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Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
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Marco
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SOTTOSEGRETARIO CASTIGLIONE ALL’EVENTO “DIETA MEDITERRANEA: UNA PIRAMIDE DI PASSIONI – REALTÀ E PROSPETTIVE” LUNEDÌ 29 LUGLIO A TEGGIANO (SA)
"Parlare di agricoltura, oggi più che mai, vuol dire contribuire in modo significativo ad un rilancio dell'economia italiana e alla tutela del patrimonio enogastronomico nazionale. Un effetto leva, quello dell’agricoltura, che deve agire in contesti, quali quelli riferibili alle aree del Mezzogiorno d’Italia, in maniera più incisiva e sinergica. Bisogna porre in stretta connessione l’unicità delle risorse di paesi, uomini e territori con gli strumenti che l’Unione europea pone a disposizione dell’Italia, anche nel quadro della PAC 2014-2020. Pertanto, stimolare ogni forma di iniziativa che miri alla costituzione di “network virtuosi” tra i vari stakeholder dell’agroalimentare non può che elevare il confronto su un tema come quello della dieta mediterranea, fulcro e al contempo volano di uno sviluppo multilaterale che deve vederci protagonisti”.
È quanto ha affermato Giuseppe Castiglione, Sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, intervenuto oggi a Roma in occasione della presentazione ufficiale della rassegna “Incontri Mediterranei”, una nuova piattaforma aggregativa che esordirà il prossimo 29 Luglio nella località di Teggiano, in Provincia di Salerno, nel Vallo di Diano, e che intende dare spazio e voce alle eccellenze del bacino del Mediterraneo tout court - economia, arte, cultura, religioni, storia e tradizioni.
Titolo del primo incontro della rassegna “La dieta mediterranea: una piramide di passioni – realtà e prospettive”. Con questo primo evento, al quale prenderanno parte, oltre allo stesso Sottosegretario Onorevole Giuseppe Castiglione, l’On. Paolo De Castro, Presidente Commissione Agricoltura Parlamento Europeo, l’On. Giovanni La Via, Eurodeputato e Relatore Riforma PAC e l’On. Daniela Nugnes, Assessore Agricoltura Regione Campania, la località di Teggiano, perla medievale del Vallo di Diano, nel Parco Nazionale del Cilento-Vallo di Diano, si candida a divenire sede ufficiale, nel Mezzogiorno, degli “Stati Generali dell’Agricoltura”.
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25/07/2013, 19:44 |
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Marco
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LATTE, MINISTRO DE GIROLAMO RIUNISCE I RAPPRESENTANTI DELLA FILIERA
“Ringrazio i rappresentanti delle organizzazioni agricole e quelli dell’industria del latte per aver accolto il mio invito a incontrarsi per affrontare temi cruciali per il futuro del settore. Credo sia stato già un importante risultato quello di aver riunito le parti attorno al tavolo ed il mio ruolo voleva essere proprio di stimolo alla ripresa del dialogo. Fondamentale ora giungere quanto prima a soluzioni per dare risposte urgenti ai tanti operatori coinvolti.'' Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Nunzia De Girolamo ha così commentato l’incontro di oggi a Roma, presso la sede del Ministero, con i rappresentanti della filiera del latte. All’incontro erano presenti i vertici lombardi e nazionali delle organizzazioni di categoria e dell'industria, oltre all'Assessore all'agricoltura della Regione Lombardia Fava. Alla fine della riunione le parti si sono accordate per un incontro domani a Milano con la volontà di concludere la trattativa sul prezzo del latte.
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26/07/2013, 8:30 |
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Marco
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MIPAAF, I CAPI DIPARTIMENTO: ESPOSITO ALLE POLITICHE COMPETITIVE, BLASI ALLE POLITICHE EUROPEE E VACCARI ALL’ICQRF
Il Consiglio dei Ministri, che si è riunito oggi, ha conferito - su proposta del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo - l'incarico di Capo del Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare e della pesca, al dottor Gianluca Maria Esposito, l'incarico di Capo del Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, al dottor Stefano Vaccari, e l'incarico di Capo del Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale al dottor Giuseppe Blasi, confermato nel suo attuale ruolo.
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26/07/2013, 21:02 |
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Marco
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PESCA, DE GIROLAMO INCONTRA ORGANIZZAZIONI PROFESSIONALI
“È necessario avere una visione strategica delle prospettive del settore al di là delle emergenze e dello stato di crisi che è in atto da tempo. Dobbiamo valorizzare il pescato italiano confrontandoci in modo intelligente con il mercato e favorendo la corretta informazione dei consumatori. È inoltre fondamentale non sottovalutare la questione del ricambio generazionale e quindi mettere in opera tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione per favorire una redditività adeguata che consenta ai giovani di intraprendere questa importante attività. Inoltre dobbiamo proseguire il dialogo con gli altri Ministeri competenti per rafforzare il sistema degli ammortizzatori sociali che riguardano il comparto, il quale ha anche la necessità di aprirsi a una semplificazione normativa che ne faciliti il rilancio”.
Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, che oggi ha ricevuto i rappresentanti delle organizzazioni Professionali della pesca e dell’acquacoltura. Al centro dell’incontro sono state le principali problematiche e sfide che il comparto dovrà affrontare anche alla luce delle recenti decisioni in ambito comunitario. Le organizzazioni di categoria hanno sottoposto al Ministro De Girolamo alcune questioni da trattare con priorità. Il Ministro ha proposto alle organizzazioni un tavolo permanente di consultazione che consenta di mantenere sempre aperto un dialogo e di avere contezza delle proposte e delle aspettative degli operatori.
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31/07/2013, 17:59 |
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Marco
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PESCA, DE GIROLAMO: CON DICITURA “PRODOTTO ITALIANO” PASSI IN AVANTI VERSO VALORIZZAZIONE DEL NOSTRO PESCATO “La possibilità di inserire la dicitura ‘prodotto italiano’ sul pesce venduto al dettaglio è un ulteriore passo avanti verso la valorizzazione del pescato del nostro Paese. Il provvedimento che abbiamo adottato contribuirà sicuramente alla qualità e alla trasparenza della filiera. La strada che stiamo seguendo è quella diretta al rilancio del settore ittico nazionale e alla salvaguardia dei consumatori, che hanno il diritto di avere le necessarie garanzie sulla reale origine del pesce da essi acquistato. Il valore aggiunto del ‘Made in Italy’ va riconosciuto anche in questo settore”.
Lo ha detto il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, che nei giorni scorsi ha adottato un decreto che stabilisce le modalità applicative per l'attestazione di origine dei prodotti della pesca, ai sensi dell’art. 59 del D.L. 22 giugno 2012 n. 83 recante “Misure urgenti per la crescita del Paese”.
Il provvedimento è finalizzato alla valorizzazione del prodotto ittico italiano, nonché ad incrementare la redditività degli operatori del settore della pesca, dando maggiori garanzie di certezza sulla provenienza del pescato.
Il decreto, infatti, disciplina la possibilità per i soggetti che effettuano la vendita al dettaglio e la somministrazione di prodotti della pesca, di inserire la dicitura “prodotto italiano” - o altra indicazione relativa all'origine italiana - nelle informazioni fornite per iscritto al consumatore.
Si possono avvalere della facoltà di etichettare i loro prodotti come di origine italiana solo gli operatori che acquistano direttamente da imprese di pesca, anche cooperative, o da organizzazioni di produttori che siano in regola con le tutte le norme sui controlli definite nell’ambito della politica comune della pesca.
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01/08/2013, 14:41 |
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Marco
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DE GIROLAMO: CON ABOLIZIONE PROVINCE AGENTI DI POLIZIA TRANSITINO NEL CORPO FORESTALE DELLO STATO
“La sfida è quella di garantire un alto livello di sicurezza ambientale, bene costituzionalmente protetto, e la conseguente tutela agroalimentare, preservando il territorio da ogni aggressione. Il processo normativo avviato dal Governo di modifica costituzionale finalizzato all’abolizione delle Province potrebbe offrire l’opportunità di salvaguardare la professionalità dei Servizi di Polizia Provinciale che da decenni operano sul territorio svolgendo, tra le altre, preziose funzioni di polizia giudiziaria, amministrativa, ambientale, zoofila, di protezione degli animali, lagunare e fluviale. È un importante patrimonio di esperienza e competenza che non può essere frammentato ad un livello locale non adeguato a gestire attività e indagini, come quelle ambientali, che non sono confinabili in ambiti ristretti. Una soluzione quasi naturale per l’affinità dei compiti e delle funzioni sarebbe il transito del personale dei Servizi di Polizia Provinciale, circa 2.800 unità, nei ruoli del Corpo forestale dello Stato, forza di Polizia dello Stato, istituzionalmente e tradizionalmente preposta alla tutela dell’ambiente e del territorio, nonché alla sicurezza agroalimentare. In un momento generale di crisi che investe tutto il Paese le Istituzioni devono cercare di cogliere il senso di nuove opportunità come quelle che riguardano l’adeguamento di una reale tutela del territorio e del paesaggio”.
Lo ha detto il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, in merito all’ipotesi di transito, una volta abolite le Amministrazioni provinciali, degli agenti delle Polizie provinciali nel Corpo forestale dello Stato. Tale transito verrà proposto al personale in via opzionale e alternativa ad un eventuale passaggio nei ruoli dei Comuni o delle Regioni e sulla base dei requisiti previsti per l’ingresso nel Cfs.
Sulla questione è in atto, a tutti i livelli, un ampio e positivo dibattito sia all’interno del Corpo forestale dello Stato che nella Polizia provinciale di alcune Regioni.
“Mi farò pertanto promotrice con il Ministro per gli affari regionali e le autonomie – ha aggiunto il Ministro De Girolamo – dell’attivazione di un Tavolo tecnico formato dalle Amministrazioni competenti e finalizzato a delineare un percorso graduato e articolato, in considerazione della difficoltà tecnica, operativa ed attuativa. Da questa prima fase non deriveranno nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, semmai nel tempo si ridurrebbero alcune spese causate dalla parcellizzazione di tanti enti diversi e crescerà la sicurezza reale per i cittadini”.
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01/08/2013, 14:45 |
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Marco
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MARTINA: MINISTRO DE GIROLAMO HA FIRMATO DECRETO PER LO STATO DI CALAMITÀ IN LOMBARDIA, EMILIA ROMAGNA E TOSCANA “È stata firmata dal Ministro De Girolamo la dichiarazione dello stato di eccezionale avversità atmosferica relativa agli eventi calamitosi che si sono verificati nei mesi scorsi in Lombardia, Emilia Romagna e Toscana. Si tratta di un atto fondamentale per poter aiutare gli agricoltori colpiti dal maltempo, che potranno così accedere ai contributi del Fondo di solidarietà nazionale. Sono sicuro che le imprese colpite dal maltempo sapranno utilizzare le risorse al meglio per poter ricominciare quanto prima a lavorare, contribuendo ancora al successo dell’agroalimentare regionale e nazionale”. Così il Sottosegretario alle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, in merito alla dichiarazione di eccezionale avversità atmosferica firmata dal Ministro De Girolamo per le Regioni Lombardia, Emilia Romagna e Toscana. Le Regioni potranno così accedere ai contributi previsti dal Fondo di solidarietà nazionale, da destinare al ripristino delle infrastrutture pubbliche, delle strutture aziendali e alla ricostituzione delle scorte eventualmente compromesse o distrutte. La predetta dichiarazione dà luogo alla sospensione dei contributi previdenziali e a rimborsi in favore delle aziende agricole danneggiate, nei limiti previsti dalla dotazione di bilancio nazionale, cui possono concorrere le singole Regioni con ulteriori stanziamenti, ove disponibili o attivando anche i fondi comunitari previsti dai Programmi di sviluppo rurale, nel cui contesto è prevista un'apposita misura, denominata 'Ripristino del potenziale produttivo danneggiato da calamità naturali'. Le domande di intervento potranno essere presentate alle autorità indicate dalla stessa Regione entro il termine perentorio di quarantacinque giorni dalla data di pubblicazione del decreto di declaratoria nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
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02/08/2013, 10:15 |
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Marco
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DE GIROLAMO: 100 GIORNI DI POLITICHE AGRICOLE, MOLTI RISULTATI RAGGIUNTI MA ANCORA TANTO DA FARE “Questo governo è nato per dare risposte agli italiani in un momento particolarmente difficile della storia del nostro Paese. Dopo i primi 100 giorni di questa nuova avventura sono convinta che una parte del lavoro sia stato fatto, ma che tanto ancora manchi da fare. Ho affrontato il mio nuovo impegno da Ministro dell’Agricoltura con profonda passione e determinazione per fare del Made in Italy agroalimentare il vero motore della nostra ripresa”.
Lo ha detto il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, commentando i primi 100 giorni di attività al Ministero.
“Mi sono battuta da subito – ha aggiunto il Ministro – per la sospensione dell’Imu anche sui terreni agricoli e i fabbricati rurali che abbiamo ottenuto, ma non basta. Sul tema continuerò a insistere, perché credo che si debba arrivare a una eliminazione definitiva di questa imposta ingiusta. Ho spinto affinché venisse data un’accelerazione alla legge contro il consumo del suolo e mi sono impegnata per vedere inseriti, all’interno del ‘Decreto del Fare’ provvedimenti volti a favorire la semplificazione e la modernizzazione del settore agricolo, come per esempio, un’imposizione fiscale agevolata per il gas serra. Uno sguardo particolare è stato rivolto alle cooperative agricole che operano in realtà particolarmente svantaggiate, in favore delle quali sono state decise agevolazioni fiscali e semplificazioni burocratiche. Grazie a una legge delega, approvata a fine giugno, quindi, potremo dare risposte al comparto agroalimentare soprattutto sul versante della razionalizzazione della modernizzazione del settore. L’obiettivo sarà quello di attivare strumenti efficaci con cui intervenire su temi come il contrasto a fenomeni di economia irregolare e sommersa, la tracciabilità, l’etichettatura e il sostegno dell’inserimento dei giovani in agricoltura”.
“Come Ministro delle politiche agricole – ha aggiunto De Girolamo – sono stata impegnata in prima linea, a Bruxelles, sulla chiusura dell’accordo sulla riforma della Politica agricola comune (PAC), e su quello sulla Politica comune della pesca (PCP). Si tratta di due intese a livello comunitario dalle quali dipenderà il futuro della nostra agricoltura e della nostra pesca. In entrambi i casi sono state portate sui tavoli di Bruxelles diverse esigenze del nostro Paese e in molti casi ci sono state riconosciute. Abbiamo predisposto una serie di interventi che si concretizzeranno nell’Expo del 2015, con l’obiettivo di mettere in mostra le numerosissime eccellenze agroalimentari del nostro Paese”.
“In questi 100 giorni è stata tenuta costantemente alta l’attenzione nei confronti delle contraffazioni e delle imitazioni delle nostre produzioni. Credo che il ‘Made in Italy’ sia il vero valore aggiunto, il patrimonio più prezioso che il nostro sistema agroalimentare possa vantare. La protezione delle nostre produzioni passa anche attraverso il decreto interministeriale che ho firmato con i Ministri della Salute e dell’Ambiente che vieta la coltivazione del mais Mon810 in Italia. Il provvedimento tutela la specificità dell’agricoltura italiana, la salvaguarda dall’omologazione e costituisce una prima risposta per definire un nuovo assetto nella materia della coltivazione di Ogm nel nostro Paese”.
“Su mia richiesta – ha aggiunto il Ministro – anche le organizzazioni agricole sono entrate nella Cabina di Regia per l’Italia Internazionale, lo strumento operativo che consente di coordinare le politiche del Paese in tema di internazionalizzazione. Un riconoscimento fondamentale per il sostegno all’export agroalimentare che, solo nel 2012, ha prodotto un fatturato di oltre 30 miliardi di euro”.
“Molto insomma è stato fatto – ha concluso il Ministro De Girolamo – e molto ci sarà ancora da fare. Credo che l’agricoltura e l’agroalimentare siano due fondamenti del sistema Paese, bisognerà lavorare ancora affinché siano posti in modo permanente al centro dell’attenzione”.
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06/08/2013, 16:19 |
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Marco
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IL MINISTRO DE GIROLAMO INCONTRA LE ASSOCIAZIONI DEI TABACCHICOLTORI
Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, ha incontrato oggi, presso la sede del Mipaaf, le associazioni dei tabacchicoltori. Hanno partecipato alla riunione Gennaro Masiello, Presidente dell’Organizzazione Nazionale Tabacco Italia, Oriano Gioglio, Presidente dell’Unione Italiana Tabacchicoltori e Domenico Cardinali, Presidente dell’Associazione Professionale Trasformazione Tabacchi Italiani, i quali hanno esposto al Ministro le principali criticità che il comparto sta attraversando in questo periodo.
In particolare, le organizzazioni hanno chiesto il mantenimento del sostegno accoppiato alla produzione tabacchicola, chiedendo che venga avviata una trattativa a livello europeo per reinserire il tabacco nella lista dei prodotti ammessi all’aiuto. Inoltre è stata posta dalle associazioni la questione relativa alla ridefinizione degli accordi governativi con le manifatture internazionali e nazionali per consentire una corretta programmazione pluriennale delle produzioni.
Il Ministro ha ribadito l’importanza fondamentale del comparto, sottolineando la capacità dei tabacchicoltori di produrre reddito e di garantire un valore aggiunto nelle produzioni. Quanto alle richieste delle organizzazioni, in riferimento al mantenimento del sostegno accoppiato, ha dovuto constatare come la situazione sia molto complessa e di difficile soluzione nell’immediato, in quanto, nell’ultima trattativa sulla riforma della Pac, pur avendo posto con forza la problematica fino all’ultimo momento utile, non si è riusciti a ottenere il reinserimento dell’aiuto, a causa della forte opposizione della Commissione e di alcuni Paesi. Il Ministro si è detto convinto della necessità di riproporre la questione, ma per farlo è necessario definire una strategia di medio periodo che veda il coinvolgimento degli altri Paesi produttori. Già nel prossimo “Consiglio informale” di settembre potrebbero essere sensibilizzati gli altri Paesi con i quali organizzare una riunione ad hoc per condividere metodo e tempi su un’iniziativa comune.
Per quanto riguarda la ridefinizione degli accordi governativi con le manifatture, il Ministro ha assicurato alle associazioni che l’Amministrazione sta già lavorando per favorire il rinnovo degli accordi pluriennali e nei primi giorni di settembre saranno avviati ufficialmente gli incontri con le manifatture.
Infine, il Ministro ha sottolineato la necessità di utilizzare tutti gli strumenti a disposizione della nuova PAC (Sviluppo Rurale e OCM unica) per il rilancio della coltivazione del Tabacco. A settembre verrà costituita un Task force dedicata con l’obiettivo di delineare un percorso operativo e concreto che veda il coinvolgimento di tutte le Regioni.
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07/08/2013, 16:52 |
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Marco
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MARTINA: CONTINUA L’IMPEGNO DEL MINISTERO PER SUPERARE LO STATO DI CALAMITÀ IN LOMBARDIA, NO A POLEMICHE STRUMENTALI
“Di fronte alla grave situazione verificatasi in Lombardia, Emilia Romagna e Toscana a seguito dei recenti fenomeni calamitosi che hanno portato all’emanazione del decreto del Ministro De Girolamo, resta il nostro impegno a reperire le risorse nel fondo di solidarietà nazionale e ad attivare tutte le forme di agevolazioni possibili per favorire e sostenere la ripresa del settore agricolo così fortemente colpito.” Così il Sottosegretario alle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, in merito alle avversità atmosferiche che hanno colpito, nell’ultimo periodo, alcune Regioni italiane. “Le recenti dichiarazioni dell’assessore regionale lombardo Fava appaiono quindi solo come strumentali e fuorvianti. Fava insiste con questa sua teoria secondo la quale i soldi PAC e specificatamente quelli del secondo pilastro (Programmi di Sviluppo Rurale) essendo degli agricoltori devono restare agli agricoltori, teorizzando malamente che usarli per incentivare le forme assicurative sia come sottrarli ai diretti interessati. Nulla di più distante dalla realtà.” “Non dovrebbe sfuggire nemmeno a Fava – continua Martina - che affrontare la tutela del reddito degli agricoltori di fronte a fenomeni calamitosi ormai sempre più frequenti, tutelare il reddito degli agricoltori dalle crisi di mercato, garantire il reddito degli agricoltori di fronte a fenomeni speculativi, abbia fortemente a che vedere con gli stessi.” “La riforma della PAC invita ad affrontare i temi sopracitati in maniera strutturale ed organica e più efficacemente che in passato, sia attraverso forme di assicurazioni che attraverso l’istituzione di fondi mutualistici. La sfida per chi vuole realisticamente guardare al futuro – prosegue il Sottosegretario - non può essere che questa, se mai si tratta di ridefinire all’interno dei fondi per il sostegno alle imprese le diverse priorità. Confondere la sottrazione di risorse con una diversa scelta di priorità è abbastanza grave.” “Per parte nostra - conclude Martina - continueremo ad impegnarci su azioni concrete ed esigibili per il settore piuttosto che perdere tempo ad animare inutili polemiche.”
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07/08/2013, 16:54 |
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