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Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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TESTO INTEGRALE DELL’INTERVENTO DEL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI, NUNZIA DE GIROLAMO, DURANTE IL QUESTION TIME ALLA CAMERA – 23.10.13
Interrogazione a risposta immediata On. Monica FAENZI e On. Enrico COSTA (Fiscalità ed ‘accesso alla terra’) Onorevole Presidente, Onorevoli Colleghi, il mondo agricolo ed agroalimentare italiano è caratterizzato da un’evidente specificità, che lo distingue - e di questo dobbiamo essere consapevoli - dalle altre realtà produttive del Paese. L’azione che ho voluto mettere in campo in questi mesi è finalizzata a difendere e a garantire questa specificità ed è una scelta che ritengo strategica per l’intero sistema Italia. Come giustamente ricordano gli Onorevoli colleghi, il comparto agroalimentare italiano rappresenta oggi una realtà fondamentale per l’economia nazionale e, non a caso, costituisce il settore che realizza il maggior volume di esportazioni. In questo quadro, come Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, mi sono impegnata affinché la specificità del settore non venisse messa in discussione dalle scelte di politica fiscale adottate nel recente passato che non ho condiviso poiché non compatibili con la natura e con le potenzialità produttive dell’agricoltura italiana. Sono, quindi, intervenuta, com’è noto, per evitare che sui terreni agricoli gravasse l’imposizione dell’IMU, nella piena consapevolezza che il terreno agricolo, più che una proprietà, è uno strumento fondamentale di produzione e di equilibrio socio-economico per tutto il Paese. In un contesto economico particolarmente critico, il Governo, con il disegno di legge di stabilità per l’anno 2014, ha riconosciuto la giusta attenzione al mondo agroalimentare con misure importanti che andranno a beneficio delle piccole e medie imprese, favorendo anche il ricambio generazionale. In particolare: Per i prodotti petroliferi impiegati in lavori agricoli, orticoli, in allevamento, nella silvicoltura e piscicoltura e nelle coltivazioni sotto serra ai fini dell’applicazione delle aliquote ridotte o dell’esenzione dell’accisa, sono previste risorse pari a 4 milioni di euro per l’anno 2014, a 21 milioni di euro per l’anno 2015 e a 16 milioni di euro a decorrere dall’anno 2016. Sono state in questo modo recuperate, almeno parzialmente, le dotazioni finanziarie a suo tempo ridimensionate a seguito della legge 24 dicembre 2012, n. 228 (articolo 1, comma 517), che disponeva la riduzione dei consumi medi standardizzati di gasolio da ammettere all'impiego agevolato. Aggiungo, inoltre, che l’intervento fa seguito ad un’analoga iniziativa, disposta con decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, che ha praticamente ripristinato l’agevolazione aggiuntiva prevista per il gasolio sotto serra, a suo tempo interrotta a seguito dell’avvio di una procedura di infrazione da parte della Commissione europea, poi superata. Sulla piccola proprietà contadina vengono ripristinate le agevolazioni tributarie che erano state precedentemente eliminate e, conseguentemente, le operazioni a queste collegate sconteranno l’imposta di registro ed ipotecaria in misura fissa e imposta catastale all’1%, nel caso di trasferimento dei terreni in favore di coltivatori diretti e di imprenditori agricoli professionali. Tutti questi interventi si muovono anche nella direzione di facilitare “l’accesso alla terra” in particolare per le nuove generazioni. Non a caso proprio su questo fronte si è deciso, ad esempio, di garantire l’assegnazione in affitto o in concessione dei terreni pubblici ad uso agricolo in via preferenziale ai giovani imprenditori agricoli, di età compresa tra i 18 e i 40 anni, ed è stato, altresì, previsto un meccanismo in grado di evitare operazioni speculative, specificando che gli interventi per l’accesso al mercato dei capitali siano prioritariamente destinati alle imprese agricole ed agroalimentari condotte da giovani. Da questo punto di vista, particolarmente importanti saranno sicuramente anche le scelte che presto saremo chiamati a compiere con l’applicazione della Politica Agricola Comune (PAC). La definizione di ‘agricoltore attivo’ e l’applicazione della maggiorazione degli aiuti diretti in favore dei giovani agricoltori sono tutte scelte destinate a rendere meno rigido il mercato fondiario e a garantire ai giovani imprenditori una maggiore accessibilità al mondo agricolo.
Interrogazione a risposta immediata On. ZACCAGNINI (Ogm) Onorevole Presidente, Onorevoli Colleghi, al fine di assicurare ai consumatori una completa e corretta informazione sulle caratteristiche dei prodotti alimentari commercializzati, trasformati, parzialmente trasformati o non trasformati, nonché al fine di rafforzare la prevenzione e la repressione delle frodi alimentari, l’articolo 4 della legge n. 4 del 2011 ha – com’è noto – reso obbligatorio indicare in etichetta, oltre alle informazioni già previste dalle precedenti norme, anche l'indicazione del luogo di origine o di provenienza nonché, in conformità alla normativa dell'Unione europea, l’eventuale utilizzo di ingredienti in cui vi sia presenza di organismi geneticamente modificati (OGM) in qualunque fase della catena alimentare, dal luogo di produzione iniziale fino al consumo finale. L’applicazione di tale disposizione di legge è demandata, in relazione alle varie produzioni agroalimentari, all’adozione di decreti interministeriali, concertati con il Ministro dello Sviluppo Economico. Un primo passo in tal senso ha riguardato alcuni prodotti del settore lattiero e, in particolare, il latte a lunga conservazione, il latte UHT, il latte pastorizzato microfiltrato e il latte pastorizzato ad elevata temperatura, ritenendo tale settore uno dei prioritari sui quali intervenire con la messa a punto dello schema di decreto interministeriale che, in ottemperanza alle previsioni di cui alla Direttiva 98/34/CE, è stato notificato alla Commissione europea. La notifica ha determinato osservazioni e pareri circostanziati da parte della Commissione e di alcuni Stati membri finché si è giunti alla formalizzazione della Decisione di Esecuzione della Commissione del 28 agosto scorso che è stata adottata con il voto favorevole di tutte le delegazioni presenti ad esclusione, ovviamente, del nostro voto. La decisione vieta all’Italia di adottare le disposizioni relative all’obbligo di indicare, sulle etichette dei prodotti lattieri che ho elencato prima, il Paese di origine dell’allevamento, nonché l’indicazione “UE” o “Paesi terzi” nel caso di provenienza del latte rispettivamente da uno o più Stati membri dell’Unione europea o da Paesi terzi. E’ evidente che vietare ciò significa precludere all’Italia qualsiasi possibilità di garantire il sistema di etichettatura che la predetta legge n. 4 del 2011 prevede a tutela del consumatore. In questo contesto, va ricordato come la Commissione ritiene che, in materia di etichettatura e di informazioni al consumatore, esista già un quadro normativo, con l’entrata in vigore del regolamento (CE) n. 1169 del 2011, che sarà applicato a partire dal 13 dicembre 2014 e che ha introdotto l’obbligo di prevedere un sistema di informazioni e di etichettatura per i prodotti alimentari. Tale regolamento prevede, tra le informazioni obbligatorie, anche l’indicazione dell’origine e il luogo di provenienza. Per quanto concerne più specificatamente il latte, invece, la Commissione dovrà presentare un report, entro la data di applicazione del regolamento, nell’ambito del quale sarà esaminata la possibilità di adottare l’obbligo dell’indicazione dell’origine anche per il latte e per gli ingredienti. Quanto alla normativa sull’etichettature degli alimenti e dei mangimi contenenti Organismi geneticamente modificati, devo ricordare che i prodotti costituiti o contenenti o derivati da OGM, sia alimenti che mangimi, sono soggetti ai requisiti di etichettatura e tracciabilità stabiliti con i Regolamenti comunitari n. 1829 e n. 1830 del 2003. Ciò garantisce che vengano fornite informazioni ai consumatori e utilizzatori di tali prodotti, permettendo loro di effettuare una scelta consapevole. Il Regolamento (CE) n. 1829 del 2003 stabilisce che gli alimenti derivati da OGM, destinati al consumatore finale o ai fornitori di alimenti per la collettività, devono riportare in etichetta la dicitura relativa alla presenza di OGM. Tale obbligo non si applica tuttavia agli alimenti che contengono gli OGM autorizzati, oppure che sono costituiti o prodotti a partire da OGM autorizzati in proporzione non superiore allo 0.9% degli ingredienti alimentari, purché tale presenza sia accidentale o tecnicamente inevitabile. Con il Regolamento (CE) n. 1830 del 2003, gli alimenti GM devono rispettare anche le prescrizioni stabilite in materia di tracciabilità che è definita, in modo specifico per questo settore, "come la capacità di rintracciare OGM e prodotti ottenuti da OGM in tutte le fasi dell'immissione in commercio attraverso la catena di produzione e di distribuzione". Per garantire la tracciabilità, gli operatori che trattano prodotti contenenti, costituiti o ottenuti da OGM hanno l’obbligo di fornire al successivo operatore della filiera, in tutte le fasi di produzione e distribuzione, una specifica informazione in merito. Interrogazione a risposta immediata On. TAGLIALATELA (“Terra dei fuochi” – tutela dei consumatori e delle produzioni agroalimentari)
Onorevole Presidente, Onorevoli Colleghi, la complessità della gestione della gravissima situazione in cui versa la zona campana ormai nota come “terra dei fuochi” è nella consapevolezza di tutte le Amministrazioni e le Istituzioni che sono chiamate con urgenza ad intervenire. Questa Assemblea ha già avuto modo di conoscere, nella seduta di Question Time di mercoledì scorso, il dettaglio delle iniziative e delle attività che il Ministro Orlando ha messo in campo sia localmente, in sinergia con il Ministro dell’Interno e con le Prefetture competenti, nonché a livello centrale, confermando l’azione per un celere completamento del sistema impiantistico dei rifiuti in attuazione degli impegni assunti con la Commissione Europea. Oltre a tali azioni di specifica competenza del Ministero dell’ambiente e tutela del territorio e del mare, cui comunque ho garantito il supporto collaborativo di tutti i miei Uffici così come al Ministero dell’Interno nell’ambito dei tavoli di concertazione attivati, ho istituito, con il decreto del 27 settembre scorso, l’“Osservatorio del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per i roghi dei rifiuti in Campania” che presiedo direttamente, coadiuvata dagli esperti dei miei Dipartimenti e del Corpo Forestale dello Stato. Tale organo collegiale - a carattere interistituzionale poiché ho chiesto un rappresentante sia del Ministero dell’Ambiente, del territorio e del mare che del Ministero della Salute - definirà nel più breve tempo possibile: - il piano di riconversione produttiva dei terreni contaminati dalle diossine con colture no-food e ogni altra misura finalizzata alla salvaguardia e recupero del territorio campano interessato dal fenomeno dei roghi tossici; - l’individuazione di misure di sostegno al reddito degli agricoltori; - le linee operative di potenziamento del monitoraggio del territorio anche attraverso l’incremento delle risorse umane e strumentali localmente impiegate, favorendo altresì la circolarità delle informazioni investigative ed operative inerenti il fenomeno dei roghi tossici. Inoltre, il Corpo Forestale dello Stato si è già attivato predisponendo un rafforzamento delle azioni di polizia di prevenzione e repressione attraverso le pattuglie dislocate sul territorio e costituirà, nell’ambito delle azioni di mia competenza, il fulcro delle operazioni di verifica e monitoraggio delle aree interessate, dei pozzi irrigui e della filiera produttiva, cooperando altresì con tutte le altre forze che il Governo sta impiegando sul territorio in questione. In questo quadro d’azione, è evidente che il recupero delle terre inquinate o potenzialmente inquinate è strettamente correlato ad una immediata e corretta perimetrazione del territorio in funzione della quale, attraverso i miei Uffici, nel corso delle riunioni coordinate dal Ministero dell’Interno – e oggi ce ne sarà una al Viminale con il Ministro Alfano alla quale parteciperò insieme ai Ministri Lorenzin e Orlando e il Presidente della Regione Campania Caldoro – ho evidenziato di assicurare la piena disponibilità delle strutture ministeriali e delle forze individuate dall’Osservatorio, appositamente istituito, a supportare la competente Regione Campania e le altre istituzioni coinvolte nell’azione di identificazione dei terreni direttamente inquinati, o comunque inidonei, anche soltanto per prossimità, alla produzione agricola e agli allevamenti di bestiame per l’alimentazione umana. La perimetrazione è propedeutica a qualsiasi azione di tracciabilità e certificazione dei terreni e della destinazione no- food delle produzioni ed è necessaria a delimitare le zone di rischio anche per circoscrivere i timori che hanno causato il blocco nell’acquisto di produzioni campane. Sulla base di tutti i protocolli attivati e delle indagini in corso si arriverà quanto prima a tale perimetrazione dei terreni contaminati, su cui potranno essere operate esclusivamente colture no-food a tutela dei consumatori e della sostenibilità socio-economica delle imprese operanti in aree che saranno ritenute sicure per la prosecuzione della produzione agroalimentare. Il settore agroalimentare è vittima della gravissima situazione della “terra dei fuochi” e vi assicuro che non sarà abbandonato da questo Governo.
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23/10/2013, 16:39 |
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Marco
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TERRA DEI FUOCHI, DE GIROLAMO: CON TASK FORCE RISPOSTE RAPIDE ED EFFICACI “La risposta del Governo all’emergenza della Terra dei fuochi sarà rapida, dura, concreta”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, che ieri ha partecipato al vertice sulla Terra dei fuochi insieme al Ministro dell’Interno e Vicepresidente del Consiglio, Angelino Alfano, al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, al Ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando e al Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro. “La task force non si riunirà per discutere, ma per intervenire prontamente nelle situazioni di pericolo e per affrontare con atti veri la questione delle bonifiche. La camorra non si combatte con le passerelle, ma nemmeno con le sceneggiate, bensì con un lavoro ispirato alla fermezza. È indispensabile procedere velocemente – ha affermato De Girolamo - a una perimetrazione certa del territorio interessato in modo che si possa assicurare un intervento efficace all’interno del perimetro con azioni di monitoraggio e bonifica. Questo consentirebbe allo stesso tempo di tutelare i produttori che non operano all’interno dell’area colpita dai gravissimi fenomeni di inquinamento ambientale da ricadute negative sul mercato”. “Garantisco fin d’ora – ha dichiarato il Ministro - il mio totale e incondizionato sostegno a tutte le associazioni e alle istituzioni del territorio impegnate a combattere contro la devastante azione dei clan, che hanno inquinato il territorio e anche il mercato dei produttori onesti. Auspico anche che il ricavato dei beni confiscati alle organizzazioni mafiose sia utilizzato per le bonifiche che dovranno partire immediatamente”.
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24/10/2013, 15:29 |
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Marco
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IMU AGRICOLA, DE GIROLAMO: REINTRODUZIONE NON DISCUSSA IN CDM. NO A TASSA INGIUSTA “La reintroduzione di una tassa sui terreni agricoli e sui fabbricati rurali non è stata discussa in Consiglio dei Ministri. Quindi altre letture o altre interpretazioni non possono che essere frutto di un errore. Né io né il mio partito potremo consentire che un settore strategico come quello agricolo venga penalizzato nuovamente dopo la battaglia che, insieme a tutti gli agricoltori e alle loro associazioni di riferimento, abbiamo sostenuto in questi mesi. Ribadisco che si tratterebbe di una tassa doppiamente ingiusta che peserebbe sui terreni che sono i veri mezzi di produzioni degli agricoltori”.
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24/10/2013, 15:31 |
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Marco
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TERRA DEI FUOCHI, DE GIROLAMO: OGGI IMPORTANTE OPERAZIONE DEL CFS PER RISTABILIRE LEGALITÀ
“La lotta contro l’illegalità, contro gli abusi che vengono fatti ai danni della popolazione e dei territori deve essere condotta col massimo dell’impegno, con fermezza e in modo capillare. Bisogna rendere merito al lavoro del Corpo Forestale dello Stato che anche oggi, con il sequestro delle discariche abusive di rifiuti speciali nel napoletano, ha fatto un passo in avanti contro questi illeciti gravissimi che hanno inferto già troppe ferite a una zona che è ormai tristemente nota come la Terra dei fuochi. Dobbiamo garantire sicurezza e benessere a chi vive e lavora in questi luoghi perché non è assolutamente accettabile che si verifichino episodi simili, soprattutto se pensiamo che sono avvenuti in prossimità di campi agricoli. È ora di dire basta a questo assurdo scempio”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, sulla maxi operazione di polizia giudiziaria, condotta dal personale del Comando Provinciale di Napoli e dal Comando Stazione di Marigliano del Corpo forestale dello Stato, che ha portato oggi al sequestro di sei discariche di rifiuti speciali e pericolosi nei Comuni di Acerra, Marigliano, Brusciano e San Vitaliano (NA). I sequestri sono frutto dell’intensa attività del Corpo forestale dello Stato a presidio del territorio con particolare riguardo alle aree agricole. Si tratta di circa 10.000 metri cubi di pneumatici e teli bruciati, vernici, colle, balle di stracce, amianto sminuzzato e rifiuti provenienti dall’edilizia. Nelle discariche, poste in prossimità di campi agricoli e strade interne, erano presenti anche avanzi delle lavorazioni artigianali di prodotti aziendali presumibilmente lavorati e smaltiti in nero. La superficie complessiva delle discariche è pari a circa 15.000 metri quadri e contenevano anche diversi rifiuti combusti da precedenti incendi. Al momento si sta procedendo contro ignoti, ma le indagini proseguono in quanto sono state rinvenute importanti tracce dalle quali si potrebbe risalire ai produttori di rifiuti.
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24/10/2013, 18:49 |
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Marco
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IL MINISTRO DE GIROLAMO INAUGURA OGGI ALLE 18 LA MOSTRA “VERSO IL 2015 – LA CULTURA DEL VINO IN ITALIA” AL COMPLESSO DEL VITTORIANO
“L’Italia è la Patria del vino. Il nostro Paese ha saputo fare della coltura e della cultura della vite un punto di riferimento. Questo prodotto è diventato una bandiera dell’eccellenza del Made in Italy a livello internazionale, una vera e proprio attrazione per i turisti da tutto il mondo. Anche per questo abbiamo deciso di dedicare ad esso un intero Padiglione di Expo 2015, per dare il giusto risalto oltre che al suo indubitabile valore economico anche a quel portato di saperi, di cultura e di tradizioni che lo rendono unico. Questa mostra rappresenta un vero e proprio viaggio alla scoperta delle nostre radici”.
Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, che inaugurerà oggi, venerdì 25 ottobre, alle ore 18, la mostra “Verso il 2015 - La cultura del vino in Italia”, che si terrà nel Salone centrale dell’Ala Brasini nel Complesso del Vittoriano, in via San Pietro in Carcere, a Roma.
L’iniziativa nasce sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
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26/10/2013, 7:05 |
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Marco
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MINISTRO DE GIROLAMO E' INTERVENUTA A CREMONA ALLA 68ESIMA FIERA INTERNAZIONALE DEL BOVINO DA LATTE
Oggi sabato 26 ottobre il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, è intervenuta a Cremona per la 68esima Fiera Internazionale del Bovino da Latte al Convegno sugli ‘Stati generali del latte’.
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26/10/2013, 17:55 |
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Marco
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DE GIROLAMO: TASK FORCE PRONTO INTERVENTO PER SALVARE ULIVI DEL SALENTO
“Abbiamo il dovere di difendere con ogni mezzo i nostri olivi, mettendo in campo azioni efficaci, mirate e tempestive, in modo da bloccare la diffusione di un batterio che ne provoca rapidamente il disseccamento, non solo perché dall’olivo si ricava uno degli alimenti base della dieta mediterranea, componente fondamentale del patrimonio e della cultura alimentare italiana, ma anche perché i nostri agricoltori, attraverso la cura e la coltivazione dell’olivo che vanno avanti da secoli, hanno contribuito negli anni a plasmare un paesaggio rurale unico, che oggi rappresenta il principale elemento di differenzazione delle nostre produzioni tradizionali e tipiche rispetto alle altre aree del Mediterraneo in cui l’olivo è coltivato”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, in merito al fenomeno dei disseccamenti di alcune piante di olivo, che si sta verificando nella Regione Puglia e, nello specifico, nell’area salentina. Dalle indagini effettuate dal Servizio fitosanitario della Regione Puglia in collaborazione con l’Università di Bari, l’Istituto di Virologia Vegetale del CNR di Bari e altre istituzioni scientifiche e amministrazioni locali, è stata infatti rilevata la presenza di estesi imbrunimenti del sistema vascolare delle piante di olivo che fanno ipotizzare la manifestazione contemporanea di differenti organismi nocivi: agenti fungini xilematici, lepidotteri rodilegno e il batterio Xylella fastidiosa. Il Comitato Fitosanitario Nazionale, riunitosi nei giorni scorsi al Ministero delle politiche agricole alimentarie e forestali, ha esaminato la situazione di emergenza e le informazioni fornite dagli esperti regionali e ha deciso di attuare provvedimenti tempestivi e mirati a contrastare la malattia, che sta colpendo diverse piante in vaste aree del Salento, in modo da evitare ogni tipo di diffusione, preservando le aree circostanti che non sono state interessate dalla patologia. A supporto del Servizio fitosanitario regionale già impegnato sul luogo, il Ministero delle politiche agricole ha deciso di mettere a disposizione una squadra di pronto intervento coordinata da personale altamente qualificato a cui sarà affidato l’incarico di effettuare, in sinergia con gli esperti regionali, un capillare monitoraggio delle aree in cui è comparsa la malattia, con prelievo di materiale biologico da analizzare, in modo da individuare con precisione i confini della zona infestata, prevedere un’area tampone a protezione delle aree circostanti indenni e mettere a punto il più efficace piano di lotta. Nel frattempo, per evitare la diffusione della malattia, il Comitato fitosanitario nazionale ha anche deciso che nell’area interessata debba essere vietata, con apposita delibera della Giunta regionale, la movimentazione delle piante e del materiale di propagazione sensibile al patogeno, in attesa dell’emanazione del provvedimento di lotta obbligatoria a carattere nazionale. Anche per l’area tampone saranno adottate misure specifiche per realizzare una barriera alla diffusione della batteriosi, abbattendo gli insetti attraverso i quali la malattia si propaga. Tra le misure individuate, è prevista l’applicazione di trattamenti fitosanitari e l’eliminazione delle specie vegetali sensibili che possono fungere da serbatoio di infezione del batterio. Infine, per approfondire la conoscenza del batterio Xilella, rilevato per la prima volta in Italia, sarà avviata una mirata azione di ricerca, in modo da approfondire gli studi sulla patogenicità, sulle tecniche di diagnosi e di lotta al batterio.
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27/10/2013, 10:35 |
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MARTEDÌ 29 OTTOBRE ORE 10.30 CONFERENZA STAMPA DEL MINISTRO DE GIROLAMO DI PRESENTAZIONE DELLA PRIMA EDIZIONE “ATLANTE DEI TERRITORI DEL VINO ITALIANO”
Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, parteciperà alla conferenza stampa di presentazione della prima edizione dell’”Atlante dei territori del vino italiano”, che si terrà domani martedì 29 ottobre alle ore 10.30 presso la Sala Cavour del Palazzo dell’Agricoltura a Roma.
L’Atlante, promosso dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, con la collaborazione di Enoteca Italiana e dell’Istituto Geografico Militare dell’Esercito italiano, composto da due volumi, è un’opera complessa che va a colmare un vuoto importante nel panorama editoriale del nostro Paese.
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28/10/2013, 16:25 |
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Marco
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DE GIROLAMO: SEQUESTRATI 15.000 QUINTALI DI MOSTO DA UVA DA TAVOLA “Il contrasto ai fenomeni fraudolenti, che producono situazioni di concorrenza sleale tra gli operatori, è una delle priorità della mia attività a difesa dei prodotti agroalimentari italiani, e questo è ancora più vero per il vino, eccellenza assoluta della nostra agricoltura. I risultati che giorno dopo giorno otteniamo confermano che la sinergia operativa tra gli organismi di controllo del Ministero va a tutto vantaggio della tutela dei consumatori e degli operatori onesti. Il successo di questa operazione, che ha portato al sequestro di 15.000 quintali di mosto da uva da tavola, è decisivo per il mantenimento dell’elevato livello qualitativo delle nostre produzioni vitivinicole e per il loro sempre maggiore successo in tutto il mondo”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, ha commentato il sequestro che è avvenuto oggi in provincia di Matera dall’ICQRF Ufficio di Napoli – Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari – congiuntamente con i Nac Carabinieri di Salerno, di circa 15.000 quintali di mosto ottenuto da uve da tavola e che era destinato, invece, alla produzione di vino.
Il mosto era stato introdotto in cantina con documenti contraffatti. Come è noto, è vietato utilizzare uve da tavola per la vinificazione e il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha rafforzato fortemente i controlli sulle operazioni di vinificazione anche tenuto conto dell’attuale andamento del mercato dell’uva da tavola.
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28/10/2013, 19:29 |
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Marco
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CINA, SOTTOSEGRETARIO MARTINA: EXPO 2015 E DOSSIER AGROALIMENTARI AL CENTRO DEGLI INCONTRI
Nuovo slancio alla cooperazione fra Italia e Cina in prospettiva dell’Expo 2015 e progressi nei dossier relativi alle esportazioni di prodotti italiani. Questi i temi su cui si sono concentrati gli incontri di oggi del Sottosegretario di Stato al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, in visita in Cina.
Il Sottosegretario Martina ha incontrato infatti Wu Qing Hai, Viceministro di AQSIQ, l’amministrazione cinese responsabile dei controlli fitosanitari, con cui è stata rinnovata la cooperazione con il Ministero delle politiche agricole. In prospettiva della visita del Ministro Nunzia De Girolamo, in programma per l’inizio del prossimo anno, le autorità cinesi hanno confermato la disponibilità a siglare un accordo sul controllo di qualità dell’olio di oliva e ad accelerare la trattazione dei dossier relativi alle esportazioni di agrumi, kiwi e riso da risotto. Secondo i cinesi, è in via di conclusione anche il dossier relativo all’esportazione verso la Cina di barbatelle italiane ed è stata sottolineata, da parte dell’Italia, l’esigenza di assicurare continuità alle esportazioni di farina da frumento.
Nell’incontro con il Viceministro dell’Agricoltura Niun Du, capofila del coordinamento interministeriale per la partecipazione all’evento milanese, il Sottosegretario Martina ha invece trattato in particolare il tema dell’importanza di Expo 2015, evidenziando le opportunità di crescita dell’export italiano verso la Cina e mettendo in risalto le eccellenze di cui il nostro Paese dispone nel settore dei prodotti agroalimentari, della ricerca genetica e del controllo di qualità. Il Sottosegretario ha messo inoltre in rilievo la necessità di una rafforzata azione di tutela delle Indicazioni Geografiche e della lotta alla contraffazione. L’efficacia del sistema italiano di controlli è stata riconosciuta anche dal Viceministro Teng Jiacai della China Food and Drug Administration, le cui competenze sono state recentemente estese.
“L’obiettivo comune - ha sottolineato Martina – è garantire una collaborazione sempre maggiore fra i due Paesi, anche in relazione ai sistemi di controllo della qualità, tracciabilità e trasparenza”.
Il Sottosegretario Martina ha inoltre partecipato ai lavori del primo Forum mondiale delle città con vocazione agrituristica, che si è svolto oggi nella città cinese di Changsha, con la partecipazione di delegati da 46 Paesi.
“L’agriturismo è una ricetta vincente anche per Expo e l’esperienza italiana nel settore dell’agriturismo - ha osservato Martina - è assolutamente d’avanguardia. Contribuisce significativamente allo sviluppo delle aree rurali, in un’ottica che combina efficacemente tutela del territorio, cibo di qualità e benessere delle comunità. Stiamo parlando di 20mila agriturismi italiani per un totale di 115mila posti letto”.
L’appuntamento è stato anche l’occasione per ricordare l’importanza di Expo 2015 come evento rivolto a tutto il mondo e come momento fondamentale per una riflessione comune sull’alimentazione, capace di puntare sul rispetto della biodiversità coniugandolo con l’unione tra tecnologie innovative e tradizioni. Martina ha infine sottolineato l’importanza di una forte partecipazione cinese a tale evento, a cui i Governi dei due Paesi stanno dando particolare attenzione.
“L’Italia si doterà di programmi dedicati ai visitatori cinesi. Dai mezzi di trasporto, agli alberghi, ai tour interni da realizzare dovremo offrire – ha dichiarato il Sottosegretario - la massima attenzione ai tanti cittadini cinesi pronti a scegliere l’Italia come meta ideale”.
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28/10/2013, 19:30 |
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