Re: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
06/03/2013, 15:21
UE, IL “SALAME FELINO” IGP LA 247ESIMA DENOMINAZIONE REGISTRATA DALL’ITALIA
È stato pubblicato oggi nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea – serie L 62 –, il Regolamento di esecuzione (UE) n. 186/2013 della Commissione del 5 marzo 2013 recante l’iscrizione della denominazione “Salame Felino” IGP nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette. Salgono così a 247 le Dop e Igp italiane registrate in ambito comunitario a conferma della leadership consolidata che il nostro Paese detiene in Europa.
Il “Salame Felino” IGP si distingue dagli altri prodotti della stessa categoria merceologica per la sua compattezza e consistenza non elastica, per la sua omogeneità e per la colorazione rosso rubino. Il gusto è dolce e delicato. Si tratta di un salame che, a differenza della grande maggioranza di quelli in commercio, viene insaccato esclusivamente in budello naturale (mai sintetico). Il “Salame Felino” è privo di lattosio e di farine di latte, presenta un pH moderatamente alto con conseguente esaltazione delle qualità organolettiche del prodotto. La zona di produzione del “Salame Felino” IGP corrisponde al territorio amministrativo della Provincia di Parma.
La reputazione del “Salame Felino” IGP è dimostrata dalla copiosa bibliografia recante riferimenti e citazioni al prodotto in argomento. La più antica raffigurazione del Salame Felino IGP pare sia quella rappresentata nella decorazione interna del Battistero di Parma (1196-1307), dove, nella lastra dedicata al segno zodiacale dell’Acquario, compaiono, posti a cavallo di un sostegno girevole di una pentola, sul focolare, due salami che per dimensioni e forma, ancora attuali, sono riconducibili al «Salame Felino» IGP. http://www.agraria.org/prodottitipici/s ... antova.htm
Re: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
07/03/2013, 16:47
PAC, CATANIA: ALLONTANATO RISCHIO MISURE PENALIZZANTI PER SETTORE TABACCO
“Il quadro che si è andato delineando per il settore del tabacco nell’ambito della nuova Politica agricola comune deve essere considerato sostanzialmente positivo, soprattutto se si considera quali erano i presupposti solo un anno fa”.
Lo ha dichiarato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania concludendo i lavori del convegno ‘Il tabacco italiano e la riforma della Pac’ che si è tenuto oggi nella Sala Cavour del Mipaaf.
“Il buon lavoro della politica, a livello nazionale e comunitario, - ha aggiunto il Ministro - ha consentito di invertire un assetto in principio fortemente penalizzante per il settore, come previsto nella proposta della Commissione. Nel corso dei negoziati e nell’ambito del percorso parlamentare, abbiamo ottenuto dei risultati fondamentali sia per gli aiuti diretti che per il greening”.
“Anche sugli aiuti accoppiati - ha proseguito - sono stati fatti dei passi avanti, ma la partita non è ancora definita, soprattutto in sede di Consiglio dove i Paesi dell’Unione contrari sono la maggioranza. Sul voto del PE della prossima settimana rimangono certamente degli elementi di incertezza ma sono fiducioso”.
“Sono convinto, inoltre, - ha concluso - che a dover diventare un elemento fondamentale per gli equilibri economici del settore debbano essere i Programmi di sviluppo rurale, per i quali sono previsti 20 miliardi di euro, tra risorse comunitarie e nazionali, nel prossimo periodo di programmazione. La sfida è quella di ottenere più agilità e facilità per sviluppare misure specifiche per il settore, ma la capacità di gestire le opportunità offerte dai Psr è una questione di vita e di morte non solo per il comparto del tabacco, ma per tutta l’agricoltura italiana”.
Re: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
14/03/2013, 18:38
FRUTTA NELLE SCUOLE: DALL’UE ALL’ITALIA OLTRE 20 MILIONI E 500MILA EURO PER IL PROGRAMMA COMUNITARIO 2013-2014
L’Italia ha ottenuto fondi per oltre 20 milioni e mezzo di euro per l’edizione 2013-2014 del programma comunitario ‘Frutta nelle scuole’. La Commissione europea, infatti, dopo aver sottoposto a votazione la decisione, ha assegnato oggi le risorse comunitarie per il prossimo anno scolastico, previste per gli Stati membri che partecipano a ‘Frutta nelle scuole’, introdotto dal regolamento (CE) n.1234/2007. Per il quinto anno consecutivo potrà quindi continuare la campagna di sensibilizzazione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, che ha raggiunto dal suo inizio più di 4 milioni di alunni, con lo scopo di trasmettere l’importanza di sane abitudini alimentari fin dai primi anni dell’infanzia e che coinvolge, oltre agli alunni delle scuole primarie di tutte le Regioni italiane, anche i loro genitori e insegnanti. Attraverso varie attività formative e la somministrazione di prodotti ortofrutticoli freschi, scelti col criterio di stagionalità e privilegiando frutta e verdura di qualità certificata (DOP, IGP e biologici), ‘Frutta nelle scuole’ promuove il consumo di frutta e verdura, con ricadute positive per i bambini coinvolti e anche per lo stesso comparto ortofrutticolo nazionale. La ridistribuzione dei fondi comunitari è stata effettuata in proporzione all’assegnazione iniziale e attraverso un calcolo basato sull’utilizzo delle risorse assegnate e rendicontate nei due anni precedenti. Grazie alla quasi totalità della percentuale di rendicontazione raggiunta dall’Italia per lo scorso anno e all’efficienza nell’attuazione del programma, che nel corso degli anni si è andato sempre più affermando riscuotendo risultati positivi e riscontrabili anche negli esiti della valutazione, la Commissione europea ha quindi confermato l’entità delle risorse dell’anno precedente.
Alle risorse stanziate dall’Ue, si aggiungeranno inoltre i fondi nazionali cofinanziati dal Ministero dell’Economia e dalle finanze dal fondo di rotazione IGRUE, con i quali si prevede di raggiungere un totale di oltre 35 milioni di euro, permettendo così di coinvolgere per la prossima edizione oltre 1 milione di bambini tra i 6 e gli 11 anni.
Re: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
14/03/2013, 20:00
IRMATA INTESA NAZIONALE DI FILIERA DEL SETTORE SEMENTIERO
È stata firmata oggi presso il Palazzo dell’Agricoltura, alla presenza del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania, l’intesa nazionale di filiera del settore sementiero tra le Organizzazioni professionali agricole nazionali (Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Copagri), l’Alleanza Cooperative Italiane e Assosementi, Asseme e Coams. Si tratta di un accordo fondamentale, elaborato presso la segreteria tecnica del Ministero con il contributo della Regione Emilia Romagna, i cui rappresentanti erano presenti alla firma, per favorire una migliore programmazione delle attività, oltre a incentivare relazioni più trasparenti e di reciproca garanzia e soddisfazione per le parti della filiera di questo importante settore produttivo, che è alla base di tutte le filiere produttive agricole ed alimentari, sia vegetali che zootecniche e, quindi, assolutamente determinante per la qualità delle produzioni. La sottoscrizione di questa intesa contribuisce a definire una modalità di sviluppo programmato e di integrazione, che può rappresentare un modello anche per altri settori ed ha l’obiettivo di creare le basi per sviluppare sinergie nel processo di programmazione e miglioramento qualitativo della produzione sementiera, attraverso specifici accordi per i diversi comparti, come quelli cerealicolo, orticolo, bieticolo, proteoleaginoso e foraggero. L’accordo di filiera si propone anche di favorire la predisposizione di modelli contrattuali e disciplinari tecnici specifici per ogni tipologia di prodotto; agevolare la sottoscrizione di contratti quadro per specifiche produzioni ed eventualmente areali differenziati, che consentano al settore di mantenere e migliorare il grado di competitività, anche attraverso il coinvolgimento delle Regioni maggiormente interessate; mantenere un’equa distribuzione del valore tra i soggetti che partecipano alla filiera sementiera, attraverso l’articolazione di modelli contrattuali che valorizzino la qualità oltre che la purezza genetica delle sementi prodotte in Italia ed offrendo alle aziende agricole una soluzione produttiva economicamente valida.
Re: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
15/03/2013, 16:01
UE, CON LA “MELA ROSSA CUNEO” IGP E IL “FICODINDIA DI SAN CONO” DOP SALE A 249 IL NUMERO DI DOP E IGP ITALIANE RICONOSCIUTE DALLA UE
Salgono a 249 le DOP e IGP italiane registrate in ambito comunitario, a conferma del primato che l’Italia detiene in Europa per quanto riguarda le eccellenze agroalimentari. Sono stati infatti pubblicati dall’Unione Europea i Regolamenti di iscrizione nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette della «Mela Rossa Cuneo» IGP e del «Ficodindia di San Cono» DOP. Le mele denominate «Mela Rossa Cuneo» IGP vengono prodotte utilizzando esclusivamente le seguenti varietà di mele e i loro cloni: Red Delicious, Gala, Fuji e Braeburn. Le caratteristiche peculiari della «Mela Rossa Cuneo» sono costituite dalla caratteristica sovracolorazione rossa della buccia, che influisce sull’aspetto del prodotto sia per quanto riguarda l’estensione del sovracolore sia sulla particolare brillantezza della colorazione dell’epicarpo. Queste caratteristiche conferiscono alla «Mela Rossa Cuneo» una propria specifica identità nei mercati locali, regionali, nazionali ed esteri. La DOP «Ficodindia di San Cono» è riservata ai frutti provenienti dalle seguenti cultivar della specie «Opunzia Ficus Indica»: «Surfarina» detta anche «Gialla» o «Nostrale» — «Sanguigna» detta anche «Rossa» — «Muscaredda» o «Sciannarina» detta anche «Bianca». E’ ammessa anche una percentuale non superiore al 5% degli ecotipi locali delle selezioni di «Trunzara». Tra le caratteristiche distintive del «Ficodindia di San Cono» si annoverano le grandi dimensioni dei frutti, la buccia dai colori intensi e vivi, un profumo molto delicato e un sapore molto dolce. La dolcezza e le dimensioni del «Ficodindia di San Cono» rispetto ad altre zone di produzione siciliane risultano essere degli importanti parametri distintivi poiché correlati alla tipicità della zona geografica. Le particolari caratteristiche del «Ficodindia di San Cono» si sviluppano grazie alla perfetta combinazione di fattori ambientali ed umani che caratterizzano la zona di produzione. http://www.agraria.org/prodottitipici/m ... -cuneo.htm
Re: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
18/03/2013, 18:50
PAC, CATANIA: SODDISFAZIONE PER I PASSI AVANTI FATTI FINORA NEL NEGOZIATO
“Voglio esprimere grande soddisfazione per i risultati raggiunti in questi mesi dalla delegazione italiana per i negoziati sulla riforma della Pac, in particolar modo per i passi avanti fatti su temi come la definizione dell’agricoltore attivo, la convergenza interna, lo sviluppo rurale e il greening. Si tratta di punti fondamentali per il settore agroalimentare italiano, per il suo sviluppo e le sue prospettive”.
Lo ha detto il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, a margine del Consiglio europeo dei Ministri dell’agricoltura e della pesca a Bruxelles.
Intervenendo ai lavori del Consiglio, poi, il Ministro ha dichiarato che: “Nelle ultime settimane abbiamo fatto progressi importanti, ma ci sono questioni che richiedono ancora una discussione, come ad esempio il tema degli aiuti diretti. Ritengo che sul sistema di sostegno accoppiato dovremo avere una disposizione che si applichi a tutti i prodotti agricoli e non solo ad una short list. L’Italia, inoltre, sostiene la posizione di coloro che richiedono un livello più alto del 10% per erogare aiuti accoppiati”.
“Per lo sviluppo rurale – ha proseguito Catania – chiediamo che la proposta della Commissione inerente le misure di gestione del rischio, che ora prevede un tetto del 65% del contributo pubblico relativo a queste misure, sia modificata elevando all’80% tale percentuale, come ad esempio previsto per casi analoghi dal regolamento che riguarda il vino”.
“Per quanto concerne l’organizzazione di mercato – ha concluso il Ministro – l’Italia sostiene con forza l’estensione di sistemi che prevedano l’indicazione obbligatoria dell’origine dei prodotti e mi dispiace non aver visto progressi in tal senso su questo punto. Abbiamo parlato poi troppo poco di ortofrutta e credo invece che il settore debba avere da noi segnali già da questo pacchetto di norme”.
Re: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
19/03/2013, 15:45
DOMANI IL MINISTRO CATANIA AL CONVEGNO SUL CENTENARIO DELLE BORSE MERCI
Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, parteciperà domani mercoledì 20 marzo al convegno ‘20 marzo 1913 – 20 marzo 2013: i cento anni delle borse merci’.
L’incontro si terrà presso la Sala Cavour del Ministero (Via XX Settembre 20, Roma) a partire dalle ore 11.00.
Vi prenderanno parte Carlo Sacchetto, capo della segreteria tecnica del Mipaaf, Francesco Bettoni, presidente della Borsa Merci Telematica Italiana, Gianfrancesco Vecchio, direttore generale del Ministero dello sviluppo economico, Arturo Semerari, presidente di Ismea, Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere.
Le conclusioni del Ministro Catania sono previste per le ore 12.30.
Re: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
21/03/2013, 15:10
DOMANI 22 MARZO ORE 10.30 AL MIPAAF CONFERENZA STAMPA DEL MINISTRO CATANIA SULLA POSIZIONE DEL CONSIGLIO UE SUL PACCHETTO DI RIFORMA DELLA PAC
Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, convoca domani venerdì 22 marzo alle 10.30 presso il Mipaaf una conferenza stampa per riferire sulla posizione generale del Consiglio europeo sull’intero pacchetto di riforma della Politica agricola comune, in vista del trilogo con il Parlamento Ue e la Commissione europea. Il processo conclusivo è atteso per fine giugno.
Durante la conferenza stampa il Ministro Catania riferirà anche della posizione dell’Italia e delle ricadute della riforma sul comparto agroalimentare nazionale.
Re: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
22/03/2013, 19:26
PAC, CATANIA: SODDISFATTO ESITO NEGOZIATO
“La posizione espressa dal Consiglio dei Ministri Ue dell’agricoltura sulla nuova Politica agricola comune è indubbiamente migliorativa per il nostro Paese rispetto alla proposta della Commissione. Ora entriamo nella fase del Trilogo ed entro tre o quattro mesi arriveremo al testo definitivo della riforma”. Lo ha dichiarato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania nel corso della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina nella Sala Cavour del Mipaaf. “Sono soddisfatto dell’esito del negoziato e del risultato raggiunto per l’Italia, soprattutto se si pensa a quanto prevedeva la proposta iniziale avanzata dalla Commissione. In un quadro complessivo che vede un leggero arretramento della spesa globale, l’Italia recupera qualcosa sul fronte dello sviluppo rurale, e limita le perdite sugli aiuti diretti. Ritengo importante sottolineare come sia stata sconfitta la posizione che prevedeva un appiattimento degli aiuti: il nostro Paese ha ottenuto un livello di aiuti molto più alto rispetto alla media europea. Inoltre, nell’ambito della previsione di giungere ad un allineamento interno entro il 2019, il testo del Consiglio prevede la possibilità per i singoli Paesi di limitarsi a un leggero avvicinamento tra i due estremi senza tagli pesanti per i settori che godono di un sostengo superiore alla media”. “Anche per quanto riguarda l’importante sfida relativa alla definizione di ‘agricoltore attivo’ – ha aggiunto il Ministro -, il testo uscito dal Consiglio individua il vero agricoltore consentendoci di sostenerlo nel modo più adeguato”. “Siamo riusciti – ha sottolineato Catania – anche a ‘disinnescare’ i possibili effetti negativi della misura relativa al greening: il nuovo assetto tripartito, che prevede l’obbligo della diversificazione delle colture sulla base delle dimensioni delle aziende in tre livelli, infatti eviterà traumi per gli agricoltori”. “Molto importante – ha precisato il Ministro – è anche il nuovo assetto previsto per i Programmi di sviluppo rurale: avremo un ‘contenitore’ nazionale all’interno del quale inserire tutte quelle misure che sarebbe illogico includere nei Psr regionali. Non meno importanti devono essere considerate la proroga dei diritti di impianto per il settore vitivinicolo e l’equiparazione delle associazioni di Organizzazioni produttive (Aop) alle Op vere e proprie”. “Quella del Trilogo – ha proseguito Catania – è certamente una fase delicata ma siamo sereni perché, a parte l’esclusione di alcune produzioni dagli aiuti accoppiati sui quali lavoreremo, il compromesso raggiunto costituisce un buon risultato negoziale. Dobbiamo solo vigilare per evitare che ci siano passi indietro e quindi lavorare per una rapida ed efficace applicazione della riforma in ambito nazionale operando in maniera equilibrata tutte quelle scelte che la riforma delega agli Stati membri come la scelta dei prodotti ai quali destinare gli aiuti accoppiati, la definizione delle caratteristiche dell’agricoltore attivo e la programmazione dei Psr”.
Re: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
25/03/2013, 19:37
UNESCO, L’ITALIA CANDIDA UNA PRATICA AGRICOLA A PATRIMONIO DELL’UMANITÀ: LA VITE AD ALBERELLO DI PANTELLERIA
“La candidatura dell’UNESCO rappresenta un riconoscimento molto importante. Questa pratica agricola è diventata infatti un vero e proprio simbolo di una comunità che, grazie al duro lavoro nei campi, riesce a rinnovare quotidianamente il profondo legame tra l’uomo e la natura, in una terra difficile che nei secoli è diventata fonte di vita e sostentamento”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, commenta la candidatura, da parte della Commissione nazionale italiana per l’UNESCO, de ‘La pratica agricola tradizionale della vite ad alberello di Pantelleria’ nella Lista del patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO. “Voglio ringraziare tutta la comunità pantesca – ha proseguito il Ministro – per l’importante apporto dato in questi anni alla candidatura e il comitato promotore, che ha speso tempo ed energie per far sì che questa antica pratica possa essere riconosciuta come emblema di una comunità troppo spesso ai margini dell’attenzione delle istituzioni”. Qualora la candidatura italiana vada a buon fine, diventerebbe la prima pratica agricola al mondo a far parte della Lista del patrimonio culturale immateriale dell’Umanità UNESCO. “L’Italia ha candidato, nelle scorse settimane, i ‘Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato’ nell’altra Lista dell’UNESCO, quella del patrimonio materiale. Per la prima volta - ha aggiunto il Ministro - entrambe le candidature italiane nelle due liste prestigiose dell’UNESCO sono legate a paesaggi e pratiche agricole. Questo dimostra che il patrimonio rurale italiano è parte integrante dell’intero patrimonio culturale del nostro Paese. Un’ulteriore riprova del fatto che l’agricoltura non può essere considerata solo un fattore meramente economico, ma piuttosto come parte essenziale della nostra storia”. La pratica agricola della coltivazione del vitigno ad alberello nell’isola di Pantelleria è una delle forme di allevamento della vite tradizionalmente impostata nei piccoli vigneti in condizioni di limitata disponibilità idrica o di clima sfavorevole. Tale pratica è caratterizzata dalla coltivazione della vite in buche circolari profonde sino a 50-60 cm, al fine di difendere la pianta dal vento e ottenere un microclima che le permetta di superare i periodi di siccità. Questa tecnica consente di ottenere produzioni caratterizzate da intense cariche aromatiche e necessita di abilità colturali quasi interamente affidate al lavoro manuale. Il dossier di candidatura è stato curato da un’apposita task force ministeriale coordinata dal prof. Pier Luigi Petrillo, che aveva seguito con successo anche le precedenti candidature delle Dolomiti, della Dieta Mediterranea, e dei Paesaggi vitivinicoli delle Langhe-Roero e Monferrato.