va assolutamente tutelato. Dobbiamo difendere l’immagine dell’Italia, soprattutto sui mercati internazionali, preservando i nostri produttori e le scelte dei consumatori. Per questo stiamo lavorando a un pacchetto di misure per migliorare le azioni di contrasto alla contraffazione e alla pirateria agroalimentare e le inseriremo all’interno del provvedimento ‘Campolibero’. Si tratta di una battaglia fondamentale per garantire il vero ‘Made in Italy’ sulle tavole dei consumatori di tutto il Mondo. Sul fronte internazionale, inoltre, ribadiamo il massimo impegno per consolidare, in ogni trattativa commerciale dell'Europa verso altri paesi, il divieto di evocazione dei colori, dei riferimenti e dei nomi italiani da parte di altri soggetti”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, commentando le misure che verranno inserite all’interno di “Campolibero” e che prevedono, tra l'altro, un inasprimento delle sanzioni per chi commette il reato di contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari. Con le nuove norme viene introdotta, in caso di tale reato, la pena accessoria che stabilisce l'interdizione da cinque a dieci anni dall’esercizio dell’attività professionale, nonché l'interdizione dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese per lo stesso periodo. Viene prevista, inoltre, la pubblicazione della sentenza anche per i reati di contraffazione agroalimentare. Infine, tra i reati perseguibili dalla Procura distrettuale antimafia, viene introdotto quello relativo alla contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari.
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21/05/2014, 21:00 |
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Marco
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MIPAAF, PIADINA ROMAGNOLA/PIADA ROMAGNOLA IGP: PUBBLICATA DOMANDA DI REGISTRAZIONE Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la domanda di registrazione dell’Indicazione Geografica Protetta “Piadina Romagnola / Piada Romagnola”. Da questo momento la procedura comunitaria prevede tre mesi di tempo per permettere agli altri Stati Membri di presentare eventuali domande di opposizione. Trascorso questo periodo, la Piadina Romagnola IGP sarà ufficialmente iscritta nel registro europeo delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette. La denominazione “Piadina Romagnola / Piada Romagnola” identifica il prodotto della panetteria ottenuto dalla lavorazione e successiva cottura su piastre di un impasto a base di farina, grassi, sale e alcuni ingredienti opzionali. Al momento dell’immissione al consumo si presenta a forma di disco, di color bianco-avorio con macchie caratteristiche ambrate di varie dimensioni e tonalità sui due lati, con sapore fragrante e odore caratteristico simile a quello del pane appena sfornato. La zona di lavorazione e confezionamento comprende il territorio della Romagna storica e più precisamente l’intero territorio delle Provincie di Rimini, Forlì Cesena e Ravenna e di alcuni Comuni della Provincia di Bologna (Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel del Rio, Castel Guelfo, Castel San Pietro, Dozza, Fontanelice, Imola, Mordano). http://www.agraria.org/prodottitipici/p ... agnola.htm
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21/05/2014, 22:14 |
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Marco
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LATTE, MIPAAF: PRODUTTORI ITALIANI RISPETTANO LE QUOTE PER LA CAMPAGNA 2013/2014 Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che con la scadenza dell’ultimo termine del 21 maggio, stabilito per la registrazione degli accertamenti mensili mancanti, l’Agea ha reso noti i dati relativi alla campagna lattiero casearia 2013/2014, chiusa il 31 marzo scorso, che confermano, anche per quest’anno, il rispetto della quota di produzione assegnata al nostro Paese, determinata in 10,923 milioni di tonnellate. Le consegne rettificate, infatti, sono calcolate in 10,759 milioni di tonnellate, inferiori rispetto al quantitativo di riferimento nazionale adeguato pari a 10,874 milioni di tonnellate, rendendo, quindi, non necessario trattenere il prelievo da parte degli acquirenti, sulla produzione dello scorso mese di marzo. La prossima campagna sarà l’ultima sulla quale verranno applicate le quote, prima della liberalizzazione che avverrà dal 1° aprile 2015. “Anche quest’anno i nostri produttori – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – hanno rispettato le quote assegnate, confermando il trend delle ultime annate. In vista della fine del regime nel 2015, stiamo lavorando per dare risposte concrete agli allevatori, considerata la strategicità del settore latte. Stiamo elaborando un piano d’azione con le Regioni e i rappresentanti professionali per attivare misure di sostegno economico alle nostre imprese lattiere, operando sul primo e sul secondo pilastro della Pac, con un’attenzione particolare per gli allevatori delle zone di montagna. È un’occasione che non vogliamo perdere e su questo mi auguro che riusciremo a trovare un accordo al più presto”. “Vogliamo portare il futuro del settore del latte – ha proseguito il Ministro – al centro del dibattito europeo durante il semestre italiano di presidenza dell’Ue, perché serve un confronto approfondito. Dobbiamo valutare il tema delle misure di accompagnamento e quello del rafforzamento di altre, come la gestione del rischio e delle crisi di mercato. Ovviamente centrale sarà la questione dell’etichettatura, sulla quale siamo particolarmente sensibili, e su cui ci confronteremo immediatamente con le istituzioni comunitarie. “Entro il prossimo mese di giugno, poi, sarà presentata la relazione della Commissione sul settore lattiero caseario; aspettiamo il documento per valutare ulteriori iniziative per il miglioramento del funzionamento della filiera, in particolare per continuare nelle azioni di rafforzamento della posizione degli allevatori. Non mancherà il nostro impegno – ha concluso Martina – mi auguro sostenuto dai nostri produttori”.
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22/05/2014, 20:28 |
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Marco
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MIPAAF, FINOCCHIONA IGP: PUBBLICATA DOMANDA DI REGISTRAZIONE Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la domanda di registrazione dell’Indicazione Geografica Protetta “Finocchiona”. Da questo momento la procedura comunitaria prevede tre mesi di tempo per permettere agli altri Stati Membri di presentare eventuali domande di opposizione. Trascorso questo periodo la Finocchiona IGP sarà ufficialmente iscritta nel registro europeo delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette. La zona di produzione della “Finocchiona” IGP comprende l’intero territorio continentale della Toscana, escludendo le isole, che rappresenta la zona in cui si è consolidata nel tempo la produzione di questo salume tipico. La Finocchiona gode di una reputazione storica dimostrata da numerosi documenti, tra cui, l’edizione 1889 del Vocabolario degli Accademici della Crusca, che evidenzia il legame della Finocchiona con il territorio toscano. La Finocchiona è tra i salumi più diffusi in Toscana, deve le sue caratteristiche a vari legami tra l’ambiente toscano in cui si è originata, ed il fattore umano che ha interagito nei secoli determinando la metodologia di preparazione. La principale caratteristica che differenzia e rende la Finocchiona unica nel panorama dei salumi, è il marcato ed inconfondibile aroma del finocchio utilizzato in semi e/o fiori nell’impasto e la morbidezza della fetta che talvolta tende a sbriciolarsi al momento del taglio. Il sapore è fresco ed appetitoso, mai acido. http://www.agraria.org/prodottitipici/finocchiona.htm
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23/05/2014, 16:40 |
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Marco
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MIPAAF: RAGGIUNTA INTESA CON LE REGIONI SULLA POLITICA AGRICOLA COMUNE 2014-2020 Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che il Ministro Maurizio Martina ha incontrato oggi gli Assessori all’Agricoltura delle Regioni italiane, per definire l’attuazione nel nostro Paese della Politica agricola comune 2014-2020, che vale 52 miliardi di euro. A seguito della riunione è stato raggiunto un accordo sul testo base del Ministero, assumendo le modifiche unitarie proposte dalle Regioni, che hanno portato alla definizione dell’intesa complessiva sul nuovo sistema di pagamenti diretti. Le scelte sono state fatte, nonostante la riduzione delle risorse rispetto alla precedente programmazione 2007-2013, privilegiando un criterio di equità, rispettando l’equilibrio territoriale, sintetizzando le numerose istanze provenienti dai diversi settori e rafforzando gli ambiti strategici dell’agricoltura italiana. Le principali decisioni assunte hanno riguardato: - la ripartizione degli aiuti accoppiati, per i quali è stata fissata una quota all’11%, pari a oltre 426 milioni di euro, lasciando il 4% delle risorse al pagamento di base. I settori sui quali sono state concentrate le risorse sono: zootecnia da carne e da latte, piano proteico e seminativi (riso, barbabietola e pomodoro da industria), olivicoltura; - per incentivare il lavoro giovanile, è prevista la maggiorazione degli aiuti diretti nella misura del 25% per i primi 5 anni di attività per le aziende condotte da under 40, assicurando il livello massimo di plafond disponibile che ammonta a circa 80 milioni di euro; - i soggetti beneficiari della Pac, con allargamento della “black list” ed esclusione dai contributi delle banche, società finanziarie, assicurative e immobiliari; - si è deciso di applicare una riduzione del 50% dei pagamenti diretti sulla parte eccedente i 150.000 euro del pagamento di base e del 100% per la parte eccedente i 500.000 euro. In tale ambito è stato valorizzato al massimo il lavoro in quanto dal taglio saranno esclusi i costi relativi alla manodopera, salari stipendi, contributi versati a qualsiasi titolo per l’esercizio dell’attività agricola; - la definizione della figura dell’agricoltore attivo; - la convergenza, dove si è scelto di considerare l’Italia come Regione unica; - le misure di sostegno per le aree svantaggiate e di montagna, per le quali è stata individuata una diversificazione delle condizioni per essere considerati agricoltori attivi e un premio differenziato per il latte di montagna; Si è deciso, inoltre, di intervenire in maniera integrata con altri strumenti quali i programmi di sviluppo rurale e l’OCM ortofrutta attivando una misura a favore del pomodoro da industria e una misura in favore della meccanizzazione nelle aree rurali. È stato anche stabilito che nel 2016 verranno effettuate verifiche sull’operatività e sull’attuazione delle nuove misure, alla luce anche delle scelte che verranno compiute dagli altri partner europei. “L’accordo arriva dopo un lungo lavoro con le Regioni – ha dichiarato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina – che ci consente oggi di scrivere un capitolo importante della nuova Pac, mantenendo l’impegno di chiudere entro il mese di maggio. Abbiamo fatto scelte decisive per il futuro e per il rilancio dell’agricoltura, guardando in particolare a settori strategici come la zootecnia e l’olivicoltura e programmando un piano proteico nazionale e il sostegno a colture come la barbabietola, il riso e il pomodoro da industria. Fondamentali anche le scelte di una più equa distribuzione delle risorse. Abbiamo privilegiato il lavoro e i giovani, proprio perché questo settore può essere protagonista del rilancio economico del Paese”. “Ringrazio i colleghi assessori – ha dichiarato l’Assessore della Regione Puglia e coordinatore nazionale degli assessori regionali all’Agricoltura, Fabrizio Nardoni – per il grande senso di responsabilità dimostrato nel costruire una proposta unitaria, che testimonia la volontà di dare agli agricoltori più tempo possibile per adeguarsi alla riforma. Pur nella difficoltà della nuova Pac, il sistema delle Regioni, collaborando con il Ministero, è riuscito a trarre un’intesa complessiva a favore del sistema agricolo e che tiene conto delle difficoltà dei settori produttivi”.
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28/05/2014, 7:12 |
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MIPAAF, AGROENERGIE: NORMA IN DL IRPEF VERRÀ AGGIORNATA SU INCENTIVI E TASSAZIONE
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che la norma sulle agroenergie, contenuta nel DL Irpef, verrà aggiornata attraverso modifiche parlamentari. Le modifiche in questione prevedranno l’esclusione del valore dell’incentivo dalla base imponibile per calcolare il coefficiente di redditività e l’esclusione dall’ambito di applicazione del nuovo regime di tassazione degli impianti inferiori a 200 KW per il fotovoltaico e di 300 KW per gli impianti di biomasse e biogas.
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28/05/2014, 15:00 |
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Marco
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MIPAAF: POMODORO, MARTINA “PIANO D’AZIONE PER IL SETTORE OLTRE LE MISURE DELLA PAC” “Ritengo fondamentale, per il rilancio di un settore importante come quello del pomodoro, un sostegno strutturale alla competitività delle aziende agricole attraverso un piano d’azione, senza fermarsi alle risorse della Politica agricole comune. Abbiamo destinato al pomodoro oltre 11 milioni di euro con il riparto degli aiuti accoppiati, ai quali si vanno ad aggiungere ulteriori misure specifiche della Ocm ortofrutta per migliorare qualità e sostenibilità del prodotto. Il sostegno complessivo quindi sarà compreso tra 260 e 450 euro per ettaro, a seconda delle varietà coltivate”. Così, il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina ha commentato l’accordo raggiunto ieri con gli Assessori regionali all’agricoltura sull’attuazione della riforma della Politica agricola comune, nel cui contesto è stata destinata parte degli aiuti accoppiati in favore del settore del pomodoro. A questo intervento si aggiunge la nuova misura, già inserita tra gli interventi ammissibili a contributo comunitario nell’ambito dei programmi operativi attuati dalle Organizzazioni di produttori, che prevede l’utilizzo di sementi o piantine con caratteristiche di resistenza o tolleranza alle principali virosi e malattie fungine del pomodoro da industria e di quello da mensa, coltivato sia in pieno campo sia in serra. L’intervento, caratterizzato da risvolti ambientali particolarmente importanti, in quanto combinato con pratiche agronomiche che prevedono una forte limitazione dell’uso di fitofarmaci, è stato già condiviso con la Commissione europea.
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28/05/2014, 15:01 |
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MIPAAF, EXPO GIOVANI: TAVOLO DI CONFRONTO AL PALAZZO DELL’AGRICOLTURA Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che si è svolto il Tavolo Expo Giovani presso il Palazzo dell’Agricoltura. Durante la riunione sono state avanzate le proposte relative alla creazione di progetti comuni da inserire nell’ambito degli eventi che avranno luogo nel corso dell’esposizione universale di Milano e che saranno realizzati nel Padiglione Italia. L’obiettivo è quello di realizzare percorsi virtuosi, mirati a valorizzare l’imprenditoria giovanile e a lasciare un’eredità anche dopo la fine di Expo 2015. Erano presenti al Tavolo, oltre ai rappresentanti del Mipaaf, quelli del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del Ministero dello Sviluppo Economico, di Coldiretti Giovani, Agia CIA, Anga Confagricoltura, Federalimentare, Lega Coop, Confapi, CNR, CNA, Confcommercio Giovani Imprenditori, Assalzoo, Consorzio Itaca. Il Tavolo è stato aggiornato al prossimo 5 giugno.
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28/05/2014, 16:31 |
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MIPAAF, RIUNIONE DEL TAVOLO NITRATI MARTINA: DEFINIRE PIANO DI AZIONI E STRATEGIA UNITARIA, ENTRO IL 30 GIUGNO DECRETO CON IL MINISTERO DELL’AMBIENTE Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che si è svolta oggi, presso il Palazzo dell’Agricoltura, la riunione per l’applicazione della Direttiva Nitrati, alla presenza del Ministro delle politiche agricole, Maurizio Martina, e del Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti. Al tavolo hanno partecipato anche gli Assessori all’agricoltura della Regioni Lombardia e Emilia Romagna, l’Assessore all’ambiente della Regione Friuli Venezia Giulia, i rappresentanti delle altre Regioni interessate e delle organizzazioni professionali agricole e il Presidente dell’ISPRA. Durante l’incontro sono stati presentati i risultati della ricerca condotta dall’ISPRA, finanziata dal Ministero dell’agricoltura, sull’impatto ambientale delle pressioni antropiche sullo stato delle acque superficiali e sotterranee. Tale studio ha dimostrato che nelle cinque Regioni sotto esame (Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Piemonte e Friuli Venezia Giulia) l’impatto dei nitrati di natura zootecnica interessa non più del 10% delle superfici, tranne in Piemonte dove tale tasso sale al 19%. Viene evidenziata quindi la non attribuibilità della responsabilità del processo di contaminazione da nitrati alle sorgenti “zootecnico prevalente”. È stata inoltre sottolineata la necessità dell’emanazione del decreto effluenti, così come quella del decreto “digestato equirabile”. Questi provvedimenti, infatti, porteranno una più chiara definizione legislativa alla questione nitrati di origine agricola. Tra gli obiettivi emersi nell’ambito dell’incontro c’è stata la volontà di studiare una strategia di ampio respiro, che coinvolga il Ministero delle politiche agricole, quello dell’Ambiente e le Regioni in una revisione a livello europeo della Direttiva Nitrati, che prenda in esame l’effettiva capacità di assorbimento dell’azoto da parte delle colture, in modo integrato e intersettoriale. “Ringrazio il Ministro Galletti – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – per l’attenzione sul tema dell’applicazione della Direttiva europea sui nitrati e volontà di lavorare insieme. Siamo davanti a un problema che si trascina da tempo, in particolare per alcune Regioni, che si è scaricato sul comparto agricolo in modo eccessivo. Siamo qui per costruire un punto di novità utile che contempli tutte le esigenze. Ringrazio anche gli Assessori e le organizzazioni presenti, perché l'obiettivo di questo tavolo è definire un piano di azioni e una strategia unitaria”. “Condividiamo con il Ministro Galletti l’obiettivo di chiudere la partita sia sul fronte digestato che su quello effluenti entro il 30 giugno. Lavoreremo insieme, infatti, per adottare entro quella data, di intesa con la Conferenza Stato-Regioni, un decreto che affronti entrambe le questioni relative al problema nitrati. Il nostro impegno – ha affermato il Ministro Martina - è quello di aprire un tavolo anche a Bruxelles per ridiscutere l’intero impianto sulla normativa comunitaria”.
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28/05/2014, 20:24 |
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