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Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali 
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DE GIROLAMO: LA SOSTENIBILITÀ È UN ELEMENTO FONDAMENTALE PER IL FUTURO, IL BIOLOGICO ITALIANO È UN ESEMPIO POSITIVO 
 
“Vengo con grande convinzione a questo convegno che di fatto inaugura Sana, perché i temi trattati oggi sono fondamentali. È una grande occasione per riflettere, perché per troppo tempo la sostenibilità è stata considerata appannaggio di alcuni e non di altri. Invece il rispetto dell’ambiente è una responsabilità di tutti, perché abbiamo il dovere di preservarlo per le future generazioni. In tale prospettiva Expo assume ancora maggiore importanza e il biologico non può essere assente”.
Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Nunzia De Girolamo è intervenuta a Bologna al convegno "Verso l'EXPO 2015 - Nutrire il pianeta in modo sostenibile. L'innovazione nei modelli di produzione e consumo per il diritto alla giusta alimentazione", che anticipa l’inaugurazione della manifestazione SANA 2013.
“L’evento di Milano non è una fiera, ma una grande vetrina per tutto il Paese e un’occasione per riflettere e sensibilizzare su temi cruciali legati a cibo e alimentazione come le problematiche relative alla malnutrizione, alle cattive abitudini alimentari e agli sprechi alimentari”.
“Le sfide che ci attendono sono tante – ha proseguito De Girolamo – e il settore biologico ci ha dato un esempio importante di cui tenere conto. Ha saputo, con la sua crescita, spezzare il pregiudizio che vuole la sostenibilità contrapposta alla produttività e alla competitività”.
“Un’altra grande urgenza da affrontare – ha sottolineato ancora il Ministro – è quella della lotta alle contraffazioni, ai fenomeni fraudolenti che ci colpiscono. Anche il biologico italiano, forte dei propri successi di mercato, non ne è stato esente. C’è stata però una risposta da parte delle istituzioni, del mondo delle imprese, degli enti di controllo, delle associazioni. Penso, ad esempio, agli interventi per introdurre il codice doganale specifico per prodotti biologici importati da Paesi terzi o al progetto di informatizzazione delle procedure per ottenere lo status di operatore biologico e favorire la trasparenza. Non possiamo però abbassare la guardia per continuare a tutelare i consumatori ed i produttori biologici onesti. Tanto più oggi che il bio è diventato un'opportunità importante, specialmente in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo”.
“Una risposta a questa crisi l'abbiamo proprio sotto i piedi ed è la terra. Sono molte le cose da fare – ha concluso il Ministro – e per vincere deve esserci un lavoro di squadra, mi riferisco in particolare all’attuazione della Pac, così come alla politica agricola nazionale da scrivere e anche alla semplificazione. Il Ministero sta lavorando proprio in queste ore a un pacchetto semplificazione per liberare le nostre aziende da una burocrazia soffocante. Ma per farlo serve l’aiuto anche delle organizzazioni di categoria. Il mio impegno e il mio auspicio sono di affrontare le sfide future con contributo di tutti, per restituire i sogni alle generazioni che verranno. Per centrare l’obiettivo dobbiamo puntare sulla qualità che è nel Dna della nostra agricoltura e del Made in Italy”.

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06/09/2013, 18:16
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TERRA DEI FUOCHI, DE GIROLAMO SCRIVE AI MINISTRI LORENZIN E ORLANDO

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, ha inviato al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Andrea Orlando, una lettera per informarli della costituzione di un ‘Osservatorio’ che ha il compito di definire gli indirizzi operativi e strategici più efficaci per contrastare concretamente il fenomeno dei roghi tossici che ha interessato di recente il territorio campano.

Il Ministro De Girolamo chiede ai Ministri Lorenzin e Orlando di confermare la loro disponibilità alla prima riunione dell’Osservatorio che si terrà nei prossimi giorni presso la sede del Dicastero delle politiche agricole.

L’Osservatorio, presieduto dal Ministro De Girolamo e composto da rappresentanti del Corpo Forestale dello Stato, avrà il compito di identificare le modalità più opportune e tempestive per un monitoraggio continuo del territorio e per la predisposizione dei necessari interventi di bonifica, con particolare riferimento alle aree con vocazione agricola, prevedendo anche l’avvio di un censimento dei pozzi irrigui contaminati, la verifica delle falde acquifere di riferimento e la costituzione di ‘zone no food’.

De Girolamo chiede, infine, a Lorenzin e Orlando di indicare un rappresentante dei rispettivi Ministeri che possa integrare e rafforzare il ruolo e le funzioni dell’Osservatorio.

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11/09/2013, 19:22
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PAGAMENTI DIRETTI, DE GIROLAMO: SODDISFAZIONE PER LA DECISIONE DELLA COMMISSIONE DI ANTICIPARE CIRCA 2 MILIARDI DI EURO DI PAGAMENTI  PER GLI AGRICOLTORI

”Questa decisione, che scaturisce dalle richieste di alcuni Stati Membri, in primis dell’Italia, consentirà di alleviare le difficoltà dei produttori agricoli, nel fronteggiare i gravi problemi di liquidità conseguenti, oltre che dalla situazione economica generale, anche dalle avversità climatiche che hanno colpito nei mesi recenti il settore”.
Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, ha commentato la decisione, da parte del competente Comitato di gestione della Commissione europea, di erogare gli anticipi dei pagamenti diretti per il 2013. Il Comitato di gestione  “pagamenti diretti”, infatti, ha approvato oggi il regolamento della Commissione che consente agli Stati membri di anticipare, a partire dal 16 ottobre p.v., fino al 50% dei pagamenti diretti dovuti per la domanda unica 2013. L’intera operazione è comunque vincolata al completamento della verifica del rispetto delle condizioni di ammissibilità all’aiuto, affinché sia garantita l’accuratezza della gestione finanziaria dei fondi europei.
“Credo che questa decisione, che libera circa 2 miliardi di euro, riuscirà a  consolidare la fiducia degli agricoltori e a sostenere una ripresa economica che molti indicatori ci segnalano ormai come imminente”.

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11/09/2013, 19:27
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DL SCUOLA, DE GIROLAMO: INSERITE NUOVE INIZIATIVE PER L’EDUCAZIONE ALIMENTARE DEI NOSTRI RAGAZZI

“Siamo riusciti a inserire all’interno del Decreto Scuola nuove iniziative, che rafforzano i programmi di educazione alimentare già esistenti, che hanno come obiettivo proprio quello di trasmettere ai nostri ragazzi l’importanza di una alimentazione equilibrata e di far assumere, fin dalla giovane età, abitudini e stili di vita sani”.
Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Nunzia De Girolamo commenta l’introduzione, all’interno del Decreto legge sulla scuola pubblica, di una norma che prevede nuove iniziative per favorire il consumo consapevole dei prodotti ortofrutticoli nelle scuole di tutta Italia.
“Ritengo che sia di particolare importanza – prosegue il Ministro - favorire un consumo consapevole di verdura e frutta, troppo spesso assenti o insufficienti nell’alimentazione di tutti i giorni dei ragazzi”.
“Simili iniziative, che verranno attivate già in questo anno scolastico, sono fondamentali infatti per far comprendere ai ragazzi e alle stesse famiglie – dichiara De Girolamo - che una nutrizione corretta richiede giusti quantitativi di frutta e verdura nei pasti quotidiani. Inoltre, questi programmi sono occasioni preziose per far conoscere la verdura e la frutta italiane che offrono non solo un elevato livello di qualità, ma anche un’ampia varietà di prodotti”.

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12/09/2013, 15:21
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IL MINISTRO DE GIROLAMO INCONTRA IL PRESIDENTE DI COPAGRI VERRASCINA
 
Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Nunzia De Girolamo ha incontrato oggi il Presidente di Copagri Franco Verrascina, presso il Palazzo dell’Agricoltura a Roma.
Durante l’incontro sono stati affrontati i principali temi dell’agroalimentare, a partire dall’attuazione della riforma della Politica agricola comune 2014-2020 e alle conseguenti e necessarie politiche nazionali per il settore. Il Ministro De Girolamo ha ribadito al Presidente Verrascina l’importanza del coinvolgimento e del dialogo con le organizzazioni di categoria nel far crescere e valorizzare ancora di più l’agroalimentare Made in Italy, anche in vista di un appuntamento fondamentale come Expo 2015.

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16/09/2013, 16:32
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ITALIA-USA, DE GIROLAMO: GETTATE LE BASI PER APERTURA DI UN IMPORTANTE MERCATO PER ORTOFRUTTA ITALIANO

“Con questo accordo sono state gettate le basi per l’apertura di un nuovo e importante sbocco commerciale per il comparto ortofrutticolo italiano. Il mercato degli Stati Uniti d’America può avere delle potenzialità enormi, dovremo essere in grado di sfruttarle. Sono molto soddisfatta per aver raggiunto questo risultato, frutto della stretta collaborazione e delle sinergie realizzate tra pubblico e privato, che ha visto il Mipaaf, le Regioni interessate e gli operatori del settore lavorare fianco a fianco, con l’unico obiettivo di valorizzare la qualità del nostro Made in Italy”.
Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, commentando la firma del piano operativo, sottoscritto dall’Animal and Plant Health Inspection Service (APHIS) americano e dal Servizio fitosanitario centrale del Mipaaf, con il quale è stato definito il programma finalizzato all’esportazione di mele e pere italiane verso gli USA.
È stata, in questo modo, portata a termine un’intensa attività di verifica e controllo con le competenti Autorità statunitensi, che ha coinvolto numerose realtà produttive italiane, individuate in accordo con le relative associazioni dei produttori, per l’apertura di questo importante mercato.
L’accordo siglato prevede l’esecuzione di ulteriori controlli da parte degli ispettori fitosanitari statunitensi, che saranno effettuati nel corso delle prossime due settimane, da effettuare sui primi container di pere e mele italiane destinate al mercato USA.
Nel frattempo, sono state anche definite le modifiche alle procedure operative finalizzate ad aggiungere le mele e le pere alla lista delle merci che l’Italia può esportare negli stessi Stati Uniti.

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17/09/2013, 12:04
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IL MINISTRO DE GIROLAMO DOMANI MATTINA A ROMA ALL’INCONTRO ‘LA FORMAZIONE ENOGASTRONOMICA DEL PANORAMA NAZIONALE E INTERNAZIONE’ PRESSO LA CITTA’ DEL GUSTO

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Nunzia De Girolamo parteciperà domani mattina a Roma alle ore 10:00 all’incontro ‘La Formazione Enogastronomica nel panorama nazionale ed internazionale’ che si terrà presso la Città del gusto del Gambero Rosso, in via Enrico Fermi 161, sarà anche l’occasione per celebrare i 10 anni dell’attività di formazione delle scuole del Gambero.

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17/09/2013, 17:24
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MADE IN ITALY, DE GIROLAMO: FONDAMENTALE PUNTARE SULLA FORMAZIONE ANCHE PER AFFRONTARE LE SFIDE INTERNAZIONALI

“Siamo il Paese del cibo e del vino, del Gusto e della Bellezza, ma non ne siamo consapevoli. Per questo penso che le attività di formazione siano fondamentali per il comparto agroalimentare. Per comunicare e vendere le nostre eccellenze bisogna conoscerle profondamente e attraverso un percorso formativo possiamo centrare questo obiettivo. Si tratta di un’opportunità importante di aggiornamento e specializzazione per chi è già operativo e una straordinaria occasione per i giovani”.

Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Nunzia De Girolamo intervenendo al convegno "La Formazione Enogastronomica nel panorama nazionale ed internazionale", organizzato alla Città del Gusto di Roma per i 10 anni dalla nascita delle scuole di formazione del Gambero Rosso.

“Sono tanti i giovani che si approcciano al mondo dell’agroalimentare – ha proseguito il Ministro – per cercare uno sbocco professionale. Quella generazione di trentenni a cui sono stati tolti i sogni in cambio di precariato e stage gratuiti. Per loro sto mettendo a punto un pacchetto di misure, di concerto con Ismea, che vanno ad aggiungersi a quanto abbiamo ottenuto nella nuova Pac, ovvero la maggiorazione del 25% degli aiuti diretti per aziende under 40”.
“Oltre all’emergenza occupazione giovanile – ha dichiarato De Girolamo –, per il comparto agroalimentare emergono almeno altre tre sfide decisive: semplificazione, accesso al credito e sostegno alle esportazioni. Sul primo fronte siamo al lavoro e mi auguro di poter presentare al Consiglio dei Ministri già nelle prossime settimane un pacchetto di misure che taglia la burocrazia inutile. È un nostro dovere indifferibile liberare le aziende da questo giogo che le opprime, le rende meno competitive e sottrae tanto, troppo tempo alla produzione”.
“Per contrastare la stretta del credito, mi aspetto un’inversione di tendenza nell’atteggiamento delle banche. Nascono per fare credito, sono fondamentali anche per ridare fiducia, per poter sostenere lo sviluppo di questo Paese, ma in questo momento non danno l’adeguato supporto al nostro comparto. Mi chiedo: ma se non diamo credito a chi produce le eccellenze del Made in Italy, su quale azienda vogliamo investire? E se le aziende già avviate trovano difficoltà ad avere finanziamenti e fidi dalle banche, per i giovani avere un sostegno al di fuori della famiglia è quasi un’utopia. Porterò la questione in Consiglio dei Ministri quanto prima, perché non c’è più tempo da perdere”.
“Sul fronte export – ha concluso il Ministro – lo Stato deve fare la sua parte, stando vicino alle aziende, stimolando anche la creazione di percorsi formativi che preparino professionisti competenti, che sappiano rappresentare al meglio l’Italia. Attraverso l’agroalimentare di qualità dobbiamo importare persone, turisti, ed esportare cose, il nostro ampio paniere di prodotti dal vino all’olio extravergine d’oliva, dalla pizza ai formaggi. Sono orgogliosa di quanto stiamo facendo e del fatto che quest’anno batteremo ogni record con più di 34 miliardi di euro di esportazioni in tutto il mondo. Ma abbiamo margini di crescita che non sono quantificabili. Possiamo infatti fare ancora di meglio, al buono dobbiamo saper unire il bello, puntando anche sulla cura del packaging per conquistare i consumatori internazionali. Anche Expo dovrà essere un momento fondamentale per mettere in vetrina il meglio delle nostre produzioni e fare sistema, fare sì che le aziende imparino a stare insieme, perché solo così avranno un peso più importante all’estero”.

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18/09/2013, 13:50
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SEGUITO AUDIZIONE DEL MINISTRO DE GIROLAMO SULLA RIFORMA DELLA POLITICA COMUNE DELLA PESCA COMMISSIONI RIUNITE 9^ e 14^ SENATO CONGIUNTE CON XIII e XIV CAMERA

Si trasmette di seguito l’audizione di oggi del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Nunzia De Girolamo sulla Riforma della Politica comune della Pesca

Signori Presidenti, Onorevoli Colleghi e Senatori,
sono qui per dare seguito all’audizione del 18 giugno scorso e per rispondere, quindi, alle domande che mi avete rivolto su alcune tematiche specifiche riguardanti il settore della pesca e dell’acquacoltura, soprattutto in vista dell’entrata in vigore, il 1° gennaio dell’anno prossimo, della nuova Politica Comune della Pesca.
Il futuro della pesca dipende principalmente dai risultati a lungo termine che saranno realizzati con le “misure di conservazione delle risorse ittiche” e – sul punto rispondendo alla richiesta di approfondimento dell’Onorevole Catania – sottolineo che questa consapevolezza si è andata rafforzando nel tempo, sia in quanti sono chiamati a gestire il settore, secondo i rispettivi ruoli e competenze, sia negli operatori economici, armatori, pescatori e loro rappresentanze.
Lo stato delle risorse ittiche nel Mediterraneo non è soddisfacente, come ha spesso ricordato anche la Commissaria Europea Damanaki, resta tuttavia il dato che il nostro Paese è quello che meglio ha applicato il Regolamento del Consiglio n. 1967/2006 con il quale sono state riviste le misure tecniche e di gestione per la pesca nel mare nostrum.
Anche per quanto concerne il tonno rosso, dossier che in passato ha provocato forti tensioni con la Commissione Europea, è stato realizzato un vasto programma di ridimensionamento della flotta al fine di allinearci alla normativa internazionale.
La dimensione internazionale del sistema pesca e la perdurante situazione di crisi delle imprese, connessa essenzialmente all’impoverimento progressivo degli stock ittici, evidenzia l’esigenza di cercare soluzioni che vanno al di là degli sforzi già sostenuti in questi anni dalle nostre marinerie. Ciò significa che è necessario affrontare la questione dell’efficacia complessiva dei meccanismi di “governance” multilivello della pesca in Mediterraneo e richiamare a responsabilità anche i Paesi terzi per poter garantire concretamente la tutela del mare e delle sue risorse, che sono fonti di vita e di opportunità socio-economiche da salvaguardare in una prospettiva di strategie condivise di lungo periodo per il bene delle generazioni presenti e future.
In tale direzione, intendo orientare la mia azione politica e amministrativa poiché la gestione partecipata e responsabile delle risorse mediterranee deve coinvolgere, con lo stesso spirito di lungimiranza, tutti i paesi rivieraschi e questo potrà divenire possibile rafforzando l’efficacia degli organismi internazionali di condivisione delle misure gestionali e delle conoscenze scientifiche sia sullo stato delle risorse stesse che sulle tecniche di cattura. Mi riferisco in particolare – e rispondo in tal senso anche al Senatore Candiani - alla Commissione Generale della Pesca nel Mediterraneo (CGPM), quale organismo FAO deputato alla messa a regime del sistema di condivisione delle misure di gestione della pesca tra paesi mediterranei appartenenti all’Unione Europea e paesi terzi, anche non costieri ma dotati di una flotta da pesca operante in Mediterraneo.
Riconoscendo i progressi che negli ultimi anni si sono registrati in sede FAO, favoriti anche dai crescenti contatti e dall’attività di cooperazione a livello scientifico realizzata con i progetti di cooperazione sub regionale, è mia volontà agire affinché si delineino tutte le condizioni per far sì che anche le flotte degli altri Paesi rispettino le regole di pesca responsabile imposte ai nostri pescatori.
A tal fine, confermo che la delegazione italiana assicurerà il massimo apporto per il buon esito della discussione, in sede di CGPM, sul fenomeno della pesca illegale e sull’armonizzazione dei sistemi di monitoraggio e controllo delle attività di pesca, mirando anche all’individuazione di strategie alternative a quelle finora attuate.
L’obiettivo è fermare l’esodo dei pescatori dall’attività a causa di regole e gravami che si sono dimostrati inefficaci e consentire loro di essere protagonisti, anche con formule di auto-gestione, della conservazione delle risorse, specializzandosi in tecniche selettive e compatibili con le dinamiche riproduttive e di ripopolamento delle varie specie ittiche. Ritengo questo obiettivo possibile anche grazie alla nuova Organizzazione Comune di Mercato e al ruolo delle associazioni ed organizzazioni dei produttori. Possono cioè svilupparsi assetti organizzativi capaci di adottare modalità partecipate di gestione sostenibile dell’attività di pesca e della regolazione dei mercati e delle filiere. E ciò anche attraverso una più capillare azione di informazione per l’orientamento delle scelte dei consumatori, nonché diversificando la domanda di prodotti ittici verso le specie in minore rischio di esaurimento e di stesso pregio nutrizionale.
Per quanto concerne il divieto dei rigetti in mare, fatto salvo quanto ottenuto dalla delegazione italiana in occasione del Consiglio dei Ministri del mese di giugno, ho dato indicazioni operative – e mi riferisco ora ai temi segnalati dall’Onorevole Moscatt - affinché le dotazioni finanziarie, previste dal prossimo Fondo per la pesca (FEAMP), siano funzionali al rispetto di tale divieto e vengano sostenute le azioni necessarie per la predisposizione del Programma Operativo Nazionale.
Lo sviluppo sostenibile della pesca nelle varie dimensioni e componenti è e resta il principale obiettivo della riforma della PCP e, allo scopo di un’adeguata applicazione in favore della pesca italiana, ho avviato, attraverso i miei uffici, le necessarie consultazioni a livello nazionale al fine di individuare le criticità da superare e gli interventi da attuare.
Voglio ricordare che la nuova PCP entrerà in vigore agli inizi del 2014 e che il divieto di rigetto per i piccoli pelagici scatterà il 1° gennaio 2015. Conto di avere a breve pronto il quadro delle azioni e dei provvedimenti da varare per entrambe le decorrenze.
Per quanto concerne l’ipotesi di aumento della soglia di intervento degli aiuti di Stato de minimis alla pesca, previsti dal Regolamento n. 875 del 2007, sottolineo –così rispondendo ancora all’Onorevole Moscatt - che la materia rientra nella competenza esclusiva della Commissione Europea, ma è mio impegno agire da impulso nel senso indicato, anche se è da non sottovalutare il fatto che il superamento dell’attuale soglia, pari a trentamila euro nell'arco di un triennio, può essere interpretato a livello europeo come causa di disparità tra le varie marinerie dell'Unione Europea, atteso che non è sempre possibile mobilitare all'interno dei diversi bilanci nazionali l'ammontare degli aiuti consentiti dalle regole comunitarie.
Per quanto riguarda la questione richiamata all’attenzione dal Senatore Ruta e riguardante la necessità di migliorare il testo del regolamento comunitario per il Mediterraneo, sono consapevole che alcune disposizioni hanno evidenziato delle innegabili problematicità attuative. Ovviamente, le questioni più critiche riguardano la distanza dalla costa delle navi da pesca e i limiti per le dimensioni della maglia di taluni attrezzi che, in alcuni casi e zone, hanno determinato una penalizzazione degli operatori senza corrispondere ad una reale giustificazione sotto il profilo biologico. Non si tratta, però, di rimettere in discussione l’intero testo, quanto piuttosto di apportare quelle modifiche possano essere apportate in funzione delle caratteristiche e delle esigenze della flotta italiana.
Credo che il futuro semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea potrà essere l’occasione giusta per introdurre tali revisioni.
Per quanto riguarda, infine, le domande che mi ha rivolto la Senatrice Bertuzzi, sul settore dell’acquacoltura, premetto innanzitutto che l’esercizio della potestà concessoria, sia per le acque interne che per le acque marittime, rientra nelle competenze regionali. Tuttavia, è evidente che si tratta di un settore interdipendente dalle politiche della pesca e, più in generale, dalle politiche alimentari di competenza ministeriale. E’ indubbio, infatti, che il trend sui mercati della produzione d’acquacoltura è direttamente correlato all’andamento delle catture in mare, ma voglio evidenziare anche che l’acquacoltura sta assumendo una quota sempre più significativa nella più vasta categoria della produzione alimentare.
E’ nella considerazione di tale importanza che è stato varato il regolamento ministeriale, pubblicato lo scorso mese di luglio in Gazzetta Ufficiale, previsto dall’articolo 59, comma 11, del decreto-legge n. 83 del 2012, recante “Misure urgenti per la crescita del Paese”, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 134 del 2012. L’obiettivo del regolamento è quello di dare al settore una disciplina unitaria per il rilascio e il rinnovo delle autorizzazioni per gli impianti di acquacoltura posti ad una distanza superiore ad un chilometro dalla costa. Nel rispetto della ripartizione di competenze tra le varie amministrazioni centrali e periferiche, ho inteso assicurare agli acquacoltori una uniformità di procedure amministrative, creando una sostanziale parità, su tutto il territorio nazionale, delle condizioni di base per evitare distorsioni della libera concorrenza. Da questo passo basilare sono convinta che possono scaturire anche effetti positivi in termini di creazione di nuovi posti di lavoro.
Eliminate con il provvedimento di luglio scorso le disparità delle condizioni di partenza, continuerò a dare impulso al settore con interventi ed investimenti finalizzati a rendere l’acquacoltura italiana ancora più competitiva anche a livello internazionale, visto che, sotto il profilo della qualità e della salubrità dei prodotti, l’acquacoltura Made in Italy ha già raggiunto ottimi livelli, grazie anche alla scrupolosità dei controlli effettuati sia sugli impianti che sui prodotti.
Inoltre, per quanto attiene il futuro strumento finanziario della pesca (FEAMP), i miei Uffici stanno lavorando, in collaborazione con vari enti ed esponenti della ricerca scientifica nonché con le amministrazioni regionali, al Piano strategico pluriennale dell’acquacoltura che è propedeutico alla approvazione del Programma operativo.
Riguardo al FEAMP, confermo che, nella sessione dello scorso mese di luglio, il Consiglio Europeo ha raggiunto un accordo politico generale, che include anche i criteri di ripartizione delle risorse finanziarie tra gli Stati membri dell’Unione Europea e che prevede, anche per il periodo di programmazione 2014-2020, lo stesso ammontare di fondi che l’Italia ha avuto in assegnazione nel periodo di programmazione attuale che termina quest'anno e che comprende le iniziative collegate alla PCP, comprese quelle destinate ai controlli ed alla raccolta dei dati scientifici.

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VENERDI’ MATTINA A ROMA LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO ‘GABRIELE D’ANNUNZIO E L’ENOGASTRONOMIA DELLA MEMORIA’

Si terrà venerdì 20 settembre a Roma la presentazione del libro ‘Gabriele D’Annunzio e l’enogastronomia della memoria’, alle ore 11 presso la sala Cavour del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

La presentazione, a cura dell’autore Enrico Di Carlo e dell’editore Verdone, sarà completata da immagini d’epoca e da una raccolta di opere di D’Annunzio provenienti dal fondo della biblioteca del Ministero.

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