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Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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MORIA KIWI
MIPAAF, ISTITUITO GRUPPO DI LAVORO TECNICO-SCIENTIFICO
BELLANOVA: “MASSIMO IMPEGNO. COINVOLTE TUTTE LE REGIONI ITALIANE INTERESSATE”
Al via l’istituzione nei prossimi giorni del Gruppo di lavoro tecnico-scientifico per contrastare la problematica della sindrome della “moria di kiwi”, coordinare le attività di ricerca e definire linee guida per la gestione di questa emergenza che si è manifestata a partire dal 2012 nell’area del basso veronese, e che più recentemente ha interessato anche la provincia di Latina nel Lazio.
E’ quanto ha stabilito il Comitato Fitosanitario Nazionale che ha sede al MIPAAF nella riunione mensile che si è tenuta lo scorso lunedì. La Task force dovrà definire i criteri di indagine per determinare le aree in cui si manifesta il fenomeno; indicare le misure utili a rallentarlo; stabilire le linee di ricerca multidisciplinari che affrontino gli aspetti legati alla relazione clima - suolo, alla fisiologia della pianta, nonché agli organismi nocivi secondari.
Faranno parte del Gruppo di lavoro tecnico-scientifico, il Servizio fitosanitario centrale, il CREA-DC, e ogni Servizio fitosanitario regionale che partecipa indicherà tre esperti coinvolgendo le istituzioni di ricerca del territorio già interpellate sulla questione.
“Occorre avere indirizzi certi per mettere in campo strategie e risorse, per debellare la sindrome della moria del kiwi. È una patologia complessa, non ascrivibile ad alcun organismo nocivo, ne' calamità naturale. Nel corso della riunione del Comitato Fitosanitario dello scorso lunedì tutti i servizi fitosanitari regionali intervenuti sul tema hanno sottolineato che i danni alla produzione stanno determinando un grave stato di sofferenza per le aziende produttive. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti gli esperti e della partecipazione di tutte le regioni coinvolte”, ha dichiarato la Ministra Bellanova. "Hanno già comunicato la loro partecipazione al Gruppo di lavoro i Servizi fitosanitari di Lazio, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna e Calabria. L’adesione delle Regioni mi fa particolarmente piacere perché solo insieme, coordinando tutti i pareri scientifici e le sollecitazioni che vengono dai territori possiamo sconfiggere questa patologia che sta mettendo a dura prova tantissime aree frutticole. Da parte mia garantisco il massimo impegno per vincere insieme”.
Per la sindrome della ‘moria del kiwi’, non essendo ascrivibile direttamente ad un organismo nocivo ne' ad alcuna calamità naturale o evento climatico avverso non appare, ad un primo esame, applicabile il decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, relativo agli interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole. Pertanto, un eventuale intervento a sostegno delle aziende coinvolte deve vedere l’istituzione di uno specifico fondo.
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26/09/2020, 9:25 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Sottosegretario di Stato On. Giuseppe L’Abbate Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
AGRICOLTURA: PRONTO IL RIORDINO DEL SERVIZIO FITOSANITARIO NAZIONALE
È stata presentata agli operatori e alle organizzazioni agricole, alla presenza del Sottosegretario alle Politiche agricole, Giuseppe L’Abbate, la proposta di riordino del Servizio Fitosanitario Nazionale, basata sulla delega al Governo inserita nella legge di delegazione europea 2018 ed elaborata nell’ambito del Comitato Fitosanitario Nazionale. I cambiamenti climatici e la globalizzazione degli scambi commerciali impongono, infatti, un approccio più armonizzato e proattivo per garantire lo stesso livello di protezione fitosanitaria in tutta l’Ue e condizioni di parità per i numerosi operatori e produttori commerciali dell’Unione. Per questo, i nuovi regolamenti comunitari incrementano i controlli alle importazioni e alla circolazione dei vegetali e introducono strutture e procedure specifiche per una gestione più rapida ed efficace delle emergenze fitosanitarie e, inoltre, fissano i requisiti minimi delle strutture di controllo e dei laboratori nonché accrescono le responsabilità di tutte le parti coinvolte, in particolare le autorità competenti e gli operatori professionali.
“Le realtà regionali del Servizio fitosanitario sono oggi estremamente diversificate sia per strutture che per allocazione delle risorse umane e tecniche – dichiara il Sottosegretario Giuseppe L’Abbate – Uno scenario che ci impone un riordino ed una riorganizzazione, così da rendere celeri, efficienti ed efficaci gli interventi e le misure da attuare per fronteggiare le oltre venti emergenze fitosanitarie attualmente presenti sul territorio nazionale, tra le più note Xylella fastidiosa e Cimice asiatica”.
La nuova bozza del testo normativo si concentra su: modifica del ruolo e della composizione del Comitato Fitosanitario Nazionale (CFN), definizione del ruolo e delle competenze del CREA DC (Difesa e Certificazione), nuova gestione delle emergenze fitosanitarie, istituzione di una unità centrale di Segretariato per le emergenze fitosanitarie, realizzazione di un sistema informativo nazionale centralizzato, razionalizzazione dei punti di entrata, ridefinizione delle figure del personale fitosanitario e adeguamento almeno alle dotazioni minime, definizione delle procedure di controllo uniformi attraverso la realizzazione di un Manuale nazionale, formazione e aggiornamento permanente del personale fitosanitario.
Sulla bozza di riordino del Servizio Fitosanitario Nazionale si attende il concerto degli altri ministeri interessati. La riforma viene completata dall’elaborazione, nell’ambito della medesima delega, di altri tre testi normativi di base inerenti i materiali di moltiplicazione delle sementi dei fruttiferi e della vite e strategici per tali settori, in considerazione delle strette connessioni con il settore fitosanitario. Gli interventi e i contributi dei partecipanti hanno evidenziato una piena condivisione delle linee generali della proposta e hanno ribadito la necessità di un costante flusso di informazioni tra la cittadinanza, il mondo produttivo e il Servizio fitosanitario nazionale al fine di rendere efficace il sistema nazionale di protezione delle piante.
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26/09/2020, 12:30 |
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Marco
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Sottosegretario di Stato On. Giuseppe L’Abbate Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
AGRICOLTURA: IL FONDO DI GARANZIA SFIORA I 400 MILIONI DI FINANZIAMENTI IN APPENA DUE MESI
Prosegue al ritmo di 10 milioni di euro al giorno, festivi inclusi, la presentazione di richieste di garanzia al fondo per le piccole e medie imprese da parte del comparto agricolo. Infatti, ad appena due mesi dall’avvio dell’apertura al comparto primario del Fondo gestito da Mediocredito centrale, l’ammontare dei finanziamenti ha raggiunto quasi i 400 milioni di euro su un totale di 3.579 operazioni. Soddisfacente anche l’importo medio della singola pratica pari a 110mila euro, segno che le banche stanno istruendo pratiche più complesse di quelle sino a 30mila euro, notoriamente più semplici grazie alla garanzia statale al 100%. La palma dell’istituto di credito più operativo spetta a Banca Intesa con circa 109 milioni di euro di pratiche istruite, con un valore medio di 203mila euro per ogni pratica, che da sola rappresenta il 27,5% del totale finanziato. Secondo il Banco BPM (31 milioni di euro), terza Ubi (24 mln) che con 947 operazioni è quella più attiva con le pratiche. Tra i territori che attingono maggiormente al fondo troviamo la Toscana con 51,7 milioni di euro, seguita dal Veneto con 50,3 mln e Lombardia con 47,3 milioni. Quest’ultima è in testa alle pratiche presentate, ben 372, a cui seguono Puglia (353) e Piemonte (302).
“Nonostante l’accesso diretto al fondo di garanzia di Mediocredito centrale sia uno strumento nuovo per gli imprenditori agricoli, la mole di credito che si smuove ogni giorno di più inizia ad essere rilevante per gli sviluppi futuri del comparto primario – dichiara il Sottosegretario alle Politiche agricole, Giuseppe L’Abbate – Ciò ci rincuora e fortifica la scelta che abbiamo sostenuto con le norme introdotte sin dal Decreto Cura Italia. Queste operazioni utilizzano oggi il plafond agevolativo autorizzato dall’Unione europea, attualmente pari a 100mila euro, per finalità che prevedono il superamento della crisi causata dalla pandemia Covid-19 e il rilancio dell’attività imprenditoriale agricola. Diviene sempre più necessario, però, in ottica futura – spiega il Sottosegretario L’Abbate – ampliare l’operatività del fondo nel medio lungo termine attraverso l’attivazione dei regolamenti in esenzione. Per questo con un ulteriore intervento normativo proposto al Decreto Agosto in questi giorni in discussione al Senato, allunghiamo i tempi dei finanziamenti sino a 20-25 anni, compiendo appieno e in neppure un anno – conclude Giuseppe L’Abbate – quella rivoluzione per il credito in agricoltura che gli imprenditori ci chiedevano da tempo per sbloccare investimenti e creare così valore aggiunto per le proprie imprese e nuovi posti di lavoro al passo con i tempi”.
Il Fondo dispone di un modello in grado di “leggere” le capacità degli imprenditori, così da far comprendere agli Istituti le potenzialità di rientro dal credito erogato. Il parametro per la concessione del finanziamento garantito, infatti, può essere il fatturato, l’ammontare dei salari oppure le spese per gestione e investimenti relative ai 18 mesi successivi alla richiesta. Ad oggi, però, le garanzie gratuite per prestiti strutturati coprono sino al 90% per la durata di massimo 6 anni, con uno o due anni di pre-ammortamento: il comparto primario, viste le sue peculiarità, necessita fortemente di un allungamento dei tempi. Per questo si rende necessario superare il vincolo temporale attraverso i regolamenti in esenzione, su cui deve esprimersi il Senato.
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28/09/2020, 14:39 |
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Marco
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Piano Nazionale Resilienza e Rilancio
MIPAAF, BELLANOVA: “PROGETTI IMPORTANTI PER LA STRATEGICITA’ DEL SETTORE. FARE SQUADRA PER IL BENE DEL PAESE”
29.09.2020
Competitività dei contratti di filiera del settore agricolo e della pesca; investimenti nella infrastrutture logistiche per lo sviluppo del potenziale esportativo delle piccole e medie imprese; meccanizzazione del settore primario; incremento di energia prodotta da fonti rinnovabili e prevenzione del dissesto idrogeologico: questi alcune delle principali linee di intervento illustrate oggi dalla Ministra Teresa Bellanova alle Organizzazioni di settore nel corso di un incontro in videoconferenza sul lavoro in atto ai fini del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Dopo un passaggio preliminare dedicato a tempi, procedure e contenuto circa la costruzione del Documento complessivo, Bellanova, entrando nel merito, ha detto: “Sono sempre più convinta che il settore agricolo possa e debba giocare un ruolo determinante, consapevole del contributo che può offrire al rilancio del Paese e al processo di transizione verde e digitale dell’intera economia”.
Tra i passaggi significativi nell’introduzione della Ministra, quello relativo alla collaborazione interministeriale e alle proposte, caratterizzanti l’impianto Mipaaf, “confluite nelle schede progettuali con capofila altri Ministeri; quello sulla banda larga nelle aree rurali, capofila Mise; quello sul recupero dei borghi rurali, capofila Mibact; quello sulla digitalizzazione della pubblica amministrazione e dei servizi ai cittadini, capofila Ministero dell’Innovazione; quello sui progetti di osservazione della terra, Capofila Presidenza del Consiglio. Una trasversalità e una connessione non casuali”, ha sottolineato Bellanova, “perché l’interconnessione tra i quadri di conoscenza e tra i relativi programmi è condizione essenziale della bontà e realizzabilità del Piano più complessivamente intenso”.
Quanto agli interventi puntuali indicati nel Documento in corso di ultimazione, Bellanova li ha illustrati punto per punto alla luce dei tre macro-obiettivi indicati nella Strategia Nazionale dell’Agricoltura, Pesca, per il Sistema Agricolo, Agroalimentare, Forestale, della Pesca e dell’Acquacoltura.
Tra gli investimenti previsti, quelli mirati a sostenere i contratti di filiera nei settori agricolo e della pesca; le infrastrutture logistiche agroalimentari e della pesca per favorire “lo sviluppo del potenziale esportativo delle piccole e medie imprese agroalimentari italiane”; la meccanizzazione nel settore primario per “promuovere un’accelerazione della transizione verde e digitale del settore primario, investendo sull’agricoltura di precisione, sulla digitalizzazione, l’interconnessione, il miglioramento delle prestazioni, la riduzione dei consumi e delle emissioni, la sicurezza sul lavoro e la riduzione degli infortuni, il miglioramento della produttività e della sostenibilità alimentare. Tra questi, “un interventi massiccio di ammodernamento nel settore dell’olio di oliva”, per mettere in campo una nuova strategia “basata sull’integrazione dei diversi strumenti disponibili”.
Quindi, per il secondo macro-obiettivo relativo alla produzione energetica da fonti rinnovabili, la Strategia punta su progetti tesi allo sviluppo del biometano e alla realizzazione di un Parco AgriSolare, “sui tetti degli edifici produttivi agricoli, favorendone l’efficientamento energetico, anche per migliorare il benessere animale. In questo modo”, ha affermato Bellanova, “miglioriamo la competitività delle aziende agricole, riducendo i costi di approvvigionamento energetico e contribuendo alla decarbonizzazione del Paese e soprattutto all’ulteriore consumo di suolo. L’Agrisolare”, ha chiarito Bellanova, “consentirebbe di non dover poggiare sul terreno un solo pannello”.
Infine, sul versante della prevenzione del dissesto idrogeologico, la Strategia Mipaaf corre lungo due direttrici: realizzazione del Piano di azione nazionale per aumentare la resilienza dell’agroecosistema irriguo, gestione forestale sostenibile.
Nel primo caso, ha detto la Ministra, “la proposta mira ad integrare gli investimenti in corso e in programmazione ad opera di altri Ministeri sulle grandi reti di accumulo e distribuzione delle acque, con interventi di manutenzione sul reticolo minore di scolo e di efficientamento della gestione irrigua. Abbiamo già incontrato le Regioni e le Autorità di Distretto con l’obiettivo di censire il parco progetti su cui concentrare l’attenzione”. Quindi, per quanto concerne la gestione forestale sostenibile, l’impianto tende a “sviluppare una filiera foresta-legno-energia attraverso l’incentivazione dell’utilizzo a cascata della materia prima “legno nazionale”, con la creazione di reti di impresa forestali, accanto all’attività di rimboschimento e miglioramento dei boschi esistenti”.
Tra i punti affrontati dalla Strategia, anche il rafforzamento della resilienza e vitalità dei territori rurali, territorio d’elezione, ha sottolineato la Ministra, “lavoro svolto con altri Ministeri sui borghi rurali e sulla banda larga in tutte le aree, comprese quelle a fallimento di mercato”.
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28/09/2020, 19:13 |
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Marco
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DOMANI LA MINISTRA BELLANOVA ALLA PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO 2020 SUL BIOLOGICO ITALIANO
La Ministra Teresa Bellanova domani, 1 ottobre, interverrà alla presentazione, promossa da Coldiretti, Ismea e Verona Fiere ,del rapporto 2020 sul biologico italiano, “Bio in cifre 2020”.
Il Rapporto registra annualmente i principali numeri del biologico in Italia, un settore che continua a consolidarsi e a rafforzarsi. Saranno illustrate superfici, produzioni, tendenze e andamenti, storici di settore e mercato.
L’evento "Il Biologico Made in Italy nelle strategie europee" si svolgerà a partire dalle 9.00 al Centro Congressi di Palazzo Rospigliosi, in via XXIV Maggio 43 a Roma.
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30/09/2020, 19:13 |
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Marco
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30 settembre 2020
MIPAAF, AL VIA L’OCM VINO PROMOZIONE. FIRMATO IL DECRETO: A DISPOSIZIONE 100 MILIONI. BELLANOVA: “RISORSE IMPORTANTI PER PROSEGUIRE LA STRATEGIA DI POSIZIONAMENTO SUI MERCATI GLOBALI”
Cento milioni di euro per la promozione vino. È stato firmato oggi il decreto che destina importanti risorse alla promozione OCM Vino per l’annualità 2020-2021. E che garantisce contributi alle aziende per l’attività di promozione dei prodotti vitivinicoli, realizzate da produttori di vino, per un importo massimo del 60% del valore complessivo delle spese sostenute.
“Non c’è adeguata valorizzazione delle nostre produzioni vitivinicole e delle loro eccellenze senza una altrettanto adeguata strategia di promozione sui mercati internazionali. Si tratta di fondi decisivi che le aziende hanno dimostrato negli anni di saper utilizzare al meglio per rafforzare il loro posizionamento e la loro capacità espansiva verso nuovi mercati. E che, soprattutto nel post covid, acquistano un ruolo ancora maggiore”. Così la Ministra Teresa Bellanova commenta la firma del Decreto.
Le attività che possono essere realizzate con il contributo in questione sono:
a) azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, che mettano in rilievo gli elevati standard dei prodotti in termini soprattutto di qualità, sicurezza alimentare, sostenibilità ambientale;
b) partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale;
c) campagne di informazione, in particolare sui sistemi delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e della produzione biologica vigenti nell’Unione;
d) studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione.
I fondi destinati alla promozione in Italia ammontano a circa 100 milioni, ripartiti tra Ministero delle Politiche Agricole, 30 per cento, e Regioni e Province autonome, 70 per cento. L’Avvio delle attività di promozione per l’annualità 20/21 è prevista il 1° aprile 2021. La scadenza per la presentazione dei progetti nazionali è fissata al 23 novembre 2020 mentre la scadenza per il termine delle istruttorie da parte del Ministero e delle Regioni e Province autonome per i progetti nazionali, regionali e multiregionali è fissata al 20 gennaio 2021.
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30/09/2020, 20:30 |
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Marco
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1 Ottobre 2020
Presentazione Rapporto “Bio in cifre 2020” MIPAAF, BELLANOVA: “REALTA’ IMPORTANTE. DOVRÀ GIOCARE UN RUOLO DA PROTAGONISTA NEL PROSSIMO FUTURO. MERCATI APERTI MA CON LE STESSE REGOLE RISPETTATE DA TUTTI”.
APPELLO AL SENATO: “SIA APPROVATO QUANTO PRIMA IL TESTO UNICO PER IL BIOLOGICO”
“L’agricoltura biologica nel nostro Paese rappresenta una realtà significativa e dovrà giocare un ruolo da protagonista nel prossimo futuro. Vogliamo che il biologico poggi le sue basi su fondamenta forti e lo diciamo con chiarezza: se qualcuno in Europa pensa di far aumentare le superfici a biologico abbassando il livello delle regole, in modo da fare diventare tutto biologico, noi non ci stiamo. “Siamo ben disposti a lavorare verso una crescita del settore, bisogna però tener conto delle peculiarità di ciascuno Stato membro e della crescita possibile in ogni realtà. Soprattutto non vogliamo che una crescita indistinta avvenga a discapito delle regole sulla qualità delle produzioni, che noi vogliamo siano sempre più rigorose e attente”. Così la Ministra Bellanova intervenendo stamane alla presentazione del Rapporto “Bio in cifre 2020”, appuntamento promosso da Coldiretti, Ismea, Verona Fiere. “Tutto il nostro agroalimentare si poggia, e si radica, sulla distintività e sulla eccellenza della qualità e il biologico deve essere una delle punte di diamante, in un’ottica di tutela dell’ambiente e della biodiversità. Se abbassiamo l’asticella delle regole, se riduciamo il rigore del controllo sul biologico facciamo un favore ai competitor delle nostre aziende e danneggiamo tutto il sistema agroalimentare italiano”. Dunque, regole rigorose e grande attenzione in fatto di controlli sulle importazioni. Passaggio che la Ministra ha voluto ulteriormente sottolineare. “E’ fondamentale”, ha proseguito, “mantenere sempre alta l'attenzione sulle garanzie per i consumatori e sul rispetto delle regole da parte degli operatori. Un settore in così rapida crescita è infatti molto esposto a rischio di frodi. Sui controlli ho sempre chiesto di migliorare il lavoro, aumentare le verifiche, tenere un rapporto di collaborazione attivo con le imprese. La qualità e la sicurezza del bio passano anche da un efficiente sistema di controlli. E l'Italia anche su questo è all'avanguardia”. “Vogliamo mercati aperti”, ha detto ancora Bellanova, “dove esportare le nostre eccellenze, ma con regole chiare e rispettate da tutti. Particolare attenzione oggi poniamo anche alla possibilità che le innovazioni tecnologiche (come ad esempio la blockchain) possono portare al sistema di controllo per il biologico. L’innovazione deve essere a servizio del miglioramento di tutto il comparto”. Infine: “Sulle importazioni dobbiamo essere attenti e vigili”, ha evidenziato, in riferimento ai dati riportato nel Rapporto sulla crescita delle importazioni di prodotti bio. “L’Italia si è molto impegnata negli anni passati per la modifica della normativa europea che, con i nuovi regolamenti in vigore a breve, finalmente introduce il principio di conformità alle regole europee per le produzioni biologiche da paesi extra Ue”. In chiusura, l’appello per l’approvazione del testo unico per il biologico. “Al Senato”, ha detto Bellanova, “chiedo di approvare quanto prima il testo unico per il biologico. Si tratta di una legge che può dare ancora più slancio e opportunità al settore”.
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01/10/2020, 14:27 |
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Sottosegretario di Stato On. Giuseppe L'Abbate Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
AGRICOLTURA: IL TAVOLO APISTICO A LAVORO PER UNA STRATEGIA NAZIONALE
Avviare un confronto per superare le criticità trovando soluzioni condivise e addivenire ad una strategia nazionale. Questi gli obiettivi che si pone il tavolo apistico riunitosi in videoconferenza alla presenza di Giuseppe L'Abbate, Sottosegretario alle Politiche agricole con delega al settore. L'importanza delle api è sempre più riconosciuta a livello comunitario, tanto da essere l'unico comparto a vedersi aumentare i fondi a disposizione con la nuova PAC, Politica Agricola Comune, dagli attuali 7 ai circa 14 milioni di euro. In Italia, è di recente emanazione il decreto che stanzia 2 milioni di euro previsto dalla Legge di Bilancio 2019, che prevede il finanziamento di alcune misure di rilancio per il settore.
"Fondamentale per l'ambiente e la biodiversità, il comparto apistico risulta strategico per le sfide che l'Unione europea si pone per il futuro: dal Farm to Fork al Green Deal - dichiara il Sottosegretario Giuseppe L'Abbate - I cambiamenti climatici, le fitopatie e gli attacchi di parassiti mettono a rischio la produzione di miele, costretta oramai ad un andamento oscillante. Per questo è necessario realizzare strumenti finanziari in grado sia di fronteggiare i danni da calamità sia di garantire una stabilizzazione del reddito degli apicoltori, mutuando ciò che è stato già messo in pratica per altri settori. D'altro canto, risulta importante tutelare le produzioni nazionali di qualità dalle importazioni di mieli esteri, soprattutto di quelli contraffatti provenienti spesso dai mercati asiatici. L'Ispettorato Repressione Frodi - prosegue L'Abbate - svolge accurati campionamenti con strumentazione all'avanguardia ed i controlli non si sono fermati neppure durante il lockdown. In ottica futura, ci concentreremo sull'ammodernamento normativo, sulle modalità di utilizzo delle ulteriori risorse previste con la PAC e su come intervenire nell'ambito dell'ecoschema. Sono fiducioso che - conclude il Sottosegretario - il percorso intrapreso porterà risultati concreti a beneficio di un settore dall'importanza crescente e sempre più determinante per la comunità europea del futuro".???
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01/10/2020, 14:30 |
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Sottosegretario di Stato On. Giuseppe L'Abbate Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
AGRICOLTURA: FIRMATO ACCORDO MIPAAF-ACCADEMIA ITALIANA DEL TARTUFO PER LA SUA VALORIZZAZIONE NEL MONDO
Una collaborazione che mira a promuovere la conoscenza del tartufo italiano di qualità in abbinamento soprattutto al vino, quali elementi principe delle preziosità agroalimentari nazionali, incentivandone ogni utile sinergia tra i due mondi anche attraverso strategie di sviluppo culturale e di marketing territoriale. È questo l'obiettivo dell'accordo tra il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e l'Accademia Italiana del Tartufo nel mondo, siglato oggi alla presenza del Sottosegretario Giuseppe L'Abbate presso l'Auditorium Giuseppe Avolio, nella sede della CIA-Agricoltori Italiani, nell'anteprima mondiale della previsione della stagione del Tartufo Bianco, organizzata in collaborazione con l'Associazione Italiana Sommelier.
"Il tartufo, come altri eccellenti prodotti enogastronomici del made in Italy, ci rendono fieri del nostro Paese nel mondo - dichiara il Sottosegretario alle Politiche agricole, Giuseppe L'Abbate - Con la loro elevata qualità, abbinata all'alto livello di ristorazione che siamo in grado di esprimere, costituiscono un veicolo di grande impatto sullo scenario internazionale non solo dal punto di vista gastronomico ma soprattutto culturale e di stile italiano. Saperi e sapori unici, che rappresentano un indiscusso vanto nazionale".
L'Italia detiene il primato dei prodotti agroalimentari DOP e IGP nell'UE con 300 prodotti registrati. Le nostre eccellenze enogastronomiche non rappresentano solo un'enorme risorsa economica, come confermano i dati dell'export agroalimentare con un andamento positivo dal 2009 ad oggi che supera i 41 miliardi di euro (41,7 nel 2018) ma anche una straordinaria occasione per raccogliere e promuovere una grande eredità culturale. Il cibo diventa così, ancora una volta, un mezzo per conoscere, condividere, confrontarsi e il tartufo rappresenta un prodotto d'eccellenza, testimonial dell'italianità nel mondo.
"È per questo - prosegue il Sottosegretario L'Abbate - che oggi ho il piacere di tenere a battesimo l'accordo tra il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e l'Accademia Italiana del Tartufo nel mondo. Dobbiamo diffondere e promuovere il tartufo italiano attraverso manifestazioni in grado di far apprezzare la sua straordinaria versatilità e la ricchezza culturale dei grandi vini nazionali. Oggi - conclude il Sottosegretario L'Abbate - poniamo, dunque, un ulteriore tassello nella valorizzazione delle nostre eccellenze enogastronomiche".?
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01/10/2020, 16:54 |
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MIPAAF - ORTOFRUTTA, MINISTRA BELLANOVA FIRMA DUE DECRETI A FAVORE DELLE OP. “IMPEGNO PROSEGUE. IL 6 OTTOBRE INCONTRO CON REGIONI E SUCCESSIVAMENTE TAVOLO TECNICO NAZIONALE”.
“Il nostro impegno per affrontare le problematiche dell'ortofrutta e individuare le soluzioni migliori alle criticità indicate dal comparto è costante. Con i decreti firmati, che riconoscono alle Organizzazioni di produttori ortofrutticoli un maggior raggio di azione, riducono il peso burocratico attraverso interventi di semplificazione, e definiscono meglio competenze e programmi operativi, introduciamo ulteriori strumenti a favore di un comparto che dopo gli attacchi da cimice asiatica del 2019, anche quest’anno è stato duramente colpito da numerose avversità, come fitopatie e gelate primaverili, oltre che dall’emergenza Covid-19. L’attenzione del Mipaaf verso il settore ortofrutta prosegue con decisione e prevede il coinvolgimento costante di tutti i rappresentanti del mondo produttivo. Il 6 ottobre incontreremo gli Assessori Regionali e subito dopo convocherò il Tavolo Tecnico Nazionale per l’ortofrutta per discutere di nuove possibili iniziative per il futuro di questo settore strategico per il Paese”. Cosi la Ministra Teresa Bellanova, sui Decreti in materia di riconoscimento e controllo delle organizzazioni di produttori ortofrutticoli (OP) e al loro sostegno.
Il primo decreto aggiorna le disposizioni relative al riconoscimento e al controllo delle OP ortofrutta, definendo meglio alcuni aspetti, come la competenza territoriale degli organismi pagatori e delle Regioni nel caso delle OP operanti in ambito interregionale, e aggiornando le norme sui controlli e sulla valutazione dei programmi operativi.
A livello procedurale una novità di particolare rilievo, volta alla semplificazione amministrativa, è rappresentata dal trasferimento alle Regioni della competenza, fino ad oggi in capo al Mipaaf, di autorizzare il ricorso delle OP alle attività di raccolta in verde e mancata raccolta nell’ambito delle misure per la prevenzione e gestione delle crisi.
Novità anche sul fronte della gestione dei fondi di mutualizzazione da parte delle OP per dare maggiori risposte agli agricoltori in caso di danni derivanti da calamità, alla luce del crescente interesse da parte delle OP anche a seguito delle novità introdotte dal regolamento omnibus e dall’incentivo previsto dal regolamento “cimice asiatica”.
Infine sono previste significative disposizioni transitorie che consentono di posticipare di due anni i termini di adeguamento delle OP riconosciute anteriormente al decreto ministeriale 18 ottobre 2017, n. 5927, e di 20 giorni il termine per la presentazione dei nuovi programmi operativi e delle modifiche annuali dei programmi già in corso.
Vengono inoltre introdotte nuove norme per gestire le attività di ricerca e sperimentazione anche sulla scorta della sempre maggiore importanza che la Commissione europea sta dando a questa misura.
Il secondo decreto firmato riporta invece puntuali emendamenti al documento di Strategia nazionale, tesi a chiarire l’ammissibilità di talune azioni. (es: leasing di strutture per le produzioni in coltura protetta”; “impianti antibrina”; “attività divulgativa dei risultati del progetto di ricerca e sperimentazione”, allestimento di punti vendita delle OP).
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02/10/2020, 14:05 |
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