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Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali 
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PCP, DE GIROLAMO: SODDISFAZIONE PER I RISULTATI RAGGIUNTI NELL’INTERESSE DELLE IMPRESE E DEGLI EQUIPAGGI IMBARCATI. RILANCIO DELLA COOPERAZIONE MEDITERRANEA.

“L’Italia ha svolto un ruolo particolarmente attivo durante il negoziato e gli obiettivi che ci siamo fissati come sistema Paese, in questa fase, sono stati raggiunti. Esprimo il mio apprezzamento per il lavoro svolto dalla Presidenza e considero le conclusioni a cui siamo arrivati un punto di riferimento importante per il prosieguo dei negoziati”.

Lo ha dichiarato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, a conclusione dei lavori del Consiglio dei Ministri dell’agricoltura e della pesca dell’Unione europea che si è tenuto a Bruxelles.

Con il solo voto contrario della Svezia, è stato conferito alla presidenza di turno irlandese il mandato per raggiungere l’intesa con il Parlamento europeo.

Il Ministro ha esordito in un Consiglio che aveva al centro dei suoi lavori un lungo e complesso negoziato che ha tracciato le linee guida per la pesca comunitaria nel prossimo decennio. Sul piano tecnico, numerose questioni sono state risolte. Sulla delicata questione dell’obbligo di sbarco di tutte le catture, incluse quelle sotto taglia minima, sono stati confermati i margini di flessibilità necessari per conseguire, assieme all’obiettivo di sostenibilità ambientale, anche la praticabilità delle nuove regole. Inoltre, su proposta dell’Italia, sono state fissate nuove scadenze e strumenti di attuazione.

“Bisogna rendere la nuova Politica comune della pesca – ha aggiunto il Ministro – meno burocratica e più attenta alle specificità della realtà socio-economica del Mediterraneo”.

“Ho voluto incontrare i miei colleghi dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo per rilanciare l’azione comune in vista dei prossimi appuntamenti che interessano la pesca, primo tra tutti, la riforma del Fondo europeo di settore. Credo molto, infatti, nel rafforzamento di un asse mediterraneo all’interno del Consiglio, per far valere compiutamente le posizioni e gli interessi dell’Italia. Intendo proporre alcuni aggiustamenti delle misure tecniche e di gestione in vigore nel Mediterraneo che appaiono oggettivamente necessari e giustificati”.

A seguito dell’approvazione da parte del Consiglio del mandato sulla riforma della Politica comune della pesca, la Presidenza di turno irlandese riprenderà il negoziato con il Parlamento europeo con l’obiettivo di chiudere l’intesa finale a giugno, in modo che la riforma possa entrare in vigore il 1 gennaio 2014.

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15/05/2013, 14:19
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RISPOSTE DEL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI NUNZIA DE GIROLAMO - QUESTION TIME DI OGGI

OGGETTO: Question Time Aula Camera dei deputati 15 maggio 2013 - On.le Causin ed altri. Iniziative in ambito nazionale ed europeo per il rilancio del settore della pesca.

Signor Presidente, Onorevoli colleghi,
le prospettive del settore della pesca italiana sono strettamente connesse alle decisioni che saranno a breve assunte in ambito comunitario.
Entro il mese di giugno, infatti, è prevista la definizione della Riforma della Politica Comune della Pesca (PCP). Al riguardo, il Consiglio dei Ministri dell’agricoltura e della pesca dell’Unione svoltosi ieri a Bruxelles ha dato mandato alla Presidenza di turno irlandese per la ripersa del negoziato con il Parlamento europeo proprio con l’obiettivo di chiudere l’intesa nel mese di giungo, in modo da consentire alla riforma di entrare in vigore il 1° gennaio 2014.
L’obiettivo della riforma è quello di rafforzare le misure di protezione degli stock ittici e dell’ecosistema marino, salvaguardando gli assetti sociali ed economici nelle comunità costiere più legate alla pesca, come quella italiana. Alla definizione della riforma farà seguito, come peraltro già in programma, la rivisitazione della normativa comunitaria che regola la pesca in Mediterraneo.
In settembre, entrerà nel vivo il negoziato sul nuovo Fondo europeo per gli affari economici e la pesca (FEAMP) e l’Italia ha come obiettivo prioritario la conferma, anche per gli anni futuri, ossia dal 2014 al 2020, dell’ammontare delle risorse finanziarie, pari a 424,2 milioni di euro, assegnate al nostro Paese per il periodo di programmazione che si chiude quest’anno.
Ma già il citato Consiglio dei Ministri dell’agricoltura e della pesca dell’Unione europea di ieri ha portato a risultati di sicuro interesse. Non poche questioni tecniche sono state risolte: sulla delicata questione dell’obbligo di sbarco di tutte le catture, incluse quelle sotto taglia minima, sono stati confermati i margini di flessibilità necessari per conseguire, assieme all’obiettivo di sostenibilità ambientale, anche la praticabilità delle nuove regole. Inoltre, su proposta dell’Italia, sono state fissate nuove scadenze e strumenti di attuazione.
Occorre, inoltre, lavorare per il mantenimento degli interventi di gestione della flotta da pesca come il fermo temporaneo e l’arresto definitivo dell’attività, per l’ammodernamento dei pescherecci in funzione della sicurezza della navigazione, per la diminuzione dei consumi di carburante e di conseguenza in favore di una riduzione dei rischi di inquinamento. Particolare attenzione sarà rivolta alla piccola pesca costiera, in considerazione della forte incidenza di questa, quasi l’80 %, sul totale della flotta italiana.
Venendo alle questioni di carattere strettamente nazionale, vorrei precisare che è necessario migliorare il rapporto delle imprese di pesca con il mercato.
L’incidenza delle importazioni sul totale dei consumi interni di prodotti della pesca è arrivata al 70 per cento. In queste condizioni, esistono importanti spazi per far crescere la percentuale di valore aggiunto a vantaggio delle imprese.
I dati dimostrano che negli ultimi anni, pur a fronte della contrazione dell’offerta, i prezzi alla produzione sono rimasti sostanzialmente stabili e non si è verificata una traslazione verso il basso dell’incremento dei costi di impresa, rappresentati in primo luogo dal gasolio.
Attraverso il miglioramento del rapporto tra imprese di pesca e mercato ed adeguate iniziative di corretta informazione ai consumatori, potrà essere conseguita una valorizzazione della produzione ittica della nostra flotta e delle zone di pesca del nostro paese.
La realizzazione di queste iniziative potrà essere sostenuta con le specifiche misure previste nella recente riforma dell’Organizzazione Comune di Mercato dei prodotti della pesca che, accogliendo una precisa richiesta avanzata dall’Italia, ha deciso di rivedere anche l’assetto normativo in materia di etichettatura.
Altro snodo sul quale occorre intervenire è quello del rilancio e del rafforzamento delle imprese per favorirne la concentrazione ed agevolare il loro accesso al credito. Così come occorre dare rilievo agli strumenti di tutela sociale di recente introduzione nel sistema e limitati alla cassa integrazione guadagni in deroga e al riconoscimento e alla tutela delle donne in maternità e dei marittimi in paternità.
Gli obiettivi nazionali dovranno essere raggiunti, innanzitutto, attraverso una efficace attuazione del Programma nazionale triennale della pesca e dell’acquacoltura 2013-2015, che prevede un insieme di interventi sia a tutela dell’ecosistema marino che a difesa della concorrenzialità e competitività delle imprese di pesca italiane.

OGGETTO: Question Time Aula Camera dei deputati 15 maggio 2013 - On.le Oliverio ed altri. Iniziative per facilitare l’accesso al credito delle imprese agricole e il ricambio generazionale in agricoltura.

Signor Presidente, Onorevoli colleghi,
sono pienamente consapevole del fatto che l’agricoltura italiana stia attraversando una fase di grande difficoltà che sta mettendo a dura prova la tenuta delle imprese, nonostante i dati Istat di oggi ci dicono che questo comparto vede comunque dei risultati positivi.
Tale situazione è ancora più grave per le aziende condotte da giovani imprenditori, a causa delle note problematiche di accesso al credito.
Per alleviare questa situazione di disagio, intendo sfruttare al meglio le possibilità offerte dal negoziato sulla Politica agricola comune in corso a livello comunitario, nel cui contesto è stato evidenziato il ruolo strategico e l’importanza di investire sui giovani, sia per il futuro dell’agricoltura europea che per la società in generale.
Sono infatti fiduciosa che dal quadro complessivo degli interventi che saranno approvati nel contesto della riforma, possano uscire misure adeguate, combinando opportunamente le possibilità offerte sia dal primo che dal secondo pilastro della Pac.
D’altro canto, tutti sappiamo che le misure attivate negli anni passati per favorire l’accesso al credito non hanno dato i risultati sperati.
Basti pensare al Fondo per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile in agricoltura, istituito dalla Legge finanziaria 2007, attraverso cui si puntava a ridurre il costo delle garanzie rilasciate in favore dei giovani agricoltori a fronte di finanziamenti erogati da Istituti di credito, la cui operatività è risultata nettamente inferiore alle aspettative.
D’altronde, misure più incisive per affrontare la crisi nel senso auspicato dagli Onorevoli interroganti non possono essere attivate, a causa di un assetto regolamentare particolarmente rigido, soprattutto nei confronti delle aziende che versano in situazioni di difficoltà finanziaria.
Per questo, per favorire il ricambio generazionale e le politiche in favore dei giovani in agricoltura, dobbiamo puntare sugli strumenti attivabili nel contesto della Politica agricola comune.
Alcuni di questi sono ormai consolidati, anche se troppo spesso utilizzati in maniera poco selettiva e, di conseguenza, scarsamente efficaci.
Faccio riferimento, ad esempio, alla misura “Primo insediamento” dei giovani agricoltori, prevista dai Programmi di sviluppo rurale, a carico della quale sono stati erogati consistenti finanziamenti negli anni passati, così come alla maggiorazione del contributo per la realizzazione degli investimenti produttivi, se realizzati da giovani agricoltori.
A queste possibilità offerte dalla politica di sviluppo rurale, che saranno confermate nel contesto della programmazione 2014 – 2020, oggi se ne aggiungono altre, a cui ritengo si debba guardare con grandissima attenzione.
Mi riferisco, in particolare, alla possibilità di garantire una maggiorazione del 25% dell’importo del valore medio degli aiuti diretti dei singoli agricoltori per un periodo di 5 anni, nel caso di imprese agricole condotte da giovani imprenditori.
Tra l’altro, sono reduce da una riunione del Consiglio dei Ministri dell’agricoltura dell’Unione europea in cui si è discusso proprio della vicenda dei giovani agricoltori ed, in particolare, della obbligatorietà o meno di prevedere questa maggiorazione degli aiuti diretti a livello dei singoli Stati membri.
Ebbene, indipendentemente dalla posizione che alla fine del negoziato sarà assunta dal Consiglio dei Ministri dell’agricoltura e dal Parlamento europeo, vi dico sin da ora che intendo prevederne l’applicazione.
In questa direzione intendo rilanciare il meccanismo già normativamente previsto, ma non portato ad attuazione, della vendita e delle locazioni dei terreni demaniali in favore dei giovani agricoltori.
Chiudo tornando sulle problematiche relative all’accesso al credito.
Su questo punto, penso sia necessario intervenire con decisione, sfruttando ogni possibilità che ci sarà offerta dalla normativa comunitaria, nella consapevolezza che nella fase «post 2013» vi possa essere più spazio per intervenire, sia sull’accesso al credito che sulla gestione delle crisi, su cui dovremmo concentrare la nostra attenzione, sia in termini di efficacia degli strumenti attivabili, che di certezze di copertura finanziaria.

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MINISTRO DE GIROLAMO INCONTRA SERGIO MARINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI

“L’incontro con Sergio Marini è stato produttivo ed abbiamo avuto modo di toccare molti temi sensibili, concordando sull’importanza che il settore agricolo ricopre per l’economia nazionale. Ritengo che proprio attraverso il dialogo si possano porre le premesse per agire tempestivamente, prendendo decisioni condivise ed efficaci”.

Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, ha dichiarato a margine dell’incontro di questa mattina al Ministero con il Presidente della Coldiretti, Sergio Marini. Durante il confronto sono stati trattate le principali questioni riguardanti il comparto agroalimentare, con una attenzione particolare ad un nuovo modello di sviluppo per l’Italia.

“Massima fiducia – ha dichiarato Sergio Marini – pieno sostegno e condivisione per i temi trattati, durante questo primo ma proficuo incontro ufficiale”.

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MINISTRO DE GIROLAMO INCONTRA GIUSEPPE POLITI, PRESIDENTE DELLA CIA

“Con Giuseppe Politi ho avuto modo di confrontarmi sulle principali necessità del comparto primario e sulle sfide più urgenti da affrontare. Il percorso che ci attende è senza dubbio impegnativo e per farlo nel migliore dei modi è fondamentale che si basi in primo luogo sulla capacità di ascoltare e dialogare insieme”.

Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, in merito all’incontro che ha avuto oggi pomeriggio con il Presidente della Cia, Giuseppe Politi.

“Ho espresso il mio apprezzamento per il modo in cui il Ministro De Girolamo ha dato inizio al suo mandato – ha commentato Giuseppe Politi – e anche per la volontà, che ha manifestato fin da subito, di dare ascolto alle proposte delle organizzazioni di categoria”.

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IL SOTTOSEGRETARIO MARTINA DOMENICA 19 MAGGIO SARA’ A MILANO ALL’INAUGURAZIONE DI “TUTTOFOOD”

Il Sottosegretario del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, sarà presente, il 19 maggio alle 10.30 alla Fiera di Milano (Rho), all’inaugurazione di “Tuttofood”, la biennale internazionale dell’agroalimentare.
Ad aprire la manifestazione sarà il convegno “Alimentare il futuro”.

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16/05/2013, 18:50
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IMU AGRICOLO, CONVOCATA CONFERENZA STAMPA OGGI POMERIGGIO AL MIPAAF

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, terrà una conferenza stampa oggi pomeriggio alle ore 15.30 presso la sede del Dicastero (in Via XX Settembre 20).
Il Ministro illustrerà le parti relative all’Imu agricolo del decreto che è stato varato nel corso del Consiglio dei Ministri di oggi.

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IMU AGRICOLA, DE GIROLAMO: ERA UNA TASSA INGIUSTA, SOSPENSIONE E’ VITTORIA DI TUTTO IL SETTORE

“Esprimo la mia grande soddisfazione per l’approvazione in Consiglio dei Ministri del provvedimento che sospende il pagamento dell’Imu in agricoltura. È un grande risultato per il comparto. Questa battaglia l’abbiamo condotta insieme, con le associazioni e con tutto il mondo agricolo. Non si tratta di una vittoria del Governo o di chi ne ha parlato in campagna elettorale. Oggi vince l’agricoltura, che subiva un’ingiustizia, perché non si può tassare uno strumento di lavoro come la terra”.

Lo ha detto il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, nel corso di una conferenza stampa al Mipaaf commentando la decisione del Consiglio dei Ministri riguardo la sospensione del pagamento dell’Imu per i terreni ed i fabbricati rurali.

“È un passo – ha aggiunto il Ministro De Girolamo – molto importante per gli imprenditori agricoli. Cerchiamo di dare una parziale risposta anche al problema della liquidità. In questo modo diverse risorse, parliamo di circa 350 milioni di euro, resteranno in mano agli agricoltori e potranno essere reinvestite nel settore, da sempre molto attento al rispetto e al giusto impiego delle risorse. Gli ultimi dati Istat ci dicono che l’agricoltura registra segnali positivi. Senza l’Imu sono sicura che molti avranno una boccata d’ossigeno e potranno pensare a ripartire con le loro aziende”.

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“LE STELLE DEL BIO” - CONCORSO MIPAAF E ISMEA, PER PREMIARE LE MIGLIORI INIZIATIVE DI COMUNICAZIONE SUL BIOLOGICO


Si è conclusa la prima edizione del premio “Le stelle del bio”, concorso organizzato da Mipaaf e ISMEA per premiare le migliori iniziative di comunicazione delle aziende biologiche italiane. Oggi a Milano nell’ambito della manifestazione Tuttofood (sala Taurus - ore 12,30), verranno consegnate le targhe ai vincitori di ogni categoria e attribuite alcune menzioni speciali, in un evento organizzato con la Regione Lombardia.

Il concorso è stato ideato con l’intento di valorizzare le iniziative che, nel promuovere uno specifico prodotto o marchio commerciale, hanno saputo trasmettere un messaggio utile alla diffusione e alla conoscenza di tutto il biologico italiano.

La crescita del mercato registrata in questi anni e l’apprezzamento dei consumatori verso il biologico, è infatti anche frutto dell’impegno e della capacità delle imprese italiane di comunicare, attraverso diversi mezzi di informazione, i valori dell'agricoltura biologica.

Le categorie previste dal concorso hanno riguardato iniziative di comunicazione con l’utilizzo di diversi mezzi: materiale espositivo, stampa, televisione, radio, web e packaging.

In allegato l’elenco dei vincitori


Allegati:
vincitori stelle del bio con loghi.pdf [50.09 KiB]
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DOMANI IL MINISTRO DE GIROLAMO ALL’ASSEMBLEA DEI GIOVANI COLDIRETTI

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, parteciperà domani martedì 21 maggio all’Assemblea di Coldiretti Giovani Impresa dal titolo: “L’Italia è il futuro”.

L’evento, che si terrà a Roma presso la Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica, inizierà alle 9.30.

L’arrivo del Ministro De Girolamo è previsto alle 10.00.

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DE GIROLAMO: I GIOVANI POSSONO REALIZZARE I SOGNI DELL’ITALIA

“I giovani hanno bisogno di poter credere nei propri sogni, di poter tornare a credere nel futuro. I giovani agricoltori hanno dato prova di sapere scommettere ancora, ma dobbiamo aiutarli, dobbiamo dare risposte concrete. Tra i primi obiettivi che mi sono posta una volta nominata Ministro c’era la questione dell’Imu agricola. Abbiamo mantenuto questo impegno: il Governo Letta nel suo primo importante provvedimento ha riconosciuto all’agricoltura e ai suoi protagonisti l’attenzione che meritano e abbiamo ottenuto la sospensione del pagamento”.
Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, nel suo intervento all’Assemblea nazionale di Coldiretti giovani, dal titolo ‘L’Italia è il futuro’, che si è svolta questa mattina a Roma.
“Si tratta di un segnale significativo, che considero però – ha spiegato il Ministro - un punto di partenza perché sono ancora molte le criticità del comparto che dobbiamo risolvere, sono tante le battaglie che dobbiamo fare e vincere insieme. Tra queste, le trattative per la riforma della Politica agricola comune sono cruciali e il mio impegno è quello di difendere il nostro Paese e la nostra agricoltura in modo tale che venga riconosciuta l’eccellenza del Made in Italy, che si fonda sulla qualità che i nostri imprenditori sono capaci di esprimere. A Bruxelles rappresenterò i diritti dell’Italia, degli agricoltori e in particolare dei giovani. A questo proposito, per quanto riguarda la maggiorazione del 25% dell’importo del valore medio degli aiuti diretti dei singoli agricoltori per un periodo di 5 anni, nel caso di imprese agricole condotte da giovani imprenditori, intendo applicarla in Italia sia nel caso che essa venga definita obbligatoria, che facoltativa”.
“Il patrimonio agroalimentare nazionale è considerato – ha proseguito De Girolamo - un valore indiscusso in tutto il mondo e gli elementi che ne determinano il successo devono essere considerati adeguatamente. Sono convinta che l’agricoltura italiana abbia bisogno di fare leva sui suoi punti di forza e che quindi la coltivazione di Ogm non possa essere di aiuto al nostro sistema, che si fonda in primo luogo sulla qualità e non sulla quantità”.
“Ci sono alcuni punti che ritengo prioritari, soprattutto per i giovani, sui quali sto lavorando fin dal mio primo giorno da Ministro: accesso al credito, nuove terre ai giovani e meno burocrazia. L’accesso al credito è fondamentale per tutte le imprese, che devono tornare a stare sul mercato, a investire e fare sviluppo. Per affrontare questa situazione ho già convocato – ha dichiarato il Ministro – una riunione con Ismea e con l’Abi per mettere a punto una strategia efficace”.
“In merito invece ai terreni demaniali, sto valutando la possibilità di chiedere alla Cassa depositi e prestiti di collaborare per sbloccare questa situazione perché senza terra da coltivare non è possibile pensare a un vero rilancio del comparto. Il modello che ho in mente è sul genere di quello del fondo immobiliare degli enti locali, che si è dimostrato efficace”.
“Infine, so quanta fatica fanno i nostri imprenditori a stare dietro a una burocrazia farraginosa e pesante come quella che abbiamo. Le loro energie e il loro tempo non possono essere impiegati in questo modo, dobbiamo risolvere – ha affermato De Girolamo - questa problematica che limita la competitività del settore. Serve semplificazione, occorre alleggerire il carico sulle spalle dei nostri imprenditori che si trovano a gestire duplicazioni o addirittura triplicazioni di controlli. Per evitare queste sovrapposizioni serve un’organizzazione differente. Per questo mi sono messa in contatto con il Ministro dell’Interno Alfano per affidare alle Prefetture il coordinamento dei controlli nelle rispettive zone di competenza”.

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