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Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
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Marco
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IL SOTTOSEGRETARIO CASTIGLIONE INCONTRA IL SUO OMOLOGO PORTOGHESE ALBUQUERQUE
Si rafforza l’intesa tra Italia e Portogallo sui punti più importanti del negoziato in corso sulla riforma della Politica Agricola Comune.
Il Sottosegretario Giuseppe Castiglione ha ricevuto il suo omologo portoghese José Diogo Albuquerque e dall’incontro è emersa una forte sinergia e condivisione di vedute.
«In particolare sono stati affrontati i temi degli aiuti accoppiati, del greening e dello zucchero – ha affermato Castiglione –. È importante arrivare alla conclusione della riforma solo dopo aver raggiunto un accordo accettabile sulla convergenza interna, che tenga conto delle specificità dell’agricoltura mediterranea. A tal riguardo – ha concluso il sottosegretario – Italia e Portogallo sono d’accordo sull’opportunità di un documento congiunto, da sottoscrivere assieme agli altri principali paesi del mediterraneo e da presentare al più presto alla Commissione europea».
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20/06/2013, 17:48 |
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Marco
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IL MINISTRO DE GIROLAMO NOMINA PORTAVOCE LETIZIA D’AMATO
Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Nunzia De Girolamo ha nominato sua Portavoce Letizia D’Amato, 39 anni, nata a Cesena (FC). Giornalista pubblicista iscritta all’Albo presso Odg Emilia Romagna dal 1998, da anni svolge attività di libera professionista nel settore della comunicazione.
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21/06/2013, 18:57 |
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Marco
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IL MINISTRO DE GIROLAMO DOMENICA, LUNEDÌ E MARTEDÌ A LUSSEMBURGO PER IL CONSIGLIO EUROPEO DEI MINISTRI DELL’AGRICOLTURA E PESCA
Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, sarà a Lussemburgo domani domenica 23, lunedì 24 e martedì 25 giugno per partecipare al Consiglio europeo dei Ministri dell’Agricoltura e della Pesca.
Al centro dei lavori ci sarà la riforma della PAC, con lo scopo di raggiungere un accordo politico in merito alle Proposte di: regolamento orizzontale, Pagamenti Diretti, OCM unica e Sviluppo Rurale.
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22/06/2013, 16:10 |
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Marco
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RIFORMA PAC: IL MINISTRO DE GIROLAMO HA INCONTRATO IL PRESIDENTE COVENEY E IL COMMISSARIO CIOLOș
Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Nunzia De Girolamo ha incontrato oggi presso la sede del Consiglio del Lussemburgo il Presidente di turno Simon Coveney e il Commissario europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale Dacian Cioloș per discutere della riforma della Politica Agricola Comune in vista di quella che dovrebbe essere la tornata conclusiva del negoziato che comincerà domani con il Consiglio dei Ministri dell’agricoltura e della pesca. Le principali questioni che il Ministro De Girolamo ha portato all’attenzione del Presidente e del Commissario riguardano: la convergenza interna del livello dei pagamento degli aiuti; il greening, ricordando la specificità dell’agricoltura mediterranea; i pagamenti accoppiati sia per quel che riguarda la percentuale che per quel che riguarda la lista dei settori inclusi. Per quanto riguarda invece la questione dell’ocm il ministro ha nuovamente sottolineato l’importanza del dossier relativo ai diritti d’impianto. Altri temi toccati durante l’incontro sono stati lo zucchero e il settore ortofrutticolo. Infine si è ribadita l’importanza di non complicare le regole per gli organismi pagatori ed è stato chiesto di non limitare ai soli agricoltori attivi le misure dello sviluppo rurale.
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24/06/2013, 17:13 |
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DE GIROLAMO: RIFORMA PAC TEMA TROPPO SERIO PER ESSERE STRUMENTALIZZATO A FINI PROPAGANDISTICI “È utile ricordare a tutti che la Repubblica Italiana è una e indivisibile, come recita la Costituzione. Il nostro è un grande Paese, che da sempre rappresenta unitariamente le sue istanze a livello comunitario. La Politica agricola comune e la sua riforma sono un tema troppo serio per poter essere strumentalizzato per logiche di partito o a fini propagandistici. Sono da ieri in Lussemburgo, dove rimarrò fino a domani, per discutere con i nostri partner europei la riforma della Pac e difendere così gli interessi e i diritti di tutti gli agricoltori italiani, che siano lombardi, veneti, toscani, campani, siciliani o di qualsiasi altra Regione. Se il Presidente Maroni ha delle particolari questioni riguardanti la Pac che gli stanno a cuore, può serenamente rivolgersi a me”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Nunzia De Girolamo in merito alle dichiarazioni del Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni sulla riforma della Pac.
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24/06/2013, 17:35 |
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Marco
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IL MINISTRO DE GIROLAMO DOMANI ALL’ASSEMBLEA DELL’ALLEANZA DELLE COOPERATIVE ITALIANE Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Nunzia De Girolamo parteciperà all’Assemblea Nazionale dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, dal titolo ‘Lavoro, futuro, Italia: ripartiamo insieme!’, che si svolgerà domani mercoledì 26 giugno, a partire dalle ore 10.00, presso l’Auditorium della Conciliazione (Via della Conciliazione 4 - Roma).
Al suo arrivo, il Ministro De Girolamo terrà un punto stampa con i giornalisti.
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25/06/2013, 16:55 |
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Marco
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PAC, DE GIROLAMO: DIFESA IDENTITÀ ITALIANA, NEL NEGOZIATO ABBIAMO OTTENUTO IMPORTANTI PROGRESSI
“Stiamo giungendo alla fine del negoziato ed al conferimento di un nuovo mandato alla Presidenza irlandese. Anche nei due giorni qui a Lussemburgo abbiamo ribadito che la posizione italiana va tenuta in considerazione nella riforma della Pac, ponendo con decisione dei paletti irrinunciabili per non vedere svenduti i nostri diritti a vantaggio di altri. L’Europa è un grande insieme di identità e deve preoccuparsi di far crescere tutti gli Stati membri, tenendo in conto le peculiarità delle diverse aree. L’identità italiana, anche in agricoltura, è molto forte”.
Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Nunzia De Girolamo ha dichiarato a margine del Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura e della Pesca dell’Unione europea a Lussemburgo.
“Considerato il percorso fatto dalla riforma in questi anni – ha proseguito il Ministro –, va detto che siamo riusciti ad ottenere degli importanti risultati, grazie all’impegno della nostra delegazione. Anche sul piano della convergenza interna, ad esempio, abbiamo contribuito a far sì che passasse una linea che non penalizzasse eccessivamente le esigenze dei nostri agricoltori. Grandi passi in avanti sono stati fatti per i giovani agricoltori, per favorire il loro inserimento, così come sul fronte del greening e delle organizzazioni dei produttori”.
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25/06/2013, 17:45 |
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Marco
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CDM, DE GIROLAMO: APPROVATA LEGGE DELEGA FONDAMENTALE PER MODERNIZZAZIONE E RAZIONALIZZAZONE DEL SETTORE AGROALIMENTARE
“Il settore agricolo ed agroalimentare è centrale per la vita economica del nostro Paese e con questa legge avremo gli strumenti per favorirne la crescita e lo sviluppo. Il comparto ha bisogno di modernizzazione e razionalizzazione e la nostra risposta deve essere tempestiva ed efficace. Siamo il primo ministero a presentare un provvedimento di questa portata, perché fondamentali sono gli ambiti di competenza, visto che il sistema agroalimentare da solo vale il 17% del Pil italiano. Da quando la norma sarà in vigore avremo due anni di tempo per adottare i decreti: il mio impegno sarà assoluto per far sì che questo settore possa finalmente esprimere tutto il suo potenziale”.
Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Nunzia De Girolamo ha commentato l’approvazione in Consiglio dei Ministri del disegno di legge “Delega al Governo per l’orientamento e la modernizzazione nei settori dell'agricoltura, dell’agroalimentare, della pesca e dell'acquacoltura e delle foreste nonché per il riordino della relativa disciplina”.
Cosa prevede la norma
L’art. 1, al comma 1 fissa le finalità e le modalità attuative della delega che dovrà essere esercitata nel termine di due anni dalla data di entrata in vigore della legge. Il comma 2 contiene i principi della delega che dovrà essere esercitata nel rispetto dell’art. 117 della Costituzione, in coerenza con la normativa comunitaria ed in conformità, nel limite della compatibilità, con le finalità ed i principi di cui all’art. 7, comma 3, e all’art. 8 della legge 5 marzo 2001, n. 57 e della legge 7 marzo 2003, n. 38. In particolare, la delega dovrà essere esercitata al fine di: garantire la revisione della normativa e degli strumenti per lo sviluppo dell’occupazione regolare nel settore agricolo in modo tale da contrastare i fenomeni di economia irregolare e sommersa; di definire le misure idonee ad incentivare il ricorso alla forma societaria nei settori dell’agricoltura, della pesca e della acquacoltura; di ridefinire gli strumenti relativi alla tracciabilità, etichettatura e pubblicità dei prodotti alimentari e dei mangimi; di armonizzare e razionalizzare la normativa in materia di controlli agroalimentari evitando la distorsione della concorrenza; di modernizzare le disposizioni vigenti in materia di contratti di organizzazione e vendita al fine di assicurare il corretto funzionamento del mercato e di evitare pratiche di concorrenza sleale a scapito delle componenti contrattuali più deboli; di razionalizzare gli strumenti di coordinamento, indirizzo e organizzazione delle attività di promozione dei prodotti del sistema agroalimentare italiano, con particolare riferimento ai prodotti tipici di qualità e ai prodotti ottenuti con metodo di produzione biologica, in modo da assicurare, il raccordo con le regioni, la partecipazione degli operatori interessati, anche al fine di favorire l’internazionalizzazione di tali prodotti; di favorire la promozione, lo sviluppo, il sostegno e l’ammodernamento delle filiere agroalimentari gestite direttamente dagli imprenditori agricoli per la valorizzazione sul mercato dei loro prodotti, anche attraverso la costituzione di appositi organismi di coordinamento; di ridefinire il sistema della programmazione negoziata nei settori di competenza del Ministero delle politiche agricole alimentare e forestali al fine di garantire il trasferimento di un adeguato vantaggio economico ai produttori agricoli; di coordinare ed armonizzare la normativa statale tributaria e previdenziale con le disposizioni di cui al decreto legislativo n. 228 del 2001; di semplificare gli adempimenti contabili ed amministrativi a carico delle imprese agricole; di favorire l’accesso ai mercati finanziari delle imprese agricole, agroalimentari, dell’acquacoltura e della pesca, al fine di sostenerne la competitività e la permanenza stabile sui mercati, definendo innovativi strumenti finanziari, di garanzia del credito e assicurativi, finalizzati anche alla riduzione dei rischi di mercato, nonché favorire il superamento da parte delle imprese agricole, delle situazioni di crisi determinate da eventi calamitosi o straordinari; di favorire l’insediamento e la permanenza dei giovani in agricoltura anche attraverso l’adozione della disciplina tributaria e previdenziale adeguata; di promuovere ed incentivare la produzione di biocarburanti di origine agricola e lo sviluppo delle agroenergie; di razionalizzare gli enti vigilati dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e altri organismi operanti nel settore, al fine di adeguarne le funzioni e le strutture e assicurare l’efficienza ed efficacia della relativa azione, anche attraverso semplificazioni, fusioni e soppressioni; di disciplinare la materia delle crisi di mercato dei prodotti agricoli e alimentari e individuare adeguati strumenti di intervento; di prevedere a livello nazionale un supporto alla politica di sviluppo rurale in attuazione del regolamento CE n.1698/2005 del Consiglio del 20 settembre 2005 e successive modificazioni ed in funzione dell’avvio della nuova programmazione 2014/2020; di rivedere la disciplina in materia di produzione agricola ed agroalimentare con metodo biologico anche con riguardo al rispetto dei requisiti di omogeneità alle procedure richieste dalle normative UE, nonché all’esigenza di revisione dei comitati e degli organismi operanti nel settore. L’art. 2 conferisce al Governo la delega per la codificazione delle disposizioni normative vigenti nel settore, attraverso la adozione di una raccolta sistematica, anche in forma di codice, delle norme vigenti in materia di prodotti agricoli ed alimentari di cui all’Allegato 1 al Trattato sul funzionamento dell’Unione europea. L’art. 3 disciplina, al comma 1, la procedura di consultazione delle competenti Commissioni parlamentari e della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Provincie autonome di Trento e di Bolzano. Vengono, altresì, fatte esplicitamente salve le competenze riconosciute alle regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e di Bolzano ai sensi degli statuti speciali e delle relative norme di attuazione. Il comma 2 prevede, inoltre, la possibilità di adottare disposizioni correttive e integrative dei decreti attuativi con il rispetto dei medesimi principi e criteri direttivi e con le stesse procedure, entro un anno dalla data di entrata in vigore dei decreti stessi, anche tenendo conto di eventuali problematiche emerse nel primo periodo di applicazione. L’art. 4 prevede che dalla delega in oggetto non derivano nuovi o maggiori oneri o minori entrate per la finanza pubblica.
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26/06/2013, 11:52 |
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Marco
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DE GIROLAMO: IMPORTANTE CONTRIBUTO DEL MONDO DELLA COOPERAZIONE PER IL RILANCIO DEL PAESE “Voi siete una parte fondamentale del tessuto economico nazionale, avete un ruolo di primo piano e potete offrire un contributo davvero prezioso per il rilancio di tutto il Paese. Le sfide che dobbiamo affrontare sono tante e complesse ed è per questo che il dialogo e la collaborazione devono essere le premesse essenziali per costruire un solido percorso di ripresa”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Nunzia De Girolamo nel suo intervento all’Assemblea nazionale dell’Alleanza delle cooperative italiane, che si è svolta questa mattina a Roma.
“Dall’inizio del mio mandato, ho dato ascolto – ha proseguito il Ministro - alle grandi difficoltà che attraversano il comparto primario e sto lavorando per dare risposte concrete. La sospensione dell’Imu agricola è stato un primo segnale significativo, che testimonia l’attenzione che il Governo assegna all’agricoltura e all’agroalimentare italiani”.
“In meno di due mesi, i provvedimenti per il settore sono stati diversi, come quelli relativi alle accise sul gasolio, all’omologazione delle macchine agricole. Un riferimento particolare lo merita il disegno di legge sul contenimento del consumo del suolo che ha come obiettivo – ha spiegato De Girolamo – preservare il nostro territorio, senza però penalizzare l’edilizia a cui si affida una funzione di riqualificazione”.
“Anche oggi, nel corso del Cdm di questa mattina, l’agricoltura ha avuto un ruolo centrale: il primo provvedimento varato è stata la legge delega per modernizzare e razionalizzare il settore agroalimentare, attesa dal settore da anni. Il mio obiettivo è quello di proseguire – ha affermato il Ministro - nella strada intrapresa per fare in modo che tutto il sistema agroalimentare sia sempre più riconosciuto nella sua effettiva centralità, che dobbiamo difendere e tutelare”.
“Ecco perché non possiamo accettare che i nostri imprenditori siano sottoposti a una pressione fiscale eccessiva e a un esagerato carico burocratico. Dobbiamo intervenire in questa direzione, altrimenti non si possono raggiungere obiettivi di competitività e di crescita. Il rinvio dell’aumento dell’Iva è un passo in avanti, ma l’aumento va scongiurato definitivamente”.
“Per il settore e in particolare per i rapporti interni alla filiera, l’articolo 62 è stata una norma che ha fissato delle regole positive. Oggi dobbiamo lavorare – ha concluso De Girolamo -per trovare degli aggiustamenti che siano in favore di tutti, che vadano incontro anche ai soggetti che hanno trovato difficoltà rispetto a questa misura”.
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26/06/2013, 15:53 |
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PAC, DE GIROLAMO: MANDATO ALLA PRESIDENZA IRLANDESE PER NEGOZIATO FINALE SU RIFORMA MIGLIORATA ANCHE CON DECISIVO CONTRIBUTO DELL’ITALIA
“Abbiamo dato mandato alla Presidenza irlandese per chiudere il negoziato nel Trilogo, sulla base di un’intesa fortemente migliorativa della nostra posizione. Sono soddisfatta del lavoro svolto dalla nostra delegazione, perché abbiamo lavorato con l’obiettivo di far pesare il ruolo dell’Italia sul tavolo della riforma Pac. Penso ad esempio all’esclusione delle coltivazioni arboree e del riso dagli obblighi previsti dal greening, al miglioramento della convergenza interna, alla maggiorazione del 25% degli aiuti per le imprese condotte da giovani che abbiamo reso obbligatoria. Sul fronte della OCM siamo riusciti a tutelare il settore del vino, con un sistema di autorizzazioni che sarà in vigore fino al 2030, così come abbiamo fatto ammettere a intervento il frumento duro. Altra novità rilevantissima è la programmazione produttiva per i prosciutti a denominazione d’origine”.
Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Nunzia De Girolamo ha commentato l’accordo in sede di Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura e della Pesca dell’Unione europea sulla riforma della Pac 2014-2020.
L’accordo contiene molti punti positivi per l’agricoltura italiana, rispetto alle prime bozze di riforma che erano state presentate in passato. In particolare, per i pagamenti diretti:
Il quadro del greening è stato migliorato per rispondere alle esigenze dell’agricoltura mediterranea, e di quella italiana in particolare. Sono state escluse dall’obbligo di applicare aree ecologiche le aziende sotto i 15 ettari di estensione, quelle con colture arboree permanenti e quelle coltivate a riso. La soglia per le aree ecologiche è stata fissata al 5%. È stato fissato un quadro di sistemi di convergenza graduale che consentiranno un confronto ragionevole e concertato con le Regioni e le organizzazioni professionali per la distribuzione degli aiuti diretti. È fissata al 15% del plafond assegnato all’Italia la soglia massima di aiuti accoppiati, comprensivo del 2% da destinare alle colture proteiche. Su richiesta anche del Ministro De Girolamo è stata resa obbligatoria la maggiorazione del 25% degli aiuti diretti per le aziende condotte da giovani agricoltori. E’ stato adottato un quadro semplificato per le piccole aziende che riceveranno un contributo forfettario, eliminando lungaggini burocratiche e semplificando le procedure.
Per l’OCM (organizzazione comune di mercato), le principali novità riguardano:
Nuovo sistema di autorizzazioni per l’impianto di viti fino al 2030, che prevede una crescita massima dell’1% della superficie vitata. Su richiesta della delegazione italiana, sarà ammesso a intervento pubblico anche il frumento duro. È prevista la programmazione produttiva per i prosciutti crudi a denominazione d’origine. Si prevede che ogni Stato Membro potrà adottare/imporre un sistema di contrattualistica scritta tra agricoltore e acquirente, con esclusione del consumatore finale, come previsto in Italia con l’art. 62. Per quanto riguarda le organizzazioni di produttori sono previste regole per lo statuto e il riconoscimento, in particolare per il settore dell’ortofrutta. La Commissione avrà inoltre la possibilità di includere tra i prodotti del Programma “Frutta nelle scuole” anche l’olio d’oliva e le olive da tavola.
Per lo sviluppo rurale: E’ stato ripristinato il sostegno alla promozione e informazione dei prodotti di qualità e a denominazione di origine. E’ stata prevista la possibilità di realizzare specifici sottoprogrammi finalizzati al consolidamento dell’imprenditoria femminile nelle aree rurali. E’ stato stabilito un passaggio ancora più graduale dalla vecchia alla nuova delimitazione delle aree svantaggiate. Sono state semplificate e rese più coerenti le regole di accesso alla misura gestione delle crisi.
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26/06/2013, 15:54 |
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